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INDICE
PRESENTAZIONE pag. 3
INTRODUZIONE pag. 4
Negli ultimi decenni il rapporto uomo-animale è pro- È importante sottolineare che un animale non deve es-
fondamente cambiato e, da un approccio utilitaristico sere tenuto come animale da compagnia se le condizioni
proprio della cultura agricola, si è passati ad una società precedenti non possono essere soddisfatte oppure se
attenta e sensibile nei confronti degli animali, in partico- l’animale non può adattarsi alla cattività.
lare di quelli da compagnia o affezione. Detenere un animale significa, quindi, assumersene
La Convenzione europea per la protezione degli ani- l’impegno, prendersene cura, metterlo a suo agio, per-
mali da compagnia del Consiglio d’Europa di Strasburgo mettergli di vivere in un ambiente idoneo alla specie di
del 13 novembre 1987, ratificata con la Legge 4 novem- appartenenza e di esplicare le naturali espressioni com-
bre 2010, n. 201, definisce come animale da compagnia portamentali, il tutto compatibilmente e nei limiti di una
ogni animale tenuto, o destinato ad essere tenuto dal- vita in cattività.
l’uomo, in particolare presso il suo alloggio domestico, Il Trattato di Lisbona del 13 dicembre 2007 ha rico-
per suo diletto e compagnia; tuttavia scoraggia la deten- nosciuto agli animali lo status di esseri senzienti e, a tu-
zione di animali di fauna selvatica a scopo di compagnia tela della loro salute e del loro benessere, sono state
in quanto, a differenza degli altri animali d’affezione, emanate numerose norme che regolamentano le modali-
questi non hanno avuto un adeguato processo di dome- tà di acquisizione, detenzione e cessione degli stessi. Una
sticazione tale da assicurare la loro totale attitudine ad cospicua legislazione disciplina, inoltre, gli aspetti sani-
una vita con l’uomo. tari e di benessere degli animali durante il trasporto, il
Inoltre ai sensi dell’Accordo tra il Ministro della salu- commercio, l’importazione e l’esportazione nonché le
te, le regioni e le province autonome in materia di benes- modalità di esposizione in occasione di fiere, mostre e
sere degli animali da compagnia e pet therapy, l’animale mercati.
da compagnia è quello tenuto, o destinato ad essere te- La legge 20 luglio 2004, n. 189 ha rappresento un im-
nuto, dall’uomo, per compagnia o affezione senza fini portante traguardo per il nostro Paese in quanto garan-
produttivi od alimentari (omissis) ma è esclusa da tale tisce la tutela di tutti gli animali anche in assenza di spe-
definizione la categoria degli animali selvatici. cifiche regolamentazioni. Infatti, tale norma, ha intro-
Attualmente è sempre più diffusa l’acquisizione a sco- dotto nel codice penale i “Delitti contro il sentimento per
po di compagnia non solo dei cani e dei gatti ma anche gli animali” che prevedono, tra l’altro, disposizioni con-
di altre specie, spesso con areali di origine molto lontani, cernenti il divieto di uccisione e maltrattamento per cru-
che incuriosiscono gli acquirenti spinti dal desiderio di deltà e senza necessità nonché il reato di abbandono de-
possedere un animale particolare, diverso da quelli co- gli animali domestici e di quelli che hanno acquisito abi-
munemente conviventi con l’uomo. tudini della cattività. Inoltre, sono puniti con pene ana-
Tuttavia, mentre per cani e gatti il lungo processo di loghe a quelle previste per il reato di abbandono coloro
domesticazione ha portato ad elevati livelli di compren- che detengono gli animali in condizioni incompatibili
sione del loro comportamento con conseguente adatta- con la loro natura e produttive di gravi sofferenze.
mento reciproco nei contesti familiari, la scelta di un ani- Per quanto attiene gli animali appartenenti a specie
male da compagnia non convenzionale non è sempre selvatiche, esistono disposizioni legislative specifiche a
supportata da adeguata conoscenza delle necessità spe- livello nazionale, comunitario e internazionale basate su
cie-specifiche. La corretta detenzione di tali specie può principi di conservazione della biodiversità e di tutela
infatti comportare maggiore impegno rispetto ad un clas- della fauna selvatica autoctona che regolamentano la
sico pet. detenzione e il commercio di alcune specie, prevedendo
Inoltre, i proprietari di questi animali spesso risultano certificazioni ufficiali dei singoli animali e/o particolari
impreparati relativamente agli obblighi legali e civici de- autorizzazioni.
rivanti dal possesso di specie non convenzionali. La convenzione di Washington, ad esempio, regola-
Il possesso responsabile di ogni animale d’affezione o menta il commercio in termini di esportazione, riespor-
compagnia comporta, infatti, precisi impegni e, a tal tazione, importazione, transito, trasbordo o detenzione a
proposito, si sottolinea che ai sensi della legislazione vi- qualunque scopo di talune specie di animali e piante mi-
gente il proprietario o detentore di un animale d’affe- nacciate di estinzione, elencate nelle rispettive “appendi-
zione deve: ci”, nei 175 Paesi che hanno aderito a tale Accordo.
• occuparsene e garantire la tutela della sua salute e del L’Unione Europea ha recepito tale Convenzione con il
suo benessere; Regolamento CEE n. 338/97; le specie da proteggere so-
• provvedere alla sua sistemazione e fornirgli cure ed at- no classificate in “allegati” diversificati. In Italia il ri-
tenzione, tenendo conto dei suoi bisogni etologici spe- spetto della complessa legislazione comunitaria formata-
cie-specifici, assicurandogli alimentazione adeguata, si intorno alla Convenzione è demandata a più ammini-
acqua, esercizio fisico; strazioni: Ministero dell’Ambiente, Ministero dello Svi-
• adottare ogni necessaria misura per impedirne la fuga. luppo Economico e, più in particolare, al Ministero del-
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le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che, con il possono essere introdotte al seguito del proprietario (ca-
Servizio CITES del Corpo Forestale dello Stato, cura la ni, gatti, furetti, invertebrati - escluse le api e i crostacei
gestione prettamente amministrativa ai fini del rilascio - pesci tropicali decorativi, anfibi, rettili; uccelli - esclusi
della certificazione, nonché il controllo merceologico at- i volatili allevati per produzioni zootecniche - roditori e
traverso nuclei operativi (NOC) presenti sul territorio conigli domestici) e all’art. 3 precisa che tali animali non
nazionale, in stretto coordinamento con gli Uffici doga- possono essere destinati alla vendita o al trasferimento di
nali abilitati. Questi ultimi svolgono i controlli e appli- proprietà.
cano le sanzioni ai sensi della Legge n. 150/92. Da ciò si desume che, se introdotti ai sensi del succi-
Alle stesse autorità è allo stesso tempo demandato il tato Regolamento, gli animali non possono essere cedu-
controllo sulle specie animali che possono costituire pe- ti o scambiati neanche nell’ambito di fiere, mostre ed
ricolo per la salute e l’incolumità pubblica e delle quali è esposizioni.
proibita la detenzione, ai sensi del Decreto del Ministero In conclusione, chiunque prende in carico un animale
dell’Ambiente 19 aprile 1996. d’affezione, oltre ad assumere precise responsabilità giu-
La fauna selvatica autoctona a vita libera è soggetta, ridiche, civili e penali, ha il dovere etico di tutelare il pro-
inoltre, a particolari tutele volte sia a preservare la sua prio animale e di rispettare le regole di convivenza civile,
peculiarità che il suo ambiente, ai sensi della L. 11 feb- quali l’igiene dei luoghi, la limitazione dei rumori e la cu-
braio 1992, n. 157 “Norme per la protezione della fau- stodia in sicurezza al fine di prevenire fughe e potenziali
na selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”. A tal pericoli.
fine si dichiarano protetti tutti gli animali appartenenti Fermo restando il valore sociale degli animali d’affe-
alla fauna omeoterma, durante tutto l’arco dell’anno. So- zione e l’importante ruolo che gli stessi hanno assunto nei
no esclusi i prelievi venatori effettuati sulle specie caccia- nostri ambiti domestici, si ribadisce che le istituzioni sco-
bili elencate nei calendari venatori, da chi è provvisto di raggiano la detenzione come animali da compagnia delle
regolare licenza di caccia, nei periodi di caccia, nelle mo- specie selvatiche e che la scelta di specie c.d. non conven-
dalità e con i mezzi consentiti. zionali o esotiche, non completamente adattate alla catti-
Allo stesso tempo è vietato catturare la fauna selvatica vità, richiede, ancor più che nel caso di specie domestiche,
autoctona a vita libera o liberare in natura animali appar- una preparazione adeguata e un forte impegno.
tenenti alle predette specie ma provenienti da allevamenti Questo manuale si pone l’obiettivo di informare i cit-
o se importate da altri paesi. Ogni eccezione ai divieti pre- tadini che si avvicinano a questa realtà affinché siano
vede sempre particolari autorizzazioni impostate su prin- consapevoli delle loro scelte anche e soprattutto nell’in-
cipi scientifici basati sullo studio delle popolazioni. teresse degli animali.
È diffuso infatti l’erroneo convincimento che liberan- Il potenziale proprietario di un animale da compagnia
do specie selvatiche mantenute in cattività si regali loro deve essere in grado di ospitare l’animale desiderato in
una vita migliore, non riflettendo sugli enormi pericoli ai condizioni tali da garantirgli le specifiche esigenze, assi-
quali possono andare incontro gli animali né sui poten- curargli il corretto nutrimento e le dovute cure, secondo
ziali danni ambientali e biologici che ne derivano; anco- le indicazioni e le prescrizioni del medico veterinario, fi-
ra più gravi se l’immissione riguarda specie alloctone, co- gura di riferimento per le questioni sanitarie e il benesse-
me purtroppo si è già verificato sul territorio nazionale re animale. Infine, non deve essere sottostimato l’impe-
con le nutrie e gli scoiattoli grigi. gno economico, a volte considerevole, anche in conside-
Il legislatore comunitario ha posto particolare attenzio- razione della longevità dell’animale.
ne agli aspetti sanitari durante la movimentazione degli
animali, ivi compresi quelli d’affezione, stabilendo preci-
se regole sia nel caso di movimenti a carattere commer- Direzione Generale della Sanità Animale
ciale che non commerciale al seguito del proprietario. e dei Farmaci Veterinari Dipartimento
La movimentazione a carattere non commerciale di della sanità pubblica veterinaria, della sicurezza
animali da compagnia è disciplinata dal Regolamento alimentare e degli organi collegiali per la tutela
(CE) n. 998/2003 che stabilisce all’allegato I quali specie della salute Ministero della Salute
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PRESENTAZIONE
Questo manuale scaturisce dall’esigenza di fornire a citi penali. A tal proposito si ricorda che ogni proprieta-
coloro che detengono o che intendono acquisire un ani- rio è civilmente e penalmente responsabile dello stato del
male non convenzionale gli strumenti utili per la sua cor- proprio animale, ivi compreso l’onere di provarne la le-
retta gestione allo scopo di salvaguardarne la salute e il gale provenienza.
benessere. Ogni buon proprietario, infatti, non può esimersi dal
È necessario prendere atto del crescente interesse che rispetto delle esigenze etologiche e fisiologiche dell’ani-
suscitano le specie non convenzionali, infatti la loro bel- male che ha volontariamente scelto ed è opportuno sot-
lezza e i loro comportamenti incuriosiscono e invogliano tolineare che la spinta emotiva all’acquisizione di un ani-
molti appassionati. male non convenzionale, deve essere accompagnata dal-
Tuttavia l’interesse verso questi animali non sempre è la consapevolezza che si tratta di un essere senziente con
suffragato da un’adeguata conoscenza delle loro esigen- esigenze specifiche che occorre conoscere e impegnarsi a
ze etologiche che implica il corretto mantenimento degli rispettare.
stessi e la casistica osservata negli ambulatori veterinari A questo scopo, nell’ambito della corretta gestione del
lo conferma quotidianamente. proprio animale, l’unica figura professionale di riferi-
Fermo restando il principio generale di scoraggiare la mento è il medico veterinario esperto in animali non con-
detenzione in cattività degli animali appartenenti a spe- venzionali al quale ci si deve rivolgere sia per la preven-
cie selvatiche, si ricorda che alcune specie sono protette zione che per le eventuali terapie. Infatti il veterinario
da vincoli protezionistici molto severi e che, comunque, esperto è in grado di fornire tutte le informazioni neces-
non è possibile disfarsi degli animali liberandoli in na- sarie affinché i proprietari acquisiscano le dovute cono-
tura, nel rispetto delle norme che tutelano la fauna sel- scenze in merito all’etologia e al mantenimento di un ani-
vatica autoctona nonché per non incorrere nel reato di male in ambiente controllato, garantendone la salute e il
abbandono. benessere.
È opinione comune dei veterinari esperti del settore L’impegno verso un animale comporta il dovere di ri-
che il desiderio di possedere a tutti i costi particolari spe- creargli un apposito ambiente gradevole e non stressoge-
cie contribuisca ad alimentare un mercato parallelo ille- no che possa rendere compatibili le condizioni di cattivi-
gale in cui gli animali risultano privi di tracciabilità e di tà con le esigenze di una vita dignitosa, in particolare de-
garanzie sanitarie. Un tipico esempio è rappresentato da- vono essere assicurate almeno le cinque libertà:
gli acquisti via internet. In questi casi infatti, non solo gli – dalla fame, dalla sete e dalla cattiva nutrizione
animali potrebbero non essere tracciabili, ma l’acquiren- – dai disagi ambientali
te rischia di ricevere specie non rispondenti alle proprie – dalle malattie e dalle ferite
aspettative (per esempio, una specie differente da quella – di poter manifestare le caratteristiche comportamenta-
ordinata), nonché prive di documentazione sanitaria e li specie-specifiche
commerciale con possibilità di ritrovarsi coinvolti in ille- – dalla paura e dallo stress.
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INTRODUZIONE
Il benessere è un concetto che viene spiegato da nume- dizioni di salute psicofisica dell’animale anche in assenza
rose definizioni, fra le quali quelle di Hugues del 1976 di sintomatologia conclamata. Tali parametri sono:
(“Il benessere di un individuo è il suo stato nei confron- – INDICATORI FISIOLOGICI
ti dei suoi tentativi di affrontare l’ambiente che lo cir- – INDICATORI PATOLOGICI
conda”) e quella di Broom del 1997 (“Il benessere di un – INDICATORI PRODUTTIVI
animale è il suo stato fisico e psicologico nei confronti – INDICATORI COMPORTAMENTALI
dei suoi sforzi per affrontare l’ambiente”). In generale
tutte concordano nel considerare il benessere come uno
stato intrinseco all’animale, dipendente anche dalla sua ALTRE VALUTAZIONI DEL GRADO
capacità di adattamento nei confronti dell’ambiente che DI BENESSERE
lo circonda.
Il soggetto che riesce ad adattarsi facilmente all’am- – Strutture e attrezzature: dimensioni della gabbia, sub-
biente si trova in uno stato di benessere, viceversa il sog- strato, caratteristiche di mangiatoia e beverini.
getto che non ci riesce (perché non in grado o perché gli – Rapporto del proprietario con l’animale.
è impedito da fattori esterni), si trova in una condizione – Presenza di patologie all’arrivo in negozio o nei giorni
di stress che, perdurando, può portare ad una situazione immediati dopo l’acquisto.
di immunodepressione e di malessere non sempre evi- – Alimentazione: accertamento sulla corretta alimenta-
denziabile con sintomi clinici ben definiti. Al contrario, zione (quantità e qualità).
la presenza di segni clinici evidenti lascia sempre inten- – Igiene: accertamento sulla corretta gestione della gab-
dere un grave livello di difficoltà di adattamento del- bia-terrario-acquario-voliera.
l’animale. – Comportamento: fornire consigli su come maneggiare,
Ciò è dovuto anche al fatto che, in generale, ogni spe- accarezzare e gestire l’animale.
cie animale, ancor più se selvatica, si è adattata ad un de- – Parametri fisiologici (individuare i parametri fisiologi-
terminato habitat naturale; ciò assume particolare rile- ci controllabili dal laboratorio, più opportuni per le di-
vanza in quanto garantirne il benessere significa tener verse specie esotiche).
conto degli specifici parametri ottimali in materia di am-
biente, fisiologia e comportamento.
Per le specie selvatiche le capacità adattative del singo- ASPETTI ETICI
lo animale sono molto più spiccate negli animali nati in
ambiente controllato rispetto a quelli provenienti dalla Il Veterinario opera nel rispetto delle leggi che mirano
natura che, spesso, non si adattano alla cattività. a salvaguardare il benessere animale ed ha un ruolo fon-
Concludendo, in generale, il benessere non dipende so- damentale nell’educare i proprietari degli animali.
lo dalla presenza di fattori che stressano l’animale, ma Le linee guida sono corredate da schede informative
anche dalle sue reazioni e dalle condizioni nelle quali vie- che riportano, in sintesi, i requisiti essenziali per garanti-
ne messo per affrontarle. Inoltre, il Medico Veterinario re il benessere dell’animale (caratteristiche etologiche e
ha un ruolo importantissimo nella valutazione del benes- specifiche sui requisiti minimi sulle attrezzature e ricove-
sere in quanto esistono parametri scientifici che gli con- ri per minimizzare gli stress). Ogni specie o gruppo zoo-
sentono di valutare (ancor meglio della stima dell’ali- logico viene trattato in maniera più esaustiva nel corpo
mentazione, della gabbia o del suo arricchimento) le con- del presente lavoro.
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Nella definizione delle esigenze in cattività di questi di importanza quotidiana. Il sovraffollamento e le conta-
animali definiamo sia l’ambiente che l’alimentazione. minazioni oro-fecali sono tra i primi fattori responsabili
Il mantenimento degli animali in cattività richiede par- della trasmissione di patogeni tra soggetti.
ticolare attenzione per quanto riguarda l’alimentazione, Ancora più importante è il rispetto di norme di isola-
l’ambiente (gabbie, voliere, terrari, ecc.) e l’arricchimen- mento/quarantena che evitino l’introduzione primaria
to ambientale. dei patogeni nell’ambiente, compresi quei patogeni tra-
Tutti gli animali tenuti in cattività devono veder ga- smissibili anche all’uomo.
rantite le loro esigenze etologiche (ad esempio i pappa- L’alimentazione degli animali non convenzionali è im-
galli in natura passano circa 6 ore al giorno a cercare il portantissima, in quanto spesso qualitativamente carente.
cibo, passano il tempo ad asciugarsi le penne dopo la Alimentazione carente è quasi sempre sinonimo di immu-
pioggia e si relazionano con i conspecifici attraverso di- nodepressione e predisposizione alle malattie. Spesso il
namiche piuttosto complesse) e tali esigenze possono es- mantenimento di animali in condizioni non idonee è sem-
sere soddisfatte anche in ambiente confinato con sempli- plice conseguenza della mancata conoscenza da parte dei
ci regole di arricchimento ambientale. proprietari delle esigenze reali delle varie specie e quasi
L’igiene dell’ambiente è fondamentale per garantire la sempre non è legata alla volontà o all’inadempienza.
salute e, di conseguenza, il benessere di tutte le specie Per migliorare realmente lo stato di benessere degli
animali. A maggior ragione per le specie non convenzio- animali non convenzionali tenuti in cattività sarebbe op-
nali mantenute in regime confinato (gabbie, voliere, ter- portuno, quindi, che tutte le figure coinvolte nella deten-
rari) e che necessitano di particolari accorgimenti. zione di animali si rivolgessero preventivamente ai ri-
In questi animali le patologie infettive contagiose sono spettivi medici veterinari di fiducia.
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Queste linee guida non contempla- buie dove possono sentirsi al sicuro; queste tane possono
no né il mantenimento di animali da essere rappresentate da stracci, asciugamani, vecchi ma-
riproduzione, né il mantenimento presso negozi glioni, scatole di cartone, tubi di plastica. Occorre fare
e commercianti. attenzione con i furetti giovani, di meno di un anno, per-
ché possono tendere a masticare la stoffa, esponendosi al
pericolo di un blocco intestinale.
CLASSIFICAZIONE E ORIGINE Quasi tutti i furetti imparano ad utilizzare una cas-
setta per i bisogni, anche se sono meno affidabili dei
Classe: Mammiferi (Mammalia) gatti. In commercio si trovano delle cassette specifiche
Ordine: Carnivori (Carnivora) per furetti, a superficie triangolare per adattarsi agli an-
Superfamiglia: Canidi (Canoidea) goli, con un bordo basso per facilitare il furetto ad en-
Famiglia: Mustelidi (Mustelidae) trarvi e una parte rialzata per impedire alle feci di ca-
Sottofamiglia: Mustelini (Mustelinae) dere fuori. Il materiale del fondo deve essere preferibil-
Genere: Mustela mente non polveroso; il migliore è costituito da pellet di
Specie: M. putorius carta riciclata, ma si possono utilizzare anche trucioli o
Sottospecie: M. putorius furo carta a pezzetti.
Il furetto appartiene a una specie domestica a tutti gli Fuori della gabbia
effetti, frutto di una domesticazione che risale ad almeno Poiché il furetto ha bisogno di trascorrere almeno al-
due millenni fa. cune ore in libertà, è necessario predisporre un ambiente
Lo status di animale domestico del furetto è reso uffi- (è sufficiente una stanza, non serve tutta la casa) in mo-
ciale da una dichiarazione dell’Istituto Superiore per la do che sia sicuro.
Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), che ha va- I pericoli maggiori sono rappresentati da:
lore giuridico. • oggetti che il furetto può ingoiare, fili elettrici, piccole
Il furetto, abituato da secoli a dipendere dall’uomo, aperture da cui può scappare, sostanze tossiche (pian-
difficilmente sopravvive in natura. te, farmaci, prodotti per la pulizia della casa, sigarette,
alimenti inappropriati);
• oggetti pesanti che può tirarsi addosso inavvertita-
AMBIENTAZIONE mente, ecc.
Quando si lascia libero il furetto è bene sorvegliarlo a
Il furetto è un animale molto vivace che ha bisogno di vista per osservarne il comportamento e verificare se nel
poter giocare fuori dalla gabbia ed esplorare l’ambiente al- rendere l’ambiente “a prova di furetto” è stato trascura-
meno per qualche ora al giorno, sia per il suo benessere fi- to qualcosa.
sico che psicologico. Pertanto NON DEVE ESSERE TE-
NUTO COSTANTEMENTE RINCHIUSO; tuttavia, per All’aperto
metterlo al sicuro dai pericoli, è bene lasciarlo nella gabbia Se si porta il furetto all’aperto è bene farlo in un luo-
il tempo che trascorre dormendo o i momenti in cui non si go tranquillo e soprattutto assicurandosi che non scappi
è presenti per sorvegliarlo (a meno di non poter predi- (specifici guinzagli a pettorina per furetti).
sporre per lui un’intera stanza resa sicura, “a prova di fu- Per trasportare il furetto fuori di casa è indispensabile
retto”, in modo impeccabile). La gabbia deve ovviamente rinchiudere l’animale in un trasportino sicuro, di plasti-
essere più spaziosa possibile; per aumentare la superficie a ca o metallo, del tipo utilizzato per i gatti.
disposizione si può scegliere una gabbia a più piani colle-
gati da rampe. Le misure minime per una coppia di furet- Trasportino
ti indicativamente sono di 70-80 cm di lato per 50-60 cm I furetti possono anche viaggiare al seguito del pro-
di altezza, per una gabbia a un piano. Ovviamente la gab- prietario ed uscire dall’Italia se preventivamente identifi-
bia deve essere di materiale robusto e facilmente lavabile. cati con microchip e passaporto. In linea generale è bene
Occorre verificare la buona tenuta delle porte, perché non trasportarli nelle gabbie in cui stanno abitualmente.
molti furetti sono particolarmente abili a guadagnare Gli animali sono esposti a troppi stimoli esterni che
l’uscita forzando la chiusura. non possono gestire bene.
Un accessorio indispensabile è costituito da un abbe- I migliori trasportini sono quelli in plastica per cani e
veratoio a goccia, da appendere ad un lato della gabbia. gatti. Si dovrà semplicemente controllare che le chiusure
Il fondo della gabbia deve essere pieno e non grigliato. siano solide e ben chiuse. Alla griglia che funge da porta,
I furetti domestici amano dormire in “tane” calde e si potrà applicare un abbeveratoio.
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Il furetto è un carnivoro obbligato, per mantenersi sa- I furetti in genere sono docili e non presentano proble-
no questo animale necessita dunque di ingerire esclusiva- mi particolari nell’afferrarli e maneggiarli; è sufficiente
mente alimenti di origine animale: grassi animali, che co- passare una mano sotto il torace avvolgendolo con le dita
stituiscono la sua principale fonte energetica, e proteine e l’altra sotto gli arti posteriori, sostenendo tutto il corpo.
animali di elevata qualità. Il furetto ha una dentatura affilata e può provocare
L’alimento ideale del furetto è rappresentato da prede morsi dolorosi; tende a mordere quando è spaventato o
animali intere scongelate (topi e ratti, ad esempio). L’al- si sente minacciato.
ternativa pratica consiste nel somministrare una dieta Occorre fare attenzione ai morsi dati per gioco: il fu-
commerciale secca (crocchette) di ottima qualità, com- retto può scambiare un dito teso oppure il naso per un
posta da alimenti di origine animale. giocattolo e affondarci i denti; questo è un buon motivo
Per un furetto adulto in condizioni normali la compo- per non avvicinare mai il furetto alla faccia. Quando il
sizione ideale del cibo è: proteine 36-38% (e comunque furetto lecca la mano o un braccio bisogna fare attenzio-
non meno del 32%), grassi 22-24%. ne, perché questo comportamento può preludere ad un
La fibra deve essere presente in percentuale minima, morso.
cioè 1,5%, massimo 2%. Se si deve eseguire qualche semplice operazione, come
Il furetto non assimila adeguatamente le proteine del tagliare le unghie o somministrare una medicina, si può
pesce (possono anche causare vomito), quindi questo in- immobilizzare TEMPORANEAMENTE il furetto affer-
grediente deve essere presente nella percentuale minore randolo per la cute della nuca e sollevandolo in modo
possibile. Gli alimenti per cani, sono sempre inappro- che i quattro arti siano sospesi. In questo modo il furet-
priati per il furetto. to si rilassa per un riflesso (spesso sbadiglia anche); il ri-
I cibi umidi (scatolette, patè e simili) non sono indica- lassamento può essere aumentato carezzandogli la pan-
ti nell’alimentazione del furetto in quanto, predispongo- cia dall’alto verso il basso.
no a problemi dentali quali tartaro e gengivite. Il furetto può restare senza alcun problema il solo ani-
Ovviamente non deve mai mancare l’acqua, che deve male di casa, se gli si può dedicare abbastanza tempo
essere sempre fresca e pulita. Il modo migliore per som- (non sente la necessità di altri della sua specie), in caso
ministrarla è tramite un abbeveratoio a goccia. contrario è meglio dargli un compagno (ma anche un
I furetti amano mangiare poco e spesso; inoltre non gatto può essere una buona compagnia).
sopportano bene il digiuno, pertanto è opportuno la- Due furetti allevati insieme da piccoli vanno sicura-
sciargli sempre a disposizione le crocchette. mente d’accordo; in caso di furetti adulti occorre in ge-
nere procedere per gradi per permettere ai due animali di
familiarizzare.
CARATTERISTICHE ANATOMICHE Due furetti possono legare quasi immediatamente o
E FISIOLOGICHE impiegare parecchi mesi a convivere pacificamente.
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Con tempo, pazienza e un po’ di stoicismo è possibile timane di gravidanza per abituarsi a restare rinchiusa. In
vincere la diffidenza del furetto, fargli perdere l’aggressi- questo modo il parto avverrà sicuramente dentro la gab-
vità e renderlo docile e affettuoso. bia, evitando il rischio che i piccoli nascano in giro per
casa, esposti ad innumerevoli pericoli. Ovviamente è ne-
cessario fornire alla furetta un ambiente tranquillo, col-
ARRICCHIMENTO AMBIENTALE locando la gabbia in una zona adeguata. La madre deve
stare nella gabbia da sola perché altri furetti adulti po-
È ovviamente importante che il furetto, animale attivo, trebbero uccidere i piccoli.
curioso e giocherellone, abbia la possibilità di avere a di- Nella gabbia va posto un nido che può essere costitui-
sposizione dei giochi adatti e che possa giocare col pro- to da una scatola imbottita di stracci. In prossimità del
prietario o con furetti, gatti e cani. parto si nota una spiccata perdita di pelo della madre e
un aumento di volume dei capezzoli. Il giorno prima del
Giocattoli parto può essere normale che la madre mostri disinteres-
Si possono utilizzare palline dure, come quelle da ping se per il cibo.
pong, sacchetti di carta, tubi e scatole in cui infilarsi. Il numero di cuccioli è in media di otto (al primo par-
Si può anche legare un oggetto ad uno spago e trasci- to di dieci). I piccoli alla nascita pesano mediamente 8-
narlo perché il furetto lo rincorra, simulando una preda 10 grammi e sono immaturi: ciechi, sordi e privi di pelo.
in fuga. Di norma la furetta non ha alcun bisogno di assistenza.
I furetti possono essere addestrati all’agility, e questa La crescita dei piccoli è molto rapida; già a tre setti-
attività è molto utile per soddisfare le naturali esigenze di mane di età è opportuno mettere a loro disposizione del
attività di questo animale. cibo tenero che iniziano a mangiare, anche se non si è an-
cora verificata l’apertura degli occhi (che avviene a 3-4
settimane di età). Il primo alimento può essere rappre-
STATO DI SALUTE E VISITE PERIODICHE sentato da omogeneizzati di carne, cibo in scatola per
gattini o furetti di ottima marca, pellet inumidito, il tut-
Fisiologia riproduttiva to mischiato a latte in polvere per gattini. Dalle tre setti-
Il ciclo riproduttivo del furetto è fortemente influenza- mane di età va curata con particolare attenzione l’igiene
to dalle stagioni, e più specificatamente dal fotoperiodo del nido in cui si accumulano feci e resti di cibo; sempre
(la durata delle ore di luce della giornata). I furetti, sia a partire da quest’età si deve iniziare a prendere in mano
maschi che femmine, raggiungono la maturità sessuale la di frequente i cuccioli in modo che si abituino al contat-
primavera dell’anno successivo alla loro nascita. to con l’uomo e diventino docili. I piccoli possono essere
Nel maschio intero in primavera si osserva un forte au- separati dalla madre dopo le sei settimane di età.
mento del volume dei testicoli e modificazioni compor- Per il furetto è consigliabile la sterilizzazione. Poiché
tamentali indotte dagli ormoni che riguardano l’accop- la sterilizzazione chirurgica può predisporre l’animale
piamento e un aumento dell’aggressività, oltre all’inten- alla sindrome surrenalica, si consiglia la sterilizzazione
sificarsi dell’odore corporeo. non chirurgica (impianti ormonali sottocutanei) che è
La femmina in primavera va in calore, diventa cioè fer- reversibile.
tile, mostrando un forte aumento di volume della vulva. Il maschio intero ha un odore particolarmente intenso
Nella furetta il calore persiste finché non avviene l’ac- e tenace che lo rende poco adatto alla vita domestica (a
coppiamento, oppure finché non diminuisce il fotoperio- meno di voler rinunciare completamente ai contatti so-
do al sopraggiungere dell’autunno. Con il termine del ca- ciali) e manifesta spesso una certa aggressività (soprat-
lore si osserva la contemporanea diminuzione di volume tutto verso altri maschi interi).
della vulva. La femmina intera se non viene accoppiata va incon-
La gravidanza ha una durata media di 42 giorni (con tro a gravi problemi di salute, in seguito al calore, per
un range di 38-44). Dopo l’accoppiamento la vulva ini- evitarli dovrebbe essere riprodotta tutti gli anni, indipen-
zia a diminuire di volume entro un paio di giorni; può es- dentemente dalla possibilità di dare via i piccoli quando
sere presente uno scolo mucoso vaginale. sono svezzati, per cui si consiglia la sterilizzazione.
La femmina gravida aumenta il consumo di alimento, Il furetto deve essere regolarmente visitato e vaccinato
che deve essere lasciato sempre a disposizione (ovvia- contro il cimurro, nonché sottoposto a prevenzione del-
mente di elevata qualità). la filariosi cardio-polmonare. Si consigliano almeno due
La furetta deve trascorrere in gabbia le ultime due set- visite di controllo all’anno.
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Dal punto di vista etologico il coniglio ha sviluppato una È importante sapere che la qualità e la quantità di
serie di comportamenti atti a evitargli gli stress prolungati. contatti che il coniglio ha con l’uomo dal primo al ter-
È un animale sempre all’erta, che ha bisogno di cono- zo mese di vita, sarà fondamentale per la sua corretta
scere bene l’ambiente in cui vive e le persone con cui vi- socializzazione.
ve, per fidarsi, ma resterà sempre un animale molto ac- Il proprietario può interagire col proprio coniglio
corto e che si spaventa facilmente. giocando a lanciargli oggetti con cui lui normalmente
Il coniglio vive molto male i cambiamenti, di qualun- gioca, e richiamandolo offrendogli un bocconcino gra-
que natura essi siano: di alimentazione, di ambiente, di dito, oppure si possono sistemare una serie di tubi, o
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scatoloni in cui sono stati praticati dei fori, in cui il co- STATO DI SALUTE E VISITE PERIODICHE
niglio possa infilarsi.
I conigli amano correre e dovrebbero poterlo fare su La femmina intera che non si accoppia va incontro a
substrati idonei non scivolosi, come dei tappetini sotti- gravi problemi di salute in seguito al calore; per evitarli
li di gomma o di plastica morbida, di cui vanno arreda- si dovrebbe riprodurre tutti gli anni ma per prevenire la
te “le zone coniglio”, per evitare lesioni ai loro piedini difficoltà di collocare i piccoli svezzati, si consiglia la ste-
delicati. rilizzazione. Il maschio adulto intero, invece, marca il
Un altro diversivo molto apprezzato è un vaso piatto e territorio con spruzzi di urina per cui, generalmente, si
largo con uno strato di erba, in cui il coniglio può roto- consiglia la castrazione.
larsi e scavare un poco. In questo modo si preserveranno Si consiglia la vaccinazione annuale contro la mixo-
le piante d’appartamento e anche i conigli (perché molte matosi e la malattia emorragica virale. Si consigliano al-
piante di appartamento sono tossiche). meno due visite di controllo all’anno.
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Queste linee guida non contemplano né il manteni- La caratteristica comune è la dentizione ed in partico-
mento di animali da riproduzione, né il mantenimento lare la presenza di sviluppati incisivi, superiori e inferio-
presso negozi e commercianti. ri, a crescita continua (a radice aperta) provvisti di radi-
ci curve che occupano la maggior parte dello scheletro
della mandibola e della mascella.
INQUADRAMENTO TASSONOMICO I Roditori sono mammiferi diffusi in tutto il mondo,
assenti soltanto in Nuova Zelanda e in alcune piccole
Il più grande ordine dei Mammiferi è quello dei Rodito- isole oceaniche. Da queste osservazioni si desume che in-
ri con 33 famiglie e circa 2277 specie differenti. La classi- dividuare linee guida comuni per tutti sia quasi impossi-
ficazione dei Roditori, da sempre controversa soprattutto bile: fortunatamente però, all’interno di questo stermina-
per il sottordine Hystricomorpha, comprende 5 sottordini. to gruppo, vengono tenute comunemente in cattività un
numero relativamente ridotto di specie.
Vengono di seguito illustrate le linee guida per i più co-
CLASSIFICAZIONE DEI RODITORI muni roditori mantenuti in cattività.
CAVIA (Cavia aperea porcellus)
Classe: Mammalia CINCILLÀ (Chinchilla lanigera)
Ordine: Rodentia Genere DEGU (Octodon degus)
Sottordine: Hystricomorpha
famiglia: (Caviidae) Cavia C. aperea porcellus
famiglia: Capibara Hydrochoerus hydrochaerus AMBIENTAZIONE
famiglia: (Octodontidae) Octodon O. degu
famiglia: (Chinchillidae) Cincillà Chincilla spp È meglio che questi animali, quando non c’è il pro-
famiglia: (Hystricidae) Porcospino prietario in casa, stiano in un ambiente controllato; ci so-
famiglia: (Dasyproctidae) Aguti no troppi rischi…
Sottordine: Castorimorpha Questo ambiente deve essere di dimensioni adeguate
superfamiglia: castoridea Castori alla specie, se da un lato è accettabile che stia in una gab-
superfamiglia: geomidae Gopher bia di dimensioni relativamente modeste per dormire, o
superfamiglia: heteromydae Ratti e topi canguro per passare poco tempo della giornata, è anche ovvio che
Sottordine: Anomaluromorpha se deve passarci alcune ore, è indispensabile che l’am-
famiglia: petetidae Lepre saltatrice del Capo Pedetes biente offra al suo ospite lo spazio per muoversi bene e
capensis le giuste distrazioni.
famiglia: anumaluridae Zenkerella
Sottordine: myiomorpha Gabbia
famiglia: Muridae La gabbia per una cavia deve avere le seguenti dimen-
sottofamiglia: Deomynae sioni (minime): 80 × 50 × 40 cm. Per un cincillà le di-
sottofamiglia: Gerbillinae Gerbilli mensioni minime devono essere circa 100 × 80 × 100, ma
sottofamiglia: Leimmanocomynae è preferibile 200 × 200 × 100 cm perché richiedono una
sottofamiglia: Lophyominae Topo dalla criniera gabbia spaziosa; deve svilupparsi su più piani in quanto
sottofamiglia: Murinae Topo, ratto… Mus musculus, ai cincillà piace saltare ed arrampicarsi. I degu sono ani-
rattus norvegicus… mali molto attivi a cui piace saltare; la gabbia deve svi-
Sottordine: sciuromorpha lupparsi in altezza ed avere più ripiani. Le dimensioni mi-
famiglia: Aplodontidae Castoro di Montagna nime sono di 80 × 60 × 100 cm.
Aplodontia rufa Deve essere collocata in un luogo tranquillo, lontano
famiglia: Gliridae Ghiro, quercino, moscardino, driomio da confusione ed animali molesti, privo di correnti d’aria
famiglia: Sciuridae e di sbalzi di temperatura. La gabbia non va lasciata al
sottofamiglia: Callosciurinae Scoiattoli asiatici, sole nelle ore più calde per rischio di surriscaldamento o
scoiattoli asiatici giganti colpo di calore.
sottofamiglia: Ratufinae È consigliabile tenere più di un individuo per rispetta-
sottofamiglia: Sciurillinae re il loro naturale comportamento sociale: la gabbia do-
sottofamiglia: Xerinae Marmotta, cane della prateria, vrà essere in proporzione più grande in base al numero
citello, scoiattolo striato, Marmota, Cynomis, di animali.
spermophilus citello, Tamias L’ambiente ideale per il mantenimento in cattività del-
sottofamiglia: Sciurinae Scoiattoli, volanti, scoiattoli la cavia dovrebbe avere una temperatura di 20-22 °C e
arboricoli, scoiattolo comune un’umidità relativa del 40-70%.
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L’ambiente ideale per il mantenimento in cattività del tamina C (indispensabile per la cavia). Nel cincillà frutta
cincillà dovrebbe avere una temperatura di 20-22 °C e e leccornie (uvetta, pezzi di noce, di nocciola…) vanno
un’umidità relativa inferiore al 50%. fornite con parsimonia, al massimo un paio di volte a
Per il degu la temperatura ideale è di circa 20 °C e settimana.
l’umidità relativa circa 40-50%. Il fieno deve costituire la base dell’alimentazione di
La gabbia deve avere un substrato sempre pulito, mor- questi animali e non deve mai mancare. È fondamentale
bido ed assorbente per evitare patologie ai piedi; può es- per il mantenimento in salute del tratto digerente; prov-
sere costituito ad esempio da pellet di carta riciclata, car- vede a mantenere i denti della giusta lunghezza grazie al
ta di quotidiani, truciolo depolverato di legno non resi- contenuto in silicati che fungono da raspa sulle corone
noso e non trattato, pellet di legno proveniente da legno dei denti ad accrescimento continuo. Apporta fibra lun-
non resinoso, fieno. Da evitare la lettiera per gatti che può ga indispensabile per la corretta motilità dell’intestino.
essere nociva se ingerita e provocare lesioni alle zampe. La verdura deve essere somministrata quotidianamen-
All’interno della gabbia deve essere sempre presente te, deve essere accuratamente lavata e non fredda di fri-
un nido per consentire all’animale di riposare e dormire; gorifero. È importante variare il tipo di verdura per assi-
inoltre al minimo spavento funge anche da rifugio con curare un’alimentazione più varia possibile.
importanti benefici dal punto di vista psicologico. I mi- Si consiglia di cominciare sino dalla giovane età perché
gliori sono quelli in plastica perché possono essere facil- le cavie possono sviluppare abitudini alimentari difficili,
mente lavati ma possono andare bene anche nidi di legno fissandosi su un solo mangime o addirittura su una man-
o cartone se vengono sostituiti spesso quando sono spor- giatoia e rifiutandosi di avvicinare ogni altro cibo. Da
chi. Da evitare casette verniciate o che contengano chio- preferire i vegetali ricchi di vitamina C: bietole, broccoli,
di, viti ecc. che possono essere pericolosi se ingeriti o cavoli, spinaci, cicoria, erbe di campo, vegetali a foglia
causare ferite. verde scuro, arance, kiwi, peperoni.
Deve essere presente una rastrelliera o una palla porta Il pellet deve contenere all’incirca 16-20% di protei-
fieno, in modo tale che il fieno non stia a contatto con fe- ne e circa 16-25% di fibra. Le miscele di pellet, semi e
ci e urine. fioccati non vanno somministrate alle cavie perché so-
Il cibo fresco (verdura, frutta) ed eventualmente il cibo no molto dannose. Il pellet per cincillà deve contenere
secco (pellet) devono essere contenuti in due contenitori circa 15-35% di fibra, 16-20% di proteine e 25% di
separati, pesanti, non ribaltabili e vanno sempre mante- grassi; per un animale adulto sono sufficienti circa 2
nuti puliti. Un beverino a goccia deve essere presente per cucchiai al giorno. Per il degu si può utilizzare il pellet
fornire acqua. per cincillà.
I cincillà e i degu sono animali molto puliti e si deve Il fabbisogno giornaliero di vitamina C per una cavia
dar loro la possibilità di fare quotidiani bagni di sabbia. è di circa 10-30 mg/kg; in particolari condizioni quali
Ogni 10 giorni circa la sabbia va cambiata completa- stress, malattia o gravidanza il fabbisogno può aumenta-
mente (perché perde il potere assorbente nei confronti re sino a 50 mg/kg.
delle secrezioni oleose). Questi fabbisogni possono essere raggiunti con una
È importante non riempire troppo la gabbia e lasciare corretta dieta. In commercio esistono integratori di vita-
spazio libero all’animale per muoversi a proprio agio. Al- mina C specifici per cavie o, in alternativa, si possono
meno 2-3 ore al giorno questi animali devono avere la utilizzare i prodotti destinati all’uomo.
possibilità di uscire dalla gabbia per fare esercizio fisico Da evitare cereali, dolciumi, bastoncini di miele e semi,
ed evitare così problemi di salute come ad esempio l’obe- prodotti del panificio, alimenti a base di latte, granaglie
sità e l’osteoporosi. e fioccati: conducono questi animali a pesanti patologie
carenziali, a disturbi gastroenterici e a problemi dentali
Trasportino gravi quali ad esempio le cuspidi dentarie.
Il trasportino è necessario per il trasporto di questi ani- Il cambio di alimentazione va effettuato con graduali-
mali, in caso di spostamenti anche brevi. In commercio tà affinché l’apparato gastroenterico si abitui al nuovo ti-
sono disponibili dei piccoli trasportini in plastica con le po di alimentazione e deve essere fatto in circa 7-10 gior-
pareti piene e la parte superiore trasparente e aerata, che ni diminuendo gradualmente il cibo errato per incremen-
consentono all’animale di sentirsi protetto e al sicuro da- tare quello corretto.
gli eccessivi stimoli esterni. Infine l’acqua deve essere sempre a disposizione, fresca
È meglio, infatti non trasportare l’animale nella gabbia e pulita, tramite un beverino a goccia.
(troppo grande), anche perché essendo aperta non con-
sente all’animale di sentirsi al sicuro. I migliori sono quel-
li chiusi, per cani e gatti. Alla griglia che funge da porta si NECESSITÀ FISIOLOGICHE
può applicare un beverino e si può lasciare del cibo (fie-
no o verdura) a disposizione se il viaggio è lungo. La cavia o porcellino d’india è originaria
degli altipiani erbosi delle Ande (America
meridionale) dove già più di 5000 anni fa
ALIMENTAZIONE veniva addomesticata. È un animale assolutamente grega-
rio che vive bene in compagnia dei suoi simili, in libertà
La cavia, il cincillà e il degu sono erbivori stretti e una infatti forma gruppi di 20-50 animali: il maschio domi-
dieta adeguata consiste in fieno di ottima qualità ad libi- nante ha un harem formato da più femmine e i loro pic-
tum, verdure fresche miste, pellet formulato in modo coli e non tollera l’attività sessuale di altri maschi. Abita-
specifico per cavie, cincillà o degu e un’integrazione di vi- no tane e tunnel costruiti da altri animali dove si rifugia-
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accoppiarsi entro i 7 mesi di età (ma non prima di 2-3 stituito da truciolo di legno depolverato, carta di giorna-
mesi di vita) perché entro questo arco di tempo la sinfisi le, pellet di carta riciclata… da evitare la lettiera per gat-
pubica rimane con struttura fibro-cartilaginea per tutta ti che provoca danni alle zampe e, se ingerita, può essere
la vita dell’animale; se la femmina invece partorisce oltre causa di gravi patologie.
i 7 mesi di età la cartilagine si ossifica con impossibilità Fondamentale la presenza di una scatola-nido di pla-
per i cuccioli di passare attraverso il bacino della madre. stica, legno o terracotta dove l’animaletto possa organiz-
zare una stanza da letto con dispensa dove passerà gran
parte delle ore di luce. Sono da evitare le imbottiture in
STATO DI SALUTE E VISITE PERIODICHE fibre tipo cotone o lana sintetica in quanto si arrotolano
sulle estremità degli arti e inducono necrosi delle dita o
Si consigliano visite periodiche, due volte l’anno. Per dell’intera mano/piede.
questi animali non sono previste vaccinazioni preventive. Altra cosa importante è fornire al criceto stimoli e di-
versivi per consentirgli una normale attività: oltre alla
classica ruota (meglio quelle piene piuttosto che quelle
Topo e ratto a sbarrette, per evitare traumi agli arti), tunnel, rami da
(Mus musculus e Rattus norvegicus) scalare, scatole di cartone da rosicchiare e oggetti da
manipolare e mordere, ad esempio noci e nocciole col
Criceti guscio.
(Mesocricetus auratus, Phodopus sungorus, Phodopus La gabbia va posizionata in ambienti a temperatura e
campbelli, Phodopus roborovskii, Cricetulus griseus) umidità costanti (non cucina e bagno), non troppo illu-
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minati e lontano dalle camere da letto data l’attività not- cantini del tipo light per cani, 1-2 tarme della farina, un
turna degli animaletti. grillo… È salutare anche lasciare a disposizione del fieno
I criceti sono tendenzialmente solitari e, soprattutto per aumentare la percentuale di fibra della dieta. Da evi-
per i criceti dorati, la sistemazione ottimale è un singolo tare dolciumi, cioccolato e gli snack contenenti miele, bi-
individuo per gabbia. La convivenza di più soggetti sfo- scotti, semi di girasole.
cia in continue zuffe che possono concludersi con gravi In commercio sono disponibili anche alimenti estrusi o
ferite o con il decesso del soggetto più debole. pellettati appositamente formulati per criceti. Si tratta di
una valida alternativa in quanto il criceto non seleziona
l’alimento, sono cibi nutrizionalmente completi che for-
TRASPORTINO niscono quindi una dieta bilanciata. Possono essere una
alternativa alla miscela di semi ma non evitano la neces-
Il trasportino è necessario per il trasporto di questi ani- sità di integrare con alimenti freschi.
mali, anche in caso di spostamenti brevi. In commercio È indispensabile lasciare a disposizione acqua sempre
sono disponibili dei piccoli trasportini in plastica con le fresca e pulita tramite un beverino a goccia.
pareti piene e la parte superiore trasparente e aerata, che
consentono all’animale di sentirsi protetto e al sicuro da-
gli eccessivi stimoli esterni. NECESSITÀ FISIOLOGICHE
È meglio, infatti, non trasportare l’animale nella gabbia
(troppo grande), anche perché essendo aperta non con- Topi e ratti vengono allevati a livello amatoriale per di-
sente all’animale di sentirsi al sicuro. I migliori sono quel- verse ragioni: animali d’affezione, animali da esposizione.
li chiusi, per cani e gatti. Alla griglia che funge da porta si Il criceto dorato (Mesocricetus auratus) è il più noto
può applicare un beverino e si può lasciare del cibo (fie- criceto che viene utilizzato nella ricerca scientifica e man-
no o verdura) a disposizione se il viaggio è lungo. tenuto come animale da compagnia, tuttavia esistono
molte altre specie che si trovano in commercio.
Ad esempio il criceto siberiano (Phodophus sungorus),
ALIMENTAZIONE il criceto cinese (Cricetulus griseus), il criceto di robo-
rovskii (Phodopus roborovskii), il criceto russo (Phodo-
Per l’alimentazione dei topi esistono appositi pellettati pus campbelli).
fatti per le mangiatoie a tramoggia: in alternativa I criceti hanno le tasche guanciali che sono introfles-
un’equilibrata miscela di granaglie, vegetali freschi ed ali- sioni della mucosa orale; queste strutture sono utilizzate
menti di origine animale a costituire una razione conte- per immagazzinare il cibo.
nente il 15-18% di proteine ed il 5-10% di grassi (a se- Il criceto dorato è il più grande con una media di 120
conda del momento fisiologico) è ugualmente adeguata grammi e ne sono state selezionate molte varietà. È il cri-
purché somministrata in quantità controllata, onde evita- ceto più comunemente mantenuto in cattività; in libertà
re che i topi scelgano solo gli alimenti più graditi sbilan- vive in Siria e trascorre molto tempo nelle tane. È un ani-
ciando la razione. Il pellettato invece può essere sommi- male notturno e solitario che non tollera la presenza dei
nistrato a volontà essendo una dieta di per sé bilanciata. suoi simili, reagendo con furiosi combattimenti.
Le esigenze alimentari ed ambientali dei ratti sono si- Se la temperatura ambientale scende sotto i 5-8 °C en-
mili a quelle dei topi in cattività. tra in letargo.
L’alimentazione deve essere varia: un buon misto di se- Le note di gestione di questi criceti possono essere si-
mi per criceti che contenga una bassa o nulla percentua- mili tra loro.
le di semi di girasole, verdure fresche miste (carote, insa-
late, sedano, tarassaco, broccoli…), frutta di stagione
(mela, pera, kiwi…). STATO DI SALUTE E VISITE PERIODICHE
Una-due volte a settimana si integra la dieta con ali-
menti proteici, alcuni esempi sono: un pezzetto di uovo Si consigliano visite periodiche, due volte l’anno. Per
sodo, un piccolo dadino di formaggio, un paio di croc- questi animali non sono previste vaccinazioni preventive.
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Il cane della prateria dalla coda nera è uno A tal proposito è consigliabile utilizzare gabbie con pa-
sciuride terricolo che scava intricate gallerie reti lisce facendo attenzione a mantenere comunque una
nel sottosuolo, creando colonie molto nume- buona aerazione.
rose. È nativo del Nord-America, attivo so- Fondamentale la presenza di nidi in cui gli animali
prattutto durante il giorno deve il suo nome al- possono rifugiarsi. Almeno due mangiatoie devono esse-
le particolari vocalizzazioni simili a quelle di un cane. re presenti: una per il cibo secco e l’altra per il cibo fre-
L’organizzazione sociale del cane della prateria dalla sco. Una rastrelliera per il fieno è importante ed evita che
coda nera in natura è molto intensa e complessa: vivono questo fondamentale alimento venga a contatto con le
in colonie numerosissime composte anche da milioni di urine e le feci degli animali. Un beverino a goccia forni-
individui. Un comportamento caratteristico è il “bacio”, sce l’acqua che dovrà essere sempre fresca e pulita.
mostrando gli incisivi i cani della prateria si riconoscono, La temperatura ideale di mantenimento è di circa 20-
si salutano e rinsaldano i rapporti. 22 °C e l’umidità relativa del 30-70%. Durante il perio-
Complesso è anche il repertorio di vocalizzazioni che do invernale questi animali andranno incontro ad una
possiedono, una varietà di suoni sono utilizzati per di- specie di letargo caratterizzato da una ridotta attività, da
verse situazioni: paura, eccitazione, irritazione, aggres- una ridotta assunzione di alimento e da lunghe ore spese
sione ecc. Gli animali tenuti come pet spesso rivolgono a dormire.
il loro articolato linguaggio verso gli umani e si instau- L’ideale sarebbe allevare questi animali in una voliera
ra un vero e proprio dialogo; i proprietari pian piano di 2 mt × 2 mt × 2 mt parzialmente interrata cosicché gli
imparano a capire i versi dei loro animali e questa inte- animali possano scavare tane e costruire gallerie sotter-
razione rafforza il rapporto tra pet e umani. In cattivi- ranee proprio come fanno in libertà.
tà i cani della prateria vengono molto spesso tenuti co-
me pet solitari e questo purtroppo contribuisce allo svi-
luppo di disturbi comportamentali gravi: aggressività, ALIMENTAZIONE
automutilazioni… È necessario quindi che questi sog-
getti possano avere interazioni con soggetti della stessa Questo roditore sciuromorfo presenta i denti incisivi
specie o con umani che possono assicurare loro compa- di tipo elodonte, è erbivoro e in libertà si nutre prevalen-
gnia e gioco. temente di radici ed erbe selvatiche, un po’ di frutta e
qualche insetto. In cattività è necessario offrire una dieta
ricca di fibra e povera di grassi: fieno polifita a volontà,
ALLOGGIO poco pellet specificatamente formulato per cani della
prateria, verdura fresca e piccole quantità di frutta. Un
La gabbia deve essere il più spaziosa possibile, almeno buon pellet ha una quota proteica del 10-12%, grassi
1 mt × 1 mt × 80 cm; dovrebbe essere fornita di alcune 1,5-2,5%, fibra non meno del 20-25%. È consigliabile
stanze per rispettare la normale attività di questi anima- razionare l’alimento pellettato per evitare l’obesità a cui
li e per l’esercizio fisico. È consigliabile non utilizzare questi animali sono soggetti in cattività. I cereali e i loro
scale perché i cani della prateria non sono abili scalatori derivati (pane, pasta, grissini, cracker, dolciumi…) sono
e cadendo possono provocarsi fratture. Il substrato della da evitare perché troppo calorici e provocano seri danni
gabbia deve dare la possibilità agli animali di mantenere all’apparato gastroenterico, oltre che obesità. Da evitare
l’innato comportamento di scavare; deve essere pulito, anche i cibi grassi come i semi di girasole, le arachidi e gli
atossico, non polveroso, assorbente (fieno, carta di gior- altri semi. Nel periodo invernale si integra la dieta con
nale, pellet di carta riciclata…). qualche insetto, sono molto gradite le cavallette.
È importante fornire continuamente giochi e rami da
rosicchiare (ad esempio legno di alberi da frutta) sia per
aiutare l’animale a passare il tempo e a mantenere pa- STATO DI SALUTE E VISITE PERIODICHE
reggiati i denti sia per impedire che si attacchi per ore al-
le sbarre della gabbia, traumatizzando a tal punto le ra- Si consigliano visite periodiche, due volte l’anno. Per
dici degli incisivi che spesso esse evolvono in neoplasie. questi animali non sono previste vaccinazioni preventive.
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Queste linee guida non contemplano né il Cardellino (Carduelis carduelis), Verdone (Carduelis
mantenimento di animali da riproduzione, né chloris), Verzellino (Serinus serinus), Lucherino (Car-
il mantenimento presso negozi e commercianti. duelis spinus), Ciuffolotto (Pyrrhula pyrrhula), Passe-
ro (Passer domesticus) e Fringuello (Fringilla coelebs)
L’Ordine dei Passeriformi è il più grande all’interno sono i più frequentemente allevati. Queste specie sono
della Classe Aves: su circa 9000 specie di uccelli descrit- allevate in cattività da meno tempo e richiedono mag-
te, oltre 5000 appartengono ai Passeriformi, con dimen- giore attenzione per essere mantenute ed allevate con
sioni che variano dai pochi gr del Fiorrancino ai 1300 gr successo: la loro crescente diffusione ed il gran nume-
del Corvo imperiale. ro di mutazioni di colore riscontrate negli ultimi anni
Il regime alimentare è assai vario, con specie esclusiva- contribuiscono a provare un certo adattamento alla vi-
mente insettivore (per esempio la Rondine) o solo preva- ta domestica e a garantire indirettamente che gli esem-
lentemente tali e in una parte dell’anno anche frugivore plari in cattività non siano stati prelevati in natura.
(per esempio i Silvidi), oppure al contrario, prevalente-
mente granivore ed in piccola parte insettivore (per esem- 3. Gli Estrildidi, numerosa Famiglia diffusa in Africa,
pio il Passero). In linea di massima si può affermare che Australia, Asia meridionale e Micronesia, che conta
tutti, in una certa misura e almeno in primavera e du- sia specie domestiche ormai quasi quanto il Canari-
rante l’allevamento della prole, sono in parte insettivori no (il Diamante mandarino, Taenopygia guttata, il
(od animalivori in senso più lato), mentre i tipici insetti- Diamante di Gould, Chloebia gouldiae, o il Passero
vori spesso consumano una certa quantità di grani verso del Giappone, Lonchura X spp, che non ha neanche
l’autunno. un nome scientifico proprio in quanto forma dome-
Da queste semplici osservazioni si desume che indivi- stica antichissima derivata dall’ibridazione ripetuta
duare linee guida comuni per tutti sia quasi impossibile. di varie specie asiatiche appartenenti al genere Lon-
Fortunatamente però, all’interno di questo sterminato chura) insieme a specie di più recente allevamento
gruppo, vengono tenute comunemente in cattività solo un ma ormai ben adattate alla vita captiva come le va-
numero ridotto di specie fra loro relativamente omogenee. rie Erythrura.
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Le specie più vivaci, come le Erythrura o i Fringillidi dieta è costituita da una miscela di semi adatta alla spe-
europei, si alloggiano meglio in contenitori più capaci, cie ed al periodo dell’anno, integrata con vegetali vari ed
da 90 × 30 × 30 a 120 × 40 × 50 cm: la disposizione dei alimenti composti (pastoncini): sono disponibili anche
posatoi e delle mangiatoie resta però fondamentalmente alimenti formulati basati sullo stesso principio di quelli
la stessa. per pappagalli, ma il loro uso è ancora sporadico, anche
Requisito fondamentale delle gabbie per uccelli canori perché tutto sommato l’alimentazione granivora è molto
è la griglia sul fondo, che impedisce agli uccelli il contat- più naturale per questi uccelli che per gli Psittacidi: è co-
to con le feci e con cibo caduto contaminato: la sua as- munque necessaria tutta una serie di attenzioni.
senza aumenta molto il rischio di malattie parassitarie e
batteriche per gli ospiti. Miscela di semi
Sotto la griglia trova posto una lettiera che può essere Preponderanza di scagliola per Canarini e Fringillidi,
di materiale particolato assorbente (sabbia, argilla per preponderanza di panico e miglio per Australiani e Afri-
gatti, tutolo di mais) oppure un semplice foglio di carta cani. Semi grassi (niger, ravizzone, perilla ecc.) con at-
da cambiare frequentemente: se la gabbia fosse sprovvi- tenzione, in quanto irrancidiscono facilmente e sono fa-
sta di griglia i materiali particolati per il fondo sono da cilmente contaminati da muffe altamente tossiche. Le
evitare per minimizzare il rischio di ingestione di mate- mangiatoie dovrebbero contenere solo la quantità di mi-
riale contaminato e non digeribile. scela consumata giornalmente e riempite solo a consu-
La gabbia va sistemata in un ambiente luminoso e sen- mo avvenuto, per indurre l’uccello a consumare tutti i
za correnti d’aria, possibilmente dove sia possibile per gli semi e non solo i preferiti. Attenzione al fatto che molti
animali seguire il fotoperiodo naturale, quindi non in uccelli riempiono la mangiatoia di bucce e ad un’oc-
stanze dove si soggiorna fino a tarda sera. Assolutamen- chiata superficiale essa appare piena di semi: la carenza
te inadatta la cucina, data l’alta tossicità del gas e dei va- di cibo è rapidamente letale in queste creature dal velo-
pori sviluppati dalle pentole antiaderenti (gas di teflon). ce metabolismo.
Per le specie domestiche la temperatura ha un’impor-
tanza relativa e si trovano a loro agio fra i 10 e i 20 gra- Semi “condizionati” o “della salute”
di, con un’umidità relativa del 50-70%, quindi alle con- Attenzione in quanto le miscele sono spesso vecchie e
dizioni normali delle nostre abitazioni: nessuna delle spe- rancide; quando si è sicuri della freschezza, piccole quan-
cie menzionate ha esigenze tali da richiedere ambienti tità di questi semi sono necessarie e gradite soprattutto ai
specialmente climatizzati. Fringillidi e vanno somministrate 2-3 volte la settimana
Spesso gli uccelli canori vengono mantenuti in stanze in contenitori appositi.
o locali appositamente dedicati al loro allevamento, al-
l’interno dei quali trovano posto gabbie e volierette: que- Semi germinati
sta soluzione è la migliore perché consente di mantenere Miscele apposite oppure misto per Ondulati messi a
temperatura, umidità e soprattutto fotoperiodo secondo germinare costituiscono un alimento estremamente nu-
le esigenze degli uccelli e non secondo le nostre. triente ed appetibile, però altamente delicato e deperibi-
Per valutare l’idoneità di un locale di allevamento si le. I semi cotti, ammollati in acqua per 24 h e poi bolliti
guardano: le condizioni igieniche sia delle gabbie che per 15-20 minuti, costituiscono un’alternativa accettabi-
della stanza; la sistemazione razionale ed igienica di ali- le, ma molto meno nutritive e comunque non possono es-
menti ed accessori che devono essere in contenitori sere lasciati a disposizione più di 8 h.
chiusi e protetti da roditori ed insetti; la temperatura e
l’umidità; l’aerazione; l’illuminazione (che può essere Frutta e verdura
naturale o artificiale regolata da appositi timer); e la Offrire quotidianamente una scelta di vegetali di sta-
concentrazione di individui: idealmente ad ogni metro gione freschi, ben lavati e asciugati; mela, pera, fichi, ci-
cubo di spazio devono corrispondere 4-6 uccelli delle coria, scarola e insalate le essenze più usate.
specie citate.
Tutte le specie europee e molte fra quelle esotiche si Erbe prative
adattano bene ai nostri climi e possono essere alloggiate Gradite soprattutto ai Fringillidi, centocchio, stellaria,
tranquillamente all’esterno, sia in gabbia riparata dal dente di leone, crescione e cardo le più comunemente
vento e dal sole diretto sia, ove possibile, in voliera. usate. La loro mancata fornitura non deve essere inter-
pretata come una negligenza in quanto questi uccelli pos-
sono restare in buona salute anche consumando vegetali
TRASPORTO coltivati, ma le erbe spontanee costituiscono un potente
impulso alla riproduzione.
Cassette basse con pareti opache ed apertura dall’alto
per minimizzare lo stress: sempre disponibile fonte di ali- Grit
mento. Trasporto singolo o a piccoli gruppi a seconda Necessario agli uccelli granivori per una corretta dige-
delle specie. stione, deve essere offerto in linguette separate e non
sparso sul fondo della gabbia dove viene contaminato
dalle feci.
ALIMENTAZIONE Si sconsiglia l’aggiunta di carbone attivo, del quale
non è certa l’azione detossicante, mentre è nota la capa-
Le specie più comunemente allevate sono principal- cità di limitare l’assorbimento di vitamine e oligoelemen-
mente od esclusivamente granivore e la base della loro ti dall’apparato digerente.
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ARRICCHIMENTO AMBIENTALE pesi nella gabbia. Le specie più domestiche come i Cana-
rini e i Diamanti mandarini sono estremamente socievo-
Le esigenze psicologiche degli uccelli canori sono mol- li e a loro agio in presenza dell’uomo o degli altri animali
to più semplici rispetto a quelle ad esempio degli Psitta- domestici; altre specie meno selezionate sono invece più
ciformi, ma un allevatore responsabile conosce e rispetta reattive e non dovrebbero essere alloggiate in ambienti
comunque le caratteristiche etologiche delle specie che chiassosi e troppo frequentati.
alleva. Le minori necessità ambientali di queste specie le Nessun uccello dovrebbe essere detenuto singolarmen-
rende meno soggette alla noia da ambiente captivo, tut- te: è però bene ricordare che non tutte le specie manten-
tavia essi gradiscono la possibilità di fare regolarmente il gono il legame di coppia durante tutto l’arco dell’anno
bagno, di adoperare posatoi (di differente diametro ed per cui fuori dalla stagione riproduttiva per alcune spe-
elasticità), altalene, nonché alimentarsi da fonti diverse cie (fra cui il comune Canarino) può essere più naturale
dalla mangiatoia, ad esempio spighe di panico o miglio separare i due partner oppure formare gruppetti mono-
oppure frutta e verdura inserita su spiedini di legno ap- sessuali, in volierine separate, come avviene in natura.
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Queste linee guida non contemplano né il man- mensioni ridotte (la cosiddetta pappagalliera, di circa 50
tenimento di animali da riproduzione, né il x 50 x 50 cm), non è un ambiente adatto a un pappagal-
mantenimento presso negozi e commercianti. lo di dimensioni medie o grandi. Invece, una buona vo-
lieretta da interni, costruita con il materiale adatto, as-
semblata con i fili/rete di dimensioni adeguate e distan-
INQUADRAMENTO TASSONOMICO ziati in maniera corretta, può andare bene per Psittaci-
formi di piccole dimensioni come pappagallini ondulati,
I pappagalli sono un gruppo piuttosto omogeneo di calopsitte o inseparabili.
circa 350 specie di uccelli (Classe Aves) e appartengono Indicativamente, le dimensioni di una voliera adegua-
tutti all’ordine Psittaciformi (Psittaciformes). Quest’ulti- ta per uno/due pappagallini ondulati (Melopsittacus un-
mo è diviso in due famiglie: Cacatua (Cacatuidae) e Psit- dulatus) o per uno/due inseparabili (Agapornis spp.), so-
tacidi (Psittacidae). no di 60 x 40 cm, per 40 di altezza, mentre per le calop-
sitte (Nymphicus hollandicus), che sono un po’ più gran-
di ed hanno una struttura da volatore, è meglio un avia-
CLASSIFICAZIONE DEGLI PSITTACIFORMI rio di 80 x 50 cm x 50 di altezza.
Le voliere migliori sono costruite in materiali non tos-
Classe Aves Note N° specie sici, ma difficilmente aggredibili dal becco dei nostri pap-
Ordine Psittaciformes 353 pagalli; devono essere facili da pulire, meglio se con un
Famiglia Cacatuidae Cacatua 21 cassetto facilmente estraibile per la pulizia del fondo e la
Sottofamiglia Proboscigerinae Cacatua delle Palme 1 sostituzione della lettiera.
Sottofamiglia Calyptorhynchinae Cacatua neri 5 Ottime le volierette in cui una grossa porzione di pa-
Sottofamiglia Nymphicinae Calopsitta 1 rete si apre orizzontalmente, creando una specie di bal-
Sottofamiglia Cacatuinae Cacatua bianchi 14 cone che include un comodo posatoio.
Famiglia Psittacidae Pappagalli tipici 332
Sottofamiglia Loriinae Lori e Lorichetti 53 Voliere da interni
Sottofamiglia Psittacinae Pappagalli tipici I pappagalli di taglia media e grande invece [dal caic-
Tribù Psittrichadini Pappagallo di Pesquet 1 co (Pionites spp.) in su], hanno bisogno di una voliera da
Tribù Nestorini Kaka e Kea 2 interni. Premesso che non esiste una voliera troppo gran-
Tribù Strigopini Kakapo 1 de, è anche vero che questa deve stare in una casa, quin-
Tribù Micropsittini Pappagalli pigmei 6 di è inutile proporre dimensioni esagerate, che nessuno
Tribù Cyclopsittini Parrocchetti dei fichi 6 sarebbe in grado di soddisfare, ma piuttosto rifarsi agli
Tribù Platycercini Roselle e similari 37 standard internazionalmente accettati.
Tribù Psittaculini Pappagalli asiatici 66 Per i pappagalli fino a circa 3-400 grammi di peso, una
Tribù Psittacini Pappagalli africani 12 volieretta di circa 50 x 50 cm, x 120 di altezza potrebbe
Tribù Arini Pappagalli americani 148 andare bene, mentre per i pappagalli più grandi è neces-
sario passare ad almeno 70 x 70 cm, x 160 cm di altez-
za. Meglio se le voliere hanno il soffitto apribile, che si
AMBIENTAZIONE trasforma in un alloggio per un posatoio.
È ovvio che un pappagallo non può vivere libero in ca- Materiale di costruzione
sa quando non c’è il proprietario: ci sono troppi rischi. Il materiale con cui è costruita la voliera deve essere
Ergo, quando il pappagallo è solo a casa, deve stare in un robusto e non attaccabile dal pappagallo, quindi, niente
ambiente controllato. Questo ambiente deve essere di di- legno né plastica, meglio l’acciaio. Inoltre, è bene che le
mensioni adeguate alla specie, se da un lato è accettabile voliere siano esenti da zinco e piombo.
che stia in una voliera di dimensioni relativamente mo-
deste per dormire, o per passare poco tempo della gior- Tipo di aperture - sistemi antifuga
nata, è anche ovvio che se deve passarci alcune ore, è in- È essenziale che le voliere da interni siano costruite in
dispensabile che l’ambiente offra al suo ospite lo spazio modo che i pappagalli non riescano ad aprire le porte e
per muoversi bene e le giuste distrazioni. neppure a sbalzare beverini e mangiatoie per poi uscire
in maniera autonoma, con i rischi che ne conseguono.
Gabbia Come detto sopra, è sempre ben vista la presenza di
La gabbia, intesa come un ambiente controllato di di- un’apertura che possa fungere da porta trespolo perma-
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nente, quando il pappagallo è libero, fuori dalla voliera: sibile, sia psichico, sia soprattutto fisico, per l’uccello. In
in tal modo può identificare con facilità la zona di atter- linea generale è bene non trasportare i pappagalli nelle
raggio e stazionamento per rientrare in voliera. gabbie/voliere in cui stanno abitualmente. Gli animali so-
no esposti a troppi stimoli esterni che non possono gesti-
Mangiatoie e abbeveratoi e accessibilità a questi re bene dal punto di vista psicologico, ma soprattutto,
È molto importante che le normali manovre di sostitu- nel caso in cui la gabbia/voliera cada o si ribalti, per
zione e pulizia di mangiatoie e abbeveratoi possano avve- esempio durante una frenata brusca, esiste il serio rischio
nire senza disturbare i pappagalli. Ovviamente, questi ul- di un trauma grave. Infatti è spesso accaduto che duran-
timi sono abituati alle routinarie operazioni di manuten- te questi piccoli incidenti, il pappagallo abbia messo una
zione, ma devono potere percepire la voliera come il loro zampa o un’ala fra le sbarre, rompendosi l’arto.
spazio, che controllano e in cui non vengono disturbati. I migliori trasportini sono quelli chiusi, come quelli in
plastica per cani e gatti. Si dovrà semplicemente applica-
Posatoi e loro supporti re un posatoio all’interno, in modo che il pappagallo stia
I posatoi devono essere adeguati sotto vari profili: ma- comodo durante il viaggio. Il pappagallo, nella relativa
teriale, forma, posizione e specialmente, numero. penombra che si crea in quell’ambiente, starà più tran-
Il materiale ideale è il legno, meglio se si tratta di rami quillo e se ci fosse un incidente, al massimo potrà roto-
naturali, provenienti da piante non tossiche, ben puliti lare con il trasportino, ma senza farsi male seriamente.
ma con la corteccia, in modo che gli uccelli si possano di- Alla griglia che funge da porta, si potranno applicare un
vertire a morderli, scortecciarli, al limite distruggerli. abbeveratoio e una mangiatoia, anche se probabilmente
Vanno bene anche i posatoi artificiali in materiale abra- il pappagallo non mangerà, né berrà nulla durante il
sivo (tipo Sandy-perch), che aiutano a mantenere unghie viaggio.
e becco della giusta lunghezza. Questi posatoi non devo-
no essere gli unici a disposizione del pappagallo. Sono in-
vece da evitare i posatoi cilindrici in plastica: non offro- ALIMENTAZIONE
no alcuno stimolo comportamentale ai pappagalli e sono
dannosi per i piedi, che appoggiano sempre nello stesso Le necessità nutritive dei pappagalli da compagnia so-
modo. no diverse da quelle dei pappagalli selvatici, soprattutto
La forma deve essere varia, come lo sono i rami natura- perché i pappagalli in natura passano molto tempo e
li, quindi irregolari, un po’ curvi e di diametro variabile, in sprecano molta energia a ricercare l’alimento volando
modo che il piede si eserciti bene durante la giornata. anche a lunga distanza. Ovviamente non è possibile ri-
La posizione all’interno della voliera deve essere ben produrre fedelmente la dieta naturale di più di 350 spe-
ponderata: i posatoi non devono impedire le normali ope- cie di Psittaciformi, ma visto che si tratta di uccelli dello
razioni di pulizia della voliera, ma essere comodi e fruibi- stesso gruppo e quindi con una fisiologia simile, si può
li dal pappagallo. Non devono essere così in alto da far sì supporre che, una volta mantenuti in condizioni simili,
che l’uccello, appollaiato, tocchi il soffitto con la testa. abbiano necessità nutrizionali comparabili.
Il numero dei posatoi non deve essere eccessivo: due o Tradizionalmente la dieta dei pappagalli in cattività si
tre sono sufficienti. Troppi posatoi intralciano le possibi- è purtroppo basata sulla somministrazione di una misce-
lità di movimento e di volo, e limitano la creatività indi- la di semi secchi; nei pappagalli medi e grandi, tali mi-
viduale del soggetto. scele prevedono inoltre una forte percentuale di semi di
girasole. Con rare eccezioni (poche le specie spiccata-
Fondo, lettiera e igiene mente granivore anche in natura), questo tipo di dieta
Il fondo della voliera deve essere pulibile e pulito. Può non è adeguato al mantenimento dei pappagalli in uno
essere una griglia metallica, sempreché le maglie siano stato di buona salute per lunghi periodi.
adeguate al tipo di ospite e il pappagallo non si senta sco- Sono invece da preferire diete che contemplino ali-
modo a camminarci. In tal caso, meglio un fondo liscio, menti di vario tipo, fra cui cibo fresco (frutta, verdura,
con uno strato cospicuo di lettiera adeguata. germogli e bacche), ma somministrati per poche ore al
La lettiera può essere in materiali diversi e la sua scel- giorno, per evitare che marciscano, alternati ad alimenti
ta dipende molto dalla possibilità che il pappagallo abbia secchi, come semi (che non devono essere più del 20 -
o meno accesso alla lettiera stessa. Se il fondo è in griglia, 25% del totale), ma soprattutto estrusi o pellettati speci-
il tipo di lettiera non ha molta importanza, basta che sia fici per pappagalli (che possono rappresentare fino al 70-
ben assorbente, tanto il pappagallo non ha modo di 80% del totale).
prenderla nel becco. Se invece l’uccello può scendere di-
rettamente sulla lettiera, allora sono da evitare tutte
quelle in materiale igroscopico non digeribile, perché se ARRICCHIMENTO AMBIENTALE
il pappagallo le ingerisce possono causare un blocco in-
testinale. Vanno bene invece le lettiere assorbenti in tu- Necessità fisiologiche: è ovviamente importante che in
tolo di mais, oppure la sabbia di fiume, pulita, che non è cattività vengano rispettate le caratteristiche fisiologiche
igroscopica, è meno assorbente, ma se ingerita in mode- dei pappagalli in natura.
ste quantità non è pericolosa. Bisogna però fare molta attenzione a conoscere e capi-
re bene la biologia delle diverse specie, infatti, quando si
Trasportino parla per esempio di rispetto del range termico ottimale,
I pappagalli possono anche viaggiare con il proprieta- si corre il rischio di cadere nel tipico errore che molti fan-
rio. Il trasporto deve avvenire con il minore trauma pos- no e purtroppo continuano a fare: i pappagalli non han-
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no bisogno necessariamente di stare a temperature eleva- lice o altro legno succoso, a fibra lunga e non tossico, è
te. Se vale per tutte le specie la regola che non vanno be- più interessante di giochi elaborati che sono più belli per
ne gli sbalzi termici e che quindi un pappagallo che vive il proprietario che utili per il destinatario. È importante
in casa a +/- 20 °C non dovrebbe essere messo di colpo seguire alcune regole:
all’esterno d’inverno, è anche vero che molte specie vivo- – non mettere troppi giochi a disposizione contempora-
no abitualmente in zone con notevoli escursioni termiche neamente;
stagionali. Ad esempio, i cacatua che vivono nel sud del- – se il pappagallo si stufa, avere un ricambio alternativo
l’Australia e in Tasmania, vedono spesso cadere la neve, pronto;
come pure i pappagalli che vivono in alcune zone del- – lasciare che il pappagallo scelga i suoi svaghi libera-
l’America meridionale, spesso in natura si devono de- mente.
streggiare con temperature attorno agli 0 °C, o addirit-
tura inferiori.
Poche specie, soprattutto i piccoli lori e alcune specie ALLEVAMENTO DEI PICCOLI
che originano da Papua - Nuova Guinea, e alcune specie
centroamericane, possono avere necessità di stare molto Benché la pratica di allevare i pulli di pappagallo arti-
al caldo, ma si consiglia di verificare con dei veri esperti ficialmente (c.d. allevamento a mano o “allo stecco”) sia
la gestione termica delle voliere. ancora piuttosto diffusa, è auspicabile che venga limita-
ta ai casi veramente necessari; infatti sta sempre più
Arricchimento sociale: i pappagalli sono animali alta- prendendo piede l’idea che molti dei problemi compor-
mente sociali, cui non deve mai mancare, in quantità tamentali che si osservano nei pappagalli adulti, siano da
adeguata, la giusta interazione con altri soggetti, siano ricercare come origine nella mancata (o inadatta) socia-
questi umani, altri animali, pappagalli di altre specie, op- lizzazione in giovane età, per cui si arriverà a determina-
pure cospecifici. È ovvio che anche questi stimoli devono re specie per specie, l’età migliore per potere separare i
seguire delle regole. Innanzi tutto il pappagallo deve ave- pulli dai genitori, come quella per svezzarli.
re la libera scelta di interagire con altri soggetti, ovvero Nei casi in cui si ritenga necessario, o preferibile alle-
decidere di starsene per i fatti suoi: quindi, nel momento vare i piccoli a mano, è necessario che vengano cresciuti
in cui sta fuori dalla sua voliera, deve poterci rientrare a assieme ad altri giovani pappagalli, meglio se della stes-
suo piacimento. sa specie o di specie consimili, ma al limite anche di altri
Le interazioni con altri animali (cani, gatti, altri uccel- generi.
li) possono essere molto stimolanti per entrambi i sog-
getti, ma possono anche essere fonte di rischio, per cui
non devono mai avvenire con gli animali non controllati STATO DI SALUTE E VISITE PERIODICHE
dal proprietario. Anche in questo caso, ogni soggetto de-
ve avere l’opportunità di scegliere se interagire con l’al- I pappagalli, come e di più degli animali domestici
tro (gli altri), oppure starsene da solo. convenzionali, devono essere visitati periodicamente da
un veterinario esperto.
Arricchimento ambientale: l’ambiente gabbia, cioè il Una prima visita avverrà a pochi giorni dall’arrivo del
luogo dove il pappagallo passa buona parte del tempo nuovo pet in casa, ma è bene che ci siano visite annuali,
non accudito direttamente dal proprietario, deve essere corredate da esami di laboratorio, che accertino il buono
confortevole, ma anche offrire giochi e stimoli vari, che stato di salute dei pappagalli in cattività.
impediscono che l’uccello si annoi se sta da solo qualche È anche indispensabile che almeno ogni 2-3 anni, i sog-
ora. Esistono molti giochi in vendita per pappagalli, ma getti tenuti come animali da compagnia in casa, effettuino
è pure possibile fabbricare giochi in legno naturale o me- dei controlli per la Psittacosi: questa è forse l’unica malat-
tallo non tossico, con cui il pappagallo passa un po’ di tia importante che i pappagalli possono trasmettere al-
tempo svagandosi: a volte un semplice ramo fresco di sa- l’uomo, ed è pertanto necessario tenerla sotto controllo.
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Queste linee guida non contemplano di e di potersi muovere, ruotando su di essa. Deve esse-
né il mantenimento di animali da ri- re rivestita di erba sintetica o astroturf in modo tale che
produzione, né il mantenimento pres- il piede non possa ferirsi e non possano determinarsi le-
so negozi e commercianti. sioni da bumblefoot (pododermatite ulcerativa). Alla
base il blocco presenta un anello per poter legare la lun-
ga del falco. I blocchi possono essere da interno o da
GENERALITÀ esterno. I primi hanno come base un ampio basamento
in cui viene inserito il blocco, i secondi invece hanno un
Esistono diverse tipologie di rapaci tenute in ambiente puntale per fissare il blocco a terra. Il blocco viene usa-
controllato che differiscono tra loro non solo per abitu- to solitamente per i rapaci diurni del genere falco.
dini (notturni e diurni) ma anche per dimensioni e peso • Pertica curva: usata specialmente per i rapaci diurni
(gheppio americano 100 g - condor 12 kg). del genere accipiter, buteo, parabuteo, aquile e per i ra-
paci notturni. È una struttura curva di materiale me-
Possiamo dividere i rapaci in: tallico, che può essere infissa nel terreno per mezzo di
Rapaci diurni dell’Ordine Falconiformes puntali o appoggiata su una superficie liscia per mez-
• famiglia Falconidae: tra le specie più comuni in am- zo di un basamento. Nella sua parte centrale presenta
biente controllato il Falco pellegrino (Falco peregri- una imbottitura su cui il rapace può poggiare con i pie-
nus), Falco sacro (F. cherrug), Gyrfalco (F. rusticolus), di e un anello distale su cui è possibile legare la lunga
Lodolaio (F. subbuteo), Falco lanario (F. biarmicus), del falco.
Gheppio (F. tinnunculus) e loro ibridi; • Pertica alta: ha un’altezza di circa 1,5 m ed è costruita
• famiglia Accipitridae: tra le specie più comuni l’Aqui- in legno. È un asse, simile ad un cavalletto, su cui ven-
la reale (Aquila chrysaetos), l’Aquila delle steppe gono fissati i rapaci per mezzo di un anello infisso nel
(Aquila rapax) e loro ibridi, Poiana codarossa (Buteo legno. Tra l’asse e il terreno viene posizionato del tes-
jamaicensis), Falco di Harris (Parabuteo unicinctus), suto per permettere al rapace, nel caso in cui esso do-
Astore (Accipiter gentilis), Sparviere (Accipier nisus) e vesse cadere, di aggrapparsi con le zampe e ritornare
loro ibridi; in posizione corretta.
• famiglia Pandionidae: Falco pescatore (Pandion ha- Esistono diverse tipologie di strutture per la detenzio-
liaetus). Rapaci notturni dell’Ordine Strigiformes; ne di queste specie le cui dimensioni e caratteristiche va-
• famiglia Strigidae: Allocco (Strix aluco), Assiolo (Otus riano sensibilmente dalla specie ospitata, dall’attitudine
scops), Civetta (Athene noctua), Gufo delle Nevi (Bu- dell’animale e dalla tecnica di allevamento dello stesso.
bo scandiacus), Gufo Reale (Bubo bubo) e altre specie Le possibili strutture per la stabulazione dei rapaci si
minori; possono dividere in:
• famiglia Tytonidae: Barbagianni (Tyto alba).
Falconiera
È una struttura costruita in muratura, legno o mate-
GESTIONE DEI RAPACI DA FALCONERIA riale metallico destinata ad ospitare i rapaci da falcone-
ria nel periodo di volo o di muta. Le sue dimensioni idea-
I rapaci da falconeria per loro attitudine devono esse- li sono di almeno 1,5 × 2 × 2 h m per un singolo anima-
re gestiti in modo particolare e differente da quanto av- le. Per ospitare fino a 3 animali le dimensioni ideali sono
viene per i rapaci da riproduzione. Mentre per i secondi di almeno 4 × 3 × 2 h m.
i contatti con l’uomo devono essere inesistenti o ridotti al La falconiera deve essere chiusa su 3 lati ed un lato
minimo (eccezione fatta per la riproduzione mediante in- apribile completamente per permettere l’aerazione du-
seminazione artificiale degli individui imprintati), per i rante il periodo estivo oppure, presentare 1 lato apribile
primi il contatto con l’uomo è fondamentale. ed una finestra o due finestre alle estremità opposte per
favorire il ricambio d’aria del locale. Nel caso in cui i ra-
paci vengano tenuti in falconiera deve essere garantita la
AMBIENTAZIONE presenza di un’area esterna sulla quale possano esser
emessi a giardinare con un blocco o una pertica curva ed
Oltre alle voliere e falconiere, per la stabulazione dei un bagno per ogni singolo animale.
rapaci sono necessarie alcune attrezzature: Gli animali al suo interno possono essere alloggiati in
• Blocco: i blocchi sono delle strutture cilindriche con modi diversi:
estremità superiore allargata su cui può posarsi un ra- • tenuti al blocco o in pertica curva: i blocchi o le perti-
pace. Il diametro dell’estremità superiore deve essere ta- che curve non devono essere posti troppo vicini tra di
le da permettere al rapace di posare con entrambi i pie- loro per impedire agli animali di aggredirsi, ferirsi o
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uccidersi l’un l’altro. Le caratteristiche dei blocchi e All’interno della voliera dovranno essere presenti:
l’aratura dei falchi devono essere come precedente- • un nido di dimensioni idonee alla specie ospitata, il cui
mente descritto per evitare traumi o lesioni accidenta- materiale di fondo può essere differente a seconda del-
li nel rispetto del benessere dell’animale; le necessità riproduttive della specie;
• tenuti in pertica alta: gli animali devono essere suffi- • posatoi in numero da 1 a 3, completamente rivestiti di
cientemente distanziati l’un l’altro per impedire ag- astroturf o altra erba sintetica in modo da impedire al
gressioni o uccisioni accidentali e le caratteristiche del- rapace di ferirsi le zampe;
le pertiche alte devono rispettare i requisiti preceden- • una grossa pietra messa a terra che possa essere utiliz-
temente descritti; zata sia come posatoio naturale che come superficie su
• tenuti su posatoio a semiluna: il posatoio ha una for- cui potersi limare becco ed unghie;
ma a semiluna ed è fissato alla parete posteriore della • un bagno, in cui i rapaci possano abbeverarsi e fare il
falconiera. Questo posatoio deve essere completamen- bagno.
te rivestito in erba sintetica (tipo Astroturf) e di un rag- Le dimensioni ideali di queste voliere sono di almeno:
gio pari almeno alla lunghezza dei geti dell’animale per • 4 l × 2 l × 2,5 h m per una coppia di rapaci di dimen-
impedire che il rapace possa ferirsi. Se la falconiera è sioni medie o piccole (es. gheppi, falchi pellegrini, Gyr-
aperta su di un lato anche nel periodo invernale o non falchi, falchi sacri e loro ibridi, falchi di harris e poia-
è previsto un sistema di riscaldamento interno il posa- ne codarossa, rapaci notturni in genere);
toio deve essere ad un’altezza di almeno 1,5 m da ter- • 4 l × 3 l × 2,5 h m per una coppia di rapaci di grandi
ra per evitare possibili lesioni da congelamento delle dimensioni (gufo reale, aquile).
dita della zampa e dell’estremità dell’ala nei periodi in
cui la temperatura scenderà al di sotto dello 0 °C. Nel Voliera per la riproduzione di soggetti imprintati
caso in cui le pertiche siano poste a 1,5 m da terra è Dimensioni, materiali e caratteristiche interne sono le
necessario prevedere un piano o una superficie in cui il stesse delle voliere per soggetti non imprintati. L’unica dif-
rapace potrà scendere e che dovrà essere posta ad una ferenza è che oltre ad essere ospitati singolarmente nella
distanza dal posatoio pari almeno a 1,5 volte la lun- voliera, per questi soggetti deve essere prevista una gran-
ghezza della coda del rapace. Questo piano dovrà ave- de finestra in uno dei lati della voliera tale da permettere
re una superficie in erba sintetica, sabbia fine, segatu- all’animale di interagire con il keeper in qualsiasi momen-
ra o altro materiale facilmente rimovibile per garanti- to. Il keeper dovrà interagire quotidianamente con l’ani-
re una corretta pulizia dell’ambiente. male entrando nella stessa almeno 1 volta al giorno.
Anche in questo caso gli animali dovranno essere po-
sti ad una distanza tale da impedire aggressioni acci- Aree per giardinare i falchi
dentali. Devono essere sempre presenti per i rapaci mantenuti
in ambiente controllato per la falconeria, bird control o
Voliera per la riproduzione di soggetti dimostrazioni di volo.
non imprintati Sono grandi voliere completamente chiuse, le cui di-
Possono avere dimensioni variabili a seconda delle mensioni minime variano a seconda del numero di falchi
specie ospitate. ospitati al loro interno.
Le voliere non devono mai essere troppo grandi per Le caratteristiche di queste aree per giardinare i falchi
evitare che gli animali possano spiccare il volo e urtare devono essere tali da permettere ai rapaci di avere a di-
violentemente contro le pareti. Devono essere costruite sposizione un blocco e un bagno posti ad una distanza
completamente in legno o materiale coibentato e devono tale da impedire eventuali aggressioni dell’uno nei con-
essere completamente chiuse sui 4 lati. Il lato superiore fronti dell’altro.
deve essere coperto per almeno ¼ della lunghezza e la re- Possono essere recintate e con o senza tetto, o comple-
stante parte aperta deve essere provvista di rete con ma- tamente chiuse da rete.
glie sufficientemente ampie da impedire all’animale di
impigliarsi con le zampe e rimanere appeso procurando- Casette esterne
si gravi lesioni agli arti. Vengono usate per i rapaci da falconeria e sono costi-
Sulle pareti laterali può essere ricavata una finestra tuite da un tetto a 2 falde ed hanno forma triangolare, la
sufficientemente ampia per permettere all’animale di os- cui base deve essere di almeno 1,5 volte l’apertura alare
servare al di fuori della voliera da riproduzione. Le fine- del rapace. Il materiale con cui vengono costruite è tipi-
stre devono essere provviste di sbarre verticali realizzate camente il legno, ma è apprezzabile anche l’uso di mate-
in legno, materiali plastici, in metallo o in metallo rive- riali coibentanti.
stito di materiali plastici con una luce tra le sbarre tale da Al loro interno è presente un posatoio a semiluna del-
impedire la fuga degli animali. le stesse caratteristiche riportate precedentemente. A ter-
L’uso di tali finestre è facoltativo poiché specie sensi- ra viene posizionato un cavo in acciaio molto resistente
bili allo stress o soggetti particolarmente nervosi posso- distante alcuni cm da terra e cui viene assicurato il rapa-
no ferirsi gravemente urtando contro di esse o possono ce per mezzo di geti e lunga connessi tra di loro e con il
non riprodursi. Su una parete deve essere praticato un cavo in acciaio per mezzo di una girella tale da impedire
foro tale da permettere l’introduzione del cibo che do- eventuali attorcigliamenti.
vrà cadere all’interno della voliera su di un posatoio All’estremità del cavo di acciaio viene posto un posa-
specifico. Il materiale di fondo può essere il terreno o toio in legno, roccia o altro materiale su cui viene posto
meglio se di ghiaia per permettere una migliore pulizia il cibo, nell’intento di stimolare il movimento del rapace
delle deiezioni. permettendo il mantenimento del tono muscolare.
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ti, lunga, girella e cappuccio.
I rapaci sono uccelli carnivori e predatori. • Geti: sono delle stringhe in cuoio o altro materiale
Molte specie sono generaliste, altre invece si nutrono non abrasivo che vengono applicate alla regione del
di prede specifiche. tarso del rapace.
Molte specie si nutrono prevalentemente di altri uccel- Devono avere una dimensione non alterabile per evi-
li, altre sia di mammiferi, sia di uccelli. tare che possano stringere il piede determinando ne-
Gli alimenti usati sono ovviamente di origine animale crosi ischemica e devono essere realizzati in pelle
come: quaglie, piccione, pulcini di 1 giorno, tacchinotti, molto malleabile per evitare abrasioni.
fagiani, starne, polli, conigli, ratti e topi di differenti di-
•
Esistono principalmente due tipi di geti:
mensioni ed età. Esistono ditte specializzate nella vendi- – Geti tradizionali: in cui bracciale e geto sono par-
ta di alimenti per rapaci. te integrante l’uno dell’altro;
La dieta in ambiente controllato deve essere la più va-
N O T E
– Geti Aylmeri: in cui bracciale e geto sono fisica-
ria possibile e la più simile a quella che la determinata mente separati l’uno dall’altro e il geto viene inse-
specie avrebbe in natura. rito nel bracciale attraverso un anello. Il geto vie-
Le diete monotematiche sono da evitare, infatti, spe- ne rimosso una volta messo in volo il rapace per
cialmente se basate solo su pulcini di 1 giorno, determi- impedire che, nel caso in cui il rapace si posasse, il
nano nei rapaci gravi insufficienze nutrizionali e conse- geto possa impigliarsi e provocare gravi danni al-
guenti patologie carenziali. le zampe dell’animale.
Il cibo viene mantenuto congelato, per cui è necessario • Lunga: la lunga è una corda resistente, di materiale
assicurare una corretta conservazione e somministrazio- naturale o sintetico che viene collegata ai geti per
•
ne dell’alimento. mezzo di una girella e che permette di assicurare il
L’alimento non deve essere scongelato da troppo tem- rapace impedendone la fuga. La lunga deve essere
po prima della somministrazione per diminuire le proli- sufficientemente resistente per impedire la fuga e di
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ferazioni batteriche nelle carni. una lunghezza media di almeno 1,5 m per un rapace
La predazione è di fondamentale importanza per ga- di medie dimensioni.
rantire il benessere psicofisico del rapace in ambiente • Girella: è di materiale metallico, spesso in acciaio
controllato. inossidabile ed è uno strumento indispensabile per
evitare che il rapace si attorcigli su geti e lunga nel
caso in cui dibattesse o girasse su se stesso una volta
ARRICCHIMENTO AMBIENTALE messo al blocco o tenuto sul pugno.
• Cappuccio: costruito in pelle o cuoio, ha lo scopo di
I rapaci non necessitano di particolari accorgimenti di tranquillizzare il rapace durante il trasporto o nel ca-
•
arricchimento ambientale, se non la possibilità di predare. so in cui si verifichino situazioni in grado di deter-
È per questo motivo che, per garantire il benessere minare stress nell’animale. È quindi di fondamenta-
dell’animale, i rapaci tenuti per falconeria e dimostra- le importanza in molte specie, in particolar modo nei
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zioni di volo devono essere volati (termine di falconeria rapaci del genere falco. Non è indispensabile il suo
che indica far volare un rapace) ogni giorno, in ogni pe- utilizzo nei rapaci notturni, nel genere Buteo, nel ge-
riodo dell’anno e stimolati alla predazione su logoro nere Parabuteo e nelle aquile. Il cappuccio deve esse-
(preda finta). re utilizzato con lo scopo di tranquillizzare l’anima-
Viene fatta eccezione per il periodo della muta. le, quando stressato e deve essere abolito ogni uso
coercitivo.
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Queste linee guida non contemplano né il manteni- glio le proprie potenzialità fisiologiche e comportamen-
mento di animali da riproduzione, né il mantenimento tali pur essendo una condizione di cattività.
presso negozi e commercianti. Desideriamo sottolineare l’importanza della conoscen-
za di questi animali prima di accingersi ad ospitarne uno.
Richiedono impegno, attenzione quotidiana attrezzature
CLASSIFICAZIONE RETTILI (REPTILIA) idonee e strumenti per il monitoraggio della temperatura
e dell’umidità.
Classe Reptilia Prendere un animale implica il prendersene cura, esse-
Sottoclasse Anapsida Archosauria Lepidosauria re consapevole delle sue esigenze e responsabile della sua
Ordine Testudines Crocodylia Rhynchocephalia (Tuatara) salute.
(Cheloni) (Coccodrilli) Squamati In caso di alloggio temporaneo per quarantena, rico-
Sottordine Cryptodira Amphisbaenia (Anfisbeni) vero in strutture veterinarie, allevamento ecc., si consi-
Pleurodyra Sauria (Sauri) glia un terrario essenziale che consenta fondamental-
Serpentes o Ophidia (Serpenti) mente il facile accesso e la pulizia accurata, quindi che
faciliti la gestione igienico sanitaria.
Molte specie possiedono modelli comportamentali
INQUADRAMENTO TASSONOMICO complessi e sono piuttosto attive, quindi traggono van-
taggio da allestimenti che oltre ai fattori igienico-sanita-
Al momento sono descritte 8734 specie nella classe dei ri, tengano conto anche delle necessità di espletamento
rettili (Reptilia), suddivise in tre sottoclassi gli Anapsidi del normale repertorio comportamentale.
(Anapsida), gli Arcosauri (Archosauria) e i Lepidosauri La riproduzione di un microambiente adatto stimola il
(Lepidosauria). Gli Arcosauri sono i coccodrilli. movimento che riduce l’accumulo di grasso e aumenta la
La sottoclasse degli Anapsidi contiene l’unico ordine capacità riproduttiva. La riproduzione di un microclima
dei Cheloni (Testudines) diviso in due sottordini i Crip- adatto permetterà al rettile di regolare la temperatura
todiri (Cryptodira) e i Pleurodiri (Pleurodyra). corporea e l’idratazione.
La sottoclasse dei Lepidosauri è suddivisa in due ordi-
ni, i Rincocefali di cui fanno parte solo le due specie di
Tuatara (Sphenodon punctatus e S. guntheri) e gli Squa- ALLOGGIAMENTO ALL’INTERNO
mati (Squamata) che sono a loro volta suddivisi in tre
sottordini, gli Anfisbeni (Amphisbenia), i Sauri (Sauria) e Le strutture che sono utilizzate di norma per l’alleva-
i Serpenti (Ophidia). mento indoor dei rettili sono i terrari, le gabbie e i ter-
Nel sottordine Serpenti sono riconosciute 3149 specie, racquari/acquaterrari (secondo la prevalenza dell’acqua
nei Sauri 5079 e nei Cheloni 313. nei confronti dell’area asciutta). Alcune specie partico-
Solo un numero relativamente piccolo è abitualmente lari necessitano il mantenimento in acquari. Altre solu-
mantenuto in cattività nei giardini zoologici o strutture zioni sono l’utilizzo di stanze climatizzate in particola-
analoghe a vario indirizzo (commerciale, conservazione re per animali di grosse dimensioni come i boidi e i che-
etc.), nei circhi, nelle collezioni private, all’interno di loni giganti.
strutture di ricerca o in ambiente domestico. Se il terrario è costruito in casa, è essenziale che tutti i
Le seguenti linee guida trattano del mantenimento di materiali utilizzati per la costruzione (vernici, silicone,
questi animali nelle collezioni private e nel caso di poche colle, resine epossidiche, schiume di poliuretano ecc.) sia-
unità tenute in casa da privati cittadini, in riferimento no atossici e che siano lasciati asciugare almeno quattro
agli Squamata ed ai Chelonia. o cinque giorni prima di immettere l’animale. Per alcuni
Non trattano degli animali in caso di allevamento da prodotti possono essere necessari periodi anche di qual-
riproduzione. che settimana.
I punti chiave per garantire il benessere in questi ani- Il volume della teca deve tenere conto di vari fattori
mali stanno nel ridurre il più possibile i fattori stressanti quali l’età, il comportamento, le dimensioni dell’animale e
che sono in parte validi per tutto il gruppo, in parte pe- la necessità di ottenere all’interno un gradiente termico.
culiari per ogni singola specie. La superficie utilizzabile dall’animale può essere au-
Il microambiente in cui è alloggiato il rettile (terrario o mentata con l’utilizzo di accessori quali rami e piattafor-
vivario) deve consentire al soggetto di esprimere al me- me sospese.
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ALLOGGIAMENTI SAURI
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progettato con pareti di spessore adeguato e sistemi di Un substrato naturale ha d’altra parte anche dei note-
chiusura sicuri. voli vantaggi, primo aiuta a creare un ambiente il più
Alcuni rettili strofinano continuamente il muso sulle possibile naturale (vivario “biotopo”) che sicuramente
superfici del terrario nel tentativo di trovare una via di porta un notevole beneficio psicologico a un animale co-
fuga, ne risultano abrasioni potenzialmente pericolose. stretto alla cattività. In secondo luogo se ben formulato
In questi casi la prima cosa da fare è fornire un ambien- e di spessore adeguato garantisce il mantenimento di una
te il più naturale possibile e ricco di rifugi. certa umidità al suo interno che è essenziale per permet-
tere un’adeguata idroregolazione.
Se la scelta è verso un substrato “naturale”, il mate-
VENTILAZIONE riale (terriccio, sabbia, ghiaia etc.) dovrebbe provenire da
fonti “sicure” e avere una profondità adeguata per ga-
Un’adeguata ed efficace circolazione dell’aria è essen- rantire una superficie asciutta (oltre i dieci centimetri o
ziale per evitare pericolosi ristagni d’umidità. Questi pos- meglio almeno trenta).
sono predisporre a varie patologie. Bisogna poi tenere Gli escrementi vanno prontamente rimossi, assieme ad
conto che l’anidride carbonica prodotta dalla respirazio- una parte del substrato circostante. Se la scelta va verso
ne è più pesante dell’aria e tende ad accumularsi sul fon- la praticità del substrato monopezzo, una possibilità per
do del terrario. Il modo più semplice ed efficace per far- mascherare l’aspetto artificiale è utilizzarli con sopra uno
lo è assecondando un semplice principio fisico, cioè che strato di substrato corpuscolato (ad esempio fogli di
l’aria calda va verso l’alto. In linea di principio quindi si giornale coperti da uno strato di segatura di pioppo).
disporranno sulle pareti della teca, in basso delle griglie
per l’entrata di aria fresca e in alto dal lato più caldo vi- Substrati per vivari con piante
cino alle lampade delle griglie per l’uscita dell’aria (cari- Vi sono varie miscele che possono essere utilizzate se-
ca di umidità e di anidride carbonica), si crea così una condo i vegetali che s’intendono inserire, la più semplice
corrente d’aria che entra dal basso, percorre tutto il ter- e utilizzata è quella formata da uno strato d’argilla
rario ed esce dalle griglie superiori. Le griglie d’entrata in espansa, uno di terriccio privo di sostanze chimiche e
genere sono poste sul lato più freddo e su quello fronta- uno strato superficiale di foglie, corteccia o sfagno. In al-
le, quelle in uscita sul lato più caldo e posteriore o me- ternativa le piante possono essere alloggiate in vasi con
glio sul soffitto, che può anche essere tutto in rete. Pro- terra o meglio con substrato per coltura idroponica (ar-
gettando tutto il tetto in rete si ottiene il duplice vantag- gilla espansa, vermiculite). Per rettili arboricoli di foresta
gio di un’efficace ventilazione e della possibilità di di- pluviale che rimangono costantemente appesi ai rami, o
sporre le lampade all’esterno del terrario. per rettili palustri al posto del substrato si può usare uno
L’umidità all’interno del terrario in questo caso sarà ri- strato d’acqua su cui far crescere piante in idrocoltura.
dotta, sarà quindi consigliabile per rettili di climi aridi.
Substrati per animali di piccole dimensioni
Animali molto piccoli come i colubridi Storeria sp.,
SUBSTRATO Virginia sp., Carphophis sp., oppure alcune specie di ca-
maleonti nani terricoli della sottofamiglia Brookesinae,
Il substrato del terrario è il materiale che copre il fondo richiedono un substrato che mantenga un certo grado
della teca. Ve ne sono di vari tipi: per i terrari essenziali so- d’umidità e che garantisca una certa sicurezza per na-
litamente si utilizzano materiali in pezzo unico come fogli scondersi. Una soluzione può essere quella di utilizzare
di carta di giornale, fogli di carta per pulizie, pezzi di li- diversi tipi di substrato. Per esempio terriccio umido da
noleum, ecc., questi materiali non hanno un aspetto natu- un lato e corteccia dall’altro, in questo modo il rettile
rale, ma garantiscono una semplice gestione igienica. può andare sul terriccio umido per mangiare, fare la mu-
Substrati di aspetto più naturale sono corpuscolari, (tru- ta o partorire e rimanere dal lato asciutto per il resto del
cioli di legna, corteccia in pezzi, terriccio, ghiaia, ciotoli, tempo e in questo modo evitare dermatiti batteriche o
sabbia silicea, substrati dedicati per rettili, fibra di noce di fungine associate a substrati eccessivamente umidi.
cocco ecc). Tra questi ci sono anche i cosiddetti substrati Un altro sistema è quello del substrato a tre strati:
attivi e bioattivi. Tendenzialmente i substrati di aspetto na- • strato di fondo di ghiaia o argilla espansa;
turale sono considerati potenzialmente pericolosi se la ge- • strato intermedio di sabbia o terriccio;
stione routinaria non è attenta e quindi sono preferiti sub- • strato superficiale d’elementi di copertura variabili se-
strati che favoriscono la praticità e l’aspetto igienico. condo la specie, cortecce, legni, foglie, rocce, etc.
Quando si usano materiali particolati, il pasto dovreb- In questo modo si crea un gradiente d’umidità in au-
be essere messo a disposizione su un vassoio o una cio- mento verso il basso e l’acqua drenata nello strato pro-
tola. Un altro svantaggio dei substrati particolati, è che fondo serve da riserva per umidificare lentamente gli
possono attaccarsi agli emipeni estroflessi o alla mucosa strati superiori.
cloacale durante la defecazione ed essere portati all’in-
terno della cloaca quando la mucosa cloacale o gli emi- Substrati per specie di habitat aridi e desertici
peni vengono retratti. Alcuni substrati a grana fine come Anche per rettili deserticoli o semideserticoli il mante-
i vari tipi di sabbia e ghiaia, possono provocare infezio- nimento in ambiente assolutamente asciutto, può porta-
ni e ferite oculari, infiammazioni/infezioni respiratorie, re a diversi problemi sanitari, da difficoltà ad effettuare
problemi cutanei, costipazioni gastroenteriche etc. Parti- la muta, a necrosi della punta della coda, a problemi re-
colarmente pericolosi se ingeriti sono pezzi di trucioli di nali. Le tane dei rettili deserticoli rappresentano per que-
legno o corteccia. sti animali delle oasi a temperature minori e umidità
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maggiore rispetto al clima a volte infernale dell’ambien- sere almeno dello spessore del corpo e presentare delle
te esterno. Un substrato costituito da una miscela di sab- porzioni orizzontali. Anche se può sembrare ovvio, è be-
bia, ghiaia sottile e terra argillosa per uno spessore di al- ne ricordare che qualsiasi cosa si usi non deve contenere
meno 30 centimetri garantisce queste caratteristiche, in sostanze tossiche (ad esempio vernici), parti vulneranti
genere è sufficiente spruzzare d’acqua il terreno la matti- (margini taglienti, frammenti metallici etc.) e deve essere
na. Un altro tipo di substrato utilizzato frequentemente ben fissata alla struttura per evitare crolli che possono es-
per animali deserticoli è la sabbia silice fine. sere pericolosi e a volte fatali per l’animale.
Anche animali prettamente terricoli in un momento o
Substrati bioattivi un altro potranno utilizzare i rami che tra l’altro per-
Il concetto di base del substrato bioattivo è che il sub- mettono di aumentare la superficie utilizzabile all’inter-
strato su cui vive un animale non è un semplice materia- no del terrario. I rami vanno disinfettati con una solu-
le su cui poggia, ma una miscela di elementi fisici, chimi- zione d’ipoclorito di sodio, lavati accuratamente e asciu-
ci e biologici che hanno una parte attiva importante sul- gati prima del loro utilizzo.
la sua fisiologia. Anche la disposizione dei rami è importante, vi sono
Sembra che la presenza, in un substrato bioattivo, di specie che hanno bisogno di rami sistemati orizzontal-
determinati microrganismi e funghi competa con l’attivi- mente come ad esempio le iguane arboricole e i camale-
tà dei miceti e batteri patogeni a favore della prevenzio- onti, altri come ad esempio i clamidosauri preferiscono
ne di molte malattie. Inoltre, perché il substrato funzioni sostare su rami molto inclinati, quasi verticali.
e permetta la sopravvivenza di un’adeguata microflora
“buona”, deve avere un’umidità ottimale che permette al
rettile anche una più precisa idroregolazione. Questo ti- CONTENITORI PER L’ACQUA E IL CIBO
po di substrato, per le attenzioni particolari di gestione
non è adatto ai neofiti. Il cibo dovrebbe essere messo a disposizione all’inter-
no di contenitori, questo per vari motivi: si facilita il
mantenimento dell’igiene, si riduce l’ingestione di parti-
RIFUGI celle in caso d’utilizzo di substrato particolato, inoltre
abituando l’animale alla ciotola sarà più facile abituarlo
La disponibilità di rifugi è uno dei fattori più impor- a cibi nuovi magari meno appetibili.
tanti e sottovalutati del mantenimento in cattività dei ret- Gli insetti vanno presentati in contenitori sufficiente-
tili. L’esposizione continua determina una situazione di mente alti e con pareti lisce (metallo o vetro) per evitare
stress che porta di solito a un eccessivo vagabondare per fughe.
la teca in cerca di nascondigli. Lo stress inoltre porta a I contenitori per l’acqua dovranno essere adeguati alla
un abbassamento delle difese immunitarie e quindi a una taglia dell’animale, attenzione alla possibilità d’annega-
minor difesa contro le patologie. Secondo le abitudini di mento dei neonati. In linea di massima vanno bene con-
vita si potranno mettere a disposizione per nascondersi tenitori come quelli che si utilizzano per somministrare
elementi dell’ambiente naturale come piante per i rettili gli insetti.
arboricoli o sabbia sotto cui nascondersi per quelli de-
serticoli. Oppure si metteranno a disposizione nascondi-
gli veri e propri come pietre piatte, cortecce, tronchi ca- MANTENIMENTO DEI PARAMETRI
vi, scatole, vasi di terracotta etc. Ad eccezione che per la AMBIENTALI DEL MICROHABITAT
trasparenza (non deve essere trasparente), non ha molta
importanza il materiale di cui è fatto il rifugio quanto la Quando si mantengono rettili in terrario, non è neces-
forma e la dimensione commisurata all’animale. I rettili sario riprodurre esattamente anche i parametri ambien-
sono tigmotattici, relazionano molto con l’ambiente cir- tali estremi che riscontrano in natura, perché sono fon-
costante mediante recettori cutanei, perciò si sentono si- damentalmente dannosi e qualsiasi animale sviluppa de-
curi in un rifugio se possono sentirne le pareti. Per que- gli adattamenti fisiologici e comportamentali che gli per-
sto motivo i rifugi non dovranno essere troppo ampi ma mettono di aggirare i rischi dovuti a tali estremi (es. tem-
relazionati alla taglia dell’animale. Questi nascondigli perature eccessivamente elevate, eccessivamente basse,
andranno posti in varie zone termiche in modo da per- eccessi e mancanze d’umidità etc.). Essenziale è invece
mettere all’animale di termoregolarsi anche stando na- fornire un ambiente caratterizzato da variazioni dei pa-
scosto. Il rifugio principale dovrebbe essere posto nel- rametri ambientali, tali che permettano all’animale di
l’area più fresca della teca. scegliere tra le varie zone e caratteristiche del microam-
biente quella più adatta al corretto funzionamento del-
l’organismo secondo il momento temporale e fisiologico.
POSTAZIONI D’ARRAMPICAMENTO
E IRRAGGIAMENTO Temperatura
I rettili sono Ectotermi o più comunemente detti “a
Per molte specie di rettili è importante avere punti ele- sangue freddo”: per mantenere una determinata tempe-
vati sotto le lampade riscaldanti dove possano andare a ratura interna utilizzano le variazioni termiche dell’am-
“prendere il sole”, per altre specie anche in altri punti del biente in cui vivono mediante strategie comportamenta-
terrario a temperature diverse dove possano sostare con- li, esponendosi al sole o spostandosi su superfici riscal-
trollando dall’alto il loro territorio. Possono essere usate date (pietre, terreno etc.) o per raffreddarsi rifugiandosi
pietre, ceppi o rami. Se si utilizzano rami, dovrebbero es- nel terreno, in tane, etc.
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mente due tipi di lampade a emissione di raggi UVB per al “sonno” invernale. In natura è una condizione indi-
rettili, quelle fluorescenti e quelle a vapori di mercurio. spensabile perché la diminuzione della temperatura ester-
L’emissione di raggi UVB dalle lampade fluorescenti va na non consentirebbe ai rettili di svolgere le proprie atti-
gradatamente diminuendo con il passare del tempo, si vità metaboliche.
considera che esauriscano l’emissione in 6-12 mesi, per- Il letargo ha un’azione benefica sulla salute e il meta-
tanto almeno una volta l’anno vanno sostituite. bolismo e stimola e sincronizza il ciclo riproduttivo.
Per garantire un adeguato irraggiamento UVB, le lam- Durante l’autunno la diminuzione della temperatura
pade devono essere poste a non più di 30-40 cm di di- diurna provoca una riduzione di tutte le attività e una so-
stanza dall’animale, e quindi dalle aree più frequente- spensione dell’alimentazione che permette di svuotare
mente utilizzate dagli animali per l’insolazione. Queste l’intestino.
lampade non forniscono calore sufficiente, quindi devo- Gli animali sottoposti a letargo quindi non dovranno
no sempre essere abbinate a una lampada riscaldante. essere nutriti durante l’ibernazione e per almeno una set-
A tale proposito, i neon devono essere posti vicino al- timana prima dell’inizio (dato variabile da specie a spe-
le lampade riscaldanti, in modo che quando i rettili si cie). Si deve consentire il letargo solo agli animali in
mettono sotto le lampade a scaldarsi, sono sottoposti an- buono stato di salute (si raccomanda una visita ed un
che all’irraggiamento UVB. controllo parassitologico dal veterinario) prima dell’in-
Le lampade a vapori di mercurio hanno il vantaggio di duzione al letargo. Il risveglio dal letargo è un momen-
emettere anche calore e di avere una durata d’emissione to molto delicato, pertanto si consiglia di seguire le in-
maggiore, inoltre la percentuale di radiazioni ultraviolet- dicazioni del veterinario e, se il rettile ha perso molto pe-
te è maggiore. In linea generale per i serpenti e per i sau- so e tarda a bere e ad alimentarsi, si consiglia di portar-
ri notturni come molti gechi, non sono necessarie fonti di lo a visita veterinaria.
luce particolare, è sufficiente una normale lampada fluo- La durata, le temperature, il fotoperiodo e le modalità
rescente o quella riscaldante. di induzione e di risveglio variano a seconda della specie.
Mentre questo è verosimile per quanto riguarda even- L’ibernazione in laghetto esterno delle specie di chelo-
tuali problemi legati al metabolismo del calcio (calcio-vi- ni palustri può essere fatta solamente se la profondità è
tamina D3-UVB, poiché possono utilizzare la vitamina almeno di 75 cm e se sul fondo vi è uno strato di fango
D3 che assumono direttamente dal corpo degli insetti da di almeno 15 cm.
pasto), non si può escludere che una luce a spettro simi-
le a quello solare sia utile per altri processi fisiologici, so-
prattutto a specie che si sottopongono regolarmente ad ACQUA E UMIDITÀ
irraggiamento come ad esempio molti colubridi diurni.
Il fotoperiodo, cioè il rapporto tra ore di luce e di buio Il tasso di umidità ambientale, la necessità di acqua da
durante la giornata è molto importante per la salute ge- bere e le caratteristiche dell’acqua dell’habitat acquatico,
nerale e per l’attività riproduttiva dei rettili. La stagione variano notevolmente a seconda si allevi una specie de-
riproduttiva è, ad esempio, fortemente influenzata dalla serticola, terricola, arboricola di foresta pluviale, semi
variazione stagionale del fotoperiodo. In cattività il foto- acquatica o acquatica.
periodo dovrebbe avvicinarsi più possibile a quello delle Il modo in cui l’acqua è messa a disposizione dei ret-
latitudini da dove originano gli animali. tili è d’importanza critica, e dipende dalla specie. Per
Per garantire una gradualità più naturale tra la notte e molte specie di rettili terrestri non deserticoli può essere
il giorno le varie lampade utilizzate nel terrario possono sufficiente un contenitore grande abbastanza da permet-
essere temporizzate in modo tale da creare un effetto al- tere all’animale di immergersi completamente. Molti
ba e tramonto, accendendole (di mattino) e spegnendole s’immergeranno frequentemente, soprattutto prima del-
di sera a distanza di 1-2 ore l’una dall’altra. la muta. Spesso vi defecano, pertanto il contenitore va
controllato giornalmente e lavato e disinfettato ogni vol-
Fotoperiodo indicativo per specie tropicali ta che si sporca, in ogni caso l’acqua va cambiata gior-
ed equatoriali nalmente. Anche le specie deserticole devono avere a di-
Periodo Ore di luce Ore di buio sposizione dell’acqua, ma il contenitore sarà più piccolo
Ottobre-Marzo 11 13 e per animali particolarmente sensibili bisogna prestare
Aprile-Settembre 13 11 particolare attenzione a non elevare eccessivamente
l’umidità ambientale. Molte specie arboricole come ano-
Fotoperiodo indicativo per specie lidi, gechi diurni, camaleonti, iguane e molti serpenti be-
di climi temperati vono acqua piovana o di condensa che si raccoglie sulle
Periodo Ore di luce Ore di buio foglie delle piante su cui vivono piuttosto che da raccol-
Settembre-Novembre 12 12 te d’acqua ferma, oppure bevono quella piovana che è
Dicembre-Febbraio 9-6 15-18 convogliata alla bocca da particolari conformazioni del-
Marzo-Maggio 12 12 la testa e delle scaglie.
Giugno-Agosto 14 10
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bia fatta a mano in rete d’acciaio inossidabile con maglie Lo scongelamento va effettuato immergendo il sogget-
di ampiezza adatta a impedire la fuga e quindi propor- to a bagno maria (ponendolo in un recipiente all’interno
zionata al calibro dell’animale oppure una serra modifi- di un contenitore riempito di acqua calda) o nel micro-
cata con la parte superiore totalmente in rete o ancora onde per qualche minuto a basse potenze. Accertarsi
una gabbia per altri animali, come ad esempio quelle per sempre che sia scongelato anche all’interno, soprattutto
conigli o roditori da compagnia opportunamente modi- per i capi di più grosse dimensioni.
ficate e allestite. Bisogna sempre tenere presente che se Altri serpenti, in natura si nutrono prevalentemente di
un serpente o un sauro trova un pertugio sufficientemen- ectotermi, come anfibi, rettili e pesci. Serpenti che man-
te grande da far passare la testa, in genere riesce a far giano questo tipo di dieta comprendono colubridi dei ge-
passare tutto il corpo. neri Lampropeltis, Drymarchon, Thamnophis, Hetero-
Ovviamente gli animali potranno essere tenuti al- don e altri.
l’esterno solo se la temperatura raggiunge quella richie- Alcune specie sono abitualmente nutrite con pesce in-
sta dalla specie. tero (compresa la lisca) di dimensione adeguata, magro
Per contro vi potranno essere situazioni in cui la tempe- (per evitare problemi di steatite e ipovitaminosi E) e fre-
ratura potrà essere eccessivamente elevata, pertanto do- sco (per evitare problemi d’ipovitaminosi B1). Spesso
vranno essere previste zone d’ombra, rifugi e aree in cui questi serpenti possono essere indotti a mangiare inizial-
l’animale possa scavarsi una tana (a questo proposito an- mente roditori “aromatizzati” con l’odore di prede più
che il fondo della gabbia dovrà essere chiuso). L’installa- famigliari per poi passare a semplici roditori.
zione dovrà essere anche a prova di predatori e abbastan- La più forte risposta alimentare alla profumazione si
za robusta da resistere a improvvise e violente intemperie. ottiene cominciando con cibi decongelati. Si scongela
Rischi e limitazioni nel mantenimento in esterno l’animale “profumatore” quel tanto che basta per prati-
• Temperatura esterna e sue variazioni: stagione, varia- care un’incisione a metà corpo o per rompere la coda. Si
zioni circadiane, latitudine, altitudine. strofina l’animale, il suo sangue, liquidi organici e con-
• Rischio di disidratazione soprattutto nei soggetti gio- densa sul corpo di un roditore morto e lavato. Se il truc-
vani e se non si forniscono adeguati rifugi, tane e zone co funziona, i roditori somministrati successivamente
d’ombra. vanno “profumati” sempre meno intensamente fino a
• Rischio di fughe. somministrare il roditore non “profumato”.
• Rischio di predatori. Alcuni serpenti, sono insettivori, come Opheodris spp.
• Difficoltà di cattura quando necessario. (frustini verdi americani), Carphophis spp. (serpenti ver-
me), Diadophis spp. e serpenti scavatori, e possono esse-
re nutriti con insetti come grilli, larve di Tenebrio moli-
ALIMENTAZIONE tor (tarme della farina), di Galleria mellonella (camole
del miele), lombrichi etc. Gli insetti da pasto vanno nu-
Dal punto di vista alimentare i rettili possono essere triti con una dieta completa per almeno una settimana
suddivisi in zoofagi, onnivori ed erbivori. Gli zoofagi so- prima di essere somministrati, e dovrebbero essere spol-
no suddivisi in carnivori propriamente detti, che si ali- verizzati con Ca e vitamine settimanalmente.
mentano prevalentemente di vertebrati e in insettivori
che si nutrono prevalentemente di artropodi. Vanno poi
considerati tra gli zoofagi anche rettili che si nutrono di SAURI
uova e di altri invertebrati come crostacei e molluschi.
Gli onnivori si alimentano in percentuali variabili sia di Sauri carnivori
alimenti di origine animale che vegetale. Alcuni anche di Tra i sauri carnivori propriamente detti possiamo in-
funghi. Gli erbivori si alimentano esclusivamente d’ali- cludere i varani (Varanus spp.), i tegu (Tupinambis spp.),
menti d’origine vegetale ed eventualmente funghi (anche i mostri di Gila (Heloderma spp.). Queste lucertole do-
se alcune specie assumono in piccola percentuale anche vrebbero essere nutrite con prede intere (scongelate) co-
alimenti d’origine animale). Inoltre bisogna considerare me roditori (ratti, topi, gerbilli) e giovani uccelli dome-
nell’ambito della dieta vegetariana la percentuale folivo- stici da carne.
ra (parte verde delle piante) e frugivora (frutti). Quando c’è difficoltà a procurare prede di buona qua-
lità, possono essere nutriti con carne cotta (supplemen-
tata), uova, cibi commerciali per rettili o per cani, ma a
SERPENTI basso tenore di grassi. Alcune specie, come i tegu man-
giano anche della frutta matura, che aiuta ad accrescere
Tutti i serpenti sono carnivori (alcuni insettivori). la qualità nutrizionale della dieta.
La maggior parte degli ofidi tenuti comunemente in Nei sauri insettivori includiamo i gechi, i camaleonti,
cattività, si nutre di prede a sangue caldo. Il cibo in cat- i draghi d’acqua (Physignatus spp.), gli anolidi, molti
tività per questi animali è rappresentato da topi, ratti, scinchi, le ameive, i lacertidi, i basilischi, le lucertole dal
gerbilli, conigli e uccelli domestici da carne, rinvenibili collare (Crotaphitus spp), i giovani di molte lucertole
congelati o meno presso negozi autorizzati. Il congela- carnivore e tanti altri. Questi sauri dovrebbero essere
mento delle prede per un minimo di tre giorni può ridur- nutriti con la più ampia varietà possibile d’insetti e altri
re l’esposizione a certi parassiti, come i nematodi, ma invertebrati.
non elimina la possibilità di esposizione a protozoi o bat- Esempi d’invertebrati preda sono le tarme della farina
teri. Deve essere effettuato a circa -25 °C per un periodo (Tenebrio molitor), le camole del miele (Galleria mello-
limitato e mai oltre i 6 mesi. nella), i kaimani (Zoophobas morio), le drosofile, le mo-
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SCHEDE SINTETICHE
In questa seconda parte del manuale, sono raccolte Le specie non convenzionali, al pari degli altri anima-
delle schede che riportano in maniera più sintetica, le esi- li da compagnia, non possono essere liberate in natura,
genze ambientali, alimentari e sociali dei diversi animali in quanto questo atto è configurabile nel reato di ab-
non convenzionali trattati nella prima parte. bandono di animali punibile ai sensi dell’art. 727 del co-
Tali schede sono inoltre consultabili e scaricabili gra- dice penale.
tuitamente, nei siti della SIVAE (www.sivae.it) e del MI- Qualora ci si ritrovi nell’impossibilità di continuare ad
NISTERO DELLA SALUTE (http://www.salute.gov.it/) ospitare l’animale, è bene rivolgersi alle associazioni di
Si raccomanda a tutti coloro che intendono ospitare riferimento che si occupano del recupero e adozione de-
un animale non convenzionale di informarsi preventiva- gli animali non convenzionali, come, per esempio AEE
mente circa le sue esigenze specifiche, per essere sicuri animali esotici (http://www.aaeweb.net/adozioni.htm)
che tali esigenze non contrastino con le proprie. e/o chiedere consiglio al proprio medico veterinario.
GLOSSARIO
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F U R E T TO
Nome comune e Furetto Mustela putorius furo
scientifico
Cites No
Caratteristiche Durata della vita: Temperatura rettale: Frequenza cardiaca: Frequenza respiratoria:
fisiologiche 7-8 anni 38,3 °C (37,8°-40°) 180-250/min. 25-40/min.
Dimensioni minime 70-80 cm di lato per No substrato sul fondo, Arredamento gabbia: Giochi: attenzione
gabbia 50-60 cm di altezza. meglio stracci. amache, tunnel ai giochi di gomma
Sviluppata in altezza, Lettiera ad angolo, e ai piccoli oggetti
con due-tre ripiani a bordi rialzati (es. campanellini), che
collegati da rampe amaca vengono ingeriti
facilmente. Prediligere i
giochi di consistenza dura,
che non possono essere
ingeriti interi o a pezzi!
Substrato
Il furetto non è un animale da gabbia. È necessario ricoverarlo in un ambiente confinato quando non è possibile controllare che non si fac-
cia male o ingerisca corpi estranei. È facilmente addestrabile all’uso della cassetta igienica. Con un adeguato arricchimento ambientale gli
si può garantire il benessere ed evitare che danneggi se stesso e/o l’arredamento con l’iperattività e la curiosità che lo contraddistinguono.
Il furetto è un animale che esplora l’ambiente che lo circonda anche con la bocca. Spesso non morde per aggressività, quanto per curiosità.
Per questo motivo non è consigliabile che stia a contatto di bambini se non in presenza di adulti responsabili.
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C O N I G L I O D A C O M PA G N I A
Nome comune e Coniglio da compagnia Oryctolagus cuniculus
scientifico
Origine geografica Asia del nord, Europa e Cosmopolita
Africa nordoccidentale
Cites No
Caratteristiche Durata della vita: T °C rettale: 38,3 °C Frequenza cardiaca: Frequenza respiratoria:
fisiologiche 8-12 anni (37°-40°) 130-325/min. 30-60/min.
(non significativa)
Riproduzione Maturità sessuale: No calore ma lunghi Durata gravidanza: Allattamento: 1-2 volte
Maschio: 5-8 mesi periodi di recettività. 28-35 giorni al dì (la notte).
Femmina: 4-5 mesi Svezzamento:
Ovulazione indotta 8 settimane, ma dalle
3 settimane iniziano ad
assumere cibo solido
Alimentazione STRETTAMENTE Moderare l’assunzione
ERBIVORI ERBA, FIENO, verdure Alimenti vietati: di verdure ricche di
Non attuare mai 20-25% fibra a foglia proposti su una parti verdi solanacee, calcio (erbe aromatiche)
bruschi cambiamenti 15% proteine strigliera semi, cereali e derivati e ossalati (spinaci, biete
di alimentazione 3% grassi e cavoli)
Gabbia: Dimensioni minime Il coniglio deve essere Arredamento gabbia: Giochi: da rosicchiare
il coniglio non è un 100 x 60 in grado di stare ritto presenza di in cartone duro o legno
animale da gabbia sui posteriori e tane/nascondigli, tunnel non trattato. Il pane
compiere tre balzi duro non è un gioco e
non consuma i denti!
Salute Prima visita: qualche Si consiglia la Vaccinazioni consigliate: Non somministrare mai
giorno dopo l’ingresso sterilizzazione dei mixomatosi e malattia farmaci di uso umano e
in casa. Visite maschi e delle femmine emorragica virale (mev) mai senza prescrizione
periodiche (ogni 6 mesi) medico-veterinaria
Il coniglio non è un animale da gabbia. Il suo ricovero in gabbia deve essere limitato a poche ore al giorno. È un animale sociale che
soffre qualora non venga inserito nel contesto familiare.
Inoltre è facilmente addestrabile all’uso della cassetta igienica.
Con un adeguato arricchimento ambientale gli si può garantire il benessere ed evitare che danneggi l’arredamento e se stesso con
l’attività del rosicchiamento.
Il coniglio è un animale “preda”, che si spaventa facilmente per le grida e se preso in braccio; inoltre il suo scheletro è leggero e po-
vero di calcio, se non viene maneggiato nella maniera corretta può fratturarsi con facilità. Alcuni conigli mordono per paura. Per
questi motivi non è consigliabile che stia a contatto di bambini se non in presenza di adulti responsabili.
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R O D I T O R I - C AV I A
Nome comune e Cavia Cavia aperea porcellus
scientifico Porcellino d’India
Origine geografica America meridionale
Ande
Cites No
Caratteristiche Durata della vita: Temperatura rettale: Frequenza cardiaca: Frequenza respiratoria:
fisiologiche 5-7 anni 37,5-39 °C 230-300 bpm 69-150 min.
Non significativa
Riproduzione Maturità sessuale: Poliestrale a ovulazione Durata gravidanza: I piccoli di Cavia sono
M: 2,5-4 mesi spontanea. Ciclo estrale media 68 giorni precoci, nascono con
F: 2-3 mesi ogni 15-17 giorni. (59-72 giorni) occhi aperti e ricoperti
Si consiglia di far di pelo. Svezzamento a
riprodurre la femmina la 20-30 giorni ma già dai
prima volta tra i 4 e gli 8 3-4 giorni iniziano ad
mesi di età per diminuire assumere cibo solido
il rischio di distocie.
Esiste un estro post
partum molto fertile
Evitare ghiaino
Substrato Pellets di carta riciclata, Offrire un substrato
per gatti, tutolo di mais,
truciolo depolverato sempre pulito e
stoffa.
morbido
No rete metallica
Giochi da rosicchiare:
Arricchimento
scatole di cartone,
ambientale
blocchetti di legno
atossico.
Rami di albero da
frutto.
Giochi in legno atossico
per pappagalli
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La Cavia se ben tenuta in cattività è un animale da compagnia ideale: è gentile, si lascia maneggiare volentieri, raramente morde e
spesso instaura un rapporto di affetto con il proprietario che rafforza mediante il suo ricco vocabolario di versi. Tuttavia non è un
animale adatto ai bambini perché manipolazioni inadeguate possono esitare in fratture e mettere in pericolo la vita dell’animale.
La Cavia non sintetizza la vitamina C quindi è indispensabile fornirla quotidianamente; in particolari condizioni quali stress, ma-
lattia o gravidanza il fabbisogno aumenta ed è utile ricorrere a integratori.
Le Cavie sono animali gregari che vivono bene in compagnia dei simili; è quindi sconsigliato tenere un individuo solitario. Ottima
è l’opzione di mantenere insieme soggetti sterilizzati.
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RO D I TO R I - C I N C I L L À
Nome comune e Cincillà Chinchilla lanigera
scientifico
Cites No
Caratteristiche Durata della vita: Temperatura rettale: Frequenza cardiaca: Frequenza respiratoria:
fisiologiche 10-15 anni 36-37,8 °C 100-150 bpm 40-100 min.
(sino a 20 anni) (non significativa)
Gabbia Dimensioni minime La gabbia va posta Arredamento gabbia: Ogni giorno mettere a
90 cm × 60 cm × in un ambiente indispensabili pianetti disposizione per circa
100 cm, per una coppia tranquillo e non va per permettere 15 minuti un
le dimensioni devono lasciata al sole al cincillà di saltare. contenitore a bordi alti
essere maggiori. Presenza di nidi e con circa 2-5 cm di
Liberare nascondigli, tunnel sabbia apposita per
quotidianamente cincillà (non quella di
qualche ora per mare o da edilizia)
permettere esercizio affinché possa rotolarsi
fisico e mantenere in buona
salute il folto mantello.
Ogni 10 giorni circa la
sabbia va sostituita
completamente
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Tendenzialmente notturni, i cincillà non sono aggressivi ma docili (specialmente le specie selezionate come animali da compagnia),
molto puliti e praticamente privi di odorosità; sono animali molto apprezzati per la splendida e morbidissima pelliccia. Sono ani-
mali gregari, in natura vivono in gruppi formati da numerosi individui e per questi motivi è sconsigliabile tenere un solo cincillà: si
può optare per due femmine o due soggetti sterilizzati. Raramente mordono e, oltre alla fuga, l’unico mezzo di difesa è perdere il
pelo quando vengono afferrati per la folta pelliccia.
Ad una temperatura di 28-30 °C possono morire per colpo di calore in quanto sono privi di ghiandole sudoripare. In estate quindi
la gabbia deve stare in un posto molto fresco per mantenere una temperatura adeguata; a questo proposito si può fare uso di un
condizionatore d’aria, (da non indirizzare direttamente sull’animale) di ventilatori o si possono inserire alcune bottiglie d’acqua
ghiacciate nella gabbia sulle quali i cincillà potranno trovare refrigerio.
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RO D I TO R I - D E G U
Nome comune e Degu Octodon degus
scientifico
Cites No
Gabbia Dimensioni minime La gabbia va posta in Arredamento gabbia: Ogni giorno mettere
80 cm × 60 cm × un ambiente tranquillo indispensabili pianetti a disposizione per circa
100 cm e non va lasciata al sole per permettere ai degu 15 minuti un
di saltare. contenitore con circa
Presenza di nidi e 2-5 cm di sabbia per
nascondigli, tunnel cincillà (non quella di
mare o da edilizia)
affinché possa rotolarsi
e mantenere in buona
salute il mantello
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