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LINEE GUIDA PER LA


CORRETTA GESTIONE E
IL BENESSERE DEGLI ANIMALI
NON CONVENZIONALI
Manuale pratico
dal veterinario al proprietario

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI


PER ANIMALI ESOTICI
ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI
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INDICE

DAL MINISTERO DELLA SALUTE pag. 1

PRESENTAZIONE pag. 3

INTRODUZIONE pag. 4

IMPOSTAZIONE DELLE LINEE GUIDA pag. 5

LINEE GUIDA PER IL MANTENIMENTO DEL FURETTO pag. 6

LINEE GUIDA PER IL MANTENIMENTO DEL CONIGLIO DA COMPAGNIA pag. 9

LINEE GUIDA PER IL MANTENIMENTO IN CATTIVITÀ DEI RODITORI pag. 12

CANE DELLA PRATERIA DALLA CODA NERA (Cynomys ludovicianus) pag. 16

LINEE GUIDA PER IL MANTENIMENTO IN CATTIVITÀ DEI PASSERIFORMI


(Uccelli ornamentali da gabbia e da voliera) pag. 17

LINEE GUIDA SIVAE PER IL MANTENIMENTO IN CATTIVITÀ


DEGLI PSITTACIFORMI (Pappagalli) COME PET BIRDS (Pappagalli da compagnia) pag. 20

LINEE GUIDA PER LA DETENZIONE DEI RAPACI IN AMBIENTE CONTROLLATO pag. 23

LINEE GUIDA PER IL MANTENIMENTO IN CATTIVITÀ DEI RETTILI pag. 26

SCHEDE SINTETICHE pag. 37


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DAL MINISTERO DELLA SALUTE

Negli ultimi decenni il rapporto uomo-animale è pro- È importante sottolineare che un animale non deve es-
fondamente cambiato e, da un approccio utilitaristico sere tenuto come animale da compagnia se le condizioni
proprio della cultura agricola, si è passati ad una società precedenti non possono essere soddisfatte oppure se
attenta e sensibile nei confronti degli animali, in partico- l’animale non può adattarsi alla cattività.
lare di quelli da compagnia o affezione. Detenere un animale significa, quindi, assumersene
La Convenzione europea per la protezione degli ani- l’impegno, prendersene cura, metterlo a suo agio, per-
mali da compagnia del Consiglio d’Europa di Strasburgo mettergli di vivere in un ambiente idoneo alla specie di
del 13 novembre 1987, ratificata con la Legge 4 novem- appartenenza e di esplicare le naturali espressioni com-
bre 2010, n. 201, definisce come animale da compagnia portamentali, il tutto compatibilmente e nei limiti di una
ogni animale tenuto, o destinato ad essere tenuto dal- vita in cattività.
l’uomo, in particolare presso il suo alloggio domestico, Il Trattato di Lisbona del 13 dicembre 2007 ha rico-
per suo diletto e compagnia; tuttavia scoraggia la deten- nosciuto agli animali lo status di esseri senzienti e, a tu-
zione di animali di fauna selvatica a scopo di compagnia tela della loro salute e del loro benessere, sono state
in quanto, a differenza degli altri animali d’affezione, emanate numerose norme che regolamentano le modali-
questi non hanno avuto un adeguato processo di dome- tà di acquisizione, detenzione e cessione degli stessi. Una
sticazione tale da assicurare la loro totale attitudine ad cospicua legislazione disciplina, inoltre, gli aspetti sani-
una vita con l’uomo. tari e di benessere degli animali durante il trasporto, il
Inoltre ai sensi dell’Accordo tra il Ministro della salu- commercio, l’importazione e l’esportazione nonché le
te, le regioni e le province autonome in materia di benes- modalità di esposizione in occasione di fiere, mostre e
sere degli animali da compagnia e pet therapy, l’animale mercati.
da compagnia è quello tenuto, o destinato ad essere te- La legge 20 luglio 2004, n. 189 ha rappresento un im-
nuto, dall’uomo, per compagnia o affezione senza fini portante traguardo per il nostro Paese in quanto garan-
produttivi od alimentari (omissis) ma è esclusa da tale tisce la tutela di tutti gli animali anche in assenza di spe-
definizione la categoria degli animali selvatici. cifiche regolamentazioni. Infatti, tale norma, ha intro-
Attualmente è sempre più diffusa l’acquisizione a sco- dotto nel codice penale i “Delitti contro il sentimento per
po di compagnia non solo dei cani e dei gatti ma anche gli animali” che prevedono, tra l’altro, disposizioni con-
di altre specie, spesso con areali di origine molto lontani, cernenti il divieto di uccisione e maltrattamento per cru-
che incuriosiscono gli acquirenti spinti dal desiderio di deltà e senza necessità nonché il reato di abbandono de-
possedere un animale particolare, diverso da quelli co- gli animali domestici e di quelli che hanno acquisito abi-
munemente conviventi con l’uomo. tudini della cattività. Inoltre, sono puniti con pene ana-
Tuttavia, mentre per cani e gatti il lungo processo di loghe a quelle previste per il reato di abbandono coloro
domesticazione ha portato ad elevati livelli di compren- che detengono gli animali in condizioni incompatibili
sione del loro comportamento con conseguente adatta- con la loro natura e produttive di gravi sofferenze.
mento reciproco nei contesti familiari, la scelta di un ani- Per quanto attiene gli animali appartenenti a specie
male da compagnia non convenzionale non è sempre selvatiche, esistono disposizioni legislative specifiche a
supportata da adeguata conoscenza delle necessità spe- livello nazionale, comunitario e internazionale basate su
cie-specifiche. La corretta detenzione di tali specie può principi di conservazione della biodiversità e di tutela
infatti comportare maggiore impegno rispetto ad un clas- della fauna selvatica autoctona che regolamentano la
sico pet. detenzione e il commercio di alcune specie, prevedendo
Inoltre, i proprietari di questi animali spesso risultano certificazioni ufficiali dei singoli animali e/o particolari
impreparati relativamente agli obblighi legali e civici de- autorizzazioni.
rivanti dal possesso di specie non convenzionali. La convenzione di Washington, ad esempio, regola-
Il possesso responsabile di ogni animale d’affezione o menta il commercio in termini di esportazione, riespor-
compagnia comporta, infatti, precisi impegni e, a tal tazione, importazione, transito, trasbordo o detenzione a
proposito, si sottolinea che ai sensi della legislazione vi- qualunque scopo di talune specie di animali e piante mi-
gente il proprietario o detentore di un animale d’affe- nacciate di estinzione, elencate nelle rispettive “appendi-
zione deve: ci”, nei 175 Paesi che hanno aderito a tale Accordo.
• occuparsene e garantire la tutela della sua salute e del L’Unione Europea ha recepito tale Convenzione con il
suo benessere; Regolamento CEE n. 338/97; le specie da proteggere so-
• provvedere alla sua sistemazione e fornirgli cure ed at- no classificate in “allegati” diversificati. In Italia il ri-
tenzione, tenendo conto dei suoi bisogni etologici spe- spetto della complessa legislazione comunitaria formata-
cie-specifici, assicurandogli alimentazione adeguata, si intorno alla Convenzione è demandata a più ammini-
acqua, esercizio fisico; strazioni: Ministero dell’Ambiente, Ministero dello Svi-
• adottare ogni necessaria misura per impedirne la fuga. luppo Economico e, più in particolare, al Ministero del-

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le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che, con il possono essere introdotte al seguito del proprietario (ca-
Servizio CITES del Corpo Forestale dello Stato, cura la ni, gatti, furetti, invertebrati - escluse le api e i crostacei
gestione prettamente amministrativa ai fini del rilascio - pesci tropicali decorativi, anfibi, rettili; uccelli - esclusi
della certificazione, nonché il controllo merceologico at- i volatili allevati per produzioni zootecniche - roditori e
traverso nuclei operativi (NOC) presenti sul territorio conigli domestici) e all’art. 3 precisa che tali animali non
nazionale, in stretto coordinamento con gli Uffici doga- possono essere destinati alla vendita o al trasferimento di
nali abilitati. Questi ultimi svolgono i controlli e appli- proprietà.
cano le sanzioni ai sensi della Legge n. 150/92. Da ciò si desume che, se introdotti ai sensi del succi-
Alle stesse autorità è allo stesso tempo demandato il tato Regolamento, gli animali non possono essere cedu-
controllo sulle specie animali che possono costituire pe- ti o scambiati neanche nell’ambito di fiere, mostre ed
ricolo per la salute e l’incolumità pubblica e delle quali è esposizioni.
proibita la detenzione, ai sensi del Decreto del Ministero In conclusione, chiunque prende in carico un animale
dell’Ambiente 19 aprile 1996. d’affezione, oltre ad assumere precise responsabilità giu-
La fauna selvatica autoctona a vita libera è soggetta, ridiche, civili e penali, ha il dovere etico di tutelare il pro-
inoltre, a particolari tutele volte sia a preservare la sua prio animale e di rispettare le regole di convivenza civile,
peculiarità che il suo ambiente, ai sensi della L. 11 feb- quali l’igiene dei luoghi, la limitazione dei rumori e la cu-
braio 1992, n. 157 “Norme per la protezione della fau- stodia in sicurezza al fine di prevenire fughe e potenziali
na selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”. A tal pericoli.
fine si dichiarano protetti tutti gli animali appartenenti Fermo restando il valore sociale degli animali d’affe-
alla fauna omeoterma, durante tutto l’arco dell’anno. So- zione e l’importante ruolo che gli stessi hanno assunto nei
no esclusi i prelievi venatori effettuati sulle specie caccia- nostri ambiti domestici, si ribadisce che le istituzioni sco-
bili elencate nei calendari venatori, da chi è provvisto di raggiano la detenzione come animali da compagnia delle
regolare licenza di caccia, nei periodi di caccia, nelle mo- specie selvatiche e che la scelta di specie c.d. non conven-
dalità e con i mezzi consentiti. zionali o esotiche, non completamente adattate alla catti-
Allo stesso tempo è vietato catturare la fauna selvatica vità, richiede, ancor più che nel caso di specie domestiche,
autoctona a vita libera o liberare in natura animali appar- una preparazione adeguata e un forte impegno.
tenenti alle predette specie ma provenienti da allevamenti Questo manuale si pone l’obiettivo di informare i cit-
o se importate da altri paesi. Ogni eccezione ai divieti pre- tadini che si avvicinano a questa realtà affinché siano
vede sempre particolari autorizzazioni impostate su prin- consapevoli delle loro scelte anche e soprattutto nell’in-
cipi scientifici basati sullo studio delle popolazioni. teresse degli animali.
È diffuso infatti l’erroneo convincimento che liberan- Il potenziale proprietario di un animale da compagnia
do specie selvatiche mantenute in cattività si regali loro deve essere in grado di ospitare l’animale desiderato in
una vita migliore, non riflettendo sugli enormi pericoli ai condizioni tali da garantirgli le specifiche esigenze, assi-
quali possono andare incontro gli animali né sui poten- curargli il corretto nutrimento e le dovute cure, secondo
ziali danni ambientali e biologici che ne derivano; anco- le indicazioni e le prescrizioni del medico veterinario, fi-
ra più gravi se l’immissione riguarda specie alloctone, co- gura di riferimento per le questioni sanitarie e il benesse-
me purtroppo si è già verificato sul territorio nazionale re animale. Infine, non deve essere sottostimato l’impe-
con le nutrie e gli scoiattoli grigi. gno economico, a volte considerevole, anche in conside-
Il legislatore comunitario ha posto particolare attenzio- razione della longevità dell’animale.
ne agli aspetti sanitari durante la movimentazione degli
animali, ivi compresi quelli d’affezione, stabilendo preci-
se regole sia nel caso di movimenti a carattere commer- Direzione Generale della Sanità Animale
ciale che non commerciale al seguito del proprietario. e dei Farmaci Veterinari Dipartimento
La movimentazione a carattere non commerciale di della sanità pubblica veterinaria, della sicurezza
animali da compagnia è disciplinata dal Regolamento alimentare e degli organi collegiali per la tutela
(CE) n. 998/2003 che stabilisce all’allegato I quali specie della salute Ministero della Salute

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PRESENTAZIONE

Questo manuale scaturisce dall’esigenza di fornire a citi penali. A tal proposito si ricorda che ogni proprieta-
coloro che detengono o che intendono acquisire un ani- rio è civilmente e penalmente responsabile dello stato del
male non convenzionale gli strumenti utili per la sua cor- proprio animale, ivi compreso l’onere di provarne la le-
retta gestione allo scopo di salvaguardarne la salute e il gale provenienza.
benessere. Ogni buon proprietario, infatti, non può esimersi dal
È necessario prendere atto del crescente interesse che rispetto delle esigenze etologiche e fisiologiche dell’ani-
suscitano le specie non convenzionali, infatti la loro bel- male che ha volontariamente scelto ed è opportuno sot-
lezza e i loro comportamenti incuriosiscono e invogliano tolineare che la spinta emotiva all’acquisizione di un ani-
molti appassionati. male non convenzionale, deve essere accompagnata dal-
Tuttavia l’interesse verso questi animali non sempre è la consapevolezza che si tratta di un essere senziente con
suffragato da un’adeguata conoscenza delle loro esigen- esigenze specifiche che occorre conoscere e impegnarsi a
ze etologiche che implica il corretto mantenimento degli rispettare.
stessi e la casistica osservata negli ambulatori veterinari A questo scopo, nell’ambito della corretta gestione del
lo conferma quotidianamente. proprio animale, l’unica figura professionale di riferi-
Fermo restando il principio generale di scoraggiare la mento è il medico veterinario esperto in animali non con-
detenzione in cattività degli animali appartenenti a spe- venzionali al quale ci si deve rivolgere sia per la preven-
cie selvatiche, si ricorda che alcune specie sono protette zione che per le eventuali terapie. Infatti il veterinario
da vincoli protezionistici molto severi e che, comunque, esperto è in grado di fornire tutte le informazioni neces-
non è possibile disfarsi degli animali liberandoli in na- sarie affinché i proprietari acquisiscano le dovute cono-
tura, nel rispetto delle norme che tutelano la fauna sel- scenze in merito all’etologia e al mantenimento di un ani-
vatica autoctona nonché per non incorrere nel reato di male in ambiente controllato, garantendone la salute e il
abbandono. benessere.
È opinione comune dei veterinari esperti del settore L’impegno verso un animale comporta il dovere di ri-
che il desiderio di possedere a tutti i costi particolari spe- creargli un apposito ambiente gradevole e non stressoge-
cie contribuisca ad alimentare un mercato parallelo ille- no che possa rendere compatibili le condizioni di cattivi-
gale in cui gli animali risultano privi di tracciabilità e di tà con le esigenze di una vita dignitosa, in particolare de-
garanzie sanitarie. Un tipico esempio è rappresentato da- vono essere assicurate almeno le cinque libertà:
gli acquisti via internet. In questi casi infatti, non solo gli – dalla fame, dalla sete e dalla cattiva nutrizione
animali potrebbero non essere tracciabili, ma l’acquiren- – dai disagi ambientali
te rischia di ricevere specie non rispondenti alle proprie – dalle malattie e dalle ferite
aspettative (per esempio, una specie differente da quella – di poter manifestare le caratteristiche comportamenta-
ordinata), nonché prive di documentazione sanitaria e li specie-specifiche
commerciale con possibilità di ritrovarsi coinvolti in ille- – dalla paura e dallo stress.

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INTRODUZIONE

Il benessere è un concetto che viene spiegato da nume- dizioni di salute psicofisica dell’animale anche in assenza
rose definizioni, fra le quali quelle di Hugues del 1976 di sintomatologia conclamata. Tali parametri sono:
(“Il benessere di un individuo è il suo stato nei confron- – INDICATORI FISIOLOGICI
ti dei suoi tentativi di affrontare l’ambiente che lo cir- – INDICATORI PATOLOGICI
conda”) e quella di Broom del 1997 (“Il benessere di un – INDICATORI PRODUTTIVI
animale è il suo stato fisico e psicologico nei confronti – INDICATORI COMPORTAMENTALI
dei suoi sforzi per affrontare l’ambiente”). In generale
tutte concordano nel considerare il benessere come uno
stato intrinseco all’animale, dipendente anche dalla sua ALTRE VALUTAZIONI DEL GRADO
capacità di adattamento nei confronti dell’ambiente che DI BENESSERE
lo circonda.
Il soggetto che riesce ad adattarsi facilmente all’am- – Strutture e attrezzature: dimensioni della gabbia, sub-
biente si trova in uno stato di benessere, viceversa il sog- strato, caratteristiche di mangiatoia e beverini.
getto che non ci riesce (perché non in grado o perché gli – Rapporto del proprietario con l’animale.
è impedito da fattori esterni), si trova in una condizione – Presenza di patologie all’arrivo in negozio o nei giorni
di stress che, perdurando, può portare ad una situazione immediati dopo l’acquisto.
di immunodepressione e di malessere non sempre evi- – Alimentazione: accertamento sulla corretta alimenta-
denziabile con sintomi clinici ben definiti. Al contrario, zione (quantità e qualità).
la presenza di segni clinici evidenti lascia sempre inten- – Igiene: accertamento sulla corretta gestione della gab-
dere un grave livello di difficoltà di adattamento del- bia-terrario-acquario-voliera.
l’animale. – Comportamento: fornire consigli su come maneggiare,
Ciò è dovuto anche al fatto che, in generale, ogni spe- accarezzare e gestire l’animale.
cie animale, ancor più se selvatica, si è adattata ad un de- – Parametri fisiologici (individuare i parametri fisiologi-
terminato habitat naturale; ciò assume particolare rile- ci controllabili dal laboratorio, più opportuni per le di-
vanza in quanto garantirne il benessere significa tener verse specie esotiche).
conto degli specifici parametri ottimali in materia di am-
biente, fisiologia e comportamento.
Per le specie selvatiche le capacità adattative del singo- ASPETTI ETICI
lo animale sono molto più spiccate negli animali nati in
ambiente controllato rispetto a quelli provenienti dalla Il Veterinario opera nel rispetto delle leggi che mirano
natura che, spesso, non si adattano alla cattività. a salvaguardare il benessere animale ed ha un ruolo fon-
Concludendo, in generale, il benessere non dipende so- damentale nell’educare i proprietari degli animali.
lo dalla presenza di fattori che stressano l’animale, ma Le linee guida sono corredate da schede informative
anche dalle sue reazioni e dalle condizioni nelle quali vie- che riportano, in sintesi, i requisiti essenziali per garanti-
ne messo per affrontarle. Inoltre, il Medico Veterinario re il benessere dell’animale (caratteristiche etologiche e
ha un ruolo importantissimo nella valutazione del benes- specifiche sui requisiti minimi sulle attrezzature e ricove-
sere in quanto esistono parametri scientifici che gli con- ri per minimizzare gli stress). Ogni specie o gruppo zoo-
sentono di valutare (ancor meglio della stima dell’ali- logico viene trattato in maniera più esaustiva nel corpo
mentazione, della gabbia o del suo arricchimento) le con- del presente lavoro.

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IMPOSTAZIONE DELLE LINEE GUIDA

Nella definizione delle esigenze in cattività di questi di importanza quotidiana. Il sovraffollamento e le conta-
animali definiamo sia l’ambiente che l’alimentazione. minazioni oro-fecali sono tra i primi fattori responsabili
Il mantenimento degli animali in cattività richiede par- della trasmissione di patogeni tra soggetti.
ticolare attenzione per quanto riguarda l’alimentazione, Ancora più importante è il rispetto di norme di isola-
l’ambiente (gabbie, voliere, terrari, ecc.) e l’arricchimen- mento/quarantena che evitino l’introduzione primaria
to ambientale. dei patogeni nell’ambiente, compresi quei patogeni tra-
Tutti gli animali tenuti in cattività devono veder ga- smissibili anche all’uomo.
rantite le loro esigenze etologiche (ad esempio i pappa- L’alimentazione degli animali non convenzionali è im-
galli in natura passano circa 6 ore al giorno a cercare il portantissima, in quanto spesso qualitativamente carente.
cibo, passano il tempo ad asciugarsi le penne dopo la Alimentazione carente è quasi sempre sinonimo di immu-
pioggia e si relazionano con i conspecifici attraverso di- nodepressione e predisposizione alle malattie. Spesso il
namiche piuttosto complesse) e tali esigenze possono es- mantenimento di animali in condizioni non idonee è sem-
sere soddisfatte anche in ambiente confinato con sempli- plice conseguenza della mancata conoscenza da parte dei
ci regole di arricchimento ambientale. proprietari delle esigenze reali delle varie specie e quasi
L’igiene dell’ambiente è fondamentale per garantire la sempre non è legata alla volontà o all’inadempienza.
salute e, di conseguenza, il benessere di tutte le specie Per migliorare realmente lo stato di benessere degli
animali. A maggior ragione per le specie non convenzio- animali non convenzionali tenuti in cattività sarebbe op-
nali mantenute in regime confinato (gabbie, voliere, ter- portuno, quindi, che tutte le figure coinvolte nella deten-
rari) e che necessitano di particolari accorgimenti. zione di animali si rivolgessero preventivamente ai ri-
In questi animali le patologie infettive contagiose sono spettivi medici veterinari di fiducia.

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LINEE GUIDA PER IL MANTENIMENTO DEL FURETTO

Queste linee guida non contempla- buie dove possono sentirsi al sicuro; queste tane possono
no né il mantenimento di animali da essere rappresentate da stracci, asciugamani, vecchi ma-
riproduzione, né il mantenimento presso negozi glioni, scatole di cartone, tubi di plastica. Occorre fare
e commercianti. attenzione con i furetti giovani, di meno di un anno, per-
ché possono tendere a masticare la stoffa, esponendosi al
pericolo di un blocco intestinale.
CLASSIFICAZIONE E ORIGINE Quasi tutti i furetti imparano ad utilizzare una cas-
setta per i bisogni, anche se sono meno affidabili dei
Classe: Mammiferi (Mammalia) gatti. In commercio si trovano delle cassette specifiche
Ordine: Carnivori (Carnivora) per furetti, a superficie triangolare per adattarsi agli an-
Superfamiglia: Canidi (Canoidea) goli, con un bordo basso per facilitare il furetto ad en-
Famiglia: Mustelidi (Mustelidae) trarvi e una parte rialzata per impedire alle feci di ca-
Sottofamiglia: Mustelini (Mustelinae) dere fuori. Il materiale del fondo deve essere preferibil-
Genere: Mustela mente non polveroso; il migliore è costituito da pellet di
Specie: M. putorius carta riciclata, ma si possono utilizzare anche trucioli o
Sottospecie: M. putorius furo carta a pezzetti.

Il furetto appartiene a una specie domestica a tutti gli Fuori della gabbia
effetti, frutto di una domesticazione che risale ad almeno Poiché il furetto ha bisogno di trascorrere almeno al-
due millenni fa. cune ore in libertà, è necessario predisporre un ambiente
Lo status di animale domestico del furetto è reso uffi- (è sufficiente una stanza, non serve tutta la casa) in mo-
ciale da una dichiarazione dell’Istituto Superiore per la do che sia sicuro.
Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), che ha va- I pericoli maggiori sono rappresentati da:
lore giuridico. • oggetti che il furetto può ingoiare, fili elettrici, piccole
Il furetto, abituato da secoli a dipendere dall’uomo, aperture da cui può scappare, sostanze tossiche (pian-
difficilmente sopravvive in natura. te, farmaci, prodotti per la pulizia della casa, sigarette,
alimenti inappropriati);
• oggetti pesanti che può tirarsi addosso inavvertita-
AMBIENTAZIONE mente, ecc.
Quando si lascia libero il furetto è bene sorvegliarlo a
Il furetto è un animale molto vivace che ha bisogno di vista per osservarne il comportamento e verificare se nel
poter giocare fuori dalla gabbia ed esplorare l’ambiente al- rendere l’ambiente “a prova di furetto” è stato trascura-
meno per qualche ora al giorno, sia per il suo benessere fi- to qualcosa.
sico che psicologico. Pertanto NON DEVE ESSERE TE-
NUTO COSTANTEMENTE RINCHIUSO; tuttavia, per All’aperto
metterlo al sicuro dai pericoli, è bene lasciarlo nella gabbia Se si porta il furetto all’aperto è bene farlo in un luo-
il tempo che trascorre dormendo o i momenti in cui non si go tranquillo e soprattutto assicurandosi che non scappi
è presenti per sorvegliarlo (a meno di non poter predi- (specifici guinzagli a pettorina per furetti).
sporre per lui un’intera stanza resa sicura, “a prova di fu- Per trasportare il furetto fuori di casa è indispensabile
retto”, in modo impeccabile). La gabbia deve ovviamente rinchiudere l’animale in un trasportino sicuro, di plasti-
essere più spaziosa possibile; per aumentare la superficie a ca o metallo, del tipo utilizzato per i gatti.
disposizione si può scegliere una gabbia a più piani colle-
gati da rampe. Le misure minime per una coppia di furet- Trasportino
ti indicativamente sono di 70-80 cm di lato per 50-60 cm I furetti possono anche viaggiare al seguito del pro-
di altezza, per una gabbia a un piano. Ovviamente la gab- prietario ed uscire dall’Italia se preventivamente identifi-
bia deve essere di materiale robusto e facilmente lavabile. cati con microchip e passaporto. In linea generale è bene
Occorre verificare la buona tenuta delle porte, perché non trasportarli nelle gabbie in cui stanno abitualmente.
molti furetti sono particolarmente abili a guadagnare Gli animali sono esposti a troppi stimoli esterni che
l’uscita forzando la chiusura. non possono gestire bene.
Un accessorio indispensabile è costituito da un abbe- I migliori trasportini sono quelli in plastica per cani e
veratoio a goccia, da appendere ad un lato della gabbia. gatti. Si dovrà semplicemente controllare che le chiusure
Il fondo della gabbia deve essere pieno e non grigliato. siano solide e ben chiuse. Alla griglia che funge da porta,
I furetti domestici amano dormire in “tane” calde e si potrà applicare un abbeveratoio.

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ALIMENTAZIONE COME MANEGGIARE IL FURETTO

Il furetto è un carnivoro obbligato, per mantenersi sa- I furetti in genere sono docili e non presentano proble-
no questo animale necessita dunque di ingerire esclusiva- mi particolari nell’afferrarli e maneggiarli; è sufficiente
mente alimenti di origine animale: grassi animali, che co- passare una mano sotto il torace avvolgendolo con le dita
stituiscono la sua principale fonte energetica, e proteine e l’altra sotto gli arti posteriori, sostenendo tutto il corpo.
animali di elevata qualità. Il furetto ha una dentatura affilata e può provocare
L’alimento ideale del furetto è rappresentato da prede morsi dolorosi; tende a mordere quando è spaventato o
animali intere scongelate (topi e ratti, ad esempio). L’al- si sente minacciato.
ternativa pratica consiste nel somministrare una dieta Occorre fare attenzione ai morsi dati per gioco: il fu-
commerciale secca (crocchette) di ottima qualità, com- retto può scambiare un dito teso oppure il naso per un
posta da alimenti di origine animale. giocattolo e affondarci i denti; questo è un buon motivo
Per un furetto adulto in condizioni normali la compo- per non avvicinare mai il furetto alla faccia. Quando il
sizione ideale del cibo è: proteine 36-38% (e comunque furetto lecca la mano o un braccio bisogna fare attenzio-
non meno del 32%), grassi 22-24%. ne, perché questo comportamento può preludere ad un
La fibra deve essere presente in percentuale minima, morso.
cioè 1,5%, massimo 2%. Se si deve eseguire qualche semplice operazione, come
Il furetto non assimila adeguatamente le proteine del tagliare le unghie o somministrare una medicina, si può
pesce (possono anche causare vomito), quindi questo in- immobilizzare TEMPORANEAMENTE il furetto affer-
grediente deve essere presente nella percentuale minore randolo per la cute della nuca e sollevandolo in modo
possibile. Gli alimenti per cani, sono sempre inappro- che i quattro arti siano sospesi. In questo modo il furet-
priati per il furetto. to si rilassa per un riflesso (spesso sbadiglia anche); il ri-
I cibi umidi (scatolette, patè e simili) non sono indica- lassamento può essere aumentato carezzandogli la pan-
ti nell’alimentazione del furetto in quanto, predispongo- cia dall’alto verso il basso.
no a problemi dentali quali tartaro e gengivite. Il furetto può restare senza alcun problema il solo ani-
Ovviamente non deve mai mancare l’acqua, che deve male di casa, se gli si può dedicare abbastanza tempo
essere sempre fresca e pulita. Il modo migliore per som- (non sente la necessità di altri della sua specie), in caso
ministrarla è tramite un abbeveratoio a goccia. contrario è meglio dargli un compagno (ma anche un
I furetti amano mangiare poco e spesso; inoltre non gatto può essere una buona compagnia).
sopportano bene il digiuno, pertanto è opportuno la- Due furetti allevati insieme da piccoli vanno sicura-
sciargli sempre a disposizione le crocchette. mente d’accordo; in caso di furetti adulti occorre in ge-
nere procedere per gradi per permettere ai due animali di
familiarizzare.
CARATTERISTICHE ANATOMICHE Due furetti possono legare quasi immediatamente o
E FISIOLOGICHE impiegare parecchi mesi a convivere pacificamente.

Il maschio ha in media una taglia doppia rispetto alla


femmina. Il peso medio del maschio è di 1,5 kg (1-2 kg), CONVIVENZA CON ALTRI ANIMALI
la femmina pesa in media 0,5-1 kg.
Il corpo è allungato e le zampe sono molto corte; la co- I furetti possono convivere tranquillamente con cani e
lonna vertebrale è così flessibile da permettergli di girar- gatti, con i quali amano giocare e dormire insieme. Per
si di 180° all’interno di una galleria. conigli, roditori, uccelli, rettili e persino pesci il furetto
La testa è allungata, le mascelle robuste; la dentatura è rappresenta un grandissimo pericolo, essendo un caccia-
tipicamente da carnivoro, con denti canini atti ad affer- tore di natura.
rare la preda e denti premolari e molari foggiati per ma-
sticare la carne e triturare le ossa delle piccole prede. Gli
occhi sono piccoli e la vista non è molto sviluppata. COMPORTAMENTO E CARATTERE
Il furetto possiede un paio di ghiandole, poste ai lati del-
l’ano, che producono un secreto dall’odore intenso e pun- Il furetto è un predatore e manifesta questa sua carat-
gente. I furetti svuotano il contenuto di queste ghiandole teristica nella passione per l’esplorazione e la caccia, an-
quando sono molto agitati o eccitati. L’apparato digeren- che se ritualizzata nel gioco. I furetti dormono parecchie
te è adattato ad un regime alimentare strettamente carni- ore; possiamo dire che questi animali hanno due livelli di
voro: è relativamente corto (180-200 cm) e semplice. attività: o sono attivamente impegnati nel gioco, o dor-
Il furetto ha una pelle molto spessa, ricca di ghiandole mono profondamente.
sebacee, il cui secreto è responsabile dell’odore intenso Sono animali molto affettuosi, amano farsi coccolare
che hanno naturalmente questi animali. L’attività delle dal proprietario e gli si affezionano come potrebbe fare
ghiandole sebacee dipende dall’azione degli ormoni ses- un gatto.
suali, per questo motivo l’odore del corpo si riduce note- Sono generalmente docili, ma esistono sempre eccezio-
volmente negli animali sterilizzati. Le ghiandole sudori- ni alla regola.
pare sono scarsamente sviluppate, pertanto i furetti sop- L’aggressività può dipendere dalla scarsa abitudine al
portano male il caldo e sono soggetti al colpo di calore. contatto umano, nel caso ad esempio di animali che so-
La durata della vita dei furetti è considerata media- no vissuti per diversi mesi in gabbia in un negozio, prima
mente di 5-8 anni. di essere venduti.

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Con tempo, pazienza e un po’ di stoicismo è possibile timane di gravidanza per abituarsi a restare rinchiusa. In
vincere la diffidenza del furetto, fargli perdere l’aggressi- questo modo il parto avverrà sicuramente dentro la gab-
vità e renderlo docile e affettuoso. bia, evitando il rischio che i piccoli nascano in giro per
casa, esposti ad innumerevoli pericoli. Ovviamente è ne-
cessario fornire alla furetta un ambiente tranquillo, col-
ARRICCHIMENTO AMBIENTALE locando la gabbia in una zona adeguata. La madre deve
stare nella gabbia da sola perché altri furetti adulti po-
È ovviamente importante che il furetto, animale attivo, trebbero uccidere i piccoli.
curioso e giocherellone, abbia la possibilità di avere a di- Nella gabbia va posto un nido che può essere costitui-
sposizione dei giochi adatti e che possa giocare col pro- to da una scatola imbottita di stracci. In prossimità del
prietario o con furetti, gatti e cani. parto si nota una spiccata perdita di pelo della madre e
un aumento di volume dei capezzoli. Il giorno prima del
Giocattoli parto può essere normale che la madre mostri disinteres-
Si possono utilizzare palline dure, come quelle da ping se per il cibo.
pong, sacchetti di carta, tubi e scatole in cui infilarsi. Il numero di cuccioli è in media di otto (al primo par-
Si può anche legare un oggetto ad uno spago e trasci- to di dieci). I piccoli alla nascita pesano mediamente 8-
narlo perché il furetto lo rincorra, simulando una preda 10 grammi e sono immaturi: ciechi, sordi e privi di pelo.
in fuga. Di norma la furetta non ha alcun bisogno di assistenza.
I furetti possono essere addestrati all’agility, e questa La crescita dei piccoli è molto rapida; già a tre setti-
attività è molto utile per soddisfare le naturali esigenze di mane di età è opportuno mettere a loro disposizione del
attività di questo animale. cibo tenero che iniziano a mangiare, anche se non si è an-
cora verificata l’apertura degli occhi (che avviene a 3-4
settimane di età). Il primo alimento può essere rappre-
STATO DI SALUTE E VISITE PERIODICHE sentato da omogeneizzati di carne, cibo in scatola per
gattini o furetti di ottima marca, pellet inumidito, il tut-
Fisiologia riproduttiva to mischiato a latte in polvere per gattini. Dalle tre setti-
Il ciclo riproduttivo del furetto è fortemente influenza- mane di età va curata con particolare attenzione l’igiene
to dalle stagioni, e più specificatamente dal fotoperiodo del nido in cui si accumulano feci e resti di cibo; sempre
(la durata delle ore di luce della giornata). I furetti, sia a partire da quest’età si deve iniziare a prendere in mano
maschi che femmine, raggiungono la maturità sessuale la di frequente i cuccioli in modo che si abituino al contat-
primavera dell’anno successivo alla loro nascita. to con l’uomo e diventino docili. I piccoli possono essere
Nel maschio intero in primavera si osserva un forte au- separati dalla madre dopo le sei settimane di età.
mento del volume dei testicoli e modificazioni compor- Per il furetto è consigliabile la sterilizzazione. Poiché
tamentali indotte dagli ormoni che riguardano l’accop- la sterilizzazione chirurgica può predisporre l’animale
piamento e un aumento dell’aggressività, oltre all’inten- alla sindrome surrenalica, si consiglia la sterilizzazione
sificarsi dell’odore corporeo. non chirurgica (impianti ormonali sottocutanei) che è
La femmina in primavera va in calore, diventa cioè fer- reversibile.
tile, mostrando un forte aumento di volume della vulva. Il maschio intero ha un odore particolarmente intenso
Nella furetta il calore persiste finché non avviene l’ac- e tenace che lo rende poco adatto alla vita domestica (a
coppiamento, oppure finché non diminuisce il fotoperio- meno di voler rinunciare completamente ai contatti so-
do al sopraggiungere dell’autunno. Con il termine del ca- ciali) e manifesta spesso una certa aggressività (soprat-
lore si osserva la contemporanea diminuzione di volume tutto verso altri maschi interi).
della vulva. La femmina intera se non viene accoppiata va incon-
La gravidanza ha una durata media di 42 giorni (con tro a gravi problemi di salute, in seguito al calore, per
un range di 38-44). Dopo l’accoppiamento la vulva ini- evitarli dovrebbe essere riprodotta tutti gli anni, indipen-
zia a diminuire di volume entro un paio di giorni; può es- dentemente dalla possibilità di dare via i piccoli quando
sere presente uno scolo mucoso vaginale. sono svezzati, per cui si consiglia la sterilizzazione.
La femmina gravida aumenta il consumo di alimento, Il furetto deve essere regolarmente visitato e vaccinato
che deve essere lasciato sempre a disposizione (ovvia- contro il cimurro, nonché sottoposto a prevenzione del-
mente di elevata qualità). la filariosi cardio-polmonare. Si consigliano almeno due
La furetta deve trascorrere in gabbia le ultime due set- visite di controllo all’anno.

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LINEE GUIDA PER IL MANTENIMENTO


DEL CONIGLIO DA COMPAGNIA

Queste linee guida non contemplano né il Stanza attrezzata


mantenimento di animali da riproduzione, Le moderne teorie comportamentali non ritengono i
né il mantenimento presso negozi e commercianti. conigli animali da gabbia anzi, l’isolamento dal gruppo
Il coniglio, Oryctolagus cuniculus, appartiene alla clas- famigliare conseguente allo stare in gabbia può creare
se dei mammiferi, ordine lagomorfi, famiglia leporidi. malessere.
Il coniglio è un animale sociale ed il gruppo famigliare
del coniglio è il nucleo familiare in cui entra ad abitare:
AMBIENTAZIONE essere chiuso in gabbia non gli permette di stare col suo
gruppo familiare.
I conigli sono specie abituate all’ambiente esterno e, da Inoltre, il coniglio, è un animale crepuscolare: è sveglio
un punto di vista climatico, sono molto più sensibili alle la mattina presto fino alle 9-10 al massimo, poi dorme
alte che alle basse temperature. Già al di sopra dei 30 °C tutto il giorno e si sveglia di nuovo la sera verso le 5-6 e
e con elevata umidità, il coniglio è esposto al rischio di rimane sveglio fino a notte fonda. Tenerlo in gabbia la
colpo di calore. Sono, inoltre, piuttosto sensibili alle cor- notte vuol dire renderlo inattivo proprio nelle ore di
renti d’aria, per cui la gabbia dovrebbe essere posiziona- maggiore attività.
ta in un luogo non esposto alle correnti d’aria. Una soluzione potrebbe essere di lasciarlo libero in
È preferibile che, quando il proprietario è assente, il co- una stanza a prova di coniglio (sostanzialmente bisogna
niglio soggiorni in un ambiente controllato, che non vuol rendere inaccessibili i cavi della corrente).
dire necessariamente una gabbia (può anche trattarsi di una Per evitare che rosicchi oggetti “vietati” in assenza del
stanza attrezzata e sicura per l’animale). Questo ambiente o dei proprietari, il coniglio dovrebbe avere a disposi-
deve essere di dimensioni adeguate per muoversi bene ed zione oggetti da rosicchiare altrimenti lo farà su mobili
avere delle giuste distrazioni (arricchimento ambientale). o infissi.
L’arredamento della stanza non subirà danni dispo-
Gabbia nendo gli oggetti da rosicchiare “consentiti” davanti a
Deve essere costruita con materiale atossico, robusta e quelli che non si vuole far rovinare e arricchendo l’am-
facile da pulire. La struttura della gabbia deve risponde- biente in maniera piacevole per il coniglio. A tale scopo
re alle esigenze etologiche del coniglio e le sue caratteri- possono essere utilizzati scatole e scatoloni, tubi di pla-
stiche dipendono anche dal tempo (numero di ore) che il stica dura (quelli per le caldaie), il rotolo interno dello
coniglio vi trascorrerà. scottex o della carta igienica, pezzetti di cibo, fieno, ra-
Innanzitutto deve essere abbastanza grande da per- metti di legno, ecc.
mettere l’allestimento di una piccola tana, una ciotola
per il cibo ed una per l’acqua, il beverino a goccia (da Ricovero esterno
preferirsi alle ciotole), la mangiatoia per il fieno, la cas- Qualora il proprietario disponga dello spazio per crea-
setta igienica: le dimensioni minime per un coniglio di re un ricovero esterno, questo è possibile a patto che la
media taglia (circa 1,8 kg) sono 100 × 60 × 60. recinzione sia infissa molto profondamente (inaccessibile
Il coniglio dovrebbe essere in grado di sollevarsi sugli ai predatori terrestri) e coperta da una recinzione che im-
arti posteriori e compiere tre balzi. pedisca l’attacco dagli uccelli predatori.
In commercio si possono acquistare gabbie con una Nei ricoveri esterni si potrà predisporre una zona
parte sopraelevata piatta, dove il coniglio può salire e do- “alimentazione e rifugio”, con una tana che consenta
ve si possono posizionare il beverino e le ciotole: in tal al coniglio di rifugiarvisi qualora si senta minacciato, e
modo lo spazio a disposizione del coniglio è maggiore vi si potranno far crescere essenze vegetali gradite al-
senza dover aumentare la dimensione della gabbia. l’animale.

Fondo, lettiera e igiene Trasportino


Il substrato ideale per il fondo della gabbia è costitui- Il trasportino è necessario per il trasporto del coniglio,
to da trucioli di legno ricoperti da uno strato di fieno o in caso di spostamenti anche brevi.
il pellet di carta riciclata. È meglio, infatti non trasportare l’animale nella gabbia
Le gabbie vanno pulite frequentemente in quanto il ri- con cui lo teniamo in casa perché troppo grande e, es-
stagno di urina su substrati duri può facilitare l’insor- sendo aperta non consente all’animale di sentirsi al sicu-
genza di pododermatiti. ro. I migliori sono quelli chiusi, per cani e gatti.
I substrati polverulenti (tutolo di mais) impregnati di Alla griglia che funge da porta si può applicare un be-
urina sono molto irritanti per il delicato apparato respi- verino e si può lasciare del cibo a disposizione (fieno o
ratorio del coniglio. verdura) se il viaggio è lungo.

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ALIMENTAZIONE compagni, di persone. L’inserimento di un coniglio in un


ambiente deve essere graduale, ma anche il cambiamen-
“Il comportamento alimentare occupa gran to della posizione della gabbia da una stanza all’altra del-
parte della giornata di un coniglio e l’esigenza la casa deve esserlo.
di masticare continuamente non può essere re- I nuovi cibi vanno sempre introdotti, inizialmente, in
pressa pena gravi problemi comportamentali in piccole quantità, che verranno aumentate via via.
questa specie.” La convivenza con altri conigli può essere problemati-
(Dr. Marzia Possenti) ca, visto che il coniglio è una specie fortemente territo-
riale, e bisognerà valutare i pro e i contro di un’eventua-
Il coniglio è una specie strettamente erbivora e la sua le convivenza, a maggior ragione se a convivere con lui
anatomia è costruita su questa base. devono essere animali di altre specie.
Partendo dall’apparato masticatore, i denti sono ad I conigli temono l’altezza e sono terrorizzati dalle om-
accrescimento continuo e vengono consumati dall’ali- bre che provengono dall’alto. Il coniglio non va mai pre-
mento idoneo che deve essere ricco di fibra (erba, fieno, so per le orecchie, che sono molto delicate, ma dobbia-
vegetali a foglia). Solo in parte l’alimentazione può esse- mo far scivolare una mano sotto il torace e tenere gli ar-
re integrata da pellets alimentari di buona qualità. ti anteriori, e con l’altra mano afferrare i posteriori,
Anche l’anatomia e la fisiologia digestiva del coni- quindi appoggiarlo sul nostro corpo e sollevarlo, onde
glio rispondono a quest’esigenza nutritiva. Il coniglio evitare che i tentativi di divincolarsi causino traumi ossei
presenta una porzione intestinale (cieco), altamente talora anche molto gravi.
specializzata, popolata da una flora batterica che gli Se il coniglio è molto spaventato, gli si può avvolgere
consente la digestione degli alimenti ricchi di fibra di intorno un asciugamano e sollevarlo. È comunque im-
cui si nutre. portante tenere saldamente gli arti.
Dopo un processo di fermentazione ed estrazione dal- Un buon metodo per tranquillizzare il coniglio è quel-
le particelle più fini provenienti dalla digestione, il con- lo di nascondergli la testa sotto il braccio. Il tono di vo-
tenuto del cieco viene espulso sotto forma di ciecotrofo ce con cui gli si parla deve essere pacato e basso. Tali pic-
distinguibile dai pellets fecali normali, perché più morbi- cole norme vanno insegnate anche ai bambini.
do e ricoperto di muco. Quando un coniglio è irritato o contrariato, o avverte
Il coniglio ingerisce il ciecotrofo (coprofagia) diretta- in qualche modo una situazione d’allarme, batte con vio-
mente dall’ano in modo da recuperare le sostanze nutri- lenza contemporaneamente, gli arti posteriori, provocan-
tive di cui è ricco e reintegrare la quota di batteri ciecali. do un tonfo sordo.
La coprofagia è un fenomeno naturale e importante per La paura e lo spavento vengono manifestati da una po-
la salute del coniglio, e non deve essere ostacolato. stura immobile, con gli arti posteriori sotto il corpo, le
È dunque indispensabile che la dieta del coniglio rical- orecchie appiattite all’indietro e gli occhi sbarrati.
chi il più possibile quella naturale (erba e piante erbacee): Quando non si sentono a proprio agio o sentono che
20-25% di fibra, 15% di proteine e 3% di grassi. il loro territorio è minacciato, depositano le feci in vari
Il fieno e l’erba debbono essere forniti ad libitum, men- punti e non in un mucchietto unico.
tre i mangimi pellettati (che non sono indispensabili per L’atteggiamento aggressivo si manifesta, invece, con le
il bilanciamento della razione alimentare) vanno razio- orecchie erette rivolte all’esterno, o all’indietro, corpo
nati in quanto non consentono un regolare consumo dei eretto, coda dritta e zampe estese, e può essere accompa-
denti. I vegetali a foglia possono essere somministrati a gnato da una sorta di ringhio. Le orecchie portate avan-
volontà, ma occorre abituare il coniglio ad assumerli in ti indicano curiosità.
maniera graduale. Alcuni vegetali vanno offerti solo sal- Al contrario, se un coniglio è rilassato e tranquillo, si
tuariamente (brassicaceae e spinaci), e le piante eccessi- sdraia sulla pancia con gli arti posteriori completamente
vamente ricche di calcio andrebbero evitate dopo i sei distesi e nel massimo del relax, si può mettere addirittu-
mesi d’età. ra a pancia in su.
Vanno evitati i cereali e i fioccati, che squilibrano la Il coniglio dominante si fa leccare dai subordinati e
composizione della flora batterica intestinale, e predi- spesso pretende da noi delle grattatine dietro le orecchie
spongono all’obesità. sulla fronte e sul dorso, assumendo un’analoga postura
Alcuni vegetali (solanaceae) e alcune piante d’apparta- (zampe raccolte sotto il corpo, petto schiacciato sul pa-
mento, possono essere tossiche per il coniglio. vimento e muso proteso in avanti).

STRESS NEL CONIGLIO: SOCIALIZZAZIONE, GIOCO


COME RICONOSCERLO E COME EVITARLO E ARRICCHIMENTO AMBIENTALE

Dal punto di vista etologico il coniglio ha sviluppato una È importante sapere che la qualità e la quantità di
serie di comportamenti atti a evitargli gli stress prolungati. contatti che il coniglio ha con l’uomo dal primo al ter-
È un animale sempre all’erta, che ha bisogno di cono- zo mese di vita, sarà fondamentale per la sua corretta
scere bene l’ambiente in cui vive e le persone con cui vi- socializzazione.
ve, per fidarsi, ma resterà sempre un animale molto ac- Il proprietario può interagire col proprio coniglio
corto e che si spaventa facilmente. giocando a lanciargli oggetti con cui lui normalmente
Il coniglio vive molto male i cambiamenti, di qualun- gioca, e richiamandolo offrendogli un bocconcino gra-
que natura essi siano: di alimentazione, di ambiente, di dito, oppure si possono sistemare una serie di tubi, o

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scatoloni in cui sono stati praticati dei fori, in cui il co- STATO DI SALUTE E VISITE PERIODICHE
niglio possa infilarsi.
I conigli amano correre e dovrebbero poterlo fare su La femmina intera che non si accoppia va incontro a
substrati idonei non scivolosi, come dei tappetini sotti- gravi problemi di salute in seguito al calore; per evitarli
li di gomma o di plastica morbida, di cui vanno arreda- si dovrebbe riprodurre tutti gli anni ma per prevenire la
te “le zone coniglio”, per evitare lesioni ai loro piedini difficoltà di collocare i piccoli svezzati, si consiglia la ste-
delicati. rilizzazione. Il maschio adulto intero, invece, marca il
Un altro diversivo molto apprezzato è un vaso piatto e territorio con spruzzi di urina per cui, generalmente, si
largo con uno strato di erba, in cui il coniglio può roto- consiglia la castrazione.
larsi e scavare un poco. In questo modo si preserveranno Si consiglia la vaccinazione annuale contro la mixo-
le piante d’appartamento e anche i conigli (perché molte matosi e la malattia emorragica virale. Si consigliano al-
piante di appartamento sono tossiche). meno due visite di controllo all’anno.

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LINEE GUIDA PER IL MANTENIMENTO


IN CATTIVITÀ DEI RODITORI

Queste linee guida non contemplano né il manteni- La caratteristica comune è la dentizione ed in partico-
mento di animali da riproduzione, né il mantenimento lare la presenza di sviluppati incisivi, superiori e inferio-
presso negozi e commercianti. ri, a crescita continua (a radice aperta) provvisti di radi-
ci curve che occupano la maggior parte dello scheletro
della mandibola e della mascella.
INQUADRAMENTO TASSONOMICO I Roditori sono mammiferi diffusi in tutto il mondo,
assenti soltanto in Nuova Zelanda e in alcune piccole
Il più grande ordine dei Mammiferi è quello dei Rodito- isole oceaniche. Da queste osservazioni si desume che in-
ri con 33 famiglie e circa 2277 specie differenti. La classi- dividuare linee guida comuni per tutti sia quasi impossi-
ficazione dei Roditori, da sempre controversa soprattutto bile: fortunatamente però, all’interno di questo stermina-
per il sottordine Hystricomorpha, comprende 5 sottordini. to gruppo, vengono tenute comunemente in cattività un
numero relativamente ridotto di specie.
Vengono di seguito illustrate le linee guida per i più co-
CLASSIFICAZIONE DEI RODITORI muni roditori mantenuti in cattività.
CAVIA (Cavia aperea porcellus)
Classe: Mammalia CINCILLÀ (Chinchilla lanigera)
Ordine: Rodentia Genere DEGU (Octodon degus)
Sottordine: Hystricomorpha
famiglia: (Caviidae) Cavia C. aperea porcellus
famiglia: Capibara Hydrochoerus hydrochaerus AMBIENTAZIONE
famiglia: (Octodontidae) Octodon O. degu
famiglia: (Chinchillidae) Cincillà Chincilla spp È meglio che questi animali, quando non c’è il pro-
famiglia: (Hystricidae) Porcospino prietario in casa, stiano in un ambiente controllato; ci so-
famiglia: (Dasyproctidae) Aguti no troppi rischi…
Sottordine: Castorimorpha Questo ambiente deve essere di dimensioni adeguate
superfamiglia: castoridea Castori alla specie, se da un lato è accettabile che stia in una gab-
superfamiglia: geomidae Gopher bia di dimensioni relativamente modeste per dormire, o
superfamiglia: heteromydae Ratti e topi canguro per passare poco tempo della giornata, è anche ovvio che
Sottordine: Anomaluromorpha se deve passarci alcune ore, è indispensabile che l’am-
famiglia: petetidae Lepre saltatrice del Capo Pedetes biente offra al suo ospite lo spazio per muoversi bene e
capensis le giuste distrazioni.
famiglia: anumaluridae Zenkerella
Sottordine: myiomorpha Gabbia
famiglia: Muridae La gabbia per una cavia deve avere le seguenti dimen-
sottofamiglia: Deomynae sioni (minime): 80 × 50 × 40 cm. Per un cincillà le di-
sottofamiglia: Gerbillinae Gerbilli mensioni minime devono essere circa 100 × 80 × 100, ma
sottofamiglia: Leimmanocomynae è preferibile 200 × 200 × 100 cm perché richiedono una
sottofamiglia: Lophyominae Topo dalla criniera gabbia spaziosa; deve svilupparsi su più piani in quanto
sottofamiglia: Murinae Topo, ratto… Mus musculus, ai cincillà piace saltare ed arrampicarsi. I degu sono ani-
rattus norvegicus… mali molto attivi a cui piace saltare; la gabbia deve svi-
Sottordine: sciuromorpha lupparsi in altezza ed avere più ripiani. Le dimensioni mi-
famiglia: Aplodontidae Castoro di Montagna nime sono di 80 × 60 × 100 cm.
Aplodontia rufa Deve essere collocata in un luogo tranquillo, lontano
famiglia: Gliridae Ghiro, quercino, moscardino, driomio da confusione ed animali molesti, privo di correnti d’aria
famiglia: Sciuridae e di sbalzi di temperatura. La gabbia non va lasciata al
sottofamiglia: Callosciurinae Scoiattoli asiatici, sole nelle ore più calde per rischio di surriscaldamento o
scoiattoli asiatici giganti colpo di calore.
sottofamiglia: Ratufinae È consigliabile tenere più di un individuo per rispetta-
sottofamiglia: Sciurillinae re il loro naturale comportamento sociale: la gabbia do-
sottofamiglia: Xerinae Marmotta, cane della prateria, vrà essere in proporzione più grande in base al numero
citello, scoiattolo striato, Marmota, Cynomis, di animali.
spermophilus citello, Tamias L’ambiente ideale per il mantenimento in cattività del-
sottofamiglia: Sciurinae Scoiattoli, volanti, scoiattoli la cavia dovrebbe avere una temperatura di 20-22 °C e
arboricoli, scoiattolo comune un’umidità relativa del 40-70%.

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L’ambiente ideale per il mantenimento in cattività del tamina C (indispensabile per la cavia). Nel cincillà frutta
cincillà dovrebbe avere una temperatura di 20-22 °C e e leccornie (uvetta, pezzi di noce, di nocciola…) vanno
un’umidità relativa inferiore al 50%. fornite con parsimonia, al massimo un paio di volte a
Per il degu la temperatura ideale è di circa 20 °C e settimana.
l’umidità relativa circa 40-50%. Il fieno deve costituire la base dell’alimentazione di
La gabbia deve avere un substrato sempre pulito, mor- questi animali e non deve mai mancare. È fondamentale
bido ed assorbente per evitare patologie ai piedi; può es- per il mantenimento in salute del tratto digerente; prov-
sere costituito ad esempio da pellet di carta riciclata, car- vede a mantenere i denti della giusta lunghezza grazie al
ta di quotidiani, truciolo depolverato di legno non resi- contenuto in silicati che fungono da raspa sulle corone
noso e non trattato, pellet di legno proveniente da legno dei denti ad accrescimento continuo. Apporta fibra lun-
non resinoso, fieno. Da evitare la lettiera per gatti che può ga indispensabile per la corretta motilità dell’intestino.
essere nociva se ingerita e provocare lesioni alle zampe. La verdura deve essere somministrata quotidianamen-
All’interno della gabbia deve essere sempre presente te, deve essere accuratamente lavata e non fredda di fri-
un nido per consentire all’animale di riposare e dormire; gorifero. È importante variare il tipo di verdura per assi-
inoltre al minimo spavento funge anche da rifugio con curare un’alimentazione più varia possibile.
importanti benefici dal punto di vista psicologico. I mi- Si consiglia di cominciare sino dalla giovane età perché
gliori sono quelli in plastica perché possono essere facil- le cavie possono sviluppare abitudini alimentari difficili,
mente lavati ma possono andare bene anche nidi di legno fissandosi su un solo mangime o addirittura su una man-
o cartone se vengono sostituiti spesso quando sono spor- giatoia e rifiutandosi di avvicinare ogni altro cibo. Da
chi. Da evitare casette verniciate o che contengano chio- preferire i vegetali ricchi di vitamina C: bietole, broccoli,
di, viti ecc. che possono essere pericolosi se ingeriti o cavoli, spinaci, cicoria, erbe di campo, vegetali a foglia
causare ferite. verde scuro, arance, kiwi, peperoni.
Deve essere presente una rastrelliera o una palla porta Il pellet deve contenere all’incirca 16-20% di protei-
fieno, in modo tale che il fieno non stia a contatto con fe- ne e circa 16-25% di fibra. Le miscele di pellet, semi e
ci e urine. fioccati non vanno somministrate alle cavie perché so-
Il cibo fresco (verdura, frutta) ed eventualmente il cibo no molto dannose. Il pellet per cincillà deve contenere
secco (pellet) devono essere contenuti in due contenitori circa 15-35% di fibra, 16-20% di proteine e 25% di
separati, pesanti, non ribaltabili e vanno sempre mante- grassi; per un animale adulto sono sufficienti circa 2
nuti puliti. Un beverino a goccia deve essere presente per cucchiai al giorno. Per il degu si può utilizzare il pellet
fornire acqua. per cincillà.
I cincillà e i degu sono animali molto puliti e si deve Il fabbisogno giornaliero di vitamina C per una cavia
dar loro la possibilità di fare quotidiani bagni di sabbia. è di circa 10-30 mg/kg; in particolari condizioni quali
Ogni 10 giorni circa la sabbia va cambiata completa- stress, malattia o gravidanza il fabbisogno può aumenta-
mente (perché perde il potere assorbente nei confronti re sino a 50 mg/kg.
delle secrezioni oleose). Questi fabbisogni possono essere raggiunti con una
È importante non riempire troppo la gabbia e lasciare corretta dieta. In commercio esistono integratori di vita-
spazio libero all’animale per muoversi a proprio agio. Al- mina C specifici per cavie o, in alternativa, si possono
meno 2-3 ore al giorno questi animali devono avere la utilizzare i prodotti destinati all’uomo.
possibilità di uscire dalla gabbia per fare esercizio fisico Da evitare cereali, dolciumi, bastoncini di miele e semi,
ed evitare così problemi di salute come ad esempio l’obe- prodotti del panificio, alimenti a base di latte, granaglie
sità e l’osteoporosi. e fioccati: conducono questi animali a pesanti patologie
carenziali, a disturbi gastroenterici e a problemi dentali
Trasportino gravi quali ad esempio le cuspidi dentarie.
Il trasportino è necessario per il trasporto di questi ani- Il cambio di alimentazione va effettuato con graduali-
mali, in caso di spostamenti anche brevi. In commercio tà affinché l’apparato gastroenterico si abitui al nuovo ti-
sono disponibili dei piccoli trasportini in plastica con le po di alimentazione e deve essere fatto in circa 7-10 gior-
pareti piene e la parte superiore trasparente e aerata, che ni diminuendo gradualmente il cibo errato per incremen-
consentono all’animale di sentirsi protetto e al sicuro da- tare quello corretto.
gli eccessivi stimoli esterni. Infine l’acqua deve essere sempre a disposizione, fresca
È meglio, infatti non trasportare l’animale nella gabbia e pulita, tramite un beverino a goccia.
(troppo grande), anche perché essendo aperta non con-
sente all’animale di sentirsi al sicuro. I migliori sono quel-
li chiusi, per cani e gatti. Alla griglia che funge da porta si NECESSITÀ FISIOLOGICHE
può applicare un beverino e si può lasciare del cibo (fie-
no o verdura) a disposizione se il viaggio è lungo. La cavia o porcellino d’india è originaria
degli altipiani erbosi delle Ande (America
meridionale) dove già più di 5000 anni fa
ALIMENTAZIONE veniva addomesticata. È un animale assolutamente grega-
rio che vive bene in compagnia dei suoi simili, in libertà
La cavia, il cincillà e il degu sono erbivori stretti e una infatti forma gruppi di 20-50 animali: il maschio domi-
dieta adeguata consiste in fieno di ottima qualità ad libi- nante ha un harem formato da più femmine e i loro pic-
tum, verdure fresche miste, pellet formulato in modo coli e non tollera l’attività sessuale di altri maschi. Abita-
specifico per cavie, cincillà o degu e un’integrazione di vi- no tane e tunnel costruiti da altri animali dove si rifugia-

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no al minimo pericolo; evitano la luce intensa e sono più AMBIENTAZIONE, GABBIA


attive alla sera e al mattino presto. La comunicazione av-
viene mediante un’ampia varietà di versi e squittii. Un topo detenuto singolarmente (sconsi-
La cavia, se ben tenuta in cattività, è un ottimo ani- gliabile data la natura sociale della specie)
male da compagnia: è gentile, si lascia maneggiare vo- dovrà avere uno spazio di almeno 180 cm2
lentieri, raramente morde e spesso instaura un rapporto che diventano 200 per una coppia o una
di affetto con il proprietario che rafforza mediante il suo femmina con prole non svezzata: si tratta naturalmente
ricco vocabolario di versi. di misure minime in quanto corrispondono ad una gab-
Il cincillà è un roditore istricomorfo ori- bia di appena 20 × 10 cm. Ogni soggetto in più dovreb-
ginario della cordigliera andina, adattato- be disporre di 80 cm2 e la colonia non dovrebbe supera-
si ad un ambiente molto rustico e proibiti- re i 30 individui per limitare le dispute gerarchiche: l’al-
vo; vive in Cile, Bolivia, Perù e Argentina tezza minima deve essere di 12 cm per consentire la sta-
ad altitudini di circa 3-4000 metri. zione eretta agli animali. Fondamentale la presenza di
Tendenzialmente notturni, i cincillà non sono aggres- una lettiera morbida scavabile mantenuta regolarmente
sivi ma docili, specialmente le forme domestiche sele- pulita, di mangiatoia a tramoggia e beverino a goccia che
zionate come animali d’affezione), molto puliti e prati- impediscano la contaminazione di cibo ed acqua, di uno
camente privi di odore; sono molto apprezzati per la o più rifugi e di arricchimento ambientale che sarà rap-
splendida e morbidissima pelliccia. Sono animali grega- presentato da tunnel, oggetti rosicchiabili e ruota del ti-
ri, in natura vivono in gruppi formati da numerosi in- po “pieno” cioè senza sbarrette in cui la coda potrebbe
dividui e trascorrono molto tempo nascosti in rifugi rimanere impigliata.
nelle rocce e nelle tane; sono attivi soprattutto alla sera La temperatura ideale sarà di circa 24 °C e l’umidità
e durante la notte, tuttavia in cattività si abituano agli piuttosto bassa, intorno a 50-60%: fotoperiodo naturale
orari dei proprietari. e comunque con almeno 10 ore di buio.
A differenza della maggior parte dei roditori da com- I ratti, data la maggiore dimensione, richiedono allog-
pagnia, i cincillà sono animaletti longevi e, se ben tenuti, gi proporzionalmente più ampi: 80 × 40 dovrebbero rap-
possono superare i 15 anni. Le forme non domestiche so- presentare il limite minimo per gli animali tenuti in casa:
no incluse in appendice I della CITES. grandi spazi sono senz’altro necessari per questi animali
Il degu è originario del Cile e vive su terreni rocciosi in attivi ed intelligenti. In generale sono animali meno ag-
gruppi numerosi. È un animale diurno. Se ben gressivi rispetto ai topi e tollerano meglio la densità di po-
tenuto in cattività può arrivare a dieci anni. polazione ma ogni cambiamento nella struttura sociale
Quando si afferrano si deve fare attenzione del gruppo (es. allontanamento di un soggetto) determina
soprattutto alla fragile coda, infatti la sua cute lotte per il ristabilirsi di un nuovo ordine gerarchico.
si stacca facilmente provocando una ferita. I criceti devono essere sistemati in una gabbia
L’arricchimento ambientale è molto im- che si sviluppa preferibilmente in orizzontale; de-
portante per il benessere psicologico; si pos- ve esserci una buona aerazione e la gabbia deve
sono mettere a disposizione tubi di plastica, scatole di car- essere sempre mantenuta pulita. Le dimensioni
tone, blocchetti di legno atossico da rosicchiare (vanno be- minime devono essere 60 × 30 × 30 cm; vanno
ne i legni di betulla, di albero da frutto tipo melo o pero; bene anche quelle a più piani collegati da rampe.
da evitare il susino, il ciliegio e l’oleandro), l’anima di car- Non va bene utilizzare come contenitori gli acquari o i
tone dei rotoli di carta da cucina riempiti di cibo e chiusi fauna-box perché la ventilazione è troppo scarsa. La su-
alle estremità, giochi in legno atossico per pappagalli… perficie su cui camminano gli animali non deve essere co-
stituita da grata metallica ma da una superficie liscia per
Per evitare problemi di distocia la cavia femmina deve evitare che si feriscano i piedi. Il substrato adatto è co-
N O T E

accoppiarsi entro i 7 mesi di età (ma non prima di 2-3 stituito da truciolo di legno depolverato, carta di giorna-
mesi di vita) perché entro questo arco di tempo la sinfisi le, pellet di carta riciclata… da evitare la lettiera per gat-
pubica rimane con struttura fibro-cartilaginea per tutta ti che provoca danni alle zampe e, se ingerita, può essere
la vita dell’animale; se la femmina invece partorisce oltre causa di gravi patologie.
i 7 mesi di età la cartilagine si ossifica con impossibilità Fondamentale la presenza di una scatola-nido di pla-
per i cuccioli di passare attraverso il bacino della madre. stica, legno o terracotta dove l’animaletto possa organiz-
zare una stanza da letto con dispensa dove passerà gran
parte delle ore di luce. Sono da evitare le imbottiture in
STATO DI SALUTE E VISITE PERIODICHE fibre tipo cotone o lana sintetica in quanto si arrotolano
sulle estremità degli arti e inducono necrosi delle dita o
Si consigliano visite periodiche, due volte l’anno. Per dell’intera mano/piede.
questi animali non sono previste vaccinazioni preventive. Altra cosa importante è fornire al criceto stimoli e di-
versivi per consentirgli una normale attività: oltre alla
classica ruota (meglio quelle piene piuttosto che quelle
Topo e ratto a sbarrette, per evitare traumi agli arti), tunnel, rami da
(Mus musculus e Rattus norvegicus) scalare, scatole di cartone da rosicchiare e oggetti da
manipolare e mordere, ad esempio noci e nocciole col
Criceti guscio.
(Mesocricetus auratus, Phodopus sungorus, Phodopus La gabbia va posizionata in ambienti a temperatura e
campbelli, Phodopus roborovskii, Cricetulus griseus) umidità costanti (non cucina e bagno), non troppo illu-

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minati e lontano dalle camere da letto data l’attività not- cantini del tipo light per cani, 1-2 tarme della farina, un
turna degli animaletti. grillo… È salutare anche lasciare a disposizione del fieno
I criceti sono tendenzialmente solitari e, soprattutto per aumentare la percentuale di fibra della dieta. Da evi-
per i criceti dorati, la sistemazione ottimale è un singolo tare dolciumi, cioccolato e gli snack contenenti miele, bi-
individuo per gabbia. La convivenza di più soggetti sfo- scotti, semi di girasole.
cia in continue zuffe che possono concludersi con gravi In commercio sono disponibili anche alimenti estrusi o
ferite o con il decesso del soggetto più debole. pellettati appositamente formulati per criceti. Si tratta di
una valida alternativa in quanto il criceto non seleziona
l’alimento, sono cibi nutrizionalmente completi che for-
TRASPORTINO niscono quindi una dieta bilanciata. Possono essere una
alternativa alla miscela di semi ma non evitano la neces-
Il trasportino è necessario per il trasporto di questi ani- sità di integrare con alimenti freschi.
mali, anche in caso di spostamenti brevi. In commercio È indispensabile lasciare a disposizione acqua sempre
sono disponibili dei piccoli trasportini in plastica con le fresca e pulita tramite un beverino a goccia.
pareti piene e la parte superiore trasparente e aerata, che
consentono all’animale di sentirsi protetto e al sicuro da-
gli eccessivi stimoli esterni. NECESSITÀ FISIOLOGICHE
È meglio, infatti, non trasportare l’animale nella gabbia
(troppo grande), anche perché essendo aperta non con- Topi e ratti vengono allevati a livello amatoriale per di-
sente all’animale di sentirsi al sicuro. I migliori sono quel- verse ragioni: animali d’affezione, animali da esposizione.
li chiusi, per cani e gatti. Alla griglia che funge da porta si Il criceto dorato (Mesocricetus auratus) è il più noto
può applicare un beverino e si può lasciare del cibo (fie- criceto che viene utilizzato nella ricerca scientifica e man-
no o verdura) a disposizione se il viaggio è lungo. tenuto come animale da compagnia, tuttavia esistono
molte altre specie che si trovano in commercio.
Ad esempio il criceto siberiano (Phodophus sungorus),
ALIMENTAZIONE il criceto cinese (Cricetulus griseus), il criceto di robo-
rovskii (Phodopus roborovskii), il criceto russo (Phodo-
Per l’alimentazione dei topi esistono appositi pellettati pus campbelli).
fatti per le mangiatoie a tramoggia: in alternativa I criceti hanno le tasche guanciali che sono introfles-
un’equilibrata miscela di granaglie, vegetali freschi ed ali- sioni della mucosa orale; queste strutture sono utilizzate
menti di origine animale a costituire una razione conte- per immagazzinare il cibo.
nente il 15-18% di proteine ed il 5-10% di grassi (a se- Il criceto dorato è il più grande con una media di 120
conda del momento fisiologico) è ugualmente adeguata grammi e ne sono state selezionate molte varietà. È il cri-
purché somministrata in quantità controllata, onde evita- ceto più comunemente mantenuto in cattività; in libertà
re che i topi scelgano solo gli alimenti più graditi sbilan- vive in Siria e trascorre molto tempo nelle tane. È un ani-
ciando la razione. Il pellettato invece può essere sommi- male notturno e solitario che non tollera la presenza dei
nistrato a volontà essendo una dieta di per sé bilanciata. suoi simili, reagendo con furiosi combattimenti.
Le esigenze alimentari ed ambientali dei ratti sono si- Se la temperatura ambientale scende sotto i 5-8 °C en-
mili a quelle dei topi in cattività. tra in letargo.
L’alimentazione deve essere varia: un buon misto di se- Le note di gestione di questi criceti possono essere si-
mi per criceti che contenga una bassa o nulla percentua- mili tra loro.
le di semi di girasole, verdure fresche miste (carote, insa-
late, sedano, tarassaco, broccoli…), frutta di stagione
(mela, pera, kiwi…). STATO DI SALUTE E VISITE PERIODICHE
Una-due volte a settimana si integra la dieta con ali-
menti proteici, alcuni esempi sono: un pezzetto di uovo Si consigliano visite periodiche, due volte l’anno. Per
sodo, un piccolo dadino di formaggio, un paio di croc- questi animali non sono previste vaccinazioni preventive.

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CANE DELLA PRATERIA DALLA CODA NERA


(Cynomys ludovicianus)

Il cane della prateria dalla coda nera è uno A tal proposito è consigliabile utilizzare gabbie con pa-
sciuride terricolo che scava intricate gallerie reti lisce facendo attenzione a mantenere comunque una
nel sottosuolo, creando colonie molto nume- buona aerazione.
rose. È nativo del Nord-America, attivo so- Fondamentale la presenza di nidi in cui gli animali
prattutto durante il giorno deve il suo nome al- possono rifugiarsi. Almeno due mangiatoie devono esse-
le particolari vocalizzazioni simili a quelle di un cane. re presenti: una per il cibo secco e l’altra per il cibo fre-
L’organizzazione sociale del cane della prateria dalla sco. Una rastrelliera per il fieno è importante ed evita che
coda nera in natura è molto intensa e complessa: vivono questo fondamentale alimento venga a contatto con le
in colonie numerosissime composte anche da milioni di urine e le feci degli animali. Un beverino a goccia forni-
individui. Un comportamento caratteristico è il “bacio”, sce l’acqua che dovrà essere sempre fresca e pulita.
mostrando gli incisivi i cani della prateria si riconoscono, La temperatura ideale di mantenimento è di circa 20-
si salutano e rinsaldano i rapporti. 22 °C e l’umidità relativa del 30-70%. Durante il perio-
Complesso è anche il repertorio di vocalizzazioni che do invernale questi animali andranno incontro ad una
possiedono, una varietà di suoni sono utilizzati per di- specie di letargo caratterizzato da una ridotta attività, da
verse situazioni: paura, eccitazione, irritazione, aggres- una ridotta assunzione di alimento e da lunghe ore spese
sione ecc. Gli animali tenuti come pet spesso rivolgono a dormire.
il loro articolato linguaggio verso gli umani e si instau- L’ideale sarebbe allevare questi animali in una voliera
ra un vero e proprio dialogo; i proprietari pian piano di 2 mt × 2 mt × 2 mt parzialmente interrata cosicché gli
imparano a capire i versi dei loro animali e questa inte- animali possano scavare tane e costruire gallerie sotter-
razione rafforza il rapporto tra pet e umani. In cattivi- ranee proprio come fanno in libertà.
tà i cani della prateria vengono molto spesso tenuti co-
me pet solitari e questo purtroppo contribuisce allo svi-
luppo di disturbi comportamentali gravi: aggressività, ALIMENTAZIONE
automutilazioni… È necessario quindi che questi sog-
getti possano avere interazioni con soggetti della stessa Questo roditore sciuromorfo presenta i denti incisivi
specie o con umani che possono assicurare loro compa- di tipo elodonte, è erbivoro e in libertà si nutre prevalen-
gnia e gioco. temente di radici ed erbe selvatiche, un po’ di frutta e
qualche insetto. In cattività è necessario offrire una dieta
ricca di fibra e povera di grassi: fieno polifita a volontà,
ALLOGGIO poco pellet specificatamente formulato per cani della
prateria, verdura fresca e piccole quantità di frutta. Un
La gabbia deve essere il più spaziosa possibile, almeno buon pellet ha una quota proteica del 10-12%, grassi
1 mt × 1 mt × 80 cm; dovrebbe essere fornita di alcune 1,5-2,5%, fibra non meno del 20-25%. È consigliabile
stanze per rispettare la normale attività di questi anima- razionare l’alimento pellettato per evitare l’obesità a cui
li e per l’esercizio fisico. È consigliabile non utilizzare questi animali sono soggetti in cattività. I cereali e i loro
scale perché i cani della prateria non sono abili scalatori derivati (pane, pasta, grissini, cracker, dolciumi…) sono
e cadendo possono provocarsi fratture. Il substrato della da evitare perché troppo calorici e provocano seri danni
gabbia deve dare la possibilità agli animali di mantenere all’apparato gastroenterico, oltre che obesità. Da evitare
l’innato comportamento di scavare; deve essere pulito, anche i cibi grassi come i semi di girasole, le arachidi e gli
atossico, non polveroso, assorbente (fieno, carta di gior- altri semi. Nel periodo invernale si integra la dieta con
nale, pellet di carta riciclata…). qualche insetto, sono molto gradite le cavallette.
È importante fornire continuamente giochi e rami da
rosicchiare (ad esempio legno di alberi da frutta) sia per
aiutare l’animale a passare il tempo e a mantenere pa- STATO DI SALUTE E VISITE PERIODICHE
reggiati i denti sia per impedire che si attacchi per ore al-
le sbarre della gabbia, traumatizzando a tal punto le ra- Si consigliano visite periodiche, due volte l’anno. Per
dici degli incisivi che spesso esse evolvono in neoplasie. questi animali non sono previste vaccinazioni preventive.

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LINEE GUIDA PER IL MANTENIMENTO IN CATTIVITÀ


DEI PASSERIFORMI (Uccelli ornamentali da gabbia e da voliera)

Queste linee guida non contemplano né il Cardellino (Carduelis carduelis), Verdone (Carduelis
mantenimento di animali da riproduzione, né chloris), Verzellino (Serinus serinus), Lucherino (Car-
il mantenimento presso negozi e commercianti. duelis spinus), Ciuffolotto (Pyrrhula pyrrhula), Passe-
ro (Passer domesticus) e Fringuello (Fringilla coelebs)
L’Ordine dei Passeriformi è il più grande all’interno sono i più frequentemente allevati. Queste specie sono
della Classe Aves: su circa 9000 specie di uccelli descrit- allevate in cattività da meno tempo e richiedono mag-
te, oltre 5000 appartengono ai Passeriformi, con dimen- giore attenzione per essere mantenute ed allevate con
sioni che variano dai pochi gr del Fiorrancino ai 1300 gr successo: la loro crescente diffusione ed il gran nume-
del Corvo imperiale. ro di mutazioni di colore riscontrate negli ultimi anni
Il regime alimentare è assai vario, con specie esclusiva- contribuiscono a provare un certo adattamento alla vi-
mente insettivore (per esempio la Rondine) o solo preva- ta domestica e a garantire indirettamente che gli esem-
lentemente tali e in una parte dell’anno anche frugivore plari in cattività non siano stati prelevati in natura.
(per esempio i Silvidi), oppure al contrario, prevalente-
mente granivore ed in piccola parte insettivore (per esem- 3. Gli Estrildidi, numerosa Famiglia diffusa in Africa,
pio il Passero). In linea di massima si può affermare che Australia, Asia meridionale e Micronesia, che conta
tutti, in una certa misura e almeno in primavera e du- sia specie domestiche ormai quasi quanto il Canari-
rante l’allevamento della prole, sono in parte insettivori no (il Diamante mandarino, Taenopygia guttata, il
(od animalivori in senso più lato), mentre i tipici insetti- Diamante di Gould, Chloebia gouldiae, o il Passero
vori spesso consumano una certa quantità di grani verso del Giappone, Lonchura X spp, che non ha neanche
l’autunno. un nome scientifico proprio in quanto forma dome-
Da queste semplici osservazioni si desume che indivi- stica antichissima derivata dall’ibridazione ripetuta
duare linee guida comuni per tutti sia quasi impossibile. di varie specie asiatiche appartenenti al genere Lon-
Fortunatamente però, all’interno di questo sterminato chura) insieme a specie di più recente allevamento
gruppo, vengono tenute comunemente in cattività solo un ma ormai ben adattate alla vita captiva come le va-
numero ridotto di specie fra loro relativamente omogenee. rie Erythrura.

Possiamo individuare i seguenti gruppi:


1. Canarini (Serinus canaria var. domestica) forma addo- AMBIENTAZIONE
mesticata del Canarino selvatico che in natura si repe-
risce nelle isole Canarie, nelle Azzorre e a Madeira, (la Per una coppia di Canarini o di altri piccoli uccelli eso-
zona cosiddetta Macaronesia). tici domestici (Diamante mandarino, Diamante di
Il canarino è addomesticato fin dal 1600 ed allevato in Gould, Passero del Giappone, Padda) la sistemazione mi-
maniera “intensiva” a partire dal secolo successivo: in gliore è rappresentata da una gabbia razionale e spazio-
oltre 400 anni di vita in ambiente controllato ha dato sa, almeno 60 × 30 × 30 cm, arredata con 3 posatoi: 2
origine a decine di razze e centinaia di varietà suddivi- disposti in alto, distanti tra loro il più possibile per inco-
se in tre gruppi principali: Canarini da canto, di colo- raggiare il volo orizzontale, il terzo in mezzo e più in bas-
re e di forma e posizione. I Canarini vengono allevati so (per facilitare l’accesso alle mangiatoie). I posatoi mi-
sia a scopo ornamentale che come animali d’affezione, gliori sono rappresentati da rami naturali di diverso dia-
ma anche a scopo sportivo, ossia per partecipare ad metro (per consentire una naturale ginnastica del piede)
esposizioni, in maniera non dissimile da altri animali che vanno periodicamente sostituiti: tutte le essenze non
domestici come i cani o i gatti. È fatto assodato che i tossiche e non resinose sono accettabili; ideali i rami di
Canarini siano animali perfettamente adattati alla vita albero da frutto tipo melo e pero, come anche il salice e
captiva e incapaci di sopravvivere fuori dall’ambiente la betulla. I posatoi tradizionali cilindrici di plastica so-
artificiale: sono infatti pochissime le segnalazioni di no molto igienici ma essendo troppo regolari non con-
rinselvatichimento di esemplari di questa specie acci- sentono la fisiologica ginnastica del piede, per cui non
dentalmente fuggiti. dovrebbero essere l’unico supporto a disposizione degli
uccelli. È meglio evitare di riempire troppo la gabbia con
2. Fringillidi (diversi dal Canarino che appartiene pure a altalene e giochini vari, a meno che essa non sia molto
questa Famiglia). spaziosa.
Questo gruppo pone qualche problema in più in quan- Le mangiatoie indispensabili sono quelle per i semi,
to molte specie sono presenti allo stato selvatico sul una per ogni uccello ospitato, un porta pastone e una lin-
territorio nazionale, presentando quindi il loro alleva- guetta per il grit (v. oltre).
mento il potenziale rischio di stimolare il prelievo ille- Le gabbie rotonde, di forme irregolari e di dimensioni
gale di soggetti in natura. troppo ridotte non sono confortevoli per gli uccelli.

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Le specie più vivaci, come le Erythrura o i Fringillidi dieta è costituita da una miscela di semi adatta alla spe-
europei, si alloggiano meglio in contenitori più capaci, cie ed al periodo dell’anno, integrata con vegetali vari ed
da 90 × 30 × 30 a 120 × 40 × 50 cm: la disposizione dei alimenti composti (pastoncini): sono disponibili anche
posatoi e delle mangiatoie resta però fondamentalmente alimenti formulati basati sullo stesso principio di quelli
la stessa. per pappagalli, ma il loro uso è ancora sporadico, anche
Requisito fondamentale delle gabbie per uccelli canori perché tutto sommato l’alimentazione granivora è molto
è la griglia sul fondo, che impedisce agli uccelli il contat- più naturale per questi uccelli che per gli Psittacidi: è co-
to con le feci e con cibo caduto contaminato: la sua as- munque necessaria tutta una serie di attenzioni.
senza aumenta molto il rischio di malattie parassitarie e
batteriche per gli ospiti. Miscela di semi
Sotto la griglia trova posto una lettiera che può essere Preponderanza di scagliola per Canarini e Fringillidi,
di materiale particolato assorbente (sabbia, argilla per preponderanza di panico e miglio per Australiani e Afri-
gatti, tutolo di mais) oppure un semplice foglio di carta cani. Semi grassi (niger, ravizzone, perilla ecc.) con at-
da cambiare frequentemente: se la gabbia fosse sprovvi- tenzione, in quanto irrancidiscono facilmente e sono fa-
sta di griglia i materiali particolati per il fondo sono da cilmente contaminati da muffe altamente tossiche. Le
evitare per minimizzare il rischio di ingestione di mate- mangiatoie dovrebbero contenere solo la quantità di mi-
riale contaminato e non digeribile. scela consumata giornalmente e riempite solo a consu-
La gabbia va sistemata in un ambiente luminoso e sen- mo avvenuto, per indurre l’uccello a consumare tutti i
za correnti d’aria, possibilmente dove sia possibile per gli semi e non solo i preferiti. Attenzione al fatto che molti
animali seguire il fotoperiodo naturale, quindi non in uccelli riempiono la mangiatoia di bucce e ad un’oc-
stanze dove si soggiorna fino a tarda sera. Assolutamen- chiata superficiale essa appare piena di semi: la carenza
te inadatta la cucina, data l’alta tossicità del gas e dei va- di cibo è rapidamente letale in queste creature dal velo-
pori sviluppati dalle pentole antiaderenti (gas di teflon). ce metabolismo.
Per le specie domestiche la temperatura ha un’impor-
tanza relativa e si trovano a loro agio fra i 10 e i 20 gra- Semi “condizionati” o “della salute”
di, con un’umidità relativa del 50-70%, quindi alle con- Attenzione in quanto le miscele sono spesso vecchie e
dizioni normali delle nostre abitazioni: nessuna delle spe- rancide; quando si è sicuri della freschezza, piccole quan-
cie menzionate ha esigenze tali da richiedere ambienti tità di questi semi sono necessarie e gradite soprattutto ai
specialmente climatizzati. Fringillidi e vanno somministrate 2-3 volte la settimana
Spesso gli uccelli canori vengono mantenuti in stanze in contenitori appositi.
o locali appositamente dedicati al loro allevamento, al-
l’interno dei quali trovano posto gabbie e volierette: que- Semi germinati
sta soluzione è la migliore perché consente di mantenere Miscele apposite oppure misto per Ondulati messi a
temperatura, umidità e soprattutto fotoperiodo secondo germinare costituiscono un alimento estremamente nu-
le esigenze degli uccelli e non secondo le nostre. triente ed appetibile, però altamente delicato e deperibi-
Per valutare l’idoneità di un locale di allevamento si le. I semi cotti, ammollati in acqua per 24 h e poi bolliti
guardano: le condizioni igieniche sia delle gabbie che per 15-20 minuti, costituiscono un’alternativa accettabi-
della stanza; la sistemazione razionale ed igienica di ali- le, ma molto meno nutritive e comunque non possono es-
menti ed accessori che devono essere in contenitori sere lasciati a disposizione più di 8 h.
chiusi e protetti da roditori ed insetti; la temperatura e
l’umidità; l’aerazione; l’illuminazione (che può essere Frutta e verdura
naturale o artificiale regolata da appositi timer); e la Offrire quotidianamente una scelta di vegetali di sta-
concentrazione di individui: idealmente ad ogni metro gione freschi, ben lavati e asciugati; mela, pera, fichi, ci-
cubo di spazio devono corrispondere 4-6 uccelli delle coria, scarola e insalate le essenze più usate.
specie citate.
Tutte le specie europee e molte fra quelle esotiche si Erbe prative
adattano bene ai nostri climi e possono essere alloggiate Gradite soprattutto ai Fringillidi, centocchio, stellaria,
tranquillamente all’esterno, sia in gabbia riparata dal dente di leone, crescione e cardo le più comunemente
vento e dal sole diretto sia, ove possibile, in voliera. usate. La loro mancata fornitura non deve essere inter-
pretata come una negligenza in quanto questi uccelli pos-
sono restare in buona salute anche consumando vegetali
TRASPORTO coltivati, ma le erbe spontanee costituiscono un potente
impulso alla riproduzione.
Cassette basse con pareti opache ed apertura dall’alto
per minimizzare lo stress: sempre disponibile fonte di ali- Grit
mento. Trasporto singolo o a piccoli gruppi a seconda Necessario agli uccelli granivori per una corretta dige-
delle specie. stione, deve essere offerto in linguette separate e non
sparso sul fondo della gabbia dove viene contaminato
dalle feci.
ALIMENTAZIONE Si sconsiglia l’aggiunta di carbone attivo, del quale
non è certa l’azione detossicante, mentre è nota la capa-
Le specie più comunemente allevate sono principal- cità di limitare l’assorbimento di vitamine e oligoelemen-
mente od esclusivamente granivore e la base della loro ti dall’apparato digerente.

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ARRICCHIMENTO AMBIENTALE pesi nella gabbia. Le specie più domestiche come i Cana-
rini e i Diamanti mandarini sono estremamente socievo-
Le esigenze psicologiche degli uccelli canori sono mol- li e a loro agio in presenza dell’uomo o degli altri animali
to più semplici rispetto a quelle ad esempio degli Psitta- domestici; altre specie meno selezionate sono invece più
ciformi, ma un allevatore responsabile conosce e rispetta reattive e non dovrebbero essere alloggiate in ambienti
comunque le caratteristiche etologiche delle specie che chiassosi e troppo frequentati.
alleva. Le minori necessità ambientali di queste specie le Nessun uccello dovrebbe essere detenuto singolarmen-
rende meno soggette alla noia da ambiente captivo, tut- te: è però bene ricordare che non tutte le specie manten-
tavia essi gradiscono la possibilità di fare regolarmente il gono il legame di coppia durante tutto l’arco dell’anno
bagno, di adoperare posatoi (di differente diametro ed per cui fuori dalla stagione riproduttiva per alcune spe-
elasticità), altalene, nonché alimentarsi da fonti diverse cie (fra cui il comune Canarino) può essere più naturale
dalla mangiatoia, ad esempio spighe di panico o miglio separare i due partner oppure formare gruppetti mono-
oppure frutta e verdura inserita su spiedini di legno ap- sessuali, in volierine separate, come avviene in natura.

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LINEE GUIDA SIVAE PER IL MANTENIMENTO


IN CATTIVITÀ DEGLI PSITTACIFORMI (Pappagalli)
COME PET BIRDS (Pappagalli da compagnia)

Queste linee guida non contemplano né il man- mensioni ridotte (la cosiddetta pappagalliera, di circa 50
tenimento di animali da riproduzione, né il x 50 x 50 cm), non è un ambiente adatto a un pappagal-
mantenimento presso negozi e commercianti. lo di dimensioni medie o grandi. Invece, una buona vo-
lieretta da interni, costruita con il materiale adatto, as-
semblata con i fili/rete di dimensioni adeguate e distan-
INQUADRAMENTO TASSONOMICO ziati in maniera corretta, può andare bene per Psittaci-
formi di piccole dimensioni come pappagallini ondulati,
I pappagalli sono un gruppo piuttosto omogeneo di calopsitte o inseparabili.
circa 350 specie di uccelli (Classe Aves) e appartengono Indicativamente, le dimensioni di una voliera adegua-
tutti all’ordine Psittaciformi (Psittaciformes). Quest’ulti- ta per uno/due pappagallini ondulati (Melopsittacus un-
mo è diviso in due famiglie: Cacatua (Cacatuidae) e Psit- dulatus) o per uno/due inseparabili (Agapornis spp.), so-
tacidi (Psittacidae). no di 60 x 40 cm, per 40 di altezza, mentre per le calop-
sitte (Nymphicus hollandicus), che sono un po’ più gran-
di ed hanno una struttura da volatore, è meglio un avia-
CLASSIFICAZIONE DEGLI PSITTACIFORMI rio di 80 x 50 cm x 50 di altezza.
Le voliere migliori sono costruite in materiali non tos-
Classe Aves Note N° specie sici, ma difficilmente aggredibili dal becco dei nostri pap-
Ordine Psittaciformes 353 pagalli; devono essere facili da pulire, meglio se con un
Famiglia Cacatuidae Cacatua 21 cassetto facilmente estraibile per la pulizia del fondo e la
Sottofamiglia Proboscigerinae Cacatua delle Palme 1 sostituzione della lettiera.
Sottofamiglia Calyptorhynchinae Cacatua neri 5 Ottime le volierette in cui una grossa porzione di pa-
Sottofamiglia Nymphicinae Calopsitta 1 rete si apre orizzontalmente, creando una specie di bal-
Sottofamiglia Cacatuinae Cacatua bianchi 14 cone che include un comodo posatoio.
Famiglia Psittacidae Pappagalli tipici 332
Sottofamiglia Loriinae Lori e Lorichetti 53 Voliere da interni
Sottofamiglia Psittacinae Pappagalli tipici I pappagalli di taglia media e grande invece [dal caic-
Tribù Psittrichadini Pappagallo di Pesquet 1 co (Pionites spp.) in su], hanno bisogno di una voliera da
Tribù Nestorini Kaka e Kea 2 interni. Premesso che non esiste una voliera troppo gran-
Tribù Strigopini Kakapo 1 de, è anche vero che questa deve stare in una casa, quin-
Tribù Micropsittini Pappagalli pigmei 6 di è inutile proporre dimensioni esagerate, che nessuno
Tribù Cyclopsittini Parrocchetti dei fichi 6 sarebbe in grado di soddisfare, ma piuttosto rifarsi agli
Tribù Platycercini Roselle e similari 37 standard internazionalmente accettati.
Tribù Psittaculini Pappagalli asiatici 66 Per i pappagalli fino a circa 3-400 grammi di peso, una
Tribù Psittacini Pappagalli africani 12 volieretta di circa 50 x 50 cm, x 120 di altezza potrebbe
Tribù Arini Pappagalli americani 148 andare bene, mentre per i pappagalli più grandi è neces-
sario passare ad almeno 70 x 70 cm, x 160 cm di altez-
za. Meglio se le voliere hanno il soffitto apribile, che si
AMBIENTAZIONE trasforma in un alloggio per un posatoio.

È ovvio che un pappagallo non può vivere libero in ca- Materiale di costruzione
sa quando non c’è il proprietario: ci sono troppi rischi. Il materiale con cui è costruita la voliera deve essere
Ergo, quando il pappagallo è solo a casa, deve stare in un robusto e non attaccabile dal pappagallo, quindi, niente
ambiente controllato. Questo ambiente deve essere di di- legno né plastica, meglio l’acciaio. Inoltre, è bene che le
mensioni adeguate alla specie, se da un lato è accettabile voliere siano esenti da zinco e piombo.
che stia in una voliera di dimensioni relativamente mo-
deste per dormire, o per passare poco tempo della gior- Tipo di aperture - sistemi antifuga
nata, è anche ovvio che se deve passarci alcune ore, è in- È essenziale che le voliere da interni siano costruite in
dispensabile che l’ambiente offra al suo ospite lo spazio modo che i pappagalli non riescano ad aprire le porte e
per muoversi bene e le giuste distrazioni. neppure a sbalzare beverini e mangiatoie per poi uscire
in maniera autonoma, con i rischi che ne conseguono.
Gabbia Come detto sopra, è sempre ben vista la presenza di
La gabbia, intesa come un ambiente controllato di di- un’apertura che possa fungere da porta trespolo perma-

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nente, quando il pappagallo è libero, fuori dalla voliera: sibile, sia psichico, sia soprattutto fisico, per l’uccello. In
in tal modo può identificare con facilità la zona di atter- linea generale è bene non trasportare i pappagalli nelle
raggio e stazionamento per rientrare in voliera. gabbie/voliere in cui stanno abitualmente. Gli animali so-
no esposti a troppi stimoli esterni che non possono gesti-
Mangiatoie e abbeveratoi e accessibilità a questi re bene dal punto di vista psicologico, ma soprattutto,
È molto importante che le normali manovre di sostitu- nel caso in cui la gabbia/voliera cada o si ribalti, per
zione e pulizia di mangiatoie e abbeveratoi possano avve- esempio durante una frenata brusca, esiste il serio rischio
nire senza disturbare i pappagalli. Ovviamente, questi ul- di un trauma grave. Infatti è spesso accaduto che duran-
timi sono abituati alle routinarie operazioni di manuten- te questi piccoli incidenti, il pappagallo abbia messo una
zione, ma devono potere percepire la voliera come il loro zampa o un’ala fra le sbarre, rompendosi l’arto.
spazio, che controllano e in cui non vengono disturbati. I migliori trasportini sono quelli chiusi, come quelli in
plastica per cani e gatti. Si dovrà semplicemente applica-
Posatoi e loro supporti re un posatoio all’interno, in modo che il pappagallo stia
I posatoi devono essere adeguati sotto vari profili: ma- comodo durante il viaggio. Il pappagallo, nella relativa
teriale, forma, posizione e specialmente, numero. penombra che si crea in quell’ambiente, starà più tran-
Il materiale ideale è il legno, meglio se si tratta di rami quillo e se ci fosse un incidente, al massimo potrà roto-
naturali, provenienti da piante non tossiche, ben puliti lare con il trasportino, ma senza farsi male seriamente.
ma con la corteccia, in modo che gli uccelli si possano di- Alla griglia che funge da porta, si potranno applicare un
vertire a morderli, scortecciarli, al limite distruggerli. abbeveratoio e una mangiatoia, anche se probabilmente
Vanno bene anche i posatoi artificiali in materiale abra- il pappagallo non mangerà, né berrà nulla durante il
sivo (tipo Sandy-perch), che aiutano a mantenere unghie viaggio.
e becco della giusta lunghezza. Questi posatoi non devo-
no essere gli unici a disposizione del pappagallo. Sono in-
vece da evitare i posatoi cilindrici in plastica: non offro- ALIMENTAZIONE
no alcuno stimolo comportamentale ai pappagalli e sono
dannosi per i piedi, che appoggiano sempre nello stesso Le necessità nutritive dei pappagalli da compagnia so-
modo. no diverse da quelle dei pappagalli selvatici, soprattutto
La forma deve essere varia, come lo sono i rami natura- perché i pappagalli in natura passano molto tempo e
li, quindi irregolari, un po’ curvi e di diametro variabile, in sprecano molta energia a ricercare l’alimento volando
modo che il piede si eserciti bene durante la giornata. anche a lunga distanza. Ovviamente non è possibile ri-
La posizione all’interno della voliera deve essere ben produrre fedelmente la dieta naturale di più di 350 spe-
ponderata: i posatoi non devono impedire le normali ope- cie di Psittaciformi, ma visto che si tratta di uccelli dello
razioni di pulizia della voliera, ma essere comodi e fruibi- stesso gruppo e quindi con una fisiologia simile, si può
li dal pappagallo. Non devono essere così in alto da far sì supporre che, una volta mantenuti in condizioni simili,
che l’uccello, appollaiato, tocchi il soffitto con la testa. abbiano necessità nutrizionali comparabili.
Il numero dei posatoi non deve essere eccessivo: due o Tradizionalmente la dieta dei pappagalli in cattività si
tre sono sufficienti. Troppi posatoi intralciano le possibi- è purtroppo basata sulla somministrazione di una misce-
lità di movimento e di volo, e limitano la creatività indi- la di semi secchi; nei pappagalli medi e grandi, tali mi-
viduale del soggetto. scele prevedono inoltre una forte percentuale di semi di
girasole. Con rare eccezioni (poche le specie spiccata-
Fondo, lettiera e igiene mente granivore anche in natura), questo tipo di dieta
Il fondo della voliera deve essere pulibile e pulito. Può non è adeguato al mantenimento dei pappagalli in uno
essere una griglia metallica, sempreché le maglie siano stato di buona salute per lunghi periodi.
adeguate al tipo di ospite e il pappagallo non si senta sco- Sono invece da preferire diete che contemplino ali-
modo a camminarci. In tal caso, meglio un fondo liscio, menti di vario tipo, fra cui cibo fresco (frutta, verdura,
con uno strato cospicuo di lettiera adeguata. germogli e bacche), ma somministrati per poche ore al
La lettiera può essere in materiali diversi e la sua scel- giorno, per evitare che marciscano, alternati ad alimenti
ta dipende molto dalla possibilità che il pappagallo abbia secchi, come semi (che non devono essere più del 20 -
o meno accesso alla lettiera stessa. Se il fondo è in griglia, 25% del totale), ma soprattutto estrusi o pellettati speci-
il tipo di lettiera non ha molta importanza, basta che sia fici per pappagalli (che possono rappresentare fino al 70-
ben assorbente, tanto il pappagallo non ha modo di 80% del totale).
prenderla nel becco. Se invece l’uccello può scendere di-
rettamente sulla lettiera, allora sono da evitare tutte
quelle in materiale igroscopico non digeribile, perché se ARRICCHIMENTO AMBIENTALE
il pappagallo le ingerisce possono causare un blocco in-
testinale. Vanno bene invece le lettiere assorbenti in tu- Necessità fisiologiche: è ovviamente importante che in
tolo di mais, oppure la sabbia di fiume, pulita, che non è cattività vengano rispettate le caratteristiche fisiologiche
igroscopica, è meno assorbente, ma se ingerita in mode- dei pappagalli in natura.
ste quantità non è pericolosa. Bisogna però fare molta attenzione a conoscere e capi-
re bene la biologia delle diverse specie, infatti, quando si
Trasportino parla per esempio di rispetto del range termico ottimale,
I pappagalli possono anche viaggiare con il proprieta- si corre il rischio di cadere nel tipico errore che molti fan-
rio. Il trasporto deve avvenire con il minore trauma pos- no e purtroppo continuano a fare: i pappagalli non han-

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no bisogno necessariamente di stare a temperature eleva- lice o altro legno succoso, a fibra lunga e non tossico, è
te. Se vale per tutte le specie la regola che non vanno be- più interessante di giochi elaborati che sono più belli per
ne gli sbalzi termici e che quindi un pappagallo che vive il proprietario che utili per il destinatario. È importante
in casa a +/- 20 °C non dovrebbe essere messo di colpo seguire alcune regole:
all’esterno d’inverno, è anche vero che molte specie vivo- – non mettere troppi giochi a disposizione contempora-
no abitualmente in zone con notevoli escursioni termiche neamente;
stagionali. Ad esempio, i cacatua che vivono nel sud del- – se il pappagallo si stufa, avere un ricambio alternativo
l’Australia e in Tasmania, vedono spesso cadere la neve, pronto;
come pure i pappagalli che vivono in alcune zone del- – lasciare che il pappagallo scelga i suoi svaghi libera-
l’America meridionale, spesso in natura si devono de- mente.
streggiare con temperature attorno agli 0 °C, o addirit-
tura inferiori.
Poche specie, soprattutto i piccoli lori e alcune specie ALLEVAMENTO DEI PICCOLI
che originano da Papua - Nuova Guinea, e alcune specie
centroamericane, possono avere necessità di stare molto Benché la pratica di allevare i pulli di pappagallo arti-
al caldo, ma si consiglia di verificare con dei veri esperti ficialmente (c.d. allevamento a mano o “allo stecco”) sia
la gestione termica delle voliere. ancora piuttosto diffusa, è auspicabile che venga limita-
ta ai casi veramente necessari; infatti sta sempre più
Arricchimento sociale: i pappagalli sono animali alta- prendendo piede l’idea che molti dei problemi compor-
mente sociali, cui non deve mai mancare, in quantità tamentali che si osservano nei pappagalli adulti, siano da
adeguata, la giusta interazione con altri soggetti, siano ricercare come origine nella mancata (o inadatta) socia-
questi umani, altri animali, pappagalli di altre specie, op- lizzazione in giovane età, per cui si arriverà a determina-
pure cospecifici. È ovvio che anche questi stimoli devono re specie per specie, l’età migliore per potere separare i
seguire delle regole. Innanzi tutto il pappagallo deve ave- pulli dai genitori, come quella per svezzarli.
re la libera scelta di interagire con altri soggetti, ovvero Nei casi in cui si ritenga necessario, o preferibile alle-
decidere di starsene per i fatti suoi: quindi, nel momento vare i piccoli a mano, è necessario che vengano cresciuti
in cui sta fuori dalla sua voliera, deve poterci rientrare a assieme ad altri giovani pappagalli, meglio se della stes-
suo piacimento. sa specie o di specie consimili, ma al limite anche di altri
Le interazioni con altri animali (cani, gatti, altri uccel- generi.
li) possono essere molto stimolanti per entrambi i sog-
getti, ma possono anche essere fonte di rischio, per cui
non devono mai avvenire con gli animali non controllati STATO DI SALUTE E VISITE PERIODICHE
dal proprietario. Anche in questo caso, ogni soggetto de-
ve avere l’opportunità di scegliere se interagire con l’al- I pappagalli, come e di più degli animali domestici
tro (gli altri), oppure starsene da solo. convenzionali, devono essere visitati periodicamente da
un veterinario esperto.
Arricchimento ambientale: l’ambiente gabbia, cioè il Una prima visita avverrà a pochi giorni dall’arrivo del
luogo dove il pappagallo passa buona parte del tempo nuovo pet in casa, ma è bene che ci siano visite annuali,
non accudito direttamente dal proprietario, deve essere corredate da esami di laboratorio, che accertino il buono
confortevole, ma anche offrire giochi e stimoli vari, che stato di salute dei pappagalli in cattività.
impediscono che l’uccello si annoi se sta da solo qualche È anche indispensabile che almeno ogni 2-3 anni, i sog-
ora. Esistono molti giochi in vendita per pappagalli, ma getti tenuti come animali da compagnia in casa, effettuino
è pure possibile fabbricare giochi in legno naturale o me- dei controlli per la Psittacosi: questa è forse l’unica malat-
tallo non tossico, con cui il pappagallo passa un po’ di tia importante che i pappagalli possono trasmettere al-
tempo svagandosi: a volte un semplice ramo fresco di sa- l’uomo, ed è pertanto necessario tenerla sotto controllo.

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LINEE GUIDA PER LA DETENZIONE


DEI RAPACI IN AMBIENTE CONTROLLATO

Queste linee guida non contemplano di e di potersi muovere, ruotando su di essa. Deve esse-
né il mantenimento di animali da ri- re rivestita di erba sintetica o astroturf in modo tale che
produzione, né il mantenimento pres- il piede non possa ferirsi e non possano determinarsi le-
so negozi e commercianti. sioni da bumblefoot (pododermatite ulcerativa). Alla
base il blocco presenta un anello per poter legare la lun-
ga del falco. I blocchi possono essere da interno o da
GENERALITÀ esterno. I primi hanno come base un ampio basamento
in cui viene inserito il blocco, i secondi invece hanno un
Esistono diverse tipologie di rapaci tenute in ambiente puntale per fissare il blocco a terra. Il blocco viene usa-
controllato che differiscono tra loro non solo per abitu- to solitamente per i rapaci diurni del genere falco.
dini (notturni e diurni) ma anche per dimensioni e peso • Pertica curva: usata specialmente per i rapaci diurni
(gheppio americano 100 g - condor 12 kg). del genere accipiter, buteo, parabuteo, aquile e per i ra-
paci notturni. È una struttura curva di materiale me-
Possiamo dividere i rapaci in: tallico, che può essere infissa nel terreno per mezzo di
Rapaci diurni dell’Ordine Falconiformes puntali o appoggiata su una superficie liscia per mez-
• famiglia Falconidae: tra le specie più comuni in am- zo di un basamento. Nella sua parte centrale presenta
biente controllato il Falco pellegrino (Falco peregri- una imbottitura su cui il rapace può poggiare con i pie-
nus), Falco sacro (F. cherrug), Gyrfalco (F. rusticolus), di e un anello distale su cui è possibile legare la lunga
Lodolaio (F. subbuteo), Falco lanario (F. biarmicus), del falco.
Gheppio (F. tinnunculus) e loro ibridi; • Pertica alta: ha un’altezza di circa 1,5 m ed è costruita
• famiglia Accipitridae: tra le specie più comuni l’Aqui- in legno. È un asse, simile ad un cavalletto, su cui ven-
la reale (Aquila chrysaetos), l’Aquila delle steppe gono fissati i rapaci per mezzo di un anello infisso nel
(Aquila rapax) e loro ibridi, Poiana codarossa (Buteo legno. Tra l’asse e il terreno viene posizionato del tes-
jamaicensis), Falco di Harris (Parabuteo unicinctus), suto per permettere al rapace, nel caso in cui esso do-
Astore (Accipiter gentilis), Sparviere (Accipier nisus) e vesse cadere, di aggrapparsi con le zampe e ritornare
loro ibridi; in posizione corretta.
• famiglia Pandionidae: Falco pescatore (Pandion ha- Esistono diverse tipologie di strutture per la detenzio-
liaetus). Rapaci notturni dell’Ordine Strigiformes; ne di queste specie le cui dimensioni e caratteristiche va-
• famiglia Strigidae: Allocco (Strix aluco), Assiolo (Otus riano sensibilmente dalla specie ospitata, dall’attitudine
scops), Civetta (Athene noctua), Gufo delle Nevi (Bu- dell’animale e dalla tecnica di allevamento dello stesso.
bo scandiacus), Gufo Reale (Bubo bubo) e altre specie Le possibili strutture per la stabulazione dei rapaci si
minori; possono dividere in:
• famiglia Tytonidae: Barbagianni (Tyto alba).
Falconiera
È una struttura costruita in muratura, legno o mate-
GESTIONE DEI RAPACI DA FALCONERIA riale metallico destinata ad ospitare i rapaci da falcone-
ria nel periodo di volo o di muta. Le sue dimensioni idea-
I rapaci da falconeria per loro attitudine devono esse- li sono di almeno 1,5 × 2 × 2 h m per un singolo anima-
re gestiti in modo particolare e differente da quanto av- le. Per ospitare fino a 3 animali le dimensioni ideali sono
viene per i rapaci da riproduzione. Mentre per i secondi di almeno 4 × 3 × 2 h m.
i contatti con l’uomo devono essere inesistenti o ridotti al La falconiera deve essere chiusa su 3 lati ed un lato
minimo (eccezione fatta per la riproduzione mediante in- apribile completamente per permettere l’aerazione du-
seminazione artificiale degli individui imprintati), per i rante il periodo estivo oppure, presentare 1 lato apribile
primi il contatto con l’uomo è fondamentale. ed una finestra o due finestre alle estremità opposte per
favorire il ricambio d’aria del locale. Nel caso in cui i ra-
paci vengano tenuti in falconiera deve essere garantita la
AMBIENTAZIONE presenza di un’area esterna sulla quale possano esser
emessi a giardinare con un blocco o una pertica curva ed
Oltre alle voliere e falconiere, per la stabulazione dei un bagno per ogni singolo animale.
rapaci sono necessarie alcune attrezzature: Gli animali al suo interno possono essere alloggiati in
• Blocco: i blocchi sono delle strutture cilindriche con modi diversi:
estremità superiore allargata su cui può posarsi un ra- • tenuti al blocco o in pertica curva: i blocchi o le perti-
pace. Il diametro dell’estremità superiore deve essere ta- che curve non devono essere posti troppo vicini tra di
le da permettere al rapace di posare con entrambi i pie- loro per impedire agli animali di aggredirsi, ferirsi o

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uccidersi l’un l’altro. Le caratteristiche dei blocchi e All’interno della voliera dovranno essere presenti:
l’aratura dei falchi devono essere come precedente- • un nido di dimensioni idonee alla specie ospitata, il cui
mente descritto per evitare traumi o lesioni accidenta- materiale di fondo può essere differente a seconda del-
li nel rispetto del benessere dell’animale; le necessità riproduttive della specie;
• tenuti in pertica alta: gli animali devono essere suffi- • posatoi in numero da 1 a 3, completamente rivestiti di
cientemente distanziati l’un l’altro per impedire ag- astroturf o altra erba sintetica in modo da impedire al
gressioni o uccisioni accidentali e le caratteristiche del- rapace di ferirsi le zampe;
le pertiche alte devono rispettare i requisiti preceden- • una grossa pietra messa a terra che possa essere utiliz-
temente descritti; zata sia come posatoio naturale che come superficie su
• tenuti su posatoio a semiluna: il posatoio ha una for- cui potersi limare becco ed unghie;
ma a semiluna ed è fissato alla parete posteriore della • un bagno, in cui i rapaci possano abbeverarsi e fare il
falconiera. Questo posatoio deve essere completamen- bagno.
te rivestito in erba sintetica (tipo Astroturf) e di un rag- Le dimensioni ideali di queste voliere sono di almeno:
gio pari almeno alla lunghezza dei geti dell’animale per • 4 l × 2 l × 2,5 h m per una coppia di rapaci di dimen-
impedire che il rapace possa ferirsi. Se la falconiera è sioni medie o piccole (es. gheppi, falchi pellegrini, Gyr-
aperta su di un lato anche nel periodo invernale o non falchi, falchi sacri e loro ibridi, falchi di harris e poia-
è previsto un sistema di riscaldamento interno il posa- ne codarossa, rapaci notturni in genere);
toio deve essere ad un’altezza di almeno 1,5 m da ter- • 4 l × 3 l × 2,5 h m per una coppia di rapaci di grandi
ra per evitare possibili lesioni da congelamento delle dimensioni (gufo reale, aquile).
dita della zampa e dell’estremità dell’ala nei periodi in
cui la temperatura scenderà al di sotto dello 0 °C. Nel Voliera per la riproduzione di soggetti imprintati
caso in cui le pertiche siano poste a 1,5 m da terra è Dimensioni, materiali e caratteristiche interne sono le
necessario prevedere un piano o una superficie in cui il stesse delle voliere per soggetti non imprintati. L’unica dif-
rapace potrà scendere e che dovrà essere posta ad una ferenza è che oltre ad essere ospitati singolarmente nella
distanza dal posatoio pari almeno a 1,5 volte la lun- voliera, per questi soggetti deve essere prevista una gran-
ghezza della coda del rapace. Questo piano dovrà ave- de finestra in uno dei lati della voliera tale da permettere
re una superficie in erba sintetica, sabbia fine, segatu- all’animale di interagire con il keeper in qualsiasi momen-
ra o altro materiale facilmente rimovibile per garanti- to. Il keeper dovrà interagire quotidianamente con l’ani-
re una corretta pulizia dell’ambiente. male entrando nella stessa almeno 1 volta al giorno.
Anche in questo caso gli animali dovranno essere po-
sti ad una distanza tale da impedire aggressioni acci- Aree per giardinare i falchi
dentali. Devono essere sempre presenti per i rapaci mantenuti
in ambiente controllato per la falconeria, bird control o
Voliera per la riproduzione di soggetti dimostrazioni di volo.
non imprintati Sono grandi voliere completamente chiuse, le cui di-
Possono avere dimensioni variabili a seconda delle mensioni minime variano a seconda del numero di falchi
specie ospitate. ospitati al loro interno.
Le voliere non devono mai essere troppo grandi per Le caratteristiche di queste aree per giardinare i falchi
evitare che gli animali possano spiccare il volo e urtare devono essere tali da permettere ai rapaci di avere a di-
violentemente contro le pareti. Devono essere costruite sposizione un blocco e un bagno posti ad una distanza
completamente in legno o materiale coibentato e devono tale da impedire eventuali aggressioni dell’uno nei con-
essere completamente chiuse sui 4 lati. Il lato superiore fronti dell’altro.
deve essere coperto per almeno ¼ della lunghezza e la re- Possono essere recintate e con o senza tetto, o comple-
stante parte aperta deve essere provvista di rete con ma- tamente chiuse da rete.
glie sufficientemente ampie da impedire all’animale di
impigliarsi con le zampe e rimanere appeso procurando- Casette esterne
si gravi lesioni agli arti. Vengono usate per i rapaci da falconeria e sono costi-
Sulle pareti laterali può essere ricavata una finestra tuite da un tetto a 2 falde ed hanno forma triangolare, la
sufficientemente ampia per permettere all’animale di os- cui base deve essere di almeno 1,5 volte l’apertura alare
servare al di fuori della voliera da riproduzione. Le fine- del rapace. Il materiale con cui vengono costruite è tipi-
stre devono essere provviste di sbarre verticali realizzate camente il legno, ma è apprezzabile anche l’uso di mate-
in legno, materiali plastici, in metallo o in metallo rive- riali coibentanti.
stito di materiali plastici con una luce tra le sbarre tale da Al loro interno è presente un posatoio a semiluna del-
impedire la fuga degli animali. le stesse caratteristiche riportate precedentemente. A ter-
L’uso di tali finestre è facoltativo poiché specie sensi- ra viene posizionato un cavo in acciaio molto resistente
bili allo stress o soggetti particolarmente nervosi posso- distante alcuni cm da terra e cui viene assicurato il rapa-
no ferirsi gravemente urtando contro di esse o possono ce per mezzo di geti e lunga connessi tra di loro e con il
non riprodursi. Su una parete deve essere praticato un cavo in acciaio per mezzo di una girella tale da impedire
foro tale da permettere l’introduzione del cibo che do- eventuali attorcigliamenti.
vrà cadere all’interno della voliera su di un posatoio All’estremità del cavo di acciaio viene posto un posa-
specifico. Il materiale di fondo può essere il terreno o toio in legno, roccia o altro materiale su cui viene posto
meglio se di ghiaia per permettere una migliore pulizia il cibo, nell’intento di stimolare il movimento del rapace
delle deiezioni. permettendo il mantenimento del tono muscolare.

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ALIMENTAZIONE Ogni rapace da falconeria deve essere “armato” di ge-

N O T E
ti, lunga, girella e cappuccio.
I rapaci sono uccelli carnivori e predatori. • Geti: sono delle stringhe in cuoio o altro materiale
Molte specie sono generaliste, altre invece si nutrono non abrasivo che vengono applicate alla regione del
di prede specifiche. tarso del rapace.
Molte specie si nutrono prevalentemente di altri uccel- Devono avere una dimensione non alterabile per evi-
li, altre sia di mammiferi, sia di uccelli. tare che possano stringere il piede determinando ne-
Gli alimenti usati sono ovviamente di origine animale crosi ischemica e devono essere realizzati in pelle
come: quaglie, piccione, pulcini di 1 giorno, tacchinotti, molto malleabile per evitare abrasioni.
fagiani, starne, polli, conigli, ratti e topi di differenti di-


Esistono principalmente due tipi di geti:
mensioni ed età. Esistono ditte specializzate nella vendi- – Geti tradizionali: in cui bracciale e geto sono par-
ta di alimenti per rapaci. te integrante l’uno dell’altro;
La dieta in ambiente controllato deve essere la più va-

N O T E
– Geti Aylmeri: in cui bracciale e geto sono fisica-
ria possibile e la più simile a quella che la determinata mente separati l’uno dall’altro e il geto viene inse-
specie avrebbe in natura. rito nel bracciale attraverso un anello. Il geto vie-
Le diete monotematiche sono da evitare, infatti, spe- ne rimosso una volta messo in volo il rapace per
cialmente se basate solo su pulcini di 1 giorno, determi- impedire che, nel caso in cui il rapace si posasse, il
nano nei rapaci gravi insufficienze nutrizionali e conse- geto possa impigliarsi e provocare gravi danni al-
guenti patologie carenziali. le zampe dell’animale.
Il cibo viene mantenuto congelato, per cui è necessario • Lunga: la lunga è una corda resistente, di materiale
assicurare una corretta conservazione e somministrazio- naturale o sintetico che viene collegata ai geti per


ne dell’alimento. mezzo di una girella e che permette di assicurare il
L’alimento non deve essere scongelato da troppo tem- rapace impedendone la fuga. La lunga deve essere
po prima della somministrazione per diminuire le proli- sufficientemente resistente per impedire la fuga e di

N O T E
ferazioni batteriche nelle carni. una lunghezza media di almeno 1,5 m per un rapace
La predazione è di fondamentale importanza per ga- di medie dimensioni.
rantire il benessere psicofisico del rapace in ambiente • Girella: è di materiale metallico, spesso in acciaio
controllato. inossidabile ed è uno strumento indispensabile per
evitare che il rapace si attorcigli su geti e lunga nel
caso in cui dibattesse o girasse su se stesso una volta
ARRICCHIMENTO AMBIENTALE messo al blocco o tenuto sul pugno.
• Cappuccio: costruito in pelle o cuoio, ha lo scopo di
I rapaci non necessitano di particolari accorgimenti di tranquillizzare il rapace durante il trasporto o nel ca-


arricchimento ambientale, se non la possibilità di predare. so in cui si verifichino situazioni in grado di deter-
È per questo motivo che, per garantire il benessere minare stress nell’animale. È quindi di fondamenta-
dell’animale, i rapaci tenuti per falconeria e dimostra- le importanza in molte specie, in particolar modo nei

N O T E
zioni di volo devono essere volati (termine di falconeria rapaci del genere falco. Non è indispensabile il suo
che indica far volare un rapace) ogni giorno, in ogni pe- utilizzo nei rapaci notturni, nel genere Buteo, nel ge-
riodo dell’anno e stimolati alla predazione su logoro nere Parabuteo e nelle aquile. Il cappuccio deve esse-
(preda finta). re utilizzato con lo scopo di tranquillizzare l’anima-
Viene fatta eccezione per il periodo della muta. le, quando stressato e deve essere abolito ogni uso
coercitivo.

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LINEE GUIDA PER IL MANTENIMENTO


IN CATTIVITÀ DEI RETTILI

Queste linee guida non contemplano né il manteni- glio le proprie potenzialità fisiologiche e comportamen-
mento di animali da riproduzione, né il mantenimento tali pur essendo una condizione di cattività.
presso negozi e commercianti. Desideriamo sottolineare l’importanza della conoscen-
za di questi animali prima di accingersi ad ospitarne uno.
Richiedono impegno, attenzione quotidiana attrezzature
CLASSIFICAZIONE RETTILI (REPTILIA) idonee e strumenti per il monitoraggio della temperatura
e dell’umidità.
Classe Reptilia Prendere un animale implica il prendersene cura, esse-
Sottoclasse Anapsida Archosauria Lepidosauria re consapevole delle sue esigenze e responsabile della sua
Ordine Testudines Crocodylia Rhynchocephalia (Tuatara) salute.
(Cheloni) (Coccodrilli) Squamati In caso di alloggio temporaneo per quarantena, rico-
Sottordine Cryptodira Amphisbaenia (Anfisbeni) vero in strutture veterinarie, allevamento ecc., si consi-
Pleurodyra Sauria (Sauri) glia un terrario essenziale che consenta fondamental-
Serpentes o Ophidia (Serpenti) mente il facile accesso e la pulizia accurata, quindi che
faciliti la gestione igienico sanitaria.
Molte specie possiedono modelli comportamentali
INQUADRAMENTO TASSONOMICO complessi e sono piuttosto attive, quindi traggono van-
taggio da allestimenti che oltre ai fattori igienico-sanita-
Al momento sono descritte 8734 specie nella classe dei ri, tengano conto anche delle necessità di espletamento
rettili (Reptilia), suddivise in tre sottoclassi gli Anapsidi del normale repertorio comportamentale.
(Anapsida), gli Arcosauri (Archosauria) e i Lepidosauri La riproduzione di un microambiente adatto stimola il
(Lepidosauria). Gli Arcosauri sono i coccodrilli. movimento che riduce l’accumulo di grasso e aumenta la
La sottoclasse degli Anapsidi contiene l’unico ordine capacità riproduttiva. La riproduzione di un microclima
dei Cheloni (Testudines) diviso in due sottordini i Crip- adatto permetterà al rettile di regolare la temperatura
todiri (Cryptodira) e i Pleurodiri (Pleurodyra). corporea e l’idratazione.
La sottoclasse dei Lepidosauri è suddivisa in due ordi-
ni, i Rincocefali di cui fanno parte solo le due specie di
Tuatara (Sphenodon punctatus e S. guntheri) e gli Squa- ALLOGGIAMENTO ALL’INTERNO
mati (Squamata) che sono a loro volta suddivisi in tre
sottordini, gli Anfisbeni (Amphisbenia), i Sauri (Sauria) e Le strutture che sono utilizzate di norma per l’alleva-
i Serpenti (Ophidia). mento indoor dei rettili sono i terrari, le gabbie e i ter-
Nel sottordine Serpenti sono riconosciute 3149 specie, racquari/acquaterrari (secondo la prevalenza dell’acqua
nei Sauri 5079 e nei Cheloni 313. nei confronti dell’area asciutta). Alcune specie partico-
Solo un numero relativamente piccolo è abitualmente lari necessitano il mantenimento in acquari. Altre solu-
mantenuto in cattività nei giardini zoologici o strutture zioni sono l’utilizzo di stanze climatizzate in particola-
analoghe a vario indirizzo (commerciale, conservazione re per animali di grosse dimensioni come i boidi e i che-
etc.), nei circhi, nelle collezioni private, all’interno di loni giganti.
strutture di ricerca o in ambiente domestico. Se il terrario è costruito in casa, è essenziale che tutti i
Le seguenti linee guida trattano del mantenimento di materiali utilizzati per la costruzione (vernici, silicone,
questi animali nelle collezioni private e nel caso di poche colle, resine epossidiche, schiume di poliuretano ecc.) sia-
unità tenute in casa da privati cittadini, in riferimento no atossici e che siano lasciati asciugare almeno quattro
agli Squamata ed ai Chelonia. o cinque giorni prima di immettere l’animale. Per alcuni
Non trattano degli animali in caso di allevamento da prodotti possono essere necessari periodi anche di qual-
riproduzione. che settimana.

MANTENIMENTO IN CATTIVITÀ GRANDEZZA E FORMA

I punti chiave per garantire il benessere in questi ani- Il volume della teca deve tenere conto di vari fattori
mali stanno nel ridurre il più possibile i fattori stressanti quali l’età, il comportamento, le dimensioni dell’animale e
che sono in parte validi per tutto il gruppo, in parte pe- la necessità di ottenere all’interno un gradiente termico.
culiari per ogni singola specie. La superficie utilizzabile dall’animale può essere au-
Il microambiente in cui è alloggiato il rettile (terrario o mentata con l’utilizzo di accessori quali rami e piattafor-
vivario) deve consentire al soggetto di esprimere al me- me sospese.

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ALLOGGIAMENTI SAURI

Scatole di plastica. Per i sauri terricoli si possono calcolare le


Portaoggetti modificati con buchi e griglie d’aerazione dimensioni minime del terrario moltiplican-
utili come terrari da quarantena o da ricovero. do, un fattore di moltiplicazione alla lunghez-
Sistemi modulari per scatole di materiale plastico. za dell’animale rostro-cloaca LRC (esclusa la coda):
Allevamenti.
Terrari di plastica monoblocco. Molto funzionali.
Lunghezza = 6 × LRC
Terrari in vetroresina dispersione termica.
Larghezza = 3 × LRC
Terrari di legno verniciato. Difficili da pulire e
Altezza = 4 × LRC
disinfettare bene.
Terrari in cristallo. Facili da disinfettare ma elevata
dispersione termica. Per i sauri arboricoli si possono considerare come di-
Terrari da acquari modificati con coperchio in rete. mensioni minime:
Se non sono fatte delle aperture in basso, può esserci Lunghezza (cm) = 4 × LRC
accumulo di anidride carbonica e può non esserci Larghezza (cm) = 3 × LRC
un’adeguata ventilazione. Altezza (cm) = 6 × LRC
Terrari in rete in particolare per l’allevamento dei
camaleonti e rettili che richiedono notevole
Per i camaleonti di media e grossa taglia e per altri ret-
ventilazione.
tili arboricoli è opportuno aumentare ulteriormente le
Terracquari e acquaterrari per specie anfibie.
dimensioni:
Acquari per specie acquatiche.
Lunghezza (cm) = 6 × LRC
Larghezza (cm) = 5 × LRC
Naturalmente la forma del terrario/vivario varierà in
Altezza (cm) = 8 × LRC
funzione della biologia e della posizione ecologica del-
l’animale, ad esempio sviluppato più in altezza per ani-
mali arboricoli, mentre per rettili strettamente terricoli Per animali tenuti comunitariamente il volume va au-
sarà sviluppata maggiormente la superficie inferiore. In mentato di 1,5 volte per ogni animale in più, tale valo-
ogni caso sarà opportuno che la teca abbia un certo svi- re può essere ottenuto aggiungendo 0,6 al fattore di
luppo verticale per disporre dei rami ed eventualmente moltiplicazione.
un punto caldo in modo da garantire un gradiente ter-
mico dall’alto al basso. I rami sono utili anche per le spe-
cie terricole per fare esercizio, per aumentare lo spazio OFIDI
percorribile e per fornire delle postazioni per l’irraggia-
mento. Bisogna poi considerare che più ampio è il volu- Per i serpenti si possono considerare
me del terrario, più semplice è raggiungere i valori cor- superfici “strisciabili” di 1600 cm2 per
retti dei parametri ambientali, in particolare garantire 40 cm di serpente (40 cm2 per ogni cm
che nella teca vi sia un gradiente termico e non una tem- di serpente) per animali fino a 200 cm di lunghezza.
peratura costante. Considerata la massa corporea e il diametro dei ser-
Quindi per animali adulti di piccole dimensioni, la ca- penti di grossa taglia, per quelli oltre i 3 metri, il valore
pacità minima non deve essere inferiore ai 120 litri di dovrebbe essere aumentato almeno a 3200 cm2 per 40
volume ovvero all’incirca alle seguenti dimensioni: 60 × cm di serpente ovvero 90 cm2 per 1 cm di lunghezza,
40 × 50 cm. quindi si consiglia l’alloggiamento in stanze climatizzate.

ESEMPI DI DIMENSIONI CONSIGLIATE PER SAURI


Lunghezza × larghezza ×
Superficie della base (cm2) Volume (litri) Lunghezza rostro-cloaca
altezza (cm)
Dimensioni minime in generale 60 × 40 × 50 2.400 120
Camaleonti nani terricoli 60 × 40 × 50 2.400 120
Camaleonti nani arboricoli 50 × 40 × 60 2.000 120
Camaleonti media taglia 90 × 75 × 120 6.750 810 15
Camaleonti grossa taglia 150 × 125 × 200 18.750 3.750 25
Geco leopardo (Eublepharis macularius) 60 × 40 × 50 2.400 120 10
Phelsuma spp. piccola taglia 50 × 40 × 60 2.000 120
Phelsuma spp. media-grossa taglia 60 × 50 × 80 3.000 240
Drago barbuto (Pogona vitticeps) 150 × 75 × 100 11.250 1.125 25
Drago d’acqua cinese (Physignatus cocincinus) 120 × 90 × 180 10.800 1.944 30
Iguana verde (Iguana iguana) 200 × 150 × 300 30.000 9.000 50

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ESEMPI DI DIMENSIONI CONSIGLIATE PER OFIDI


Lunghezza × larghezza × Superficie della base (cm2) Volume (litri) Lunghezza serpente
altezza (cm) approssimato approssimato (cm)
Dimensione minima 60 × 40 × 50 2.400 120
Adulti piccola-media taglia 40 cm2/1 cm 90 × 45 × 50 4.000 200 100
Adulti media-grossa taglia 40 cm2/1 cm 100 × 50 × 60 8.000 300 200
Adulti grossa taglia 40 cm2/1 cm 150 × 80 × 70 12.000 850 300
Adulti grossa taglia-giganti 90 cm2/1 cm 300 × 150 × 150 40.000 6750 500

CHELONI La superficie minima di base degli alloggiamenti dovreb-


be essere, in rapporto alla lunghezza del carapace (LC):
I cheloni dovrebbero, fintanto che Lunghezza = 5 × LRC
l’area geografica e il clima lo permetto- Larghezza = 3 × LRC
no, essere mantenuti all’esterno. Si deve Altezza terrari = 2 × LRC
tenere conto della provenienza della specie
Altezza acquaterrari/acquari = Profondità dell’acqua +
allevata e della situazione climatica. Specie da aree geo-
40 cm minimo.
grafiche a clima temperato possono essere allevate al-
l’esterno per tutto l’anno, specie tropico-equatoriali de- Profondità dell’acqua = LC × 1 o 1,5 o 2 a seconda
vono essere tenute all’interno nella stagione fredda e al- delle attitudini natatorie.
cune specie anche in quella calda secondo l’area geogra-
fica e la situazione climatica locale.
Quando non è possibile l’allevamento all’esterno, i Cheloni palustri/acquatici
cheloni possono essere allevati in terrari, acquaterrari/ La profondità dell’acqua per la maggior parte delle
terracquari, acquari. Il mantenimento all’interno dei che- specie deve essere almeno uguale alla lunghezza del cara-
loni terrestri dovrebbe avvenire in strutture “aperte”, pace, per specie con spiccate attitudini natatorie dovreb-
con pareti sufficientemente alte, lisce e robuste da impe- be essere maggiore.
dire la fuga. I cheloni palustri, semiacquatici e acquatici Al contario per alcune specie, come la Mata Mata
devono essere alloggiati in vasche con una zona emersa (Chelus fimbriatus) e altre, l’acqua deve avere una pro-
proporzionale alle abitudini anfibie della specie, dove sa- fondità tale che la tartaruga stando sul fondo possa al-
ranno indirizzate le lampade riscaldanti e quelle a emis- lungando il collo respirare in superficie.
sione di ultravioletti. Tartarughe di dimensione superio-
re a 40 cm di lunghezza di carapace dovrebbero essere al-
loggiate in stanze climatizzate o recinti da interno, che ri- SISTEMA DI CHIUSURA
spettino comunque al minimo le misure consigliate. I re-
cinti devono avere altezza sufficiente ed essere costruiti La teca deve sempre avere un buon sistema di chiusu-
con materiale adatto per evitare la fuga. Le specie di cli- ra. Sono animali di notevole forza muscolare (soprattut-
mi temperati dovrebbero poter passare la stagione fred- to alcune specie come i serpenti costrittori), pertanto
da in brumazione. quando si detengono specie simili, il vivario deve essere

ESEMPI DI DIMENSIONI CONSIGLIATE PER CHELONI TERRESTRI


Lunghezza × larghezza × Superficie della base (cm2) Lunghezza carapace
altezza (cm) approssimato (cm)
Dimensione minima 60 × 50 × 40 3.000
100 × 60 × 40 6000 20
200 × 120 × 80 24000 40

ESEMPI DI DIMENSIONI CONSIGLIATE PER CHELONI PALUSTRI/ACQUATICI


Lunghezza × larghezza × Superficie della base Volume Lunghezza carapace
altezza (cm) (cm2) (litri) (cm)
Dimensione minima 60 × 50 × 40 3.000 120
LC × 1 100 × 60 × 60 6000 360 20
LC × 2 100 × 60 × 80 6000 480 20
LC × 1 150 × 90 × 70 13500 945 30
LC × 2 150 × 90 × 100 13.500 1350 30
LC × 1 200 × 120 × 80 24.000 1920 40
LC × 2 200 × 120 × 120 24.000 2.880 40

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progettato con pareti di spessore adeguato e sistemi di Un substrato naturale ha d’altra parte anche dei note-
chiusura sicuri. voli vantaggi, primo aiuta a creare un ambiente il più
Alcuni rettili strofinano continuamente il muso sulle possibile naturale (vivario “biotopo”) che sicuramente
superfici del terrario nel tentativo di trovare una via di porta un notevole beneficio psicologico a un animale co-
fuga, ne risultano abrasioni potenzialmente pericolose. stretto alla cattività. In secondo luogo se ben formulato
In questi casi la prima cosa da fare è fornire un ambien- e di spessore adeguato garantisce il mantenimento di una
te il più naturale possibile e ricco di rifugi. certa umidità al suo interno che è essenziale per permet-
tere un’adeguata idroregolazione.
Se la scelta è verso un substrato “naturale”, il mate-
VENTILAZIONE riale (terriccio, sabbia, ghiaia etc.) dovrebbe provenire da
fonti “sicure” e avere una profondità adeguata per ga-
Un’adeguata ed efficace circolazione dell’aria è essen- rantire una superficie asciutta (oltre i dieci centimetri o
ziale per evitare pericolosi ristagni d’umidità. Questi pos- meglio almeno trenta).
sono predisporre a varie patologie. Bisogna poi tenere Gli escrementi vanno prontamente rimossi, assieme ad
conto che l’anidride carbonica prodotta dalla respirazio- una parte del substrato circostante. Se la scelta va verso
ne è più pesante dell’aria e tende ad accumularsi sul fon- la praticità del substrato monopezzo, una possibilità per
do del terrario. Il modo più semplice ed efficace per far- mascherare l’aspetto artificiale è utilizzarli con sopra uno
lo è assecondando un semplice principio fisico, cioè che strato di substrato corpuscolato (ad esempio fogli di
l’aria calda va verso l’alto. In linea di principio quindi si giornale coperti da uno strato di segatura di pioppo).
disporranno sulle pareti della teca, in basso delle griglie
per l’entrata di aria fresca e in alto dal lato più caldo vi- Substrati per vivari con piante
cino alle lampade delle griglie per l’uscita dell’aria (cari- Vi sono varie miscele che possono essere utilizzate se-
ca di umidità e di anidride carbonica), si crea così una condo i vegetali che s’intendono inserire, la più semplice
corrente d’aria che entra dal basso, percorre tutto il ter- e utilizzata è quella formata da uno strato d’argilla
rario ed esce dalle griglie superiori. Le griglie d’entrata in espansa, uno di terriccio privo di sostanze chimiche e
genere sono poste sul lato più freddo e su quello fronta- uno strato superficiale di foglie, corteccia o sfagno. In al-
le, quelle in uscita sul lato più caldo e posteriore o me- ternativa le piante possono essere alloggiate in vasi con
glio sul soffitto, che può anche essere tutto in rete. Pro- terra o meglio con substrato per coltura idroponica (ar-
gettando tutto il tetto in rete si ottiene il duplice vantag- gilla espansa, vermiculite). Per rettili arboricoli di foresta
gio di un’efficace ventilazione e della possibilità di di- pluviale che rimangono costantemente appesi ai rami, o
sporre le lampade all’esterno del terrario. per rettili palustri al posto del substrato si può usare uno
L’umidità all’interno del terrario in questo caso sarà ri- strato d’acqua su cui far crescere piante in idrocoltura.
dotta, sarà quindi consigliabile per rettili di climi aridi.
Substrati per animali di piccole dimensioni
Animali molto piccoli come i colubridi Storeria sp.,
SUBSTRATO Virginia sp., Carphophis sp., oppure alcune specie di ca-
maleonti nani terricoli della sottofamiglia Brookesinae,
Il substrato del terrario è il materiale che copre il fondo richiedono un substrato che mantenga un certo grado
della teca. Ve ne sono di vari tipi: per i terrari essenziali so- d’umidità e che garantisca una certa sicurezza per na-
litamente si utilizzano materiali in pezzo unico come fogli scondersi. Una soluzione può essere quella di utilizzare
di carta di giornale, fogli di carta per pulizie, pezzi di li- diversi tipi di substrato. Per esempio terriccio umido da
noleum, ecc., questi materiali non hanno un aspetto natu- un lato e corteccia dall’altro, in questo modo il rettile
rale, ma garantiscono una semplice gestione igienica. può andare sul terriccio umido per mangiare, fare la mu-
Substrati di aspetto più naturale sono corpuscolari, (tru- ta o partorire e rimanere dal lato asciutto per il resto del
cioli di legna, corteccia in pezzi, terriccio, ghiaia, ciotoli, tempo e in questo modo evitare dermatiti batteriche o
sabbia silicea, substrati dedicati per rettili, fibra di noce di fungine associate a substrati eccessivamente umidi.
cocco ecc). Tra questi ci sono anche i cosiddetti substrati Un altro sistema è quello del substrato a tre strati:
attivi e bioattivi. Tendenzialmente i substrati di aspetto na- • strato di fondo di ghiaia o argilla espansa;
turale sono considerati potenzialmente pericolosi se la ge- • strato intermedio di sabbia o terriccio;
stione routinaria non è attenta e quindi sono preferiti sub- • strato superficiale d’elementi di copertura variabili se-
strati che favoriscono la praticità e l’aspetto igienico. condo la specie, cortecce, legni, foglie, rocce, etc.
Quando si usano materiali particolati, il pasto dovreb- In questo modo si crea un gradiente d’umidità in au-
be essere messo a disposizione su un vassoio o una cio- mento verso il basso e l’acqua drenata nello strato pro-
tola. Un altro svantaggio dei substrati particolati, è che fondo serve da riserva per umidificare lentamente gli
possono attaccarsi agli emipeni estroflessi o alla mucosa strati superiori.
cloacale durante la defecazione ed essere portati all’in-
terno della cloaca quando la mucosa cloacale o gli emi- Substrati per specie di habitat aridi e desertici
peni vengono retratti. Alcuni substrati a grana fine come Anche per rettili deserticoli o semideserticoli il mante-
i vari tipi di sabbia e ghiaia, possono provocare infezio- nimento in ambiente assolutamente asciutto, può porta-
ni e ferite oculari, infiammazioni/infezioni respiratorie, re a diversi problemi sanitari, da difficoltà ad effettuare
problemi cutanei, costipazioni gastroenteriche etc. Parti- la muta, a necrosi della punta della coda, a problemi re-
colarmente pericolosi se ingeriti sono pezzi di trucioli di nali. Le tane dei rettili deserticoli rappresentano per que-
legno o corteccia. sti animali delle oasi a temperature minori e umidità

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maggiore rispetto al clima a volte infernale dell’ambien- sere almeno dello spessore del corpo e presentare delle
te esterno. Un substrato costituito da una miscela di sab- porzioni orizzontali. Anche se può sembrare ovvio, è be-
bia, ghiaia sottile e terra argillosa per uno spessore di al- ne ricordare che qualsiasi cosa si usi non deve contenere
meno 30 centimetri garantisce queste caratteristiche, in sostanze tossiche (ad esempio vernici), parti vulneranti
genere è sufficiente spruzzare d’acqua il terreno la matti- (margini taglienti, frammenti metallici etc.) e deve essere
na. Un altro tipo di substrato utilizzato frequentemente ben fissata alla struttura per evitare crolli che possono es-
per animali deserticoli è la sabbia silice fine. sere pericolosi e a volte fatali per l’animale.
Anche animali prettamente terricoli in un momento o
Substrati bioattivi un altro potranno utilizzare i rami che tra l’altro per-
Il concetto di base del substrato bioattivo è che il sub- mettono di aumentare la superficie utilizzabile all’inter-
strato su cui vive un animale non è un semplice materia- no del terrario. I rami vanno disinfettati con una solu-
le su cui poggia, ma una miscela di elementi fisici, chimi- zione d’ipoclorito di sodio, lavati accuratamente e asciu-
ci e biologici che hanno una parte attiva importante sul- gati prima del loro utilizzo.
la sua fisiologia. Anche la disposizione dei rami è importante, vi sono
Sembra che la presenza, in un substrato bioattivo, di specie che hanno bisogno di rami sistemati orizzontal-
determinati microrganismi e funghi competa con l’attivi- mente come ad esempio le iguane arboricole e i camale-
tà dei miceti e batteri patogeni a favore della prevenzio- onti, altri come ad esempio i clamidosauri preferiscono
ne di molte malattie. Inoltre, perché il substrato funzioni sostare su rami molto inclinati, quasi verticali.
e permetta la sopravvivenza di un’adeguata microflora
“buona”, deve avere un’umidità ottimale che permette al
rettile anche una più precisa idroregolazione. Questo ti- CONTENITORI PER L’ACQUA E IL CIBO
po di substrato, per le attenzioni particolari di gestione
non è adatto ai neofiti. Il cibo dovrebbe essere messo a disposizione all’inter-
no di contenitori, questo per vari motivi: si facilita il
mantenimento dell’igiene, si riduce l’ingestione di parti-
RIFUGI celle in caso d’utilizzo di substrato particolato, inoltre
abituando l’animale alla ciotola sarà più facile abituarlo
La disponibilità di rifugi è uno dei fattori più impor- a cibi nuovi magari meno appetibili.
tanti e sottovalutati del mantenimento in cattività dei ret- Gli insetti vanno presentati in contenitori sufficiente-
tili. L’esposizione continua determina una situazione di mente alti e con pareti lisce (metallo o vetro) per evitare
stress che porta di solito a un eccessivo vagabondare per fughe.
la teca in cerca di nascondigli. Lo stress inoltre porta a I contenitori per l’acqua dovranno essere adeguati alla
un abbassamento delle difese immunitarie e quindi a una taglia dell’animale, attenzione alla possibilità d’annega-
minor difesa contro le patologie. Secondo le abitudini di mento dei neonati. In linea di massima vanno bene con-
vita si potranno mettere a disposizione per nascondersi tenitori come quelli che si utilizzano per somministrare
elementi dell’ambiente naturale come piante per i rettili gli insetti.
arboricoli o sabbia sotto cui nascondersi per quelli de-
serticoli. Oppure si metteranno a disposizione nascondi-
gli veri e propri come pietre piatte, cortecce, tronchi ca- MANTENIMENTO DEI PARAMETRI
vi, scatole, vasi di terracotta etc. Ad eccezione che per la AMBIENTALI DEL MICROHABITAT
trasparenza (non deve essere trasparente), non ha molta
importanza il materiale di cui è fatto il rifugio quanto la Quando si mantengono rettili in terrario, non è neces-
forma e la dimensione commisurata all’animale. I rettili sario riprodurre esattamente anche i parametri ambien-
sono tigmotattici, relazionano molto con l’ambiente cir- tali estremi che riscontrano in natura, perché sono fon-
costante mediante recettori cutanei, perciò si sentono si- damentalmente dannosi e qualsiasi animale sviluppa de-
curi in un rifugio se possono sentirne le pareti. Per que- gli adattamenti fisiologici e comportamentali che gli per-
sto motivo i rifugi non dovranno essere troppo ampi ma mettono di aggirare i rischi dovuti a tali estremi (es. tem-
relazionati alla taglia dell’animale. Questi nascondigli perature eccessivamente elevate, eccessivamente basse,
andranno posti in varie zone termiche in modo da per- eccessi e mancanze d’umidità etc.). Essenziale è invece
mettere all’animale di termoregolarsi anche stando na- fornire un ambiente caratterizzato da variazioni dei pa-
scosto. Il rifugio principale dovrebbe essere posto nel- rametri ambientali, tali che permettano all’animale di
l’area più fresca della teca. scegliere tra le varie zone e caratteristiche del microam-
biente quella più adatta al corretto funzionamento del-
l’organismo secondo il momento temporale e fisiologico.
POSTAZIONI D’ARRAMPICAMENTO
E IRRAGGIAMENTO Temperatura
I rettili sono Ectotermi o più comunemente detti “a
Per molte specie di rettili è importante avere punti ele- sangue freddo”: per mantenere una determinata tempe-
vati sotto le lampade riscaldanti dove possano andare a ratura interna utilizzano le variazioni termiche dell’am-
“prendere il sole”, per altre specie anche in altri punti del biente in cui vivono mediante strategie comportamenta-
terrario a temperature diverse dove possano sostare con- li, esponendosi al sole o spostandosi su superfici riscal-
trollando dall’alto il loro territorio. Possono essere usate date (pietre, terreno etc.) o per raffreddarsi rifugiandosi
pietre, ceppi o rami. Se si utilizzano rami, dovrebbero es- nel terreno, in tane, etc.

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Ogni specie vive in un habitat in cui è presente un de- Sistemi di riscaldamento


terminato intervallo di temperatura che è chiamato in- In commercio vi sono diversi accessori che servono per
tervallo termico di attività (o POTR per gli anglosassoni riscaldare il terrario per conduzione come tappetini, pia-
Preferred Optimum Temperature Range). Questo inter- stre e cavetti.
vallo è rappresentato dalle temperature minime e massi- Vanno posti esternamente sotto il pavimento o appli-
me ricercate attivamente dal rettile durante la giornata. cati ad una o più pareti (laterale e posteriore). Questi tra-
All’interno dell’intervallo di attività ve ne sono di più ri- smettono il calore attraverso le pareti e quindi riscalda-
stretti che permettono di raggiungere la temperatura cor- no gli oggetti a contatto con queste e indirettamente
porea preferita TCP (PBT Preferred Body temperature l’aria. Possono essere utilizzati come unica fonte di calo-
per gli anglosassoni) che rappresenta la temperatura cor- re per rettili strettamente tigmotermi oppure per garanti-
porea del rettile entro cui una determinata funzione me- re una temperatura di base cui può essere sommato un
tabolica si svolge in modo ottimale. Ogni specie ha un in- incremento focale con una lampada. Questi sistemi van-
tervallo di temperatura ambientale preferita in cui può no collegati a un termostato, preferibilmente che possa
raggiungere la sua TCP (anch’essa specie-specifica). essere impostato sia per la temperatura diurna sia per
Per raggiungere la TCP, ma anche per diminuire la quella notturna. Per garantire un gradiente termico van-
temperatura interna in caso di surriscaldamento e per va- no posti in modo tale da riscaldare solo un terzo o metà
riarla, la maggior parte dei rettili deve poter vivere in un della teca e non tutto il terrario uniformemente. Altro
ambiente in cui la temperatura (POTR) varia tra i 18 e i importantissimo fattore da valutare è il comportamento
34 °C. È essenziale che il rettile possa scegliere in ogni in natura del rettile, ad esempio non è sicuramente cor-
momento tra diversi punti dove sottoporsi alla tempera- retto riscaldare dal basso terrari di rettili che s’interrano
tura ambientale preferita secondo il momento della gior- per sfuggire al calore, come quelli di zone aride.
nata e le proprie necessità fisiologiche. Le lampade riscaldanti (in vetroceramica, a infrarossi,
Per ogni specie vi sono delle temperature limite che faretti alogeni e lampade a vapori di mercurio), in gene-
vanno considerate. Le temperature critiche, minima e re sono utilizzate per fornire un punto caldo localizzato
massima, sono le temperature al di sotto e al di sopra di 2-5 gradi superiore al valore massimo dell’intervallo
delle quali il metabolismo del rettile cessa di funziona- ideale per la specie. Sembra che l’utilizzo di una fonte lo-
re correttamente; le temperature letali, minima e massi- calizzata sia utile soprattutto per le femmine gravide di
ma, sono le temperature al di sotto e al di sopra delle rettili eliotermi.
quali il rettile muore. Per la maggior parte delle specie Il sistema di riscaldamento ideale per i rettili elioter-
sotto i 10 °C entrano in torpore e sotto i 4 °C muoio- mi è tramite irraggiamento dall’alto, quindi sono prefe-
no. Sopra i 35 °C subiscono un forte stress termico e so- ribili le lampade riscaldanti piuttosto che piastre e ca-
pra i 38-44 °C muoiono. vetti riscaldanti.
Gli intervalli di cui si è parlato possono essere più am- Il numero e la potenza delle lampade saranno in funzio-
pi per alcune specie e molto più ristretti per altre. Quelle ne della grandezza del terrario e della necessità di creare un
che permettono alla loro temperatura corporea di variare effetto naturale d’innalzamento di temperatura ed aumen-
ampiamente secondo la temperatura esterna, sono chia- to dell’intensità luminosa di mattino e viceversa di sera.
mate Euriterme, mentre quelle che controllano la propria Le lampade in vetroceramica emettono solo calore e
temperatura entro un intervallo ristretto sono dette Ste- tendono a seccare molto l’aria quindi bisognerà prestare
noterme. Per queste ultime specie, quindi, minime varia- molta attenzione all’umidità ambientale. Le altre lampa-
zioni delle temperature ambientali possono risultare peri- de riscaldanti emettono sia luce sia calore e vanno colle-
colose, ad esempio per specie montane come Euprepio- gate a un timer per rispettare il corretto fotoperiodo.
phis (ex Elaphe) mandarinus e i cosiddetti camaleonti di Per evitare pericolose ustioni, le lampade riscaldanti van-
montagna, la temperatura ambientale massima non do- no collocate in modo tale che non possano entrare in con-
vrebbe superare i 26 °C. In linea di massima i rettili terri- tatto diretto con l’animale e che non portino a surriscalda-
coli sono più stenotermi di quelli arboricoli e acquatici. mento della struttura o di accessori del terrario (pareti, re-
Nei climi temperati, quando la temperatura ambienta- ti, rocce ecc). Saranno quindi poste all’esterno del vivario
le scende costantemente sotto l’intervallo d’attività, il (ad esempio sopra la griglia superiore) o se all’interno do-
rettile non è in grado di mantenere una TCP adeguata ed vranno essere protette da una struttura protettiva. Que-
entra in brumazione, uno stato di metabolismo rallenta- st’ultima deve a sua volta essere pensata in modo tale che
to in cui l’animale sopravvive grazie alle riserve corporee non si surriscaldi e che non possa fornire appiglio al retti-
in precedenza accumulate. le. La temperatura nei vari punti del terrario va misurata e
I rettili non hanno bisogno di stare al caldo, ma di ave- tenuta costantemente sotto osservazione con termometri.
re a disposizione diverse zone termiche in modo da rag-
giungere una temperatura corporea adeguata a un parti- Illuminazione e fotoperiodo
colare momento fisiologico. Sono animali poichilotermi, Per i sauri diurni e i cheloni è molto importante che la
non sono in grado di mantenere una temperatura corpo- luce fornita contenga un’adeguata percentuale delle fra-
rea costante con meccanismi fisiologici ma regolano la zioni UV-A e UV-B, gli UV-A sono utili soprattutto per la
loro temperatura corporea principalmente spostandosi al visione e la salute della pelle, per quanto riguarda gli UV-
“caldo” o al “freddo” a seconda debbano diminuirla od B ne hanno bisogno per assorbire e utilizzare il calcio che
aumentarla. Quindi è indispensabile fornire loro delle assumono con l’alimento, o meglio per convertire la pro-
aree a diversa temperatura, con un gradiente che va dal vitamina D assunta con i vegetali in vitamina D attiva
minimo al massimo consigliato per la specie, e non una (vitamina D3), che a sua volta permette l’assorbimento
temperatura costantemente alta in tutto il terrario. del calcio alimentare. In commercio vi sono essenzial-

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mente due tipi di lampade a emissione di raggi UVB per al “sonno” invernale. In natura è una condizione indi-
rettili, quelle fluorescenti e quelle a vapori di mercurio. spensabile perché la diminuzione della temperatura ester-
L’emissione di raggi UVB dalle lampade fluorescenti va na non consentirebbe ai rettili di svolgere le proprie atti-
gradatamente diminuendo con il passare del tempo, si vità metaboliche.
considera che esauriscano l’emissione in 6-12 mesi, per- Il letargo ha un’azione benefica sulla salute e il meta-
tanto almeno una volta l’anno vanno sostituite. bolismo e stimola e sincronizza il ciclo riproduttivo.
Per garantire un adeguato irraggiamento UVB, le lam- Durante l’autunno la diminuzione della temperatura
pade devono essere poste a non più di 30-40 cm di di- diurna provoca una riduzione di tutte le attività e una so-
stanza dall’animale, e quindi dalle aree più frequente- spensione dell’alimentazione che permette di svuotare
mente utilizzate dagli animali per l’insolazione. Queste l’intestino.
lampade non forniscono calore sufficiente, quindi devo- Gli animali sottoposti a letargo quindi non dovranno
no sempre essere abbinate a una lampada riscaldante. essere nutriti durante l’ibernazione e per almeno una set-
A tale proposito, i neon devono essere posti vicino al- timana prima dell’inizio (dato variabile da specie a spe-
le lampade riscaldanti, in modo che quando i rettili si cie). Si deve consentire il letargo solo agli animali in
mettono sotto le lampade a scaldarsi, sono sottoposti an- buono stato di salute (si raccomanda una visita ed un
che all’irraggiamento UVB. controllo parassitologico dal veterinario) prima dell’in-
Le lampade a vapori di mercurio hanno il vantaggio di duzione al letargo. Il risveglio dal letargo è un momen-
emettere anche calore e di avere una durata d’emissione to molto delicato, pertanto si consiglia di seguire le in-
maggiore, inoltre la percentuale di radiazioni ultraviolet- dicazioni del veterinario e, se il rettile ha perso molto pe-
te è maggiore. In linea generale per i serpenti e per i sau- so e tarda a bere e ad alimentarsi, si consiglia di portar-
ri notturni come molti gechi, non sono necessarie fonti di lo a visita veterinaria.
luce particolare, è sufficiente una normale lampada fluo- La durata, le temperature, il fotoperiodo e le modalità
rescente o quella riscaldante. di induzione e di risveglio variano a seconda della specie.
Mentre questo è verosimile per quanto riguarda even- L’ibernazione in laghetto esterno delle specie di chelo-
tuali problemi legati al metabolismo del calcio (calcio-vi- ni palustri può essere fatta solamente se la profondità è
tamina D3-UVB, poiché possono utilizzare la vitamina almeno di 75 cm e se sul fondo vi è uno strato di fango
D3 che assumono direttamente dal corpo degli insetti da di almeno 15 cm.
pasto), non si può escludere che una luce a spettro simi-
le a quello solare sia utile per altri processi fisiologici, so-
prattutto a specie che si sottopongono regolarmente ad ACQUA E UMIDITÀ
irraggiamento come ad esempio molti colubridi diurni.
Il fotoperiodo, cioè il rapporto tra ore di luce e di buio Il tasso di umidità ambientale, la necessità di acqua da
durante la giornata è molto importante per la salute ge- bere e le caratteristiche dell’acqua dell’habitat acquatico,
nerale e per l’attività riproduttiva dei rettili. La stagione variano notevolmente a seconda si allevi una specie de-
riproduttiva è, ad esempio, fortemente influenzata dalla serticola, terricola, arboricola di foresta pluviale, semi
variazione stagionale del fotoperiodo. In cattività il foto- acquatica o acquatica.
periodo dovrebbe avvicinarsi più possibile a quello delle Il modo in cui l’acqua è messa a disposizione dei ret-
latitudini da dove originano gli animali. tili è d’importanza critica, e dipende dalla specie. Per
Per garantire una gradualità più naturale tra la notte e molte specie di rettili terrestri non deserticoli può essere
il giorno le varie lampade utilizzate nel terrario possono sufficiente un contenitore grande abbastanza da permet-
essere temporizzate in modo tale da creare un effetto al- tere all’animale di immergersi completamente. Molti
ba e tramonto, accendendole (di mattino) e spegnendole s’immergeranno frequentemente, soprattutto prima del-
di sera a distanza di 1-2 ore l’una dall’altra. la muta. Spesso vi defecano, pertanto il contenitore va
controllato giornalmente e lavato e disinfettato ogni vol-
Fotoperiodo indicativo per specie tropicali ta che si sporca, in ogni caso l’acqua va cambiata gior-
ed equatoriali nalmente. Anche le specie deserticole devono avere a di-
Periodo Ore di luce Ore di buio sposizione dell’acqua, ma il contenitore sarà più piccolo
Ottobre-Marzo 11 13 e per animali particolarmente sensibili bisogna prestare
Aprile-Settembre 13 11 particolare attenzione a non elevare eccessivamente
l’umidità ambientale. Molte specie arboricole come ano-
Fotoperiodo indicativo per specie lidi, gechi diurni, camaleonti, iguane e molti serpenti be-
di climi temperati vono acqua piovana o di condensa che si raccoglie sulle
Periodo Ore di luce Ore di buio foglie delle piante su cui vivono piuttosto che da raccol-
Settembre-Novembre 12 12 te d’acqua ferma, oppure bevono quella piovana che è
Dicembre-Febbraio 9-6 15-18 convogliata alla bocca da particolari conformazioni del-
Marzo-Maggio 12 12 la testa e delle scaglie.
Giugno-Agosto 14 10

ALLOGGIAMENTO ALL’ESTERNO (OUTDOOR)


BRUMAZIONE
Sicuramente la gestione all’aria aperta e l’esposizione
La possibilità di andare in ibernazione è importante alla luce solare naturale, rappresentano per tutti i rettili
per le specie che normalmente in natura si sottopongono la sistemazione ideale. La struttura può essere una gab-

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bia fatta a mano in rete d’acciaio inossidabile con maglie Lo scongelamento va effettuato immergendo il sogget-
di ampiezza adatta a impedire la fuga e quindi propor- to a bagno maria (ponendolo in un recipiente all’interno
zionata al calibro dell’animale oppure una serra modifi- di un contenitore riempito di acqua calda) o nel micro-
cata con la parte superiore totalmente in rete o ancora onde per qualche minuto a basse potenze. Accertarsi
una gabbia per altri animali, come ad esempio quelle per sempre che sia scongelato anche all’interno, soprattutto
conigli o roditori da compagnia opportunamente modi- per i capi di più grosse dimensioni.
ficate e allestite. Bisogna sempre tenere presente che se Altri serpenti, in natura si nutrono prevalentemente di
un serpente o un sauro trova un pertugio sufficientemen- ectotermi, come anfibi, rettili e pesci. Serpenti che man-
te grande da far passare la testa, in genere riesce a far giano questo tipo di dieta comprendono colubridi dei ge-
passare tutto il corpo. neri Lampropeltis, Drymarchon, Thamnophis, Hetero-
Ovviamente gli animali potranno essere tenuti al- don e altri.
l’esterno solo se la temperatura raggiunge quella richie- Alcune specie sono abitualmente nutrite con pesce in-
sta dalla specie. tero (compresa la lisca) di dimensione adeguata, magro
Per contro vi potranno essere situazioni in cui la tempe- (per evitare problemi di steatite e ipovitaminosi E) e fre-
ratura potrà essere eccessivamente elevata, pertanto do- sco (per evitare problemi d’ipovitaminosi B1). Spesso
vranno essere previste zone d’ombra, rifugi e aree in cui questi serpenti possono essere indotti a mangiare inizial-
l’animale possa scavarsi una tana (a questo proposito an- mente roditori “aromatizzati” con l’odore di prede più
che il fondo della gabbia dovrà essere chiuso). L’installa- famigliari per poi passare a semplici roditori.
zione dovrà essere anche a prova di predatori e abbastan- La più forte risposta alimentare alla profumazione si
za robusta da resistere a improvvise e violente intemperie. ottiene cominciando con cibi decongelati. Si scongela
Rischi e limitazioni nel mantenimento in esterno l’animale “profumatore” quel tanto che basta per prati-
• Temperatura esterna e sue variazioni: stagione, varia- care un’incisione a metà corpo o per rompere la coda. Si
zioni circadiane, latitudine, altitudine. strofina l’animale, il suo sangue, liquidi organici e con-
• Rischio di disidratazione soprattutto nei soggetti gio- densa sul corpo di un roditore morto e lavato. Se il truc-
vani e se non si forniscono adeguati rifugi, tane e zone co funziona, i roditori somministrati successivamente
d’ombra. vanno “profumati” sempre meno intensamente fino a
• Rischio di fughe. somministrare il roditore non “profumato”.
• Rischio di predatori. Alcuni serpenti, sono insettivori, come Opheodris spp.
• Difficoltà di cattura quando necessario. (frustini verdi americani), Carphophis spp. (serpenti ver-
me), Diadophis spp. e serpenti scavatori, e possono esse-
re nutriti con insetti come grilli, larve di Tenebrio moli-
ALIMENTAZIONE tor (tarme della farina), di Galleria mellonella (camole
del miele), lombrichi etc. Gli insetti da pasto vanno nu-
Dal punto di vista alimentare i rettili possono essere triti con una dieta completa per almeno una settimana
suddivisi in zoofagi, onnivori ed erbivori. Gli zoofagi so- prima di essere somministrati, e dovrebbero essere spol-
no suddivisi in carnivori propriamente detti, che si ali- verizzati con Ca e vitamine settimanalmente.
mentano prevalentemente di vertebrati e in insettivori
che si nutrono prevalentemente di artropodi. Vanno poi
considerati tra gli zoofagi anche rettili che si nutrono di SAURI
uova e di altri invertebrati come crostacei e molluschi.
Gli onnivori si alimentano in percentuali variabili sia di Sauri carnivori
alimenti di origine animale che vegetale. Alcuni anche di Tra i sauri carnivori propriamente detti possiamo in-
funghi. Gli erbivori si alimentano esclusivamente d’ali- cludere i varani (Varanus spp.), i tegu (Tupinambis spp.),
menti d’origine vegetale ed eventualmente funghi (anche i mostri di Gila (Heloderma spp.). Queste lucertole do-
se alcune specie assumono in piccola percentuale anche vrebbero essere nutrite con prede intere (scongelate) co-
alimenti d’origine animale). Inoltre bisogna considerare me roditori (ratti, topi, gerbilli) e giovani uccelli dome-
nell’ambito della dieta vegetariana la percentuale folivo- stici da carne.
ra (parte verde delle piante) e frugivora (frutti). Quando c’è difficoltà a procurare prede di buona qua-
lità, possono essere nutriti con carne cotta (supplemen-
tata), uova, cibi commerciali per rettili o per cani, ma a
SERPENTI basso tenore di grassi. Alcune specie, come i tegu man-
giano anche della frutta matura, che aiuta ad accrescere
Tutti i serpenti sono carnivori (alcuni insettivori). la qualità nutrizionale della dieta.
La maggior parte degli ofidi tenuti comunemente in Nei sauri insettivori includiamo i gechi, i camaleonti,
cattività, si nutre di prede a sangue caldo. Il cibo in cat- i draghi d’acqua (Physignatus spp.), gli anolidi, molti
tività per questi animali è rappresentato da topi, ratti, scinchi, le ameive, i lacertidi, i basilischi, le lucertole dal
gerbilli, conigli e uccelli domestici da carne, rinvenibili collare (Crotaphitus spp), i giovani di molte lucertole
congelati o meno presso negozi autorizzati. Il congela- carnivore e tanti altri. Questi sauri dovrebbero essere
mento delle prede per un minimo di tre giorni può ridur- nutriti con la più ampia varietà possibile d’insetti e altri
re l’esposizione a certi parassiti, come i nematodi, ma invertebrati.
non elimina la possibilità di esposizione a protozoi o bat- Esempi d’invertebrati preda sono le tarme della farina
teri. Deve essere effettuato a circa -25 °C per un periodo (Tenebrio molitor), le camole del miele (Galleria mello-
limitato e mai oltre i 6 mesi. nella), i kaimani (Zoophobas morio), le drosofile, le mo-

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sche, i bachi da seta, gli scarafaggi tropicali, i lombrichi, Cheloni onnivori


e altri. Alcuni sauri insettivori di media e grossa taglia, Tartarughe acquatiche onnivore sono quelle del gene-
come draghi d’acqua e grossi camaleonti possono saltua- re Trachemys e Pseudemys, le tartarughe dipinte (Rhy-
riamente essere nutriti con prede vertebrate scongelate di noclemmis spp.), le Chinemys spp., le Graptemys spp.
taglia adatta. etc. In linea di massima sono prevalentemente carnivore
Tra i sauri che si cibano d’invertebrati, ci sono poi spe- da giovani mentre accettano una certa quota di alimenti
cie con diete specializzate come ad esempio i frinosomi vegetali da adulti. Per quanto riguarda la quota di pro-
(Phrynosoma spp.), i moloch (Moloch horridus), ed i teine di origine animale, qualitativamente è la stessa che
draghi volanti (Draco spp) che si nutrono esclusivamen- per le tartarughe carnivore.
te o quasi di formiche o le lucertole caimano (Dracaena Per quanto riguarda gli alimenti di origine vegetale sa-
spp.) che preferiscono chiocciole acquatiche. Sono in ranno quelli ideali per i rettili vegetariani. Anche le co-
ogni modo animali che, per fortuna, raramente sono te- siddette tartarughe scatola in linea di massima sono on-
nuti in cattività. nivore, le più frequentemente tenute in cattività sono la
Terrapene carolinensis, la T. ornata, la T. carolinensis
Sauri onnivori triunguis e le tartarughe scatola asiatiche del genere Cuo-
Tra gli onnivori sono considerati i draghi barbuti (Po- ra. Le tartarughe del genere Cuora e la T.c. triunguis ten-
gona spp.), le tilique, i tegu, i gerrosauri etc. Queste lu- dono ad essere maggiormente carnivore e la T. ornata
certole spesso si nutrono prevalentemente di insetti o al- nell’ambito della quota proteica animale tende a preferi-
tri animali da giovani, e da adulti accettano una certa re gli invertebrati. Gli alimenti che si possono sommini-
quota di alimenti vegetali. strare sono gli stessi già menzionati per i sauri ed i che-
loni onnivori. Vi sono anche testuggini terrestri onnivore
Sauri erbivori come ad esempio le Kinixys sp.
Tra i rettili strettamente erbivori vanno elencati ad
esempio l’iguana verde (Iguana iguana), lo scinco delle Cheloni erbivori
isole salomone (Corucia zebrata), gli uromastici (sebbe- Tipici cheloni erbivori son quelli della famiglia Testu-
ne a seconda delle specie possano assumere una certa dinidae, tra le quali si annoverano le classiche testuggini
percentuale di invertebrati). Le piante di cui si nutrono in mediterranee (Testudo hermanni, T. graeca e T. margina-
natura sono molteplici e possono nutrirsi in varia per- ta). In linea di massima hanno bisogno di pasti costituiti
centuale delle foglie o dei frutti. Alcune specie si nutrono prevalentemente di vegetali a foglia che nel complesso
anche di semi (ad esempio gli uromastici). Altre anche di abbiano un’alta percentuale di fibra, una discreta quan-
funghi. tità di proteine vegetali, variabile secondo l’età (25%-
In cattività vengono principalmente nutriti con piante, 35% nei giovani in accrescimento, 15%-20% negli adul-
frutta, semi e funghi per l’alimentazione umana. ti), relativamente pochi zuccheri e pochi grassi.
Alcune specie invece hanno bisogno di una quota mag-
giore di frutta (es. Geochelone carbonaria). Altre posso-
CHELONI no saltuariamente mangiare anche funghi e invertebrati.

Per quanto riguarda i cheloni più frequentemente te-


nuti in cattività, come regola si può assumere che le tar- ALIMENTI D’ORIGINE ANIMALE
tarughe acquatiche e semi acquatiche e le tartarughe sca-
tola sono generalmente carnivore od onnivore, mentre Esempi d’invertebrati che possono essere utilizzati per
quelle prevalentemente terrestri sono vegetariane (sebbe- l’alimentazione dei rettili in cattività:
ne alcune specie assumano anche una certa percentuale • Grilli
di proteine animali). Tra le vegetariane vanno considera- Tutti gli stadi, secondo la taglia
te le variazioni tra la quota di parti verdi e frutta. – Acheta domestica
– Gryllus assimilis
Cheloni carnivori – G. bimaculatus
Tra le tartarughe acquatiche prettamente carnivore – G. campestris
consideriamo ad esempio le tartarughe azzannatrici e al- – G. pennsylvanicus
ligatore (Chelydra serpentina e Macroclemys temmin- • Locuste
cki), le mata mata (Chelus fimbriatus), le tartarughe dal Tutti gli stadi, secondo la taglia
guscio molle e quelle collo di serpente. Questi animali si • Camole della farina
nutrono solamente quando sono in acqua. Dovrebbero Tutti gli stadi, gli adulti in genere sono poco appetiti
essere alimentate con pesce intero (compresa la lisca) di – Tenebrio molitor
dimensione adeguata, magro (per evitare problemi di • Minicamole Soprattutto le larve
steatite e ipovitaminosi E) e fresco (per evitare problemi – Alphitobius diaperinus
d’ipovitaminosi B1) e alimenti commerciali completi per • Caimani Larve
tartarughe e pesci. Si possono inoltre offrire le prede sia – Zophobas morio
invertebrate sia vertebrate che già abbiamo menzionato • Cetonie Larve e adulti
per l’alimentazione dei sauri con l’aggiunta di crostacei e • Mosche Adulti
molluschi. Somministrando una dieta sufficientemente • Camole del miele Larve e adulti
varia di solito non sono necessarie supplementazioni mi- • Blatte Tutti gli stadi
nerali e vitaminiche. – Blaptica dubia

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– Gromphadorhina portentosa – Gelso, Ibisco, Carote grattugiate§


– Blaberus craniifer – Lamponi, Miscele per uccelli
– Panchlora nivea – Radicchio rosso
• Bachi da seta Larve e adulti – Trifogli# (Trifolium spp., Medicago spp.)
– Bombix mori – Vite, Nasturzio, Zucca, More
• Chiocciole – Radicchi, Rucola selvatica, Foglie d’ibisco, Rosa, Ce-
Il rapporto Ca:P (calcio:fosforo) nell’alimento, ideale triolo, Mela
per prevenire osteodistrofie nutrizionali sembra essere di – Rucola, Malva (Malva sylvestris)
1,25:1 o superiore. – Foglie di nasturzio
Le prede invertebrate (salvo poche eccezioni) sono – Pratoline, Asparago, Meloni
piuttosto povere di calcio; in genere si aggiunge il mine- – Cicorie, Borsa del pastore (Capsella bursa pastoris)
rale spolverizzandolo sulle prede giusto prima della som- – Sedano, Trifoglio, Zucchine, Uva
ministrazione. Il contenuto in calcio dei grilli spolveriz- – Spinaci§, Erba di S. Giovanni (Sedum telephium)
zati si è visto diminuire in rapporto al tempo intercorso – Porro, Pera
dalla spolverizzazione. Alcuni studi hanno dimostrato – Senape verde§, Pinocchina (Sedum reflexum)
che nutrendo grilli con una dieta contenente almeno 8% – Ravanello, Ciliegia
di calcio per almeno quarantotto ore prima di essere usa- – Cavolo cinese§, Finocchiella (Myrrhis odorata)
ti come cibo, aumenta il loro rapporto Ca:P a 1:1 o su- – Patate dolci, Pesca
periore. – Cavolo nero§
Esempi di vertebrati utilizzabili per l’alimentazione dei – Cerfoglio selvatico (Anthriscus sylvestris)
rettili: – Zucca, Pompelmo
• Roditori – Cavolo cappuccio§, Borragine (Borago officinalis)
• Uccelli – Peperone rosso, Prugna
• Pesci – Erbette-bietole§
• Rettili – Cicoria selvatica (Cichorium intybus)
• Anfibi – Albicocca
Le prede vertebrate intere provvedono aminoacidi es- – Cime di rapa§, Carletti (Silene vulgaris)
senziali e proteine d’alta qualità dai muscoli e organi, – Fragola
grassi dal tessuto adiposo, vitamine e oligominerali dal fe- – Crescione§, Pastinaca (Pastinaca sativa)
gato, macroelementi dalle ossa (soprattutto calcio), iodio – Kiwi
dalla tiroide, vitamina K e B12 dal contenuto intestinale. – Cavolo verza§, Erba medica (Medicago sativa)
Quindi vertebrati ben nutriti possono essere considerati – Mandarini
“completi e bilanciati”, se congelati e scongelati in manie- – Arance
ra corretta. Si consiglia di rivolgersi a ditte specializzate. – Articoli di fico d’india
– Ananas
– Caco
ALIMENTI D’ORIGINE VEGETALE
*Non le altre lattughe che hanno uno scorretto rapporto
Possono essere utilizzati quelli per alimentazione uma- Ca:P.
§
na sebbene sia da prendere seriamente in considerazione Mai come monoalimentazione o in quantità eccessiva
anche l’utilizzo di piante selvatiche che, sebbene non sia- perché contengono ossalati, tiocianati e altri composti
no le stesse che la specie incontra in natura, probabil- che possono dare problemi a tiroide, rene e all’assimila-
mente si avvicinano maggiormente ai reali fabbisogni nu- zione del calcio.
#
trizionali essendo sicuramente più simili a quelle che sce- Non il trifoglio bianco, Trifolium repens (secondo alcu-
glierebbero spontaneamente. ni autori può essere tossico.)

Esempi di vegetali adatti all’alimentazione


dei rettili onnivori ed erbivori INTEGRAZIONI
Verdure a foglia con buon contenuto in Ca e buon rap-
porto Ca:P Gli invertebrati in particolare, ma anche la maggior
– Piante selvatiche parte dei vegetali sono sbilanciati in macro ed oligoele-
– Vegetali vari a foglia menti. Questo squilibrio andrà bilanciato artificialmente,
– Fiori, Ortaggi, Frutta Semi, Semi germogliati mediante:
– Scarola, Tarassaco§ (Taraxacum officinale) • nutrizione adeguata e arricchita degli insetti da pasto;
– Cardo, Tarassaco ed altre composite a fiore giallo • caricamento con calcio degli insetti da pasto;
– Broccoli, Fico, Soia • spolverizzazione con calcio degli insetti da pasto e dei
– Indivia, Pratolina (Bellis perennis) vegetali.
– Foglie di carota§ L’integrazione più importante è quella con calcio, so-
– Acacia, Legumi (fagioli, fagiolini, piselli etc. compreso prattutto nelle femmine gestanti e nei giovani in accre-
il baccello) scimento. In linea di massima il pasto di neonati e giova-
– Papaia, Leguminose varie ni può essere supplementato spolverizzando del calcio in
– Lattuga romana*§ polvere sull’alimento, a ogni pasto o ogni due pasti, men-
– Piantaggini (Plantago media, P. lanceolata) tre quello degli adulti due, tre volte a settimana (fermo

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restando che le prede devono essere nutrite adeguata- Specie diverse


mente ed arricchite con calcio almeno due volte a setti- È sempre sconsigliabile il mantenimento comunitario
mana). L’integrazione multivitaminica può, invece, non di specie diverse.
essere necessaria se la dieta è sufficientemente ricca e va-
ria in vegetali e se le prede sono nutrite correttamente. Il Specie diverse da località diverse
calcio può essere anche messo a disposizione sotto forma Specie provenienti da diverse aree geografiche non do-
d’osso di seppia o gusci d’ostrica sbriciolati in una cioto- vrebbero mai essere alloggiate nello stesso terrario.
la; in caso di deficienza alimentare alcuni draghi se ne
serviranno direttamente.
STATO DI SALUTE/VISITE PERIODICHE

CONVIVENZA CON ALTRI ANIMALI Un adeguato protocollo di quarantena è importante


per proteggere gli animali già in possesso. Tutti i nuovi
Stessa specie arrivi dovrebbero essere sottoposti a una visita comple-
Animali appartenenti alla stessa specie possono essere ta e a esami per evidenziare eventuali segni di malattia.
alloggiati assieme solo compatibilmente a vari fattori, Anche se il nuovo animale è negativo a visita ed esami
quali la tendenza alla socialità, lo spazio vitale a disposi- ed appare sano, va isolato in una zona diversa rispetto
zione, il rapporto tra i sessi, la competizione per alimen- agli altri animali e gestito separatamente con le dovute
tazione e zone d’insolazione, la dimensione corporea etc. attenzioni sanitarie atte a prevenire l’eventuale trasmis-
Vi sono animali che in natura incontrano individui del- sione di agenti patogeni. La durata del periodo di osser-
la propria specie solo per accoppiarsi e che in qualsiasi vazione dovrebbe essere almeno 1-2 mesi, ma per certe
altra occasione difendono in modo accanito il proprio malattie potrebbero essere necessari anche sei mesi o un
territorio, anche contro individui di sesso opposto. È il anno. Durante il periodo di isolamento, l’animale va te-
caso per esempio della maggior parte dei camaleonti, nuto sotto osservazione per l’insorgenza di segni clinici,
sebbene alcune specie facciano eccezione. Vi sono poi visitato e sottoposto a esami per la ricerca dei parassiti
specie che in situazioni adatte possono convivere in pic- (soprattutto parassiti gastroenterici ed acari). Se insor-
coli gruppi e addirittura stabilire delle gerarchie sociali gono sintomi di malattia, va adottata una quarantena fi-
come certi agamidi e iguanidi. Generalmente più che di no a risoluzione del problema. Anche il terrario di qua-
vere strutture sociali si tratta di gruppi composti da un rantena dovrà contenere il minimo indispensabile d’ac-
maschio dominante e da un harem di femmine più indi- cessori per garantire il benessere dell’animale: il substra-
vidui giovani. to che sarà rappresentato da carta da rinnovare giornal-
Naturalmente per motivi di spazio vitale non è sempli- mente, una ciotola per l’acqua e una per il cibo, un rifu-
ce ricreare una situazione ideale in terrario. La dimen- gio e una postazione per l’irraggiamento in materiale fa-
sione del terrario e il suo arredamento devono essere ta- cilmente lavabile e disinfettabile. I parametri ambienta-
li da minimizzare il più possibile le competizioni e facili- li, anche e soprattutto nel periodo di quarantena, do-
tare la fuga degli animali eventualmente aggrediti (rifugi, vranno essere gli stessi già consigliati per il manteni-
diverse zone di alimentazione, diversi punti caldi, etc.). mento in generale.

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SCHEDE SINTETICHE

In questa seconda parte del manuale, sono raccolte Le specie non convenzionali, al pari degli altri anima-
delle schede che riportano in maniera più sintetica, le esi- li da compagnia, non possono essere liberate in natura,
genze ambientali, alimentari e sociali dei diversi animali in quanto questo atto è configurabile nel reato di ab-
non convenzionali trattati nella prima parte. bandono di animali punibile ai sensi dell’art. 727 del co-
Tali schede sono inoltre consultabili e scaricabili gra- dice penale.
tuitamente, nei siti della SIVAE (www.sivae.it) e del MI- Qualora ci si ritrovi nell’impossibilità di continuare ad
NISTERO DELLA SALUTE (http://www.salute.gov.it/) ospitare l’animale, è bene rivolgersi alle associazioni di
Si raccomanda a tutti coloro che intendono ospitare riferimento che si occupano del recupero e adozione de-
un animale non convenzionale di informarsi preventiva- gli animali non convenzionali, come, per esempio AEE
mente circa le sue esigenze specifiche, per essere sicuri animali esotici (http://www.aaeweb.net/adozioni.htm)
che tali esigenze non contrastino con le proprie. e/o chiedere consiglio al proprio medico veterinario.

GLOSSARIO

BRUMAZIONE: letargo. fisiologia dell’animale (ad esempio temperatura corpo-


DENTI INCISIVI DI TIPO ELODONTE: a crescita ed rea, numero di battiti cardiaci al minuto, ecc.).
eruzione continua. ISOLAMENTO: condizione temporanea caratterizzata
ELIOTROPISMO: volgersi verso i raggi del sole, nel ca- dall’osservazione e dall’ambientamento di animali di
so delle specie di rettili eliotrope, si tratta di animali nuova introduzione, al fine di tutelare la salute e il be-
che acquisiscono il calore tramite irraggiamento (raggi nessere degli stessi e degli animali già presenti, dai qua-
solari all’esterno, lampade uva/uvb nell’allevamento in li sono appositamente separati. Applicabile precauzio-
terrario o vivario). nalmente anche ai casi in cui si hanno dubbi sulle con-
ESIGENZE ETOLOGICHE: la loro presenza permette dizioni generali di qualsiasi animale.
l’espressione del comportamento naturale (Da etolo- QUARANTENA: misura sanitaria più severa che preve-
gia, scienza che studia il comportamento animale). de la gestione differenziata e l’isolamento totale dei
ETOGRAMMA: insieme dei comportamenti spontanei soggetti prima di farli venire in contatto con quelli già
di una determinata specie in ambiente naturale. presenti o in caso di palesi patologie in atto, fino alla
FOLIVORO: si ciba di foglie. loro completa guarigione e su indicazione del medico
FOTOPERIODO: durata del periodo di illuminazione veterinario.
giornaliera. RITMO CIRCADIANO: ogni ritmo fisiologico di un or-
IMMUNODEPRESSIONE: depressione del sistema im- ganismo che sia in relazione con l’alternarsi del giorno
munitario e delle relative difese. e della notte.
INDICE DI CONVERSIONE ALIMENTARE: misura STEREOTIPIE: disturbi psicomotori espressi dalla ripe-
che indica l’accrescimento di un individuo in base al- tizione di un medesimo atto o postura, senza motiva-
la quantità di alimento ingerito. Quanto più è eleva- zione apparente.
to e vicino alla norma, tanto maggiore è l’efficienza TRACCIABILITÀ: percorso dell’animale acquistato,
dell’apparato digerente del soggetto e quindi, la sua dalla nascita al proprietario.
salute. TIGMOTATTICI: relazionano con l’ambiente circostan-
INDICE DI ACCRESCIMENTO: parametro che misura te mediante recettori cutanei.
l’accrescimento ponderale (peso) e delle dimensioni di VIVARIO: terrario attrezzato e arredato in maniera na-
un individuo, relativamente agli standards di specie. turale, tale da riprodurre un Habitat simile a quello di
PARAMETRI FISIOLOGICI: indici relativi alla normale origine, con piante e substrato naturali.

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F U R E T TO
Nome comune e Furetto Mustela putorius furo
scientifico

Origine geografica Europa: deriva dalla Cosmopolita


domesticazione della
puzzola europea

Ambiente Temperature Ideale: 15-21 °C No temperature


elevate: rischio di colpo
di calore

Cites No

Caratteristiche Durata della vita: Temperatura rettale: Frequenza cardiaca: Frequenza respiratoria:
fisiologiche 7-8 anni 38,3 °C (37,8°-40°) 180-250/min. 25-40/min.

Dimensioni Aumento di peso in Peso medio: Variazioni di peso


autunno e diminuzione 0,5-1,2 kg femmine stagionali fino al 40%
in primavera 1,3-2,8 kg maschi nei soggetti sterilizzati
Riproduzione Maturità sessuale: Femmina: poliestrale Durata gravidanza: Svezzamento:
5-9 mesi d’età stagionale (calore da 38-44 giorni 6 settimane, ma dalle
(la primavera successiva metà febbraio a metà 3 settimane iniziano
alla nascita) settembre). ad assumere cibo
Maschio attivo semisolido.
sessualmente da Apertura occhi:
dicembre/gennaio a 3-4 settimane
luglio/agosto
Alimentazione CARNIVORI Alimenti di alta qualità Alimenti vietati: Moderare l’assunzione
OBBLIGATI che rispettino le pesce, fibre, vegetali, di scatolette che
Non attuare mai Max 2% fibra percentuali di proteine, alimenti ricchi di favoriscono l’insorgenza
bruschi cambiamenti di 30-40% proteine grassi e fibre. Carne di carboidrati, latte e del tartaro.
alimentazione 20-30% grassi di piccoli mammiferi e lattosio 8-10 piccoli pasti
origine animale volatili. Uova cotte giornalieri

Dimensioni minime 70-80 cm di lato per No substrato sul fondo, Arredamento gabbia: Giochi: attenzione
gabbia 50-60 cm di altezza. meglio stracci. amache, tunnel ai giochi di gomma
Sviluppata in altezza, Lettiera ad angolo, e ai piccoli oggetti
con due-tre ripiani a bordi rialzati (es. campanellini), che
collegati da rampe amaca vengono ingeriti
facilmente. Prediligere i
giochi di consistenza dura,
che non possono essere
ingeriti interi o a pezzi!

Substrato

Arricchimento Tunnel Giochi col proprietario


ambientale (che stimolino le corse
e il nascondino) giochi
di lotta simulata con
altri furetti, o gatti
Salute Prima visita: qualche Si consiglia la Vaccinazioni Non somministrare
giorno dopo l’ingresso sterilizzazione consigliate: cimurro. mai farmaci di uso
in casa. (preferibilmente non Prevenzione della umano e mai senza
Visite periodiche chirurgica) dei maschi e filariosi prescrizione
(ogni 6 mesi) delle femmine medico-veterinaria
Trasporto Trasportino per gatti Per viaggi lunghi: Attenzione alle
robusto e con chiusure fermarsi periodicamente temperature (colpo di
funzionanti. Portare per somministrare calore) e alle correnti
qualche straccetto col acqua e cibo d’aria (no aria
quale il furetto è condizionata diretta)
abituato a dormire

Il furetto non è un animale da gabbia. È necessario ricoverarlo in un ambiente confinato quando non è possibile controllare che non si fac-
cia male o ingerisca corpi estranei. È facilmente addestrabile all’uso della cassetta igienica. Con un adeguato arricchimento ambientale gli
si può garantire il benessere ed evitare che danneggi se stesso e/o l’arredamento con l’iperattività e la curiosità che lo contraddistinguono.
Il furetto è un animale che esplora l’ambiente che lo circonda anche con la bocca. Spesso non morde per aggressività, quanto per curiosità.
Per questo motivo non è consigliabile che stia a contatto di bambini se non in presenza di adulti responsabili.

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C O N I G L I O D A C O M PA G N I A
Nome comune e Coniglio da compagnia Oryctolagus cuniculus
scientifico
Origine geografica Asia del nord, Europa e Cosmopolita
Africa nordoccidentale

Ambiente Temperature Ideale: 15-21 °C No correnti d’aria No temperature


elevate: rischio di colpo
di calore

Cites No

Caratteristiche Durata della vita: T °C rettale: 38,3 °C Frequenza cardiaca: Frequenza respiratoria:
fisiologiche 8-12 anni (37°-40°) 130-325/min. 30-60/min.
(non significativa)

Dimensioni Più di 60 razze. Peso medio: 1,5-2 kg Razze giganti.


Le più diffuse: nani, Possono arrivare a 8 kg
ariete, hotot, angora,
olandese e incroci

Riproduzione Maturità sessuale: No calore ma lunghi Durata gravidanza: Allattamento: 1-2 volte
Maschio: 5-8 mesi periodi di recettività. 28-35 giorni al dì (la notte).
Femmina: 4-5 mesi Svezzamento:
Ovulazione indotta 8 settimane, ma dalle
3 settimane iniziano ad
assumere cibo solido
Alimentazione STRETTAMENTE Moderare l’assunzione
ERBIVORI ERBA, FIENO, verdure Alimenti vietati: di verdure ricche di
Non attuare mai 20-25% fibra a foglia proposti su una parti verdi solanacee, calcio (erbe aromatiche)
bruschi cambiamenti 15% proteine strigliera semi, cereali e derivati e ossalati (spinaci, biete
di alimentazione 3% grassi e cavoli)
Gabbia: Dimensioni minime Il coniglio deve essere Arredamento gabbia: Giochi: da rosicchiare
il coniglio non è un 100 x 60 in grado di stare ritto presenza di in cartone duro o legno
animale da gabbia sui posteriori e tane/nascondigli, tunnel non trattato. Il pane
compiere tre balzi duro non è un gioco e
non consuma i denti!

Substrato Pellets di carta riciclata Trucioli di legno Evitare ghiaino per


ricoperti di fieno gatti, tutolo di mais,
stoffa

Arricchimento Giochi in cartone e Giochi col proprietario


ambientale legno da rosicchiare (che stimolino i salti
e le corse)

Salute Prima visita: qualche Si consiglia la Vaccinazioni consigliate: Non somministrare mai
giorno dopo l’ingresso sterilizzazione dei mixomatosi e malattia farmaci di uso umano e
in casa. Visite maschi e delle femmine emorragica virale (mev) mai senza prescrizione
periodiche (ogni 6 mesi) medico-veterinaria

Trasporto Trasportino per gatti, Viaggi lunghi: fermarsi Attenzione alle


non troppo grande. periodicamente per temperature elevate
Fondo ricoperto di fieno somministrare acqua (colpo di calore) e alle
correnti d’aria (no aria
condizionata diretta)

Il coniglio non è un animale da gabbia. Il suo ricovero in gabbia deve essere limitato a poche ore al giorno. È un animale sociale che
soffre qualora non venga inserito nel contesto familiare.
Inoltre è facilmente addestrabile all’uso della cassetta igienica.
Con un adeguato arricchimento ambientale gli si può garantire il benessere ed evitare che danneggi l’arredamento e se stesso con
l’attività del rosicchiamento.
Il coniglio è un animale “preda”, che si spaventa facilmente per le grida e se preso in braccio; inoltre il suo scheletro è leggero e po-
vero di calcio, se non viene maneggiato nella maniera corretta può fratturarsi con facilità. Alcuni conigli mordono per paura. Per
questi motivi non è consigliabile che stia a contatto di bambini se non in presenza di adulti responsabili.

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R O D I T O R I - C AV I A
Nome comune e Cavia Cavia aperea porcellus
scientifico Porcellino d’India
Origine geografica America meridionale
Ande

Ambiente Temperature Ideale: 20-22 °C No correnti d’aria No temperature


Umidità relativa elevate: rischio di colpo
40-70% di calore

Cites No

Caratteristiche Durata della vita: Temperatura rettale: Frequenza cardiaca: Frequenza respiratoria:
fisiologiche 5-7 anni 37,5-39 °C 230-300 bpm 69-150 min.
Non significativa

Dimensioni, razze e Molte razze e varietà; Peso medio:


varietà le più diffuse: Inglese, maschio 900-1200 g
Peruviana, Abissina e femmina 700-900 g
incroci

Riproduzione Maturità sessuale: Poliestrale a ovulazione Durata gravidanza: I piccoli di Cavia sono
M: 2,5-4 mesi spontanea. Ciclo estrale media 68 giorni precoci, nascono con
F: 2-3 mesi ogni 15-17 giorni. (59-72 giorni) occhi aperti e ricoperti
Si consiglia di far di pelo. Svezzamento a
riprodurre la femmina la 20-30 giorni ma già dai
prima volta tra i 4 e gli 8 3-4 giorni iniziano ad
mesi di età per diminuire assumere cibo solido
il rischio di distocie.
Esiste un estro post
partum molto fertile

Alimentazione STRETTAMENTE ERBA e FIENO a Alimenti vietati: Offrire verdure ricche


ERBIVORI volontà, verdure crude parti verdi solanacee, in vitamina C
Non attuare mai Pellet di ottima qualità miste a volontà semi, cereali, fioccati, (ad esempio peperoni,
bruschi cambiamenti specifico per cavie con i (tutte le stesse per prodotti del panificio bietole…).
di alimentazione seguenti tenori analitici l’alimentazione umana) (pane, cracker, grissini, Acqua sempre a
(2 cucchiai al giorno per ad esempio peperoni, biscotti), alimenti per disposizione.
adulto): 20-25% fibra carote, finocchio, cani e gatti, latte, stick Ogni cambio di
16-20% proteine verdure a foglia… per conigli/cavie alimentazione va
2% grassi Piccole quantità di effettuato con
frutta 1-2 volte a gradualità in circa
settimana (agrumi, kiwi, 10-15 giorni
mela, ecc.)

Gabbia Dimensioni minime 80 La gabbia va posta in Arredamento gabbia:


cm × 50 cm × 40 cm, un ambiente tranquillo presenza di
per una coppia le e non va lasciata al sole tane/nascondigli,
dimensioni devono nelle ore più calde tunnel
essere maggiori.
Liberare
quotidianamente
qualche ora per
permettere esercizio
fisico e combattere
l’obesità

Evitare ghiaino
Substrato Pellets di carta riciclata, Offrire un substrato
per gatti, tutolo di mais,
truciolo depolverato sempre pulito e
stoffa.
morbido
No rete metallica

Giochi da rosicchiare:
Arricchimento
scatole di cartone,
ambientale
blocchetti di legno
atossico.
Rami di albero da
frutto.
Giochi in legno atossico
per pappagalli

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Salute Prima visita: qualche Si consiglia la Vaccinazioni: Non somministrare


giorno dopo l’ingresso sterilizzazione dei non necessarie mai farmaci di uso
in casa. maschi e delle femmine umano e mai senza
Visite periodiche prescrizione
(ogni 6 mesi) medico-veterinaria

Trasporto Porre del fieno Viaggi lunghi: fermarsi Attenzione alle


come substrato nel periodicamente per temperature elevate
trasportino somministrare acqua (colpo di calore)
e alle correnti d’aria
(no aria condizionata
diretta)

La Cavia se ben tenuta in cattività è un animale da compagnia ideale: è gentile, si lascia maneggiare volentieri, raramente morde e
spesso instaura un rapporto di affetto con il proprietario che rafforza mediante il suo ricco vocabolario di versi. Tuttavia non è un
animale adatto ai bambini perché manipolazioni inadeguate possono esitare in fratture e mettere in pericolo la vita dell’animale.
La Cavia non sintetizza la vitamina C quindi è indispensabile fornirla quotidianamente; in particolari condizioni quali stress, ma-
lattia o gravidanza il fabbisogno aumenta ed è utile ricorrere a integratori.
Le Cavie sono animali gregari che vivono bene in compagnia dei simili; è quindi sconsigliato tenere un individuo solitario. Ottima
è l’opzione di mantenere insieme soggetti sterilizzati.

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RO D I TO R I - C I N C I L L À
Nome comune e Cincillà Chinchilla lanigera
scientifico

Origine geografica Cordigliera andina:


Cile, Bolivia, Perù,
Argentina

Ambiente Temperature Estremamente sensibili No temperature


Ideale: 16-22 °C alle alte temperature e elevate: sopra 28° morte
Umidità relativa umidità elevata per colpo di calore
inferiore al 50%

Cites No

Caratteristiche Durata della vita: Temperatura rettale: Frequenza cardiaca: Frequenza respiratoria:
fisiologiche 10-15 anni 36-37,8 °C 100-150 bpm 40-100 min.
(sino a 20 anni) (non significativa)

Dimensioni e varietà Molte varietà di colore Peso medio:


del mantello: grigio maschio 450-600 g
standard, beige, black femmina 600-800 g
velvet, violet, ebony…

Riproduzione Maturità sessuale Poliestrale stagionale. Durata gravidanza: I piccoli di Cincillà


M: 4-7 mesi Ciclo estrale ogni 111 giorni (105-115) sono precoci, nascono
F: 5-7 mesi 30-50 giorni. con la pelliccia e gli
Esiste un estro post occhi già aperti.
partum molto fertile. Svezzamento a
I maschi curano la prole 50-60 giorni ma già a
e non dovrebbero essere 7-10 giorni di vita
separati dalle femmine iniziano ad assumere
dopo il parto cibo solido
(al massimo per 5-7
giorni per evitare
l’accoppiamento post
partum)

Alimentazione STRETTAMENTE FIENO a volontà, Alimenti vietati: Acqua sempre


ERBIVORI pellet specifico per parti verdi solanacee, a disposizione.
Non attuare mai Pellet di ottima qualità cincillà, piccola quota semi, cereali, fioccati, Ogni cambio di
bruschi cambiamenti per cincillà con i quotidiana di erba o prodotti del panificio alimentazione va
di alimentazione seguenti tenori analitici: verdure crude miste (pane, cracker, grissini, effettuato con
20-35% fibra (tutte le stesse per biscotti), alimenti per gradualità in circa
16-20% proteine l’alimentazione umana) cani e gatti, latte, 10-15 giorni
2,5% grassi ad esempio peperoni, stick per conigli/cavie
carote, finocchio,
insalate miste…
Piccole quantità
di frutta 1-2 volte
a settimana
(mela, banana ecc.)

Gabbia Dimensioni minime La gabbia va posta Arredamento gabbia: Ogni giorno mettere a
90 cm × 60 cm × in un ambiente indispensabili pianetti disposizione per circa
100 cm, per una coppia tranquillo e non va per permettere 15 minuti un
le dimensioni devono lasciata al sole al cincillà di saltare. contenitore a bordi alti
essere maggiori. Presenza di nidi e con circa 2-5 cm di
Liberare nascondigli, tunnel sabbia apposita per
quotidianamente cincillà (non quella di
qualche ora per mare o da edilizia)
permettere esercizio affinché possa rotolarsi
fisico e mantenere in buona
salute il folto mantello.
Ogni 10 giorni circa la
sabbia va sostituita
completamente

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Substrato Pellets di carta riciclata, Offrire un substrato Evitare ghiaino


truciolo depolverato sempre pulito e per gatti, tutolo di mais,
morbido stoffa.
No rete metallica

Arricchimento Giochi da rosicchiare:


ambientale scatole di cartone,
blocchetti di legno
atossico. Rami di albero
da frutto.
Giochi in legno atossico
per pappagalli.
Pietra pomice per
cincillà.

Salute Prima visita: qualche Si consiglia Vaccinazioni: Non somministrare


giorno dopo l’ingresso la sterilizzazione non necessarie mai farmaci di uso
in casa. dei maschi e delle umano e mai senza
Visite periodiche femmine prescrizione
(ogni 6 mesi) medico-veterinaria

Trasporto Porre del fieno Attenzione alle


nel trasportino come temperature elevate
substrato (colpo di calore).
Non riporre
il trasportino nel
bagagliaio durante
il viaggio

Tendenzialmente notturni, i cincillà non sono aggressivi ma docili (specialmente le specie selezionate come animali da compagnia),
molto puliti e praticamente privi di odorosità; sono animali molto apprezzati per la splendida e morbidissima pelliccia. Sono ani-
mali gregari, in natura vivono in gruppi formati da numerosi individui e per questi motivi è sconsigliabile tenere un solo cincillà: si
può optare per due femmine o due soggetti sterilizzati. Raramente mordono e, oltre alla fuga, l’unico mezzo di difesa è perdere il
pelo quando vengono afferrati per la folta pelliccia.
Ad una temperatura di 28-30 °C possono morire per colpo di calore in quanto sono privi di ghiandole sudoripare. In estate quindi
la gabbia deve stare in un posto molto fresco per mantenere una temperatura adeguata; a questo proposito si può fare uso di un
condizionatore d’aria, (da non indirizzare direttamente sull’animale) di ventilatori o si possono inserire alcune bottiglie d’acqua
ghiacciate nella gabbia sulle quali i cincillà potranno trovare refrigerio.

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RO D I TO R I - D E G U
Nome comune e Degu Octodon degus
scientifico

Origine geografica Cile

Ambiente Temperature Ideale: 20 °C No temperature


Umidità relativa elevate: rischio di colpo
40-50% di calore

Cites No

Caratteristiche Durata della vita: Temperatura rettale:


fisiologiche 5-7 anni (sino a 10 anni) 38 °C (non significativa)

Dimensioni Peso medio:


M: 250-400 g
F: 200-300 g
Riproduzione Maturità sessuale Ovulazione indotta. Durata gravidanza: I piccoli di degu sono
3-10 mesi Estro post partum 87-93 giorni considerati precoci,
presente, non sempre (mediamente 90 giorni) aprono gli occhi a
fertile. 2-3 giorni di vita e
I maschi curano la prole nascono già con la
e non dovrebbero essere pelliccia. Svezzamento
separati dalle femmine a 40-50 giorni
dopo il parto

Alimentazione STRETTAMENTE FIENO a volontà, Alimenti vietati: Acqua sempre a


ERBIVORI pellett specifico per parti verdi solanacee, disposizione.
Non attuare mai Pellet di ottima qualità cincillà (1-2 cucchiai semi, cereali, fioccati, Ogni cambio
bruschi cambiamenti per degu o cincillà con i per individuo), quota di prodotti del panificio di alimentazione
di alimentazione seguenti tenori analitici: verdure crude miste (pane, cracker, grissini, va effettuato con
20-35% fibra (tutte le stesse per biscotti), alimenti per gradualità in circa
16-20% proteine l’alimentazione umana) cani e gatti, latte, 10-15 giorni
2,5% grassi. ad esempio cicoria, stick per conigli/cavie.
Il degu sviluppa con carote, finocchio, Evitare eccessi di
relativa frequenza il verdure a foglia… zuccheri
diabete e per questo si
deve fornire una dieta
povera in zuccheri e
grassi ma ricca in fibra
(fieno)

Gabbia Dimensioni minime La gabbia va posta in Arredamento gabbia: Ogni giorno mettere
80 cm × 60 cm × un ambiente tranquillo indispensabili pianetti a disposizione per circa
100 cm e non va lasciata al sole per permettere ai degu 15 minuti un
di saltare. contenitore con circa
Presenza di nidi e 2-5 cm di sabbia per
nascondigli, tunnel cincillà (non quella di
mare o da edilizia)
affinché possa rotolarsi
e mantenere in buona
salute il mantello

Substrato Pellets di carta riciclata, Offrire un substrato Evitare ghiaino


truciolo depolverato sempre pulito e per gatti, tutolo di mais,
morbido stoffa.
No rete metallica

Arricchimento Giochi da rosicchiare:


ambientale scatole di cartone,
blocchetti di legno
atossico. Rami di albero
da frutto.
Giochi in legno atossico
per pappagalli.
Pietra pomice per
cincillà

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Salute Prima visita: qualche Si consiglia Vaccinazioni: non Non somministrare


giorno dopo l’ingresso la sterilizzazione necessarie mai farmaci di uso
in casa. dei maschi umano e mai senza
Visite periodiche prescrizione
(ogni 6 mesi) medico-veterinaria

Trasporto Trasportino Attenzione alle


con fondo ricoperto temperature elevate
di fieno (colpo di calore).
Non riporre
il trasportino nel
bagagliaio durante
il viaggio.

È facile da allevare, vivace e divertente; pulito e silenzioso, relativamente longevo rispetto ad altri piccoli roditori da compagnia. È
attivo anche di giorno.
Richiede gabbie spaziose. Non ama la solitudine, se tenuto da solo richiede molte attenzioni. Se non è addomesticato fin da picco-
lo, può essere difficile da maneggiare.

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RO D I TO R I - TO P O D O M E S T I C O
Nome comune e Topo domestico Mus musculus
scientifico

Origine geografica Cosmopolita

Ambiente Ideale: 18 °C No correnti d’aria No temperature


elevate: rischio di colpo
di calore

Cites No

Caratteristiche Durata della vita: Temperatura rettale Frequenza cardiaca: Frequenza respiratoria:
fisiologiche 2-3 anni non rilevante (325-780/min.) 60-220/min.

Dimensioni Lunghezza 6-12 cm Peso medio: 20 e i 50 g

Riproduzione Maturità sessuale: Durata ciclo estrale: Durata gravidanza: Cuccioli/parto: 6-12
28-40 gg 4-5 giorni con l’estro 19-21 giorni Svezzamento: 21 gg
di 12 ore

Alimentazione ONNIVORI, Cibi confezionati, Alimenti vietati: Moderare l’assunzione


prevalentemente frutta e verdura fresca, cibi fritti o di alimenti di origine
Non attuare mai granivori. biscotti eccessivamente grassi, animale
bruschi cambiamenti 14% proteine parti verdi di solanacee (piccole quantità e
di alimentazione 4-5% grassi (pomodoro, patate) prontamente rimossi
se non consumati)
e di semi oleosi
Gabbia Le dimensioni minime Gabbia che si sviluppa Arredamento gabbia: Il fondo deve essere
200 cm2 per una coppia preferibilmente in presenza di pieno e non a grata
di adulti o per una orizzontale; deve esserci tane/nascondigli (si possono incastrare e
madre con la nidiata una buona aerazione fratturare le zampine)
fino allo svezzamento e la gabbia deve essere
80 cm2/capo sempre mantenuta
pulita
Substrato Trucioli di legno Tutolo di mais
ricoperti di fieno

Arricchimento Tunnel, rampe, ruota


ambientale (piena, in quella vuota
si possono incastrare e
fratturare le zampine)

Salute Prima visita: qualche Non somministrare


giorno dopo l’ingresso mai farmaci di uso
in casa. umano e mai senza
Visite periodiche prescrizione
(ogni 6 mesi) medico-veterinaria
Trasporto Trasportino per Attenzione alle
Viaggi lunghi:
roditori, non troppo temperature elevate
fermarsi periodicamente
grande. (colpo di calore) e alle
per somministrare
Fondo ricoperto correnti d’aria (no aria
acqua
di fieno condizionata diretta)

Il suo ricovero in gabbia è necessario perché libero può essere esposto a grandi pericoli. La gabbia deve essere spaziosa a più livelli,
ed arredata con giochi e nascondigli.
Il topo è un animale piccolo e difficile da manipolare. Alcuni topi mordono per paura. Per questi motivi non è consigliabile che stia
a contatto di bambini se non in presenza di adulti responsabili.

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R O D I T O R I - R AT T O
Nome comune e Ratto Rattus norvegicus
scientifico

Origine geografica Asia centrale Cosmopolita

Ambiente Ideale: 18 °C No correnti d’aria No temperature


elevate: rischio di colpo
di calore

Cites No

Caratteristiche Durata della vita: Temperatura rettale Frequenza cardiaca: Frequenza respiratoria:
fisiologiche 3-4 anni non significativa 325-780/min. 60-220/min.

Dimensioni Lunghezza 15-20 cm Peso medio:


maschio 450-520 g
femmina 250-300 g

Riproduzione Maturità sessuale: Durata ciclo estrale: Durata gravidanza: Cuccioli/parto: 6-12 gg
65-110 giorni 4-5 giorni 21-23 gg Svezzamento: 21 gg

Alimentazione ONNIVORI, Cibi confezionati, Alimenti vietati: Moderare l’assunzione


prevalentemente frutta e verdura fresca, cibi fritti o di alimenti di origine
Non attuare mai granivori. biscotti eccessivamente grassi, animale
bruschi cambiamenti 14% proteine parti verdi di solanacee (piccole quantità e
di alimentazione 4-5% grassi (pomodoro, patate) prontamente rimossi
se non consumati)
e di semi oleosi

Gabbia Le dimensioni minime Gabbia che si sviluppa Arredamento gabbia: Il fondo deve essere
80 × 40 cm preferibilmente in presenza di pieno e non a grata
orizzontale; deve esserci tane/nascondigli (si possono incastrare e
una buona aerazione fratturare le zampine)
e la gabbia deve essere
sempre mantenuta
pulita

Substrato Trucioli di legno Tutolo di mais


ricoperti di fieno

Arricchimento Tunnel, rampe, ruota


ambientale (piena, in quella vuota
si possono incastrare e
fratturare le zampine)

Salute Prima visita: qualche Non somministrare


giorno dopo l’ingresso mai farmaci di uso
in casa. umano e mai senza
Visite periodiche prescrizione
(ogni 6 mesi) medico-veterinaria
Trasporto Trasportino per Viaggi lunghi: fermarsi Attenzione alle
roditori, non troppo periodicamente per temperature elevate
grande. somministrare acqua (colpo di calore) e alle
Fondo ricoperto correnti d’aria (no aria
di fieno condizionata diretta)

Il suo ricovero in gabbia è necessario perché libero può essere esposto a grandi pericoli. La gabbia deve essere spaziosa a più livelli,
ed arredata con giochi e nascondigli.
Il ratto è un animale piccolo e difficile da manipolare. Alcuni mordono per paura. Per questi motivi non è consigliabile che stia a
contatto di bambini se non in presenza di adulti responsabili.
Si raccomanda l’accurata pulizia della gabbia.
Rimuovere quotidianamente le deiezioni, pulire tutta la gabbia una volta la settimana.

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RO D I TO R I - C R I C E TO
Nome comune e Criceto - Cricetus cricetus,
scientifico C. grisou (c. russo);
- Mesocricetus auratus
(c. dorato);
- Phodopus
roborovskii;
- P. campbell;
- P. sungorus
(c. roborosky)
Origine geografica Asia del nord - Europa
e Africa nordoccidentale
Ambiente Temperature Ideale: 15-21 °C No correnti d’aria No temperature
elevate: rischio di colpo
di calore.
Al di sotto dei 5 °C
i criceti dorati entrano
in una sorta di letargo
dal quale si svegliano
saltuariamente per
mangiare

Cites No

Caratteristiche Durata della vita: Temperatura rettale, Frequenza cardiaca: Frequenza respiratoria:
fisiologiche 2-4 anni non significativa elevata elevata

Dimensioni Lunghezza: Peso medio:


13-15 cm (dorato); 85-150 gr (dorato)
8-10 cm (russo); 30-40 gr (russo)
5 cm (roborovskii) 14-20 gr (roborovskii)

Riproduzione Maturità sessuale: Durata ciclo estrale: Durata gravidanza: Cuccioli/parto:


32-42 giorni (dorato) 4 gg (dorato, russo, 15-16 gg (dorato) 5-9 gg (dorato)
2 mesi (russo) roborovskii) 18-21 gg (russo) 6-8 gg (russo)
4-5 mesi (roborovskii) 20-22 gg (roborovskii) 6 gg (roborovskii)
Svezzamento:
20-25 gg (dorato)
21 gg (russo)
19 gg (roborovskii)

Alimentazione ONNIVORI, Cibi confezionati, Alimenti vietati: Moderare l’assunzione


prevalentemente frutta e verdura fresca, dolci, cibi fritti o di alimenti di origine
Non attuare mai granivori. yogurth, formaggio, eccessivamente grassi, animale
bruschi cambiamenti 16-20% proteine tuorlo d’uovo sodo, parti verdi di solanacee (piccole quantità e
di alimentazione 4-5% grassi larve di insetti (pomodoro, patate) prontamente rimossi
se non consumati)
e di semi oleosi

Gabbia Le dimensioni minime Gabbia che si sviluppa Arredamento gabbia: Il fondo deve essere
devono essere 60 × 30 × preferibilmente in presenza di pieno e non a grata
30 cm; vanno bene orizzontale; deve esserci tane/nascondigli (si possono incastrare e
anche quelle a più piani una buona aerazione fratturare le zampine)
collegati da rampe e la gabbia deve essere
sempre mantenuta
pulita

Substrato Trucioli di legno Tutolo di mais


ricoperti di fieno

Arricchimento Tunnel, rampe, ruota I criceti dorati vanno


ambientale (piena, in quella vuota tenuti separati da adulti.
si possono incastrare e I criceti russi, di
fratturare le zampine) roborovsky, vanno
tenuti in coppia,
formatesi prima della
maturità sessuale

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Salute Prima visita: qualche Non somministrare


giorno dopo l’ingresso mai farmaci di uso
in casa. umano e mai senza
Visite periodiche prescrizione
(ogni 6 mesi) medico-veterinaria
Trasporto Trasportino per Viaggi lunghi: Attenzione alle
roditori, non troppo fermarsi periodicamente temperature elevate
grande. per somministrare (colpo di calore)
Porre del fieno come acqua e alle correnti d’aria
substrato (no aria condizionata
diretta)

Il suo ricovero in gabbia è necessario perché libero può essere esposto a grandi pericoli.
La gabbia deve essere spaziosa, a più livelli, ed arredata con giochi e nascondigli.
Il criceto dorato adulto è solitario, ma gli altri piccoli criceti gradiscono la compagnia di con-specifici, soprattutto se la coppia vie-
ne formata in età prepubere.
Il criceto è un animale piccolo e difficile da manipolare.
Alcuni criceti mordono per paura.
Per questi motivi non è consigliabile che stia a contatto di bambini se non in presenza di adulti responsabili.

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C A N E D E L L A P R AT E R I A D A L L A C O D A N E R A
Nome comune e Cane della prateria Cynomys. ludovicianus
scientifico dalla coda nera

Origine geografica Nord America

No temperature
Ambiente Temperature Ideale: 15-21 °C No correnti d’aria elevate: rischio di colpo
di calore
Cites: no Ai sensi dell’articolo
1 della Decisione
UE 2003/459/CE
del 20 giugno 2003 è
fatto divieto di
introdurre cani della
prateria provenienti
dagli Stati Uniti
Caratteristiche Durata della vita: T. rettale, Frequenza cardiaca: Frequenza respiratoria:
fisiologiche 5-10 anni non significativa elevata elevata
Dimensioni Peso medio: In inverno tende a
0,5/2,2 kg ingrassare

Riproduzione Maturità sessuale: Durata ciclo estrale: Durata gravidanza: Cuccioli/parto:


2-3 anni 1 calore/anno che 30-35 gg 2-10 gg
dura 2-3 settimane Svezzamento:
(tra gennaio e marzo) 6 settimane

Alimentazione: Strettamente ERBA, FIENO, Alimenti vietati: Moderare l’assunzione


non attuare mai ERBIVORI verdure a foglia. parti verdi solanacee, di verdure ricche di
bruschi cambiamenti 20-25% fibra semi, cereali e derivati calcio (erbe aromatiche)
di alimentazione 15% proteine e ossalati (spinaci, biete
3% grassi e cavoli)
Gabbia Dimensioni minime Il cane della prateria Arredamento gabbia: Giochi: da rosicchiare
100 × 60 deve essere in grado di presenza di in cartone duro o legno
stare ritto sui posteriori tane/nascondigli, tunnel, non trattato. Il pane
oggetti da rosicchiare duro non è un gioco e
non consuma i denti!
Substrato Trucioli di legno Tutolo di mais
ricoperti di fieno
Arricchimento Giochi in cartone
ambientale e legno da rosicchiare
Salute Prima visita: qualche Non somministrare
giorno dopo l’ingresso mai farmaci di uso
in casa. umano e mai senza
Visite periodiche prescrizione
(ogni 6 mesi) medico-veterinaria
Trasporto Trasportino per Viaggi lunghi: Attenzione alle
roditori, non troppo fermarsi periodicamente temperature elevate
grande. per somministrare (colpo di calore)
Fondo ricoperto acqua e alle correnti d’aria
di fieno (no aria condizionata
diretta)

Il suo ricovero in gabbia è necessario perché libero può essere esposto a grandi pericoli.
La gabbia deve essere spaziosa a più livelli, ed arredata con giochi e nascondigli.
L’uscita è consentita in presenza del proprietario e accertandosi di proteggere l’animale dai pericoli.
È fondamentalmente un animale selvatico. Richiede molto affetto e non sopporta la solitudine.
Ha bisogno di trascorrere del tempo fuori della gabbia. Può danneggiare l’arredamento con i denti.
Talvolta il maschio, se non viene sterilizzato, presenta problemi comportamentali.

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PA S S E R I F O R M I
Nome comune e Canarini, Diamanti, Passeriformes
scientifico Fringuelli, Cardellini,
Verdoni, Zigoli, Padda,
Passeri; Maine o merli
indiani
Origine geografica Europa, Africa, Oceania, Cosmopolita
Asia, Americhe
Ambiente Temperature Ideale: 10-40 °C Temperature troppo
fredde possono essere
pericolose per alcune
specie.
Verificare caso per caso
Cites Si App. A, B Canarini ed alcune
specie esotiche

Caratteristiche Durata della vita: Temperatura rettale: Frequenza cardiaca: Frequenza respiratoria:
fisiologiche 5-10 anni non rilevante molto elevata molto elevata soprattutto
taglie piccole

Dimensioni Variabili con la specie Peso medio: Poche variazioni Piumaggio ed annessi
e la razza: 9-25 cm per da 10 ai 50 grammi stagionali di peso ornamentali possono
le specie più comuni falsare le reali dimensioni
all’osservatore meno
esperto
Riproduzione Maturità sessuale: Se ben gestiti possono Durata cova: Svezzamento:
10-12 mesi per quasi fare due-tre covate 13-18 gg (a seconda 7-9 settimane
tutte le specie all’anno. Le specie della specie)
più domestiche anche
di più

Alimentazione Granivori - florivori - L’alimentazione in Alimenti vietati: Favorire


insettivori con natura è molto prezzemolo, avocado, un’alimentazione
variazioni stagionali variabile, anche semi delle ciliegie e delle ricca di alimenti freschi
nell’ambito dello stesso piante del genere e simili.
genere. Prunus. Limitare al minimo
In genere comprende Limitare i grassi e i i semi oleaginosi.
semi, bacche, frutta derivati del latte Alcune specie
e un po’ d’invertebrati beneficiano
dell’integrazione con
estrusi

Dimensioni minime Dipendono dalla In generale evitare Preferire gabbie


gabbia specie, dal numero gabbie rotonde o di rettangolari a sviluppo
dei soggetti e dalla loro forme irregolari orizzontale
destinazione (pet-bird,
coppia, gruppo)

Substrato Fondamentale sempre Sotto la griglia: ghiaia Mai materiale


griglia sul fondo fine, carta, trucioli igroscopico alla portata
degli uccelli

Arricchimento Gruppo sociale Posatoi di diverso Acqua per bagnarsi


ambientale secondo la specie materiale e diametro:
(solitario, coppia, altalene; alimento
gruppo). diverso e interessante
In alcuni casi (es. cereali in spighe,
interazione con l’uomo frutta su rami o
(pet bird) spiedini)

Salute Prima visita: qualche No chirurgie Vaccinazioni consigliate: Non somministrare


giorno dopo l’ingresso preventive vaiolo per i canarini mai farmaci di uso
in casa o in umano e mai senza
allevamento. prescrizione
Visite periodiche medico-veterinaria
(ogni 12 mesi) sia per
i singoli soggetti che per
gli allevamenti

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Trasporto Cassette basse Per l’acqua: valutare il Per viaggi più lunghi, Attenzione
con pareti opache rischio che l’acqua si fermarsi ogni tanto ed alle temperature
ed apertura dall’alto per versi infradiciando offrire l’abbeveratoio (colpo di calore)
minimizzare lo stress: trasportino e soggetti agli uccelli e alle correnti d’aria
sempre disponibile con rischio di ipotermia: (no aria condizionata
fonte di alimento. per viaggi brevi può diretta)
Trasporto singolo essere più appropriato
o a piccoli gruppi a fornire cibi umidi
seconda della specie

I Passeriformi in generale devono essere alloggiati in contenitori adeguati con all’interno quanto necessario per le loro esigenze e le
gabbie sistemate in ambiente costante, interno od esterno a seconda della specie, possibilmente con fotoperiodo naturale o control-
lato in modo da venire incontro alle specifiche esigenze: alcuni soggetti particolari (Maine, Canarini, soggetti di altre specie alleva-
ti allo stecco) si addomesticano tanto da poter essere lasciati volare per casa sotto sorveglianza e beneficiano dell’interazione con
l’Uomo: in generale però vivono contenti nel loro microhabitat e non gradiscono di essere afferrati e manipolati.
Con le adeguate accortezze la maggior parte delle specie di Passeriformi prospera in ambiente controllato e ne sono prova la diffu-
sione di molte mutazioni ed addirittura alcune razze domestiche (es Canarino) selezionate in migliaia di allevamenti amatoriali.
I Passeriformi in generale sono creature innocue e non pericolose per umani di qualunque età: potenziale eccezione sono i Corvidi
il cui grosso becco potrebbe rappresentare un rischio per bambini molto piccoli, ma che non sono comunemente allevati a scopo or-
namentale o tenuti in casa come animali da compagnia.

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PA P PA G A L L I
Nome comune e Pappagalli Psittaciformes
scientifico

Origine geografica Oceania, Asia Cosmopolita


meridionale, Africa,
Centro e Sud America

Ambiente Temperature Ideale: 10-40 °C Temperature troppo


fredde possono essere
pericolose per alcune
specie.
Verificare caso per caso

Cites Si App. A, B Poche specie no

Caratteristiche Durata della vita: Temperatura rettale: Frequenza cardiaca: Frequenza respiratoria:
fisiologiche 12-60 > anni non significativa non significativa non significativa
Dimensioni Variabili con la specie Peso medio: Poche variazioni
da 20 a 1,600 grammi stagionali di peso

Riproduzione Maturità sessuale: Se ben gestiti possono Durata cova: Svezzamento:


1-5 anni, secondo fare due-tre covate 18-32 gg (specie) da 6 settimane a vari
la specie all’anno. Le specie più mesi
piccole anche di più

Alimentazione Frugivori-nettarivori L’alimentazione in Alimenti vietati: Favorire


natura è molto prezzemolo, avocado, un’alimentazione ricca di
Non attuare mai variabile, anche semi delle ciliegie e alimenti freschi e simili.
bruschi cambiamenti nell’ambito dello stesso delle piante del genere Integrazione importante
di alimentazione genere. In genere Prunus. (fino a 70%) con
comprende semi, Limitare i grassi e i estrusi/pellettati di buona
bacche, frutta e un po’ derivati del latte qualità. Limitare al
d’invertebrati minimo i semi oleaginosi
Dimensioni minime Dipendono dalla specie, Le dimensioni minime Il posatoio deve essere
gabbia dal numero dei soggetti interne, devono collocato in modo
e dalla loro destinazione corrispondere, in tutte da consentire uno
(pet-bird, coppia, e tre le dimensioni, spazio al di sopra della
gruppo) all’apertura alare del testa e al di sotto e
pappagallo dietro la coda

Evitare tutto ciò che è


Substrato
igroscopico
Arricchimento Interazione con il Captive foraging:
ambientale proprietario e/o con imitazione di alimenti
altri Psittaciformi naturali (frutta intera
(quando non o a grossi pezzi infissa
controindicato) su rami)
Prima visita: qualche Non somministrare
giorno dopo l’ingresso No alle mutilazioni mai farmaci di uso
Vaccinazioni consigliate:
Salute in casa. chirurgiche a scopo umano e mai senza
nessuna.
Visite periodiche preventivo prescrizione
(ogni 12 mesi) medico-veterinaria
Trasporto Trasportino per cani Per viaggi lunghi: Attenzione
o per gatti in plastica fermarsi periodicamente alle temperature
dura. Applicare per verificare lo stato (colpo di calore)
all’interno un posatoio del pappagallo e alle correnti d’aria
fisso e alla porta (no aria condizionata
beverino e mangiatoia diretta)

Il pappagallo “animale da compagnia”, dovrebbe passare la maggior parte del tempo libero con il proprietario. Se ciò non è possibile deve
avere una voliera spaziosa dove intrattenersi, meglio se in coppia. Se durante il giorno è ben gestito e l’ambiente è provvisto di un buon ar-
ricchimento durante la notte può anche essere confinato in gabbie relativamente piccole, ma questo si deve limitare alle ore di riposo. Con
un adeguato arricchimento ambientale si può garantire il benessere di ogni pappagallo ed evitare che danneggi oggetti in casa e che si met-
ta in situazioni pericolose a causa della curiosità che lo contraddistingue. I pappagalli sono dotati di una mimica particolare, di difficile in-
terpretazione per i neofiti: l’approccio a un pappagallo deve necessariamente seguire alcuni passi precisi per non allarmare questi uccelli
“preda”. Inoltre i pappagalli hanno un forte becco e possono usarlo per difendersi in situazioni che giudicano pericolose, per questo moti-
vo non è consigliabile che stiano a contatto diretto con bambini piccoli, se non in presenza di adulti responsabili.

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RETTILI - GECO
Nome comune e Geco leopardo Eupblepharis
scientifico macularius

Origine geografica Afghanistan, Cosmopolita Clima: arido/semiarido,


India nordoccidentale, roccioso, desertico
Pakistan

Ambiente: Temperature: Letargo: Sistemi di Fotoperiodo


le temperature Intervallo termico T. diurne: 22-24 °C riscaldamento: Luce: 12-14 h
all’interno del vivario diurno (°C) Fotop.: 8-10 h (per conduzione) Buio: 10-12 h
devono essere (Temperature Range): T. notturne: 18 °C con cavetti o piastre Lampade uvb non
costantemente 22-30 °C Fotop.: 16-14 h riscaldanti, con indispensabili.
monitorate (termometri Punto caldo: 32 °C protezioni per l’animale. Consigliate nei giovani
posizionati nel punto Punto freddo: 20 °C Umidità: sufficiente e nei soggetti in
freddo e nel punto più quella della ciotola e riproduzione
caldo) della zona umida.
È indispensabile
mantenere un’adeguata
ventilazione

Cites No

Caratteristiche T. rettale, frequenza Oltre 20 anni


fisiologiche cardiaca e respiratoria: (longevità massima
non significative registrata in un maschio
28, in una femmina
21 a e 6 mesi)
Dimensioni Piccola taglia Possono pesare da 40
a 100 g e raggiungere
una lunghezza totale di
oltre 20 cm. I maschi
tendono ad essere più
grandi delle femmine

Riproduzione Maturità sessuale: Frequenza gest: Durata gestazione:


Stagione riproduttiva: M: 40-50 g 4-5 covate per stagione 15-30 gg
gennaio. (18 mesi circa) con 1 mese di intervallo dall’accoppiamento.
Settembre/ottobre F: 40-50 g tra le covate (media) Dimensione covata:
Brumazione. (9-18 mesi età) 2 uova
Non necessaria ai fini
riproduttivi,
ma consigliabile
(per sincronizzazione)
Alimentazione: Variare il più possibile. Ciotola con Calcio Mettere a disposizione
insettivori Somministrare a carbonato in polvere giornalmente una
rotazione Grilli, sempre a disposizione. piccola ciotola bassa
larve di tenebrionidi, Calcio carbonato con acqua pulita
altri invertebrati spolverizzato sul pasto
di invertebrati
“integrati” di Ca
Dimensioni minime Per i sauri terricoli Per animali allevati
Terrari: si possono calcolare le in gruppi il volume
60 × 40 × 50 cm dimensioni minime del va aumentato
terrario in rapporto alla di 1,5 volte per ogni
lunghezza dell’animale animale in più
rostro-cloaca LRC
(esclusa la coda)
Substrato Sabbia fine; Naturale No materiale costituito
sabbia + terriccio; da particelle che
terra argillosa; possano essere ingerite,
substrato commerciale Anche i substrati
per rettili deserticoli venduti per “ingeribili”
possono provocare
costipazioni letali

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Arricchimento Consentire ai rettili Creare ambienti Arredare il terrario Per ogni soggetto deve
ambientale arboricoli di a gradiente termico in maniera da ricreare essere previsto un
arrampicarsi, e umidità differenti un ambiente simile nascondiglio umido,
con terrari sviluppati all’habitat naturale uno nella zona calda
in altezza, e arredati ed uno nella zona
con rami fredda
Salute Visite periodiche: Vaccinazioni consigliate: Non somministrare
Prima visita al momento nessuna mai farmaci se non
dell’acquisto, negli dietro ricetta
adulti ogni 12 mesi, medico-veterinaria
nei giovani ogni 6 mesi
Trasporto Fauna - box con carta Per viaggi lunghi: A temperatura
assorbente e rifugio fermarsi periodicamente controllata a seconda
di cartone, per verificare le della stagione
posto all’interno di condizioni dell’animale
contenitore coibentato

Tutti i rettili sono animali che richiedono attenzioni e cure specifiche essendo, in genere, specie non autoctone. Il ricreare loro un mi-
croambiente confortevole e simile a quello di origine, ne garantirà il benessere e la salute.
Il terrario deve essere costruito e arredato con materiale atossico, e con chiusure adeguate, a prova di fuga. Curare molto l’igiene
del terrario. Garantire un’adeguata ventilazione. Monitorare costantemente temperatura, umidità. Garantire ai rettili che ne hanno
necessità, l’adeguata irradiazione UVA/UVB.
L’intervallo termico (POTR Preferred Optimum Temperature Range), è un intervallo di temperature ambientali, compreso fra un mi-
nimo e un massimo, entro le quali il rettile può compiere le sue attività fisiologiche. Tale intervallo termico, diurno e notturno, è spe-
cifico per ogni rettile.
Le temperature all’interno del vivario devono essere costantemente monitorate (termometri posizionati nel punto freddo e nel pun-
to più caldo).
Nel geco leopardo è indispensabile rispettare il rapporto fra maschi e femmine per evitare i rischi di cannibalismo (il rapporto idea-
le fra Maschi e femmine è di 1 maschio ogni 3-6 o più femmine, a seconda della dimensione del terrario).
Per evitare incidenti può essere necessario separare i maschi fra loro e gli adulti dai piccoli.
Se più soggetti condividono gli stessi ambienti, lo spazio a loro disposizione deve essere sufficiente per evitare aggressività da
competizione.

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R E T T I L I - I G UA N A V E R D E
Nome comune e Iguana verde I. iguana
scientifico

Origine geografica L’iguana verde è Cosmopolita Clima stabilmente caldo


originaria delle foreste e molto umido
pluviali del centro
e sud America

Ambiente: La temperatura Nel loro ambiente Sistemi di Fotoperiodo:


le temperature minima del range deve naturale l’umidità riscaldamento. Luce: 14 h
all’interno del vivario essere di 30 °C relativa è dell’85-95%, Conduzione: cavetti Buio: 10 h
devono essere Punto caldo: 36-39 °C quindi molto elevata. È o piastre riscaldanti, Lampade UVB
costantemente Punto freddo: 23-26 °C difficile in cattività protetti. indispensabili.
monitorate replicare valori così alti. Attenzione alle “rocce 14 ore
(termometri posizionati Si può spruzzare acqua calde”: possono causare
nel punto freddo e nel con una spruzzetta un gravi ustioni
punto più caldo) paio di volte al giorno

Cites Appendice II del Cites

Caratteristiche T rettale, frequenza Può arrivare a vivere


fisiologiche cardiaca e respiratoria: 20 anni
non significativa

Dimensioni 2,5 metri di lunghezza Possono pesare


di totale in natura da 6,8-9 kg
1,80 metri in cattività

Riproduzione Maturità sessuale: Diversi accoppiamenti, Periodo riproduttivo: La schiusa avviene


fra i 3 e i 5 anni in per 3 settimane. da novembre a marzo. dopo un periodo
natura. Frequenza gestazione Durata gestazione: di 90-120 giorni,
In cattività anche 4-5 covate per stagione 50-100 giorni (dipende le uova (da 10 a 80,
a 2 anni con 1 mese di intervallo da temperatura e dieta) in media 40)
tra le covate (media) dall’accoppiamento

Alimentazione: La base della dieta Il restante 10% può Non si deve offrire Le brassicacee
vegetariana, perlopiù (90% circa) deve essere essere rappresentato da alcun alimento di (broccoli, cavoli,
folivora costituita da vegetali a fiori e frutta. origine animale (es. cavolini di Bruxelles,
foglia, scelti tra quelli La dieta deve essere insetti, uova, cibo per cavolfiore, ravizzone,
più ricchi di calcio e integrata con l’aggiunta cani o gatti), nemmeno cavolo cappuccio) pur
fibra (tarassaco, insalata di carbonato di calcio. in percentuale minima essendo molto ricche
romana, scarola, L’acqua deve essere o saltuariamente, di calcio devono essere
radicchio, insalata sempre a disposizione né carboidrati somministrate in piccola
belga, bietole, foglie di in abbondanza (come pasta o pane) quantità per il loro
vite, di ibisco e di gelso) o vegetali ricchi di contenuto in tiocianati
amido (come patate o
patate dolci)

Dimensioni dei terrari: Dovrebbe essere Le iguane ricavano


le dimensioni ideali alto almeno quanto la maggior parte
sono di 2 metri di la lunghezza totale dell’acqua di cui hanno
larghezza per 2 metri dell’iguana bisogno dalle verdure,
di altezza (preferibilmente una ma una fonte di acqua
volta e mezzo), non deve mai mancare.
ampio 1,5-2 volte Poiché nel terrario
la sua lunghezza e l’umidità deve essere
profondo 2/3 elevata, e anche per
il motivo che le iguane
amano immergersi
completamente in acqua
con il corpo, si deve
lasciare a disposizione
una bacinella
abbastanza grande
da contenere il rettile

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Substrato Il fondo migliore è Naturale No materiale costituito


rappresentato da fogli da particelle che
di giornali, molto possano essere ingerite,
pratici ma poco estetici, Anche i substrati
o da tappetini, pezzi di venduti per “ingeribili”
moquette o erba finta, possono provocare
lavabili e riciclabili. costipazioni letali
Se l’iguana si abitua a
sporcare nella bacinella
dell’acqua è molto
più facile tenere pulito
il fondo

Arricchimento Consentire ai rettili Le iguane che, oltre alla Arredare il terrario Arredare il terrario
ambientale arboricoli di luce visibile, ricevono in maniera da ricreare con nascondigli:
arrampicarsi, con terrari anche la luce nello un ambiente simile uno per soggetto;
sviluppati in altezza, spettro UVA ne all’habitat naturale uno umido;
e arredati con rami. traggono benefici in differenti zone
Creare ambienti psicologici perché (calda e fredda)
a gradiente termico hanno una visione
e umidità differenti dei colori molto più
brillante e, per così dire,
il mondo ha un aspetto
migliore.
Il cibo offerto può
apparire più “colorato”
e appetibile, e quindi
venir consumato più
volentieri
Salute Visite periodiche: Vaccinazioni consigliate: Non somministrare
Prima visita al momento nessuna mai farmaci di uso
dell’acquisto umano e mai senza
ogni 12 mesi prescrizione
(giovani ogni 6 mesi) medico-veterinaria

Trasporto Fauna box con lati Per viaggi lunghi: A temperatura


schermati, e borse o fermarsi periodicamente controllata a seconda
bottiglie di acqua calda per verificare lo stato, della stagione
per il trasporto per viaggi lunghi
nebulizzare acqua
tiepida sul corpo
dell’animale

Tutti i rettili sono animali che richiedono attenzioni e cure specifiche essendo, in genere, specie non autoctone. Il ricreare loro un mi-
croambiente confortevole e simile a quello di origine, ne garantirà il benessere e la salute.
Il terrario deve essere costruito e arredato con materiale atossico, e con chiusure adeguate, a prova di fuga. Per i rettili di più gran-
di dimensioni si consiglia di predisporre delle stanze adattate a terrario. Curare molto l’igiene del terrario. Garantire un’adeguata
ventilazione. Monitorare costantemente temperatura, umidità. Garantire ai rettili che ne hanno necessità, l’adeguata irradiazione
UVA/UVB.
L’intervallo termico (POTR Preferred Optimum Temperature Range), è un intervallo di temperature ambientali, compreso fra un mi-
nimo e un massimo, entro le quali il rettile può compiere le sue attività fisiologiche. Tale intervallo termico, diurno e notturno, è spe-
cifico per ogni rettile.
Le temperature all’interno del vivario devono essere costantemente monitorate (termometri posizionati nel punto freddo e nel pun-
to più caldo).
Studiare approfonditamente le necessità che richiede l’allevamento in cattività di un’iguana. Le iguane sono difficili da allevare cor-
rettamente, difficili da alimentare nel modo giusto, richiedono attrezzature costose e da adulte possono presentare problemi com-
portamentali di aggressività. Se possibile, contattate un proprietario esperto, che possieda iguane da anni, perché vi possa familia-
rizzare con questo rettile e le sue esigenze di allevamento.
Le iguane adulte raggiungono dimensioni considerevoli! Valutare se si avrà lo spazio per alloggiare in modo adeguato un rettile di
quasi due metri, prima di acquistarlo quando misura solo 20 cm.

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R E T T I L I - B OA
Nome comune e Boa constrictor Boa Red tail boa
scientifico (nome comune inglese)

Origine geografica America centrale e


meridionale comprese
alcune isole caraibiche

Ambiente: Semi arboricolo. Intervallo termico Fotoperiodo (ore): Letargo: il letargo


foreste pluviali, Giovani più arboricoli diurno Temperature Ottobre-Marzo: non va indotto se non
savane arbustive, rispetto agli adulti. Range 28-32 °C Luce 11 - Buio 13 è possibile assicurare
pianure asciutte Punto caldo: 32-35 °C Minimo notturno 28 °C Aprile-Settembre: i parametri ambientali
Luce 13 - Buio 11 adeguati
Umidità relativa:
75-80% o superiore

CITES Si Appendice I Boa


constrictor occidentalis
Appendice II le altre
sottospecie

T rettale, frequenza
Caratteristiche Longevità:
cardiaca e respiratoria:
fisiologiche 20-30 anni in cattività
non significativi

Dimensioni Lunghezza totale LT Dai 35-55 cm Peso dai 7 ai 15 kg


dei soggetti neonati ai
3 metri degli adulti

Riproduzione: Maturità sessuale: Maschio: LT 140 cm, Induzione dell’estro: Periodo riproduttivo:
ovoviviparo da 10 a 30, Età 2,5-4 anni Peso: intorno ai 6 kg abbassamento. ottobre/aprile
dimensioni: 40-50 cm precoce se raggiungono Femmina: LT 180 cm, Temperatura notturna a Gestazione: 4-10 mesi
le dimensioni da adulti Peso: 6-7 kg 21°-22 °C.
precocemente Riduzione ore
illuminazione diurna a 8

Alimentazione: Frequenza dei pasti: Non somministrare il I serpenti sopportano Roditori di dimensioni
vertebrati decongelati ogni 7-10 giorni fino a nuovo pasto prima della il digiuno meglio adeguate alla taglia.
6 mesi di età; completa digestione del di altre specie animali (Preda non più larga
ogni3-4 settimane precedente (comprovato del diametro massimo
maschi adulti; dalla defecazione) Bacinella abbastanza del serpente)
ogni 2-3 settimane grande da potersi
femmine adulte immergere
completamente

Terrari: dimensioni Dimensioni (minime!): Boa fino a 200 cm: Boa oltre i 200 cm:
minime per garantire i 60 × 40 × 50 cm. superficie di base superficie di base
corretti gradienti dei Sviluppo verticale 40 cm2 × 1 cm 90 cm2 × 1 cm
parametri ambientali per consentire il lunghezza lunghezza
posizionamento di rami

Substrato Torba o terriccio per Prendere ogni Arredamento. Rami e tronchi per
piante o fibra di noce di precauzioni per evitare Rifugi: possibilmente aumentare la superficie
cocco con strato l’ingestione di substrato. più di uno in diverse utilizzabile
superficiale misto a Anche i substrati zone termiche.
foglie o fieno morbido. venduti per “ingeribili” Almeno un rifugio
Substrato Bioattivo con possono provocare “umido”
superficie asciutta costipazioni letali

Rami piante, zone a Vasca per acqua (alcuni Tronchi cavi, scatole in Possono essere utilizzate
Arricchimento
diverso gradiente serpenti amano legno o plastica… varie combinazioni
ambientale
termico. bagnarsi) pulita Possibilmente più di di lampade per la luce
Assicurare un’adeguata cambiata giornalmente uno in diverse zone e per il riscaldamento.
ventilazione termiche. UVB: non occorre.
Almeno un rifugio Fluorescenti.
“umido” Lampade a luce rossa.
Lampade a luce blu

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Salute Visite periodiche. Quarantena: non Vaccinazioni consigliate: Non somministrare


Prima visita dopo introdurre mai soggetti nessuna mai farmaci di uso
l’acquisto. senza averli tenuti umano e mai senza
Animali giovani: visite separati per 90 giorni! prescrizione
semestrali. medico-veterinaria
Adulti: visite annuali

Trasporto Fauna box con carta Per viaggi lunghi: Attenzione alle
assorbente e rifugio fermarsi periodicamente temperature
di cartone o sacchetto per verificare lo stato,
di tela messi all’interno spruzzare acqua
di scatola coibentata con una spruzzetta per
piante

Tutti i rettili sono animali che richiedono attenzioni e cure specifiche essendo, in genere, specie non autoctone. Il ricreare loro un mi-
croambiente confortevole e simile a quello di origine, ne garantirà il benessere e la salute.
Il terrario deve essere costruito e arredato con materiale atossico, e con chiusure adeguate, a prova di fuga. Curare molto l’igiene
del terrario. Garantire un’adeguata ventilazione. Monitorare costantemente temperatura, umidità. Garantire ai rettili che ne hanno
necessità, l’adeguata irradiazione UVA/UVB.
Per i rettili di più grandi dimensioni si consiglia di predisporre delle stanze adattate a terrario.
L’intervallo termico (POTR Preferred Optimum Temperature Range), è un intervallo di temperature ambientali, compreso fra un mi-
nimo e un massimo, entro le quali il rettile può compiere le sue attività fisiologiche. Tale intervallo termico, diurno e notturno, è spe-
cifico per ogni rettile.
Le temperature all’interno del vivario devono essere costantemente monitorate (termometri posizionati nel punto freddo e nel pun-
to più caldo).
È sempre consigliabile acquisire soggetti provenienti da allevamenti perché sono testati contro le più comuni malattie e quindi con
maggiori garanzie sanitarie. Purtroppo sono ancora presenti in commercio esemplari prelevati in natura, che non si adattano alla vi-
ta in cattività e non offrono le medesime garanzie sanitarie.

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R E T T I L I - P I TO N E R E A L E
Nome comune e Python regius Pitone reale Ball python
scientifico (nome comune inglese)

Origine geografica Africa dal Senegal alla


Sierra Leone e Costa di
Marfil in Africa
occidentale, si trova
inoltre nel Sudan
meridionale a est del
Nilo

Ambiente: savane Prevalentemente Intervallo termico Fotoperiodo (ore): Letargo:


arbustive con scarsa terricolo ma si trova a diurno 27-29 °C Aprile-Novembre necessità di
vegetazione e con acqua suo agio anche su alberi Intervallo termico Luce: 13 - Buio: 11 ibernazione/brumazione
nelle vicinanze, ai limiti bassi e arbusti. notturno 23-24 con Novembre-Marzo a scopo riproduttivo.
delle foreste e in alcune Attività circadiana: area calda a 26-27 °C Luce: 11 - Buio: 13 Abbassamento
zone anche in foreste crepuscolare/notturna. Minimo notturno 23 °C Umidità relativa (%): moderato di
umide Attivo soprattutto alba Ottobre-Marzo 60% temperatura 20-23 °C
e tramonto Aprile-Settembre 90% notte/26 °C giorno
estremità calda.
Riduzione fotoperiodo
a 6 h/die

CITES Appendice II Allegato B Regolamento


Convenzione di CE n° 338/97
Washington 09/12/1996

Caratteristiche Temperatura rettale, Longevità:


fisiologiche frequenza cardiaca >20 anni (Record 47)
e respiratoria:
non significativa

Dimensioni Lunghezza totale M. LT 90-130 cm Peso:


LT (cm) F. LT 150-180 cm max M. 1500 gr
F. 2000-2500 gr
(eccez. 4.500)

Riproduzione: Maturità sessuale al M: LT 75 cm, Dimensione covata Temperatura


oviparo raggiungimento delle P 600-700 g, numero uova 1-12 d’incubazione: 28-30 °C
dimensioni da adulti 16-18 mesi (6-11) Umidità di incubazione
F: LT 90 cm, P = Durata incubazione (%): 100%
> 1000 g, 27-30 mesi 53-61 gg - 30-32,5 °C

Non somministrare
Alimentazione: Gli adulti necessitano I serpenti sopportano
il nuovo pasto
vertebrati scongelati di un pasto ogni meglio di altre specie
prima della completa
15-20 giorni, i baby animali periodi di
digestione
ogni 5 giorni. digiuno
del precedente
I subadulti ogni
(comprovato dalla
7-10 giorni
defecazione)

Terrari: dimensioni Dimensioni(minime!): Dimensioni (minime): Dimensioni (minime): Un serpente di 120 cm


minime per garantire i 60 × 40 × 50 cm. 40 cm2 per centimetro (indicativamente per un 90-100 cm di lunghezza
corretti parametri Sviluppo verticale di lunghezza di serpente serpente di 10 cm per 50 cm di diametro
ambientali tale da consentire ha bisogno almeno di
il posizionamento 4000 cm2
di rami

Substrato Torba o terriccio Prendere ogni Arredamento. Rami e tronchi per


per piante o fibra precauzione per evitare Rifugi: possibilmente aumentare la superficie
di noce di cocco con l’ingestione di substrato. più di uno in diverse utilizzabile
strato superficiale Anche i substrati zone termiche.
misto a foglie o fieno venduti per “ingeribili” Almeno un rifugio
morbido. possono provocare “umido”
Substrato Bioattivo costipazioni letali
con superficie asciutta

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Arricchimento Rami piante, zone a Vasca per acqua pulita Nascondigli, tane e Possono essere utilizzate
ambientale diverso gradiente cambiata giornalmente tronchi cavi varie combinazioni
termico. (alcuni serpenti amano di lampade per la luce
Assicurare un’adeguata bagnarsi) e per il riscaldamento
ventilazione (fluorescenti, lampade
a luce rossa, lampade a
luce blu).
UVB: non occorrono

Salute Visite periodiche Quarantena: Vaccinazioni consigliate: Non somministrare


Prima visita dopo non introdurre mai nessuna mai farmaci di uso
l’acquisto. nuovi soggetti senza umano e mai senza
Animali giovani: visite averli tenuti separati prescrizione
semestrali. per 90 giorni! medico-veterinaria
Adulti: visite annuali

Trasporto Fauna - box con carta Per viaggi lunghi: Attenzione


assorbente e rifugio fermarsi periodicamente alle brusche variazioni
di cartone o sacchetto per verificare le di temperature
di tela messi all’interno condizioni dell’animale,
di scatola coibentata e mantenere la cute
umida nebulizzando
acqua con una
spruzzetta per piante

Tutti i rettili sono animali che richiedono attenzioni e cure specifiche essendo, in genere, specie non autoctone. Il ricreare loro un mi-
croambiente confortevole e simile a quello di origine, ne garantirà il benessere e la salute.
Il terrario deve essere costruito e arredato con materiale atossico, e con chiusure adeguate, a prova di fuga. Curare molto l’igiene
del terrario. Garantire un’adeguata ventilazione. Monitorare costantemente temperatura, umidità. Garantire ai rettili che ne hanno
necessità, l’adeguata irradiazione UVA/UVB.
Per i rettili di più grandi dimensioni si consiglia di predisporre stanze adattate a terrario.
L’intervallo termico (POTR Preferred Optimum Temperature Range), è un intervallo di temperature ambientali, compreso fra un mi-
nimo e un massimo, entro le quali il rettile può compiere le sue attività fisiologiche. Tale intervallo termico, diurno e notturno, è spe-
cifico per ogni rettile.
Le temperature all’interno del vivario devono essere costantemente monitorate (termometri posizionati nel punto freddo e nel pun-
to più caldo).
È sempre consigliabile acquisire soggetti provenienti da allevamenti perché sono testati contro le più comuni malattie e quindi con
maggiori garanzie sanitarie. Purtroppo sono ancora presenti in commercio esemplari prelevati in natura, che non si adattano alla vi-
ta in cattività e non offrono le medesime garanzie sanitarie.

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RETTILI - TESTUGGINE COMUNE


Nome comune e Testudo hermanni Testuggine comune,
scientifico (Gmelin, 1789) testuggine di Hermann

Origine geografica T. hermanni (Thh) è T.h. boettgeri (Thb)


originaria del sud è la sottospecie
dell’Europa: Spagna orientale, distribuita
orientale, Francia nei Balcani, mentre
meridionale e Corsica, T.h. hermanni occupa
Italia centrale e le zone occidentali
meridionale (comprese (Spagna, Francia e
Sicilia e Sardegna), Italia)
Isole Baleari, Balcani,
paesi dell’ex Yugoslavia,
Albania, Bulgaria,
Romania, Grecia e
Turchia. In queste aree
la distribuzione delle
popolazioni è molto
discontinua

Ambiente: Termoregolazione: Letargo Intervallo termico Attività circadiana:


l’habitat naturale specie Eliotropa Nell’areale d’origine: diurno: 24-27 °C. diurna.
è rappresentato dalle (esposizione radiazioni Novembre-Aprile. Punto caldo: 32 (35) °C. Termoregolazione:
foreste di querce; solari): possono essere Italia settentrionale: Punto freddo: 20 °C. per irradiazione
a causa della distruzione utilizzate varie Ottobre-Novembre- Minimo termico
di questo tipo combinazioni di Aprile. notturno: 18 °C.
di ambiente questa lampade per la luce e Ritmo circadiano:
tartaruga ha occupato per il riscaldamento. Massimo 20 settimane luce: 12-14 h,
la macchia mediterranea Necessarie le lampade buio: 10-12 h
Durante le ore più calde UVB
delle giornate estive
si rifugia all’ombra, ed
è più attiva la mattina e
il tardo pomeriggio

Cites Si Appendice II. Allegato Le nascite devono


A Reg. CE 2724/2000 essere registrate
È vietata l’importazione nel Registro
nei paesi dell’unione di detenzione e
europea. denunciate al
I soggetti importati Corpo Forestale dello
prima dell’entrata in Stato
vigore della legge
(fa fede il documento
cites) sono di libera
detenzione

T °C rettale, frequenza
Caratteristiche Durata della vita:
cardiaca e respiratoria:
fisiologiche 60-100 anni
non rilevante

T.h. hermanni T.h. boettgeri


Peso medio:
Dimensioni Variabili con la specie 14 cm (M) 19 cm (M)
da 2 a 5 kg (adulti)
16,5 cm (F) 20 cm (26 cm) (F)

Riproduzione Maturità sessuale: Le deposizioni sono Al di sopra dei 31,5 °C Le Thh depongono
i maschi in cattività generalmente due, una a si ha un maggior in genere 3 uova ed
possono raggiungere maggio e una a giugno. numero di femmine, i piccoli alla schiusa
la maturità sessuale I piccoli nascono tra mentre al di sotto una pesano 9-10 g, mente
già da una lunghezza agosto e settembre, ma, prevalenza di maschi. le Thb depongono da
di 8-9 cm, le femmine nel caso in cui le uova Temperature superiori 5 a 8 uova ed i piccoli
ad una lunghezza non si schiudano prima ai 33 °C possono alla schiusa pesano
di 12-13 cm dell’arrivo della provocare 12-14 g
stagione fredda, i piccoli malformazioni
sono in grado di andare
in letargo all’interno
dell’uovo, che si
schiuderà quindi in
primavera

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Alimentazione. Erbe selvatiche: Alimenti vietati Integrazione: Vegetali per


Vegetale 100% se possibile dovrebbero Frutta: NO o ridotta importante soprattutto alimentazione umana
Ricca in fibra, povera di essere l’elemento quantità nei periodi per gli animali con buon rapporto
grassi, ricca in calcio principale o esclusivo particolarmente secchi giovani e femmine calcio fosforo e buon
della dieta. (non più del 10%) in riproduzione contenuto in calcio.
Sempre disponibile Vegetali a foglia: Ortaggi e vegetali vari
acqua pulita in ciotola quando non si riesce a a rotazione per
bassa fornire un’adeguata integrare la dieta
quota e varietà di piante
selvatiche

Dimensioni minime Terreno soleggiato. Allevamento all’interno: Dimensioni minime per In linea di massima
Allevamento all’esterno: Prato polifita con solo quando all’esterno garantire i corretti si considera l’alloggio
quando le condizioni costante disponibilità le condizioni ambientali gradienti dei parametri all’interno come
ambientali ideali di varie specie di erbe non possono essere ambientali (cm): provvisorio.
possono essere selvatiche cespugli bassi rispettate e quando per Lunghezza= 5 × LC* Se vengono mantenute
rispettate. (ideale piante arbustive motivi sanitari devono Larghezza = 3 × LC* permanentemente
Recinti di macchia: rosmarino, saltare la brumazione Altezza terrari= 2 × LC* o prevalentemente
Altezza minima: 40 cm, salvia ecc) per riparo e *= Lunghezza carapace all’interno le dimensioni
interrato: almeno 10 cm. zone d’ombra vanno almeno
Superficie minima 10 raddoppiate
m2/soggetto

Substrato Naturale: No sabbia, ghiaia


materiali naturali o altro materiale
(corteccia, fibra costituito da particelle
di cocco, prato, ecc.) che possano essere
o substrato bioattivo ingoiate

Arricchimento Garantire un rifugio.


ambientale Creare una zona calda,
ed una zona all’ombra

Salute Visite periodiche: Impianto microchip Vaccinazioni consigliate: Non somministrare


subito dopo l’acquisto nessuna mai farmaci se non
ogni 6 mesi. dietro ricetta
Adulti: ogni 12 mesi medico-veterinaria
(prima del letargo)
Trasporto Contenitore coibentato Per viaggi lunghi: Attenzione a mantenere
fermarsi periodicamente la temperatura costante
A temperatura per verificare lo stato,
controllata a seconda dare da bere o bagnare
della stagione la testuggine

Garantirgli una vita in un ambiente esterno anche se confinato (giardino) costituisce un importante elemento a favore del benessere.
Curare molto l’igiene del vivario delle tartarughe e assicurare un adeguato ricambio d’aria anche mediante ventilazione forzata.
L’intervallo termico (POTR Preferred Optimum Temperature Range), è un intervallo di temperature ambientali, compreso fra un mi-
nimo e un massimo, entro le quali il rettile può compiere le sue attività fisiologiche. Tale intervallo termico, diurno e notturno, è spe-
cifico per ogni rettile.
Le temperature all’interno del vivario devono essere costantemente monitorate (termometri posizionati nel punto freddo e nel pun-
to più caldo).
Tutti i rettili sono animali che richiedono attenzioni e cure specifiche essendo, in genere, specie non autoctone. Il ricreare loro un mi-
croambiente confortevole e simile a quello di origine, ne garantirà il benessere e la salute.

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R E T T I L I - TA R TA R U G A DA L L E O R E C C H I E G I A L L E
Nome comune e Tartaruga dalle orecchie
Trachemys scripta
scientifico gialle (T.s. scripta)
e T. a orecchie rosse
(T. scripta elegans)

Origine geografica Le varie sottospecie Cosmopolita


si distribuiscono in aree
specifiche di un
territorio che va
dagli Stati Uniti alle
regioni nordoccidentali
dell’America
meridionale

Ambiente Termoregolazione Letargo Intervallo termico Temperature ideali


Raccolte e corsi d’acqua Eliotropa (esposizione Le specie, sottospecie o diurno: 20-28 °C. acqua:
di tutti i tipi. radiazioni solari): popolazioni ibernanti Punto caldo: 30 °C. 24-26 °C, giorno
Acque a corso lento, possono essere utilizzate dovrebbero sempre Punto freddo: 20 °C. 19-21 °C, notte
poco profonde, con varie combinazioni di andare in letargo, per Intervallo termico
fondali melmosi o lampade per la luce e evitare problemi notturno: 18-22 °C.
sabbiosi ricchi di per il riscaldamento. endocrino-mediati e Ritmo circadiano:
vegetazione. Necessarie le lampade riproduttivi. luce: 12-14 h,
Rive facilmente UVB Le popolazioni buio: 10-12 h
accessibili e soleggiate provenienti dagli areali
per gran parte del più meridionali non
giorno necessitano brumazione

Cites Allegato B Reg CE DM 22.02.01


n° 338/97 Essendo in Allegato B,
del 09.12.1996. le nascite devono essere
È vietata l’importazione registrate nel Registro
nei paesi dell’unione di detenzione e
europea (solo per T. denunciate al Corpo
Scripta elegans). Forestale dello Stato
I soggetti importati (solo per T.s. elegans)
prima dell’entrata in
vigore della legge sono
di libera detenzione

Caratteristiche Temperatura rettale, Durata della vita:


fisiologiche frequenza cardiaca 20-40 anni (in cattività)
e respiratoria:
non rilevante

Dimensioni Variabili con la specie Peso medio: 13-18 cm i maschi 12,5 a 28 cm, le
da 20 a 1,600 grammi hanno dimensioni più femmine raggiungono
contenute taglie maggiori

Riproduzione Maturità sessuale: Se ben gestiti possono Deposizione Da 4 a 23 uova. Schiusa


2-5 anni d’età fare due-tre deposizioni a 90-120 giorni. dopo 4-6 settimane.
15-19,5 cm (taglia f) all’anno Schiusa a 90-120 gg Stagione sex:
(acquatiche) marzo-luglio

Alimentazione Prevalentemente Alimenti vietati: Attenzione: la dieta Piccoli pesci, girini,


carnivore. alimenti troppo grassi e esclusiva a base di rane e invertebrati,
Con la crescita oleosi. gamberetti essiccati crostacei, verdure.
divengono Variare il più possibile a espone le trachemys a Mangimi estrusi.
progressivamente rotazione. gravi patologie. (25% della razione)
onnivori. Introdurre La carne muscolare Integrazione: Le trachemys adulte
precocemente i vegetali (rossa, bianca, pesce calcio carbonato mangiano 2-3 volte
per abituarli sfilettato) è altamente spolverizzato la settimana, i piccoli
sbilanciata, contiene sull’alimento. tutti i giorni
molte proteine e fosforo Importante soprattutto
e poco calcio ed altri per gli animali giovani
elementi essenziali, e durante il
quindi va data con mantenimento indoor
estrema moderazione

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Dimensioni minime Recinto: Allevamento all’interno: Dimensioni minime per Fino a 10 cm


Allevamento all’esterno, altezza minima 30 cm. solo quando all’esterno garantire i corretti (l. carapace).
quando le condizioni Interrato: 30 cm. le condizioni ambientali gradienti dei parametri
ambientali ideali Laghetto: con facile non possono essere ambientali (cm). Acquario 60 × 30 × 30.
possono essere accesso alle sponde e rispettate e quando per Profondità dell’acqua + Profondità acqua:
rispettate: presenza di aree motivi sanitari devono 40 cm minimo. LC × 1,5.
- Vivari-Acquaterrari ombreggiate. saltare la brumazione Profondità dell’acqua = Punto caldo con
da esterno con filtro; LC × 1 o 1,5 o 2 struttura emersa che
- Laghetti Filtri esterni a seconda delle permetta all’animale
meccanico-biologici attitudini natatorie di “prendere il sole”.
proporzionati al volume 12-14 ore luce/die.
d’acqua Raggi UVA/UVB.
Filtraggio acqua

Substrato Naturale: No sabbia, ghiaia


ciotoli di dimensioni o altro materiale
non ingeribili costituito da particelle
che possano essere
ingoiate, meglio ciottoli
Arricchimento Garantire un punto
ambientale emerso dove possono
“esporsi al sole”.
Creare una zona
(punto) calda.
Se possibile predisporre
una vasca da adibire
esclusivamente al
momento del pasto
Salute Visite periodiche: Impianto microchip Vaccinazioni consigliate: Non somministrare
subito dopo l’acquisto nessuna mai farmaci di uso
ogni 6 mesi. umano e mai senza
Adulti: ogni 12 mesi prescrizione
medico-veterinaria
Trasporto Aggiungere Per viaggi lunghi: Attenzione alle
nel trasportino un fermarsi periodicamente temperature
asciugamano bagnato per verificare lo stato,
o vasca con poca acqua dare da bere o bagnare
(tiepida) la testuggine

Garantirgli una vita all’esterno costituisce un importante elemento a favore del benessere.
Curare molto l’igiene dell’acquario delle tartarughe acquatiche che tende a sporcarsi con facilità.
Tutti i rettili sono animali che richiedono attenzioni e cure specifiche essendo, in genere, specie non autoctone. Il ricreare loro un mi-
croambiente confortevole e simile a quello di origine, ne garantirà il benessere e la salute.
L’intervallo termico (POTR Preferred Optimum Temperature Range), è un intervallo di temperature ambientali, compreso fra un mi-
nimo e un massimo, entro le quali il rettile può compiere le sue attività fisiologiche. Tale intervallo termico, diurno e notturno, è spe-
cifico per ogni rettile.
Le temperature all’interno dell’acquario devono essere costantemente monitorate (termometri posizionati nel punto freddo e nel punto
più caldo).

RINGRAZIAMENTI
Alla stesura del presente manuale hanno contribuito:
il Dr. Marco Bedin, il Dr. Alessandro Bellese, il Dr. Lorenzo Crosta, il Dr. Alessandro Melillo,
il Dr. Giordano Nardini, il Dr. Daniele Petrini, il Dr. Paolo Selleri e la Dr.ssa M. Cristina Stocchino.

Si ringraziano inoltre:
il Dr. Tommaso Collarile e la Dr.ssa Marzia Possenti per i loro preziosi commenti
la Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari del Ministero della Salute
(Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) per la collaborazione al progetto editoriale.

Il manuale è stato curato dalla Dr.ssa M. Cristina Stocchino.


Grafica e stampa a cura di Press Point srl - Abbiategrasso (MI)
© 2012, Soc. Cons. a r.l., Via Trecchi n. 20, Cremona

Tutti i diritti riservati. Non è consentita a nessun titolo e sotto qualsiasi forma la riproduzione anche parziale del testo e delle illu-
strazioni in esso contenute senza l’autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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