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L'ISOLA N° 8
L'ISOLA N° 8
Quindicinale di cultura, politica, informazione della diaspora siciliana - Anno IX - n° 8 - 15/ 31 ottobre 2007
Ed. Responsabile: Francesco Paolo Catania - Bvd. De Dixmude 40/bte 5 - (B) 1000 Bruxelles - Tel/Fax: 0032 2 2174831 - 0032 475810756
SELINUNTE
DA PARCO ARCHEOLOGICO
A PARCO DEI DIVERTIMENTI
Pagina 3
LE Il mondo ideale …
visto dagli oriundi
MERAVIGLIOSE
n momento dell'assemblea Cgie a Miami (Pagina 4
DI SICILIA
Pagine 5 - 6 - 7
Sull'Euro
Pagina 12 il costoso peso
del Copyright
Favola che fa comprendere il mistero del denaro Pagina 11
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ANALISI
D a uno dei maggiori giornalisti d'inchiesta italiani e da un grande esperto di cose siciliane, un libro ricco di materiale
inedito (intercettazioni di telefonate tra i figli di Provenzano, documenti tratti da inchieste giudiziarie sui
favoreggiatori) su Provenzano, la nuova mafia e i suoi rapporti con la politica. La biografia dell'ultimo capo dei capi letta
attraverso le sue alleanze politiche ed economiche: dall'accordo con il Partito Socialista del 1987 fino alla stagione delle
bombe di mafia del 1992-93; dall'arresto di Totò Riina fino al patto stretto, secondo i magistrati di Palermo, con i vertici di
Forza Italia e dell'Udc siciliana. Un libro esplosivo che ricostruisce, con documenti e testimonianze inedite, la ragnatela di
rapporti che hanno permesso a Provenzano di restare libero per quarantatre anni. Un viaggio nella Mafia spa,
un'organizzazione criminale che in Sicilia controlla buona parte degli appalti pubblici, lavora con molte cooperative rosse
e imprese di dimensione internazionale, ha uomini infiltrati nelle banche, nelle istituzioni economiche, come la
Confindustria, e in quelle culturali, come l'università. Quattordici anni dopo gli omicidi di Falcone e Borsellino, l'opera di
Peter Gomez e Lirio Abbate racconta come tutto in Sicilia sia tornato come prima, con decine di deputati regionali eletti a
Palazzo dei Normanni nonostante i loro evidenti legami con Cosa Nostra, con una serie di parlamentari nazionali arrivati
a Roma dopo aver contrattato l'appoggio degli uomini d'onore. Una lenta e inarrestabile riconquista del potere resa possibile dal silenzio delle
istituzioni e dei media. In questo quadro l'arresto di Provenzano, più che il segnale della riscossa, diventa solo una tappa nella metamorfosi
definitiva verso la mafia del terzo millennio: quella che alla lupara preferisce il doppiopetto. (Fonte: Fazi) Editore
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SELINUNTE
DA PARCO ARCHEOLOGICO A PARCO DEI DIVERTIMENTI
All’Assessore Regionale ai Beni Culturali ed Ambientali - Palermo il Parco di Selinunte facendo la spola tra la collina
orientale, il santuario della Malaphoros e la zona dei
Al Soprintendente ai BB.CC.AA. – Regione Siciliana – Palermo
Templi. Un itinerario molto gradito ai turisti che
Al Dirigente del Servizio per i Beni Archeologici – Regione Siciliana - Trapani apprezzano l'iniziativa di alcuni giovani che hanno
formato un consorzio (...).
Al Giornale “La Repubblica” di Palermo
Questi silenziosi trenini, però, stridono con quei pullman
S
ono una siciliana alla quale piace andare in giro per che raggiungono la zona di sosta della collina orientale. "Spesso gli
monumenti, musei, chiese etc. insieme a parenti ed amici che autisti lasciano accesi i motori anche per ore per non perdere il
scelgono la Sicilia per le loro vacanze. Il 16 agosto scorso refrigerio dell'aria condizionata e questo non va", dicono gli
(2007) ho accompagnato alcuni miei parenti di oltre stretto a visitare ambientalisti, che sono per la tutela del parco di Selinunte.
l’area archeologica di Selinunte.
E io dico, bravi ambientalisti che si preoccupano dei pullman che
Appena siamo entrati stanno fuori, ma che lasciano che questi ventiquattro trenini (ben 24)
abb ia m o not at o la corrono in lungo e in largo all’interno dell’area provocando fastidi ai
presenza di alcune visitatori che se la fanno a piedi e ai reperti che sicuramente
autovetture (tipo trenini) i risentono delle vibrazioni che crea il continuo andirivieni di questi 24
cui conducenti, con invito trenini.
allettante, ci chiedevano
se volevamo fare un giro Cari ambientalisti, se vi fate quattro conti moltiplicando i 24 trenini per
per l’area archeologica. le corse quotidiane e poi moltiplicando il tutto per 365 giorni vedrete
Naturalmente abbiamo che cifra che esce riguardo ai chilometri che questi trenini percorrono
rifiutato e non perché era a pagamento (tant’è che non ho chiesto in un anno dentro un area protetta.
nemmeno il costo del servizio) ma soprattutto perché ci ha dato
immediatamente fastidio la presenza di mezzi a motore (anche se E poi, dove la mettiamo la polvere che alzano? Io sono uscita
ecologici) in una area archeologica di tanto pregio. dall’area archeologica che sembravo un pesce infarinato pronto per
la frittura!!! E come la mettiamo con le vie respiratorie di noi poveri
Durante il percorso, fatto da noi e da tanti altri attenti visitatori mortali ?.
rigorosamente a piedi, ci siamo stupiti del fatto che molti turisti invece
usufruivano di questi mezzi ma non per guardare le meraviglie che Bene. Pensate anche a tutte le costruzioni abusive che ho visto
avevano intorno ma per assaporare, diciamo così, l’ebbrezza della attorno all’area archeologica e forse anche dentro di essa!!!!!
velocità e le vere e proprie gare tra le varie autovetture che si
superavano a vicenda sollevando non solo tantissima polvere che E bravi anche gli amministratori che chiudono tutti e due gli occhi, o
eravamo costretti a respirare ed ingoiare ma le grida (tipo cowboy perché costretti da cause di forza maggiore o per ignavia.
nei film western) degli astanti.
G. De Simone - ( 5 ottobre 2007 )
E non è servito a niente chiedere con cortesia ad uno di questi
conducenti di moderare la velocità. Allora mi sono fatta delle
domande alle quali non riesco a darmi delle risposte ed è per questo
motivo che le giro alle SS.LL.:
Il parco archeologico di Selinunte
♦ come mai una società privata (...) ha ottenuto l’autorizzazione ad I ruderi della città si
trovano sul territorio
del comune di
espletare un servizio privato a pagamento all’interno di un sito
Castelvetrano, nella
archeologico regionale e quindi pubblico? parte meridionale della
provincia di Trapani.
♦ come mai è possibile far transitare autovetture che, anche se Tutto il terreno
elettriche, con le vibrazioni che producono possono causare interessato forma oggi
danni ai preziosissimi reperti esistenti nel sito? un parco archeologico
Acropoli: ruderi dei templi O e A in primo piano e della dimensione di ca.
♦ e se tutto ciò rientra nella legalità, perché si è data una sullo sfondo fila di colonne del Tempio C 40 ettari.
autorizzazione così stupida? Infatti le autovetture conducono, a
velocità spedita, passeggeri senza altro servizio che quello di Il parco archeologico di Selinunte è oggi considerato il più ampio ed
imponente d’Europa:si estende per 1740 km quadrati e comprende numerosi
girare l’area archeologica comodamente seduti.
templi, santuari e altari.Le sculture trovate negli scavi di Selinunte si trovano
soprattutto nel Museo Nazionale Archeologico di Palermo. Fa eccezione l'opera
Curiosando su internet ho trovato su Sicilia On Line – il portale della più famosa, l'Efebo di Selinunte, che è oggi esposto al Museo Comunale di
Sicilia – un articolo di (...) dal titolo “Estate VIP 2007” e in fondo, per i Castelvetrano. I resti di Selinunte sono divisibili in tre aree principali, l'Acropoli,
turisti, si legge testualmente: Ventiquattro trenini elettrici attraversano la collina orientale, e il santuario della Malophoros.
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OPINIONE
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Quando Federico li si accorse Numerose sono in Sicilia le donne fondatrici siciliane. Già nel 1735 - cioè 54 anni prima
dell'inganno, era ormai troppo tardi; e non di città, o che hanno dato il loro nome a città. della Rivoluzione francese - noi troviamo in
ebbe che un desiderio: quello di vendicarsi È il caso di Contessa Entellina (Palermo), Sicilia due donne, Genoveffa Bisso da
sulla astuta "Figlia di Mirabetto". Ma la fiera così chiamata dalla contessa Caterina Palermo, e Isabella Bellini da Catania, che
donna non gli diede neppure questa Cardona, che la fondò nel 1450; di Vittoria scrivono in difesa delle donne, contro le
soddisfazione, perché preferì avvelenarsi: (Ragusa), così chiamata nel 1607 dalla sua maldicenze antifemministe espresse da un
onde io l'ho chiamata "la Cleopatra di fondatrice, la principessa Vittoria Colonna; poeta.
Sicilia". Ma ancora più meravigliose sono le e San Giacomo di Bombinetto (Enna)
donne del Vespro siciliano, che cambiò nel 1761 il suo nome in quello Luigi Sarmento, in un suo poemetto
indubbiamente è l'episodio più glorioso della attuale di Villarosa, dal nome della pittrice intitolato Lu vivu mortu (per dire che l'uomo,
storia isolana. Rosa Ciotti da Resuttano (Caltanissetta) in mano a una donna, è già spacciato per il
che ne tracciò il piano regolatore; e Vita 50%!): e nello stesso anno 1735 un altro
Questo straordinario moto popolare, (Trapani) è stata così chiamata dal suo poeta palermitano, Pietro Pisani pubblica
scoppiato a Palermo il 30 marzo 1282,fu fondatore, il giurista Vito Siconio nel 1604 in una vivace difesa delle donne, intitolata La
iniziato proprio dalle donne, perché furono onore della consorte; e dal cognome di verità manifestata in favor delle donne, in cui
esse a lanciare il famoso grido di "Mora, donne sono state chiamate Paceco oggettivamente accusa gli uomini di non
mora!" contro i francesi oppresso-ri, come (Trapani) dalla marchesa Teresa Paceco, permettere alle donne di manifestare tutto il
ricorda anche Dante nel canto Vili del consorte del barone Placido Fardella, che loro ingegno; e due anni dopo, nel 1737,
Paradiso; e furono proprio le donne di la fondò nel 1607; Ribera (Agrigento) deve il l'avvocato palermitano Vincenzo Di Blasi
Messina, guidate da Dina e da Clarenza, a suo nome a Maria Afan de Ribera, consorte pubblica addirittura la sua Apologià
salvare la loro città da un proditorio attacco del principe Luigi Moncada, che la fondò filosofico-storica, in cui si mostra il sesso
notturno dei Francesi l'8 agosto 1282; e a nel 1627; Castellana Sicula (Palermo), del delle donne superiore a quello degli uomini,
ricostruire la loro città dalle distruzioni primo Settecento, deve il suo nome a donna in ben 338 pagine, che io ho integralmente
causate dal lungo ed incessante assedio dei Gemma De Castellana; ripubblicato nel mio saggio Il femminismo
Francesi, onde il cronista toscano Giovanni Santa Domenica Vittoria è così chiamata precursore della Sicilia del Settecento,
Villani, nella sua Cronica trecentesca ricorda dalla sua benefattrice settecentesca, la pubblicato a Catania nel 1989.
così le valorose donne di Messina principessa Vittoria Alliata di Villafranca: Ed oggi che giustamente si parla di "pari
e la stessa Caltanissetta deve il suo nome opportunità" tra i due sessi, a parità di
Deh, com 'egli è gran pietate alle donne, perché in arabo significa merito, mi sembra doveroso ricordare che la
delle donne di Messina, "Castello delle donne", senza contare i bei donna che per prima in Italia ha parlato di
veggendole scapigliate nomi femminili che portano parecchi centri "pari opportunità" tra uomo e donna, è stata
portar pietre e calcina! siciliani come Augusta (Siracusa), Delia la siciliana Giuseppina Turrisi Colonna da
Dio gli dèa briga e travaglio, (Caltanissetta), Giuliana (Palermo) Itala Palermo (1822 -1848), che in una sua
chi Messina vuoi guastare! (Messina) e Milena (Caltanissetta); e siamo poesia del 1847 ha affermato, parlando dei
davvero spiacenti di non poter includere rappor-ti morali tra i due sessi:
E, passando ad altro campo, ricordiamo che nell'elenco Isola delle Femmine (Palermo),
"Né trastullo, né servo, il nostro sesso
già dal secolo XIV troviamo donne perché in questo caso "Femmine" deriva
col forte salga a dignità conforme!"
professioniste in Sicilia, come dimostra il dall'arabo "Fimi", che significa "Eufemio".
caso di Virdimura da Catania, che il 7 Una volta tanto, le donne non c'entrano... E che cos'è la "dignità conforme", di cui parla
novembre 1376 veniva abilitata ad esercitare Venendo a tempi a noi pili vicini, ricordiamo la poetessa siciliana nel 1847 - cioè ventidue
l'arte medica in tutto il regno di Sicilia. con orgoglio che le prime femministe sono anni prima del primo saggio europeo
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L’ISOLA
L’ISOLAPOESIA IN SICILIA
AGRIGENTO: MONTAGNA INTITOLATA AL
Concita Russo DELTAPLANISTA D’ARRIGO
La poesia di Concita Russo affronta le problematiche della vita,
dell'amore e dei rapporti sociali... e trasmette ai lettori i suoi
messaggi personali, che, il più delle volte, si oggettivano perché L 'amministrazione comunale di Palma di Montechiaro, in
provincia di Agrigento, ha intitolato il pizzo di Montegrande, una
collina contrassegnata da antiche zolfare, posta a fianco del Castello,
pienamente condivisibili. Concita Russo ha pubblicato due
volumi, " Tra sogno e realtà" del 1989 e " Le parole sono amore " ad Angelo D'Arrigo, ricordato come il primo pilota di deltaplano a
del 1995. Vive a Sant'Agata li Battiati in provincia di Catania. scavalcare l'Everest nel maggio del
2004. Precedevano e sono seguiti
Ecco una sua poesia che mi è molto piaciuta... all'impresa di D’Arrigo voli lungo le
rotte dei falchi, delle gru siberiane e
dei condor che lo hanno portato a
SICILIA solcare i cieli del Mediterraneo,
Siberia, Mar Caspio e Sud America.
Non bastanu guardiani o cavaleri
a pruteggiri li tanti biddizzi LA PROPOSTA: “OBBLIGARE” RISTORANTI A
ca splennita ti fannu PROPORRE PESCE AZZURRO
e disiata.
Termini Imerese (PA): « Si fa un gran parlare di pesce azzurro e delle
Ma tu sì sulu un regnu senza capu sue virtù benefiche, ma se poi si va in qualsiasi ristorante della Sicilia
in manu di caini è davvero difficile trovare nei menù piatti a base di questi tipo
ca cercunu arrubbari li tisori particolare di pesce. Sappiamo anche che il 65% del pesce viene
consumato dalle famiglie al ristorante, il resto si divide fra il consumo
ppi s'arricchiri e fari li patruni,
in famiglia e nelle sagre. Questo contribuisce a deprezzare il valore
senza pinzari a li tò figghi veri sul mercato del pesce azzurro che solo nella nostra Isola viene
ca, 'nveci, vonnu fariti cchiù bedda considerato come pesce povero. Una vera a propria sciocchezza. Per
cu tantu amuri, e cu lu sò travagghiu. invertire questa tendenza basterebbe che gli enti locali imponessero ai
ristoranti l’inserimento nei loro menù di almeno un primo e un secondo
Ma sù custritti jiri a la strania, di pesce azzurro, questa misura così semplice e a costo zero darebbe
curpanza di 'sti lupi affamatizzi, un vero aiuto ad un settore fondamentale per l’economia della nostra
chi non hannu timuri regione, quello della pesca ». Lo ha dichiaro il presidente dell’Unci
Pesca Sicilia, Pasquale Amico, intervenendo alla tavola rotonda sul
di dda suprana ca, pi la gran raggia,
tema organizzata dall’assessore alle attività produttive del comune di
jetta lingui di focu Termini Imerese, Maurizio Merlino, nell’ambito della quarta sagra del
e di duluri pesce azzurro.
abbrucia li sò pinni.
L’AMMINISTRAZIONE CO MUNALE DI CAPO
COMUNALE
D' ORLANDO, DIFFIDA LA ITALFERR SPA
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Vieni in Sicilia...
te ne innamorerai !
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COMPRA SICILIANO !
ACCATTA SICILIANU !
Riprendiamoci
le nostre banche
PROTAGONISTI E NON S
SUDDITI
UDDITI
LE VOSTRE LETTERE
LE VOSTRE STORIE
L eggo con piacere i Vs. puntuali commenti alla spesso triste realtà della Sicilia,
trovando in essi mai compiacimento o desiderio nichilista, ma, al contrario, un
chiaro anelito di riscatto verso un popolo la cui radice culturale è molto complessa e a
volte poco comprensibile. Se da un lato è possibile citare la grande creatività dei
siciliani, le intelligenze che nei secoli hanno lasciato il segno perenne della loro
Storie di Siciliani emigrati con genialità in tutte le branche dell'arte e della cultura, per non parlare della straordinaria
la voglia di raccontare la loro operosità della nostra gente che ha contribuito notevolmente alla crescita e allo sviluppo
storia di emigrato ma di intere collettività e non solo ITALICHE, dall'altro versante, ahi noi, è quanto meno
improbabile negare la nostra continua masochistica aspirazione al NON FARE, a
tantissima voglia di ritornare delegare ad imprecisati ALTRI cio' che invece è un nostro doveroso impegno di
Karlsruhe - Francesco scrive: Io sono Partecipazione Attiva nella vita sociale e politica. In soldoni "Il SENSO CIVICO", il
nato in Germania, cresciuto in riconoscere, cioè, i nostri diritti e doveri, lottando e partecipando ognuno per la propria
Germania, da 4 anni manco dalla parte.
bellissima terra siciliana, in futuro non
mi posso immaginare di trasferirmi in Ancora oggi in questa terra di Sicila ci sono realtà che hanno servizi daterzo mondo: turni di
Sicilia, ma credetemi nel cuore saró erogazione idrica che superano le 2 settimane, servizi postali ed elettrici indefinibili, strutture
sempre siciliano, grazie ai
miei genitori!!! viarie da fare invidia solo ad alcuni paesi del sud america, burocrazia incredibilmente
conservativa e farraginosa, politica ...beh, meglio stendere un velo pietoso, lo statuto siciliano
Torino - Maria scrive: finalmente dopo e la conseguente incompiuta (AUTONOMIA) ne sono la descrizione più semplice.
50 anni di stenti di sacrifici il sogno dei
miei genitori si realizza, ritornano Un'ultima cosa, forse la più importante: la difesa della legalità nelle nostre aree senza la quale
nella propria terra.
è impensabile credere allo sviluppo democratico di un popolo.
Ulm - G.Botindari scrive: non vedo
l’ora di tornare in Sicilia per sempre Dunque, altro che 1 milione di miliardi, altro che abbattimento dei costi e defiscalizzazione
dopo trenta anni di Germania. delle benzine !!!! Qui occorre un vero e proprio risorgimento siciliano e non sul fronte
separatista o della rivolta delle masse incontrollate che potrebbe degenerare nel disordine,
Lörrach - Kiara 06 scrive:sono una
ragazza di16 anni e vivo in Germania occorre recuperare le nostre dignità di uomini capaci di analizzare e capire, di uomini tesi al
da ormai quasi 11 anni...quindi ho raggiungimento di obiettivi semplici e concreti nell'interesse di tutta la collettività. Spogliarsi
passato gran parte della mia vita quà.. del vestito di Sudditi per reclamare la voglia di essere Protagonisti veri. Allora nessuno potrà
Ma io siciliana sugnu... ntô cori
sopratutto! ed e triste vedere che molti rimproverarci di vittimismo e connivenza, di impotenza e assuefazione al peggio.
italiani miei amici non sanno neanche
più parlare il dialetto della loro terra... Ecco perché nella minaccia del fermo degli autotrasportatori siciliani vedo finalmente la
incredibile!! Io tra massimo un anno mi speranza di un popolo che si ribella con i fatti e anche se sul carro di questi lavoratori
ritiro... torno alle origini... al piccolo dovessero salire i politici, purché si cambi rotta definitivamente, tappandomi il naso, per
paesino dove nessuno si fà gli affari
suoi, le vecchiette si radunano in piccoli rubare un'espressione cara a Montanelli, potro' dire di essere più orgoglioso, oggi , di essere
gruppetti per "curtigghiare" come un siciliano.
diciamo noi... he he. E solo lì che mi
sento veramente a casa. Grazie per lo spazio, Amintore Schillaci.
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♦ il deposito del marchio meglio conosciuto con il simbolo ®, che non avrebbe avuto alcun
costo per la collettività;
♦ - la collocazione del Copyright (diritto di copia) conosciuto con il simbolo ©, che prevede il
pagamento del "diritto di copia" Naturalmente la BCE ha scelto la seconda strada ben più
costosa, ma non contenti di lucrare sulla stampa delle banconote ha individuato un tipo di
carta facilmente deteriorabile con l'obiettivo di dover stampare nel più breve tempo
possibile altre banconote e continuare ad incassare la "Tangente" chiamata Copyright.
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