Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Autori:
Dott. Alessio Cangemi (studente MBA presso Istituto di Management - Scuola Superiore Sant’Anna)
Prof. Giuseppe Turchetti (Professore ad Istituto di Management - Scuola Superiore Sant’Anna)
In collaborazione con:
Dott. Giovanni Storto (primario di U.O. Medicina Nucleare)
Dott.ssa Rosj Gallicchio (reparto di U.O. Medicina Nucleare)
Dott.ssa Erminia Casolino (coordinatrice infermieristica di U.O. Medicina Nucleare)
Lo studio è stato realizzato presso il reparto di Medicina Nucleare, dotato di 3 stanze in regime di ricovero
protetto. Il sistema WIN@Hospital è stato istallato in tale reparto coprendo circa 300 mq di area di degenza
e ciascuna stanza è stata dotata di 1 dispositivo indossabile WINPack (per un totale quindi di 3 WINPack),
fornito con i sensori di rilevazione di temperatura, SpO2, frequenza cardiaca, ECG4 e, in via sperimentale, di
un modulo per la misurazione dell’emissione residua del paziente. L’intero reparto è stato poi dotato di un
punto di visualizzazione dati.
Tale studio ha permesso di rilevare sul campo evidenti vantaggi in termini di:
Tali vantaggi, che saranno esaminati nel dettaglio nelle prossime sezioni, non sono legati solo alle
caratteristiche specifiche dell’I.R.C.C.S. C.R.O.B. di Rionero in Vulture, ma sono replicabili in tutte le
strutture che presentano un reparto di Medicina Nucleare in cui i pazienti vengono trattati con
radiofarmaci in ricovero protetto.
1
Tale sensore è utilizzato all’interno della struttura dell’I.R.C.C.S. C.R.O.B. per la fase di validazione pre-marcatura CE
CARATTERISTICHE DEL SISTEMA
Le procedure di assistenza del paziente richiedono, a seconda delle sue condizioni cliniche, livelli diversi di
monitoraggio delle funzioni vitali. WIN@Hospital, dispositivo medico2 wireless di monitoraggio fisiologico, è
un sistema modulare che offre un’ampia gamma di sensori di rilevazione che permettono di scegliere di
volta in volta i parametri da misurare a seconda delle esigenze contingenti e della patologia del paziente. La
soluzione realizzata da WINMedical è pensata per reparti a media e bassa intensità di cura e permette il
monitoraggio h24 dei pazienti tramite un dispositivo indossabile che trasmette wireless tutti i parametri di
interesse ad un server centrale, che consente al personale sanitario la visualizzazione in tempo reale dei
dati e la consultazione dello storico. Il sistema è inoltre dotato di un meccanismo a soglie personalizzabile
per paziente in grado di segnalare eventuali situazioni anomale, così da intervenire tempestivamente in
caso di deterioramento dei segni vitali prima che la situazione diventi critica.
La possibilità di monitorare da remoto i pazienti rende tale soluzione particolarmente adatta alle esigenze
dei reparti di Medicina Nucleare, dove i pazienti sono sottoposti a terapie con radionuclidi in regime di
ricovero protetto. WIN@Hospital consente infatti di ridurre l’intervento manuale dell’operatore nella
fase di misurazione e registrazione dei parametri del paziente, incrementando sensibilmente la sicurezza
per gli operatori sanitari che possono visualizzare le condizioni di salute del paziente in tempo reale senza
bisogno di un contatto diretto.
WIN@Hospital è in grado quindi di fornire i seguenti vantaggi:
monitoraggio continuo (h24) e in tempo reale dei principali parametri vitali del paziente: temperatura
corporea, frequenza cardiaca, ECG4, posizione e attività del paziente, saturazione d’ossigeno nel
sangue, pressione arteriosa3;
automazione dei processi di rilevazione dati con conseguente sgravio per il personale infermieristico e
riduzione degli errori umani nella trascrizione dei dati;
una mole di dati maggiori rispetto al passato, che consente un miglioramento della diagnostica e della
posologia farmacologica;
riduzione del rischio legato alla professional liability del personale medico-sanitario, grazie alla
visualizzazione dei trend dei parametri fisiologici e alla segnalazione di eventuali situazioni anomale;
semplificazione dei processi di controllo con un unico operatore che può monitorare diversi pazienti;
2
Marcato CE0434 in conformità con la direttiva 93/42/EEC in classe IIa (strumento di supporto all’attività sanitaria per una migliore
diagnosi, per l’automazione delle procedure di rilevazione e per la riduzione del rischio clinico).
3
Il modulo per la misurazione della pressione arteriosa è marcato CE0434 in conformità con la direttiva 93/42/EEC. Data la sua
forte innovatività, è attualmente in fase di validazione clinica post-marcatura in alcuni centri italiani di eccellenza, secondo le linee
guida previste dall’international protocol della European Society of Hypertension.
completa modularità del sistema, con possibilità di variare in ogni momento, senza l'ausilio di personale
specializzato, i sensori di rilevazione dei parametri a seconda delle esigenze del paziente;
innalzamento del livello assistenziale ed una maggiore percezione di sicurezza di pazienti e familiari.
WINMedical prevede inoltre, prima sul mercato, la certificazione e la produzione di un sensore di misura
della radioattività, totalmente integrato con il sistema WIN@Hospital, in grado di aggiungere alle misure
fisiologiche quella relativa alla presenza di radiazioni ionizzanti provenienti dal paziente. Come mostrato
in seguito nella sezione relativa, tale modulo assicura ai reparti di Medicina Nucleare una serie di
vantaggi clinici, assistenziali e di sicurezza per pazienti, operatori sanitari e familiari.
IMPACT ANALYSIS
L’analisi è stata effettuata presso il reparto di Medicina Nucleare dell’I.R.C.C.S. CROB di Rionero in Vulture,
presso cui è stato installato il sistema WIN@Hospital, e si è focalizzata in particolare sui seguenti aspetti:
Riduzione dell’esposizione alle radiazioni ionizzanti e automazione dei processi di misurazione
fisiologica;
Aspetti clinico-assistenziali e gestionali sui pazienti affetti da carcinomi differenziati della tiroide;
Riduzione del rischio di radiazioni ionizzanti post-terapie con radiofarmaci;
Supporto alle strategie per il riconoscimento precoce del deterioramento clinico.
Tali vantaggi, misurabili in termini sia clinici che assistenziali, sono in grado, come si vedrà in seguito, di
offrire un valido supporto alla sorveglianza infermieristica e più in generale alla sicurezza dei pazienti e degli
operatori sanitari.
La valutazione è stata effettuata dal primario del suddetto reparto, il dottor Giovanni Storto, e dalla
dott.ssa Rosj Gallicchio.
Per evidenziare tali vantaggi è stata effettuata una mappatura dei processi di misurazione dei parametri
prima e dopo l’utilizzo del sistema WIN@Hospital. In particolare, il primario del reparto di Medicina
Nucleare dott. Storto, la dott.ssa Gallicchio e la caposala del suddetto reparto Erminia Casolino, hanno
effettuato uno studio comparativo delle attività infermieristiche prima e dopo l’adozione del sistema
WIN@Hospital. Il reparto presenta 3 camere singole piombate dove il paziente è in regime di ricovero
protetto.
Nell’analisi delle attività non è stato considerato il tempo di reperimento degli strumenti poiché i presidi
dedicati alla misurazione dei parametri (in questo caso lo sfigmomanometro, il cardiofrequenzimetro e il
pulsossimetro) sono già conservati, per protocollo, all’interno del piccolo corridoio davanti alle tre stanze
piombate e non possono essere portati al di fuori di tale area.
Nella tabella 1 sono state distinte le attività che comprendono necessariamente l’esposizione del personale
infermieristico ad un campo radioattivo (in neretto nella tabella 1) da quelle che invece non comportano
alcun tipo di esposizione; successivamente ci riferiremo a queste ultime con il nome di attività collaterali.
A questa prima misurazione prevista in fase di accettazione (quando il paziente è ancora “freddo”), se ne
aggiungevano altre se i pazienti presentavano problemi di ipertensione. In tali situazioni venivano quindi
programmati degli accessi per il personale infermieristico anche durante la terapia con radiofarmaci, con
un’inevitabile esposizione alle radiazioni. I parametri generalmente misurati in questi ulteriori accessi
4
The Recommendations of the International Commission on Radiological Protection, Annals of the ICRP Volume
37/2-4, 2008, ICRP.
durante la radioterapia erano la frequenza cardiaca e la pressione, mentre solo in rarissimi casi veniva
rilevato il tracciato ECG o la saturazione (la rilevazione di questi due ultimi parametri non è stata perciò
considerata). In particolare dei 280 ricoveri all’anno registrati nel reparto di Medicina Nucleare
dell’I.R.C.C.S. C.R.O.B. di Rionero, circa il 40% dei pazienti presentava problemi di ipertensione a vari livelli
e richiedeva quindi 2 o più accessi al giorno per la rilevazione dei parametri.
La tabella seguente mostra più nel dettaglio la situazione finora descritta:
* Tale valore è ottenuto dal totale della tabella 1 non considerando la saturazione (che come detto viene generalmente misurata
solo in accettazione) e moltiplicando per il numero di volte al giorno in cui veniva effettuata la misurazione dei parametri
Nella seguente tabella sono riportati i tempi totali per la rilevazione dei parametri e il tempo di esposizione
alle radiazioni su base annua, con la stessa categorizzazione dei pazienti utilizzata nella tabella precedente.
Le giornate-paziente sono computate considerando la durata media di un ricovero (che ammonta a 2,5
giorni); le attività di rilevazione comprendono sia le attività in fase di accettazione che quelle durante la
terapia (numero giornate-paziente per i minuti impiegati ogni giorno); i minuti di esposizione alle radiazioni
sono ottenuti dai minuti di attività per le rilevazioni al netto delle attività collaterali (raggiungimento stanza
e trascrizione dati).
Dai dati raccolti si evince pertanto che il processo di rilevazione dei parametri fisiologici sui pazienti
ricoverati in regime protetto presso il reparto di Medicina Nucleare dell’I.R.C.C.S. C.R.O.B. occupava un
tempo medio annuo pari a 6195 minuti (pari a 103,95 ore), di cui 4095 (pari 68,25 ore) di esposizione degli
infermieri a sorgenti radioattive.
Situazione post-adozione sistema WIN@Hospital
L’introduzione del sistema WIN@Hospital nel reparto di Medicina Nucleare ha introdotto delle modifiche
sostanziali nella gestione e nel monitoraggio dei pazienti. In particolare le attività di rilevazione dei
parametri sono state automatizzate, riducendo di fatto l’esposizione degli infermieri alle radiazioni. Le
stesse attività di manutenzione quotidiana del dispositivo (cambio delle batterie e cambio delle sonde) non
comportano un aggravio per gli infermieri poiché sono svolte direttamente dai pazienti. Ciò è possibile
grazie ad una breve formazione sull’utilizzo del sistema che avviene in concomitanza con l’attività di
formazione iniziale prevista dal protocollo di ricovero, in cui ai pazienti vengono spiegati vari aspetti legati
alle loro cure e a tutte le norme comportamentali da rispettare. La parte di formazione legata
specificatamente al sistema WIN@Hospital non richiede più di 4 minuti a paziente, che vanno sommati ai
30 secondi necessari per l’inserimento del paziente nel sistema software. Complessivamente dunque
vengono impiegati dall’infermiere 4,5 minuti per l’attivazione e l’utilizzo sul paziente del sistema
WIN@Hospital, che poi autonomamente rileva e registra tutti i parametri fisiologici.
Durante lo svolgimento di tale studio, l’I.R.C.C.S. C.R.O.B. di Rionero non aveva ancora a disposizione il
sensore di rilevazione della pressione integrato all’interno del sistema WIN@Hospital. Per tale motivo
l’accesso all’interno delle camere piombate veniva comunque effettuato dal personale infermieristico per
eseguire tale misurazione. Per un’equa comparazione sono stati dunque isolati nella seguente tabella i
tempi di rilevazione della pressione:
Tempo
Attività di rilevazione della pressione
(in minuti)
raggiungimento stanza paziente 0,5
rilevazione pressione 3,5
trascrizione dei dati in cartella 0,5
Tot. 4,5
Considerando dunque i tempi necessari alle attività di rilevazione (formazione iniziale sul sistema più
rilevazione della pressione) e i tempi di esposizione degli infermieri (per la rilevazione della pressione), sono
stati ottenuti i tempi mostrati nella tabella seguente, divisi sempre secondo la precedente categorizzazione
per bisogni assistenziali:
Tabella 5: Minuti di rilevazione e di esposizione a radiazioni in un anno
Tempo di esposizione
% Accessi al gg per Attività per le
Numero Giornate- a radiazioni in un anno
dei ricoveri misurare la pressione rilevazioni
pazienti paziente per le rilevazioni** in
in un anno (durante radioterapia) in un anno (min)*
min (e ore)
60% 84 420 0 1680 0
* = numero pazienti per il tempo per l’utilizzo del WIN@Hospital (4,5 min) + giornate-paziente per il tempo per misurare la
pressione in un giorno
** = giornate-paziente per il tempo necessario ogni giorno alla misurazione della pressione al netto delle attività collaterali
Confronto pre- e post-adozione sistema WIN@Hospital
Confrontando i risultati delle tabelle 4 e 5 è stato possibile valutare il risparmio dovuto all’adozione del
sistema WIN@Hospital in termini di riduzione di tempo per le attività di rilevazione dei parametri e di
esposizione degli infermieri alle radiazioni per tali attività:
Complessivamente dunque, all’interno del reparto di Medicina Nucleare dell’I.R.C.C.S. C.R.O.B., il sistema
WIN@Hospital ha permesso di ridurre dell’11% (pari a 11,2 ore) il tempo dedicato alle attività di
rilevazione dei parametri fisiologici e del 46% (pari a 31,5 ore) le esposizioni a radiazioni ionizzanti.
Quest’ultimo dato è particolarmente rilevante poiché, come è noto, l’esposizione alle radiazioni ionizzanti
produce due tipi di effetti, quelli deterministici e quelli di tipo stocastico, ed entrambi favoriscono
l’insorgenza di patologie, in particolare malattie tumorali, leucemiche e alterazioni genetiche [5,6]. Mentre
però gli effetti di tipo deterministico, legati a dei valori di soglia ben determinati, vengono salvaguardati per
legge, quelli di tipo stocastico non sono facilmente preventivabili né trattabili. Trattandosi infatti di un tipo
di rischio incrementale non è possibile stabilire una soglia al di sotto della quale il rischio si annulli, pertanto
ogni sia pur minimo aumento dell’esposizione comporta inevitabilmente un aumento probabilistico degli
effetti nocivi. Inoltre se la probabilità di insorgenza di questi effetti aumenta con la dose, la gravità
dell’effetto è indipendente dalla dose ricevuta. E’ perciò evidente come sia significativo, per l’individuo,
limitare tali esposizioni ai casi indispensabili e ridurre quelle necessarie al minimo.
Va sottolineato in ogni caso che il tempo di esposizione alle radiazioni del personale sanitario è destinato
ad essere completamente annullato grazie all’utilizzo del modulo di misurazione della pressione arteriosa
integrato nel sistema WIN@Hospital. L’utilizzo di tale modulo comporterebbe un’ulteriore riduzione delle
attività di rilevazione, con un saving che passerebbe dall’11% al 75% (rimarrebbe la sola parte di formazione
all’uso).
Bisogna inoltre rimarcare che prima dell’adozione di WIN@Hospital non veniva rilevata da protocollo
clinico la temperatura corporea del paziente, perché spesso, visto l’avanzato stato di ipotermia dei
pazienti ipotiroidei, gli strumenti in dotazione non erano in grado di rilevare i bassi valori di temperatura
manifestati. Ciò naturalmente comportava un deficit di informazioni sullo stato di salute del paziente, che
il sistema WIN@Hospital ha aiutato invece a compensare grazie al modulo integrato di rilevazione della
temperatura corporea, con grandi vantaggi in termini di diagnosi e posologia farmacologica.
5
Understanding and characterisation of the risks to human health from exposure to low levels of radiation,
Goodhead DT, Radiat Prot Dosimetry. 2009 Nov;137(1-2):109-17. doi: 10.1093/rpd/ncp191. Epub 2009 Sep 24.
6
Uncertainties in estimating health risks associated with exposure to ionising radiation, Preston RJ, Boice JD Jr, Brill
AB, Chakraborty R, Conolly R, Hoffman FO, Hornung RW, Kocher DC, Land CE, Shore RE, Woloschak GE., J Radiol
Prot. 2013 Sep;33(3):573-88. doi: 10.1088/0952-4746/33/3/573. Epub 2013 Jun 27.
Allo stesso modo, avere una misurazione continua (invece che spot) di saturazione, frequenza cardiaca e
pressione permette a dottori ed infermieri un notevole miglioramento nella diagnostica e nell’assistenza
al paziente.
L’adozione del sistema WIN@Hospital ha quindi avuto un forte impatto sull’attività clinico-sanitaria del
reparto di Medicina Nucleare dell’I.R.C.C.S. C.R.O.B., come abbiamo evidenziato sia dal punto di vista
quantitativo (automazione delle attività di rilevazione e riduzione dell’esposizione degli infermieri) che
clinico (dati fisiologici in tempo continuo e quadro clinico del paziente completo).
Va inoltre sottolineato che il sistema ha avuto un forte impatto anche sullo stato emotivo dei pazienti e
sulla percezione dell’assistenza ricevuta. Il personale sanitario ha infatti segnalato, dal momento
dell’utilizzo di WIN@Hospital, una drastica riduzione degli stati di ansia dei pazienti (ricoverati, come
detto, in stato di isolamento); tale fenomeno è sicuramente dovuto:
ad una sorta di effetto placebo indotto dalla consapevolezza di essere costantemente monitorati
h24;
al coinvolgimento e alla partecipazione degli stessi pazienti, grazie alla fase di formazione iniziale
sull’uso del dispositivo che permette di capire tutti i reali vantaggi del sistema.
La prevista sospensione della terapia con tiroxina a 30-40 giorni dal trattamento fa sì che i pazienti
giungano in reparto con evidenti sintomi di ipotiroidismo e con episodi frequenti di bradipsichia o
bradicardia. In tali circostanze risulta più complesso avere un riscontro immediato sullo stato di salute dei
pazienti, soprattutto nel periodo post-somministrazione dello radioiodio, in cui i pazienti sono tenuti in
regime protetto per un periodo compreso tra 2 e 4 giorni (la variabilità è essenzialmente legata alla dose
somministrata). Il ricovero in camere piombate, pur dotate di sistemi di videosorveglianza, non consente
infatti di poter estrarre sufficienti informazioni in tempo reale sulle loro effettive condizioni. Ciò richiede
accessi ripetuti da parte del personale infermieristico per effettuare le misurazioni fisiologiche.
- Efficiente: in quanto è in grado di eliminare completamente il monitoraggio a letto dei parametri vitali e
evitare gli accessi non programmati (la distanza è un fattore decisamente importante soprattutto con le
sorgenti gamma emittenti, come lo iodio 131, poiché possono percorrere distanze maggiori data la loro
maggiore energia; come è noto solo raddoppiando la distanza da una sorgente di questo tipo la quantità
di radiazioni assorbita è quattro volte inferiore).
- Efficace: in quanto ottimizza il processo di sorveglianza infermieristica inteso come processo attraverso il
quale gli infermieri monitorano, valutano e agiscono sugli indicatori emergenti di un cambiamento nelle
condizioni dei pazienti.
Riduzione del rischio di radiazioni post-terapie con radiofarmaci
Oltre agli esami diagnostici, la medicina nucleare consente di somministrare radionuclidi e/o radiofarmaci a
scopo terapeutico, sfruttando la caratteristica di alcuni di essi di emettere radiazioni ad alta energia,
veicolabili direttamente sulla sede tumorale. I pazienti ai quali vengono somministrati tali composti devono
necessariamente rimanere in isolamento per un certo numero di giorni, solitamente da 3 a 10, in ambiente
ospedaliero, poiché impongono serie problematiche di radioprotezione. Infatti, durante il loro ricovero e
per un congruo periodo successivo, non possono venire a contatto con i familiari, in particolare bambini e
donne in gravidanza, in quanto il radiofarmaco generalmente ha una emivita (tempo di dimezzamento della
radioattività) abbastanza lunga e viene inoltre smaltito gradualmente dall’organismo. Durante il periodo di
isolamento solo il personale specializzato della struttura nel quale il paziente è ricoverato, ossia medici e
infermieri, può avere accesso alle camere di degenza protetta.
In questa fase, il paziente viene sottoposto ad un monitoraggio delle emissioni residue di radioattività per
due essenziali motivi: in primo luogo è necessario conoscere in tempo reale, durante l'ospedalizzazione,
l'entità della radiazione residua nell'organismo ed avere l'evidenza di quanto l'intervento di un operatore
sanitario sia a rischio di sovraesposizione da radiazioni. Inoltre, è indispensabile determinare precisamente
la quota di radioattività residua ai fini di una congrua dimissione ospedaliera7 in ottemperanza ai principi di
minimo detrimento/ottimizzazione della radiazione alla popolazione.
Attualmente, il monitoraggio del paziente prevede degli accessi periodici nelle stanze piombate da parte
del personale dedicato per il monitoraggio dei parametri vitali o in caso di estrema necessità. L'entità
dell'irraggiamento del personale può essere registrata con dei dosimetri elettronici che restituiscono un
ordine di misura dell'esposizione. Inoltre, sono disponibili delle sonde ambientali non mobili, a distanza,
che rilevano la radioattività residua.
L’utilizzo del modulo indossabile di emissione residua fornito da WINMedical consente di migliorare
l’accuratezza delle informazioni sulla radioattività dei pazienti rispetto a quelle ottenibili tramite i rilevatori
normalmente impiegati all’interno delle stanze in regime protetto, permettendo di risolvere le seguenti
criticità della strumentazione attualmente disponibile sul mercato:
Inaffidabilità dei dati per distanza tra sensore di rilevazione e sorgente delle emissioni: è evidente
una ridotta accuratezza e precisione della misura, dovuto al fatto che geometricamente l'intensità
della radiazione rilevata diminuisce col quadrato della distanza.
Parziale copertura della zona di rilevazione: il dispositivo WINMedical consente un monitoraggio
anche al di fuori delle stanze in cui sono ricoverati i pazienti, in zone prima non raggiungibili (per
esempio bagni, corridoi esterni, stanze per esami clinici specifici, ecc.);
Inaffidabilità dei dati per sovrapposizione delle fonti: ogni volta che i pazienti entrano a contatto
tra di loro (quando ad esempio un paziente raggiunge la stanza di un altro paziente o si trova in
prossimità di esso) il rilevatore ambientale non è in grado ovviamente di avvertire la presenza di più
sorgenti, tanto meno di distinguerle tra loro, per cui fornisce un valore molto più alto difficilmente
comprensibile; ciò di fatto altera le informazioni relative ai pazienti falsando il loro livello effettivo
di radioattività. Allo stesso modo, se un paziente si allontana dalla propria stanza o va in bagno, il
valore rilevato dal sensore ambientale non corrisponde al reale valore dell’emissione del paziente.
L’indossabilità del modulo sensore di emissioni residue permette di ovviare a questo tipo di
alterazioni; ciò ad esempio ha permesso, nel reparto oggetto di analisi, di far deambulare i pazienti
anche nel corridoio esterno alle stanze e di farli venire in contatto tra loro in tutta sicurezza e senza
disperdere alcun tipo di informazione;
7
“Protezione dalle radiazioni 97” – Protezione dalle radiazioni conseguenti a terapia con iodio-131 (dovute a
pazienti esterni o a pazienti interni dimessi dal centro di cura, Commissione europea, Direzione Generale
Ambiente, 2000.
Non continuità delle rilevazioni: le sonde ambientali raccolgono dati in modo non continuo (in
genere ogni ora) e quindi non possono tener conto delle normali attività quotidiane del paziente. La
continuità delle rilevazioni effettuate dal Win@Hospital consente invece di ottenere una maggiore
attendibilità e precisione dei livelli di attività residua dei pazienti.
Come già accennato, le informazioni sulla radioattività residua del paziente possono essere combinate con
una predeterminata struttura dati, o “look-up table”, che specifica i giorni da attendere prima che
determinate tipologie di persone, quali infermieri, familiari, bambini ed anziani possano effettuare
specifiche attività in prossimità del paziente a seconda della loro diversa sensibilità alle radiazioni. In
particolare, i tempi di attesa vengono determinati sulla base del valore delle radiazioni misurate.
In definitiva , la maggiore affidabilità dei dati forniti dal sensore di emissione residua integrato nel sistema
WIN@Hospital consente di migliorare, relativamente a questi tempi di attesa, i seguenti aspetti:
pianificazione degli accessi nelle zone a rischio da parte del personale medico-infermieristico;
dimissione del paziente quando il valore raggiunge le soglie di accettabilità (dimissione che può
essere posticipata, o più spesso anticipata, proprio in virtù della maggiore accuratezza dei dati);
sicurezza dei familiari e di chi interagisce col paziente una volta dimesso.
8
An Advanced Mobile System for Indoor Patients Monitoring, Giovanna Sannino and Giuseppe De Pietro, IPCSIT
vol.17 (2011) © (2011) IACSIT Press, Singapore.
9
Patient Safety and Quality: An Evidence-Based Handbook for Nurses - AHRQ Quality Indicators, Marybeth
Farquhar, R.N., M.S.N., C.A.G.S., Senior Advisor, Quality Indicators Initiative Center for Delivery, Organization, and
Markets.
10
Prediction of in-hospital mortality and length of stay using an early warning scoring system: clinical audit,
Paterson R, MacLeod DC, Thetford D, Beattie A, Graham C, Lam S, Bell D, Clin Med. 2006 May-Jun;6(3):281-4.
avere costantemente a disposizione la situazione clinica in tempo reale dei pazienti;
intensificare le osservazioni dei pazienti senza sforzi aggiuntivi;
migliorare il riconoscimento precoce di cambiamenti dei trend fisiologici;
essere rapidamente avvisati in caso di deterioramento di alcuni parametri vitali tramite un sistema
di alert;
supportare il processo decisionale.
11
In-hospital Mortality among Unplanned Admissions to a Medical Intensive Care Unit, Augustine Tee, Ng Fong
Ching, Neo Soon Keow, Crit Care & Shock (2008) 11:149-153.
12
Physiological abnormalities in early warning scores are related to mortality in adult inpatients, Goldhill
DR, McNarry AF., Br J Anaesth. 2004 Jun;92(6):882-4. Epub 2004 Apr 2.
CONCLUSIONI
L’utilizzo del sistema WIN@Hospital all’interno dei reparti di Medicina Nucleare è stato validato presso il
reparto di Radioterapia dell’I.R.C.C.S. C.R.O.B. di Rionero in Vulture, composto da 3 stanze in regime di
ricovero protetto.
Il sistema WIN@Hospital ha permesso di ridurre dell’11% il tempo dedicato dagli infermieri alle attività di
rilevazione dei parametri fisiologici e del 46% le esposizioni a radiazioni ionizzanti. Il tempo di esposizione
alle radiazioni è destinato ad essere completamente annullato con l’utilizzo del modulo di misurazione della
pressione arteriosa integrato nel sistema WIN@Hospital, mentre la riduzione delle attività di rilevazione
passerebbe dall’11% al 75%.
Dal punto di vista strettamente clinico, l’adozione di WIN@Hospital ha permesso finalmente al personale
sanitario dell’Istituto di rilevare la temperatura del paziente (prima non rilevata dato l’avanzato stato di
ipotermia dei pazienti ipotiroidei non misurabile con gli strumenti in dotazione). Avere inoltre una
misurazione continua (invece che spot) di saturazione, frequenza cardiaca e pressione ha permesso a
dottori ed infermieri un notevole miglioramento nella diagnostica e nell’assistenza al paziente.
Nell’ospedale oggetto di analisi sono stati evidenziati anche numerosi vantaggi legati specificatamente alle
tipologie patologiche cui sono affetti i pazienti ricoverati. Per esempio l’utilizzo del WIN@Hospital si è
rivelato particolarmente indicato per l’assistenza clinica di pazienti affetti da carcinoma tiroideo e trattati
con Iodio-131. Lo studio ha mostrato anche che il sistema ha avuto un forte impatto sullo stato emotivo dei
pazienti e sulla percezione dell’assistenza ricevuta.
L’utilizzo del modulo indossabile di emissione residua fornito da WINMedical ha consentito di migliorare
l’accuratezza delle informazioni sulla radioattività dei pazienti rispetto a quelle ottenibili tramite i rilevatori
ambientali normalmente impiegati, permettendo una migliore pianificazione degli accessi nelle zone a
rischio da parte del personale medico-infermieristico, un anticipo nella dimissione del paziente quando il
valore raggiunge le soglie di radioattività residua accettabili e una maggiore sicurezza dei familiari e di chi
interagisce col paziente una volta dimesso.