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COME ATTIRARE NEL GIARDINO DIETRO CASA O SUL BALCONE GLI UCCELLI SELVATICI?

DIVERTIAMOCI A COSTRUIRE UN SURROGATO DEI SITI NATURALI DI NIDIFICAZIONE,


“Casa dolce casa”, viene da pensare quando si osservano gli uccelli che costruiscono il
proprio nido nella siepe del giardino. E lo fanno con impegno e cura notevoli, oltre che
con una certa fatica, dal momento che devono sobbarcarsi l’opera utilizzando il becco
come unico strumento di lavoro.
Ma questa grande fatica, che in linguaggio etologico si definisce investimento parentale,
non serve a realizzare una vera e propria abitazione. Per gli umani la casa è il luogo dove
vivere la maggior parte della propria esistenza. Per gli uccelli il nido non è questo: la sua
unica funzione è di accogliere le uova e i piccoli fino all’involo, e meno dura questo
periodo meglio è: un nido pieno di uccellini pigolanti è un richiamo irresistibile per i
predatori e tutta la famiglia rischia le piume se il covatoio non è ben dissimulato nella
vegetazione. Ecco perché la scelta del sito dove nidificare è molto accurata e da essa
dipende la riuscita della riproduzione. Una volta involata la prole, il nido verrà
abbandonato e nessun componente della famiglia vi farà mai più ritorno.
In realtà, in alcune specie di uccelli, il nido viene utilizzato più volte nella stagione, o negli
anni successivi, ma si tratta di una minoranza: perlopiù sono animali di grandi dimensioni,
come i rapaci o le cicogne, e i loro nidi sono difficilmente accessibili ai predatori.
L’evoluzione delle specie ha portato alle scelte più diverse per garantire il successo di una
attività così delicata come la nidificazione; alcune costruiscono complessi nidi con
materiale vegetale intrecciato, come i fringillidi, altri utilizzano il fango per costruire delle
robuste coppe, come le rondini, altri ancora scavano i tronchi degli alberi per ricavarne
cavità sicure e inaccessibili, come i picchi.
Ma molte specie forestali sfruttano semplicemente le cavità naturali o prodotte da altri
uccelli; oppure i nidi artificiali che gli appassionati mettono a loro disposizione.
Vista la grande adattabilità delle specie, verrebbe da chiedersi che utilità abbiano le
cassette-nido per la nidificazione. In un bosco maturo, ricco di alberi secolari con cavità,
popolato di picchi che ogni anno scavano e poi abbandonano comodi rifugi, i nidi
artificiali possono essere superflui: ma vista la sempre maggior rarità di boschi degni di
questo nome, dove gli alberi vengono lasciati al loro ciclo naturale di vita e non sfruttati
come “fabbriche di legname”, mettere a disposizione cavità artificiali per la riproduzione
è quasi un dovere. Soprattutto in giardini, viali e parchi urbani, in cui non si trovano quasi
più alberi degni di questo nome ma solo piante che assomigliano più a elementi di
arredo che ad esseri viventi.
Proviamo allora a intraprendere la divertente quanto utile attività di offrire ai piccoli
uccelli che frequentano il cortile dietro casa un luogo adatto a costruire il loro nido, che
non potrebbe essere ospitato dalla vegetazione, solitamente troppo ridotta e poco
naturale.
La strada più semplice è quella di rivolgersi alla sede LIPU più vicina, dove procurarsi i nidi
già pronti e ottenere i consigli su come posizionarli. Ma forse gli appassionati di bricolage
vorranno cimentarsi nella costruzione in proprio del covatoio: è una grande soddisfazione
vedere occupato un nido che abbiamo costruito con le nostre mani. In queste pagine
forniamo le indicazioni per realizzare un nido artificiale di tipo chiuso, cioè che simula una
cavità naturale; è il modello più facilmente occu- pato dagli uccelli dei giardini e le specie
che ospiterà saranno perlopiù cinciallegra, cinciarella, passera d’Italia e passera mattugia,
uccelli che utilizzerebbero buchi negli alberi o nei muri, o nidi di picchio abbandonati.
Esistono anche nidi di tipo aperto, senza la parete anteriore, che vengono occupati da
pigliamosche e pettirossi, ma meno frequentemente; perciò consigliamo il modello con il
foro d’ingresso, il cui diametro non deve superare i 3 centimetri, per evitare che i
predatori possano insidiare la nidiata.
Anche la profondità interna è importante; se troppo profondo potrebbe diventare una
trappola per i piccoli che non riuscirebbero a uscire agevolmente; se non abbastanza,
favorirebbe un involo precoce dei piccoli, o permetterebbe a un predatore di raggiungere
i nidiacei attraverso il foro d’entrata.
Una volta acquistato o realizzato, il nido va posizionato nel modo migliore, per invogliare
i futuri ospiti a sceglierlo. La posizione più adatta è con esposizione ad est o ad ovest
(evitare il sud, se non ombreggiato, e il nord), sopra i primi rami di un albero, ma anche
su un muro. Contrariamente a quanto si pensa, le specie che usano i nidi artificiali non
nidificano molto in alto ma, solitamente, entro i primi metri dal suolo; in un luogo
frequentato dal pubblico è però consigliabile posizionare i nidi un po’ più in alto, per
evitare che spariscano dopo pochi giorni.
È importante che il nido sia in piano o, ancor meglio, un po’ inclinato in avanti: in questo
modo lo spiovente del tetto coprirà bene il foro d’ingresso, impedendo all’acqua di
entrare, cosa che porterebbe alla perdita della nidiata. Ricordate di praticare dei fori sul
fondo della cassetta-nido, favoriranno lo scolo dei liquidi che si potranno accumulare;
anche una mano di olio di lino (da preferire alle vernici perché biologico) sulle pareti
esterne sarà un importante contributo all’isolamento dall’acqua.
Quando il nido sarà posizionato, entro l’autunno o l’inizio dell’inverno, gli uccelli lo
ispezioneranno e, se sarà di loro gradimento, a primavera potranno utilizzarlo per la
riproduzione. Ricordate che la scelta sta a loro e se non verrà usato subito non
scoraggiatevi, ma provate a riposizionarlo. Quando verrà occupato, cercate di resistere
alla tentazione di andare a curiosarci dentro: osservatelo da lontano, con un buon
binocolo o un cannocchiale, e imparerete in diretta le abitudini, la dieta e molti altri
aspetti della vita dei simpatici ospiti alati dei giardini.
In autunno svuotate e ripulite bene la cassetta-nido, effettuate, se servono, piccole
manutenzioni, e riposizionatela: vi regalerà osservazioni e soddisfazioni per molti anni.
Una casetta per gli uccelli è sicuramente un bellissimo complemento d’arredo per il tuo
giardino, e diventa davvero molto utile anche per uccellini in amore in procinto di fare il
nido in primavera, o per quelli infreddoliti e in cerca di riparo per l’inverno. Ecco come
installare una casetta per uccelli, i volatili del posto te ne saranno grati!
Com’è fatta una casetta per uccelli
Una casetta per gli uccelli è solitamente fatta di legno, e ha un’apertura rotonda di
dimensioni variabili, un piccolo trespolo esterno e un tetto. Esistono anche casette in
argilla e cemento, ma hanno comunque una sola missione: quella di offrire un riparo
sicuro agli uccellini durante la nidificazione.
Una delle cose più importanti è il foro d’ingresso della casetta, più il suo diametro è
grande, più è alta la possibilità che dimorino uccelli di dimensioni maggiori. È bene,
quindi, sceglierne una che abbia il diametro d’ingresso adatto alla specie che vuoi attirare
o che frequenta più spesso il tuo giardino. Per incoraggiare gli uccellini a usufruire delle
casette, è importante inserire al loro interno delle piccole mangiatoie con del cibo.
Il tetto della casetta deve essere fissato con un fil di ferro, così che i predatori più scaltri
non la aprano. Se il nido artificiale è in legno deve essere trattato con vernici atossiche
per proteggerle dalle intemperie, ma solo all’esterno, mentre all’interno non va messo
nessun prodotto. Inoltre, è importante che gli odori delle vernici sfumino prima che la
casetta sia installata.
Dove posizionare la casetta per uccelli in giardino
Prima di installare una casetta per uccelli, devi già avere le idee chiare su dove
posizionarla. Osserva bene il tuo giardino e prova a capire qual è la zona più frequentata
dagli uccellini e a quale specie appartengono.
La cosa più importante, poi, è procurarsi una casetta quanto più resistente possibile,
tenendo presente che non deve essere solo una decorazione ma che deve essere
soprattutto funzionale. Gli uccellini sono timorosi dell’uomo, e spesso sono vittime dei
predatori, per questo motivo, il nido artificiale deve essere installato in un posto sicuro,
dove non possono infilarsi altri animali. Meglio posizionarli in alto per evitare visite di
ricci, topi, volpi, scoiattoli e gatti attirati dall’odore del cibo. I luoghi più adatti sono quelli
tranquilli, silenziosi e a riparo dalla confusione, con la presenza di molte piante che
proteggano il nido e vicino a dell’acqua, magari esenti da rami o altro che possono
fungere da appoggio ai predatori.
È importante anche che la casetta non sia esposta direttamente ai raggi del sole, poiché il
troppo calore potrebbe uccidere i pulcini, ma non va nemmeno esposta alle intemperie
che possono recare danni al nido, come temporali e forte vento. La facciata della casetta
con il foro d’ingresso deve essere leggermente inclinata verso il basso, per evitare che
entri acqua in caso di pioggia.
Come installare la casetta
Prima di fissare la casetta all’albero o al muretto che si è scelto, è bene praticare qualche
forellino sul fondo della casetta per arieggiare bene la zona e evitare che stagni l’acqua in
caso di pioggia, così da non permettere alle muffe di proliferare.
Se vuoi posizionarlo su un albero, il nido artificiale va fissato tramite dei cavetti di plastica
o ferro plastificato attorno alla circonferenza del tronco. Fai due o quattro fori piccoli sul
retro della casetta e passaci dentro il filo per poi legarlo all’albero. La casetta non deve
dondolare per nessuna ragione, quindi è molto importante fissarla bene sia sopra che
sotto. In alcuni casi, è preferibile interporre tra la casetta e l’albero un pezzo di
compensato, così da evitare la marcescenza del legno. Inoltre è sconsigliato usare grossi
chiodi per non danneggiare l’albero.
Come attirare gli uccellini nel nido artificiale
Per attirare gli uccellini nella casetta appena installata è utile posizionare all’interno delle
mangiatoie con del cibo, che possano essere raggiunte con facilità. Se gli uccellini tornano
nel luogo frequentemente e trovano cibo, è più facile che scelgano di costruire lì anche il
proprio nido quando è ora.
È importante, inoltre, una volta che i volatili hanno nidificato, non disturbarli e lasciarli
più tranquilli possibile, ed è preferibile anche non usare insetticidi, diserbanti e concimi
inorganici per la cura delle piante attorno alla zona dove si trova il nido artificiale.
La manutenzione delle casette per uccelli
Quando gli inquilini della casetta lasciano il nido, è sempre bene pulirla e farne
manutenzione. È utile smontarla per renderla nuovamente utilizzabile da altri piccoli
volatili per la stagione successiva.
Bisogna innanzitutto sterilizzarla per eliminare gli acari. Si può fare usando polvere di
piretro reperibile in ogni negozio di animali, oppure con un forte getto d’acqua, stando
poi bene attenti a far asciugare bene al sole la casetta. Se vuoi, puoi anche dipingere la
casetta, tenendo ben presente che gli uccellini non apprezzano colori troppo sgargianti.
Per ultimo, puoi controllare, e al massimo sostituire, le viti e i rinforzi e il filo d’ancoraggio
all’albero.

Il materiale necessario per la


La casetta per gli uccellini dovrebbe essere in legno di costruzione, non verniciato né trattato; è il
materiale migliore. Deve avere uno spessore di circa 2 cm per garantire la protezione dalle basse
temperature. Il bordo di uscita va irruvidito con un passaggio di raspa per consentire agli uccelli di
prendere il volo con facilità. Il lato superiore della casetta per gli uccellini deve essere movibile per
consentire l’ispezione e la pulizia saltuaria.

casetta degli uccelli


tipologie di casetta
 Nella “casetta chiusa” il foro di entrata standard è di 2,8 cm. È una dimensione che impedisce
l’annidamento dei volatili che non necessitano di aiuto. Si possono fare fori d’ingresso più ampi, pari a 4
cm per il torcicollo.
 Nella “casetta aperta” la parete frontale è formata da un parapetto di altezza variabile a seconda
della specie che vogliamo ospitare: 8 cm per il pettirosso e la ballerina bianca; 2,5 mm per il pigliamosche;
16 cm per il codirosso.
 In entrambe le tipologie di casette, faremo qualche foro sul fondo per il drenaggio dei liquidi e
l’aerazione. Non serve depositare alcun materiale dentro la cavità: saranno i nuovi proprietari a provvedersi
di un caldo giaciglio.

Dove collocarla
Posizioniamo la casetta per gli uccellini su un palo o su un tronco d’albero a 2-2,5 m d’altezza, senza
usare chiodi, ma solo legacci da controllare un paio di volte all’anno. L’entrata si deve trovare nella
parte opposta alla direzione predominante del vento, in una posizione libera dal fogliame affinché gli
uccelli possano volare attorno al nido.
Alimentazione, pulizia e protezione
Nella casetta per gli uccellini possiamo posizonare del nutrimento: piccoli pezzi di mele, pere, fiocchi
di avena, uva passa e bacche selvatiche, oltre a pane secco in briciole minuscole da appoggiare sul
fondo della mangiatoia. Sono indispensabili anche gli alimenti specializzati costituiti da palle di grasso
misto a cereali e a insetti al fine di fornire alimenti ad alta energia. Le palle vanno appese poiché molti
volatili non mangiano a terra. In più, per aiutarli, mettiamo a dimora biancospino, nocciolo, rosa
canina, caprifoglio ontano, faggio, evonimo e tasso che producono bacche di cui gli uccelli sono
golosi.
Su una di queste alberature potremo mettere nido, mangiatoia e il loro bagno personale. In una
posizione soleggiata installiamo una vaschetta profonda 3-7 centimetri colma di acqua, da cambiare
spesso, per permettere di fare il bagno, operazione indispensabile per l’eliminazione dei parassiti.
Per evitare la risalita dei gatti, lungo i sostegni della casetta si fanno crescere piante rampicanti
spinose come le rose. Contro i topi, si utilizza una lamierina o una reticella di metallo larga 20-25 cm
posta come le falde di un cappello attorno al tronco della pianta o del palo che ospita la mangiatoia.
Punti di attenzione
Assicurati di utilizzare legno resistente alle intemperie come quercia o faggio, altrimenti puoi
usare compensato resistente all’umidità. Colloca la casetta nido per uccelli ad almeno 1,5
metri dal terreno per proteggere gli uccelli da predatori come i gatti. È meglio posizionare la
casetta nido per uccelli sul lato dell’albero rivolto a nord, per assicurare un riparo migliore
dalla pioggia.
Materiale occorrente
Come esempio, consideriamo una casetta delle dimensioni adatte per piccoli uccelli come
fringuelli e cinciallegre. Puoi ricavare le pareti da un’asse singola larga 15 cm. Lo spessore
migliore è di circa 20 mm. Realizza il tetto in pendenza in modo che la pioggia possa
scivolare via facilmente.
 1 parete posteriore lunga 38 cm
 2 pareti laterali da 22x26 cm
 1 tetto lungo 18 cm o poco più per consentire alla pioggia di scivolare via
 1 parete frontale lunga 23 cm con un foro di ingresso dal diametro di ø32 mm
 1 base lunga 12 cm
 1 paletto di montaggio, possibilmente posizionato nella linea di volo degli uccelli (con
un foro realizzato prima con un trapano)
 colla per legno
 chiodi
 viti

1. Decidere le giuste dimensioni per l’apertura

Le dimensioni della casetta nido per uccelli e del foro di ingresso determineranno
il tipo di uccelli che vi entreranno. La giusta dimensione dell’apertura per uccelli
come fringuelli e cinciallegre è di 3,2 cm, mentre per un corvo o una taccola
dovrebbe essere di 15 cm.
2. Tagliare il legno a misura con la sega

Disegna la sagoma a misura sull’asse e taglia con la sega le parti della misura
giusta.
3. Rifinire i pezzi dell’asse

Leviga i bordi tagliati con la carta vetrata.


4. Realizzare con il trapano l’apertura di ingresso

Realizza con il trapano l’apertura di ingresso a 18 cm dal bordo inferiore dell’asse


frontale con una sega a tazza da 32 mm. Per evitare che il legno si scheggi,
colloca l’asse su un pezzo di legno di scarto mentre lavori. Pratica il foro con il
trapano e allo stesso tempo penetra in parte anche nel pezzo di legno di scarto.
In questo modo la foratura risulterà molto liscia.
5. Installare i pannelli laterali della casetta nido per uccelli

Installa i pannelli laterali sulla parete posteriore utilizzando colla per legno
resistente all’umidità e chiodi o viti. Pratica prima dei fori con il trapano per evitare
che il legno si spezzi. Quindi pratica i fori di montaggio della casetta nido per
uccelli con il trapano.
6. Montare il pannello frontale
Installa il pannello frontale ai pannelli laterali utilizzando colla per legno resistente
all’umidità e chiodi o viti.
7. Installare il tetto

Taglia con la sega, leviga o lima la parte posteriore del tetto con una pendenza di
20°. Ciò consentirà al tetto di inserirsi meglio sulla parete posteriore.
8. Rifinire il tetto della cassetta di cova

Se lo desideri, puoi installare cerniere nella parte posteriore del tetto. Puoi anche
fissare altre assi sotto al tetto. Queste dovrebbero essere di 5 mm inferiori rispetto
alle dimensioni interne delle pareti e dell’asse frontale, in modo che il tetto risulti
in qualche modo fissato. Quindi, ricopri il tetto della casetta nido per uccelli con un
pezzo di feltro per tetti o con una lamina di piombo.
9. Base

Per consentire il drenaggio, pratica con il trapano una serie di fori da 10 mm al di


sotto della casetta nido per uccelli. In alternativa a un foro di ingresso di forma
circolare puoi anche ridurre l’altezza della parete frontale. Il vantaggio di questa
scelta è consentire a più specie di uccelli di utilizzare la casetta nido.

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