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Speciale
RUSSIA INTERTESTUALE.
CITAZIONI E RISCRITTURE IN AMBITO SLAVO
Presentazione 3-5
MATERIALI / MATERIALS
ALBERTO FRACCACRETA
1
Cfr. G. Caproni, C’è un Montale per tutti, in Id., Poesie disperse e inedite, in
Id., L’opera in versi, Edizione critica a cura di L. Zuliani, Introduzione di P. V.
Mengaldo, Cronologia e Bibliografia a cura di A. Dei, Milano, Mondadori, 1998, p. 959
(1-2). E si veda Id., A Eugenio Montale in occasione del Nobel, in Id., Poesie disperse e
inedite, cit., p. 958.
2
Cfr. Id., Litania, in Id., Il passaggio d’Enea, in Id., L’opera in versi, cit., p. 174
(57-58).
3
Cfr. Id., C’è un Montale per tutti, cit., p. 959 (3-4).
206 Parole Rubate / Purloined Letters
“Montale ha per me il potere della grande musica, che non suggerisce né espone
idee ma le suscita in una emozione profonda, e posso dire ch’egli è uno dei pochissimi
poeti d’oggi che in qualche modo sia riuscito ad agire sulla mia percezione del mondo.
[...] senza Montale (senza la sua tecnica assolutamente nuova, che instaura nel comporre
poetico i mezzi e persino il fine della musica e intendiamo musica come musica, non
come musicalità alla maniera di Verlaine) il volto della nostra poesia contemporanea si
sarebbe configurato diversamente”.4
“Montale,
ciottolo roso,
dal greto che più non risuona,
ha tolto una canna
bruciata dal sole,
e intesse liscosa canzone.”6
4
Id., Montale poeta-vate, in “Letteratura”, 79-81, gennaio-giugno 1966, pp. 267-
268.
5
Cfr. L. Surdich, Le idee e la poesia. Montale e Caproni, Genova, il nuovo
melangolo, 1998, p. 19.
6
G. Caproni, Epigramma, in Id., Res amissa, in Id., L’opera in versi, cit., p. 856.
7
Cfr. E. Montale, Gli orecchini, in Id., La bufera e altro, in Id., L’opera in versi,
Edizione critica a cura di R. Bettarini e G. Contini, Torino, Einaudi, 1980, p. 194 (7).
8
Cfr. Id., Credo, in Id., Altri versi, ivi, p. 702 (12).
9
Si veda P. De Caro, Il mondo, le virtù, l’angelo e Dio nel Diario postumo di
Eugenio Montale, in “La Capitanata”, XXV-XXX, 1988-1993, pp. 13-71.
Alberto Fraccacreta, Temi e lemmi montaliani nel “Conte di Kevenhüller” 207
10
Si veda E. Lops, La stanza del re, Rimini, Raffaelli, 2017, pp. 327-331.
11
Cfr. A. Fraccacreta, Montale errante. Cronache di una tensione religiosa,
Napoli, Loffredo, 2018, pp. 11-36.
12
Si veda G. Agamben, Disappropriata maniera, in G. Caproni, Res amissa,
Milano, Garzanti, 1991, pp. 12-13.
13
Cfr. G. L. Beccaria, Caproni cerca la grazia. Le poesie postume, in
“Tuttolibri”, XVI, 751, maggio 1991, p. 7.
14
Cfr. C. Bo, Caproni a caccia di vita, in “Corriere della Sera”, 13 agosto 1986,
p. 12.
15
Cfr. G. Caproni, Dopo “Satura”, in Id., Poesie disperse e inedite, cit., p. 960.
208 Parole Rubate / Purloined Letters
caproniano e terza parte di una trilogia iniziata con Il muro della terra,
contiene numerosi echi verbali e tematici di provenienza montaliana.
Queste poesie composte a partire dal 1979 (intrecciate quindi alla stesura
del Franco cacciatore uscito nel 1982) esibiscono un’“estrema riduzione
del discorso” e al tempo stesso “l’invenzione di una vera e propria
‘storia’”16 munita di viva tensione narrativa: quella del fantomatico Conte
di Kevenhüller che nel 1792 invita a partecipare alla caccia di “una feroce
Bestia di colore cenericcio moscato quasi in nero”, che aveva già aggredito
e sbranato “due Fanciulli”.17 La vicenda, come si vede, ha un forte
potenziale allegorico18 e l’autore stesso annota su un manoscritto inedito
che il tema principale del “Conte di K. [...] è la Bestia (il male) nelle sue
varie forme e metamorfosi”, donde l’equazione: “La Bestia è il Male. La
res amissa è il Bene”.19
In questo quadro ben presenti sono le reminiscenze lessicali
montaliane, che provengono da tutta l’opera in versi del poeta genovese, a
partire da Ossi di seppia (1925) fino ad Altri versi (1981). Nella prima
parte de Il Conte di Kevenhüller un ruolo importante ha La bufera e altro,20
se è vero che La làmina (“la sola / superstite testimonianza”) e L’ora (“...È
l’ora...”) riecheggiano Piccolo testamento (“Solo quest’iride posso /
lasciarti a testimonianza”, “a dirti: è l’ora”);21 che Certezza (“oltre il grumo
16
Cfr. P. V. Mengaldo, Per la poesia di Giorgio Caproni, ivi, pp. XXXIV-
XXXV.
17
Cfr. G. Caproni, Avviso, in Id., Il Conte di Kevenhüller, in Id., L’opera in
versi, cit., p. 541.
18
Si veda S. Verdino, Introduzione, in G. Caproni, Tutte le poesie, Milano,
Garzanti, 2016, p. XIX.
19
Cfr. G. Agamben, Disappropriata maniera, cit., p. 7.
20
Per Caproni questa raccolta è “il punto più alto dell’intera poesia montaliana e
uno dei più alti dell’intera poesia europea” (cfr. G. Caproni, Quasimodo, Montale e
Lundkvist, in “Il Punto”, VI, 21, 27 maggio 1961, p. 9).
21
Cfr. Id., La làmina, in Id., Il Conte di Kevenhüller, cit., p. 552 (11-12); Id.,
L’ora, ivi, p. 555 (4); E. Montale, Piccolo testamento, in Id., La bufera e altro, cit., p.
267 (8-9 e 19).
Alberto Fraccacreta, Temi e lemmi montaliani nel “Conte di Kevenhüller” 209
22
Cfr. G. Caproni, Certezza, in Id., Il Conte di Kevenhüller, cit., p. 556 (11-12) e
E. Montale, Anniversario, in Id., La bufera e altro, cit., p. 264 (12-13)
23
Cfr. G. Caproni, Diceria, in Id., Il Conte di Kevenhüller, cit., p. 560 (1-2) e E.
Montale, L’orto, in Id., La bufera e altro, cit., p. 243 (3-4 e 6).
24
Cfr. G. Caproni, Strambotto, in Id., Il Conte di Kevenhüller, cit., p. 575 (3-4) e
E. Montale, L’anguilla, in Id., La bufera e altro, cit., p. 254 (16).
25
Cfr. G. Caproni, Quasi una cabaletta, in Id., Il Conte di Kevenhüller, cit., p.
577; E. Montale, Quasi una fantasia, in Id., Ossi di seppia, in Id., L’opera in versi, cit.,
p. 18; Id., Cabaletta, in Id., Quaderno di quattro anni, ivi, p. 565.
26
Cfr. Id., Nuove stanze, in Id., Le occasioni, ivi, p. 177 (9-10); Id., Morgana, in
Id., Quaderno di quattro anni, cit., p. 625; G. Caproni, Il flagello, in Id., Il Conte di
Kevenhüller, cit., p. 589 (III, 13-14) e Id., La porta, ivi, p. 610 (28-29).
27
Cfr. Id., L’ubicazione, ivi, p. 612 (23-24) e E. Montale, L’alluvione ha
sommerso il pack dei mobili, in Id., Satura, in Id., L’opera in versi, cit., 310.
28
Cfr. G. Caproni, Versi controversi, in Id., Il Conte di Kevenhüller, cit., p. 612
e E. Montale, Ho tanta fede in te, in Id., Altri versi, cit., p. 694 (8).
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29
Cfr. G. Caproni, Tre improvvisi sul tema la mano e il volto, in Id., Il Conte di
Kevenhüller, cit., p. 629 (II, 1-2) e E. Montale, L’Arno a Rovezzano, in Id., Satura, cit.,
p. 372 (17-18).
30
Cfr. G. Caproni, Il nome, in Id., Il Conte di Kevenhüller, cit., p. 632 (1-2) e E.
Montale, Domande senza risposta, in Id., Quaderno di quattro anni, cit., p. 563 (29).
31
Cfr. G. Caproni, Due madrigaletti, in Id., Il Conte di Kevenhüller, cit., p. 644
(II, 1-2) e E. Montale, Mediterraneo, in Id., Ossi di seppia, cit., p. 59 (IX, 22-23).
32
Cfr. G. Caproni, El desdichado, in Id., Il Conte di Kevenhüller, cit., p. 657 e E.
Montale, El desdichado, in Id., Quaderno del ’71 e del ’72, in Id., L’opera in versi, cit.,
p. 427.
33
Cfr. G. Caproni, Alla Foce, la sera, in Id., Il Conte di Kevenhüller, cit., p. 694
ed E. Montale, Annetta, in Id., Quaderno del ’71 e del ’72, cit., p. 490 (7); con un
rimando a Id., Incontro, in Id., Ossi di seppia, cit., pp. 96-97.
34
Cfr. G. Caproni, La làmina, cit., p. 552 (10-12).
35
Cfr. Id., L’ora, cit., p. 555 (5).
Alberto Fraccacreta, Temi e lemmi montaliani nel “Conte di Kevenhüller” 211
36
Cfr. E. Montale, Piccolo testamento, cit., p, 267 (16).
37
Cfr. G. Caproni, Certezza, cit., p. 556 (8 e 10-12).
38
Cfr. E. Montale, Anniversario, cit., p. 264 (4, 9 e 11-12).
39
Cfr. G. Caproni, Diceria, cit., p. 560 (11-12).
40
Cfr. E. Montale, L’orto, cit., pp. 243-244 (3 e 47-49).
41
Cfr. G. Caproni, Strambotto, cit., p. 575 (3-6).
42
Cfr. Id., L’ubicazione, cit., p. 612 (30-32) e Id., Versi controversi, cit., p. 612
(10-11).
43
Cfr. E. Montale, Mediterraneo, cit., p. 59 (IX, 22) e G. Caproni, Due
madrigaletti, cit., p. 644 (II, 1).
44
Cfr. L. Surdich, Le idee e la poesia. Montale e Caproni, cit., p. 23.
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45
Cfr. G. Raboni, Introduzione, in G. Caproni, L’ultimo borgo. Poesie 1932-
1978, Milano, Rizzoli, 1980, p. 7.
46
Sulla religiosità di Caproni si veda A. Rivali, “Mio padre in dialogo con la
trascendenza”. Intervista con Attilio Mauro Caproni, in “Studi cattolici”, 611, gennaio
2012, p. 12.
47
Caproni ricorda “l’enorme impressione che gli fecero gli Ossi di seppia di
Montale, un nome per me allora sconosciuto, nel 1930, quando me li comprai (avevo
diciott’anni)”. Cfr. F. Camon, Il mestiere di poeta, Milano, Garzanti, 1982, p. 107.
48
Cfr. E. Montale, Non chiederci la parola che squadri da ogni lato…, in Id.,
Ossi di seppia, cit., p. 27 (10).
49
Si veda E. Lops, Il ‘logos’ sessuato: la pneumoepistemologia femminile, in La
Universidad con perspectiva de género, Coordinadores J. D. Sanchez, M. E. Jaime De
Pablos, M. Borham Puyal, Salamanca, Ediciones Universidad de Salamanca, 2018, pp.
115-127.
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Parole rubate. Rivista internazionale di studi sulla citazione /
Purloined Letters. An International Journal of Quotation Studies