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Notazione
In tutto l’elaborato verrà utilizzata la seguente notazione:
1.2.Il nabla
Il nabla o ∇ è un operatore differenziale al primo ordine di tipo vettoriale che, dato uno spazio 𝑅 ,
detta 𝑥 l’𝑖esima base di 𝑅 , è definito come
𝜕
∇= 𝑥
𝜕𝑥
1.2.L’operatore di divergenza
L’operatore di divergenza di una funzione vettoriale, indicato con il simbolo 𝛻 ∙ 𝒇 è definito come
prodotto scalare fra l’operatore nabla e la funzione a cui l’operatore è applicato. Pertanto
𝜕 𝜕 𝜕
𝛻∙𝒇= 𝑓 + 𝑓 + 𝑓
𝜕𝑥 𝜕𝑦 𝜕𝑧
L’operatore di divergenza è un operatore lineare
𝛻 ∙ (𝒇 + 𝒈) = 𝛻 ∙ 𝒇 + 𝛻 ∙ 𝒈
𝛻 ∙ (𝑎𝒇) = 𝑎(𝛻 ∙ 𝒇)
Per l’operatore di divergenza di funzioni vettoriali vale il teorema di Gauss-Green
𝒇 ∙ 𝑑𝑺 = ( 𝛻 ∙ 𝒇)𝑑𝑣
Secondo il quale il flusso attraverso una superficie chiusa con verso di una funzione vettoriale è
uguale all’integrale sul volume all’interno della superficie chiusa della divergenza della funzione.
Nel caso in cui la divergenza di una funzione vettoriale sia sempre nulla è possibile definire una
funzione potenziale vettoriale
𝒇= 𝛻x𝑨
𝚤̂ 𝚥̂ 𝑘
𝜕 𝜕 𝜕 𝜕𝑓 𝜕𝑓 𝜕𝑓 𝜕𝑓 𝜕𝑓 𝜕𝑓
𝛻 x 𝒇 = 𝑑𝑒𝑡 = − ; − ; −
𝜕𝑥 𝜕𝑦 𝜕𝑧 𝜕𝑦 𝜕𝑧 𝜕𝑧 𝜕𝑥 𝜕𝑥 𝜕𝑦
𝑓 𝑓 𝑓
𝒇 ∙ 𝑑𝒍 = (𝛻 x 𝒇) ∙ 𝑑𝑺
Secondo il quale la circuitazione lungo una qualsiasi curva orientata chiusa 𝜕𝑆 di una funzione è
uguale al flusso attraverso una qualsiasi superficie avente per contorno 𝜕𝑆 del rotore della
funzione stessa
Nel caso in cui il rotore di una funzione sia sempre nullo è possibile definire una funzione
potenziale scalare tale che
𝒇 = 𝛻𝑉
1.4.L’operatore di Laplace
L’operatore di Laplace o Laplaciano, indicato con il simbolo 𝛻 𝑓, è definito come la divergenza del
gradiente di una funzione e come tale è un operatore differenziale del secondo ordine.
𝜕 𝜕 𝜕
𝛻 𝑓 = 𝛻 ∙ 𝛻𝑓 = 𝑓+ 𝑓+ 𝑓
𝜕𝑥 𝜕𝑦 𝜕𝑧
Il laplaciano applicato ad una funzione vettoriale si esprime come vettore di laplaciani lungo le
componenti
𝜕 𝜕 𝜕
𝛻 𝒇 = 𝚤̂ 𝑓 + 𝑓 + 𝑓 +
𝜕𝑥 𝜕𝑦 𝜕𝑧
𝜕 𝜕 𝜕 𝜕 𝜕 𝜕
+𝚥̂ 𝑓 + 𝑓 + 𝑓 + 𝚥̂ 𝑓 + 𝑓 + 𝑓
𝜕𝑥 𝜕𝑦 𝜕𝑧 𝜕𝑥 𝜕𝑦 𝜕𝑧
1.5.L’operatore di d’Alembert
L’operatore di d’ Alembert è un operatore differenziale del secondo ordine simile al Laplaciano ma
comprendente anche la componente temporale
𝜕 𝜕 𝜕 1 𝜕 1 𝜕
□𝑓 = 𝑓+ 𝑓+ 𝑓− 𝑓=𝛻 𝑓− 𝑓
𝜕𝑥 𝜕𝑦 𝜕𝑧 𝑣 𝜕𝑡 𝑣 𝜕𝑡
L’operatore di d’Alembert può essere derivato anche dal laplaciano vettore e assume la seguente
forma
1 𝜕
□𝒇 = 𝛻 𝒇 − 𝒇
𝑣 𝜕𝑡
L’equazione□𝒇 = 𝟎 descrive un’onda che si propaga con velocità v
2. Le equazioni di Maxwell
𝜌
𝑬 ∙ 𝑑𝑺 = 𝑑𝑣
𝜀
Applicando il teorema di Gauss-Green al primo termine della precedente equazione si ricava
𝜌
( 𝛻 ∙ 𝑬)𝑑𝑣 = 𝑑𝑣
𝜀
Essendo questa relazione valida per ogni volume V se ne deduce che
𝜌
𝛻∙𝑬=
𝜀
Questa equazione valida per distribuzioni continue di carica si può estendere anche a cariche
puntiformi attraverso l’utilizzo della delta di Dirac
( 𝛻 ∙ 𝑩)𝑑𝑣 = 0
𝜕
𝑬 ∙ 𝑑𝒍 = − 𝑩 ∙ 𝑑𝑺
𝜕𝑡
𝜕
(𝛻 x 𝑬) ∙ 𝑑𝑺 = − 𝑩 ∙ 𝑑𝑺
𝜕𝑡
Poiché nel secondo termine le operazioni di integrale e derivata si applicano a variabili diverse è
possibile scambiare l’ordine delle due operazioni
𝜕
(𝛻 x 𝑬) ∙ 𝑑𝑺 = − 𝑩 ∙ 𝑑𝑺
𝜕𝑡
Essendo i due integrali uguali per ogni superficie S allora
𝜕
𝛻x𝑬 =− 𝑩
𝜕𝑡
𝜕
𝑩 ∙ 𝑑𝒍 = 𝜇 𝐼 + 𝜀 𝜇 Φ (𝑬)
𝜕𝑡
𝜕
𝑩 ∙ 𝑑𝒍 = 𝜇 𝑱 ∙ 𝑑𝑺 + 𝜀 𝜇 𝑬 ∙ 𝑑𝑺
𝜕𝑡
Applicando il teorema di Stokes al primo membro
𝜕
(𝛻 x 𝑩) ∙ 𝑑𝑺 = 𝜇 𝑱 ∙ 𝑑𝑺 + 𝜀 𝜇 𝑬 ∙ 𝑑𝑺
𝜕𝑡
Poiché nel secondo termine le operazioni di integrale e derivata si applicano a variabili diverse è
possibile scambiare l’ordine delle due operazioni
𝜕
(𝛻 x 𝑩) ∙ 𝑑𝑺 = 𝜇 𝑱 ∙ 𝑑𝑺 + 𝜀 𝜇 𝑬 ∙ 𝑑𝑺
𝜕𝑡
Essendo questa relazione valida per ogni superficie S se ne ricava
𝜕
𝛻x𝑩=𝜇 𝑱+𝜀 𝜇 𝑬
𝜕𝑡
Questa equazione valida per densità di correnti continue può essere generalizzata a correnti di
cariche puntiformi attraverso l’utilizzo della delta di Dirac
3. Le funzioni potenziale
3.1.Caso classico
Essendo la divergenza del campo magnetico sempre nulla è possibile scrivere il campo magnetico
come rotore di un particolare campo potenziale chiamato potenziale vettore
𝑩= 𝛻x𝑨
Sostituendo questo risultato nella terza equazione di Maxwell si ottiene
𝜕
𝛻x𝑬=− (𝛻 x 𝑨)
𝜕𝑡
che invertendo l’ordine fra le operazioni di rotore e derivata diventa
𝜕
𝛻 x 𝑬 = −𝛻 x 𝑨
𝜕𝑡
Portando entrambi i termini a sinistra e applicando la linearità dell’operatore di rotore
𝜕
𝛻 x (𝑬 + 𝑨) = 0
𝜕𝑡
4.1.Assenza di carica
Una delle conseguenze più rilevanti delle equazioni di Maxwell è l’esistenza di onde
elettromagnetiche, di cui qui di seguito viene riportato il calcolo nel vuoto in assenza di carica.
In assenza di carica le equazioni di Maxwell prendono la seguente forma
𝛻∙𝑬=0
⎧
⎪ 𝛻∙𝑩=0
𝜕
𝛻x𝑬=− 𝑩
⎨ 𝜕𝑡
⎪ 𝜕
⎩𝛻 x 𝑩 = 𝜀 𝜇 𝜕𝑡 𝑬
Applicando l’operatore di rotore alla terza equazione si ottiene
𝜕
𝛻 x (𝛻 x 𝑬) = − (𝛻 x 𝑩)
𝜕𝑡
Sostituendo la quarta equazione di Maxwell al secondo membro
𝜕 𝜕 𝜕
𝛻 x (𝛻 x 𝑬) = − 𝜀 𝜇 𝑬 = −𝜀 𝜇 𝑬
𝜕𝑡 𝜕𝑡 𝜕𝑡
Applicando la seguente identità per il doppio rotore
𝛻 x (𝛻 x 𝑬) = −𝛻 𝑬 + 𝛻(𝛻 ∙ 𝑬)
Si ottiene
𝜕
−𝛻 𝑬 + 𝛻(𝛻 ∙ 𝑬) = −𝜀 𝜇 𝑬
𝜕𝑡
Poiché
𝛻∙𝑬=0
5.1.Bibliografia
Edward M. Purcell, La fisica di Berkerley: elettricità e magnetismo, Zanichelli Bologna, 1971
5.2.Sitografia
Wikipedia:
gradiente (https://it.wikipedia.org/wiki/Gradiente_(funzione))
Laplaciano (https://it.wikipedia.org/wiki/Operatore_di_Laplace)