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B. Napoli superstiziosa A Napoli sono molto diffuse alcune credenze Superstiziose, tra cui: ~ Rompere uno specchio > porta disgrazia Rovesciare il sale in tavola © porta disgrazia Incontrare un gatto nero > ® di cattivo presagio - Essere in tredici a tavola > & di malaugurio Toccare ferro > 2 uno scongiuro Passare sotto una scala > porta disgrazia Trovare un quadrifoglio > porta fortuna Ricevere il mazzolino di una sposa © & di buon augurio Appoggiare un cappello o una borsa sul letto > porta disgrazia Esprimere un desiderio vedendo una stella cadente > permette la realizzazione di un desiderio Fare il letto in tre © porta disgrazia al pid giovane Sposarsi, partire o iniziare qualche attivita di martedi o venerdi © di malaugurio TEEN ent sty eee ee reey ry ry ety © Siete superstiziosi? Pat delle superstizioni che conoscete. ; 201 | I. Le arti dei Napoleta: A. Arrangiarsi Larte di arrangiarsi & stato ed & un caratteristico stile di vita di tanti Napoletani costretti a trovare espedienti per sopravvivere. Alla base di quest'arte ci sono creativita, fantasia e tanta furbizia. Llarte di arrangiarsi, purtroppo, si trasforma spesso in malavita. B. Recitare Il Napoletano per natura si esprime recitando. Mentre parla manifesta il suo stato d'animo con espressioni, gesti significativi e linguaggio colorito. arte teatrale @ stata ed @ ancora molto presente nella cultura napoletana. Note sono le famose sceneggiate alle quali non si assiste solo a teatro, ma anche nella vita quotidiana. Mario Merola é definito il re della sceneggiata napoletana. Tra gli attori napoletani pitt famosi ci sono Totd, i fratelli De Filippo e i loro figli. C. Cantare Cantare a Napoli @ come respirare e vivere. Quando si passa per i vicoli napoletani & facile sentire giovani e anziani che catitano o fischiettano motivetti o canzoni celebri. Ogni anno, di settembre, a Piedigrotta si svolge la Sagra della Canzone Napoletand. Parole e musica delle canzoni napoletane sono legate al folklore e ai sentimenti della gente. Canzoni come "O Sole Mio" ¢ cantanti come Enrico Caruso sono famosi in tutto il mondo. CONTRO LA JELLA Mettiamo subito in chiaro una cosa: non crediamo nel malocchio (influenza negativa di chi ci guarda con occhio malvagio, cattivo, che porta male), né nella jella (sfortuna), né negli iettatori o menagrami (coloro che portano jella o che "tirano il malocchio"). E nemmeno nella scaramanzia: non diciamo formule come Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio, uno scongiuro popolaresco contro il malocchio (anticamente, nel sud Italia, si credeva di poter scacciare il malocchio con dei riti magici a base di prezzemolo e finocchio tritati); e non teniamo in tasca un corno portafortuna, un gobbo o un ferro di cavallo. Ma la superstizione, con tutti i rimedi che sono ad essa legati, pud essere un argomento divertente e rilassante (soprattutto se non si é napoletani, perché a Napoli il malocchio e la scaramanzia sono cose serissime) Come riconoscere uno iettatore? Non ci sono dubbi: & arcigno, cattivo, solitario, silenzioso, solitamente magro, pallido o di colorito giallognolo, leggermente curvo e con gli occhi un po' sporgenti, che egli spesso copre con un paio di occhiali, e con sopracciglia folte e unite. Cosi lo rappresenta la tradizione popolare e cosi lo ha interpretato Totd nell'episodio "La patente" del film di Luigi Zampa "Questa é /a vita" (1954): Totd & Rosario Chiarchiaro che, perseguitato dalla fama di essere un menagramo, chiede ed ottiene dal giudice la patente di iettatore (si tratta della trasposizione cinematografica di un’opera teatrale di Luigi Pirandello) Come salvarsi dall'influenza negativa di uno iettatore? Appena lo vedete, puntategli contro la mano con I'indice e il mignolo tesi e le altre dita piegate: cioé fate le corna E il rimedio migliore per allontanare la mala sorte, il maleficio. Oppure mormorat> una formula contro il malocchio, magari accarezzando contemporaneamente un oggetto portafortuna (amuleto)

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