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actinidia albicocco castagno ciliegio fragole fruttiferi mandorlo melo

minori

LARA

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noce pero pesco piccoli frutti susino uva
da tavola

DISTRIBUZIONE guenza non tollera i terreni pe-


noce Premice, Corniola, Noce di Bene-
GEOGRAFICA santi, asfittici, mentre resiste an- vento) sono costituite da popola-
che ad elevato tenore in calcare. zioni (ecotipi) che non presentano
Diffuso in tutto il mondo, il noce Teme gli eccessi termici (caldo e i caratteri definiti di una vera e
in Italia, ha una certa rilevanza freddo). propria cultivar. La più nota è Sor-
solo in Campania, regione che rento diffusa in tutta la Campania
da sola, produce intorno al 70% e areali limitrofi; il frutto è gustoso
del prodotto italiano. Leader eu- VARIETÀ ed apprezzato dal mercato ma
ropea fino al 1985, la nocicoltura non ha la produttività delle varietà
italiana ha subito un notevole ri- Le cultivar italiane (Bleggiana, a fruttificazione laterale, molte del-
dimensionamento delle superfici Noce di Cerreto, Grossa di Vol- le quali sono francesi e americane
investite fino a metà degli anni prana, Noce di Feltrino, Noce (Tab. 1).
‘90, non essendosi rinnovata. Da
oltre un decennio nuovi impianti
sono nati nel nord-est, prevalen-
temente basati su cultivar a frut-
Tab. 1 Giudizio sintetico
tificazione laterale che rendono
proficui gli investimenti in questo Varietà
settore. CHANDLER (USA) Medio vigore, fruttificazione laterale, produttiva, frutto grande (13-15 g); epoca di
maturazione media. Noci di qualità, in guscio e sgusciate. Adatta sia a impianti di
media che di elevata densità con sistemi di allevamento a vaso e ad asse strutturato.
NOTIZIE FERNETTE (Francia) Medio vigore, fioritura tardiva e fruttificazione laterale, epoca di maturazione medio-
BOTANICHE tardiva, frutto medio-grande (12-14 g). Buon impollinatore di Chandler.
FERNOR (Francia) Medio vigore, fruttificazione laterale, fioritura tardiva, epoca di maturazione medio-
Juglans regia (noce comune) è la tardiva, elevata produttività e qualità dei frutti, frutto medio-grande (10-13 g).
specie edule, mentre altre specie FRANQUETTE (Francia) Medio vigore, fruttificazione apicale, fioritura tardiva, epoca di maturazione tardiva.
(J. nigra, J. hindsii) sono usate Produzione regolare, frutto medio-grande (11-14 g), ottima qualità del gheriglio, otti-
come portainnesti o per il legno ma maturazione autunnale del legno.
(J. nigra). L’albero vigoroso, porta HARTLEY (USA) Medio vigore, fruttificazione apicale, molto produttiva, entra tardi in produzione, epoca
fiori maschili su amenti che appa- di maturazione media, buona qualità dei frutti (14-15 g), ma elevata incidenza di aborti
iono sui rami dell'anno precedente fiorali.
prima della comparsa delle foglie; HOWARD (USA) Medio vigore, fruttificazione laterale epoca di maturazione media, frutto grande (13-15
i fiori femminili solitari o riuniti in g), buona produttività e qualità delle noci (purtroppo con valve non ben serrate che ne
gruppi di 2-3, appaiono sulle gem- limitano la commercializzazione in guscio).
me miste dei germogli dell'anno, LARA (Francia) Medio vigore, fruttificazione laterale, epoca di maturazione medio-precoce, elevata
insieme alle foglie dopo quelli ma- produttività, noce grande (11-14 g) ben serrata, adatta ad impianti ad elevata densità.
schili (proterandria). Il frutto è una MAYETTE (Francia) Varietà di medio vigore, fruttificazione apicale, frutto medio-grande (10-13 g), gheriglio
drupa, con mallo carnoso, che a di facile estrazione, epoca di maturazione media.
maturità annerisce e libera la noce. MEYLANNAISE Medio vigore, fruttificazione apicale, frutto medio-grande (11-13 g),
Questa contiene il gheriglio, la par- (Francia) con epoca di maturazione tardiva, scarsamente produttiva. Impollinatore di Franquette
te edule. RONDE DE MONTIGNAC Vigorosa, fruttificazione apicale, frutto medio (10-12 g). Ottimo impollinatore.
(Francia)
SUNLAND (USA) Medio vigore, fruttificazione laterale, fioritura precoce, maturazione media, frutto
ESIGENZE molto-grande (20-21 g).
PEDOCLIMATICHE TULARE (USA) Vigore medio-elevato, adatta ad impianti di alta densità. fruttificazione laterale, molto
produttiva; frutto medio-grande (14-15 g), elevata resa, gheriglio di facile di estrazio-
Pur adattandosi a diversi am- ne.
bienti, la pianta predilige la media SORRENTO (Italia) Vigore elevato, fruttificazione terminale, mediamente produttiva, frutto medio-grande
collina, esposta a sud o a ovest, (10-12 g) di elevata resa e gustoso.
protetta dai venti. È sensibile ai MALIZIA (Italia) Leggermente meno vigorosa di Sorrento, tendenza alla proterandria, entra presto in
ristagni e stress idrici, di conse- produzione, frutto medio-grande (10-12 g) e gustoso.

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PORTAINNESTI Tab. 2 - Portainnesti a confronto


J. regia J. hindsii J. nigra Paradox
Per impianti ad alta densità con
PRECOCITÀ Media Media Elevata Media
varietà a fruttificazione laterale oc-
SALINITÀ 3 2 2 3
corre scegliere portainnesti vigo-
ASFISSIA RADICALE 3 2 2 3
rosi, prendendo in considerazione
SICCITÀ 1 2 3 1
anche altri aspetti biologici e fisici
CLOROSI FERRICA 1 2 2 1
(Tab. 2).
NEMATODI 3 2 2 3
CLRV 1 4 4 4
J. REGIA: Portainnesto rustico
eccellente in svariate condizioni PHYTOPHTHORA 3 3 1 3
pedoclimatiche. Ha una migliore AGROBACTERIUM 2 2 1 3
tolleranza (rispetto agli altri) alla ARMILLARIA 2 1 2 2
siccità, al terreno calcareo e al pH
elevato. È sensibile all’asfissia ra- Tab. 3 - Varietà e relativi impollinatori
dicale e alla Phytophthora sp. Di Varietà Impollinatori
buon vigore e compatibilità di in- CHANDLER Franquette, Fernette
nesto con tutte le varietà. FERNETTE Chandler
FERNOR Ronde de Montignac
J. HINDSII: Sensibile al deficit idri- SUNLAND Franquette, Fernor
co e ai suoli calcarei (clorosi ferri-
TULARE Franquette
ca), tollera meglio di J. regia i suoli
HOWARD Franquette, Fernette
salini e umidi purché non asfittici.
LARA Franquette, Fernette
Induce un buon vigore ma è sensi-
MAYETTE Franquette
bile al cancro del colletto. Notevole
MEYLANNAISE Ronde de Montignac
suscettibilità al CLRV e alla Phito-
FRANQUETTE Meylannaise
phthora sp.
HARTLEY Franquette, Fernor, Fernette

Lara asse centrale

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noce pero pesco piccoli frutti susino uva
da tavola noce
J. NIGRA: Principalmente utiliz-
zato in Francia, ha la caratteristi-
ca di migliorare la produzione e
conferire precocità. È molto sen-
sibile al CLRV, al deficit idrico e ai
suoli calcarei. È il meno vigoroso
pertanto è raccomandabile solo
per le varietà con elevato vigore
e fruttificazione terminale quan-
do si vuole ottenere minore vigo-
ria e maggiore precocità.

PARADOX: Ibrido di J. hindsii x


J. regia, utilizzato in California per
l’elevato vigore, rusticità e minore
sensibilità alla Phitophthora sp.
(rispetto a J. hindsii e J. regia).
È molto sensibile agli attacchi di
Agrobacterium sp. e al CLRV. Chandler asse centrale
Adatto in tutti suoli tranne quelli
asfittici.

SISTEMA GESTIONE lavorazioni meccaniche molto su-


D'IMPIANTO DEL SUOLO perficiali.

Le distanze d’impianto consiglia- La tecnica ottimale di conduzio-


te per impianti intensivi variano ne del terreno è l’inerbimento, il CONCIMAZIONE
da 7 x 3,5 a 8 x 6 m (208 - 408 quale permette di conservare una
piante/ha). Le distanze maggiori buona struttura del terreno, lo ar- Prima dell’impianto è preferibile
si riferiscono ai terreni più fertili e ricchisce di sostanze organiche, distribuire ammendanti organici
alle varietà più vigorose e a frut- limita la compattazione dei mezzi per migliorare le caratteristiche
tificazione apicale. Nei moderni meccanici e agevola la raccolta fisico, chimiche e microbiologi-
impianti intensivi è necessario meccanica. Anche la pacciamatu- che del terreno. È sempre utile
adottare forme di allevamento ra della fila con materiali organici l’analisi del terreno per valutare
che permettano di contenere lo (erba falciata, materiale paglioso, quantità e tipi di fertilizzanti da
sviluppo delle piante e anticipare residui di potatura ecc.) e diserbo distribuire con la concimazione
l’entrata in produzione. Il siste- chimico sulla fila, può essere un di fondo. Durante la fase di al-
ma di allevamento consigliato è buona alternativa. In assenza di levamento la somministrazione
quello a “Piramide o Asse strut- “mulching”, si può intervenire con dell’azoto non deve oltrepassa-
turato”, anche se negli impianti
preesistenti sono diffuse le forme
in volume.

IMPOLLINAZIONE
CHANDLER
Data la proterandria che caratte-
rizza le varietà coltivate, è neces-
sario stabilire un adeguato siste-
ma di impollinazione. Oltre alla
scelta della cultivar impollinatrice
(Tab. 3) bisogna disporre le piante
impollinatrici in tutte le file in rap-
porto 20 (varietà coltivata) a 1 (im-
pollinatori).

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Franquette vaso POTATURA

Nella fase di allevamento, l’o-


biettivo è formare un fusto ro-
busto, con angoli di inserzione
ampi nella prima impalcatura
delle branche. Per la varietà a
fruttificazione laterale si conti-
nuerà a far crescere un robusto
asse centrale completamente
rivestito da branche per la rea-
lizzazione della forma ad “Asse
strutturato”. Può essere con-
veniente effettuare interventi di
potatura in verde, allo scopo di
accelerarne la formazione. Nella
fase di produzione la potatura
dipende dal tipo di fruttificazio-
ne varietale. Con varietà a frut-
tificazione terminale, lo scopo
è rinnovare i rami fruttiferi e fa-
vorire l’arieggiamento e la pe-
netrazione della luce all’interno
della chioma cercando di evitare
re i 60 kg/ha nel primo anno e IRRIGAZIONE lo spostamento eccessivo della
80 kg/ha nel secondo. Negli im- parte produttiva della chioma
pianti in produzione il quantitati- Sono sconsigliati sistemi irrigui che verso l’esterno. Con varietà a
vo di azoto minerale da apporta- bagnino la vegetazione in quanto fruttificazione laterale lo scopo
re non deve superare i 140 kg/ favoriscono lo sviluppo di malat- è favorire il più possibile la for-
ha, da frazionare dalla ripresa tie fungine e batteriche. Si racco- mazione di produzione legnose
vegetativa alla prima decade di mandano l’'irrigazione a goccia o di un anno e ridurre nel tempo
ottobre. Per quanto concerne il mini spruzzatori sotto chioma. Per il numero di branche che rive-
fosforo ed il potassio, gli apporti i volumi idrici è preferibile basarsi stono l’asse per permettere un
annuali consigliati non devono sul bilancio idrico della coltura, buon arieggiamento della chio-
essere superiori rispettivamente utilizzando gli appositi sistemi di ma.
a 80 kg/ha (P2O5 ) e 140 kg/ rilevamento (vasca evaporimetrica
ha (K2O). e coefficienti colturali).
RACCOLTA

La raccolta si fa da metà set-


tembre a fine ottobre, mediante
l’uso di scuotitori, andanatrici e
raccattatrici meccaniche. Nelle
LARA condizioni di terreno non favo-
revole può essere utile ricorrere
ad oscillatori di branche, dispo-
nendo preliminarmente delle reti
sotto gli alberi. Gli impianti con
varietà a fruttificazione apica-
le possono produrre da 1 a 3
tonnellate/ha di noce in guscio,
mentre quelle a fruttificazione
laterale raggiungono anche le
6 tonnellate. Le varietà a frut-
tificazione laterale entrano in
produzione già fin dal 3° anno

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noce pero pesco piccoli frutti susino uva
da tavola noce
d’impianto, mentre quelle api-
cali almeno dopo il 5° anno.
TULARE

AVVERSITÀ

Phytophthora cinnammoni (Can-


cro del colletto): manifesta i suoi
danni inizialmente con delle pic-
cole fessurazioni sul tronco, che
secernono un liquido rossiccio-
bruno e che successivamente di-
ventano più profonde e cancero-
se. Il fungo invade i tessuti e porta
a morte la pianta.
Brenneria nigrifluens (Cancro corti-
cale superficiale): provoca dappri-

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FRANQUETTE

ma imbrunimenti con tacche brune sotto forma inizialmente di piccole dai primi stadi evolutivi, a partire
depresse e poi fessurazioni sulla tacche che possono confluire ed dall’apice stilare con macchie ne-
corteccia del tronco e sui rami. estendersi. Cascola dei frutti pre- crotiche che poi invadono inter-
Dalle fessurazioni e dai cancri fuo- cocemente colpiti. namente ed esternamente il frutti,
riesce un essudato scuro. I danni Pseudomonas syringae (Cancro con decorsi evolutivi variabili. Il
maggiori si riscontrano in vivaio e batterico): Provoca sulle giova- frutto è irrimediabilmente danneg-
su piante giovani. ni piante delle tacche scure sulla giato.
Armillaria mellea (Armillaria): pro- corteccia da cui successivamente CLRV (Cherry leafroll virus): il pri-
voca disseccamento repentino fuoriesce un essudato. mo sintomo della malattia è la pro-
delle piante senza sintomi pre- Gnomonia leptostyla (Antracnosi): gressiva riduzione del vigore della
monitori specifici. Sugli apparati si presenta con piccole macchie di pianta, accompagnata da scarsa
radicali o sulla parte inferiore del forma poligonale brune ai margini crescita dei germogli fino alla loro
tronco compare, al di sotto della e grigiastre al centro sulle lamine morte e filloptosi precoce. Evidenti
corteccia, un feltro miceliare bian- fogliari. Gli attacchi possono inte- sono anche le spaccature lungo
castro. ressare anche frutti, piccioli fogliari la corteccia. La necrosi causa di-
Xanthomonas campestris p.v. Ju- e rami. scontinuità nel passaggio dello xi-
glandis (Batteriosi): necrosi su tutti Necrosi apicale bruna – NAB: sin- lema e floema e di conseguenza la
i giovani organi in accrescimento drome che colpisce i frutticini fin morte della pianta.

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da tavola noce

Interventi nutrizionali per il miglioramento produttivo del Noce

Risveglio pianta Sviluppo Fioritura Allegagione Accrescimento Maturazione Raccolta


vegetativo frutto

radicali

IDROL-VEG 25 kg/ha 25 kg/ha


Aumenta la microflora del terreno e migliora la struttura del suolo Migliora l’assorbimento dei concimi e ne impedisce le perdite

fogliari

2 kg/ha 2 kg/ha
LEVO-ENERGY Biostimolante, migliora la fertilità del polline e dell’ovario Biostimolante, migliora
e facilita la fecondazione. Migliora l’allegagione l’accrescimento dei frutti

IDROL-VEG 4 kg/ha
Migliora l’assorbimento e l’efficacia dei trattamenti fitosanitari (pH acido)

EVOL 5 kg/ha per 3-6 volte da ingrossamento frutto. Migliora la


conservabilità e la shelf-life. Riduce la perdita di peso del frutto

N.B.: In caso di dubbi consultare il nostro Ufficio Tecnico


L.E.A Srl Tel.+39 059 86.38.811 Fax +39 059 86.38.017 Email: info@leaagricoltura.it Web site: www.leaagricoltura.it

Programma di difesa sanitaria del Noce


PATOLOGIA Prodotto Commerciale Principio Attivo Dose Note

RAME OSSICLORURO 32% 250-500 g/hl


ANTRACNOSI
DALLA RIPRESA VEGETATIVA

(Gnomonia leptostyla)
RAME IDROSSIDO 25% 210-220 g/hl
ALLA RACCOLTA

BATTERIOSI RAME OSSICLORURO 32% 250-500 g/hl


(Xanthomonas
arboricola pv juglandis
Erwinia nigrifluens) RAME IDROSSIDO 25% 210-220 g/hl

LASER SPINOSAD 44,2% 20-30 ml/hl


CARPOCAPSA
(Cydia pomonella)
CORAGEN CLORANTRANILIPROLE 18-20 ml/hl

I PRODOTTI IDENTIFICATI CON I RISPETTIVI LOGHI SONO DEL GRUPPO SYNGENTA.


TABELLE RIFERITE A PRODOTTI FITOSANITARI AUTORIZZATI IN ITALIA ALLA DATA DI STAMPA DEL DOCUMENTO.

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IMPIANTO CILIEGIO SOTTO
SERRA FOTOVOLTAICA
7 Ha

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ITALIA - CALABRIA
IMPIANTO ALBICOCCO
250 Ha

KABARDINO BALKARIA
IMPIANTO MELO
200 Ha

KOREA DEL NORD


IMPIANTO MELO
4000 Ha

CRIMEA
IMPIANTO MELO
450 Ha

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