Sei sulla pagina 1di 6

Trascrizione testo ACU (03.07.

2020)
Cari cittadini,

benvenuti alla CEC, Commissione d’inchiesta Extraparlamentare Corona. Se non la apre il


Parlamento, allora siamo noi cittadini chiamati a farlo.

C.E.C., indagheremo sul perché nel nostro paese siano state adottate queste misure
restrittive a seguito della Covid-19, sul perché ora la gente soffre e se sia stato veramente
seguito un criterio di proporzionalità nel definire che questa malattia sia causata da un
Virus SARS-Cov-2.

Noi nutriamo dei seri dubbi che sia stato seguito un criterio di proporzionalità, tanto
restrittive sono state le misure adottate. Questo fatto deve essere investigato, e dato che
né l’opposizione né i partiti di governo – cioè il parlamento - hanno convocato una
commissione d’inchiesta e che questa non è neanche in programma, è giunto il momento
di prendere in mano la situazione. Qui nel circolo dei portavoce sul caso Corona inviteremo
e ascolteremo esperti in ogni settore della vita, medico, sociale, giuridico, economico e
molto altro.

Diversi rinomati esperti hanno accettato la nostra proposta, e, accanto al circolo dei
portavoce, ai miei colleghi prof. Haditsch e dr. Schiffmann desidero presentarmi anche io.
Mi chiamo Heiko Schöning e sono un semplice medico di Amburgo. La mia motivazione
personale è che io sono un padre, come lo sono tanti altri in questo paese, e noi vediamo
come i nostri figli soffrono, non soltanto perché i parchi gioco sono stati chiusi, ma anche
perché sono stati separati gli uni dagli altri. E per gli adulti è ancora peggio.

Noi ci domandiamo: perché non si possono più andare a trovare i propri genitori e parenti
nelle case di riposo? Il rischio di infezione è davvero così elevato? Abbiamo davvero un
virus killer? Abbiamo la rabbia o la peste? Abbiamo dei seri dubbi che sia così! Non abbiamo
la peste! Ma la realtà è che c’è invece qualcosa che aiuta. Questo lo ha già espresso anche
il famoso premio nobel Alber Camus nel suo meraviglioso libro “La Peste”. Questa onestà
e questa trasparenza vogliamo ora garantire con la C.E.C., la Commissione di inchiesta
Extraparlamentare Corona.

Ecco perché giungono qui esperti dal campo della medicina, prof. Bhakdi, dell’economia,
prof. Otte, o anche del settore giudiziario, prof. Jungblut e molti altri, che si sono già
impegnati. E noi invitiamo naturalmente anche esperti del governo, degli enti pubblici, del
Robert-Koch-Institut ed esperti internazionali. Verrà fatto tutto in maniera trasparente. Le
dichiarazioni degli esperti verranno trasmesse dal vivo, senza tagli, e saranno disponibili
su Internet. Creeremo un sito web e avremo bisogno per questo di risorse aggiuntive. Per
questo vi chiediamo di sostenerci in questa iniziativa dei cittadini C.E.C.

Che cosa emergerà nel migliore dei casi? Vedremo che non abbiamo alcun motivo di avere
paura, esattamente come negli ultimi anni durante la stagione influenzale, infatti (il virus)
sembra comportarsi esattamente così. Ma allora perché sono state adottate queste gravi
misure?

Uno studio condotto dal ministero degli interni a questo proposito ha mostrato come in
Germania il 90% degli interventi chirurgici necessari non siano stati eseguiti, il che ha
colpito 2 milioni e mezzo di cittadini. E lo studio stima che a causa di questo provvedimento
governativo si verificheranno dai 5000 ai 125000 decessi. Persone, cittadini e loro
congiunti, che sono morti o che moriranno.

Questo studio è del 7 maggio 2020. Questo è il motivo per cui ora noi prendiamo in mano
questa commissione di inchiesta sul caso Corona, perché non possiamo più aspettare.
Ed è molto più che una negligenza grave il fatto che gli enti governativi non solo non
denuncino a viva voce questi fatti, ma addirittura sembra abbiano attuato una
messinscena. Infatti, i dati scientifici mostrano già adesso che per le misure adottate non
esiste nessun fondamento. Quindi ci chiediamo tutti, anche naturalmente nel campo
dell’economia – ma si tratta qui principalmente di vite umane -, chi ne trae vantaggio? A
queste domande cerchiamo di dare una risposta. Cui bono?

Grazie infinite anche per il supporto che ci avete dato finora e saremo felici di ricevere
nuove risorse e collaborazione da parte vostra. Ripetiamo, noi invitiamo tutti, anche la
controparte, a parlare qui, tutto verrà reso disponibile su Internet in maniera trasparente.
Ci rendiamo naturalmente disponibili anche per una conferenza stampa. Preghiamo quindi
anche l’Associazione Conferenza Stampa Federale die aprire le loro porte sia per noi sia
per la stampa straniera. Un sincero ringraziamento.

E ora passo la parola al mio collega, il dr. Bodo Schiffmann.

Si, grazie dr. Schöning.

Perché è necessaria la Commissione di inchiesta Extraparlamentare Corona?

Perché abbiamo a che fare con una mancanza del criterio di proporzionalità. I governi
devono prendere delle decisioni, e in situazioni di emergenza, come ad esempio in una
pandemia, devono anche adottare dei provvedimenti, che in un primo momento possono
limitare i diritti costituzionali. Ma i governi hanno anche il dovere di riesaminare
continuamente questi provvedimenti e di allentarli il più presto possibile per evitare danni
collaterali, come (ad esempio) quelli menzionati dal mio collega dr. Schöning.

Invece riceviamo unicamente numeri fuori dal loro contesto, numeri suscettibili soltanto di
diffondere e alimentare paura, in quanto vengono i casi vengono semplicemente
addizionati e non viene mostrato che esiste una discrepanza tra il numero dei test eseguiti
e il numero delle persone effettivamente infette.

Strutture preesistenti e ben funzionanti, come la legge sulla protezione dalle infezioni,
vengono semplicemente sospese e sostituite con qualcosa di nuovo, di molto più drastico,
e l’unica cosa che ci arriva dal governo è il continuo fare appello al vaccino contro una
malattia della quale ormai ben sappiamo, grazie a numerosi studi internazionali, che è
paragonabile ad una forte influenza, che il tasso di mortalità non è più elevato rispetto ad
una normale influenza e che quindi non giustifica le drastiche misure adottate.

C’è una ignoranza spaventosa degli studi e degli esperti internazionali in tutti i settori,
siano essi virologi, batteriologi, epidemiologi, o anche scienziati, che semplicemente non
vengono ascoltati o addirittura ignorati. Peggio ancora, essi vengono designati come
bugiardi, ciarlatani, o “teorici della cospirazione”, che diventerà sicuramente il motto
dell’anno.

Per contro viene pubblicizzato un vaccino che può essere estremamente pericoloso, un
vaccino che dal punto di vista medico non è necessario, perché non ci sono più dati che
sostengano questa necessità. La situazione non è nemmeno più tale per cui in Germania
ci siano malati sufficienti per testare l’efficacia di un vaccino. E si tratta di una nuova forma
di vaccino, un vaccino RNA, che, contrariamenti a quelli finora disponibili, è in grado di
modificare il patrimonio genetico e di causare alla persona danni non immediatamente
visibili. E qui bisogna pensare anche al principio medico “primum non nocere”, “innazitutto
non nuocere”.

Questo è il compito dei medici e noi qui speriamo che anche altri medici si impegnino e
riflettano, poiché noi medici non possiamo più nuocere che essere di beneficio al paziente.
La mia motivazione sono i miei nonni e i miei genitori, i quali mi hanno insegnato che,
quando ho la sensazione che i diritti fondamentali vengono limitati, che la democrazia viene
limitata, che la stampa non è più una stampa libera, ma piuttosto si ha la sensazione che
si tratti di propaganda, quando opinioni diverse vengono censurate ed eliminate, allora
bisogna scendere in piazza, bisogna attivarsi o cercare di informare il pubblico di persona,
come si fa con una Commissione di inchiesta Corona. Esattamente poiché esiste sempre il
pericolo che il potere corrompa e che prima o poi i politici non riescano più ad avvedersene
con il giusto equilibrio e i gisti obiettivi.

Io ho visto un pericolo di perdita della democrazia e assisto ogni giorno a sempre più
numerosi tentativi di trasformare il nostro ordinamento democratico libero in uno stato di
sorveglianza, basato sul lavaggio del cervello, sulle APP-Vigilanza e simili, il tutto dietro al
pretesto della legge sulla protezione dalle infezioni.

Nel migliore dei casi otterremo il risultato di un completo chiarimento giuridico delle ragioni
che sono dietro a queste misure, che da un punto di vista medico, scientifico ed economico
sono esagerate, otterremo che i responsabili vengano assicurati alla giustizia e che
situazioni come quella della influenza suina, con vaccini che hanno prodotto danni alle
persone per una malattia contro cui non c’era nessuna necessità di vaccinarsi, non si possa
più ripetere! E tutti i provvedimenti che sono stati presi devono essere immediatamente
revocati, in quanto sono stati adottati sullo sfondo di scenari dell’orrore che non si sono
verificati e che vengono continuamente tenuti in piedi per evocare e alimentare nella
popolazione la paura di una malattia infettiva mortale, che in tale forma non esiste.

E nel migliore dei casi tutto questo verrà fuori e ne seguirà la fine immediata del lockdown
e dell’obbligo della maschera. E proprio ad una data in cui non si verificavano più nuovi
casi di malattia (il 29.5) è stato lanciato un appello all’uso obbligatorio delle maschere negli
studi medici.

Nelle ultime settimane – oggi è il 20 giugno 2020 – 14 giorni fa abbiamo avuto grandi
manifestazioni di massa contro il razzismo in 20 grandi città tedesche, con un massimo
fino a 20000 partecipanti. Se il virus circolasse ancora in Germania in questa forma e con
questo tasso di contagiosità, allora dovremmo oggi avere un incremento massiccio nel
numero delle nuove infezioni, il che non si è verificato.

E in questo modo è dimostrato, che i provvedimenti non sono più in nessun modo
giustificati.

Ringrazio molto.

Grazie collega Schiffmann

Vorrei sottolineare ancora una volta che quello che noi facciamo qui è assolutamente
imparziale, qui non si tratta di sinistra o di destra, di grassi o di magri, di uomo o di donna.
Qui si tratta effettivamente di vita o di morte per molti, di qualità della vita per gli adulti
ma anche per i nostri bambini. Questa è la nostra motivazione principale - anche per le
generazioni future – che affrontiamo in prima persona la situazione di fronte alla quale ci
siamo trovati negli ultimi mesi.

Noi cittadini dobbiamo di nuovo diventare sovrani e ce ne arroghiamo il diritto, perché lo


abbiamo. Noi stiamo in piedi sul terreno della costituzione. Nella costituzione, che tengo
qui in mano, c’è un articolo meraviglioso, l’articolo 20, paragrafo 4: ”Tutti hanno il diritto
alla resistenza, se nessuna altra misura pone rimedio”.

Possiamo anche considerare questa Commissione d’Inchiesta Extraparlamentare Corona


come una delle ultime misure disponibili e sperare che i responsabili di governo, coloro che
hanno prestato giuramento di non nuocere ma di aiutare il popolo, coloro che difendono il
nostro paese, che tutti insomma, funzionari, ufficiali, medici, cittadini vengano coinvolti
nella risoluzione di questa terribile situazione che tutti viviamo, nelle strade, nelle famiglie,
e di persona tra i nostri amici e parenti.

Dobbiamo fare qualcosa contro questo stato di cose. E sono contento che non abbiamo
solo la prospettiva tedesca, ma possiamo portarne anche una internazionale. E quindi sono
contento di avere qui nel circolo dei relatori della CEC, Commissione d’Inchiesta
Extraparlamentare Corona, anche un esperto dall’ Austria, il prof. Haditsch.

Prego.

Si, la ringrazio molto e un caloroso saluto a tutti.

Caro collega Schöning, è un grande onore per me e a dire il vero anche una questione che
mi sta particolarmente a cuore prendere parte alla CEC, la Commissione d’Inchiesta
Extraparlamentare Corona.

Spostandoci sul piano della questione dobbiamo porci la domanda, come mai è necessaria
questa Commissione d’Inchiesta?

Questa indagine è necessaria, perché fin dall’inizio sono state prese irresponsabilmente
delle decisioni irragionevoli o deliberatamente oppure per negligenza grave e senza la
dovuta diligenza, cioè senza neppure minimamente prendere in considerazione i danni
collaterali. Queste decisioni hanno anche soppresso i diritti democratici fondamentali e
calpestato i doveri etici.

In questo contesto c’è stato anche il palese tentativo di compensare con provvedimenti
draconici non mirati errori clamorosi, come ad esempio l’abbandono dei cittadini vulnerabili
– mi permetto di ricordare le persone che si trovano nelle case di riposo – per non dover
poi giustificare anche questo errore o almeno per distogliere l’attenzione da questi
problemi.

Se questo sia avvenuto involontariamente, cioè per ignoranza, o intenzionalmente, e quindi


per motivi contestabili, è irrilevante. In ogni caso gli organi decisionali risultano con ciò
disqualificati di per se stessi.

Considerando la gravità delle decisioni prese, entrambe le opzioni descritte devono essere
sottoposte ad una revisione dettagliata, e questo, data l’esperienza di estrema parzialità
nella versione dei fatti da parte dei politici e dei media di stato, può essere effettuato solo
nell’ambito di una commissione d’inchiesta Corona indipendente, quindi anche
extraparlamentare.

La mia personale motivazione nel prestare la mia collaborazione consiste appunto nel fatto
di essere microbiologo, virologo ed epidemiologo e di essere, da un punto di vista
professionale, profondamente turbato da questo modo di procedere, finora assolutamente
scriteriato.

Alcuni si chiederanno adesso, cosa intendo per “questo modo di procedere scriteriato?”.
Qui annovero a dire il vero la continua rappresentazione degli scenari “worst case”
divulgata dai media, paragoni fuori luogo atti ad alimentare la paura, si pensi soltanto alla
frase d’effetto del tutto sconcertante “la situazione italiana”, che nel migliore dei casi è
applicabile soltanto ad alcune regioni del Nord Italia, e dove in realtà le regioni del sud
Italia, pur se meno equipaggiate, hanno affrontato il tutto in maniera relativamente non
problematica.

Rappresentazioni inadeguate e ostentate di tendenze minacciose, che nella pratica non si


sono mai verificate, e che se fossero state correttamente valutate, non avrebbero
nemmeno mai potuto verificarsi, grazie alla qualità del sistema sanitario tedesco.
Io sono anche medico generico. Innanzitutto, però anche come dottore non potevo
sopportare più a lungo il modo di procedere sprezzante della persona e della salute, che si
trova in netto contrasto con il contenuto e l’etica della mia professione. Questa paura e
questo allarmismo permanente, i danni sociali e psichici che ne derivano, i giganteschi
danni collaterali medici ed economici e non da ultimo le massicce interferenze nella nostra
vita culturale e associativa sono, io credo, almeno come medico olistico, ragione sufficiente
e motivazione sufficiente per alzarmi in piedi e affrontare questa follia.

Considerando il disastro che non si può ancora quantificare, sembra necessario, pur
certamente con il dovuto rispetto, ma senza mezzi termini, insistere per una valutazione
oggettiva delle decisioni prese e per una assunzione di responsabilità da parte degli organi
decisionali qualora una condotta scorretta venga accertata.

Si pone anche naturalmente la prospettiva della commissione d’inchiesta come


interrogativo, che cosa ci possiamo aspettare? Cosa ne verrà fuori nel migliore dei casi?

Dal mio punto di vista, ne verrà fuori che tutti i cittadini – o quantomeno i colleghi medici,
voglio dire, che si dovrebbero sentire vincolati dall’approccio ippocratico, cioè questo slogan
“nil nocere”, “nicht zu schaden” – si informeranno, che si interrogheranno criticamente e
procederanno ad una verifica di plausibilità anche al di fuori dei media consacrati alla linea
di governo. E così si scoprirà che Bergamo non è l’Italia, Ischgli non è l’Austria, New York
non gli Stati Uniti e una festa di carnevale a Heinsberg, un quartiere a Göttingen e un
mattatoio, ovunque sia, non sono la Germania.

Dovrebbe anche diventare evidente per tutti,


- che il sistema sanitario tedesco non ha mai corso neppure lontanamente il pericolo di
essere scompensato, cioè di essere sovraccaricato,
- che numeri come il tasso di raddoppio e questa cifra sconcertante “R0” avevano in prima
linea lo scopo di metter la popolazione sotto pressione per mezzo della paura e sono state
comunicate in maniera non oggettiva e manipolativa per la mancanza di riferimenti al
numero dei test effettuati,
- che numeri falsi e poco seri riguardo ai decessi sono stati sfruttati a scopo di
intimidazione,
- che il numero dei casi era già significativamente in calo prima della data del lockdown,
- che l’obbligo di portare la maschera ordinato 4 settimane DOPO era oggettivamente privo
di fondamento, illegale e da un punto di vista psicosociale irresponsabile,
- che il mantenere ostinatamente provvedimenti e affermazioni già smentite, contro ogni
buon senso e ogni comprovata evidenza, in questo contesto è un crimine,
- che in fin dei conti un drastico cambiamento delle strutture decisionali improntate ai
partiti politici è più che dovuto, perché solo così si può evitare in maniera affidabile un
permanere o un ripetersi di questo modus operandi nemico della democrazia.

Dal profondo del mio cuore auguro alla CEC, Commissione d’Inchiesta Extraparlamentare
Corona, tutto il successo possibile nell’analisi oggettiva di tutte queste tematiche
conflittuali.

La ringrazio molto, collega Haditsch.

Vorrei sottolineare ancora una volta perché abbiamo dato vita adesso alla CEC, la
Commissione d’Inchiesta Extraparlamentare Corona. Non vogliamo aspettare il Parlamento
o gli altri che forse in futuro adempieranno, perché è urgente adesso, le persone soffrono
adesso, i loro congiunti soffrono adesso, moltissimi hanno subito danni adesso e alcuni
hanno addirittura lasciato la loro vita. Esattamente come era stato nello studio interno del
Ministeri degli Interni. Sono morti persino a causa delle misure del governo! E questo non
corrisponde al criterio di proporzionalità.
Il motivo per cui è anche urgente che noi dobbiamo prendere in mano la situazione, proprio
quando nessuno lo fa, che forse sarebbe più adatto, è una circostanza aggravante che
desidero menzionare.

In tutto il mondo si trovano sempre persone a cui il cuore si ferma. Tutti corriamo questo
rischio al 100%, prima o poi succederà a ciascuno che il cuore si fermi.

La buona notizia è che in questo caso si può fare la rianimazione, e ci sono delle linee guida
su come deve essere effettuata. Queste linee guida sono cambiate internazionalmente
all’inizio di aprile, e in seguito a questo anche in Germania. E queste linee guida, bisogna
immaginarselo, dicono ora “a causa dell’elevato rischio di infezione da Covid-19 e del grave
danno che ci si potrebbe causare”, non deve più essere fatta la respirazione bocca a bocca,
questo bisogna immaginarselo, “si deve ora mettere un panno sopra la bocca”.

Questo significa che molte più persone nel mondo moriranno, in quanto è scientificamente
dimostrato che, quando si fanno sia il massaggio cardiaco sia la respirazione, molte più
persone sopravvivono. E così si crea più mortalità nelle statistiche. Dobbiamo anche far
cadere queste nuove linee guida.

Perché questo vediamo in realtà, e riusciremo insieme a dimostrarlo esaurientemente in


questa commissione d’inchiesta, non abbiamo la peste, non abbiamo un virus killer. Questa
è una buona notizia!

Però ci dobbiamo chiedere: Perché le cose stanno così come stanno? Perché ci sono queste
misure? Chi ne approfitta?

Non vogliamo aspettare finché anche noi, i nostri amici e i nostri parenti subiscono danni
personali e corporali.

Dobbiamo lavorare insieme adesso!

E io posso solo invitare, dietro di noi non ci sono gruppi, media, persone ricche, fondazioni.
Più risorse abbiamo e più velocemente e professionalmente possiamo svolgere questo
lavoro, anche internazionalmente. Lo pubblicheremo anche in più lingue al meglio delle
nostre possibilità. Sono tutti invitati ad aiutarci, nel miglior senso civico. E quindi vi
ringrazio anche molto per il supporto datoci finora.

Potrebbero piacerti anche