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FREUD

30/01/2020

Fondatore della psicanalisi che rappresenta la terza grande rivoluzione della storia occidentale.
Sicuramente rappresenta una rivoluzione. Quali sono le due precedenti rivoluzioni? Quella
copernicana, l’altra quella di Darwin (teoria darwiniana dell’evoluzione).
Freud nasce a metà Ottocento, in una cittadina che si trova nell’attuale Repubblica Ceca (che allora
apparteneva all’impero austriaco). Appartiene ad una famiglia ebraica ma non è particolarmente
praticante. Si trasferiscono a Vienna quando lui è molto giovane, per motivi economici. Studia
medicina e si laurea nel 1881. L’anno successivo incontra sua moglie, Marta Vernays con la quale
avrà 6 figli. Lavorerà nel reparto di malattie nervose dell’ospedale di Vienna (per il suo tirocinio).
A Vienna studiava e lavorava un importante medico specialista, Breuer.
La curiosità lo porta a sperimentare una sostanza allora poco conosciuta, la cocaina (come
analgesico per togliere il dolore). Prima su se stesso, scoprendo così che effettivamente è una
sostanza che toglie il dolore. Decide di sperimentarla anche su un amico che aveva sviluppato una
dipendenza da morfina. Le dosi sono troppo alte e l’amico diventa cocainomane per poi morire in
seguito.
In questo reparto era importante la cura dell’isteria (dei malati isterici), un disturbo psichico che ha
delle manifestazioni, dei sintomi (tosse continua, paralisi motoria, diminuzione vista e udito, afasia)
che vengono curati con l’ipnosi → da questa pratica Freud arriverà poi a definire il concetto di
inconscio. L’ipnosi consiste nell’indurre nel paziente uno stato simile al sonno, perché in quel
momento la capacità critica della persona diminuisce. Freud vuole approfondire i suoi studi
sull’isteria e si reca a Parigi lasciando Vienna. Lì incontrerà Charcot, un medico specializzato in
isteria.
Tornato a Vienna fa un’esperienza fondamentale: si imbatte nel caso di Anna O. Una paziente che
soffre di isteria più un sintomo per cui i medici fanno veramente fatica a capire: soffre di idrofobia,
non beve. Viene sottoposta a ipnosi e nelle sedute, di solito, il paziente racconta le vicende del
passato. Lei racconta un fatto strano durante le sedute: Anna aveva una governante da bambina, che
si occupava di lei. La governante aveva un cane. Anna detestava la sua governante e un giorno vede
questo cane bere in un bicchiere. Breuer e Freud giungono a una conclusione: Anna aveva paura di
bere perché, siccome detestava la governante, detestava sicuramente anche il cane e tutti gli atti che
il cane compiva.
Anna viene curata non con le medicine, ma si scopre la causa. Anna prova un senso di liberazione.
Prima di Freud, i disturbi psichici venivano curati solo con i farmaci.
La sofferenza mentale era conseguenza di lesioni cerebrali (secondo la medicina) e se esisteva un
disturbo doveva esserci necessariamente una patologia corrispondente.

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