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Conservatorio Statale “G.

Rossini” di Pesaro

DALLA PARTE DELL’ASCOLTATORE


WAGNER Ouverture Tannhäuser
RELAZIONE di ALEX RUSSO

Approcciandoci alla musica di Wagner non si può certo dire che l’attenzione e la
pazienza sono gli elementi costitutivi di un ascoltatore che per la prima volta conosce
questo compositore, ma come sempre accade il mondo degli ascoltatori del
Conservatorio Rossini ha dato il suo contributo con l’ascolto di questo caposaldo
della musica Wagneriana.
Accennando alla grande maestosità di questa Ouverture posso confermare anche
grazie al grafico che il M° Livi ci ha proposto, che la sua struttura “ossea” è a dir
poco semplice, e questa ripetitività a mio parere risulta l’unico appiglio per rimanere
saldamente attaccati ad un ascolto concentrato. Il primo motivo per cui la
concentrazione si può perdere è proprio alla quantità di suoni che arrivano alle nostre
orecchie, arrivando poi a non distinguere cosa è importante e cosa lo è meno.

Nonostante le difficoltà, tramite una guida, gli ascoltatori posso facilmente entrare in
questa musica piena di romanticismo. Quando si parla poi di musica si evita sempre
di fare considerazione emozionale o evocativa di ciò che si ascolta, ma in questo caso
lo farà Wagner per noi:
00:00 – “All’inizio l’orchestra ci presenta, da sola, il canto dei pellegrini: si
avvicina, poi cresce fino ad un fortissimo e poi decresce. Crepuscolo: ultimi echi del
canto”
01:08 – “Tema della vita”
02:36 – “Il fremito della vita”
05:17 – “Al calar della notte, si vedono delle apparizioni incantevoli: un’atmosfera
crepuscolare si diffonde, canti voluttuosi di gioia colpiscono il nostro orecchio, si
odono i movimenti disordinati di una danza sfrenata e sinistra. Sono gli incantesimi
perversi di Venusberg che, nelle ore notture, si rivela a chi ha il cuore colpito da un
ardore ardito e sensuale”
VERSIONE DI DRESDA: https://www.youtube.com/watch?v=fps3WcOjyuw

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