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I.
I giovani e il lavoro
I dati sulla disoccupazione giovanile in Italia sono allarmanti: nel 2015 il 43,1% dei giovani con
un’età compresa tra i 18 e i 25 anni è senza lavoro. La mancanza di lavoro condiziona la vita
quotidiana e il futuro dei giovani, ma per molti di loro questa è l’occasione di mettere in gioco
l’immaginazione e darsi da fare, come raccontano queste storie che mescolano tradizione e
innovazione, che parlano di coraggio, impegno e passione.
1.Silvia, designer per passione e professione 2.Ela, la sarta che arriva da lontano
Ventottenne, designer romana ma cittadina del mondo. Silvia Massacesi realizza borse e accessori Green e A ventinove anni Ela Siromascenko ha deciso di trasferirsi dalla Romania in Italia. Dopo una
vende tutto online. “Ma la ecosostenibilità non è una moda, è uno stile di vita”, precisa Silvia, che nel laurea in Marketing, un master in Relazioni Pubbliche, un dotttorato di ricerca in Scienze della
laboratorio si ocupa di tutto: dalla progettazione delle collezioni ai contatti con i fornitori. La sua start up si comunicazione, ha aperto una sartoria che esporta soprattutto all’estero, grazie alla rete. L’ha
è aggiudicata un finanziamento regionale. “Per il futuro punto al mercato estero, è lì che il made in Italy è chiamata Elochka, ed è un negozio online su Etsy, la più grande bottega artigiana al mondo. “Se
molto apprezzato”. uno il lavoro non ce l’ha, se lo inventa, e per me è andata così. Il quartiere generale di Elochka si
trova in una delle stanze dell’appartamento dove vivo con il mio fidanzato. Abbiamo una stanza
come atelier: ho un lavoro grande per il taglio, tre macchine da cucire tra cui una industriale, il
tavolo del computer e della stampante, il manichino, l’asse da stiro e pure due faretti per la
fotografia e le scatole delle buste per la spedizione.
5.Matteo, il cappellaio per niente matto 6.Giacomo, Andrea, Claudio, Matteo e l’inglese per professione
Matteo Gioli ha ventisette anni ed è un cappellaio e designer fiorentino. Di sé dice di avere come Segni Quattro giovani italiani stanno facendo imparare l’inglese in rete. Perché il loro obiettivo è far
particolari barba e cappello, quest’ultimo rigorosamente autoprodotto. Da ottimo artigiano digitalizzato, le trovare ad altri giovani un lavoro all’estero. Giacomo Moiso, Andrea Passadori, Claudio Bosco e
sue creazioni le presenta e le vende in tutto il mondo. Matteo comunica con i suoi clienti attraverso i social Matteo Avalle vivono tra Torino e Londra. Dopo un passato nei laboratori di ricerca, oggi
network e Instagram è il suo preferito. “Nel lavoro artigiano ciò che fa differenza è la cura maniacale del gestiscono una piattaforma per mettere in contatto chi vuole migliorare l’inglese con tutor
dettaglio”. madrelingua selezionati. “Da giovani imprenditori in rete, il nostro tratto distintivo è saper
gestire l’incertezza, prendendo decisioni in breve tempo”.
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II.
textos quién dónde qué produce y qué cuál es la novedad
vende
texto 1
texto 2
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texto 6