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954
Papa Francesco
Fate bene attenzione, miei figliuoli: il tesoro del rende capace di amare Dio. La preghiera ci
cristiano non è sulla terra, ma in cielo. Il nostro fa pregustare il cielo, come qualcosa che di-
pensiero perciò deve volgersi dov'è il nostro teso- scende a noi dal paradiso. Non ci lascia mai
ro. Questo è il bel compito dell'uomo: pregare ed senza dolcezza. Infatti è miele che stilla
amare. Se voi pregate ed amate, ecco, questa è la nell'anima e fa che tutto sia dolce. Nella pre-
felicità dell'uomo sulla terra. La preghiera nient'al- ghiera ben fatta i dolori si sciolgono come
tro è che l'unione con Dio. Quando qualcuno ha il neve al sole. Anche questo ci dà la preghiera:
cuore puro e unito a Dio, è preso da una certa soa- che il tempo scorra con tanta velocità e tanta
vità e dolcezza che inebria, è purificato da una luce felicità dell'uomo che non si avverte più la
che si diffonde attorno a lui misteriosamente. In sua lunghezza. Ascoltate: quando ero parro-
questa unione intima, Dio e l'anima sono come due co di Bresse, dovendo per un certo tempo
pezzi di cera fusi insieme, che nessuno può più se- sostituire i miei confratelli, quasi tutti malati,
parare. Come è bella questa unione di Dio con la mi trovavo spesso a percorrere lunghi tratti
sua piccola creatura! E' una felicità questa che non di strada; allora pregavo il buon Dio, e il
si può comprendere. Noi eravamo diventati inde- tempo, siatene certi, non mi pareva mai lun-
gni di pregare. Dio però, nella sua bontà, ci ha per- go.
messo di parlare con lui. La nostra preghiera è in-
(San Giovanni Maria Vianney)
censo a lui quanto mai gradito. Figliuoli miei, il vo-
stro cuore è piccolo, ma la preghiera lo dilata e lo
Non di solo pane Ventitreesima settimana Tempo Ordinario - Numero 954 pagina 2
I santi del giorno: Sant'Onesiforo, discepolo di
san Paol; Sant'Eleuterio di Spoleto, abate.
Non di solo pane Ventitreesima settimana del tempo Ordinario - Numero 954 pagina 3
La sinfonia di Gesù meditazione a cura di don Luciano Vitton Mea
Non di solo pane Ventitreesima settimana Tempo Ordinario - Numero 954 pagina 4
Santi del giorno: San Giovanni da Lodi; beato Gio-
vanni Mazzucconi, sacerdote.
Non di solo pane Ventitreesima settimana Tempo Ordinario - Numero 954 pagina 5
“Gesù guarisce” a cura di don Luciano Vitton Mea
Preghiamo la
Parola
Contemplo: Parole di speranza
Signore Gesù, dona-
“Dio mio, Dio mio” (Mc pur nell’apparente abbandono
mi la luce della tua
Risurrezione, quella 15,34). della morte.
che permette di af- Questo Dio a cui tutto è possi- Questo ci dà la certezza che Dio
frontare le incertezze bile, che vuole il nostro bene si prende cura di noi suoi figli,
della vita con la cer-
tezza della fede, non è obbligato a fare ciò che qualunque cosa ci avvenga, in
quella che di fronte noi attendiamo da lui. qualunque situazione ci trovia-
alle porte chiuse del- Può anche sembrare che este- mo.
la disperazione fa
riormente ci abbandoni, come
intravedere la spe-
ranza, quella che ha abbandonato Gesù sulla cro- (Martini C.M. Aprirsi, p.74)
nell’egoismo calcola- ce, ma anche in questo abban-
tore abilita alla carità dono, la parola “Dio mio, Dio
senza misura.
mio”, è parola di speranza .
Dio si è preso cura di suo Figlio,
Non di solo pane Ventitreesima settimana Tempo Ordinario - Numero 954 pagina 6
Santi del giorno:Santi
Adriano e Natalia, spo-
si; san Federico Ozanam, laico.
Non di solo pane Ventitreesima settimana Tempo Ordinario - Numero 954 pagina 7
Il si a Dio meditazione curata da don Luciano
Non di solo pane Ventitreesima settimana Tempo Ordinario - Numero 954 pagina 8
Santi del giorno: San
Ciarano il Giovane, abate;
beato Giorgio Douglas, martire.
TO
Il santo del giorno: san Pietro Claver
Parola di Dio Schiavo degli schiavi, fratello e amico degli ultimi del-
in briciole la terra, incatenati e sradicati dalla loro terra e poi
sfruttati e abbandonati. Così visse san Pietro Claver,
sacerdote gesuita, che da missionario in Colombia si
Cerchiamo sempre la volon- mise al servizio degli schiavi portati nel nuovo mondo
tà di Dio dall’Africa. Era nato nei pressi di Barcellona nel 1580
Pagina curata da Don Luciano V. M. e aveva pronunciato i primi voti nella Compagnia di
“..il tempo si è fatto breve..” Gesù nel 1604. Inviato a Cartagena in Colombia ven-
( Cor 7,25-31) ne ordinato prete nel 1616 e decise di aggiungere agli
altri un voto personale: essere schiavo degli “etiopi” –
In passato le parole di Paolo cioè degli africani – che in Colombia arrivavano gio-
venivano interpretate come un vani e forti, ma spesso morivano soli e abbandonati.
modo per dare maggiore lustro Per poter stare loro più vicino imparò anche la lingua
alla verginità piuttosto che al
matrimonio. In realtà il suo dell’Angola. Morì forse di peste nel 1654.
pensiero è molto più profon-
do: la questione è che la venu-
ta di Cristo nella storia ha dato
un significato completamente
Vangelo Lc 6,20-26
nuovo al tempo. Per questo
motivo, non bisogna perdersi In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, di-
in cose da poco conto. Di cva :«Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati
fronte al regno di Dio anche
un aspetto dell’esistenza così voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora
importante, come la scelta del piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odie-
proprio stato di vita, passa in ranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e di-
secondo piano. A noi, forse, sprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio
questo discorso può sembrare
strano: quello che Paolo vuole dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco,
dirci è che dobbiamo cercare la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infat-
anzitutto la volontà di Dio e il ti agivano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché
suo regno. Quando impieghia- avete già ricevuto la vostra consolazione. Guai a voi, che ora
mo tutte le nostre forze per
questo progetto, scopriamo siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perché
anche la nostra felicità, in qual- sarete nel dolore e piangerete. Guai, quando tutti gli uomini di-
siasi stato di vita essa si realiz- ranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri
zi. con i falsi profeti».
Non di solo pane Ventitreesima settimana Tempo Ordinario - Numero 954 pagina 9
Il messaggio della salvezza a cura di don Luciano Vitton Mea
Gesù, alzàti gli occhi ver- sente proporre da Gesù il viene assicurato che ci sa-
so i suoi discepoli, dice- messaggio della salvezza, rà un rovesciamento delle
va: ”Beati voi, poveri, le beatitudini e i guai. sorti, che la realtà non è
perché vostro è il regno di spazio del trionfo,
In questo modo Gesù
Dio. Beati voi, che ora
manifesta l’opera del Pa- dell’ingiustizia e della leg-
avete fame, perché sarete
dre, che è amore e cono- ge del più forte.
saziati. Beati voi, che ora
piangete, perché ridere- sce ogni suo figlio: le sorti Quanti pongono la loro
te.” del mondo verranno sov- speranza nell’amore di Di-
Dopo che la folla si è vertite dalla giustizia di o non resteranno delusi in
messa alla ricerca di Gesù, Dio, i poveri erediteranno eterno.
avendo visto i suoi mira- il regno mentre i ricchi
coli, le guarigioni e le libe- hanno già ricevuto la loro
razioni, segno del tempo consolazione.
nuovo che è stato final- Come nel canto di gioia di
mente inaugurato, ora si Maria, il Magnificat, ci
Non di solo pane Ventitreesima settimana Tempo Ordinario - Numero 954 pagina 10
Santi del giorno: San Nemesio di Alessandria;
sant'Auberto di Avranches. vescovo.
Non di solo pane Ventitreesima settimana Tempo Ordinario - Numero 954 pagina 11
Diventare simili al nostro Signore pagina curata da Don Luciano
“Non giudicate e non volo verso gli ingrati e i Il segreto di chi è capace
sarete giudicati; non malvagi. di donare è la fiducia, e
condannate e non sa- Noi confidiamo conti- forse un po’ anche
rete condannati; per- nuamente in questa sua l’esperienza già vissuta,
donate e sarete perdo- benevolenza verso di noi di ricevere molto di più
nati. Date e vi sarà da- e troviamo qui la pace e dalla fonte inesauribile
to” la speranza che non de- dell’amore, del padre che
lude. non misura il proprio
L’amore per tutti, perfi- dono, come vediamo
Oggi il Vangelo ci do-
no per chi ci è nemico, è nelle meraviglie della cre-
manda di imitare la mise-
qualcosa di grande che azione e della redenzio-
ricordia e di farlo con
consente all’uomo di di- ne.
una misura grande, con
ventare più simile al suo
magnanimità e senza cal-
Signore e creatore, al Pa-
colo.
dre altissimo che è bene-
Preghiamo la
Parola Contemplo: Testimoni di speranza
Signore Gesù, tu
che “non hai pietra La Madonna del sabato santo moni di speranza con la parola e
a dover posare il ca- getta luce sul compito che ci a- con vita.
po” lo poni tuttavia spetta e che ci è reso possibile Con la parola: non dobbiamo
nella “barca” delle dal dono dello spirito del risor- temere di toccatre i grandi temi
nostre vite, e affron-
to, il quale ci tocca interiormen- oggetto della speranza ultima.
ti con noi la tempe-
sta. Aiutaci a crede- te con la “consolazione del cuo- Con la vita: siamo chiamati a
re in te sempre, an- re”. dare i segni credibili e inequivo-
che se non sentiamo Si tratta di irradiare attorno a cabili della luce che i valori ulti-
la tua presenza. In- noi, con gli atti semplici della mi gettano sui valori penultimi,
segna alla nostra fe- vita quotidiana senza forzature- facendo scelte di vita sobrie, po-
de fragile ad amarti , la gioia interiore e la pace, frut- vere, caste, ispirate all’umiltà e
in ogni tuo silenzio,
ti della consolazione dello spiri- alla pazienza di Cristo.
e a non smettere
mai di cercarti.
to.
(Martini C.M. La Madonna del Sabato Santo, pp.41-42)
Credere in Cristo morto e risor-
to per noi, significa essere testi-
Non di solo pane Ventitreesima settimana Tempo Ordinario - Numero 954 pagina 12
Santi del Giorno: Sant'Elia Speleota, abate; san
Giovanni Gabriele Perboyre, sacerdote.
Non di solo pane Ventitreesima settimana Tempo Ordinario - Numero 954 pagina 13
Lo scettro del Maligno Meditazione di don Luciano Vton Mea
Non è mia abitudine sof- confusione, di grigia deca- bensì in Dio. E’ Lui il pri-
fermarmi troppo sulla fi- denza. E’ l’immagine più mo umile. Egli è talmente
gura del Maligno. Però eloquente del declino spiri- grande, talmente al di fuori
porto la convinzione che tuale che provoca la trave di ogni possibilità che una
la trave che si trova nel interiore conficcata nel no- qualsiasi potenza lo possa
nostro “occhio”, questa stro cuore. costringere, che egli può
cecità interiore che ci porta “permettersi” - se ci è con-
ad indugiare sui difetti de- “Ipocrita, togli prima la cesso di esprimerci in que-
gli altri, è opera dell’ trave dal tuo occhio…..” sto modo- di essere umile.
“antico avversario” di Dio Quello di Gesù è un moni- La grandezza gli è essen-
e delle sue opere. to che potremo accogliere ziale; soltanto Lui può
solo attraverso l’umiltà. dunque rischiare di abbas-
Cosa c’è di più diabolico e sare questa sua grandezza
di più pericoloso che na- Solo questa virtù ci può
guarire da ogni sorta di sino all’umiltà”.
scondere a noi stessi la tra-
ve interiore che ci rende cecità interiore. La superbia, scettro del
ciechi e mettere in risalto L’umiltà è una virtù che fa maligno, genera la trave;
la “pagliuzza” degli altri? parte della fortezza: solo l’umiltà, forza di Dio, gua-
l’umile è veramente forte. risce da ogni forma di ceci-
Ho visto su internet un tà.
famoso quadro di Bruegell Scriveva giustamente Ro-
dove un cieco conduce mano Guardini: “L’umiltà
altri ciechi. Osservandolo non può del resto avere la
bene avverto un senso di sua origine nell’uomo,
Preghiamo la
Parola Contemplo: Signore, mi hai ricreato
Signore Gesù, appro- Mi hai preso in disparte, Signore, lon- C’era del pane, del vino, gli alimenti
da sulle rive del mio tano dalla folla, e lì, nel silenzio mi più semplici, indispensabili e c’eri tu a
cuore, vieni ad abi- hai ricreato. Ero muto, ero sordo, ero spezzare la tua vita per noi, a portare
tarlo. Ho sete della cieco, e non lo sapevo finchè tu non la speranza, la certezza dell’amore di
tua salvezza, della hai deciso di fermarti da me, bussan- Dio dentro la fragilità, la malattia,
vita piena che hai
do alla mia porta entrando nella mia l’abbruttimento.
promesso. Che io
possa riconoscerti in decadente casa. Lo sguardo che vede e non ferisce,
ogni suo frammento Allora ho visto: c’era un uomo in- l’orecchio che non solo sente ma a-
di tempo, di storia, di freddolito sulla piazza della Chiesa, scolta, la mano che accarezza, la vici-
volto e con tutta la sporco; c’era una mia vicina in ospe- nanza del cuore che si fa azione.
mia vita possa farti dale, incattivita dalla sofferenza; c’era Non più sorda, non più cieca, non
approdare sulle rive un anziano, la memoria a brandelli, più muta: ora so cosa fare.
dei fratelli desiderosi pezzi di vita dissolti, mal sopportato,
di te. rabbioso…..
Non di solo pane Ventitreesima settimana Tempo Ordinario - Numero 954 pagina 14
I santi del giorno: Sant'Autonomo, vescovo;
san Guido di Anderlecht, pellegrino.
Non di solo pane Ventitreesima settimana Tempo Ordinario - Numero 954 pagina 15
Scheda del n°923
di Non di solo Pa-
ne
Coordinatrice
Fiorella Elmetti
Anno XXII - n. 954
Redazione
Domenica 6 settembre 2020 don Luciano Vitton Mea,
Chiuso il 31/08/2020 don Carlo Moro, don Fabio Marini,
don Diego Facchetti, Fiorella Elmetti,
Numero copie 950
Tiziana Guerini, Cristina Sabatti e Marina Tanfoglio
Stampato in proprio
Grafica e stampa
don Luciano Vitton Mea
333/3390059
don Luciano Ideato da
don Luciano Vitton Mea
Vi troverai:
Ogni giorno una meditazione dei più grandi maestri di spiritualità