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DreamVideo è un digital magazine mensile con focus specifico sulla produzione e post-produzione video, rivolto a videomaker e filmmaker, che siano professionisti o semplici appassionati. | Anno
VIII nr.104-2018 | ISSN 2421-2253

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Le patch-bay audio
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Le patch-bay audio, chiamate anche patch panel, sono dei dispositivi che vengono utilizzati per facilitare il collegamento di
apparecchiature audio tra di loro; sono molto utilizzate negli studi di registrazione che dispongono di un considerevole numero di
apparati audio che devono poter essere interconnessi in diverse modalità offrendo quindi un punto centrale su cui operare le connessioni
garantendo un cablaggio strutturato e organizzato.
Le patch-bay permettono inoltre di ritornare facilmente alla configurazione iniziale della catena audio semplicemente scollegando tutti i
cavi dal pannello frontale.
Le patch-bay audio sono dei dispositivi passivi e non hanno quindi bisogno di alimentazione elettrica; sono composte da due pannelli
(uno frontale e uno posteriore) su cui si trovano diversi connettori jack da 1/4" (TRS) e, a secondo dei modelli, per modificare la
modalità operativa del singolo canale si utilizzano dei selettori (Fig. 1) o dei “jumper cap”, altri modelli invece necessitano di invertire
(fronte retro) la schedina del canale.

Fig. 1

Per punto-patch (molte volte chiamato semplicemente “canale”) s’intende un gruppo di 4 connettori TRS, due sul pannello posteriore e
due sul pannello anteriore e dal loro relativo selettore o jumper operativo (Fig. 2).
Fig. 2

La logica funzionale delle patch-bay è di collegare gli ingressi e le uscite dei dispositivi audio ai connettori del pannello posteriore, e
utilizzare i connettori anteriori per interconnettere i vari dispositivi nel modo che si preferisce utilizzando appunto dei cavi patch.
I cavi patch sono dei cavi molto corti (da 50 a 100 cm) con alle estremità dei connettori Jack da 1/4" (Fig. 3) si possono utilizzare cavi
bilanciati o cavi sbilanciati a secondo del tipo di connessione che si desidera effettuare.

Fig. 3

Le patch-bay audio si distinguono per il numero di punti-patch disponibili; la più comuni hanno le dimensioni per essere montate a rack
e dispongono di 48 prese TRS sul frontale e 48 prese TRS sul pannello posteriore, per un totale di 24 punti-patch; su ogni punto-patch si
trova un selettore o jumper che permette di impostare il canale in quattro modalità operative: normal, half normal, parallel e open.
Per convenzione la presa A posteriore è utilizzata come ingresso, mentre la presa B come uscita; viceversa sul pannello frontale la presa
A è utilizzata come uscita mentre la presa B come ingresso.
Ogni modalità operativa è concepita per un particolare uso, vediamo i diversi casi:

NORMAL (normalizzata)
In questa modalità operativa le prese A e B del pannello posteriore sono collegate tra loro fintanto che non viene inserito alcun
connettore nelle prese frontali, quindi il segnale in ingresso sulla presa A esce dalla presa B (Fig.4).

Fig. 4

Quando nella presa frontale A viene inserito un connettore il segnale in ingresso sulla presa A posteriore viene inviato sulla presa A
anteriore e contestualmente viene interrotto il collegamento con la presa B posteriore (Fig. 5).

Fig.5

La stessa logica viene eseguita anche per i connettori B (Fig. 6)


Fig. 6

Se tutti i connettori sono inseriti (Fig.7) il segnale in ingresso sulla presa A posteriore viene mandato alla presa A anteriore e il segnale
di ritorno sulla presa B anteriore viene mandato sulla presa B posteriore.

Fig. 7

Questa particolare configurazione viene molto spesso utilizzata per sorgenti audio che non dovrebbero avere più di un carico, ad
esempio l’uscita di un preamplificatore microfonico.
L’uscita del preamplificatore viene collegata nella presa A posteriore, senza nessuna connessione frontale il segnale del microfono va
direttamente al mixer tramite la presa B posteriore; con questa modalità si può inserire un effetto prelevando il segnale del microfono
dalla presa A anteriore, elaborarlo e quindi rinviarlo al mixer attraverso la presa B anteriore.

HALF NORMAL (semi normalizzata)


Questa modalità operativa è simile alla precedente, con la differenza che quando viene inserito un connettore nella presa anteriore A il
collegamento tra la presa posteriore A e la posteriore B non viene interrotto.
Le prese A e B del pannello posteriore sono collegate tra loro fintanto che non viene inserito alcun connettore nelle prese frontali, quindi
il segnale in ingresso sulla presa A esce dalla presa B (Fig.8).

Fig. 8

Quando nella presa A frontale viene inserito un connettore, il segnale in ingresso sulla presa A posteriore viene inviato
contemporaneamente sulla presa B posteriore e sulla presa A anteriore (Fig. 9).
Fig. 9

Se viene inserito solamente il connettore sulla presa B anteriore il segnale audio passa direttamente dalla presa B anteriore alla presa B
posteriore escludendo la presa A posteriore (Fig. 10).

Fig. 10

Se tutti i connettori sono inseriti il segnale in ingresso sulla presa A posteriore viene mandato alla presa A anteriore e il segnale di
ritorno sulla presa B anteriore viene mandato sulla presa B posteriore (Fig.11).

Fig. 11

Questa particolare configurazione viene utilizzata per prelevare dal normale flusso del segnale audio (tra presa A posteriore e presa B
posteriore) lo stesso segnale audio da utilizzare per altri scopi.
Un utilizzo classico di questa modalità operativa è di gestire gli insert di un mixer permettendo di prelevare il segnale in ingresso del
canale del mixer senza interrompere il flusso del canale, tale impostazione è denominata “Input Break”, e permette di dotare il proprio
mixer di uscite dirette mantenendo l’ascolto del canale. E’ possibile utilizzare gli insert di ritorno collegati sulla presa B frontale della
patch bay come ingresso di linea nel il mixer.

PARALLEL (parallela)
In questa particolare modalità operativa il punto patch distribuisce il segnale in entrata dalla presa A posteriore su tutte e tre le restanti
prese.
Se sono inseriti i soli connettori posteriori il segnale audio entra dalla presa A ed esce dalla presa B (Fig. 12)
Fig. 12

Se oltre ai due connettori posteriori viene inserito anche il connettore nella presa A frontale troveremo lo stesso segnale in entrata sulla
presa A posteriore sia sulla presa B posteriore che sulla presa A anteriore (Fig. 13).

Fig. 13

Analogamente al caso precedente viene eseguita la stessa logica anche quando s’inserisce il connettore nella presa B frontale (Fig. 14)

Fig. 14

Se tutti i connettori sono inseriti (Fig.15) il segnale in ingresso sul connettore A posteriore viene mandato contemporaneamente al
connettore B posteriore, al connettore A anteriore e al connettore B anteriore.

Fig. 15

Con questa configurazione si può prelevare l’uscita audio master dal mixer e inviarla a tre differenti dispositivi di registrazione.
OPEN (aperta)
La modalità open, chiamata molte volte anche “THRU” prevede che le due prese A e B posteriori siano sempre connesse direttamente
con le rispettive prese A e B anteriori (Fig. 16).

Fig. 16

Se viene inserito il connettore sulla presa A frontale, questa sarà collegata con la rispettiva presa A posteriore (Fig. 17).

Fig. 17

Se viene inserito il connettore sulla presa B frontale, questa sarà collegata con la rispettiva presa B posteriore (Fig. 17).

Fig. 18

Se tutti i connettori sono inseriti (Fig.19) il segnale in ingresso sul connettore A posteriore viene mandato al connettore sulla presa A
frontale e il segnale di ritorno in ingresso sulla presa B frontale verrà inviato al connettore sulla presa B posteriore.
Fig. 19

Questa configurazione viene utilizzata per collegare apparecchi audio (compressori, effetti, equalizzatori, campionatori, ecc…) e
strumenti musicali per avere i relativi ingressi e uscite organizzati e facilmente accessibili sul pannello anteriore della patch-bay per
inserirli in una catena audio.

Precauzioni nell’utilizzo delle patch-bay audio


Utilizzare cavi di collegamento corti (max. 3 mt) tra patch-bay e apparecchiature audio.
Utilizzare cavi patch della lunghezza minima necessaria a collegare i due punti e comunque mai più lunghi di 1 mt.
Evitare di collocare la patch-bay in prossimità di cavi che trasportano segnali digitali per evitare interferenze.
Non collegate mai l’uscita diretta di un microfono in una patch-bay; il livello di tali segnali può essere facilmente distorto e subire pesanti
interferenze.
Non collegate mai cavi audio in cui è presente l’alimentazione Phantom (+48v) rischiate di creare un corto circuito e danneggiare
l’alimentatore Phantom o il mixer.

Risorse
Nella nostra sezione DOWNLOAD è possibile scaricare un foglio per mappare i canali delle patch-bay audio.

Autore: Vanessa Badidi

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