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Elena Piretto Analisi Matematica II: Esercitazione II 15 Ottobre 2018

Funzioni di più variabili


Limiti, Continuità e Differenziabilità

Richiami di teoria. Una funzione f : D ⊆ Rn → R è continua nel punto P = (xp1 , . . . , xpn ) se


i) P ∈ D, ii) esiste finito il limite

lim f (x1 , . . . , xn )
(x1 ,...,xn )→P

e iii) esso coincide con il valore della funzione nel punto P , ovvero f (P ). La derivata parziale
di una funzione f : D ⊆ Rn → R in un punto P = (xp1 , . . . , xpn ) è definita come il seguente limite
(se esiste finito):
∂f (P ) f (x1 , . . . , xi + h, . . . , xn ) − f (x1 , . . . , xi , . . . , xn )
Dx f (P ) = := lim .
∂xi h→0 h
Il gradiente di una funzione è il vettore formato dalle derivate parziali:
 
∂f (·) ∂f (·)
∇f (·) = ,..., .
∂x1 ∂xn
Il piano tangente al grafico di una funzione f : D ⊆ Rn → R nel punto P = (xp1 , . . . , xpn ) è dato
dalla seguente equazione:
n
X ∂f (P )
z = f (P ) + · (x − xi ).
i=1
∂xi
La derivata direzionale di una funzione f in un punto P lungo la direzione identificata dal
vettore v è definita come
∂f (P ) f (P + hv) − f (P )
Dv f (P ) = := lim .
∂v h→0 h
Per calcolarla, se f è differenziabile in P, si può utilizzare la formula

Dv f (P ) = ∇f (P ) · v

Esercizio 1. Si calcoli il seguente limite:


x
lim tan(2x).
(x,y)→(0,0) y
Soluzione. Considero la generica retta y = mx, lungo questa direzione calcoliamo il limite come
x x 2x2 2x
lim tan(2x) = lim tan(2x) = lim = lim = 0.
(x,y)→(0,0) y x→0 mx x→0 mx x→0 m

avendo osservato che


lim tan(2x) = lim 2x.
x→0 x→0

Quindi lungo qualsiasi retta abbiamo che il limite è pari a 0 (anche retta verticale, essendo
immediato con x = 0). Se lungo ogni retta il limite è 0, possiamo quindi dire che il limite esiste
globalmente? NO! Consideriamo ad esempio la curva y = x2 , lungo questa direzione abbiamo
2x2
lim = 2,
(x,y)→(0,0) x2

quindi il limite non esiste (essendo diverso se calcolato lungo due curve diverse)!

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Esercizio 2. Si studino il dominio e la continuità della seguente funzione:


 2
 ln(1 + x y) se (x, y) 6= (0, 0)
f (x, y) = x2 + y 2

0 se (x, y) = (0, 0).

Soluzione. Il dominio è dato dalla condizione


1
1 + x2 y > 0 =⇒ y > − .
x2
Osserviamo che, l’origine (0, 0) è compresa nel dominio, in quanto, sebbene al denominatore nella
prima espressione, f (x, y) è definita nell’origine come 0.

y
x

Fuori dall’origine (dove definita) la funzione è continua (somma, prodotto, composizione di fun-
zioni continue e rapporto di funzioni continue con denominatore non nullo). Studiamo la continuità
nell’origine, studiandone il limite della distanza |f (x, y) − f (0, 0)| per (x, y) → (0, 0):
ln(1 + x2 y) x2 y x(x2 + y 2 )
x

lim − f (0, 0) = lim ≤ lim
(x,y)→(0,0) x2 + y 2 (x,y)→(0,0) 2(x2 + y 2 ) (x,y)→(0,0) 2 = 0,
= lim

(x,y)→(0,0) x2 + y 2

dove è utilizzata la seguente disuguaglianza:

(x − y)2 ≥ 0 =⇒ x2 − 2xy + y 2 ≥ 0 =⇒ x2 + y 2 ≥ 2xy.

In conclusione, la funzione f (x, y) è continua anche nell’origine, quindi è continua in tutto R2 .

Esercizio 3. Si calcolino dominio, derivate parziali e gradiente di

f (x, y) = ey sin(3x2 ).

Soluzione. Il dominio è D = R2 . Calcoliamo le derivate parziali:


∂f (x, y) ∂f (x, y)
= 6xey cos(3x2 ), = ey sin(3x2 ).
∂x ∂y
Osserviamo che esse sono definite e continue in tutto il dominio D = R2 , quindi f (x, y) ∈ C 1 (R2 ).
 
∂f (x, y) ∂f (x, y)
∇f (x, y) = , = (6xey cos(3x2 ), ey sin(3x2 )).
∂x ∂y

Da fare a casa. Si ripeta l’esercizio con g(x, y) = 3xy e h(x, y) = ln(x2 + y 2 ).

Esercizio 4. Si calcolino dominio, derivate parziali e gradiente di


x+1
f (x, y) = .
y−1

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Soluzione. Dalla condizione di esistenza y − 1 6= 0, ricaviamo che il dominio è l’intero piano


cartesiano, ad esclusione della retta orizzontale y = 1, ovvero

D = {(x, y) ∈ R2 : y 6= 1}.

Calcoliamo le derivate parziali:


∂f (x, y) 1 ∂f (x, y) x+1
= , = (x + 1)(−1)(y − 1)−2 = − .
∂x y−1 ∂y (y − 1)2

Osserviamo che esse sono definite e continue in tutto il dominio D, di conseguenza f (x, y) ∈ C 1 (D)

Esercizio 5. Si calcolino dominio, derivate parziali e gradiente di


1
f (x, y, z) = (xy)z .
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Soluzione. Ricordiamo dall’analisi I che la funzione esponenziale g(x) = ax con a > 0 ha dominio
R, con a = 0 ha dominio R+ (escluso lo 0), mentre non è definita per a < 0. Di conseguenza, le
condizioni di esistenza saranno: {xy > 0} ∪ {xy = 0, z > 0}. Otteniamo quindi il dominio:

D = {(x, y, z) ∈ R3 : xy > 0 ∨ xy = 0, z > 0}.

Calcoliamo le derivate parziali:


∂ 1 ∂ 1 ∂ 1
f (x, y, z) = yz(xy)z−1 , f (x, y, z) = xz(xy)z−1 , f (x, y, z) = (xy)z ln(xy).
∂x 3 ∂y 3 ∂z 3
Osserviamo che esse sono definite e continue in tutto il dominio ad esclusione dei piani yz (x = 0)
e xz (y = 0), di conseguenza f (x, y) ∈ C 1 ({(x, y, z) ∈ R3 : xy > 0}).
Da fare a casa. Si ripeta l’esercizio per g(x, y, z) = z sin(x2 + 2y) e h(x, y, z) = z xy .

Esercizio 6. Scrivere l’equazione del piano tangente al grafico di

f (x, y) = sin x cos y,

nell’origine degli assi.


Soluzione. Innanzitutto osserviamo che

f (0, 0) = sin(x) cos(0) = 0.

Calcoliamo quindi le derivate parziali della funzione:


∂ ∂
f (x, y) = cos y cos x, f (x, y) = sin x(− sin y).
∂x ∂y
Esse sono definite su tutto R2 . Di conseguenza f (x, y) ∈ C 1 (R2 ), per cui esiste il piano tangente
alla funzione in ogni punto del dominio. Calcoliamo ∇f (0, 0) = (1, 0). Da cui scriviamo l’equazione
del piano tangente:
∂ ∂
z = f (0, 0) + f (0, 0)x + f (0, 0)y = x =⇒ z = x piano tangente.
∂x ∂y

Esercizio 7. Scrivere l’equazione del piano tangente al grafico di


2 2 p
f (x, y) = ex −y + 1 + x2 + y 4 ,

nel punto P di coordinate xP = 1 e yP = 0.

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Soluzione. Innanzitutto osserviamo D = R2 , quindi P ∈ D. Calcoliamo il valore della funzione nel


punto: √
f (1, 0) = e + 2.
Calcoliamo quindi le derivate parziali della funzione:

∂ 2 2 x ∂ 2 2 2y 3
f (x, y) = 2xex −y + p , f (x, y) = −2yex −y + p .
∂x 1 + x2 + y 4 ∂y 1 + x2 + y 4

Esse sono definite su tutto R2 . Di conseguenza f (x, y) ∈ C 1 (R2 ), per cui√esiste il piano tangente
alla funzione in ogni punto del dominio. Calcoliamo ∇f (1, 0) = (2e + 1/ 2, 0). Da cui scriviamo
l’equazione del piano tangente:
∂ ∂ √ 1 √ 1
z = f (1, 0)+ f (1, 0)(x−1)+ f (1, 0)y = e+ 2+(2e+ √ )(x−1) = (2e+1/ 2)x−e+2− √ .
∂x ∂y 2 2

Da fare a casa. Si ripeta l’esercizio per f (x, y) = x2 + y 2 nel punto P = (1, −2, 5).

Esercizio 8. Si determini la derivata della funzione


2
+y 4
f (x, y) = e−x ,

calcolata nel punto P = (1, 0), nella direzione del vettore v = ( √12 , √12 ).
Soluzione. Innanzitutto calcoliamo le derivate parziali della funzione f (x, y) come

∂ 2 4 ∂ 2 4
f (x, y) = −2xe−x +y , f (x, y) = 4y 3 e−x +y ,
∂x ∂y

da cui ∇f (1, 0) = (−2/e, 0). Concludiamo



∂ −2/e 2
f (x, y) = ∇f (1, 0) · v = √ = − .
∂v 2 e

Esercizio 9. Si determini la derivata della funzione

f (x, y) = x3 − 2x2 y + xy 2 + 1,

calcolata nel punto P = (1, 2), nella direzione che congiunge il punto P a Q = (4, 6).
Soluzione. Innanzitutto calcoliamo le derivate parziali della funzione f (x, y) come

∂ ∂
f (x, y) = 3x2 − 4xy + y 2 , f (x, y) = −2x2 + 2xy,
∂x ∂y

da cui ∇f (1, 2) = (−1, 2). Il vettore v si ottiene come

v = Q − P = (3, 4).

Concludiamo

f (x, y) = ∇f (2, 1) · v = (−1) · 3 + 2 · 4 = 5.
∂v
Da fare a casa. Ripetere l’esercizio per f (x, y) = x2 − xy − 2y 2 nel punto P = (1, 2) nella direzione
che forma un angolo di π/3 con l’asse x.

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Esercizio 10. Si determini la derivata della funzione

f (x, y, z) = xy + yz + zx,

calcolata nel punto P = (2, 1, 3), nella direzione che congiunge P all’origine.
Soluzione. Innanzitutto calcoliamo le derivate parziali della funzione f (x, y, z) come

∂ ∂ ∂
f (x, y, z) = y + z, f (x, y, z) = x + z, f (x, y, z) = x + y,
∂x ∂y ∂z

da cui ∇f (2, 1, 3) = (4, 5, 3). Il vettore v si ottiene come

v = −P = (−2, −1, −3).

Concludiamo

f (x, y, z) = ∇f (2, 1, 3) · v = 4 · (−2) + 5 · (−1) + 3 · (−3) = −22.
∂v

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