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Salento: terra di sole, di mare, di eventi, di ulivi, di buona cucina, del buon olio
e del buon vino, di arte, di tradizioni e di accoglienza.
Luogo incantato dove l'estate sembra essere di casa per la maggior parte dei
mesi dell'anno.
Per il resto il clima è gradevolissimo anche se con mesi estivi piuttosto afosi.
In compenso la calura estiva può essere combattuta con un mare stupendo che
niente ha da invidiare a molte rinomate spiaggie tropicali.
Il Salento, non solo d'estate, è il luogo ideale per trascorrere le vacanze sia per
le famiglie, che per le coppie che per i gruppi di amici in cerca di divertimento.
Il mare salentino
Le coste del Salento sono ampie e sabbiose soprattutto sul litorale Ionico, con
acque trasparenti le cui colorazioni sono una vera rarità.
Il litorale adriatico è caratterizzato invece da splendide scogliere a picco sul
mare.
Una delle più maestose è sicuramente quella denominata delle 4 Colonne sulla
Costa Ionica (Litoranea Gallipoli - S. Maria al Bagno), eretta intorno al 1600,
proprio per fortificare i confini sud-occidentali più esposti agli attacchi dei
Turchi e dei corsari nord-africani.
Altre torri da vedere: Torre Lapillo (Litoranea Nardò – Porto Cesareo), Torre
Sabea (Litoranea Sant'Isidoro Porto Selvaggio), Torre dell'Orso, Torre Vado (S.
Maria di Leuca), ecc.
Torre dell'Orso – Credit Immagine: Freddyballo
Tra le spiagge più belle (alcune rocciose altre sabbiose), solo per citarne
alcune, quelle di: Gallipoli, Porto Cesareo, Ugento, Torre dell'Orso, Santa Maria
di Leuca, Otranto, Castro, Santa Cesarea Terme, Nardò e Porto Badisco.
I Furnieddi o Pajare
Le Masserie
Alcune semplici, altre dotate di torri, altre ancora più complesse provviste di
frantoi, fosse granarie, capanne, corti, cortili, pagliai, iazzi, mandrie, ricoveri
per animali, recinti di pietre a secco (“chiesure”), paretoni, carrarecce, piccole
specchie di pietre (“muriscine”), cisterne, pozzi, pile in pietra leccese, aie,
piccole cappelle rurali ecc.
A Martano è possibile ammirare il menhir più alto menhir della Puglia, il"Menhir
de Santu Totaru", meglio conosciuto come Menhir del Teofilo che misura 4
metri e 70 cm.
Se ne contano ben 25 anche se non si tratta di una stima certa poichè molti di
questi monumenti sono inglobati nelle abitazioni.
In ogni luogo ove si ergono vengono narrate storie che si fondono tra fantasia
e realtà.
Riserve naturali nel Salento
L'area salentina è una zona con svariate oasi naturalistiche, parchi e riserve
naturali; si contano ben 32 siti caratterizzati da 25 diversi habitat.
Parco Naturale Regionale Bosco e Paludi di Rauccio, Palude del Conte e Duna
Costiera (Porto Cesareo), Area marina protetta di Porto Cesareo, Porto
Servaggio e Torre Uluzzo, Isola di Sant'Andrea e Litorale Punta Pizzo (Gallipoli),
Santa maria di leuca e Bosco di Tricase, Bosco di Cerano, Bosco di santa Teresa
e dei Lucci, Oasi WWf Le Cesine (Vernole), Oasi di protezione faunistica Alimini
(Otranto), Parco Naturale della Serra di Supersano, Laghetto Cellini, Montagna
Spaccata, Parco dei Fossili, Riserva di Frassanito, Specchiulla, Giardino
Botanico la Cutura, Parco naturale La Mandra, Area Marina Protetta e Riserva
Naturale di Torre Guaceto, Oasi Naturalistica Bacino dell'Acquatina Frigole,
Parco Naturale Regionale Litorale di Ugento.
Il Barocco leccese
Forma artistica e architettonica sviluppatasi tra la fine del XVI secolo e la prima
metà del XVIII secolo in modo particolare a Lecce e nel resto Salento; è
riconoscibile per le sue sgargianti decorazioni che caratterizzano i rivestimenti
degli edifici.
Lo stile, influenzato dal plateresco spagnolo, si diffuse nel Salento dalla metà
del Seicento grazie all'opera di architetti locali come Giuseppe Zimbalo (1617-
1710) e Giuseppe Cino (1644-1722). (Fonte: Wikipedia).
Lecce: basilica di Santa Croce (1548-1646) e il vicino Palazzo del Governo, del
Seicento; piazza del Duomo (1659-1670) e il Seminario (1694-1709), chiesa
del Gesù, chiesa delle Alcantarine e Palazzo Marrese.
Museo Pompiliano
Via Pirrotta, 2 – 73012 Campi Salentina – Tel 0832.791034
Il museo accoglie oggetti personali del Santo, ex voto, dipinti, sculture e
oggetti in carta pesta, esposti secondo un criterio storico-cronologico inteso a
ricostruire la vita di San Pompilio
Apertura su prenotazione
Visita guidata: su prenotazione
Museo Civico
Piazza Garibaldi, 16 – c/o Palazzo Ducale – 73016 S. Cesario di Lecce – Tel.
0832.205366
Orario di Apertura 8:00 / 12:00
Chiuso sabato e domenica
Visita guidata su prenotazione
Tradizioni Salentine
La vittima del morso simbolico della mitica tarantola trova rimedio al suo male
in un ballo liberatorio chiamato Pizzica, che col ritmo ossessivo dei tamburelli,
conduce ad uno stato di trance naturale.
Nel salento, nel mese di agosto di ogni anno, si svolge La Notte della
Taranta, il più famoso festival musicale italiano (e non solo) sulla cultura
popolare.
L'evento viene visto dal vivo da centinaia di migliaia di persone (oltre che
seguito in diretta streaming via web e trasmesso da diverse tv private
satellitari).
La Notte della Taranta, nata su iniziativa dell’Unione dei Comuni della Grecìa
Salentina e dell’Istituto Diego Carpitella nel 1998, nel 2013 è giunta alla
sedicesima edizione.
Tra gli ospiti più famosi che nel tempo si sono esibiti sul palco dell'evento
salentino più conosciuto al mondo.
Solo per citarne alcuni: Noa, Teresa De Sio, Franco Battiato, Gianna Nannini,
Francesco De Gregori, Piero Pelù, Sud Sound System, Buena Vista Social Club,
Lucio Dalla, Carmen Consoli, Massimo Ranieri, Vinicio Capossela, Caparezza,
Après La Classe, Radiodervish, Simone Cristicchi, Eugenio Finardi, Alessandra
Amoroso.
La danza delle Spade: nome erroneo dato allla pizzica-scherma è una danza
tradizionale in cui si mima con le dita delle mani nude un combattimento di
coltelli; un tipo particolare di pizzica eseguito esclusivamente fra uomini che
sostituisce il tema ludico con quello della sfida e del combattimento.
Si può assistere all'esecuzione della pizzica scherma nella notte tra 15 e il 16
agosto, vigilia della festività di San Rocco a Torrepaduli (Ruffano).
Di seguito la lista di tutti gli eventi del Salento (o meglio la maggior parte visto
che è quasi impossibile recensirli tutti) che si svolgono nella provincia di Lecce.
GENNAIO
FEBBRAIO
MARZO
APRILE
MAGGIO
LUGLIO
AGOSTO
OTTOBRE
1° decade di ottobre – Sagra dei paniri te site (panieri di melegrane) –
Palmariggi.
4 ottobre - Fiera di San Francesco – Scorrano.
8 ottobre – Festa patronale della Madonna del rosario – Gallipoli.
2° decade di ottobre – Festa della Madonna essunta e sagra della bruschetta –
Arnesano.
2° domenica di ottobre - Sagra del maiale – Miggiano.
2° domenica di ottobre - Sagra "te lu paniri de le site" ( del paniere di
melagrane) – Palmariggi.
3° domenica di ottobre - Fiera " te lu porcu meu" – Muro Leccese.
4° sabato e domenica di ottobre - Fiera di San Vito (caldarroste,vino,carne di
maiale lessa) – Ortelle.
2° decade di ottobre – sagra della volia cazzata – Martano.
3° decade di ottobre – Fiera di S.Vito – Ortelle.
NOVEMBRE
DICEMBRE
Gli eventi riportati, le sagre, le fiere, talvolta possono subire lievi variazioni di
date. Si consiglia di chiedere conferma dell'evento di interesse consultando una
delle tante riviste specifiche o quotidiani locali disponibili in edicola.
Piatti Tipici Salentini
Tra le tante ricchezze del Salento impossibile non annoverare i suoi piatti tipici,
frutto di antiche tradizioni, di ingredienti sani e genuini, provenienti dalle
campagne locali e da un mare ancora incontaminato oltre che dalla passione
delle massaie salentine.
Di seguito alcuni dei piatti tipici locali da non perdere se si vogliono apprezzare
le prelibatelle autentiche di questa terra.
Fàe e foje (Fave e Cicorie): purea di fave sgusciate con le cicorie selvatiche;
Friseddha (frisella): preparata con grano, orzo oppure con un miscuglio dei
due tipi di farina, è una sorta di pane/biscotto a doppia cottura che viene
inumidito con acqua e solitamente condito con pomodorini locali, olio, sale,
capperi, cipolla.
Pittule (pettole): frittelle di pasta dalla forma più o meno tonda preparate con
diversi ingredienti che ne conferiscono un sapore diverso in base al condimento
usato (acciughe, olive, capperi, pomodori, cime di rapa, cavolfiore, baccalà.
Rape Nfucate: cime di rapa soffritte in olio di oliva e condite con olive nere e
peperoncino.
Pasta fatta a ccasa (pasta casereccia fatta artigianalmente con farine locali):
ricche (orecchiette), minchiareddhi, pizzarieddhi o maccarruni (maccheroncini),
tria (tagliatelle), sagne 'ncannulate (pappardelle ritorte).
Costa jonica: Quartiere Latino, Samsara, Rio Bo, Praja, Lido Zen, Coco Loco
(Gallipoli) - Lido Azzurro (Santa Maria di Leuca).
Costa Adriatica: BluBay (Castro marina), Malè, Gibò (Santa Maria di Leuca),
Bahia (Otranto).
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