SICUREZZA DELLE MACCHINE
IGIENE E SICUREZZA
Osservatorio ISPESL - Articolo
L’adeguamento dei trattori alla luce delle modifiche apportare dal D.Lgs. n. 359 /1999
Trattori agricoli e forestali: le difficoltà di adeguamento
ai requisiti supplementari di sicurezza
di Vincenzo Laurendi, Elio Santonocito, Dipartimento Tecnologie di sicurezza- ISPESL
Il D.Lgs. n. 359/1999 modifica il
titolo III del D.Lgs. n. 626/1994,
stabilendo una serie di obblighi
a carico del datore di lavoro tra
i quali l’adeguamento delle at-
trezzature di lavoro specifiche a
requisiti supplementari di sicu-
rezza. Le prescrizioni supplemen-
tari relative al rischio
di ribaltamento delle attrezzatu-
re di lavoro (punto 1.3 dell’alle-
gato XV) hanno messo in eviden-
za una serie di problemi
connessi all’adeguamento dei
trattori agricoli e forestali
e alcune gravi incongruenze
normative relative
principalmente ai differenti
obblighi previsti per i costruttori
e per gli utilizzatori.
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A ncora prima di esaminare
gli aspetti specifici della
norma che risultano di inte-
resse per definire i requisiti di si-
curezza dei trattori agricoli e fore-
stali, è necessario fare una breve
premessa sul fenomeno infortuni-
stico del settore, con particolare
riferimento a quelli che sono gli
infortuni avvenuti con l’uso del
trattore.
Dall’analisi dei dati INAIL de-
gli eventi infortunistici avvenuti
in agricoltura, si evince che media-
mente il trattore è da solo respon-
sabile del 10% degli infortuni veri-
ficatisi e del 35% degli incidenti
mortali (50% per trauma cranico).
In riferimento all’agente mate-
riale di infortunio la voce
“macchine”, rappresenta il 17%
degli infortuni sul totale del setto-
re; fra le macchine, quelle motrici
determinano il 60% circa degli
eventi infortunistici; il trattore, tra
le motrici, è la macchina maggior-
mente coinvolta con il 99% dei
casi.
Inoltre, sempre in riferimento
all’agente materiale il trattore,
nella lista delle frequenze INAIL
per il settore agricoltura, si pone
come seconda causa di infortuni,
immediatamente dopo la voce
“terreno”.
Per quanto riguarda la modalità
di accadimento, i rischi più gravi
a cui è esposto l’operatore alla
guida del trattore sono rappresen-
tati sicuramente dai ribaltamenti
trasversali e/o longitudinali per so-
vraccarico del trattore (ad es. at-
trezzature portate), per sforzo ec-
cessivo di traino, per manovre bru-
sche, per eccessiva pendenza del
terreno e così via.
In questi casi i danni all’opera-
tore possono essere limitati solo
attraverso l’uso di trattori provvi-
sti di cabina o telaio di protezione
antiribaltamento, come previsto
dalle norme vigenti per i trattori a
ruote.
In ogni caso per avere una vi-
sione generale del fenomeno infor-
tunistico nel settore agricolo si ri-
portano il grafico dei dati INAIL
relativi agli infortuni globali nel
settore agricolo (si veda la figura
1) e la tabella dei dati INAIL rela-
tivi alla voce “trattore” quale agen-
te materiale di infortuni (si veda
la tabella 1).
Il D.Lgs. n. 359/ 1999
Il D.Lgs. n. 359/1999 dà attuazio-
ne alla direttiva 95/63/CE che mo-
difica la direttiva n. 89/655/CEE
relativa ai requisiti minimi di sicu-
rezza e salute per l’uso di attrezza-
ture di lavoro da parte dei lavora-
tori.
Tale decreto modifica e integra
il titolo III “Uso delle attrezzature
di lavoro” del D.Lgs. n. 626/1994
apportandone considerevoli cam-
biamenti agli artt. 35, 36 e 37.
Il Decreto prevede che il datore
di lavoro adegui ai requisiti di cui
all’allegato XV, entro il 30 giu-
gno 2001, le attrezzature di lavoro
indicate dal predetto allegato già
messe a disposizione dei lavorato-
ri alla data del 5 dicembre 1998.
Tale adeguamento è necessario al-
lorquando tali attrezzature non so-
no soggette a norme nazionali di
attuazione di direttive comunita-
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dal 1˚ giugno 1993 sono esclusi dall'assicurazione obbligatoria i lavoratori autonomi per i quali l'attività
agricola non sia prevalente (in base alla legge del 19 luglio 1993, n. 243)
Fonte: INAIL
Elaborazione: ISPESL
rie concernenti disposizioni di ca-
rattere costruttivo e a condizione
che per l’attrezzatura considerata
esista un rischio corrispondente
evidenziato dalla relativa valuta-
zione ai sensi del D.Lgs. n.
626/1994.
Il punto 1.3 dell’allegato XV
del suddetto decreto relativo alle
attrezzature di lavoro mobili con
lavoratore o lavoratori a bordo ri-
chiama l’esigenza di limitare i ri-
schi derivanti da un ribaltamento
dell’attrezzatura di lavoro stessa,
attraverso l’integrazione di idonei
dispositivi di protezione (cabina o
telaio di protezione). Inoltre, se
sussiste il pericolo che il lavorato-
re trasportato a bordo, in caso di
ribaltamento, rimanga schiacciato
tra parti dell’attrezzatura di lavoro
e il suolo, la norma prevede che
debba essere installato un sistema
di ritenzione del conducente ad
esempio una cintura di sicurezza.
È da evidenziare che direttive
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di prodotto, di cosiddetto “nuovo
approccio” (vedi direttiva Macchi-
ne) fissano, in relazione al rischio
di ribaltamento e schiacciamento
dell’operatore tra il terreno e le
parti della macchina, requisiti di
sicurezza analoghi: qualora la
macchina sia munita di una struttu-
ra di protezione, in caso di ribalta-
mento, il sedile deve essere dotato
di una cintura di sicurezza o un
dispositivo equivalente che man-
tenga il conducente sul suo sedile.
Alla luce di quanto detto per il
settore agricolo-forestale e in par-
ticolare per i trattori, si aprono
una serie di problemi connessi ad
aspetti di tipo normativo per il
“nuovo” e di adeguamento per le
trattrici più vecchie. Per quanto
riguarda le trattrici “vecchie” i
problemi sono dovuti, nella mag-
gioranza dei casi, all’assenza di
punti di attacco, nel trattore, delle
strutture di protezione in caso di
ribaltamento e di punti di ancorag-
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gio di sistemi di ritenzione del
conducente.
Per meglio chiarire il problema
è utile considerare separatamente
le trattici a ruote e quelle a cingo-
li.
Le trattrici a ruote
Relativamente al rischio di ri-
baltamento, la normativa di riferi-
mento per le trattrici agricole o
forestali a ruote (si veda la tabella
2) prevede che tali macchine sia-
no già da tempo dotate di un siste-
ma di protezione in caso di ribalta-
mento. Tale dispositivo per le trat-
trici più vecchie, immesse per la
prima volta sul mercato prima del
1974, ossia dell’entrata in vigore
della relativa norma nazionale, de-
ve essere installato dal datore di
lavoro, per quelle immesse sul
mercato successivamente è dato
obbligo al costruttore.
Per quanto concerne l’adozione
di sistemi di ritenzione del condu-
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cente, non esiste al momento nes-
suna norma di carattere costrutti-
vo che definisca obblighi in mate-
ria e che in qualche modo vincoli
l’omologazione dei trattori a ruote
alla presenza di tale dispositivo
ancorché il rischio di ribaltamento
sussista durante il normale utiliz-
zo di detta attrezzatura.
Pertanto, considerato che dal-
l’entrata in vigore della legge 8
agosto 1977, n. 572, di adozione
della direttiva quadro n.
74/150/CEE, i trattori a ruote so-
no soggetti a norme nazionali di
attuazione di direttive comunita-
rie concernenti disposizioni di ca-
rattere costruttivo (si veda la tabel-
la 3), le macchine immesse sul
mercato successivamente a tale da-
ta sfuggono al campo di applica-
zione del D.Lgs. n. 359/1999 e al
conseguente obbligo di adozione
di dispositivi di ritenzione del con-
ducente.
L’obbligo di installare tale di-
spositivo rimane valido per quei
trattori immessi sul mercato ante-
cedentemente alla data di entrata
in vigore della legge 8 agosto
1977, n. 572.
Dal punto di vista antinfortuni-
stico e anche alla luce dei dati
INAIL che, come abbiamo visto,
evidenziano per il trattore un con-
siderevole numero di incidenti
spesso mortali, tale differenziazio-
ne risulta poco accettabile.
I trattori a cingoli
Per quanto attiene ai trattori a
cingoli, è da evidenziare che non
esistono norme nazionali di attua-
zione di direttive comunitarie con-
cernenti disposizioni di carattere
costruttivo (i trattori a cingoli so-
no allo stato di fatto non contem-
plati dalla direttiva n.
74/150/CEE ed esclusi dalla Diret-
tiva Macchine), pertanto rientrano
per intero nel campo di applicazio-
ne del D.Lgs. n. 359/1999.
Per queste macchine, si apre
uno scenario che prevede un com-
pleto adeguamento ai requisiti di
cui al punto 1.3 dell’allegato XV
(dispositivi di protezione in caso
di ribaltamento e sistemi di riten-
zione del conducente).
Rimangono esclusi dagli obbli-
ghi di adeguamento i trattori a cin-
goli messi a disposizione dei lavo-
ratori dopo il 5 dicembre 1998.
Da questa breve analisi emerge
una situazione per molti versi con-
trastante che, in relazione ai siste-
mi di ritenzione del conducente,
può così riassumersi:
l trattori a ruote costruiti secon-
do i dettami previsti da norme na-
zionali di attuazione di direttive
comunitarie concernenti disposi-
zioni di carattere costruttivo per i
quali, già in fase di costruzione,
non sono resi obbligatori dispositi-
vi di ritenzione del conducente
pur essendo presente il rischio di
ribaltamento trasversale e longitu-
dinale durante le normali fasi di
lavoro. Questi dispositivi sono in-
vece obbligatori, in capo al datore
di lavoro, per i trattori più vecchi,
costruiti antecedentemente al-
l’emanazione di norme nazionali
di attuazione di direttive comunita-
rie concernenti disposizioni di ca-
rattere costruttivo;
l trattori a cingoli per i quali
non esistono norme di carattere
costruttivo e pertanto in fase di
omologazione tali dispositivi non
sono richiesti pur essendo, anche
per questa tipologia, presente il
rischio di ribaltamento trasversale
e longitudinale durante le normali
fasi di lavoro. I dispositivi di riten-
zione del conducente sono resi ob-
bligatori, in capo al datore di lavo-
ro, per quei trattori a cingoli già
messi a disposizione dei lavorato-
ri alla data del 5 dicembre 1998.
È in ogni caso da ricordare che
l’articolo 4, comma 5, lettera b),
D.Lgs. n. 626/1994, obbliga il da-
tore di lavoro ad aggiornare le mi-
sure di prevenzione in relazione al
grado di evoluzione della tecnica
della prevenzione e della protezio-
ne.
Una lettura estensiva di tale ob-
bligo di aggiornamento, nel no-

TABELLA 1
Il trattore quale agente materiale di infortuni
Numero Postumi Inabilità
Anno Mortali
infortuni totali permanenti temporanea
1998 7.643 38 592 7.013
1997 8.606 41 663 7.902
1996 9.579 49 671 8.859
1995 10.510 50 694 9.766
1994 11.366 52 751 10.563
1993 15.506 72 990 14.444
1992 19.007 123 1.307 17.577
Casi di infortunio avvenuti nell’anno e definiti a tutto il 31 dicembre dell’anno successivo.

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TABELLA 2
Trattrici agricole o forestali a ruote
Principale normativa di riferimento relativa al rischio
di schiacciamento per capovolgimento e ribaltamento
Rischi Campo di applicazione Normativa Soluzioni
Schiacciamento per ca- Trattrici a ruote costruite Adozione di un arco di pro-
povolgimento e ribalta- antecedentemente al 1˚ tezione a due montanti po-
gennaio 1974 con carreg- Circolare
mento MLPS del 19 mag- sto posteriormente alla
giata >1000 mm e massa gio 1981, n. 49/81 trattrice
>800 kg
Adozione, dal 1˚ gennaio
Trattrice a ruote con carreg- Circolari MLPS n. 201 del 26 1974, di telai di protezione
giata >1000 mm e massa novembre 1973, e n. 209 a 2 o a 4 montanti con tar-
>800 kg del 29 settembre 1973 ghetta di identificazione
Adozione di telai di prote-
Trattrice a ruote con carreg- D.P.R. 10 febbraio 1981, zione a 2 o a 4 montanti
giata ≥ 1150 mm e massa ≥ n. 212, di attuazione di con targhetta di identifica-
1500 kg e ≥ 6000 kg direttive comunitarie zione (prova dinamica)
Adozione di telai di prote-
Trattrice a ruote con carreg- D.P.R. 18 marzo 1983, zione a 2 o a 4 montanti
giata ≥ 1150 mm e massa ≥ n. 296, di attuazione di con targhetta di identifica-
800 direttive comunitarie zione (prova statica)
Trattrice a ruote con carreg- DM 18 maggio 1989 Adozione di un telaio di
giata < 1150 mm e massa > di attuazione di direttive protezione posteriore a
600 kg comunitarie due montanti
Trattrice a ruote con carreg- DM 5 agosto 1991 Adozione di un telaio di
giata < 1150 mm e massa ≥ di attuazione di direttive protezione anteriore a due
600 kg e ≤ 3000 comunitarie montanti
Le strutture di protezione
equipaggianti le trattrici a
cingoli a partire dal 27 no-
Trattrici a cingoli Codice OCSE VIII vembre 1992 possono esse-
re provate secondo la me-
todologia OCSE

stro caso l’adozione di sistemi di
protezione in caso di ribaltamento
e di sistemi di ritenzione del con-
ducente, dovrebbe portarci a pen-
sare che tutti i trattori, a prescinde-
re dalla data di messa a disposizio-
ne dei lavoratori, debbano essere
adeguati.
Ciononostante, è chiaro che
l’obbligo di adeguamento posto in
capo al datore di lavoro non può
prescindere da un obbligo di in-
stallazione di sistemi di protezio-
ne in caso di ribaltamento e di
ritenzione del conducente, già in
fase costruttiva. In questo senso è
necessario che il legislatore euro-
peo intervenga modificando e ade-
guando allo stato dell’arte, per
quanto concerne il rischio di ribal-
tamento, le direttive comunitarie
di carattere costruttivo per i tratto-
ri a ruote, prevedendo l’installa-
zione di sistemi di ritenzione del
conducente. Parallelamente al fi-
ne di colmare un vuoto normativo
è necessario intervenire sui tratto-
ri a cingoli prevedendo anche per
questi, alla stessa stregua di quan-
to è stato fatto per altri prodotti,
un quadro normativo di riferimen-
to.
Le problematiche di cui sopra
sono state portate all’attenzione
della Commissione Consultiva
Permanente e pertanto si rimane
in attesa di indicazioni utili per la
corretta applicazione della norma-
tiva di riferimento.
Inoltre, al fine di analizzare le
possibili soluzioni tecniche
l’ISPESL ha già da tempo istituito
un gruppo di lavoro che vede
l’adesione di rappresentanti del
Ministero dell’Industria del Com-
mercio e dell’Artigianato, del Mi-
nistero del Lavoro e della Previ-
denza Sociale, del Ministero dei
Trasporti, delle Associazioni dei
costruttori di macchine agricole,
degli importatori, delle principali
associazioni dei datori di lavoro e
di esperti del mondo accademico.
l

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TABELLA 3
Elenco delle principali direttive comunitarie sulle trattrici
Direttive di Pubblicazione Data di Modificazioni
Direttive base G.U.C.E. Applicazione CAPT/Co-decisione
Direttiva quadro: 79/694+88/297/CEE +
74/150/CEE 84/28 marzo 1974 5 settembre 1975
omologazione 97/54/CE + 2000/25/CE
Taluni elementi e 88/410/CEE + 98/38/CE +
74/151/CEE 84/28 marzo 1974 5 settembre 1975
caratteristiche 97/54/CE
88/412 + 82/890 + 97/54 +
Velocità e piattaforme 74/152/CEE 84/28 marzo 1974 5 settembre 1975 98/89
Retrovisori 74/346/CEE 191/15 luglio 1974, 2 6 dicembre 1975 98/40/CE + 97/54/CE
Campo di visibilità / 74/347/CEE 191/15 luglio 1974 26 dicembre 1975 79/1073/CEE + 97/54/CE
tergicristalli
88/411/CEE + 97/54/CE +
Direzione 75/321/CEE 147/9 giugno 1975 21 novembre 1976 98/39/CE
Perturbazioni radio-
elettriche dei motori 75/322/CEE 147/9 giugno 1975 21 novembre 1976 97/54/CE
ad accensione coman-
data
Frenatura 76/432/CEE 122/8 maggio 1976 1˚ ottobre 1977 96/63/CE + 97/54/CE
Sedili degli 262/27 settembre 97/54/CE 15 ottobre 1998
76/763/CEE 28 gennaio 1977
accompagnatori 1976 CAPT senza maggioranza
Livello sonoro alle Decis. COM 96/627 +
orecchie del conducen- 77/311/CEE 105/28 aprile 1977 30 settembre 1978 97/54/CE
te
Protezione in caso di 77/536/CEE 220/29 agosto 1977 29 dicembre 1978 89/680/CEE + 1999/55/CE
ribaltamento (ROPS)
Emissioni inquinanti 77/537/CEE 220/29 agosto 1977 29 dicembre 1978 97/54/CE
255/18 settembre 83/190 + 88/465/CEE +
Sedile del conducente 78/764/CEE 26 gennaio 1980
1978 1999/57/CE
325/20 novembre
Installazione luci 78/933/CEE 18 aprile 1980 1999/56/CE
1978
Dispositivi 79/532/CEE 145/13 giugno 1979 18 novembre 1980
d'illuminazione
Gancio di traino / 79/533/CEE 145/13 giugno 1979 18 novembre 1980 1999/58/CE
Retromarcia
Prove statiche ROPS 79/622/CEE 179/17 luglio 1979 26 dicembre 1980 82/953 + 88/413
Spazio di manovra / 80/720/CEE 194/28 luglio 1980 25 dicembre 1981 84/414/CEE
porte / finestre
Presa di potenza (PTO) 86/297/CEE 186/8 luglio 1986 27 novembre 1987
ROPS posteriore per
trattrici a carreggiata 86/298/CEE 186/8 luglio 1986 27 maggio 1988 89/682/CEE + 2000/19/CE
stretta
Ubicazione dei coman- 86/415/CEE 240/26 agosto 1986 2 ottobre 1987
di
ROPS anteriore per
trattrici a carreggiata 87/402/CEE 220/8 agosto 1987 26 luglio 1989 89/681/CEE + 2000/22/CE
stretta
Taluni elementi e 89/173/CEE 67/10 marzo 1989 1˚ gennaio 1990 Votata CAPT luglio 1999
caratteristiche

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