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CITTA’ DI ANZIO
Provincia di Roma
Regolamento Comunale
del Verde Pubblico e Privato
INDICE__________________________________________________
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Comune di Anzio U.O. Politiche Ambientali
Regolamento del Verde Pubblico e Privato
Articolo 1. Finalità………….................................................................................................. 4
Articolo 2. Oggetto del Regolamento...................................................................................... 5
Articolo 3. Ambito di applicazione.......................................................................................... 5
Articolo 4. Vigilanza…............................................................................................................ 8
TITOLO II. NORME GENERALI PER LA TUTELA DEL VERDE PUBBLICO E PRIVATO…………..... 9
Articolo 5. Difesa Fitosanitaria ............................................................................................... 9
Articolo 6. Norme per la difesa delle piante.......................................................................... 10
TITOLO III. DETTAGLI E SPECIFICHE DELLE NORME PER LA PER LA DIFESA DELLE PIANTE
IN AREE DI CANTIERE………………………………………...……………………………...12
Articolo 7. Particolari disposizioni per la tutela degli alberi di grande rilevanza...................12
Articolo 8. Prescrizioni relative al patrimonio arboreo esistente............................................14
Articolo 9. Prescrizioni relative ai nuovi progetti……………...............................................15
Articolo 10. Interferenze dei lavori di scavo in presenza di alberi…………….......................16
Articolo 11. Obblighi e divieti aree di cantiere…………….....................................................17
Articolo 12. Interventi nel sottosuolo in prossimità delle alberature pubbliche……...............18
Articolo 13. Protezione degli alberi….………….....................................................................20
Articolo 14. Deposito dei materiali su aree pubbliche….………….........................................20
Articolo 15. Transito di mezzi…….……….............................................................................21
Articolo 16. Modificazione della falda….……………………………………..……………..21
Articolo 17. Particolari disposizioni per la tutela degli alberi di grande rilievo……………..22
Articolo 18. Danneggiamenti……….………………………………………….……………..23
Articolo 19. Abbattimenti urgenti........................................................................................... 24
Articolo 20. Abbattimenti in assenza di titoli edilizi abilitativi............................................... 25
Articolo 21. Sostituzione di esemplari abbattuti per motivi fitosanitari.................................. 28
Articolo 22. Reimpianti coattivi.............................................................................................. 29
Articolo 23. Potature e rimonde............................................................................................... 30
Articolo 24. Potatura di contenimento della chioma e di risanamento ................................... 31
TITOLO IV. NORME PER LA TUTELA DEL VERDE IN PRESENZA DI INTERVENTI EDILIZI .......... 32
Articolo 25. Abbattimenti in presenza di titoli edilizi abilitativi ............................................. 32
Articolo 26. Interventi ammessi all’interno delle aree di pertinenza ....................................... 33
Articolo 27. Pavimentazioni ammesse all’interno delle aree di pertinenza ............................. 34
Articolo 28. Prescrizioni per la realizzazione di progetti edilizi e scelta delle specie vegetali 35
GLOSSARIO……………………............................................................................................. 48
ALLEGATO Modello richiesta autorizzazione ....................................................................... 52
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Articolo 1. Finalità
1. Il Comune di Anzio intende tutelare, in quanto bene pubblico, le specie
vegetali arboree nelle aree sia pubbliche sia private, costituendo tale
vegetazione una componente fondamentale del paesaggio (il valore del
paesaggio è tutelato dall’art. 9 della Costituzione della Repubblica), con
valenza positiva per l’ambiente e per le funzioni sociali, culturali, ricreative,
didattiche ed estetiche ad essa collegate.
4. Per i boschi, così come definiti dalla L.R. 39/2002 e s.m.i., valgono le
specifiche disposizioni di cui alla medesima L.R. e al Regolamento regionale
18 aprile 2005, n.7.
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2. Sono tutelati tutti gli esemplari arborei, (Albero o esemplare arboreo: pianta
legnosa che a pieno sviluppo presenta un’altezza di almeno 5 metri, ed un
asse principale, detto fusto o tronco, perenne, ben definito e prevalente sulla
massa delle ramificazioni), di qualsiasi specie e natura, le relative aree e
volumi di pertinenza, ubicati sul territorio comunale e aventi diametro del
tronco, misurato a 1,30 m dal colletto, superiore a: 50 cm di circonferenza.
abbia subito negli ultimi anni riduzioni con interventi cesori difformi a quanto
prescritto dai successivi artt. 23 e 24.
9. Sono esclusi dalla presente normativa gli interventi sulle alberature che
possano considerarsi coltivazioni in atto nell’ambito dell'esercizio della
attività agricola e forestale (alberi da frutto in coltivazione intensiva,
coltivazioni intensive di specie da legno, boschi cedui, pioppeti, vivai e
simili). Sono quindi escluse le coltivazioni arboree specializzate (impianti di
origine esclusivamente artificiale disposte in più file parallele in pieno
campo) e semispecializzate (impianti di origine esclusivamente artificiale
disposti in un unico filare in pieno campo). Sono esclusi anche i nuovi
impianti artificiali realizzati con criteri selvicolturali e specificatamente
destinati alla produzione di legno.
10.Per quanto riguarda gli ambiti territoriali soggetti alle norme di polizia
forestale si fa rinvio alle norme medesime.
12.La fruizione, da parte dei cittadini, dei giardini di proprietà privata, aperti al
pubblico, è regolata da apposite convenzioni.
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Articolo 4. Vigilanza
1. La vigilanza relativa all’applicazione del presente regolamento è affidata al
Corpo di Polizia Municipale del Comune di Anzio, al Corpo Forestale dello
Stato, agli Ufficiali ed Agenti di Polizia Giudiziaria, secondo le varie
discipline di riferimento.
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TITOLO II. NORME GENERALI PER LA TUTELA DEL VERDE PUBBLICO E PRIVATO
3. Per la difesa contro i danni meccanici ai fusti, tutti gli alberi isolati devono
essere singolarmente protetti mediante tavole di legno alte almeno 2 m,
disposte contro il tronco in modo tale che questi siano protetti su tutti i lati
prospicienti l'area di manovra degli automezzi.
5. Per la difesa contro i danni agli apparati radicali, nell'apertura di scavi, oltre
al rispetto delle distanze dalle piante esistenti, occorre porre la massima cura
ed attenzione all'asportazione del terreno evitando lesioni che sfibrino o
amputino le radici più grosse, in caso di lesioni minime accidentali che non
determinino compromissioni per la stabilita delle piante, le lesioni dovranno
essere disinfettate con prodotti fungostatici. Nel caso in cui l'apertura dello
scavo si protragga nel tempo ed in condizioni di forte stress idrico della
pianta, dovranno essere presi gli opportuni accorgimenti per mantenere
umide le radici interessate dall'intervento (ad esempio il rivestimento con
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geojuta). In ogni caso, indipendentemente dalla durata dei lavori, gli scavi
che hanno interessato apparati radicali andranno riempiti, per almeno 50 cm
di profondità rispetto al taglio effettuato sulle radici, con una miscela di
terriccio composto da sabbia e torba umida.
6. Per gli scavi necessari alla posa in opera di nuova impiantistica tecnologica
interrata (tubazioni gas, acqua, linee elettriche e telefoniche, fognature, ecc.)
si devono osservare distanze minime o utilizzare per la posa di passacavi il
sistema nodig (assenza di scavi) e adottare comunque precauzioni tali da non
danneggiare le radici degli alberi e comprometterne la stabilità.
Le distanze minime misurate dalla tangente al colletto, rilevata a 10 cm da
terra sul tronco dell’albero interessato, dovranno corrispondere a:
2 m da arbusti (art. 3 comma 2);
4 m da alberi (art. 3 comma 3);
5 m da alberi di grande rilevanza (art. 3 comma 4).
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TITOLO III. DETTAGLI E SPECIFICHE DELLE NORME PER LA PER LA DIFESA DELLE PIANTE
IN AREE DI CANTIERE
3. Enti o Ditte promotrici degli scavi su zone verdi dovranno inoltre prestare
garanzia del corretto ripristino dei luoghi mediante fideiussione bancaria,
assicurativa.
4. L’importo della garanzia sarà di Euro 2.500 più Euro 12 ogni ml. (come
previsto nel “Regolamento per la disciplina degli interventi di manomissione
e ripristino del suolo pubblico e per il rilascio delle relative autorizzazioni”)
di area a verde occupata o soggetta al relativo traffico veicolare; il
richiedente dovrà inoltre versare all’Amministrazione Comunale quanto
dovuto per l’occupazione del suolo pubblico. Sono fatti salvi gli oneri dovuti
dal richiedente per la costituzione di servitù ed ogni altro onere dovuto per il
suolo pubblico.
5. Alla conclusione dei lavori, che dovrà essere comunicata in forma scritta, i
luoghi dovranno essere riconsegnati nelle stesse condizioni in cui sono stati
consegnati; il gestore provvederà ad accertare lo stato dei luoghi e, qualora
si riscontrassero danni, verrà richiesto il ripristino in tempi brevi (entro 10
gg) trascorsi i quali il gestore provvederà direttamente al ripristino,
rivalendosi dei costi sostenuti sul soggetto richiedente l’esecuzione dei lavori.
8. Entro l'area di pertinenza degli alberi viene di norma vietata ogni attività che
arrechi danno al loro sviluppo e alla loro vitalità secondo quanto evidenziato
nei paragrafi successivi. Per ogni attività non conforme a quanto evidenziato
dal presente Regolamento sarà comminata la sanzione amministrativa
prevista dall'art. 37 del presente regolamento.
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TABELLA C
Classe di grandezza Ampiezza dell'area di terreno nudo
Esemplari monumentali o di pregio 12 mq
1. grandezza (altezza > 16 metri) 8 mq
2. grandezza (altezza 10-16 metri) 4 mq
3. grandezza (altezza < 10 metri) 2 mq
TABELLA D
Classe di grandezza Ampiezza dell'area di terreno nudo
Esemplari monumentali o di pregio 20 mq
1. grandezza (altezza > 16 metri) 10 mq
2. grandezza (altezza 10-16 metri) 6 mq
3. grandezza (altezza < 10 metri) 3 mq
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5. Prima dell'inizio dei lavori il richiedente deve aver dato avviso scritto agli
Uffici del U.O. Politiche Ambientali del Comune di Anzio e deve essere in
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9. Nel caso che i lavori producano presumibile alterazione del normale regime
idrico delle alberature, queste dovranno essere convenientemente e
costantemente irrigate durante il periodo vegetativo.
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Articolo 17. Particolari disposizioni per la tutela degli alberi di grande rilevanza
1. Gli alberi di grande rilevanza, così come individuati all’art. 3 comma 4
del presente regolamento, sono soggetti a particolari tutele e ai principi
generali del regolamento stesso.
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5. Ogni intervento di recupero del danno sul patrimonio del Comune sarà
effettuato a cura del Settore competente sia direttamente sia ricorrendo
alle imprese di manutenzione appaltatrici dei lavori per conto
dell’Amministrazione Comunale. I costi dell’intervento saranno sostenuti
dal Comune con diritto di rivalsa nei confronti del soggetto responsabile.
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6. Gli alberi di alto fusto messi a dimora, devono avere, a 1,30 m dal colletto,
un diametro non inferiore a:
6 cm per piante di III grandezza (raggio della chioma a maturità < 3
m)
10 cm per piante di II (raggio della chioma a maturità tra 3 e 6 m)
12 cm I grandezza (raggio della chioma a maturità > 6 m),
Le alberature dovranno provenire da specifico allevamento vivaistico,
disporre di chiome e apparato radicale integro, risultare di buona qualità
merceologica.
7. Nel caso in cui non sia possibile procedere al reintegro della pianta
abbattuta, per mancanza delle condizioni previste dal precedente comma
3, al titolare dell’autorizzazione, dovrà fornire all’Amministrazione
Comunale le nuove alberature, le quali verranno collocate in zone
pubbliche (scuole, giardini pubblici ecc.), a seguito di accordi con il
Servizio preposto.
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5. Nei casi in cui le potature eseguite in modo difforme a quanto previsto nel
presente regolamento, e ne compromettano irrimediabilmente lo sviluppo
futuro della chioma secondo le caratteristiche tipiche della specie, al
proprietario verrà applicata la sanzione pecuniaria prevista all’ art. 37.
TITOLO IV. NORME PER LA TUTELA DEL VERDE IN PRESENZA DI INTERVENTI EDILIZI
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3. In tal caso le alberature abbattute devono essere sostituite nel lotto sul
quale si realizza l’intervento con altrettante alberature, nel rapporto di
1:2, prevalentemente della classe definita “Macchia Mediterranea”,
secondo le modalità, distanze e pertinenze stabilite all’art. 21.
9. Nel caso in cui il danno arrecato pregiudichi la stabilità della pianta, che
dovrà per motivi di sicurezza essere abbattuta, il danneggiamento sarà
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4. Gli alberi di alto fusto messi a dimora devono avere, a 1,30 m dal colletto,
circonferenza del tronco non inferiore a:
20 – 24 cm per esemplari di I grandezza;
18 – 20 cm per esemplari di II grandezza;
16 – 18 cm per esemplari di III grandezza.
Le piante devono inoltre disporre di idoneo “pane di terra” non risultare
perciò estirpati a radice nuda, provenire da specifico allevamento
vivaistico, disporre di chiome e apparato radicale integro, risultare di
buona qualità merceologica, disporre di garanzia all’attecchimento, per un
triennio pena il reimpianto.
9. Nei nuovi interventi, gli spazi destinati a parcheggio a raso devono essere
dotati di alberature che a maturazione consentano un’ampia copertura
dell’area di sosta; tali alberature a differenza delle norme di cui agli
articoli precedenti potranno avere un’area permeabile (cercine) del
diametro di 2 m.
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5. Per tutelare aspetti particolari della flora, della fauna o del patrimonio
archeologico o storico, può essere impedito o limitato l'accesso in aree
specifiche, contrassegnate da apposita segnaletica.
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5. Le attività consentite nel verde pubblico, esercitate nel rispetto degli altri
frequentatori e dell'ambiente naturale e dei manufatti, sempre tenendo
conto delle specifiche funzioni di ciascuna area verde, sono:
a) Sosta e riposo;
b) Mobilità pedonale;
c) Mobilità ciclabile a passo d’uomo lungo i percorsi di distribuzione
interni al parco e lungo i percorsi e vialetti ad uso promiscuo, a
velocità moderata lungo le piste ciclabili e i percorsi ciclopedonali che
attraversano parchi e giardini. I mezzi non motorizzati (quali
biciclette, tricicli), usati dai bambini di età inferiore ai 6 (sei) anni
possono liberamente circolare;
d) Gioco libero di tipo leggero, quello cioè praticato da bambini di età
inferiore ai 12 (dodici) anni;
e) Gioco libero di tipo pesante intendendo quello praticato da tutti gli
utenti esclusi i bambini di cui al punto d);
f) Attività sportiva praticata da singole persone;
g) Attività sportiva praticata in forma organizzata e di gruppo;
h) Raccolta in misura limitata ed occasionale di parti di vegetali (foglie,
fiori, frutti, semi) a fini didattico-naturalistici o di ricerca. Tale attività
risulta subordinata, per privati, aziende commerciali o altri soggetti, al
rilascio di specifica autorizzazione da parte del competente Settore
comunale o da Istituti e Centri riconosciuti dall’Amministrazione
Comunale;
i) Raccolta di qualsiasi specie di fungo solo con specifica autorizzazione
rilasciata per motivi di ricerca scientifica;
j) Barbecue esclusivamente nelle aree attrezzate con appositi manufatti.
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2. E' ammesso l'esercizio degli aquiloni, con esclusione di ogni forma di volo
e di mobilità di modelli tramite l'uso di motori a scoppio o a combustione
interna ed esterna.
5. Il libero uso delle attrezzature e dei giochi da parte dei bambini è posto
sotto la responsabilità e la conseguente sorveglianza delle persone che ne
hanno la custodia.
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5. Le aree per la corsa libera dei cani dovranno essere realizzate secondo le
modalità riportate nella specifica regolamentazione per la convivenza tra
uomo e animali, senza peraltro alterare o limitare le vocazioni d’uso del
giardino o del parco in cui si inseriscono. L’esame di compatibilità è in
capo al Settore competente.
2. Analogo parere del Servizio U.O. Ambiente dovrà essere espresso prima
della collocazione delle luminarie stradali nel caso vengano utilizzate
alberature o arbusti come ancoraggi.
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3. Ai sensi dell’art 18 della citata legge (n. 689/81) entro il termine di trenta
giorni dalla data della contestazione o notificazione della violazione, gli
interessati possono far pervenire al Sindaco del Comune di Anzio scritti
difensivi e produrre documenti e possono, altresì, inoltrare richiesta di
essere sentiti dalla medesima autorità, che provvederà, in merito alle
istanze presentate, secondo le disposizioni di legge;
Art.39. Abrogazioni
1. Sono abrogati, dall’entrata in vigore del presente regolamento, “tutti gli
atti comunali per l’uso, la salvaguardia, l’organizzazione e la
regolamentazione di accesso al verde pubblico del Comune di Anzio.
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GLOSSARIO
Agente patogeno: microrganismo fitoparassita in grado di causare malattie alle
piante.
Aiuola: piccola area di terreno coltivata a scopo ornamentale, in genere con
piante erbacee o arbustive.
Albero (o esemplare arboreo): pianta legnosa che a pieno sviluppo presenta
un’altezza di almeno 5 metri, ed un asse principale, detto fusto o tronco,
perenne, ben definito e prevalente sulla massa delle ramificazioni.
Arbusto (o esemplare arbustivo): pianta legnosa priva anche di uno solo dei
requisiti necessari per la definizione di “albero”, così come stabilita al punto
precedente.
Area di pertinenza dell’albero: cerchio tracciato sul terreno avente come centro
il fusto dell’albero, e come raggio una misura predeterminata variabile in
funzione del diametro del tronco dell’esemplare arboreo in oggetto.
Area verde: spazio definito in un ambito urbanistico destinato principalmente a
svolgere funzioni ecologico ambientali e ricreative, caratterizzato dalla presenza
(non esclusiva) di vegetazione.
Arredi: insieme di oggetti ed attrezzature che consentono e migliorano la
fruibilità di un’area (panchine, cartellonistica, attrezzature per il gioco e
l’attività motoria, cestini, fioriere, ecc.).
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COORDINAMENTO GENERALE
Dirigente U. O. Politiche Ambientali
Ing. Walter Dell’Accio
Funzionario Servizio Parchi e Giardini
D’Acunzo Vincenzo
SUPPORTO AMMINISTRATIVO
Sabrina Mercuri
Antonella Pollastrini
Pisana Camilli
Marco Folco
CONTRIBUTI
Corpo Forestale dello Stato Stazione di Nettuno
Settore Attività produttive e commerciali
Settore Lavori Pubblici
Settore Legale
Settore Polizia Locale
Settore Territorio ed Urbanistica
CONTRIBUTI ESTERNI
Dott. Marco Spaziani
ELABORAZIONI GRAFICHE
Vincenzo D’Acunzo
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Al Comune di Anzio
U.O. Politiche Ambientali Servizio Parchi e Giardini
Piazza Cesare Battisti, 25
00042 Anzio
Roma
RICHIEDE
Ai sensi dell’ art. 20 del Regolamento Comunale del Verde Pubblico e Privato l’autorizzazione
all’abbattimento di n........... pianta/e specie botanica……………………………………………………
esistenti all’interno della propria proprietà sita in via .......................................................................
DICHIARA
che gli alberi da abbattere non sono soggetti a particolare tutela per il Regolamento Comunale del
Verde Pubblico e Privato.
o Relazione botanica e fitosanitaria (obbligatoria per abbattimento di alberi, anche se rinsecchiti, malati
o pericolanti, di circonferenza uguale o superiore a cm 60 misurato a mt. 1,30 da terra, per
abbattimento di alberi specificatamente tutelati e per alberature ricadenti in zona paesaggistica)
indicante per ciascuna pianta per cui si richiede l’autorizzazione la specie botanica, l’altezza, la
circonferenza del tronco misurata a 1 m dal suolo (o la somma delle circonferenze dei singoli tronchi,
sempre misurate ad 1 m dal suolo, qualora la pianta sia costituita di più fusti), la forma d’allevamento
(libera, ad alberello, a ceppaia, a cespuglio, etc.) e le condizioni fitosanitarie generali;
o Descrizione del tipo di albero/alberi che si intendono piantare in sostituzione e le caratteristiche;
o Esauriente documentazione fotografica delle piante per cui si richiede l’autorizzazione;
o Planimetria in scala adeguata indicante la precisa identificazione e localizzazione della/e pianta/e per
cui si richiede l’autorizzazione; in caso di abbattimento o di trapianto devono essere individuate le
piante da abbattere o da spostare e indicata la localizzazione finale degli alberi oggetto di trapianto o
degli alberi che si intendono piantare in sostituzione;
o Fotocopia documento d’identità.
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