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Settimanale di Preghiera Domenica 7 giugno 2020 - Santissima Trinità anno XXII N° 945

Non di solo Pane

O Trinità beata, luce, sapienza, amore,


Santissima vesti del tuo splendore il giorno che declina.
Te lodiamo al mattino, Te nel vespro imploriamo,
Te canteremo unanimi nel giorno che non muore.
Trinità Oceano di pace, la Chiesa a Te consacra la sua lode
perenne.
Padre d'immensa gloria, Verbo d'eterna luce,
Spirito di sapienza e carità perfetta.
Roveto inestinguibile di verità e d'amore;
ravviva in noi la gioia dell'agape fraterna.
O principio e sorgente della vita immortale,
rivelaci il tuo volto nella gloria dei cieli.
Amen.
(dalla liturgia)
Apostolato
della preghiera
“Dio è tutto e solo Amore,
in una relazione sussistente
che tutto crea, redime e
santifica: Padre e Figlio e
Spirito Santo: Gesù ci ha
Giugno manifestato il volto di Dio,
Primo Venerdì 05/06 Uno nella sostanza e Trino
nelle persone”.
Papa Francesco

La solennità liturgica di oggi, mentre ci fa contem- anche quello che Gesù ci ha insegnato; e Ge-
plare il mistero stupendo da cui proveniamo e ver- sù, a sua volta, è venuto nel mondo per farci
so il quale andiamo, ci rinnova la missione di vivere conoscere il Padre, per guidarci a Lui, per
la comunione con Dio e vivere la comunione tra riconciliarci con Lui.
noi sul modello della comunione divina. Siamo Tutto, nella vita cristiana, ruota attorno al
chiamati a vivere non gli uni senza gli altri, sopra o mistero trinitario e viene compiuto in ordine
contro gli altri, ma gli uni con gli altri, per gli altri, a questo infinito mistero.
e negli altri. Questo significa accogliere e testimo- Cerchiamo, pertanto, di tenere sempre alto il
niare concordi la bellezza del Vangelo; vivere “tono” della nostra vita, ricordandoci per
l’amore reciproco e verso tutti, condividendo gioie quale fine, per quale gloria noi esistiamo, lavo-
e sofferenze, imparando a chiedere e concedere riamo, lottiamo, soffriamo; e a quale immen-
perdono, valorizzando i diversi carismi sotto la gui- so premio siamo chiamati.
da dei Pastori. In una parola, ci è affidato il compi- Questo mistero abbraccia tutta la nostra vita
to di edificare comunità ecclesiali che siano sempre più e tutto il nostro essere cristiano. Ce lo ricor-
famiglia, capaci di riflettere lo splendore della Trini- diamo, ad esempio, ogni volta che facciamo
tà e di evangelizzare non solo con le parole, ma il segno della croce: nel nome del Padre, del
con la forza dell’amore di Dio che abita in noi. Figlio e dello Spirito Santo.
La Trinità è anche il fine ultimo verso cui è orientato il (Papa Francesco, Angelus, 31 maggio 2015)
nostro pellegrinaggio terreno. Il cammino della vita cri-
stiana è infatti un cammino essenzialmente
“trinitario”: lo Spirito Santo ci guida alla piena co-
noscenza degli insegnamenti di Cristo, e ci ricorda

Non di solo pane Santissima Trinità - Numero 945 pagina 2


I santi del giorno: San Coloman di Druim Mor,
vescovo; sant'Antonio Maria Gianelli, vescovo.
Il segreto della felicità è questo: fate in modo che i vostri
interessi siano il più possibile numerosi, e che le vostre
reazioni alle cose e alle persone che vi interessano siano il
Domenica
Giugno
Santissima Trinità
7
più possibili cordiali anzichè ostili. (B. Russel)
TO

Il Santo del giorno: san Roberto di Newminster


Parola di Dio Un abate celebra la Messa con i suoi monaci, ad un tratto si ferma
in briciole e annuncia che una nave è naufragata lì vicino e invia i confratelli a
prestare soccorso: in questo racconto è racchiusa l'eredità spirituale
lasciataci da san Roberto di Newminster. Egli, infatti, visse da monaco
mostranto a tutti come la preghiera sia lo strumento più prezioso
Dio “misericordioso e pieto-
per leggere la storia e "soccorrere" il mondo. Era nato a Gargrave
so”.
Pagina curata da Don Luciano V. M. nella contea di York verso la fine dell'XI secolo e, dopo gli studi
“..Il Signore, Dio misericordioso e pietoso,
universitari a Parigi, fu ordinato sacerdote. Venne inviato come
lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà”. parroco nel suo paese natale ma lui scelse la vita contemplativa en-
(Es 34,4b-6.8-9) tranto nell'abbazia benedettina di Whitby. Si unì in seguito al grup-
Noi siamo credenti perché abbia-
po di monaci che fondarono la comunità di Fountains nel nord
mo detto “si” all’alleanza di amo- della diocesi di York e infine fu scelto come abate della nuova ab-
re propostaci, attraverso Gesù, bazia di Newminster in Northumbria. Si distinse per la profonda
da Dio Padre. E questo Dio che
ci offre la straordinaria e impe- vita di preghiera e per la coerente testimonianza di povertà. Morì
gnativa alleanza di amore è il Dio nel 1159.
che a Mosè ha rivelato il suo no-
me e il suo volto. Oggi, attraver-
so la liturgia della parola, il Signo-
re fa la stessa cosa che ha fatto
con Mosè: ci parla di se stesso e Vangelo: Gv 3,16-18
si presenta a noi. Ci parla della
sua vita e di quello che lui vuol In quel tempo, disse Ge-
essere per noi. In una parola, ci
fa conoscere il suo “nome” che, sù a Nicodèmo: «Dio ha
nel linguaggio biblico, vuol dire la tanto amato il mondo da
sua storia e i suoi progetti. Il Dio
d’Israele e il Dio di Gesù ha un dare il Figlio, unigenito,
nome, un volto, ha un cuore, ha perché chiunque crede in
un progetto per noi. E di questo
progetto vuole che entriamo a far lui non vada perduto, ma
parte. Cosa dice di sé il Dio abbia la vita eterna. Dio,
dell’alleanza? “Il Signore passò infatti, non ha mandato il
davanti a lui, proclamando: “Il
Signore, il Signore, Dio miseri- Figlio nel mondo per con-
cordioso e pietoso, lento all’ira e dannare il mondo, ma per-
ricco di amore e di fedeltà”. Ecco
ciò che qualifica il nostro Dio: la ché il mondo sia salvato
misericordia e la pietà. Incontra- per mezzo di lui. Chi crede
re, celebrandola la Santissima in lui non è condannato;
Trinità vuol dire sentirsi raggiunti
da Dio “misericordioso e pieto- ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto
so” e quindi fare esperienza nel nome dell'unigenito Figlio di Dio».
dell’azione della Trinità santa
nei nostri confronti: un’azione
di amore e misericordia senza
limiti.

Non di solo pane Santissima Trinità - Numero 945 pagina 3


Dio è amore meditazione di don Luciano Vitton Mea

Come può Dio essere uno e va l’uomo e il mondo. Pensare quello che noi non sappiamo,
trino nello stesso tempo? La che Dio è amore ci fa tanto che dentro di noi ci guida, ci
realtà di Dio è talmente gran- bene, perché ci insegna ad a- dà delle buone idee e delle
de e insondabile che quasi ci mare, a donarci agli altri come buone ispirazioni.
fa paura avvicinarla, vedendo Gesù si è donato a noi e cam- Oggi lodiamo Dio non per un
la nostra piccolezza, avverten- mina con noi. Gesù cammina particolare mistero, ma per lui
do la nostra inadeguatezza. con noi nella strada della vita. stesso, “per la sua gloria im-
Ciò nonostante le parole di La Santissima Trinità non è il mensa”, come dice il brano
Gesù ci indicano l’essenza di prodotto di ragionamenti u- liturgico. Lo lodiamo e lo rin-
questo grande mistero: Dio è mani; è il volto con cui Dio graziamo perché è amore, e
trinità di persone perché è a- stesso si è rivelato, non perché ci chiama ad entrare
more, e l’amore fonde, unifi- dall’alto di una cattedra, ma nell’abbraccio della sua comu-
ca, si realizza nella comunio- camminando con l’umanità. nione, che è la vita eterna.
ne.
E’ proprio Gesù che ci ha ri-
Dio è uno e trino nello stesso velato il Padre e che ci ha pro- don Luciano
tempo, perché è puro amore è messo lo Spirito Santo. Dio
semplicemente amore. Non è ha camminato con il suo po-
un amore sentimentale, emoti- polo nella storia del popolo
vo, ma l’amore del Padre che d’Israele e Gesù ha cammina-
è all’origine di ogni vita, to sempre con noi e ci ha pro-
l’amore del Figlio che muore messo lo Spirito Santo che è
sulla croce e risorge, l’amore fuoco, che ci insegna tutto
dello Spirito Santo che rinno-

Preghiamo la
Parola Contemplo Il dono della carità: la Trinità

Non possiamo illuderci


di giungere a vivere be- Dio Padre è la sorgente di tutto: glianza che lo assimila alle Persone
ne, in pace, senza di te. dell’essere, della vita, della luce, divine, facendolo partecipare alla
Non possiamo pensare
di superare le inquietudi-
dell’amore. comunicazione vitale propria della
ni interiori e le nostre E ogni partecipazione concreta di Santa Trinità.
guerre personali, se non questa ricchezza ci viene concessa Fra tutti i doni, quello della carità,
ci rivolgiamo a te, Signo- per mezzo del Figlio, nello Spirito quale partecipazione alla Persona
re della pace, Gesù Cri-
sto crocifisso e risorto Santo. stessa dello Spirito Santo, gode di
che hai subito la morte Il fatto che tale partecipazione si un singolare privilegio; è il princi-
per donarci la pace. Noi attui attraverso questa derivazione pio attivo immediato della nostra
ti chiediamo quella pace
personale, aggiunge alla considera- trasformazione in Dio.
che sorpassa ogni nostro
progetto e possibilità e zione dell’atto divino un carattere (H. Calderari, Padre, il tuo nome è preghiera,
che può rassicurare i anch’esso personale; l’uomo che pp.111)
nostri pensieri, le nostre riceve la grazia riceve contempora-
volontà, i nostri cuori.
(Carlo Maria Martini) neamente una certa somiglianza al
Figlio e allo Spirito Santo, somi-

Non di solo pane Decima settimana Tempo ordinario - Numero 945 pagina 4
Santi del giorno:San Gildardo di Rouen, ve-
scovo; san Fortunato di Fano, vescovo.
Appartenere a qualcuno significa entrare con la
propria idea nell’idea di lui o di lei e farne un
sospiro di felicità. (A. Merini)
Lunedì
Giugno
10^ settimana tempo ordinario
8
TO
Il Santo del giorno: beato Nicola da Gesturi
Parola di Dio
in briciole Dove porta la strada di una vita fatta da gesti anonimi e
spesso ripetitivi? Che senso ha vivere senza “celebrità”? Il
Vangelo ha una risposta chiara a queste domande: la vita è
gloria e ogni nostra azione, anche la più umile, è manife-
Dio si prende sempre cura stazione della grandezza del nostro essere. Il beato Nicola
di noi da Gesturi è un'icona plastica di tutto ciò, testimone, co-
Pagina curata da Don Luciano V. M. me fu, di una santità costruita nell'umiltà di 34 anni vissuti
“...per la vita del Signore, alla cui presen- da questuante, in apparenza bisognoso della gente, ma nel-
za io sto….”. (Re, 17,1-6) la realtà portatore di quel “qualcosa di grande” che tutti
La vita del profeta non è tran- cercano. Era nato nel 1882 a Gesturi, in Sardegna, e dopo
quilla, semplicemente per il una vita da contadino a 29 anni entrò tra i Cappuccini a
fatto che egli deve annunciare, Cagliari. Lungo le strade che percorreva ogni giorno di-
il più delle volte, delle parole venne esempio di cura dei poveri e padre spirituale per
scomode che non piacciono tanti. Morì nel 1958.
alla maggior parte delle perso-
ne. L’annuncio fatto al re A-
cab , infatti serve anzitutto a
evidenziare la sua condotta Vangelo Mt 5,1-12
non ispirata ai precetti del Si- In quel tempo, vedendo le folle,
gnore; per tale motivo, Elia è Gesù salì sul monte: si pose a sede-
costretto a fuggire dalla sua re e si avvicinarono a lui i suoi di-
presenza. Ma Dio sa come scepoli. Si mise a parlare e insegna-
prendersi cura dei suoi amici. va loro dicendo: «Beati i poveri in
Se gli uomini non vogliono spirito, perché di essi è il regno dei
provvedere alle necessità del cieli. Beati quelli che sono nel pian-
profeta lo fa Dio stesso, in ma- to, perché saranno consolati. Beati i
niera miracolosa. Per questo, miti, perché avranno in eredità la
anche se come cristiani siamo terra. Beati quelli che hanno fame e
sete della giustizia, perché saranno
tenuti, anzitutto con la vita, a saziati. Beati i misericordiosi, per-
mettere in discussione il com- ché troveranno misericordia. Beati i
portamento degli uomini, e puri di cuore, perché vedranno Di-
questo comporta certamente o. Beati gli operatori di pace, per-
rifiuto e non accoglienza, per ché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia,
contro Dio stesso si prende perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno,
cura di noi: allora non si deve vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro
temere nulla, perché il Signore di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vo-
sa come aiutarci nel momento stra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che
della prova e del bisogno. furono prima di voi».

Non di solo pane Decima settimana Tempo Ordinario - Numero 945 pagina 5
Un anticipo di cielo ……… a cura di don Luciano Vitton Mea - Parroco di Bovegno

alla pari: ciascuna di noi ad alimentarci e farci cre-


viene citata nove volte. scere, cosicchè non solo
resistiamo nei momenti
Siamo come due fiori
avversi, ma operiamo
che crescono in un terre-
attivamente il bene, pro-
no accidentato, perché
fumiamo di misericordia,
traiamo origine da situa-
di mitezza, di giustizia, di
zioni che umanamente
purezza, di pace.
sembrano in contrasto
con noi: tribolazioni, Siamo un anticipo di cie-
“Beati i poveri in spirito, per- sofferenza, povertà, lo, perché da lì veniamo
ché di essi è il regno dei cie- pianto, persecuzione…. noi due: la consolazione
li…..” e la beatitudine.
Ma lo possiamo fare per-
Siamo due sorelle, e leg- ché sbocciamo su una
gendo il vangelo della pianta in cui scorre una
liturgia odierna ci si ac- linfa divina.
corge che siamo trattate Con una mirabile foto-
sintesi, è lo Spirito Santo

Preghiamo la
Parola Contemplo: Dio è tuo Padre
Gesù, aiutami a dif- Tu non preghi davanti a un
fondere ovunque muro o a un’idea. Tu sei davanti tu, cioè lui. Questo Dio che ti
il tuo profumo, o- a uno che è lì e che ti aspetta. scruta nelle viscere e nel cuore,
vunque io passi. Non lo vedi, non lo senti, ma lui per il quale la notte è come il
Inonda la mia anima è lì. Devi crederlo con tutto il giorno, è anche tuo Padre. Gesù
del tuo Spirito non dice: parla a Dio, ma “rivolgi
cuore, unicamente perché te lo
e della tua vita.
dice il Signore. Perciò non devi la tua preghiera a tuo Padre”.
Invadimi completa-
mente e cercarlo tra le nuvole, né immagi- Dio ha un nome proprio: Pa-
fatti maestro di tutto narlo presente accanto a te. Egli dre! E questo Padre è tuo. Quin-
il mio essere è lì. di colui che è lì presente, è pre-
perché la mia vita Sei immerso in Dio come sei sente come Padre, cioè ti ama. Ti
sia un'emanazione immerso nella luce piena del guarda con amore, come un pa-
della tua. giorno, sei penetrato da Dio co- dre guarda il figlio.
(John Henry Newman) (H. Calderari, Padre, il tuo nome è preghiera,
me il calore penetra ogni goccia
p. 25)
d’acqua in ebollizione. Dove sei

Non di solo pane Decima settimana Tempo ordinario - Numero 945 pagina 6
Santi del giorno: San
Riccardo di Andria, vesco-
vo; san Giuseppe de Anchieta, sacerdote.

Chi conosce gli altri è sapiente, chi conosce se stesso


è illuminato. Chi vince gli altri è potente, chi vince
Martedì
Giugno
10^ settimana tempo ordinario
9
se stesso è forte. (Lao Tzu)
TO
Il santo del giorno: sant’Efrem
Parola di Dio Teologia, liturgia e poesia hanno in comune la capacità di
in briciole accompagnare nel cuore del mistero, dentro la vita divi-
na, alla scoperta del "totalmente altro" celato dietro alle
cose della vita quotidiana. In questo percorso sant'Efrem,
diacono della Siria vissuto nel IV secolo e dottore della
La fede è un dono che va Chiesa, fu una guida preziosa, tanto che i suoi testi teolo-
coltivato gici e poetici nella Chiesa orientale entrarono nella liturgi-
Pagina curata da Don Luciano V. M.
a. Per questo si è meritato l'appellativo di "cetra dello
“La farina della giara non venne meno e Spirito Santo". Era nato a Nisibi attorno al 306 e venne
l’orcio dell’olio non diminuì, secondo la
parola che il Signore aveva pronunciato.” battezzato a 18 anni, mettendosi poi al servizio del ve-
(Re 17,7-16) scovo della città, Giacomo, e dando vita assieme a lui alla
Tanti secoli dopo, Gesù pren- scuola teologica. Visse in città il proprio ministero di dia-
derà questo episodio come e- cono, fino al 363, quando Nisibi fu conquistata dai Per-
sempio del fatto che Dio guar- siani ed Efrem fu costretto a emigrare a Edessa, dove
da il cuore delle persone, ed è morì nel 373.
capace di ricompensare gli uo-
mini, anche se sono pagani. Il
profeta Elìa, infatti, trova in
una donna pagana quella fede Vangelo: Mt 5,13-
che non ha trovato nel popolo 16
d’Israele. Questo è davvero In quel tempo,
significativo anche per noi: per Gesù disse ai suoi
compiere un atto di fede non discepoli: «Voi sie-
c’è bisogno di chissà quali ca-
te il sale della terra;
pacità o presupposti: quante
persone – che noi riteniamo ma se il sale perde
pagane o lontane da Dio – il sapore, con che
sono in grado di fidarsi di lui cosa lo si renderà
in maniera molto più convinta salato? A null'altro
di noi! Dunque questo brano serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
rappresenta un monito: la fede Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una
è un dono che va coltivato af- città che sta sopra un monte, né si accende una lampada
finchè possiamo avere con Di- per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa
o un rapporto vivo e amiche- luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la
vole: altrimenti siamo schiavi vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre
di tante convinzioni e usanze opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei
che però non fanno nascere la cieli».
disponibilità a fidarci di lui e
della sua parola.

Non di solo pane Decima settimana Tempo ordinario - Numero 945 pagina 7
Custodire la fede e la speranza meditazione a cura di don Luciano Vitton Mea

Nuovamente Gesù torna a intorno a noi tutto sembra strada intrapresa; ciascuno
parlare ai suoi discepoli privo di sapore e buio, impegnato nel proprio la-
per immagini. Nel brano quello che ci è richiesto voro, nello studio, nella
odierno del vangelo i cri- non è qualcosa che va ol- vita di tutti i giorni… ci
stiani sono chiamati a esse- tre le nostre capacità; non viene domandato di custo-
re “sale e luce”, elementi ci viene chiesto di disper- dire la fede e la speranza,
importanti nella vita quoti- dere, con le nostre sole di nutrirle, di non lasciare
diana dell'epoca e odierna. forze, tutta l'oscurità che che muoiano, affinché tutti
Del sale qui si evidenzia la c'è nel mondo, né di risol- quelli che ci vivono a fian-
caratteristica evidente del vere e “dare sapore” a tut- co, prima o poi, le vedano.
sapore. Il discepolo è chia- te le cose che non vanno: I frutti di tutto questo na-
mato a essere non solo davanti agli scenari che sceranno nel cuore delle
quello che “dà sapore”, ma vediamo ogni giorno ver- persone che incontreremo.
quello che “conserva”; che rebbe davvero voglia di
conserva che cosa? Non gettare la spugna, di na-
una tradizione sterile, o scondersi “sotto il mog-
una religione fatta di riti e gio” delle nostre abitudini
consuetudini, ma una fede e basta.
viva, una speranza che non Ma Gesù ci chiede di non
si fa “gettare e via e calpe- mollare, di rimanere legati
stare dalla gente”. Quando a lui e continuare sulla

Preghiamo la
Parola Contemplo: Occupati di Dio
Essere figli di Dio (H.J.M. Nouwen, Vivere nello Spirito)
Apri i miei occhi Signo-
re, Quando vuoi pregare, prima an- pensi di chiedere. Tu non sei un
perché io veda le mera-
viglie della tua Legge. cora di sciorinare le tue necessi- estraneo per lui, né uno schiavo.
Togli il velo dal mio
cuore mentre leggo le tà e di occuparti delle cose tue, Sei figlio. Allora non trattarlo co-
Scritture. pensa a lui. Egli sa che cosa ti me uno sconosciuto, ma come
Sii benedetto, Signore,
perché mi insegni i tuoi preoccupa. Datti pensiero solo Padre. Ecco “il trucco” della
decreti.
Parola del Padre, fammi di lui. Liberati dalle tue preoccu- preghiera: mettersi davanti al
dono della tua parola;
tocca il mio cuore e pazioni e distogliti in modo as- Padre e non pensare che a lui.
illumina i miei sensi;
apri le mie labbra e soluto l’attenzione da te stesso Non serve presentarti ed elen-
riempile della tua lode. per essere attento al Padre. care le tue richieste. Egli sa già
La potenza del tuo San-
to Spirito Occupati di lui. Egli si prenderà ciò di cui hai bisogno. E non ti
sia nel mio cuore e sulle
mie labbra cura di te, esaudirà i tuoi deside- offre soltanto dei doni; ti offre il
perché io proclami de-
gnamente ri al di là di quello che domandi, suo amore di Padre per farti di-
e con rettitudine le tue perché è un Padre che sa tutto, ventare suo Figlio.
parole.
(Lancelot Andrewes) anche ciò che tu ignori e non (H. Calderari, Padre, il tuo nome è preghiera,
p. 28)

Non di solo pane Decima settimana Tempo ordinario - Numero 945 pagina 8
Santi del giorno: San
Maurino di Colonia, abate;
beato Enrico da Bolzano, laico.
Quando una porta della felicità si chiude, un’altra si
apre, ma spesso guardiamo così a lungo la porta
chiusa che non vediamo quella che è stata aperta per
Mercoledì
Giugno
10^ settimana tempo ordinario
10
noi. (P. Coelho)
TO
Il santo del giorno: beato Edoardo Poppe
Parola di Dio Quello dell’Eucaristia è un linguaggio potente, che
in briciole arriva ai cuori e cambia le vite. Per questo il sacra-
mento del Corpo di Cristo deve rimanere sempre al
centro dell’azione pastorale. Ne era convinto il beato
Edoardo Poppe, sacerdote belga, che visse il ministe-
Dio ha progetti di amore per ro come un vero apostolo dell’Eucaristia. Nato nel
ciascuno di noi 1890 a Temsche, entrò in Seminario a Lovanio nel
Pagina curata da Don Luciano V. M. 1912. Allo scoppio della Prima guerra mondiale fu
“Il popolo cadde con la faccia a terra e
richiamato alle armi, prestando servizio nella Croce
disse: ”Il Signore è Dio! Il Signore è Di- Rossa. Nel 1916 fu ordinato sacerdote a Gand, dove
o!” (Re 18,20-39) s’impegnò per una pastorale in mezzo alla gente, cu-
Il segno che Elia ottiene sul rando soprattutto la catechesi. Istituì la «Lega della
monte Carmelo è davvero Comunione frequente» e scrisse numerose opere de-
strepitoso e inequivocabile. Ma dicate alla devozione eucaristica. La salute cagionevo-
lo stresso Elia dovrà sperimen- le lo costrinse per metà della sua vita a letto o in pol-
tare che Dio si incontra davve- trona. Morì nel 1924 a 33 anni.
ro soltanto nel silenzio di un
venticello leggero, lontano dai
segni prodigiosi e stupefacen-
ti. Del resto, quello che cambia Vangelo Mt 5,17-19
davvero il cuore e porta alla In quel tempo, Gesù disse ai suoi
pienezza della fede, non è tan- discepoli: «Non crediate che io sia
to l’assistere ai miracoli: piut- venuto ad abolire la Legge o i Pro-
tosto, questo può essere una feti; non sono venuto ad abolire,
responsabilità e un impegno ma a dare pieno compimento. In
maggiore. Ciò che cambia dav- verità io vi dico: finché non siano
vero il cuore è la libertà di cia- passati il cielo e la terra, non passe-
scuno che si apre rà un solo iota o un solo trattino
all’accoglienza della parola di della Legge, senza che tutto sia av-
salvezza di Dio; significa cre-
venuto. Chi dunque trasgredirà uno
dere che Dio ha dei progetti di
solo di questi minimi precetti e in-
amore per ciascuno di noi e
segnerà agli altri a fare altrettanto,
non di sventura o di punizio-
ne. Quando si fa questa espe- sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osser-
rienza non c’è più bisogno di verà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».
vedere segni strepitosi o stra-
ordinari, perché lo straordina-
rio vive già dentro di noi.

Non di solo pane Decima settimana Tempo ordinario - Numero 945 pagina 9
La legge scritta sul cuore dei viventi pagina curata da don Luciano Vitton Mea

per tutti gli uomini dal ma l’avrebbe portato a


cuore di pietra, come le perfezione.
tavole su cui ero scritta. E infatti è arrivato Gesù
E brillavo anch’io come e, con lo Spirito Santo, mi
il volto di chi mi traspor- ha liberato delle vecchie
tava, perché eravamo un schiavitù, mi ha reso con-
riflesso del volto di Dio. temporaneamente più leg-
Ma con l’andar dei seco- gera e più esigente, scritta
li, nonostante l’intervento non più sulla pietra priva
“Non crediate che io sia venuto
dei profeti, avevo perso il di vita, ma sul cuore di
ad abolire la Legge o i Profeti;
mio splendore, appesanti- carne dei viventi.
non sono venuto ad abolire, ma a
ta anche da un cumulo di
dare pieno compimento…”
precetti aggiunti dai trop-
po saccenti. Sentivo che
però si stava preparando
Quando sono scesa dal qualcosa di nuovo, che
Sinai nelle braccia di Mo- non avrebbe cancellato il
sè, ero un dono grande buono che stava con me,

Preghiamo la Contemplo: Non si è raffreddato


Parola

Signore, disegna il tuo Si, anche il sole perderà il suo toriosi pur morendo, come pove-
cuore nel nostro cuore,
perché sappiamo affron- splendore, la luna diventerà rossa ri e tuttavia immensamente ric-
tare con amore ogni pro-
va della vita. Disegna il di sangue, il mare scomparirà e il chi.
tuo cuore nella nostra cosmo sprofonderà tra i lamenti. Essi sono veramente grandi, essi
comunità, perché sia
spazio accogliente per Ma il gruppo di coloro nei quali appartengono al Signore.
ciascuno. Disegna il tuo
cuore nelle nostre fami- l’amore non si è raffreddato riu- (H. Thielicke, Il discorso della monta-
glie, perché siano oasi scirà a salvarsi, e il vortice non gna, p. 39)
della tua presenza. Dise-
gna il tuo cuore in ogni potrà inghiottirli perché si trova-
nostra decisione, perché
possiamo essere segno no al sicuro nella pace del Padre.
del tuo amore appassio- Uno solo si farà incontro al mon-
nato. Rendici pieni di
stupore e vuoti di egoi- do in sfacelo, perché egli è il Re.
smo, ricchi di compren-
sione e privi di cattiveria, E nel suo nome i cristiani attra-
solidali con gli esclusi e
cercatori della vita eter- versano già fin da ora la terra vit-
na. Amen.
(Angelo Saporiti)

Non di solo pane Decima settimana Tempo ordinario - Numero 945 pagina 10
Santi del giorno: San Massimo di Napoli,
vescovo e martire; santa Paola Frassinetti.

Se hai smarrito la strada, la maniera più rapida e


facile per ritrovarla è quella di soffermarti in pace e
tranquillità per cercare la giusta direzione. (E.
Giovedì
Giugno
10^ settimana tempo ordinario
11
Caddy)
TO

Il santo del giorno: san Barnaba


Parola di Dio
in briciole Le nostre azioni rivelano chi siamo davvero e manife-
stano ciò in cui crediamo, per questo la coerenza tra
gesti e parole è il primo criterio di autorevolezza. Così
fu per Barnaba, che, pur essendo uno straniero nato a
Cipro, divenne un membro stimato e una guida per la
I piani di Dio non sono prima comunità cristiana che andava crescendo oltre
sempre i nostri piani l'iniziale nucleo di Gerusalemme. Gli Atti degli Apostoli
ci fanno sapere che egli si chiamava Giuseppe, ma che
Pagina curata da Don Luciano V. M. per gli Apostoli era Barnaba, “figlio dell'esortazione”.
“Riservate per me Bàrnaba e Saulo per Aveva venduto un suo campo e aveva messo a disposi-
l’opera alla quale li ho chiamati”. zione della Chiesa nascente il ricavato; aiutò poi san Pa-
olo ad essere accettato dai cristiani; sostenne la missione
(At 11,21b-26;13,1-3) presso i popoli pagani e fu fondamentale nell'opera di
Spesso i piani di Dio vanno evangelizzazione del Mediterraneo orientale. Un'opera
che lo riportò fino alla sua Cipro, dove morì, probabil-
davvero al di là di ogni previ- mente nell'anno 61.
sione umana. Infatti, la predi-
cazione della Parola di Dio a-
pre i cuori e tocca le vite delle
persone a tal punto che inizia-
no a comparire comunità cri-
stiane anche in luoghi che gli + Vangelo: Mt 10,7-13
stessi apostoli non avevano In quel tempo, disse
previsto. Bàrnaba, inviato dagli Gesù ai suoi apostoli:
apostoli ad Antiochia per capi- «Strada facendo, predi-
re cosa stava effettivamente cate, dicendo che il
avvenendo, non può che ralle-
regno dei cieli è vicino.
grarsi di come la grazia di Dio
Guarite gli infermi,
agisca in quei cristiani. Spesso
risuscitate i morti, pu-
il Signore scombina i nostri
rificate i lebbrosi, scac-
piani proprio perché ha pro-
ciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamen-
getti migliori dei nostri. Quin-
te date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle
di, quando qualcosa non va
vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né san-
secondo il nostro volere, pro-
dali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutri-
viamo a chiederci cosa il Si-
gnore voglia dirci. Quasi certa- mento. In qualunque città o villaggio entriate, domandate
mente sta preparando per noi chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. En-
una nuova grazia. trando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è
degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è de-
gna, la vostra pace ritorni a voi».

Non di solo pan Decima settimana Tempo ordinario - Numero 945 pagina 11
Ripartire dai crocicchi delle strade pagina curata da Don Luciano - Parroco di Bovegno

Nel vangelo di oggi il Ma- La vita del Nazareno e ca l'eunuco. Lo stesso fa-
estro dà indicazioni ai suoi dunque quella dei Dodici e ranno altri catechisti, come
amici, agli apostoli, cioè a degli apostoli è caratteriz- il più noto di tutti, Paolo.
coloro che sono inviati a zata dal cammino, dal rifiu- Tutti loro, sull'esempio di
portare il lieto annuncio. to della stabilità, dalla ne- Gesù, vero Dio che si è
Conosciamo il contenuto: cessità di incontrare gli altri fatto uomo, accettando di
devono annunciare che “il là dove essi vivono. “Strada camminare tra noi, lui vero
regno dei cieli è vicino”. facendo” è una espressione Dio eppure “senza tetto”,
Sappiamo anche che gli che troviamo in tutti i van- hanno vissuto con forza lo
apostoli potranno dare se- geli. Sulla strada avvengo- stile del cristiano come uo-
gno visibile dell'incarico no scene note e decisive: mo “sulla Via”. In At 9, 1
ricevuto compiendo gesti molte parabole parlano del leggiamo che i primi cri-
al di fuori dell'ordinarietà. viaggio e del cammino; il stiani erano denominati
Sono azioni che competo- Salvatore incontra per stra- “quelli della Via”. Non a
no solo a Dio o che si rea- da moltissime persone e, caso: Gesù stesso, parlando
lizzano per la volontà divi- anche da risorto, continue- di sé, diceva: “Io sono la
na di operare per mezzo rà a camminare a fianco Via”. Andare per strada.
degli uomini. Cosa dire (il degli uomini. I discepoli di Dobbiamo ripartire dai
vangelo) e cosa fare (i segni Emmaus incontreranno il crocicchi delle strade.
stra-ordinari) sono, tuttavi- Signore durante il cammi-
a, introdotti da una precisa- no. Barnaba avrà vissuto la
zione che Matteo desidera sua vocazione come Filip-
porre in primissimo piano. po quando cerca ed affian-

Preghiamo la
Parola Contemplo:
Dammi semplicità,
Il mio criterio di giudizio
Signore, la giusta inge-
nuità per correrti in- Ora non sono più io al centro, giova a quest’altro per la sua sal-
contro senza timori. bensì l’altro. Infatti devo doman- vezza eterna?
Dammi il mio sorriso,
Signore, l'unica ric- darmi: come mai questo tale è di- Che cosa posso, che cosa debbo
chezza che posso do- ventato così come è ora? E’ dun-
nare a mio fratello. fare perché Gesù non sia morto
Dammi la disponibili- que mutato il mio criterio di giudi- invano per lui?
tà, Signore, rendimi zio.
sereno davanti al tuo (H. Thielicke, Il discorso della monta-
progetto. Dammi au- Lo vedo ora con gli occhi della
tenticità, Signore: fa' gna, p. 79)
che io sappia baciare il pietà e comincio a capirlo, perché
lebbroso. E infine, Si- lo amo come il più povero dei fra-
gnore, dammi corag-
gio, perché sento le telli di Gesù Cristo.
gambe tremare
e il cuore battere forte. E mentre, sotto lo sguardo di Ge-
Ho tanta paura Signo- sù, cresce per me la dignità di
re, ma so che tu sei
vicino a me. quest’uomo, fratello anche lui di
(Ivan Bodrozic) Cristo, mi si presenta spontanea
un’altra domanda: che cos’è che

Non di solo pane Decima settimana Tempo ordinario - Numero 945 pagina 12
Santi del Giorno: Beato Guido da Cortona,
sacerdote; beata Florida Cevoli, religiosa.
Niente crea e diffonde armonia come la
contemplazione silenziosa di ogni cosa e, in particolare,
dei luoghi del cuore, che, senza sosta, tracciano i nostri
Venerdì
Giugno
10^ settimana tempo ordinario
12
percorsi nel mondo. (S. Giommoni)
TO
Il Santo del Giorno: san Gaspare Luigi Bertoni
Parola di Dio
Ogni epoca ha bisogno di guide e maestri che indichino la strada
in briciole da percorrere in mezzo alle difficoltà per costruire una società
basata sulla pace e sulla giustizia, dove nessuno rimanga indietro.
Fu questa l'opera più preziosa di san Gaspare Luigi Bertoni, sa-
cerdote, fondatore ed educatore. Era nato nato a Verona il 9 ot-
Scoprire e incontrare Dio
tobre 1777 e nel 1795 entrò in Seminario, ma due anni dopo la
Pagina curata da don Luciano
città venne invasa da Napoleone e lui si dedicò all'assistenza dei
“...il Signore non era nel fuoco. Dopo il malati e dei feriti. Nel 1800 divenne prete e gli viene affidata la
fuoco, il sussurro di una brezza legge-
ra…..” (Re 19,9a.11-16) cura spirituale della gioventù. Nel 1808 era direttore spirituale
della nuova Congregazione delle Figlie della Carità, fondate da
Anche il profeta Elìa, di fronte
santa Maddalena di Canossa. Nel 1816 diede vita all'istituto reli-
alla manifestazione di Dio
comprende che nel suo com- gioso dei "Missionari apostolici in aiuto dei vescovi", gli
portamento c’è qualcosa che "Stimmatini". Morì a Verona il 12 giugno 1853; è santo dal 1989.
deve cambiare. Egli, che ha
sconfitto i profeti pagani e ha
fatto scendere un fuoco dal
cielo, deve capire che se vuole
davvero vedere Dio deve cer-
carlo nel modo giusto. Non si Vangelo Mt 5,27-32
deve più attendere la sua mani-
festazione nel fuoco, o nel ter- In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso
remoto o in fenomeni eclatan- che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico:
ti, come avevano visto gli anti- chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già com-
chi Israeliti: per entrare in co-
messo adulterio con lei nel proprio cuore. Se il tuo occhio
munione profonda con lui si
deve avere il coraggio di abita- destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti
re il silenzio e di ascoltare il conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto
soffio discreto del vento. Lì si che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la
riconosce la vera voce di Dio tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala
che parla nel profondo del
cuore. Per noi è lo stesso: sia- via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra,
mo così abituati a ricevere in- piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
formazioni che il silenzio ci Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto
spaventa. Ma è lì che dobbia- del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria
mo entrare, se vogliamo sco- moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all'a-
prire e incontrare colui che
pronuncia con amore il nostro dulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulte-
nome e ci attende per darci la rio»
sua benedizione.

Non di solo pane Decima settimana Tempo ordinario - Numero 945 pagina 13
Un tesoro da cercare …... Meditazione di don Luciano– Parroco di Bovegno

della vostra umanità? è riassunto in nove paro-


Debolezze, contraddi- le: amore, gioia, pace,
zioni, infedeltà, malvagi- magnanimità, benevolen-
tà, miserie, un insieme di za, bontà, fedeltà, mitez-
situazioni che indurreb- za, dominio di sé.
bero al pessimismo.
Come ogni tesoro che si
Ma in questa storia di rispetta, devo essere cer-
peccato e di morte mi cato, scavando nella vo-
sono calato per far na- stra creta incolta, con
scere una nuova vita, che fatica ma con la fiducia
Sono ben nascosto: chi non soccombe al male, che chi cerca trova.
sospetterebbe che in un che mira con costanza e
malandato recipiente si pazienza al bene.
trovi qualcosa di gran
Sono il tesoro da cui si
valore?
attinge saggezza antica e
Eppure è proprio così: novità creativa, sono lo
cosa appare a prima vista Spirito Santo il cui frutto

Preghiamo la
Parola Contemplo: All’ombra della misericordia
Vieni, Signore Gesù,
donaci l'intelligenza Potrebbe darsi che il mio vicino, il stra volta, misericordia da noi stes-
per vagliare ogni cosa
e la forza per scegliere mio prossimo, verso il quale uso si, contribuiamo a far si che questo
ciò che è buono. Do- misericordia, rientri in se stesso e nostro infelice mondo perda il suo
naci la capacità di esse-
re sempre lieti anche dica: come mai costui pensa e agi- veleno.
quando la tua parola, sce così? (H. Thielicke, Il discorso della montagna,
che innalza i piccoli e pp.81-82)
abbassa i forti, Che egli stesso, nella sua vita, ab-
ci pone contro la logi- bia sperimentato la misericordia
ca umana. Donaci di
consolare chi sta peg- che ora usa verso di me?
gio di noi, di conforta- Che abbia scoperto in se stesso
re chi soffre più di noi, tutto quello che di velenoso, di
di rallegrare chi ha me-
no gioia di noi, di farci brutto, di volgare c’è nella vita?
vicini a chi ha bisogno Camminando all’ombra della mise-
di noi. Amen!
(Tonino Lasconi) ricordia di Dio e irradiando, a no-

Non di solo pane Decima settimana Tempo ordinario - Numero 945 pagina 14
I santi del giorno: San Fandila di Cordova,
martire; sant'Aventino, eremita.

Il corpo può morire. Ma restano i messaggi che hai


mandato nella vita. Perciò il mio messaggio è questo:
credete nei valori. (Rita Levi Montalcini)
Sabato
Giugno
10^ settimana tempo ordinario
13
TO

Il santo del giorno: Sant’Antonio di Padova


Parola di Dio
in briciole Se c'è un messaggio prezioso per la Chiesa di oggi nell'e-
redità di sant'Antonio di Padova è l'invito a fare una
“teologia popolare”, cioè a saper parlare di Dio a tutti ma
sempre con il rigore e la profondità dei grandi studiosi. È
in questa capacità la “formula” della santità di questo fra-
Vangelo: Mt 5,33-37 te minore, dottore della Chiesa particolarmente caro alla
In quel tempo, Gesù disse ai suoi devozione popolare. Era nato a Lisbona attorno al 1195 e
il suo nome era Fernando di Buglione. A 15 anni entrò
discepoli: «Avete anche inteso tra i Canonici Regolari di Sant'Agostino, diventando pre-
che fu detto agli antichi: “Non te nel 1219. Nel 1220 arrivarono a Coimbra i corpi di cin-
giurerai il falso, ma adempirai que francescani decapitati in Marocco: il fatto colpì Anto-
nio a tal punto da spingerlo a entrare tra i Minori. Dopo
verso il Signore i tuoi giuramen- aver vissuto per un periodo nei pressi di Forlì, su manda-
ti”. Ma io vi dico: non giurate to di san Francesco fu predicatore in Romagna, nel nord
affatto, né per il cielo, perché è il Italia e in Francia; nel 1227 era provinciale dell'Italia Set-
tentrionale. Morì a Padova nel 1231.
trono di Dio, né per la terra, per-
ché è lo sgabello dei suoi piedi,
né per Gerusalemme, perché è la
città del grande Re. Non giurare Medita di don Luciano Vitton Mea
neppure per la tua testa, perché Ho conosciuto Cristo alla maniera umana quando lo consi-
non hai il potere di rendere bian- deravo un sovvertitore della legge e della tradizione dei padri
co o nero un solo capello. Sia e mi accanivo contro i suoi seguaci, convinto della mia giusti-
invece il vostro parlare: “Sì, sì”, zia. Ma poi l’incontro di Damasco mi ha temporaneamente
“No, no”; il di più viene dal Ma- chiuso gli occhi della testa e aperto per sempre quelli del cuo-
ligno». re, convincendomi del mio peccato, ma che anche questo Cri-
sto se l’era caricato su di sé per donarmi la sua giustizia.
Così sono nato un’altra volta, dall’alto come Gesù aveva
detto a Nicodemo, abitato dalla grazia e dall’amore di chi ha
dato la vita per me.
E ora non posso fare a meno di vivere in lui e per lui, affa-
ticandomi come annunciatore di grazia perché quanto è suc-
cesso a me si ripeta in tante altre esistenze, che sperimentino
di persona quanto misericordioso è il Signore.

Non di solo pane Decima settimana Tempo ordinario - Numero 945 pagina 15
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Settimanale di preghiera per la famiglia
7 giugno 2020 - Santissima Trinità -

Coordinatrice Anno XXII - n. 945


Fiorella Elmetti Domenica 7 giugno 2020
Anno A - Anno XXII - N° 945

Redazione Chiuso il 30/05/2020


don Luciano Vitton Mea, Numero copie 1350
don Carlo Moro, don Fabio Marini,
Stampato in proprio
don Diego Facchetti, Fiorella Elmetti,
Tiziana Guerini, Cristina Sabatti e Marina Tanfoglio

Grafica e stampa
don Luciano Vitton Mea

Ideato da
don Luciano Vitton Mea

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