Smettere di fumare con il metodo RESAP: Liberarsi dalla schiavitù della sigaretta in modo facile e indolore.
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Book preview
Smettere di fumare con il metodo RESAP - Francesco Varricchio
libro.
GIORNO 1
Tre precisazioni importanti su questo corso
Questo corso ti farà prendere consapevolezza del raggiro del quale sei vittima. Hai sempre pensato che smettere di fumare sia un'impresa difficile: ti dimostrerò che non lo è. Lo farò attraverso un'analisi razionale del fenomeno fumo
che ti aiuterà a vedere le cose dalla corretta prospettiva. E poi ti insegnerò una serie di tecniche che ti permetteranno di dire basta
a quella merda che continui a ficcarti nei polmoni. E dirai basta
senza soffrire. Uno dei principali ostacoli che ti impediscono di smettere è che fino a ora hai interpretato la tua dipendenza dal fumo in un'ottica completamente sbagliata e ciò ti ha limitato in tutti i tuoi tentativi di liberarti dalla sigaretta. Ti dimostrerò come la schiavitù di cui sei vittima è prettamente di natura psicologica. Capirai come tutto ciò che gira
intorno al fumo (dalle leggende alla pubblicità nascosta, alle credenze collettive) sia stato orchestrato ad arte per condizionarti a tal punto da non permetterti di liberartene. Questo corso ti guiderà lungo un percorso che ti consentirà di aprire gli occhi, di avere una sorta di rivelazione che ti farà capire perché non sei mai riuscito a smettere definitivamente e perché hai sempre trovato così difficile farlo. Una volta che avrai intuito il raggiro di cui sei vittima, avrai bisogno di qualche strumento per decondizionare la tua mente: questo corso ti insegnerà alcune tecniche validissime e semplici da applicare che ti aiuteranno a disinnescare i meccanismi psicologici che ti procurano sofferenza quando decidi di smettere di fumare. A quel punto il quadro sarà più chiaro e non avrai alcuna paura di chiudere definitivamente con il fumo, perché saprai perfettamente come fare, avrai gli strumenti giusti per riuscirci e saprai di poterlo fare senza alcuna sofferenza. Anzi è veramente molto probabile che nel farlo proverai euforia, gioia e un piacevolissimo senso di liberazione. Sappi fin da subito che l'astinenza fisica ti provoca solo dei lievissimi disagi nei 15-20 giorni successivi all'ultima sigaretta. Il resto lo fa la tua mente. Ripeto: il resto lo fa solo la tua mente, completamente condizionata dai messaggi che ha ricevuto in anni e anni di condizionamenti. So che ti può risultare difficile crederlo, ma ti chiedo un primo atto di fiducia. La dipendenza dal fumo è in larga parte causata dai condizionamenti mentali ai quali sei stato sottoposto per decenni. Questo ci dà un grande vantaggio: liberando la mente da questi condizionamenti con le tecniche che ti esporrò, non avrai più nulla da temere rinunciando al fumo.
Perché fino a ora non sei riuscito a smettere? È probabile che tu abbia già cercato di smettere di fumare prima di imbatterti in questo libro. Di solito chi si decide a cercare un aiuto esterno per smettere di fumare, ha già sperimentato il classico metodo della forza di volontà e, come accade alla maggior parte delle persone che lo utilizzano, ha fallito. In cosa consiste il metodo della forza di volontà? Consiste semplicemente nel resistere, resistere e resistere finché si può: è un'attività così stressante che basta un semplice pretesto per arrendersi. E tutto ricomincia come prima. La forza di volontà funziona raramente, qualsiasi sia l'obiettivo che intendiamo raggiungere. Supponiamo che io decida razionalmente di dover fare attività fisica, ma non provo alcun desiderio di farla. Allora mi appello alla forza di volontà. Si crea un immaginario tiro alla fune dove a un capo c'è il comportamento al quale sono legato e all'altro capo c'è la forza di volontà che cerca di cambiare il comportamento sbagliato. Di solito siamo così legati alle nostre abitudini che, dall'immaginario tiro alla fune, la forza di volontà ne esce il più delle volte sconfitta. Nel caso del fumo la possibilità di fallire è ancora più probabile perché quando lottiamo contro una nostra abitudine andiamo inevitabilmente sotto stress e consumiamo molte risorse psichiche. Cosa succede quando siamo stressati psicologicamente? Aumenta il nostro desiderio di fumare! Ecco che la forza di volontà, quando la usiamo per smettere di fumare, parte da una posizione ancor più svantaggiata e nel tiro alla fune
risulterà il più delle volte perdente. C'è una massima molto divertente sul celebre libro di Allen Carr in cui un paziente afferma: Sono certo che riuscirei a smettere di fumare facilmente, se solo potessi fumare mentre lo faccio...
.
Ma si può cambiare senza utilizzare la forza di volontà? Certo che si può! Sicuramente a oggi avrai raggiunto degli obiettivi e avrai attuato negli anni una serie di cambiamenti nella tua vita: mi risulta difficile credere che ogni volta tu abbia usato la forza di volontà per raggiungere un risultato. E come sei riuscito a farlo? Lo hai fatto perché sono intervenute forze diverse, che sveleremo a poco a poco e che sono proprio quelle forze di cui ci serviremo per raggiungere l'obiettivo di respirare solo aria pura
.
Prima precisazione importante
Questo metodo non ti chiede di far ricorso alla forza di volontà per riuscire a smettere di fumare: nessuno scontro all'ultimo sangue con te stesso, nessun sacrificio nel dover lottare contro le tue abitudini e i tuoi comportamenti.
Su cosa fanno leva queste nuove risorse che utilizzeremo per smettere di fumare? Non temere, non ti farò nessun elenco delle malattie a cui potrai andare incontro continuando a fumare. Non snocciolerò statistiche sui decessi, né fredde tabelle su tutte le conseguenze del fumo. Questo non servirebbe assolutamente a niente. Del resto ogni volta che compri un pacchetto di sigarette leggi che il fumo uccide
, che ti provoca il cancro
eppure ciò non ha mai sortito alcun effetto. Anzi, quando ti soffermi a riflettere sulle conseguenze che il fumo ha sulla tua salute... cosa ti succede? Ti impaurisci, ti innervosisci, vai sotto stress! E qual è il tuo rimedio più immediato contro il nervosismo e lo stress? Ovviamente la sigaretta! Quindi quanto più ti dicono che il fumo ti uccide, tanto più ti fanno andare in bestia e tanto più ti impongono
di fumare per alleviare l'arrabbiatura.
Sono convinto che la maggior parte dei pubblicitari a cui affidano campagne contro il fumo abbiano una caratteristica in comune: non hanno mai acceso una sigaretta in vita loro. Me li immagino nelle loro sale riunioni intenti a progettare sulle loro lavagne le scene più raccapriccianti e terrificanti da proporre al pubblico fumatore. E puntualmente tali campagne non raggiungono mai il risultato sperato. Credo che se da domani iniziassero a scrivere sui pacchetti di sigarette una frase del tipo: Se smetti di fumare guadagnerai una condizione meravigliosa, ti sentirai rinato e riscoprirai di nuovo il sapore della vita
(che tra l'altro è una affermazione assolutamente vera) probabilmente riuscirebbero a smettere di fumare molte più persone in un solo giorno di quante non ne riescano a farlo in due mesi.
Si cerca di far smettere le persone dando loro una presunta arma (la paura per le malattie) che in realtà fa sprofondare il fumatore in uno stato di ansia e frustrazione. E l'unico rimedio che il fumatore conosce contro l'ansia e la frustrazione è... il fumo stesso. Un circolo infernale dal quale il povero fumatore non uscirà mai, a meno che non si renda conto di essere vittima di questa trappola.
Seconda precisazione importante
Niente paura: non dovrai sorbirti terrificanti bollettini che parlano di morte e di malattie. il mio metodo ha come obiettivo quello di farti smettere di fumare, non di legarti ancora di più a questa terribile schiavitù.
Non dovrai utilizzare surrogati di nessun tipo: non avrai bisogno di cerotti o di chewing-gum alla nicotina, nessuna sigaretta elettronica, niente caramelle per ingannare la mente. Questi strumenti non servono per aiutarti a smettere, ma per fare in modo che tu rimanga ancora più legato al fumo. Lo so che sto facendo una serie di affermazioni che vanno contro ciò che hai sempre ritenuto vero fino a questo momento, ma riflettici un po’ per qualche istante: quando dottori e luminari della scienza, quando la pubblicità e tutto il mondo che ti sta intorno fa passare l'idea che per smettere di fumare hai bisogno di assumere nicotina attraverso una gomma o devi ingannarti con una sigaretta finta, quale convinzione si crea nella tua mente? Diventi sempre più convinto che smettere di fumare sia qualcosa al di fuori della tua portata; ti convinci che smettere di fumare sia come scalare una montagna enorme, tanto da aver bisogno di vari surrogati per raggiungere il tuo scopo. Ciò non fa altro che demoralizzarti ancor di più e convincerti di quanto sia difficile smettere. E questa convinzione condizionerà inevitabilmente la tua mente. Vedremo più avanti quanto le nostre convinzioni sbagliate sul fumo siano la reale causa dell'incapacità di smettere: è proprio per il nostro bisogno innato di restare coerenti con ciò in cui crediamo che non riusciamo a trovare le risorse per smettere di fumare.
Ecco che tali surrogati rendono ancora più difficile smettere, perché fanno passare il concetto che tutto si riduca all'assunzione fisica della nicotina, quando invece il vizio del fumo è puramente psicologico e va affrontato in modo completamente diverso. Possiamo indubbiamente affermare che chi è riuscito a smettere utilizzando gomme e cerotti, c'è riuscito non grazie a
ma nonostante
questi surrogati. Ancora una volta questi espedienti orchestrano una trappola che ingabbia ancora di più il fumatore e lo lega alle sue abitudini.
Terza precisazione importante
Smetterai di fumare in modo indolore e piacevole e non perché assumerai nicotina da altre fonti o perché dovrai far ricorso a surrogati di vario tipo.
Ora partiamo dalla tua attuale condizione. Sei un fumatore e non riesci a liberarti da questo vizio. Probabilmente hai già provato altre volte a smettere, ma presto o tardi sei ricaduto nella trappola. Vorrei che tornassi a crearti un'immagine mentale che useremo più volte durante questo nostro viaggio e che ti ho già anticipato nelle pagine precedenti: considerati come un carcerato chiuso in una gabbia. So che non è una scena molto bella da immaginare, ma in fondo lo sai perfettamente che il vizio del fumo ti tiene prigioniero. So anche che tu non hai nessuna colpa per essere finito in questa gabbia: purtroppo non eri a conoscenza della trappola che ti era stata preparata. Allora dedica qualche secondo a rappresentare la tua attuale condizione in questo modo: immagina te stesso chiuso in una gabbia in cui le sbarre non sono fatte di ferro, ma di fumo. Rappresenta le sbarre verticali come delle colonne di fumo, lo stesso fumo che esce dalle tue sigarette. Sei in una gabbia di fumo. In quanto tale se metti la mano di taglio riesci addirittura a farla passare attraverso le sbarre, perché il fumo è inconsistente ed effimero. È effimero proprio come i condizionamenti mentali che ti tengono imprigionato. Allo stato attuale sei ancora rinchiuso nella tua gabbia con le sbarre di fumo. Io ti darò la chiave per aprire questa gabbia.
Le nove verità sul fumo
Prima ancora di descrivere il metodo respiro solo aria pura
e tutte le tecniche che lo contraddistinguono è necessario fare alcuni chiarimenti su alcune leggende
e opinioni comuni
relative al fumo. È probabile che tu sia convinto di tante cose, come del fatto che la sigaretta ti rilassa o ti aiuta a trovare la concentrazione o che il desiderio della sigaretta non svanirà nemmeno dopo anni dall'ultima boccata. Moltissime di queste informazioni di cui ritieni di essere convinto sono palesemente false. Questa prima sezione servirà a fare un po’ di luce su questi aspetti. Capisco che non sarà facile convincerti con poche parole della veridicità di ciò che andrò a raccontarti. Ma ciò che mi interessa in questa fase è stimolarti a insinuare qualche dubbio nelle tante convinzioni sbagliate che hai relativamente al fumo. Voglio metterti la pulce nell'orecchio in modo da invitarti a vedere le cose da un altro punto di vista. Dopo questa prima fase passeremo al metodo vero e proprio, elencando tutti gli esercizi e le tecniche che ti consentiranno di raggiungere l'obiettivo di respirare solo aria pura
in modo facile e indolore.
La verità sul perché hai preso il vizio del fumo e perché continui a fumare
Qual è l'effetto della nicotina sul nostro organismo? Normalmente il nostro organismo non ha bisogno di nicotina. Renditi conto che chi non ha mai fumato, non avverte il bisogno di farlo. Sembra un'affermazione banale, ma non è così. Ci sono dei fumatori talmente presuntuosi da pensare che i non fumatori
soffrano come cani perché non hanno un sistema per premiarsi ogni tanto. Credono che i non fumatori
siano degli insoddisfatti cronici perché non sono in grado di provare i piaceri della vita; e questo solo perché non fanno uso di sigarette, cioè non sono dei tossicodipendenti. Non so da quanto tempo fumi, ma dovrebbe esserti facile ricordare il periodo precedente a quando hai iniziato a fumare: hai forse acceso la prima sigaretta perché avvertivi la mancanza di qualcosa? L'hai forse accesa perché ti sentivi nervoso ed hai pensato che avessi bisogno di qualcosa per calmare i tuoi nervi? L'hai forse accesa perché non riuscivi a trovare la soluzione a un problema ed hai pensato di aver bisogno di una sigaretta per ottenere maggiore concentrazione? Seppur tu avessi acceso la prima sigaretta per questo motivo, l'avresti buttata dopo qualche secondo: penso che ricorderai il senso di nausea, la tosse irrefrenabile, il senso di soffocamento che hai avvertito quando hai fumato le prime sigarette. Il tuo organismo che fino a quel momento aveva inalato solo aria pura, si vedeva improvvisamente costretto a fare i conti con una dose massiccia di veleni alla quale non era abituato. Ed è perfettamente normale che tu abbia avvertito un senso di nausea o abbia iniziato a tossire. Quindi di sicuro la prima sigaretta non ti avrebbe aiutato a rilassarti o a trovare la concentrazione, ma ti avrebbe innervosito ancora di più.
Ma allora perché hai iniziato a fumare? Perché sentivi il bisogno di un premio durante la giornata? Perché non sapevi come ingannare il tempo davanti alla TV? No, probabilmente hai iniziato a fumare perché avevi bisogno di sentirti grande. Perché i messaggi subliminali che provenivano dai film, dai media e da tutto l'ambiente circostante, ti facevano associare il gesto di fumare all'immagine di una persona forte e adulta, perfettamente integrata nel gruppo dei pari. E forse non avrai dimenticato il tuo senso di delusione quando, dopo aver tirato la prima boccata, hai pensato: Quanto fa schifo questa merda! Come diavolo fanno le persone a fumarsene 20 o 30 al giorno!
.
Ma paradossalmente è proprio questo che ti ha fregato: se il fumo ti fosse piaciuto avresti intuito fin da subito il rischio a cui saresti andato incontro. E invece proprio quel senso di disgusto che hai provato nei primi tempi ti ha fatto capire che non si diventa un duro così facilmente
. Dovevi continuare a fumare, inalare quei veleni anche se ti facevano schifo. Perché solo superando questa prova di sopportazione potevi essere all'altezza di tutti quelli che fumavano abitualmente. E se qualche adulto ti faceva notare che, continuando a sfumacchiare, prima o poi non saresti più riuscito a smettere? Ricordi cosa rispondevi? No, io mi so controllare! Io il vizio non lo prenderò mai!
. E mentre lo dicevi ne eri assolutamente convinto! Ed era logico che tu ne fossi convinto, perché ti faceva talmente schifo cacciarti quella merda nei polmoni che mai avresti pensato di poterti abituare a una cosa del genere! Ed hai continuato a fumare con questa convinzione, anche perché il tuo organismo ti dava continui segnali che quel fumo nero e puzzolente che inalavi era insalubre e ti faceva stare male: la tosse, come il vomito, sono dei meccanismi del nostro organismo che ci segnalano appunto che quelle sostanze che ingeriamo o inaliamo sono dannose e vanno quindi espulse dal nostro corpo. Ma tu continuavi imperterrito a violentare il tuo organismo: il desiderio di sentirti grande e parte di quel gruppo di amici in cui tutti facevano quelle esperienze, era ben più forte dei segnali lanciati dal tuo corpo. E col passare del tempo non hai lasciato alcuna scelta al tuo organismo se non quella di adeguarsi a questa situazione traumatica. Il tuo corpo ha intuito che era inutile farti capire quanto schifose e dannose fossero le sigarette e dopo un po’ di tempo si è arreso. Ha pertanto avviato dei processi di adeguamento: ha gradualmente limitato il tuo senso del gusto e dell'olfatto per impedire che tu potessi sentire quel tanfo e quel sapore di bruciato che avvertivi all'inizio. Poi ha educato i tuoi polmoni a non tossire più, perché ormai non c'era più modo di farti capire quanto fosse dannoso il fumo della sigaretta. Il tuo inconscio sapeva perfettamente quanto fosse importante per te dimostrare agli altri di saper fumare
per cui ha fatto una scelta. E probabilmente c'è stato un momento ideale in cui il tuo inconscio ha esclamato: "Al diavolo i meccanismi di protezione dell'organismo! Bisogna adeguarsi a questo veleno, perché il ‘signorino’ ha bisogno di sentirsi