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a) Natura: scienza dell'ente esteso in quanto immaginabile «Quaedam vero sunt, quorum iudicium non dependet ex his quae sen-
su percipiuntur, quia quamvis secundum esse sint in materia sensibili,
- La matematica ha come oggetto la quantità tamen secundum rationem diffinitivam sunt a materia sensibili abstrac-
- La quantità si conosce indirettamente tramite i sensi es- ta. Iudicium autem de unaquaque re potissime fit secundum eius diffini-
terni (è un sensibile per se comune), attraverso le qualità tivam rationem. Sed quia secundum rationem diffinitivam non abstra-
hunt a qualibet materia, sed solum a sensibili et remotis sensibilibus
sensibili condicionibus remanet aliquid imaginabile, ideo in talibus oportet quod
- La quantità è l’oggetto proprio e primario dell’immagina- iudicium sumatur secundum id quod imaginatio demonstrat. Huiusmodi
zione autem sunt mathematica. Et ideo in mathematicis oportet cognitio-
nem secundum iudicium terminari ad imaginationem, non ad sen-
- Le nozioni matematiche fanno riferimento diretto all’im- sum, quia iudicium mathematicum superat apprehensionem sensus.
maginazione, e indiretto alla sensazione e alla realtà esis- Unde non est idem iudicium quandoque de linea mathematica quod est
tente; i giudizi matematici terminano nell’immaginazione de linea sensibili, sicut in hoc quod recta linea tangit sphaeram solum
secundum punctum, quod convenit rectae lineae separatae, non autem
rectae lineae in materia, ut dicitur in I De Anima» (In Boeth. de Trin.,
q.6 a.2).
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Qualche applicazione del teorema di Talete: Qualche applicazione del teorema di Talete:
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E nell’identità di Eulero:
Quadro dei diversi tipi di numeri: Una riflessione teológico-pastorale sulla matematica:
«Il grande Galileo ha detto che Dio ha scritto il libro della
natura nella forma del linguaggio matematico. Lui era con-
vinto che Dio ci ha donato due libri: quello della Sacra Scrit-
tura e quello della natura. E il linguaggio della natura –
questa era la sua convinzione – è la matematica, quindi
essa è un linguaggio di Dio, del Creatore.
Riflettiamo ora su cos'è la matematica: di per sé è un siste-
ma astratto, un'invenzione dello spirito umano, che come
tale nella sua purezza non esiste. È sempre realizzato ap-
prossimativamente, ma - come tale - è un sistema intellet-
tuale, è una grande, geniale invenzione dello spirito umano.
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«La cosa sorprendente è che questa invenzione della nostra «Adesso ci sono anche teorie del caos, ma sono limitate,
mente umana è veramente la chiave per comprendere la perché se il caos avesse il sopravvento, tutta la tecnica di-
natura, che la natura è realmente strutturata in modo ma- venterebbe impossibile. Solo perché la nostra matematica è
tematico e che la nostra matematica, inventata dal nostro affidabile, la tecnica è affidabile. La nostra scienza, che
spirito, è realmente lo strumento per poter lavorare con la rende finalmente possibile lavorare con le energie della na-
natura, per metterla al nostro servizio, per strumentalizzar- tura, suppone la struttura affidabile, intelligente della mate-
la attraverso la tecnica. In questo senso mi sembra proprio ria. E così vediamo che c'è una razionalità soggettiva e una
che la matematica - nella quale come tale Dio non può ap- razionalità oggettivata nella materia, che coincidono.
parire - ci mostri la struttura intelligente dell'universo.
«Naturalmente adesso nessuno può provare - come si pro- e) Crisi della matematica (s. XIX):
va nell'esperimento, nelle leggi tecniche – che ambedue La razionalità della matematica è messa in dubbio da parte
siano realmente originate in un'unica intelligenza, ma mi di nuovi sistemi che negano alcuni principi della matemati-
sembra che questa unità dell'intelligenza, dietro le due in- ca classica:
telligenze, appaia realmente nel nostro mondo. E quanto
più noi possiamo strumentalizzare il mondo con la nostra - le geometrie non euclidee:
intelligenza, tanto più appare il disegno della Creazione». + iperbolica (J. Bolyai, N. Lobacevskij): pseudosfera;
molte rette parallele (angolo acuto)
Benedetto XVI, Incontro con i giovani in piazza san Pietro,
giovedì 6 aprile 2006 + elittica (B. Riemann): esclude l’esistenza di rette
parallele (angolo ottuso)
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- teoria degli insiemi Con questi nuovi sviluppi si mette in crisi il valore oggettivo
dei principi matematici (si riducono a ipotesi convenzionali,
con l’unica condizione della coerenza)
f) Fondazione della matematica. Correnti:
- logicismo (G. Frege, B. Russell, A.N. Whitehead): si
riduce la matematica alla logica
- intuizionismo (L.E.J. Brouwer, H. Weyl, A. Heyting): base
intuitiva, e costruzione (costruttivismo)
- assiomatica formalista (D. Hilbert): insieme completo e
coerente di assiomi.
Condizioni: Conclusioni:
+ completezza (non ricorrere a elementi estranei) + ci sono parti essenziali della matematica che non sono
formalizzabili
+ coerenza: non deducibilità di proposizioni contraddittorie + la assiomatica non è sufficiente per fondare la matema-
Difficoltà: tica
+ dimostrare la coerenza interna del sistema + per risolvere il problema della fondazione della mate-
matica bisogna prendere in considerazione il valore conos-
Secondo il teorema di Gödel (1931), questo non è possi- citivo della matematica.
bile Come si giustifica questo?
+ questione della decibilità di appartenenza al sistema - i suoi concetti fondamentali si ottengono per astrazione
Church (1936): ci sono sempre espressioni indecidibili a partire dell'esperienza sensibile.
- i suoi primi principi sono delle verità per se nota.
Due tendenze: Oggi si tende alla matematizzazione della logica (cf. la logi-
- logica simbolica (matematizzazione della logica); calco- ca simbolica: si trasforma il ragionamento logico in un cal-
lo proposizionale (cf. R. Llull; G. Leibniz) colo matematico; considerazione puramente formale. Ma
anche la logica ha un contenuto irriducibile (il pensiero) e
- logica matematica (riduzione della matematica alla logi-
delle leggi specifiche.
ca: logicismo; cf. Frege, Peano, Russell)
Valutazione:
- reciprocità matematica-logica (a ragione della sua vici-
nanza), per il carattere formale di ambedue
- ma sono due scienze specificamente diverse, irriducibi-
li; la matematica ha un contenuto specifico: la quantità; co-
sì come anche la logica: il pensiero e le sue leggi.