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Kawuaru durante la sua vita terrena era un cinocefalo fenrir che ha consacrato la sua vita a
debellare ogni forma di male dal piano terreno. Non si è mai votato ad una divinità in
particolare, ma ha servito sotto tutte come implacabile segugio che inseguiva senza sosta le
prede .
Le sue imprese terrene sono narrate in forma orale dalle varie tribù di cinocefali sparse per il
mondo conosciuto, ma la vera impresa che lo ha consacrato a divinità minore è stata quella
che lo vedeva a capo di una spedizione contro un culto che mirava a distruggere l’intero
pantheon tramite un antico rituale.
Le divinità stesse non poterono intervenire per fermare questa antica magia, poiché ,secondo
le leggende , il culto stesso era riuscito a celarsi ai loro occhi e a nascondere la loro presenza
in un piano tra i piani.
Kawuaru fattosi carico del fatto che sarebbe stata la sua ultima impresa, si mise sulle tracce
del culto, mentre una potente armata di paladini di ogni divinità si preparava a raggiungerlo.
Non fu facile, ma il segugio riuscì a rintracciare il punto di ancoraggio dell’inter-piano a quello
materiale.
Purtroppo il tempo stringeva e dopo aver segnalato la posizione si infiltro al suo interno
armato solo con le sue due spade , Sole e Luna.
Raggiunto l’inter-piano una forte luce verde si libero in aria iniziando a fuori uscire sul piano
materiale, il rituale era iniziato e spezzo il legame divino con il piano materiale.
Subito si lancio contro i cultisti posti a difesa del luogo su cui gli alti prelati stavano portando a
compimento il rituale. Fendente dopo fendete si fece strada , ma tanti ne sferrava altrettanti
ne subiva, nessuno avrebbe potuto affrontare da solo l’intero culto, ma lui, solo lui, riuscì a
sopportare tutto.
Ormai stremato giunse dai prelati ,che iniziarono ad assaporare la vittoria.
Così tirandosi su con Sole , guardandone il filo ormai smussato e ricoperto di sangue, strinse
Luna , ormai spezzata a meta, saldo la presa di entrambe e con un potente ululato richiamo in
se tutte le forze che gli erano rimaste e si lancio in quello che fu il suo ultimo grande assalto.
Il rituale fu momentaneamente interrotto grazie al suo ultimo respiro ,permettendo ai
paladini di riavere i poteri divini. Subito l’esercito subentro portando a termine l’impresa.
I resti di Kawuaru furono posti in un mausoleo in cima ad una montagna. Si narra che giorno
dopo giorno ogni divinità abbia fatto visita al luogo di sepoltura donandogli un po’ del loro
potere e all’alba del 31simo giorno un forte ululato è riecheggiato dalla vetta, quel giorno fu
elevato a divinità minore, col suo nome e il titolo di Segugio divino , colui che insegue il male
fino alla morte.
DOG-mi
Allineamento: Neutrale-Buono
Appare spesso sotto forma di lupi grigi di diverse dimensioni privi dell’occhio sinistro e dal
folto manto , raramente assume la sua vera forma terrena, sia nei sogni che nelle visioni che
sul piano materiale.
I cuccioli sono tutti coloro che non hanno intrapreso ancora il cammino lungo la via di
Kawuaru, quindi tra questi rientrano tutti gli estranei e i giovani cinocefali di famiglie votate
al culto. Una volta raggiunta la maggiore età questi compiono un rito.
Davanti a loro viene posta una spada e un bastone, scegliendo la spada si entra nei segugi
dopo aver portato a termine una prima caccia, mentre scegliendo il bastone si entra nei
maestri dopo aver meditato a lungo sulle parole tramandate e sui dogmi.
I segugi sono i servitori armati di Kawuaru che si mettono a disposizione delle divinità del
bene.
Sono divisi in tre categorie : fiutatori , mastini e segugi. Ogni cucciolo entra come fiutatore e
solo dopo aver compiuto diverse caccie diventa prima mastino e poi segugio.
I maestri sono coloro che tramandano il culto. Essendo solo in via orale, il loro compito è
quello di imparare tutte le imprese , le parole e i dogmi , per poi poterle tramandare a loro
volta e dispensare ai cuccioli il sapere .
Sono divisi in tre categorie: studenti, istruiti e maestri. Ogni cucciolo entra come studente del
culto e dopo anni e anni passati a studiare e interpretare le varie parti del culto diviene prima
istruito e poi maestro.