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Guida tecnica
E X T R A O R D I N A R Y S I Z E S
22 MOVIMENTARE LE CASSE
22 Carico delle casse
I FORMATI IN GAMMA
3
Le lastre di grandi
dimensioni
Grandi formati
e solide proprietà
tecniche.
Resistente
Non assorbe acqua. all’abrasione
profonda.
Resistente Ignifugo.
ai carichi di rottura.
4
Extraapplications
E X T R A O R D I N A R Y S I Z E S
5
Sistemi di imballaggio
I CAVALLETTI CAVALLETTO
E LE CASSE
CASSA
7
Sistemi di imballaggio
m2 Kg Pz m2 Kg Kg
160x320 cm
5,12 74,14 44 225,28 210,00 3.472
63”x126”
193,5
160x160 cm
0
30
120x240 cm
2,88 41,70 44 126,72 158,00 1.993
48”x96”
153,5
120x120 cm
0
25
8
Sistemi di imballaggio
9
Sistemi di imballaggio
m2 Kg Pz m2 Kg Kg
37 160x320 cm
5,12 74,14 14 71,68 140,00 1.178
5 63”x126”
175 34
40 120x240 cm
2,88 41,70 20 57,60 100,00 934
13 48”x96”
6 264
40,4 160x160 cm
2,56 37,07 24 61,44 71,80 962
63”x63”
173 2,6
,6 18
10
Sistemi di imballaggio
11
Sistemi di imballaggio
ML PZ m2 Kg Lastre m2 Kg
40,9 80x160 cm
1 1,28 18,60 30 38,40 606
31”1/2x63”
97 168
Scatole m2 x Kg x
x pallet pallet pallet
64,7
120x120 cm
2 2,88 41,70 24 69,12 1.057
48”x48”
143
123
12
Sistemi di imballaggio
Imballi
FORMATO cm SPESSORE TIPOLOGIA IMBALLO LASTRE m2 KG TARA
CASSA
345x175x37 cm 14 71,68 1.178 140,00
160x320 6 mm
CAVALLETTO 44 225,28 3.472 210,00
330x75x193,5 cm
CASSA
182,6x173,6x40,4 cm 24 61,44 962 71,80
160x160 6 mm
CAVALLETTO 88 225,28 3.472 210,00
330x75x193,5 cm
CASSA
20 57,60 934 100,00
264x136x40 cm
120x240 6 mm
CAVALLETTO
44 126,72 1.993 158,00
250x75x153,5 cm
PALLET SPECIALE CON SPONDE
80x160 6 mm 168x97x40,9 cm 30 38,40 606 45,00
FORMATO cm SPESSORE TIPOLOGIA IMBALLO PZ. x SCAT. m2 x SCAT. KG x SCAT. SCAT. x PAL. m2 x PAL. KG X PAL.
13
Movimentare i cavalletti
CARICO
DEI CAVALLETTI
NEI CONTAINER
14
Movimentare i cavalletti
Carico dei CAVALLETTI nei container
CAVALLETTI FINO A 160x320 cm
• Un container da 20’ può contenere un massimo di n.3
cavalletti da posizionare al centro in modo da bilanciare
il peso.
• Un container da 40’ vuoto è caricabile solo tramite
rampa.
Può contenere un massimo di n.9 cavalletti.
15
Sistemi di imballaggio
Schemi di carico per container
CONTAINER 20 PIEDI
136x264x40 120x80 120x80
120x80 120x80 3 PALETTE 3 PALETTE
175x345x37 3 PALETTE 3 PALETTE 4 CASSE
5 CASSE
3 PALETTE
3 PALETTE
3 PALETTE
120x80
120x80
120x80
120x80 120x80 136x264x40
3 PALETTE 3 PALETTE 4 CASSE
3 PALETTE
3 PALETTE
120x80
120x80
120x80
16
Sistemi di imballaggio
Schemi di carico per container
CONTAINER 40 PIEDI
120x80 120x80
3 PALETTE 3 PALETTE
3 PALETTE
3 PALETTE
3 PALETTE
120x80
120x80
120x80
176x345
5 CASSE
3 PALETTE
3 PALETTE
3 PALETTE
120x80
120x80
120x80
176x345
5 CASSE
120x80 120x80
3 PALETTE 3 PALETTE
3 PALETTE
120x80
5 CASSE
3 PALETTE
3 PALETTE
75x330 75x330
3 PALETTE
120x80 120x80
120x80
120x80
120x80
1 CAVALLETTO 1 CAVALLETTO 3 PALETTE 3 PALETTE
75x330 75x330
3 PALETTE
3 PALETTE
3 PALETTE
120x80
120x80
120x80
1 CAVALLETTO 1 CAVALLETTO
120x80 120x80
75x330 75x330 3 PALETTE 3 PALETTE
1 CAVALLETTO 1 CAVALLETTO
3 PALETTE
120x80
136x264 136x264 136x264 136x264
5 CASSE 5 CASSE 5 CASSE 5 CASSE
17
Movimentare i cavalletti
Tipologie di CAVALLETTI in funzione del formato
Dati CAVALLETTI Per 120x240 cm Per 160x320 cm
Formato Formato Formato Formato
120x240 cm 120x120 cm 160x320 cm 160x160 cm
Numero massimo di cavalletti in 1 container da 20’ 6 6 3 3
m2 per cavalletto 126,72 126,72 225,28 225,28
Pz per cavalletto 44 88 44 88
Peso totale per cavalletto 2.015>2.045 kg 2.015>2.045 kg 3.494>3.536 kg 3.494>3.536 kg
Larghezza cavalletto 250 250 330 330
Profondità cavalletto 75 75 75 75
Altezza cavalletto 153,5 160 193,5 193,5
Peso lastra (Kg/cad) 27,5 13,8 73,5 36,8
Peso cavalletto a vuoto (Kg/cad) 158 163 210 210
Sovrapponibilità no no no no
18
Movimentare i cavalletti
Carico dei cavalletti su autocarro
IMPORTANTE
Una volta caricate sul camion, si raccomanda l’uso di corde,
fasce di nylon o juta installate utilizzando gli appositi tenditori.
19
Movimentare i cavalletti
Schemi di carico per autocarri
BILICO MOTRICE
13,6 7,5 6,2
2,5
5 CASSE 5 CASSE 5 CASSE 5 CASSE 5 CASSE 5 CASSE
2,5
4 CASSE 4 CASSE 4 CASSE 4 CASSE 4 CASSE 4 CASSE 4 CASSE 4 CASSE 4 CASSE
2,5
1 CAVALLETTO 1 CAVALLETTO 1 CAVALLETTO 1 CAVALLETTO 1 CAVALLETTO 1 CAVALLETTO
75x330x193,5 75x330x193,5 75x330x193,5 75x330x193,5 75x330x193,5 75x330x193,5
1 CAVALLETTO 1 CAVALLETTO 1 CAVALLETTO 1 CAVALLETTO 1 CAVALLETTO 1 CAVALLETTO
2,5
20
Movimentare i cavalletti
Tipologie di CASSE in funzione del formato
Dati CASSE Per 120x240 cm Per 160x320 cm Per 160x160 cm
Formato Formato Formato
120x240 cm 160x320 cm 160x160 cm
Numero massimo di casse in 1 container da 20’ 10 5 15
m2 per cassa 57,6 71,68 61,44
Pz per cassa 20 14 24
Peso totale per cassa 934 kg 1.178 kg 962 kg
Larghezza cassa 264 345 182,6
Profondità cassa 136 175 173,6
Altezza cassa 40 37 40,4
Peso lastra (Kg/cad) 41,70 74,12 37,07
Peso cassa a vuoto (Kg/cad) 100 140 71,80
Sovrapponibilità massima 10 10 10
21
Movimentare le casse
CARICO
DELLE CASSE
22
Movimentare le casse
Carico delle CASSE
Movimentazione della cassa
sul lato lungo (A)
(opzione raccomandata)
Si raccomanda l’uso di forche lunghe almeno 1,6 m
allargandole al massimo per sfruttare la maggior superficie
possibile della cassa. (A)
Movimentazione della cassa
sul lato corto (B)
Si raccomanda l’uso di forche lunghe almeno 2,8 m
allargandole al massimo per sfruttare la maggior superficie
possibile della cassa.
(B)
23
Movimentare le lastre sul cantiere
LE ATTREZZATURE
Per la movimentazione delle lastre, dall’estrazione in cassa Sistema di barre dotate
fino alla posa a muro o a pavimento, si raccomanda l’uso di ventose per il formato
di apposite attrezzature specificatamente studiate per la 160x320 cm e sottoformati.
movimentazione di grandi lastre. L’applicazione di questo strumento
alla lastra ne aumenta la rigidità e
ne permette la movimentazione in
sicurezza da un luogo all’altro nel
cantiere utilizzando l’apposito carrello.
elettrici o idrici.
24
Movimentare le lastre sul cantiere
160x320 cm 1 4
Sistema di barre
dotate di ventose
120x240 cm 1 2
2 2 Barra 160 cm
160x160 cm
con n. 2
ventose vacuum
80x160 cm 1 2 15 cm
120x120 cm 4 2
Ventosa vacuum
15 cm
60x120 cm 2 1
80x80 cm 1 1 Biventosa
25
Movimentare le lastre sul cantiere
Guarda il video
PROCEDURA 1) 2) 3) 4) !)
DI ESTRAZIONE Appoggiare sulla lastra di 160x320
DELLA LASTRA cm il telaio di sollevamento in
posizione centrale, facendo toccare
DALL’IMBALLO
1)
le estremità basse delle barre
traverse alla parete della cassa.
26
Movimentare le lastre sul cantiere
PROCEDURA 1) 2) 3) 4) !)
DI ESTRAZIONE Pulire accuratamente le lastre e
DELLA LASTRA premere gli stantuffi delle ventose
fino a che l’anello rosso indicatore di
DALL’IMBALLO
2)
sicurezza non sia più visibile.
27
Movimentare le lastre sul cantiere
PROCEDURA 1) 2) 3) 4) !)
DI ESTRAZIONE Sollevare la lastra con cautela e
DELLA LASTRA appoggiare le traverse del telaio a
terra.
DALL’IMBALLO
3)
Regolare i ganci di sicurezza alle
estremità delle traverse facendo
attenzione a non far aderire il metallo
alla lastra. Lasciare quindi un po’
di gioco tra il bordo della lastra e il
gancio.
28
Movimentare le lastre sul cantiere
PROCEDURA 1) 2) 3) 4) !)
DI ESTRAZIONE Sollevare la lastra e agganciare
DELLA LASTRA la barra trasversale del telaio di
sollevamento ai ganci del carrello.
DALL’IMBALLO
4)
29
Movimentare le lastre sul cantiere
PROCEDURA 1) 2) 3) 4) !)
DI ESTRAZIONE Se la lastra ha una dimensione La procedura di fissaggio delle
!)
Il kit di sollevamento per questo
formato è composto da 2 barre
lunghe 230 cm l’una.
30
Movimentazione manuale
31
Movimentazione manuale
32
La posa in opera
Guarda il video
PAVIMENTO 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)
1)
Innanzitutto è necessario assicurarsi Estrarre la lastra dall’imballo con un
che il fondale sia adeguatamente telaio dotato di ventose VACUUM e
stagionato ed esente da fessurazioni, posizionarla sull’apposito carrello.
pulito, omogeneo e con una planarità
massima di 1 mm (verificata con
staggia da minimo 2 m).
33
La posa in opera
PAVIMENTO 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)
2)
Stendere il collante con la tecnica
della doppia spalmatura: prima, con
una spatola a denti da 3x3 mm,
stendere la colla su tutto il retro della
lastra sempre nella stessa direzione,
facendo attenzione a distribuirla bene
anche negli angoli.
34
La posa in opera
PAVIMENTO 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)
3)
Poi, con una spatola a denti inclinati
da 10 mm, stendere la colla sul
sottofondo per una superficie di
5 -10 cm più larga rispetto alle
dimensioni della lastra così da essere
certi che non rimangano aree prive di
colla. Assicurandosi di colmare i bordi
e gli angoli del retro lastra.
ATTENZIONE
È importante che la colla stesa
sul sottofondo e sul retro della
lastra abbiano la medesima
direzione e che non si incrocino.
35
La posa in opera
PAVIMENTO 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)
4)
Sollevare la lastra dal cavalletto
tramite le apposite maniglie del kit di
sollevamento.
36
La posa in opera
PAVIMENTO 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)
5)
Sollevare la lastra e posizionarla con
cura sulla colla precedentemente
stesa.
37
La posa in opera
PAVIMENTO 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)
6)
Con un fratazzo anti rimbalzo o
un vibratore elettrico, battere la
lastra dal centro verso l’esterno per
assicurare una perfetta aderenza
lastra-sottofondo e per permettere
all’aria ancora presente di fuoriuscire.
38
La posa in opera
PAVIMENTO 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)
7)
Per perfezionare il posizionamento
della lastra è disponibile un apposito
attrezzo accosta-lastre.
39
La posa in opera
PAVIMENTO 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)
8)
Una volta terminata la posa, il
pavimento sarà pronto per essere
calpestato nell’arco di 12-24 ore o
più, a seconda del tipo di collante
utilizzato.
40
La posa in opera
PAVIMENTO 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)
9)
Nella fase di progettazione della posa in opera,
è assolutamente doveroso prevedere i giunti di
dilatazione strutturali e quelli di frazionamento.
Nel primo caso vanno rispettati quelli esistenti nel sottofondo
e realizzati quelli di dilatazione con sigillante idoneo o profili
dedicati.
GIUNTI TECNICI
specchiature di 9-12 m2 circa (in base al formato da
posare), sul cui perimetro deve essere posizionato il giunto
di frazionamento.
41
La posa in opera
RIVESTIMENTO 1) 2)
1)
La tecnica di posa da seguire
per l’applicazione della lastra a
rivestimento è la medesima già
descritta per la posa a pavimento.
42
La posa in opera
RIVESTIMENTO 1) 2)
2)
Per l’accostamento ottimale a 1 mm
delle lastre è sempre possibile utilizzare
l’accessorio accosta-lastre.
43
Rivestimenti esterni
FACCIATE
primarie dell’edificio evitandone il degrado.
INCOLLATE
44
Rivestimenti esterni
LA POSA A CAPPOTTO
1 2 4 6 7 8 11
3
Le lastre sottili nello spessore 6 mm trovano ampia
collocazione quale rivestimento esterno su cappotto
termoisolante con la duplice funzione di abbellimento e
5 5
protezione dell’edificio.
12
Lo sviluppo da parte dei produttori di svariati sistemi di
isolamento offre diverse possibilità di utilizzo; suggeriamo
9
pertanto di scegliere un sistema di rivestimento a cappotto
10
testato e realizzato con un’azienda leader in questo campo,
viste le particolarità del capitolato esecutivo che deve
essere compiuto a regola d’arte in tutte le sue fasi.
1 Muratura Portante 9 Adesivi
2 Strato di regolarizzazione 10 Lastra
3 MAPETHERM AR1 (sp. 3-5 mm) 11 Stuccatura
7 Rete di rinforzo
8 PLANITOP HDM Maxi - seconda rasatura
45
Rivestimenti esterni
LA POSA A CAPPOTTO
Mapetherm Tile System 1. realizzazione sulla muratura di un intonaco con
In questa applicazione devono essere utilizzate lastre le cui resistenza allo strappo di 1,00N/mm2 la superficie deve
colorazioni siano chiare o intermedie (con indice di riflessione risultare perfettamente liscia e planare;
superiore al 20%) e i formati max utilizzabili, a seconda del
2. posa del profilo di partenza Mapetherm BA, al fine
colore, non devono essere maggiori di 80x160 cm.
di mantenere l’orizzontalità; il profilo devo essere
fissato con gocciolatoio tramite tasselli in nylon e viti di
Le lastre andranno applicate su pannelli termoisolanti EPS o
fissaggio in acciaio zincato, Mapheterm FIX B;
XPS nel rispetto delle specifiche qui di seguito riportate:
3. procedere con la posa del pannello d’isolamento
Mapetherm EPS o XPS con l’adesivo Mapetherm AR1 o
Mapetherm AR1 GG, previa miscelazione con acqua.
L’applicazione deve avvenire con il sistema della doppia
spalmatura, ossia sia sul retro del pannello sia sulla
parete da rivestire;
46
Rivestimenti esterni
LA POSA A CAPPOTTO
4. ad asciugatura ultimata, si procede alla realizzazione 5. posare le lastre in spessore 6 mm con il sistema
dell’intonaco strutturale con stesura di Planitop HDM della doppia spalmatura a fuga larga (minimo 5 mm),
MAXI con spessore max di 7-10 mm e posizionamento prevedendo la dimensione della fuga in base al formato
sull’adesivo ancora fresco in rete in fibra di vetro alcalo da posare e alle condizioni climatiche del cantiere.
resistente Mapegrid G120.
I giunti strutturali vanno rispettati e devono essere
A questo punto si inseriscono i tasselli meccanici a vite
previsti quelli di frazionamento, soprattutto in prossimità
Mapetherm TILE FIX 15, nella misura di 4-5 tasselli ogni
di angoli, spigoli e fasce marcapiano, nella misura di
m2, provvisti di rondelle in battuta.
uno per specchiature di 9-12 m2.
Attendere circa 24-36 ore e procedere alla stesura
Per assicurare la protezione del rivestimento da
del secondo strato di Planitop HDM MAXI nella
infiltrazioni d’acqua si dovranno utilizzare scossaline
prossimità delle aperture (porte e finestre) così come in
metalliche di chiusura nelle estremità superiori e
corrispondenza di angoli e punti critici.
inferiori, o specifiche sigillature in prossimità di porte e
Si consiglia di utilizzare la stessa fibra di vetro Mapegrid finestre.
G120, tagliata a fasce e applicata a 45° rispetto
all’angolo di posa. Gli spigoli in prossimità di pareti
contigue devono essere rinforzati applicando nello
spessore dell’intonaco strutturale gli elementi di rinforzo
metallici Mapetherm PROF;
47
Rivestimenti esterni
LA POSA A CAPPOTTO
6. ADESIVI CONSIGLIATI
a presa normale
- ULTRALITE S2
- KERBOND+ISOLASTIC
a presa rapida
- ELASTORAPID
- KERAQUICK+LATEX PLUS
7. STUCCATURA
- ULTRACOLOR PLUS
- KERACOLOR+FUGOLASTIC
8. SIGILLATURA GIUNTI
- MAPESIL LM
- MAPEFLEX PU40
48
Rivestimenti esterni
POSA IN FACCIATA
Incollaggio diretto
Le lastre sottili 6 mm hanno ampia utilizzazione con
incollaggio diretto per rivestimento esterno di edifici.
Per questa applicazione, in fase progettuale si dovrà tener
conto di diversi aspetti, tra i quali:
49
Rivestimenti esterni
POSA IN FACCIATA
Il supporto Scelta del formato
A grandi linee possiamo dire che si possono applicare su Le pose in esterno sono fortemente condizionate
tutti i tipi di supporto in calcestruzzo o intonaco cementizio. dagli agenti atmosferici, dalle dilatazioni termiche e
Nel caso frequente di supporto misto (calcestruzzo armato dall’esposizione alla luce solare, fattori che devono essere
misto a riquadrature di tamponamenti in muratura) sarà considerati nella scelta del colore e del formato delle lastre
necessario intonacare la parete prima di procedere con la da utilizzare.
posa, armando l’intonaco con rete zincata in prossimità
della variazione del supporto sottostante. Si dovranno evitare i toni più scuri, che tendono a trattenere
maggiormente il calore favorendo dilatazioni del sistema
L’intonaco da realizzare dovrà avere alta resistenza d’incollaggio, e si dovrà prevedere la posa a fuga larga
meccanica, resistenza alla flessione ed elevata adesione (minimo 5 mm), in considerazione del formato che si andrà
alle pareti pari a 10 kg/cm2. ad applicare (max 80x160).
Il fondo dovrà essere planare, stabile, privo di fessurazioni Altro aspetto da valutare è l’altezza complessiva dell’edificio
e aver completato il normale ritiro igrometrico. ed eventuali norme locali per l’utilizzo di sistema misto
Tutti i dislivelli di planarità dovranno essere colmati con colla-agganci meccanici per ancorare in sicurezza le lastre.
idonei prodotti livellanti. Infine si dovranno analizzare le condizioni logistiche del
Prima della posa si dovrà inoltre verificare che il piano di cantiere (spazio di manovra, altezze, facilità di movimento,
posa sia pulito, privo di polvere o parti friabili non ancorate. ponteggi, accessi) per progettare l’intervento con il formato
più idoneo alle condizioni reali in cui si dovrà eseguire
l’intervento.
50
Rivestimenti esterni
POSA IN FACCIATA
La posa
L’adesivo da utilizzare dovrà avere caratteristiche di alta Le fughe dovranno essere larghe (minimo 5 mm) e
deformabilità per meglio assecondare i naturali movimenti sufficientemente colme e verranno applicate solo al
del rivestimento e compensare le tensioni del supporto. completo asciugamento dell’adesivo.
Il collante dovrà essere steso con il sistema della doppia Nel caso di stucchi epossidici dovranno essere rispettati i
spalmatura con particolare attenzione a colmare i bordi e tempi di asciugatura e rimozione degli stessi.
gli angoli, con spatole a denti da 3 mm per il retro lastra e a
denti inclinati da 6-9 mm per la stesura sul supporto. I giunti strutturali dovranno essere rispettati e si
prevedranno quelli di frazionamento in prossimità di fascia
Nel caso di sottofondi molto assorbenti o sfarinati, si dovrà marcapiano, angoli e spigoli, nella misura indicativa di
individuare il primer idoneo da stendere prima del collante, uno per specchiature di 9-12 m2, a seconda del formato
e con questo compatibile. utilizzato.
La battitura finale con spatole gommate, omogenea in tutta Questi dovranno poi essere sigillati con prodotti idonei a
la superficie posata, eliminerà vuoti al di sotto della lastre e reticolazione neutra.
faciliterà l’adesione dei due strati di adesivo applicati.
Per la protezione da infiltrazioni meteore, si consiglia
l’esecuzione di scossaline metalliche per le chiusure
superiori e inferiori.
51
Rivestimenti esterni
Gancio a scomparsa
GANCIO
annegati nel collante e agganciati con apposito tassello o
ADESIVO
LASTRA
LASTRA
chiodi conici.
DELLE
Il gancio della clip rimane visibile, ma può essere smaltato del colore
della lastra ed essere riconoscibile solo da una distanza ravvicinata.
FACCIATE
INCOLLATE
53
Rivestimenti esterni
FACCIATE VENTILATE
MECCANICHE
Le grandi lastre EXTRAORDINARY SIZE rappresentano
l’evoluzione progettuale per la realizzazione di facciate
ventilate.
54
Rivestimenti esterni
FACCIATE
invernale sia in quella estiva. climatizzazione in tutte le stagioni. l’interno dell’edificio.
VENTILATE
€
Maggiore salubrità Protezione dall’acqua. Nessun deterioramento Una soluzione ottimale
abitativa. estetico e tecnico. nelle ristrutturazioni.
Il fissaggio a secco senza collanti e la Il sistema della facciata ventilata consente L’inalterabilità cromatica della parete ventilata, L’utilizzo delle lastre a parete riduce notevolmente
ventilazione dell’intercapedine favoriscono di mantenere protette e asciutte le strutture con basso assorbimento e la facilità di pulizia l’usura e quindi la necessità di manutenzione agli
una maggiore traspirabilità della muratura. primarie dell’edificio evitandone il degrado. del gres porcellanato garantiscono la durata nel esterni degli edifici: questo vantaggio è di fonda-
tempo delle caratteristiche estetiche e tecniche mentale importanza nelle zone marittime dove
del paramento. l’azione corrosiva della
salsedine causa un’usu-
ra ancora maggiore.
55
Rivestimenti esterni
DELLE
È il metodo più semplice ed economico. Sistema di agganci nascosti che prevede Sistema di agganci meccanici nascosti.
Non richiede nessun intervento di la preparazione del retro delle lastre con Le lastre devono essere preventivamente
preparazione delle lastre che vengono 4 incavi circolari svasati a tronco conico. preparate tramite l’inserimento di una placca
FACCIATE
montate direttamente con appositi ganci a Negli incavi vengono inseriti dei tasselli ad a morsa all’interno di fresature ottenute
vista su una struttura di montanti verticali espansione che tramite agganci specifici per incisione. Il sistema prevede una
distanziati in base alla larghezza della lastra. ancorano la lastra a una struttura composta sottostruttura di montanti verticali sui quali
VENTILATE
da montanti verticali e da profili orizzontali. vengono agganciate le lastre.
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Tagli e finiture speciali
45
PEDATA
SCALE SU MISURA
°
Profili metallici
ALZATA
scale coordinate.
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Tagli e finiture speciali
SCALE SU MISURA
L’angolo realizzato con l’incollaggio della pedata alla A posa avvenuta e prima della stuccatura, l’angolo
rispettiva alzata deve essere smussato o bisellato dopo il generato per l’accostamento tra la pedata e la rispettiva
suo incollaggio con spugnette diamantate o dischi abrasivi. alzata, cosi come tutti i bordi superiori, devono essere
smussati o bisellati manualmente con spugnette
Nelle fasi di progetto, si possono considerare tre diversi tipi diamantate o dischi abrasivi applicati su flessibile.
di angolo, che saranno poi eseguiti in opera utilizzando le
lastre ricevute già sagomate a misura, prevedendo almeno Il fondo di posa dovrà essere planare, livellato, pulito e
1 mm di fuga nel punto di raccordo: stabile e privo di parti friabili.
1 - con angolo a 45° nel punto di raccordo L’applicazione dovrà sempre avvenire con il sistema della
2 - a sormonto doppia spalmatura, con fuga di almeno 1 mm nei punti di
3 - con spigolatura raccordo degli angoli tra alzate e pedate.
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Tagli e finiture speciali
PIANI D’ARREDO
Le lastre in gres hanno innumerevoli applicazioni nel
settore arredo d’interni e si possono utilizzare sia quelle in
6 mm, previo placcaggio con pannello di supporto,
che quelle in 12 mm (ottenute incollando tra loro 2 lastre
da 6 mm), che non necessitano di rinforzo sottostante.
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Tagli e finiture speciali
PIANI D’ARREDO
Il placcaggio
L’utilizzo delle lastre in 6 mm per uso piani deve sempre Di fondamentale importanza risulterà la pressatura finale
prevedere l’incollaggio a supporti compatibili con limitato del composito e il rispetto dei tempi d’esercizio del collante
coefficiente di dilatazione e idonei agli ambienti in cui utilizzato.
saranno collocati, oltre che essere resistenti ai pesi che
dovranno sopportare durante il loro esercizio. Nel caso si utilizzi la lastra in 12 mm (ovvero 2 lastre da
6 mm incollate insieme), non si deve procedere con
Si consiglia pertanto l’applicazione a specifici pannelli in l’unione a pannello di rinforzo, ma lo stesso si utilizza solo
poliuretano fibrorinforzati, già tesati con successo in anni di nei casi in cui si debba alzare lo spessore del lavorato per
applicazioni. allinearlo all’altezza delle velette.
La lavorazione dei due elementi (lastra e pannello di In questo caso si realizzano delle barre di sostegno
rinforzo) deve avvenire separatamente per poi procedere procedendo poi all’intelaiatura sottostante; le barre
all’unione con collanti a base epossidica (verticali) e dovranno essere posizionate su tutto il perimetro e in
poliuretanici bicomponenti (orizzontali) preferibilmente in prossimità di tutti gli scassi e fori.
doppia spalmatura.
Nel caso di lavorati di dimensioni importanti, queste barre
devono essere previste ogni 50-60 cm nelle modalità
indicate.
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Tagli e finiture speciali
PIANI D’ARREDO
Le lavorazioni Il taglio a disco
Le lastre possono essere tagliate, sagomate e trasformate Utilizzare dischi diamantati per gres a corona continua e
con scassi per lavelli o fori per la rubinetteria con le segmentati raffreddati ad acqua con velocità in entrata e
macchine professionali in uso presso i centri di lavorazione, uscita ridotta al 50%.
quali taglio a disco, CNC e waterject.
La velocità di rotazione e quella di avanzamento devono
essere impostate in funzione della grandezza del disco e
del tipo di lavorazione prevista.
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Tagli e finiture speciali
PIANI D’ARREDO
CNC Waterjet
Anche in questo caso i dischi e gli utensili vari devono È in assoluto la tipologia di lavorazione più performante che
essere diamantati per gres e raffreddati ad acqua con permette svariate tipologie di taglio, sagomatura o fori con
velocità di rotazione tra i 1.900 e i 2.500 rpm (giri al lo spigolo del bordo più pulito e con minima arrotondatura
minuto) quella di avanzamento di 1-2 m/min a seconda finale.
della tipologia di utensile.
Le lastre devono poggiare stabilmente sulla griglia di
Con questa macchina è possibile effettuare il filo-top il cui appoggio che dovrà essere planare e pulita da detriti di
ribasso deve essere realizzato prima di effettuare gli scassi lavorazioni precedenti.
per il lavello.
Il foro degli scassi deve iniziare all’interno dello scasso
Con macchine a controllo numerico è possibile effettuare il da realizzare con velocità di esecuzione e pressione
filo-top procedendo nella seguente sequenza: regolate in base allo spessore da tagliare e la tipologia di
1-effettuazione del foro iniziale lavorazione da eseguire.
2-realizzazione del ribasso
3-esecuzione dello scasso per il lavello
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Tagli e finiture speciali
PIANI D’ARREDO 2 mm
I bordi
Qualsiasi tipo di bordo si andrà a realizzare dovrà essere Lastra 12 mm (6 mm + 6 mm)
completato con un rompifilo o bisello perimetrale e la sua
finitura potrà essere realizzata su macchine automatiche o
manualmente con i dischi idonei. 2 mm
Lastra 6 mm
Il bordo diritto deve avere una larghezza di almeno 2 mm,
quello arrotondato un angolo di curvatura di almeno
R 2 mm ed un terzo bordo può essere realizzato con lastre Pannello posteriore
12 mm (2 lastre da 6 mm accoppiate), con angolo inferiore Taglio 45°
a 30-35° con finitura superiore come indicato.
R 2 mm
Lastra 6 mm
Pannello posteriore
Taglio 45°
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Tagli e finiture speciali
COORDINATI (B)
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Tagli e finiture speciali
1) 2)
Piani d’arredo
Questa soluzione prevede la Jollatura delle lastre a 45°.
Per realizzare una finitura a spigolo dall’aspetto estetico
convincente senza l’utilizzo di profili eseguire i seguenti
passaggi.
3) 4)
1) Stendere l’adesivo sul supporto.
1) 2)
Realizzazione
di spigoli in opera
1) Stendere l’adesivo sul supporto.
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Tagli e finiture speciali
PIANI D’ARREDO
I fori per gli scassi
5 cm
5 cm
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Tagli e finiture speciali
Guarda il video
PIANI D’ARREDO
Foratura circolare
Con una fresa diamantata iniziare a realizzare il foro con
la funzione percussione disattivata, incidendo la lastra con
un’angolazione di circa 75°.
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Tagli e finiture speciali
PIANI D’ARREDO
Foratura rettangolare
Per prima cosa segnare con una matita il foro rettangolare
da realizzare.
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Tagli e finiture speciali
PIANI D’ARREDO
Gli angoli a 45°
Con i dischi inclinati montati su CNC è possibile realizzare
angoli a 45° necessari per ottenere i raccordi tra le diverse
sagomature e rendere monoblocco il lavorato (velette coste
laterali verticali- vaschette integrate).
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Tagli e finiture speciali
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Tagli e finiture speciali
TAGLIO MANUALE 1) 1)
Rettilineo
1) Fissare la barra di taglio per mezzo delle ventose in
modo che la rotellina d’incisione sia in corrispondenza
del taglio da effettuare.
2) 3) 5)
2) Iniziare incidendo dapprima entrambe le estremità,
per una lunghezza di circa 2-5 cm.
TAGLIO MANUALE
Non rettilineo
Segnare con una matita il taglio da effettuare.
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Tagli e finiture speciali
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Indice
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