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Ultimo Aggiornamento: 1916 giorni
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Introduzione
Verme solitario e ciclo vitale
Sintomi
Trasmissione
Pericoli
Diagnosi
Cura
Prevenzione
Introduzione
La tenia (Taenia) è un verme piatto parassita, di aspetto nastriforme, in
grado di vivere anche nell’intestino umano; i vermi comunemente
identificati come tenia (od ancheverme solitario) sono in realtà
appartenenti a diverse specie:
Taenia crassiceps
Taenia pisiformis
Taenia saginata
Taenia solium
Verme solitario e ciclo vitale
La loro lunghezza varia generalmente dai 5 ai 10 metri e sono costituiti
dallo scolice, dal collo e da segmenti non maturi, in fase di maturazione e
maturi in successione lineare.
Le proprietà che caratterizzano il parassita adulto dal punto di vista
morfologico e fisiologico rispecchiano il fatto che, da un lato, la tenia è
straordinariamente specializzata per sopravvivere nell’intestino dei
vertebrati e, dall’altro lato, ha considerevoli capacità riproduttive, rese
possibili dalle unità sessuali multiple, i segmenti o proglottidi. La specie
riesce così a far fronte all’enorme tasso di perdita di segmenti o uova che
vengono espulsi con le feci, e dalla probabilità piuttosto remota che l’uovo
riesca a raggiungere l’ospite intermedio e quindi si trasferisca all’interno di
un altro essere umano.
La parte terminale del parassita (una frazione variabile dalla metà a un
terzo) è costituita da segmenti in fase riproduttiva, che al loro interno
ospitano le uova: sono fatti di tessuto muscolare e si muovono
esattamente come i millepiedi, quindi possono raggiungere lo sfintere
anale ed essere espulsi nell’ambiente. In questo modo sono in grado di
infettare gli ospiti intermedi erbivori.
La ciste larvale della tenia, detta cisticerco, è una ciste a contenuto
liquido, delle dimensioni di un pisello, che si insedia nei muscoli dell’ospite
intermedio. All’interno della ciste c’è un scolice invertito, formato da una
porzione germinativa della parete interna della cisti.
Ciclo vitale
Qui l’oncosfera si riempie di liquidi e si trasforma nel cisticerco, delle
dimensioni di 8 mm. Se un essere umano mangia carne bovina infetta
cruda o non ben cotta, il cisticerco viene digerito, si apre e inverte lo
scolice, che si attacca alle pareti dell’intestino tenue e inizia a produrre la
lunga catena di segmenti. Dopo circa tre mesi il parassita avrà già
raggiunto i 4, 5 metri di lunghezza e i segmenti in fase riproduttiva
inizieranno a essere espulsi. Il verme è estremamente longevo: può
sopravvivere anche per 5, 20 anni o più.
Sintomi
I sintomi dell’infezione da Taenia si limitano a:
episodi di nausea o vomito,
diminuzione dell’appetito,
dolore epigastrico o ombelicale,
diarrea,
stitichezza,
dimagrimento.
È anche possibile rilevare un’eosinofilia (quantità di eosinofili nel sangue)
moderata. Una manifestazione piuttosto allarmante e imbarazzante della
presenza della tenia è la fuoriuscita dei segmenti del parassita in grado di
muoversi dall’ano.
In rari casi può verificarsi anche la perforazione intestinale.
Trasmissione
La tenia, il più frequente dei parassiti platelminti dell’essere umano, viene
trasmesso sottoforma di cisticerchi ai bovini: è possibile vedere che il
bovino è infetto perché la sua carne presenta piccole macchie
caratteristiche. La carne bovina non ben cotta, affumicata od in salamoia
può essere infetta, ma il meccanismo di trasmissione più frequente
dell’infezione è la carne cruda (carne alla zingara o tritata), come
testimonia la frequenza della teniasi nei paesi come l’Etiopia e l’Argentina,
dove la carne cruda o non ben cotta è un alimento molto comune.
Pericoli
Il contatto tra il parassita adulto e il tessuto epiteliale dell’uomo è limitato,
quindi la tenia scatena poche reazioni infiammatorie, allergiche, cellulo
mediate od umorali. L’azione di succhiamento dello scolice sembra avere
effetti immunogenici relativamente limitati. La lunghezza del ciclo vitale
del parassita sembrerebbe indicare l’assenza di un meccanismo inibitore
efficace.
Sono stati riferiti rari casi di ostruzione intestinale o di perforazione, ma
l’infezione di solito non ha conseguenze gravi: tuttavia lo stress
psicologico dovuto all’espulsione di segmenti mobili può essere molto
intenso.
Diagnosi
La presenza del parassita adulto viene diagnosticata grazie alla presenza
dei segmenti nelle feci. Le diverse specie di tenia possono essere
identificate solo grazie ai segmenti, perché le uova sono identiche. L’utero
della Taenia saginata di solito forma da 12 a 20 diramazioni su ogni lato
del segmento uterino principale, mentre il segmento della Taenia solium
presenta da 7 a 10 rami ed è più piccolo e relativamente più largo.
Cura e terapia
La terapia in caso di infezione intestinale di parassiti adulti è semplice. La
niclosamide (Yomesan®) è un farmaco non assorbito dall’intestino umano
che, entrando in contatto con lo scolice e i segmenti anteriori del verme
solitario, li uccide, provocando l’espulsione del parassita.
Prevenzione
Il controllo della carne per evidenziare la presenza dei cisticerchi è la
miglior misura preventiva possibile. Nelle aree endemiche la carne deve
essere sempre consumata ben cotta e deve raggiungere una temperatura
di almeno 56 °C in tutte le sue parti. Può essere difficile realizzare una
cottura del genere nel caso di tagli grandi di carne grassa, in particolare di
maiale. Il congelamento a 10 °C per dieci giorni di solito neutralizza i
cisticerchi, che però sono in grado di sopravvivere anche per settanta
giorni a una temperatura di zero gradi.
Traduzione ed integrazione a cura di Elisa Bruno
Revisione scientifica e correzione a cura del Dr. Guido Cimurro
(farmacista)
Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo
sostituire il rapporto dottorepaziente; si raccomanda al contrario di
chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi
consiglio od indicazione riportata.