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Logica = dal greco λόγος, logos, ovvero parola, ragione, da cui poi λογική,
logiké, è l’ambito della filosofia che studia il funzionamento del ragionamento
e dell’argomentazione. Aristotele non definisce i suoi scritti Logica, ma li
chiama in modi differenti. Fu il filosofo Alessandro di Afrodisia nel II- III secolo
d.C. a organizzare gli scritti sul ragionamento in un unico libro chiamato
Organon, cioè Lo Strumento.
Sìnolo = dal greco σύνολον, synolon comp. di σύν «con» e ὅλος «tutto».
Per Aristotele gli enti individuali non potrebbero esistere se non vi fosse uno
strettissimo legame fra la Forma “ideale” e la Materia che lo compone.
Dunque gli enti individuali e dunque la Sostanza è Sìnolo di Forma e Materia.
Qui ovviamente Aristotele dissente da Platone il quale intendeva la Forma
come ideale (Idea) separata dalla Materia fisica.
Forma = dal greco μορφή, morphé (nuovo termine aristotelico), εῖδος, eidos
(vecchio termine platonico, equivalente di Idea), la Forma è una caratteristica
della Sostanza, una sua necessaria componente nonché una delle quattro
Cause degli enti fisici. La forma è in atto, passando prima da una Privazione
che poi la porta a diventare Forma. Per Aristotele la Privazione è la
condizione necessaria a poi l’attuazione della Forma (se il blocco di marmo
non fosse privo della forma della statua non potrebbe diventare statua, ché
se no sarebbe GIÀ statua).
Materia = dal greco ὕλη, hyle, latino materia, il cui etimo dalla radice
indoeuropea -metr che designa ciò che è misurabile. In sanscrito matram, poi
maya, in greco μέτρον, métron.
La parola Materia dunque designa ciò che è calcolabile, divisibile, plasmabile,
misurabile dall’uomo, dunque la materia fisica.
Per Aristotele materia è una delle Cause degli enti fisici, ossia ciò di cui è
fatto materialmente un oggetto.