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Presentazione Fecondo Fordmedilchieti Rinnovabili
Presentazione Fecondo Fordmedilchieti Rinnovabili
petrolio
Fon'
fossili
carbone
gas
naturale
GLOSSARIO
Energia
alterna'va
Il
termine
energia
alterna<va
si
riferisce
a
fon<
di
energia
che
generano
meno
danni
ambientali
e
meno
inquinamento
rispeRo
ai
combus<bili
fossili,
e
offrono
un'alterna<va
alle
risorse
non
rinnovabili.
Energia
sostenibile
Energia
sostenibile
è
un
termine
usato
per
indicare
sia
l'energia
rinnovabile
sia
l'uso
razionale
di
energia
(URE).
L'uso
razionale
di
energia
è
l'uso
efficiente
ed
efficace
di
energia
indipendentemente
dalla
sua
origine.
L'energia
sostenibile
nella
sua
accezione
più
ampia
può
essere
definita
come
l'energia
che
offre
servizi
energe<ci
economici,
accessibili
ed
affidabili
che
soddisfano
le
necessità
economiche,
sociali
e
ambientali
nel
contesto
dello
sviluppo
della
società
per
cui
tali
servizi
sono
intesi,
riconoscendo
una
distribuzione
equa
nel
soddisfare
quelle
necessità
(Davidson,
2002).
Defnizione
L'energia
rinnovabile
(FER)
si
riferisce
a
quelle
fon<
di
energia
che
sono
con<nuamente
ricos<tuite
dalla
natura.
L'energia
rinnovabile
può
essere
definita
come
"l’energia
oRenuta
da
flussi
con<nui
o
ripe<<vi
che
ritornano
periodicamente
nell'ambiente
naturale"
(Twidell
e
Weir,
1986).
Relatore:
Ing.
Pierluigi
Fecondo,
Ph.
D.
|
4
|
La
Cer'ficazione
energe'ca
degli
edifici
Chie<,
19/11/2013
BEN 2010
Dicembre
2002
DIRETTIVA
2002/91/CE
Rendimento
energe'co
edifici
8
O-obre
2005
DLgs
192
–
Recepimento
DireXva
02/91/CE
2
Febbraio
2007
1
kWe
da
fonte
rinnvoabile
/
DLgs
311/06,
Finanziaria
2008
unità
abita'va
–
recepimento
da
parte
dei
Regolamen'
Comunali
-‐
soddisfare
il
50%
di
Qw
(fabbisogno
energia
per
ACS)
con
il
solare
termico
-‐
installare
1
kWp
di
produzione
eleirica
da
rinnovabili
(rinviato
al
2011)
-‐
Per
gli
edifici
pubblici
gli
obblighi
di
cui
ai
preceden'
commi
sono
incrementa'
del
10%
Obbligo
di
prevedere
una
percentuale
minima
di
edifici
a
consumo
bassissimo
o
nullo
(NZEB
Nearly
Zero
Energy
Buildings),
differenziata
per
des'nazione
d’uso:
La
prestazione
energe<ca
deve
contenere
indicatori
in
termini
di
energia
primaria
e
di
emissione
di
CO2
Energia
primaria:
energia
rinnovabile
e
non
rinnovabile
che
non
ha
subito
alcun
processo
di
trasformazione
(EN15603)
Entro
il
31
dicembre
2014
gli
Sta<
membri
“impongono
livelli
minimi
di
energia
da
fon/
rinnovabili
in
tu3
gli
edifici
nuovi
e
negli
edifici
esisten/
so7opos/
a
ristru7urazioni
rilevan/”.
Tale
limite
è
an/cipato
al
1
gennaio
2012
per
gli
edifici
pubblici.
Per “consumi” si intende energia u<le, energia fornita o energia primaria?
Probabilmente
si
traRa
di
energia
primaria
che
e
la
sintesi
del
“consumo
energe<co”.
La
R14
si
è
posta
come
obiervo
quello
di
fornire
precisazioni
riguardo:
1)
le
modalità
di
valutazione
dell’apporto
di
energia
rinnovabile
nel
bilancio
energe<co;
2)
la
valutazione
dell’energia
eleRrica
esportata;
3)
la
definizione
delle
modalità
di
compensazione
dei
fabbisogni
con
energia
eleRrica
aRraverso
energia
eleRrica
prodoRa
da
rinnovabili;
4)
la
valutazione
dell’energia
eleRrica
prodoRa
da
unità
cogenera<ve.
Oltre
a
ciò
la
R14
chiarisce
altri
deRagli
e
asper
aRualmente
non
perfeRamente
defini<
ma
essenziali
per
un
calcolo
univoco
e
riproducibile
7.
L'impossibilità
tecnica
di
o7emperare,
in
tu7o
o
in
parte,
agli
obblighi
di
integrazione
di
cui
ai
preceden/
paragrafi
deve
essere
evidenziata
dal
proge3sta
nella
relazione
tecnica
di
cui
all'ar/colo
4,
comma
25,
del
decreto
del
Presidente
della
Repubblica
2
aprile
2009,
n.
59
e
de7agliata
esaminando
la
non
fa3bilità
di
tu7e
le
diverse
opzioni
tecnologiche
disponibili.
8.
Nei
casi
di
cui
al
comma
7,
è
fa7o
obbligo
di
o7enere
un
indice
di
prestazione
energe/ca
complessiva
dell'edificio
(I)
che
risul/
inferiore
rispe7o
al
per/nente
indice
di
prestazione
energe/ca
complessiva
reso
obbligatorio
ai
sensi
del
decreto
legisla/vo
n.
192
del
2005
Che
differenza
c’è
fra
ridurre
il
consumo
di
gas
per
riscaldamento
coibentando
una
casa,
aggiungendo
vetrate
opportunamente
disposte
per
caRurare
appor<
solari,
migliorando
il
rendimento
dell’impianto
oppure
installando
una
gran
quan<tà
di
pannelli
solari
termici?
In
tur
i
casi,
ciò
che
conta
realmente
è
consumare
meno
gas,
qualunque
sia
il
mezzo
scelto.
In
altre
parole,
è
preferibile
una
casa
mal
isolata
che
consuma
8
MWh
di
gas
e
2
MWh
di
energia
solare
oppure
una
casa
ben
coibentata
che
consuma
solo
4
MWh
di
gas?
La
prima
ha
una
copertura
del
20%
del
servizio
riscaldamento
con
fon'
rinnovabili
ma
la
seconda
consuma
la
metà
del
gas
della
prima,
anche
se
ha
una
copertura
da
fon'
rinnovabili
rigorosamente
nulla…
E nel frattempo…
UNI/TS
11300
-‐
4
Prestazioni
energe'che
degli
edifici
–
U<lizzo
di
energie
rinnovabili
e
di
altri
metodi
di
generazione
per
riscaldamento
di
ambien<
e
produzione
di
acqua
calda
sanitaria
La
specifica
tecnica
calcola
il
fabbisogno
di
energia
primaria
per
la
clima<zzazione
invernale
e
la
produzione
di
acqua
calda
sanitaria
nel
caso
vi
siano
soRosistemi
di
generazione
che
forniscono
energia
termica
u<le
da
energie
rinnovabili
o
con
metodi
di
generazione
- climatizzazione invernale;
- acqua calda sanitaria;
- climatizzazione estiva;
- ventilazione;
- illuminazione.
In
relazione
all’u<lizzo
a
diversi
veRori
energe<ci
e
modi
di
generazione
la
presente
specifica
tecnica
considera:
1) sistemi
monovalen'
e
monoenerge'ci
nei
quali
la
produzione
di
energia
termica
u<le
è
oRenuta
con
unico
veRore
energe<co
u<lizzando
un
unico
metodo
di
generazione;
2) sistemi
polivalen'
monoenerge'ci
nei
quali
un
unico
veRore
energe<co
è
u<lizzato
in
diversi
processi
di
generazione;
3) sistemi
polivalen'
e
plurienerge'ci
che
u<lizzano
due
o
più
veRori
energe<ci
in
diversi
processi
di
generazione.
Per
il
calcolo
delle
perdite
e
dei
fabbisogni
di
energia
dei
sistemi
di
combus<one
a
fiamma
di
combus<bili
fossili
in
sistemi
polivalen<
si
deve
fare
riferimento
alla
UNI/TS
11300-‐2.
PROGETTO ARCHITETTONICO
- Arch. Alessandro Luigini
- Arch. Fabrizio Susi
- Arch. Pierangelo Palmisano
PROGETTO STRUTTURE
- Ing. Valerio Bianchini
CONCEPT ENERGETICO
PROGETTO ARCHITETTONICO
- Arch. Gianluca Buzzelli
CONCEPT ENERGETICO
L’energia
termica
u<le
prodoRa
dai
vari
soRosistemi
di
generazione
viene
riversata
in
un
punto
di
connessione
tra
distribuzione
e
generazione
(serbatoio
di
accumulo
o
colleRore
di
distribuzione,
a
seconda
di
quanto
previsto
nel
progeRo).
I
fabbisogni
di
energia
termica
u<le
e
le
perdite
d’impianto,
escluse
le
perdite
di
generazione,
si
calcolano
con
riferimento
alla
figura
2
come
di
seguito
specificato:
• A
I
fabbisogni
di
energia
termica
u'le
per
riscaldamento
secondo
la
UNI/TS
11300-‐1;
• B
I
fabbisogni
di
acqua
calda
sanitaria
secondo
la
UNI/TS
11300-‐2;
• C
Le
perdite
d’impianto
sino
alla
distribuzione
o
all’accumulo
inclusi,
secondo
la
UNI/
TS
11300-‐2
per
il
riscaldamento;
• D
Le
perdite
d’impianto
sino
alla
distribuzione
o
all’accumulo
inclusi,
secondo
la
UNI/
TS
11300-‐2
per
i
sistemi
acqua
calda
sanitaria.
Nella
procedura
di
calcolo
mensile
si
determina
per
ciascun
mese
il
fabbisogno
di
energia
termica
u<le
globale
Qgn,out
che
deve
essere
fornito
dalla
generazione.
UNI TS 11300 PARTE 4: METODI DI CALCOLO ESEMPIO DI IMPOSTAZIONE PRIORITA’
Priorità
5
quando
necessaria
Priorità
1
se
integrazione
o
Temperatura
Priorità
4
fino
a
copertura
moduli
>
Ton
quando
Text>Toff
integrale
del
impianto
carico
termico
richiesto
(FC>=1)
-‐monovalen<
quando
tuRo
il
fabbisogno
termico
stagionale
è
coperto
dalla
pompa
di
calore;
-‐bivalen<
monoenerge<ci
quando
una
quota
del
fabbisogno
termico
stagionale
è
coperto
dalla
pompa
di
calore
ed
una
quota
di
integrazione
è
fornita
da
un
generatore
ausiliario
che
u<lizza
lo
stesso
veRore
energe<co
della
pompa
di
calore;
-‐bivalen<
e
bienerge<ci
quando
il
fabbisogno
termico
stagionale
è
coperto
dalla
pompa
di
calore
e
da
un
generatore
ausiliario
che
u<lizza
un
veRore
energe<co
diverso
da
quello
u<lizzato
dalla
pompa
di
calore.
Nei
riguardi
dei
veRori
energe<ci
la
presente
specifica
tecnica
considera:
-‐energia
eleRrica
per
le
pompe
di
calore
a
compressione
di
vapore;
-‐combus<bili
gassosi
e
liquidi
per
le
pompe
di
calore
ad
assorbimento
a
fuoco
direio.
pompe di calore a compressione di vapore; pompe di calore ad assorbimento a fuoco direio
Aria:
Nel
caso
di
aria
esterna
si
assumono
i
da<
mensili
della
UNI
10349.
Nel
caso
di
aria
interna
(di
recupero)
la
cui
temperatura
dipenda
dall’aria
esterna
si
calcola
la
temperatura
corrispondente
alla
temperatura
dell’aria
esterna
di
ciascun
bin
come
definito
al
punto
precedente.
Limitatamente
a
pompe
di
calore
des<nate
alla
sola
produzione
di
acqua
calda
sanitaria
nel
caso
di
aria
interna
di
recupero
da
ambien<
non
riscalda<,
la
temperatura
della
sorgente
si
determina
con
un
bilancio
energe<co
del
locale,
secondo
la
UNI/TS
11300-‐1.
Acqua,
terreno
e
roccia:
per
le
temperature
di
acqua,
terreno
e
roccia
si
deve
fare
riferimento
ai
da<
di
progeRo
o
a
da<
pubblica<
o
a
rilievi
in
loco.
I
valori
di
temperatura
e
i
sal<
termici
di
progeRo
devono
essere
specifica<
nella
relazione
tecnica.L
e
temperature
delle
sorgen<
fredde
possono
essere
diverse
da
quelle
delle
fon<,
in
funzione
del
<po
di
circuito
e
di
sistema
impian<s<co
adoRato.
Negli
altri
casi
le
temperature
del
pozzo
caldo
si
determinano:
-‐nel
caso
di
riscaldamento
di
ambien<
come
indicato
nel
punto
9.9;
-‐nel
caso
di
produzione
acqua
calda
sanitaria
come
indicato
nel
punto
9.8.
Il
termine
SPF
nella
presente
formula,
come
anche
nelle
successive,
iden<fica
il
coefficiente
di
prestazione
medio
stagionale
della
pompa
di
calore,
di
faRo
un
GUE
o
un
COP
medio
stagionale.
Il
termine
η
iden<fica
invece
il
rendimento
di
trasformazione
da
energia
primaria
a
energia
eleRrica.
Il
valore
1,15
è
un
coefficiente
stabilito
dalla
Direrva
Europea.
Il
rendimento
η
è
definito
annualmente
da
Eurostat
e
aRualmente
vale
0,40.
Ne
risulta
un
valore
minimo
dell’SPF
che,
con
gli
aRuali
valori
di
η,
risulta:
SOLARE
TERMICO
L’energia
TERMICA
prodoRa
può
essere
u<lizzata
per:
riscaldamento
ACS
Riscaldamento
degli
ambien<
Riscaldamento
di
acqua
in
processi
a
bassa
temperatura
Essiccazione
di
prodor
agro-‐alimentari
Raffrescamento
degli
ambien<
(costo
ancora
elevato)
SOLARE TERMICO
SOLARE
TERMICO
Il
cuore
del
sistema
è
cos<tuito
dal
colleRore
solare
(pannello)
che
converte
in
calore
l’energia
della
luce
che
penetra
al
suo
interno.
Il
colleRore
deve
sopraRuRo
poter
funzionare
per
alcuni
decenni.
Le
caraReris<che
generali
che
un
colleRore
solare
termico
deve
possedere
sono
le
seguen<:
•
essere
resistente
agli
agen<
esterni
(umidità
marina,
polvere,
neve,
grandine,
ecc.);
•
essere
resistente
a
temperature
alte
e
basse;
•
essere
stabile
e
duraturo;
•
essere
facile
da
montare;
•
essere
efficiente
in
termini
di
conversione
di
energia.
Sono
queste
le
caraReris<che
previste
dalle
norma<ve
vigen<
e
dalle
corrisponden<
cer<ficazioni
richieste
nei
programmi
di
sviluppo.
(Norme
EN
12975).
SOLARE TERMICO
Tubi (metallici)
SOLARE
TERMICO
EFFICIENZA
DEL
COLLETTORE
SOLARE
TERMICO
I
vari
<pi
di
colleRore
hanno
differen<
comportamen<
e
si
addicono
preferibilmente
a
diversi
<pi
di
applicazione.
Il
grafico
mostra
le
caraReris<che
basilari,
a
par<re
dai
colleRori
senza
rives<mento
trasparente
(solitamente
impiega<
per
il
riscaldamento
delle
piscine),
fino
ai
colleRori
soRo
vuoto
o
CPC,
che
possono
essere
impiega<
per
l’azionamento
di
macchine
refrigeran<
o
per
il
raffrescamento
ad
assorbimento.
SOLARE
TERMICO
SCHEMI
BASE
DI
IMPIANTO:
CIRCOLAZIONE
NATURALE
SOLARE
TERMICO
SCHEMI
BASE
DI
IMPIANTO:
CIRCOLAZIONE
FORZATA
SOLARE
TERMICO
SOTTOSISTEMI
E
COMPONENTI
BASE
DELL’
IMPIANTO
SOLARE
TERMICO
Captazione:
in
cui
la
radiazione
solare
si
trasforma
in
energia
interna
al
fluido.
Distribuzione
o
circolazione:
composto
dalle
tubazioni
e
dagli
elemen<
di
impulso
e
isolamento
termico,
progeRa<
per
trasportare
l’energia
termica
prodoRa
agli
elemen<
di
accumulo
e
consumo,
u<lizzando
la
quan<tà
minore
possibile
di
energia
esterna
e
limitando
al
massimo
le
perdite
di
calore
Accumulo:
in
cui
si
immagazzina
l’energia
prodoRa
nell’impianto.
Ausiliare:
è
un
elemento
di
sostegno
per
l’impianto
solare,
per
compensare
l’apporto
solare
in
periodi
di
scarsa
radiazione
o
di
consumo
eccessivo.
Deve
essere
progeRato
in
modo
tale
che
il
consumo
di
energia
primaria
convenzionale
sia
il
più
possibile
contenuto.
Controllo:
serve
a
regolare
nel
tempo
gli
appor<
e
i
consumi,
nonché
ad
ormizzare
il
funzionamento
dell’impianto.
SOLARE
TERMICO
Serbatoi
di
accumulo
Negli
impian<
aRuali,
i
più
frequen<
sono
gli
accumuli
isola<
termicamente,
con
(o
senza)
scambiatore
di
calore
incorporato.
Le
caraReris<che
principali
di
un
accumulo
sono
la
sua
resistenza
meccanica,
la
sua
durata
e
la
qualità
dell’isolamento,
misurabile
in
W/K
(WaR
diviso
Kelvin).
Minore
è
il
coefficiente
delle
perdite
(che
dipende
dalla
<pologia
e
dallo
spessore
dell’isolamento),
migliore
sarà
il
comportamento
dell’accumulo.
SOLARE
TERMICO
Serbatoi
di
accumulo
SOLARE TERMICO
SOLARE
TERMICO
Le
tubazioni
SOLARE
TERMICO
Il
sistema
ausiliario
SOLARE
TERMICO
Produzione
di
Acqua
Calda
Sanitaria
(ACS)
SOLARE
TERMICO
Impian'
combina'
ACS
+
Piscina
SOLARE
TERMICO
Integrazione
riscaldamento
+
ACS
La
combinazione
di
impian<
solari
e
impian<
di
riscaldamento
a
pannelli
radian<,
sia
a
pavimento
che
a
parete,
è
certamente
la
soluzione
migliore
dal
punto
di
vista
energe<co
sopraRuRo
perché
i
sistemi
radian<
funzionano
a
temperature
basse
e,
di
conseguenza,
il
rendimento
totale
è
maggiore.
SOLARE
TERMICO
SCHEMI
TIPO
DI
IMPIANTI
SOLARI
TERMICI:
IMPIANTO
AUTONOMO
SOLARE
TERMICO
SCHEMI
TIPO
DI
IMPIANTI
SOLARI
TERMICI:
IMPIANTO
SEMI
CENTRALIZZATO
SOLARE
TERMICO
SCHEMI
TIPO
DI
IMPIANTI
SOLARI
TERMICI:
IMPIANTO
CENTRALIZZATO
-‐
<po
di
servizio
a
cui
è
des<nato
(solo
acqua
calda
sanitaria,
riscaldamento
o
misto);
-‐
condizioni
clima<che
della
località
e
quota
del
fabbisogno
di
energia
termica
u<le
che
deve
essere
coperto
da
energia
solare;
-‐
<pologia
(edifici
torre,
case
a
schiera,
villeRe
unifamiliari)
e
des<nazione
dell’edificio
(residenziale,
centri
spor<vi,
arvità
ricerve,
ecc.);
-‐
<po
di
integrazione
termica
prevista
(caldaia
per
solo
riscaldamento,
caldaia
combinata,
boiler
istantaneo,
pompa
di
calore);
-‐
modalità
di
collegamento
alla
distribuzione
dell’edificio
(direRamente
sulla
distribuzione
acqua
calda
sanitaria,
circuito
di
distribuzione
acqua
pre-‐riscaldata
e
integrazione
nelle
unità
immobiliari).
Nei
riguardi
della
modalità
di
fornitura
e
di
installazione
la
specifica
dis<ngue:
-‐
Impianto
solare
termico
prefabbricato;
-‐
Impianto
solare
termico
assemblato
su
progeio
Le
prestazioni
dei
sistemi
solari
termici
sono
determinate
dai
seguen'
parametri:
-‐
caraReris<che
dei
colleRori
solari;
-‐
caraReris<che
geometriche
e
termofisiche
dei
serbatoi
di
accumulo;
-‐
perdite
termiche
del
circuito
solare
(colleRore,
tubazioni
di
collegamento
al
serbatoio,
ecc.);
-‐
<pologia
e
modalità
di
regolazione
(sal<
termici,
set
point,
ecc.);
-‐ caraReris<che
e
modalità
di
regolazione
dei
circolatori.
Le
prestazioni
dipendono
inoltre
dai
da<
clima<ci
e
di
insolazione
della
località
considerata
e
dalle
modalità
di
installazione
con
riferimento
a
quanto
indicato
nella
specifica
tecnica.
La UNI EN 15316-‐4-‐3 prevede due metodologie di calcolo per tali circui< solari:
Metodo
A:
il
metodo
si
applica
solo
ai
soiosistemi
solari
prefabbrica'
ed
u'lizza
come
da'
di
ingresso
gli
indicatori
di
prestazione
provenien<
da
prove
secondo
la
UNI
EN
12976-‐2
per
il
quale
si
rinvia
alla
UNI
EN
15316-‐4-‐3.
L’applicazione
del
metodo
è
ammessa
per
sistemi
con
area
di
colleiori
minore
di
6
m2.
Metodo
B:
il
metodo
si
applica
ai
soiosistemi
solari
assembla'
su
progeio
ed
u'lizza
come
da<
in
ingresso
i
da<
caraReris<ci
dei
componen<
provenien<
da
prove
sui
componen<
stessi
secondo
le
specifiche
norme
di
prodoRo.
1)Fabbisogno
applicato
all’impianto
solare
termico
e
calcolo
dei
rappor<
PH
e
PW;
2)Calcolo
del
faRore
adimensionale
X;
3)Calcolo
del
faRore
adimensionale
Y;
4)Calcolo
dell’energia
solare
prodoRa
mensilmente
per
riscaldamento
di
ambien<
e/
oper
acqua
calda
sanitaria;
5)Calcolo
del
fabbisogno
di
energia
degli
ausiliari;
6)Calcolo
delle
perdite
termiche;
7)Calcolo
delle
perdite
recuperabili.
1)Fabbisogno
applicato
all’impianto
solare
termico
e
calcolo
dei
rappor<
PH
e
PW;
2)Calcolo
del
faRore
adimensionale
X;
3)Calcolo
del
faRore
adimensionale
Y;
4)Calcolo
dell’energia
solare
prodoRa
mensilmente
per
riscaldamento
di
ambien<
e/
oper
acqua
calda
sanitaria;
5)Calcolo
del
fabbisogno
di
energia
degli
ausiliari;
6)Calcolo
delle
perdite
termiche;
7)Calcolo
delle
perdite
recuperabili.
Se
la
produzione
di
energia
solare
risulta
maggiore
del
fabbisogno
essa
viene
considerata
pari
al
fabbisogno.
SILICIO
LA CELLA FOTOVOLTAICA
SOLARE FOTOVOLTAICO
SOLARE
FOTOVOLTAICO
IMPIANTO
CONNESSO
IN
RETE
(GRID
CONNECTED)
SOLARE
FOTOVOLTAICO
IMPIANTO
CONNESSO
IN
RETE
(GRID
CONNECTED)
La
struRura
fisica
di
un
sistema
fotovoltaico
(isolato
o
connesso
in
rete)
puo’
essere
molto
varia,
in
generale
per.
si
possono
dis<nguere
tre
blocchi
fondamentali:
-‐
il
campo
fotovoltaico
(generatore)
-‐
sistema
di
condizionamento
della
potenza
(inverter,
BOS)
-‐
un
sistema
di
acquisizione
da'
(opzionale)
IL MODULO FOTOVOLTAICO
SOLARE FOTOVOLTAICO
Vetro-‐vetro/semitrasparen<
Vetro-‐tedlar
frameless
IL MODULO FOTOVOLTAICO
INVERTER
INVERTER
•
teRo
a
falda
•
teRo
piano
•
teRo
a
shed
•
frangisole
•
teRoia
ombreggiante
•
facciata
Generalità
L’energia
eleRrica
prodoRa
da
impian<
fotovoltaici
Eel,pv,out
è
funzione
della
radiazione
solare,
della
potenza
di
picco
installata
e
del
faRore
di
efficienza
dell’impianto.
La
UNI/TS
11300-‐4
integra
la
UNI/TS
11300-‐2
per
quanto
riguarda
la
determinazione
dell’energia
eleRrica
prodoRa
da
sistemi
fotovoltaici
installa<
negli
edifici.
La
specifica
fornisce
le
modalità
di
applicazione
in
ambito
nazionale
della
UNI
EN
15316-‐4-‐6.
Il
calcolo
viene
effeRuato
su
base
mensile.
Nel
calcolo
non
vengono
considerate
l’energia
termica
prodoRa
dall’impianto
fotovoltaico,
il
consumo
degli
ausiliari
eleirici,
le
perdite
di
generazione
e
i
recuperi
di
tali
perdite
ai
fini
del
riscaldamento
degli
ambien<.
Nel
calcolo
devono
essere
considera<
anche
eventuali
ombreggiamen<
sul
piano
dei
moduli
solari.