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Fabio Cifariello Ciardi APPUNTI PER UN MODELLO GENERALE DI SEGMENTAZIONE MELODICA' 1, La segmentazione del continuum acustico: principi ¢ limiti generali [Nala maggor parte dei ala musica & un art che nate dllinterarione i te nti: compoitor, eseestore,Fssoletore. Di consepuenca lanl musicale dowrebbe porre atenzione non solo al lavoro del compositor alla parttira dali realists, ma anche al'spporeo creative dellinerpreteche(c)aduce i sgn in Sono e delltcoatore che, a sua vol, (atsegna al suono un senso. A questo proporto Bene arma come “rt gl sip clan musicale intra cone t- Givi ottointendono quel ondamentale punt di conato tal mentee i suono tausicale che & la pererione muscle” [Bent-Drabkin 1990, 1-2], Ma a quae Nelfanalizare Fambiente acutico che lo ctconda Nascotatore uiliza diverse snp cognitive: lene dipendono ds regle vin comuni ad og eee wna 10 gi level a pried primi mes di it, ale si sviuppano lange Taco del- Inviad un qual! oggete, ale ancora soo legate pecifchecomptenge © abilitsvlupputespeno atuaverio una suffciente espodzione ad un petcolare idioma, proprio neo sido di quest aratege cognitive che Vaal masiae ba pricologia dell msica poxiono trovare un campo d'indagine condi, Canali nscale pod rrarve vncaggjo da ie perimene git acquis dalla puicologia dell rmsiea per verificne se e fino a che pane> le peopicinmisiont dtalkiche possin trovare un fondamento oggetive nelle rpone di wn gruppo Saticamentesignicativo ci sogget.Vicevera alla pscoogia della musics pud cere ule una competenzaspecieatamente musicale vice perinenaa de pang! perimental con freaks muscle "fur! dl aboratorio" ‘Una dalle suatogieuelizare dllascoltatore sla quale converge a Tinterese dela pelcologis della musica sia quello delfsnalsiriguada la segmentatione del si riferisce Bent? * Lebprablemascheslfonma dl prsece lavoro non sebbero wate ma font dlastore n= za lestmalan lection’ di Mara Oltets Beerinei che gui caloroumente ringrana, Un dboverso ingraamento va anche ad Egido Porn © Roberts Gottd pt Tatenta seve del Faso Ciranuetio Can continuum acustco, Per Vanalisi musicale la segmentazione & uno strumento uate Per comprendere sia la strutcura del materiale musicale, sia le ragioni di un deter- ‘minato fraseggic realizzato dall'interprete o suggerito dal compositore. Perla px cologia della mnusia, invece, la segmentazione é una strategia cognitive per lo pill inconsapevole, in parte indipendente dalla competenza musicale [Drake 1998] ¢ aller, utilizzata per ricordare, conftontare, giudicare cid che ascoltiamo, I risul- ‘ati sperimentali disponibili rendono legittime alcune domande, Le variabili che determinano ta divisione di un lusso sonore mantengono una loro rilevanza per ertiva indipendentemente dal contesto acustco in cui vengone percepite? In ale parole, segmentiamo un canto gregoriano, un tema di Guerre stellar, uno studio Per pianoforte di Ligeti oil suono i un treno utilizzando le steste categorie 0 ap- Plicando ‘regole’ simili e dungue generalizzabil? Quest interrogativi rimandano alla possibilits di definire un modello generale di segmentazione, ovvero una for- rmulizzazione dei processi cognitivi utilizaati dallascoltatore per raggruppare le Porzioni di wn qualsisi Qusso sonoro, indipendentemente dalla sa durata, natura (concreta sintetica) e origine (strumenti musicali, fenomeni naturali, forme vi- venti, macchine). Se ipotizgiamo che un simile modello possa essere effettivamente formalizzato, ‘come prima cosa occorzera domandarci se esistano dei principi di base che sotto- ‘anno alla segmentazione di un qualsiasisegnale sonoro, Una risposta parcialmen- te positiva emerge dai molti studi (riassunti in Dowling-Jay-Harwood 1986 ¢ Deutsch 1982] che hanno dimostrato come V'organizzazione di alcani attributi del suono sia generalmente basata sui principi di prossimita, similariti e buona conti- ‘nuazione (vedi esempio 1) gid formalizzati nella percezione visiva dalla psicologia ells Gestl (51 veda ad esempio Kane 1948] Es. t. Ekemplifcazione dei principi dela Getl prow 2), simian () e buona continuasone(¢). Nell'ambito acustco i princpi sembrano interagite fia di loro ed essere applica bili @ qualsiasi dimensione dellevento sonoro. Il principio di prossimita afferma che gl element vicini tenderanno ad essere percepiti come un gruppo unitario e separato dagii clementi lontani; viste le evidenti analogie spazialiutilizaate nella notazione musicale tadizionale il principio di prossimiti & stato soprattutto asso- APrUTI FER Unt MODELLO GENERALE DI SEGMENTAZIONE MELODICA » ciato alla duratae alla altezza (esempio 22). II principio di similarita afferma invece cche elementi percepiti come similformeranno un gruppo separato rispetto agli cclementi percepiti come divers; la simiaritA in un contesto acustico pud riferirsi ancora alla durata 0 all'altezza ma anche ad esempio alle caratteristche di una figu- ra melodica (esempio 2b). I principio di buona continuazione, infne, afferma che ali elementi che sisusseguono in una medesima direzione saranno percepiti come appartenenti ad uno stesso gruppo; nell’ambito sonoro la dimensione su cui rile vare la buona continuazione’ pud essere ancora 'atezza ~ pid precisamente il pro- filo melodico ~ 0 il imbro (esempio 2¢).* Es, 2, Exemphiicaione musicale de princi dlls Gea: 2) poss (elatvamente 3 ‘iagco« dere), b) sia (urate « Bgur), e) buona contiaussione(proSla pen ‘melodica e timbe) ‘Tali principi s sono rivelatiestremamente utili per comprendere le primissime fas della codifica ci un evento sonoro e percid sono stati spesso utilizzati come re- gole di base in diversi studi sulla segmentazione musicale [Tenney-Polansk 1980; Lerdahl-Jackendof 1983; Narmour 1990]. Le ricerche effectuate in questo ambito hhanno fornito allimalsi musicale tradizionale una chiave nuova e, in parte, scien- tificamente fondata per la comprensione della musica tonale {Cross 1998}. assando dai semplici esempi musicali utilizzati dai ricercatori alla complessti del paesaggio sonoro che ci circonda, i principi della Gestal, pur mantenendo una loro validta, non sono sufficienti per costrure il modello generale di segmentazi Nel scone cao cafes ac principio dl "buona continuazione” epplist al bro ate per Supe Tambigan che pouetbeemnegere dalincrocio dele due ine melodie del faut = fe Fasio ClraRIELLO CiAnoy ne che abbiamo precedentemente ipotizzato, Almeno due sono le questioni che ‘meritano qui d'essere approfondite. La prima riguarda le dimensioni del fenome- no sonore sulle quali applicare i principi della Gert; la seconda rimanda al rap porto fia le strategie cognitive attivate dall'acoltatore nella regmentazione ¢ le sue conoscenze € competenze specifiche. La psicologia cognitivista della musica parte dal principio che la codifica di tun'evento sonoro debba presupporre una rappresentazione mentale dello stimolo steso. Tanto la rappresentazione quanto le sue succestve elaborazioni dipendono all capaciti del soggetto di estrarze dal evento delle specitiche categorie percettive in qualche modo correlate con dei parametri Sisici misurabili. Nel define talicate- sgorie gi pricologi sono sti inluenzasi non gia dal complesso delia nostra esperienza Acustica quotidiana, ma quasi esclusivamente da un particolare insieme di suoni — ‘quell ad altezza determinasa,diffusamente utilizzati dalla culeara musicale occiden- tale — e dal sistema simbolico di notazione urilizzato per la loro tracrizione, Cost facendo sono state sottovalutate le conseguenze di uno dei presupposti storici dela, scrittura musicale: la notazione musicale occidentale non é nata per trascrivere cut cid che l'uomo era in grado di sentire, ma soprattucto per favorie la conservazione e la trsmissione dei prodotti della propria cultura musicale. In quest ottica un artico— Jaco insieme i sti, convenzioni ¢ valutazioni estetiche ha fatto si che la serttura ‘musicale occidentale abba finito con il rendete pitt facile e precisa la definizione di Patametti come le altezzee le durate, e decisamente pili complesa € approssimativa |a descrizione ai altri atributi sonori quali Ie inflessioni il vibrato o le variazioni timbriche, Tal limiti delle categorie tradizionali sono emersi con incontrovertbile evidenza negli ulin cinquant‘anni con Vallargamento delle rsorse sonore — libe- ramente costruite © derivate dalla nostra quotidiana scena uditiva — che la tecnolo gia ha messo a disposizione dei compositori [Windsor 1995) Calero aspetto che rende improbable la realizzazione di un modello utile alla segmentazione di un qualsiasi continuum acustco riguarda 'induenza di speciéi- che conoscenze acquisite [Tan-Aiello-Bever 1981; Imberty 1986]. In aleuni casi influenza della memoria a lungo termine, quella che conserva la nostra cono- scenza del mondo, varia con il variare dell'ambivo temporale considerato dal sog- ‘Beto, Presupponendo sempre un alto livello d’attenzione, determinate elaborazio- ni cognitive — come ad esempio organizzazione getarchica dei gruppi melodici «delle strutture metriche — riwsltana fortemente dpendenti dalle competence & alle preference individuali non appena Yambito temporale viene ampliato [Drake 998). Dalfalero lto & anche possibile che la memoria a lungo termine venga at tivata da eventi sonori di brevissima durata. Una ricerca di Perrott e Gjerdigen [199s] ha evidenziato, ad esempio, come gli studenti di un college americano ab- biano mostrato una buon: capacici di individuare il genere musicale di un brano sscoltando frammenti di sppena 250 millisecondi. II risultato non deve stupire. Se le ricerche di laboratorio hanno dimosteato come la codifica di un evento sonora -APTUNTI FER UN MODBLLO GINERALE DI SEOMENTAZIONE MELODICA a proceda spesso per fai successive, atraverso process sempre pid compless, & anche evidente come il nostro quotidiano rapporto con V'ambiente acustico ci obblighi spesso a tovare risposce in tempi molto ristretti o sulla base di un numero limitato @informazioni. In questi casi esperienca passata & utilizzata dal soggetto per pro- darre aspertative activate con Vobiettvo di abbreviare il tempo necessaio per portare 4 termine I'elaborazione dello timolo percepito, sia esso visivo [Lamberts 1995) che acustico [Dowling-Harwood 1986]. D'altronde lz narura stesa dellascolto implica un fusso d'informazioni pressoché continuo che tende improbabile un'articolazione dei processi cognitivi struttarata e ondinata, Spesso non attendiamo il risultato di tun'chborazione per avviarne una nuova, ma tendiamo ad anticiparne Vesito con delle ipotesi basate sulla nostra precedente conoscenza del mondo.? 2, Peculiarta, limiti e seruttura del modelo Questioni come quelle citate hanno portato spessa le ricerche sulla segmenta- zione a concentrarsi nom tanto su una modellizeazione valida per un qualsiasi con. ‘inuum acustico, quanto piuttosto su formalizzszioni applicabili solo a specifiche categorie di eventi sonori. In generale, per la psicologica cognitivists, la delimita- ione del campo d'indagine é utile per diversi motivi. Circoscrivendo con preci- sione Yambito della ricerca 8 possibile migliorare il control delle variabili che in- Suenzano la risposta dei soggeti impiegati negli esperiment,failitae il confronto dei risultati sperimentali ottenuti e soprattutto permettere di trarte conclusion ggettive o quanto meno statisticamente fondate, L'smbito della ricerca viene s0- litamente limitato in due modi: da wn lao si cerca di controllare V'influenza delle competenze specifiche utilizzando soggerti omogenei per formazione e/0 etd; dall'aluo, per poter meglio controllare Vinfluenza di ciascun parametro, gli stimol ‘sati negli esperimenti presentano delle versioni molto semplificae rispetto a ci3 che aceade nella reals, In questo contesto una delle semplifcazioni pid fequenti nelle ricerche della, psicologia cognitivista della musica riguarda idioma musicale a cui lo stimolo ri- 2 Gl ei di ali ancipazioni oscilano tm duc exten. Nel cas d un brane conor cone iver rapidement del precise wacce dela props nemaria esac di comepents 3 pods Acie poten anendbusché gu cosenusanno'une amon det femp neces pode na ‘pasa copniva utle Pe un evento sonoro non conor, inves del remorasranno Ete con minore precsione Isinema copii dovr und: dcider 6 tent compngue Una “Seoretie™producendo dl pots sla based un numero inficente dr clement se sen dere Ursula proces cog legs eens ale informazions cate dag crt so hod immediatamene precedent Nel primo cao le apetaite prodote al weolotore, quar fr oem Sichsao & sre hu ic copa elena co dno {caus compleureleaborsie pot comporare ls pera parle tole dela avs lor atone che el fetempo¢ acetal sve oecchie I eaivoperdrare dr spent cognitive 900 ‘oddsacees pou atunmente see delle comepuenze negrove sol lvelo datennionedescal- 2 Fasio CvaRsetto Canoe ‘manda, La gran parte degli studi sulla segmentazione e, in generale, sulle modalta, i organizzaaione delle struteure musicali stata condotta con frammenti musical riconducibii prevalentemente alla grammaticatonale. Le ragioni della scelta sono di certo comprensibili: la grammatica tonale, in quanto ampiamente formalizzata dalla cultura musicale occidentale e uniformemente condivsa, rende pi agevoe il controle ¢ il confionto di diversi paradigms sperimentai e permetze di ottenere risultativalidi per numerose categorie di soggetti. D'atro canto perd il pacsaggio sonoto e musicale che si ascolta fuori dai aboratori di ricerca ® decisamente diver- so, Le musiche “colte” degli ultima cento anni e, a ben vedere, anche la musica ap~ plicata¢ di consumo che quotidianamente ascoltiamo sono soggette ad un intrec~ cio complesso di influenze multiculeurali ¢ multietniche non sempre facilmente circoserivibili entro rstretti ambit stilistici e certamente non riconduciili alla sola grammatica tonale. Di conseguenza, anche se un modello generale di segmenta- Zione di un qualsasi continuum acustico ¢ ancora lontano ed una delimitezione del campo d'indagine appare comunque necesaria, pud essere certamente utile domandarsi in che modo circoserivere Pambito degli eventi tonori da considerare alfinché sia posibile define un modello di segmentazione in grado di produrre "sult pertinenti indipendentemente da variabilistilistiche e grammatical. {La prima considerazione é di carattere metodologico ed ha un'inevitabile rica data sulla tipologia degli eventi sonori che sari possibile analizzae, Nell ipotizeare tuna formalizzazione dei processi cognitivi attivati dall'ascolratore, un modello di segmentazione dovrebbe fare riferimento 2 specific riultat sperimentali. Un si- ‘ile approccio non ha la pretesa di assegnare al modello una valenza oggettiva sma che sia stata portata a termine una sua directa verifica sperimentale, ia bia Jo scopo di limitar, git nella formulazione delle ipotesi, il ricorso ad arbitraie valu tazioni empiriche ‘ed evidenziare, nel contempo, le question alle quali la ricerca attuale ancora non & riuscica a dare delle risposte soddisicenti A partite da questo vincolo, visto che la gran parte dei dat sperimentali sulla segmentazione e sullin~ ‘uenze dei principi della Gestlrriguaeda prevalentemente eventi monofonici ba- satis suomi ad altezza determinata, le questioni qui delineate riguarderanno senzialmente la definizione di un modello generale di segmentazione melodica.’ Una seconda necessaria considerazione riguarda le dimensioni percettive consi- derabli. Dallanalisi dei limiti dele categorie tradizionalmente utiizate nella de- Tints gee papal hme oly ode Lp te pic negara Tope hy (ot tte a Lge eee ieee ee ——r———— ie apenas ces ome gre Sr ene ech rea ah ie eh send emit romney momen pyre ae te fr aca treme eee eee ogee eres eget ame pal pe hc op mer cp le Arron! FER UN MODELLO GENERALE Di SEOMENTAZIONE MELODICA 8 scrizione del suono & emerso come la generalzzabilith dei risultati sia proporzio- rale ala generalzzabilita delle categorie uilizate; cid significa che tanto pit le ca- tegoric utlizate dal modello rimarranno pertinent: in contest acustici divers, pith ‘generalizzabili potranno essere i risutati prodotti dal modello stesso. Considerando il ruolo delle nostre rappresentazioni nel quadro delle nostre strategie di adatta- ‘mento [Millikan 1984) potremmo ipotizzare che, nella segmentazione di un qual- siasi fusso sonoto, i parametri maggiormente induenti per V'ascoltatore saranno uel che nella sua pastata esperienza gli hanno consentito di elaborate e ricordare ‘il numero maggiore possibile di informazioni. In quest’ottica per le line melodi- che, cosi come per una gran parte degli eventi sonori che ci circondano, molte Gelle informazioni per noi significative risultano essere spesto correlate non con dei parametrifisici, ma con la connotazione dell'evento acustico e rimandano alla cavsa che determina il suono, alla funzione del suono nel contesto in cui & ascol- tato e al signicato che l'ascoltatore gli assegna sulla base delle proprie conoscenze id 0 meno condivise [Cifsriello Ciardi 1996]. Purtroppo la connotazione del suone, anche quando é largamente condivisa, presenta delle diffcolti di rilevazio~ ze e misurazione tali da rendere complesa una valutazione oggettiva del suo ruclo nella segmentazione. Escludendo tai influenze, le categorie maggiormente rile- ‘vanti nella codifica di una qualsiasi linea melodica sono Valtezza, la durata, la dina~ mica e il timbro, Fra queste, come vedremo, non tutte sono facilmente integrabil in un modello di segmentarione melodica Il parametro forse pit significativo e rilevante in una grande varieta di contest acustici la dinamica che influenza fortemente la nostra capaciti di localizzazione del suono nelle spaciv [Scheiver 2000]. La sua urlitd in un modelio di segmenta zione & perd limitata dl fatto che la nostra sensibilic alle variazioni dinamiche & decisamente inferioze rispetto alla sensbilit che dimostriamo nella percezione dell'altezza ¢ della durata [Patterson 1974].* Un altro paramerro tanto importante {quanto complesso da utilizzare @ il timbro. Come é noto il termine timbro sinte= tizza in modo vago quella grande quantith di informazioni correlate con I'nvilup- po spetiale e d’ampiezza che non sono considerate dagl altri atributi del suono. Se la requenza ha per lo pit il suo correlato percettivo nell'altezza, ¢ !'ampiezza & in gran parte correlta con Tintensiti dinzmica, i diversi parametrifisici che deter ‘inano il timbro, pur essendo associabili a categorie come chiaro/scuro [Wessel 1979], non presentano dei correlati percettivi precisi ¢ condivisi analoghi all'aktez~ za, alla duratae al'intensti dinamica. Queste diffcolti hanno fatto si che il rualo 7 Taridoua capac 6 dinguere divers live ingens dipende, meno in pare, dla EuSpewe igboncolabe ils nae: n tuo l perco Gal yorgente savor facotatore ample del tepuleafensata dalle condiioni sence (presen oxacob terre). {alt poncione desolation [ut Plomp 198], dale sve prefrenae[Puce#lsers-Pewoano- Bart on] cance lieve el et om ga pret del sono [Rae 974 we Fasto CiraRiet10 CaKot timbro nella segmentazione melodica sia stato fino ad oggi ancora non suf cientemente approfendito [Deutsch 1982; Iverson 1995] ¢ dungue un so wtlizo nel modéllo proposteappare, purroppo, ancora decisamente problematic, Tenendo conto di questo ipo di problemi le etegorie legate alla duraae all'l- tezza del sono sembrano quelle che meglio si prestano ad essere utilizate per pri= me da un modello generale di segmentazione melodica. Anaitutto entrambe con- teibuiscono in maniers determinante all analist di quabsiasi linea melodica; in se- condo hiogo ls nostasensibilit sensoriale alle variaioni di duratae altezza&, in determinate condizioni, decisamente pit alta che per alte categorie; infine, una notevole mole di dat sperimentalirende possibile ua valutazione piutosto preci $2 de loro ruolo nella segmentazione melodica, Per quanto riguarda la durta, sia ca asoluta o reatva 2d un'unita di misura vaiabile, occorve distinguere «ra la dunt di un suono e Vintevallo temporal fa due suoni, osi il tempo miscrato tea loro punt datiacco (intron time). Secondo Drake ¢ Palmer (1993) la vatia~ Zione che maggiormente influenza le segmentazione melodica quella che riguar- 4a la dstanaa fia i punci Zatacco dei suoni Irene Delidge [1987], oltre a confer- ‘are i ruolo primario del punto d'atacco, ha evidensiato come le variazion! di altezza (cegistto)¢ di timbeo abbiano un ruolo determinante in particolar modo peri non musics. In base ai suo rsulai il profilo melodico, da solo, non sembra essere in grado di determinare chiaramente i conSini di un gruppo. Il profilo, tut- ‘ava, ha un ruoto centrale in contest lontan da quello ronale a causa della capita della sua rilevazione: Tandamento della linea melodies wn'informazione imme- diaamente disponibile prima dell afermazione dela tonaliti [Edworthy 1985] € <8 potrebbe spiegare il motivo per cui nel riconoscimento di melodie i non ma siciti sembrano basarsi pit sul profilo che non suglintervali (Baver-Chiarello 1974), Nella segmentazione ¢ probabile che Vimporsanca delle variazioni di prof- lo emergano in modo tanto pi rilevante, quanto pid sulin contestualmente evidensivarizioni su aire dimensioni. Tenendo coato di questi dati, le regole proposte per una prima versione del modello prenderanno in considerazione cselosvamente le categorie della durata,dell'ltezzae del profilo melodico. Una tea consderazione riguarda la durata wotle dei fammento melodico da analiezare e pud essere utile per tentare di minimizzare lineviabile ruolo gioeato dalle competenze specifche del'sscolatore. Poiché l'nfluenza dells memoria 2 Jungo termine nella segmentazione di un evento sonoro pub essere messa in rla- zone sia con lambito temporale considera, sia con le varabili che impongono al soggeto una maggiore 0 minore rapiditd nell risposta cognitva, & plausible supporte che la generalzeabilitd dei risulaiforniti dal modelo sari tanto minore «quanto maggiore sari lo durata dllevento da segmentae. Con Vaumentare della durats del evento acolatore & portato a riunire in modo ricorsivo gruppi di due © tre segment in alti sempre pit ampi e gerarchicsmente organizzati per 4i seategie di claborazione sempre ni complesse e probabilmente sero vit le APPUNETI FER UN MODILLO GENERALE D!SEGMENTAZIONE MELODICA 85 gate alla sua specifica competenza. Inoltre, maggiore sari la durata dellevento, ‘maggiore sari la quantiti la complessiti dell'informazione che lascoltatore si tto- veri a dover organizzare © dunque maggiore sari la possibilita che le aspettative, baste sulla passat esperienza, vengano utlizzate per accelerate i tempi e migliora- te la performance delle sue risposte cognitive” In alte parole, maggiore sari il nu- ‘mero dei liveli gerarchici utilizzati dall’acoleatore per raggruppare i segmen: nore sar la posibilit di generalizzare i risultaci della sua segmentazione. Sulla base di questa considerazione la presente versione del modelo si limitera a prendere in considerazione solo i primi due o tre livelli di segmentazione. Per determinare la ddurata assoluta di un segmento considerable dal modello sé tenuto conto dei ri- sulati di Frasse (1974) secondo il quale la durata massima di un segmenco che ppossa contenere al suo interno una singola suddivisione binaria 0 ternaria é di «~5 second. Di conseguenza la duratz ottimale del fammento melodico considerato dal modello dovra avere una durata massima di circa 4~§ X 3 = 15 secondi ultima considerazione utile riguarda la dinamica delle strategie cognitive uti- lizzate dall'ascoltatore. I process attvati nella segmentazione possono essere arti~ colati in tre fasi successive: la rilevazione di variazioni su diverse dimensioni dell'evento; la definizione di gruppi separati sulla base delle variazioni precedente ‘mente percepite; 'organizzazione dei gruppi individuati in stratture temporal pid ampie. La reali della nostra percezione non é cosichiaramente organiezatae le re fasiagiscono probabilmente non serialmente e in modo lineare, ma in parallelo © jn modo non del tutto lineare. Come abbiamo visto, infat, nel processo di seg mentazione di un evento sonoro la pressione imposta dallo scorrere dellinforma- ione spinge Fascoltatore a genetare diverse aspetative sia per “ssltare” asi delf'elaborazione ritenute ridondanti, sia per massimizzare la rapidita delle sue ri- sposte cognitive. Ciononostante un’organizzazione lineare, pur non rappresentan— do del tuto la realtd dei nostri procesii cognitivi, @ indispensabile ad una chiara formalizzazione. Per descrivere il modello proposte, quindi, ci proponiamo di de- finite: 1) le categorie percettive di base utilizate nella rilevazione delle variazioni; 2) criteri utilizzati per definire dei grappi a partite dalla vaviazioni dal!'altezza, di durata e di profilo della linea melodica; 3) i crteri utilieati per organizzate gerar~ camente i gruppi precedentemente defini, 7G quesione poueble exer verifatasperimentalmente nel modo segunt: sea eodiea di Seen mi a ap comport n nuggae iliy dle memoria +ngo cree uid dle speitche comprense deUucoletore, sor la segmenaone l fxninen Bib ap dveebbe fori det ito pi vara peta a anunens pa bev el vr do $e i aca a aap dlr con aa dena competes eno nas

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