Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Vita e opere
Pensiero
1
la loro esperienza è più limitata.
Le idee derivano dunque dall’esperienza e lo spirito è una tabula rasa.
2. Tutte le idee che si trovano nella nostra coscienza, derivino esse dal senso esterno
o dal senso interno, si dividono in due classi: idee semplici e idee complesse.
Le idee semplici sono quelle non decomponibili in idee più semplici, come ad es. le
idee di coloro, di estensione, di movimento, di solidità, di percezione, di volizione, di
piacere, di dolore, ect.
Le idee complesse sono quelle che risultano dalla fusione di più idee semplici, come
ad es. l’idea di sostanza materiale (che risulta dalla fusione delle idee semplici di
peso, colore, forma, grandezza, ect).
Tale fusione è opera dell’intelletto, il quale interviene ad elaborare le idee semplici
mediante tre principali operazioni:
In tal modo, mentre riguardo alle idee semplici la mente umana si trova ad essere
passiva, riguardo alle idee complesse diventa attiva: per quanto tale attività si limiti
ad essere qualcosa di puramente estrinseco e meccanico, riducendosi ad unire e a
separare i dati.
Il concetto di astrazione è dunque diverso da quello aristotelico.
L’astrazione aristotelica da luogo ad un concetto astratto, qualitativamente diverso
dalle immagini empiriche, particolari e contingenti; l’astrazione lockiana da luogo ad
un’idea astratta che non è qualitativamente diversa dalle immagini empiriche, ma è
piuttosto questa medesima immagine che resta più generale: infatti le astratte sono
anch’esse individuali e determinate fin nei minimi particolari (omnimodo
determinatae).
2
3. Locke distingue poi dalle idee (semplici e complesse) le qualità dei corpi.
Egli introduce qui la nota distinzione di qualità primarie (o oggettive) e qualità
secondarie (o soggettive), già avanzata da Galilei e da Cartesio.
Sono qualità primarie l’estensione, il moto, la solidità, il numero, ect.
Sono qualità secondarie i colori, gli odori, i suoni e simili.
Le qualità primarie, oltre ad essere idee, esistono realmente anche fuori di noi, in se
medesime; le qualità secondarie esistono solo come idee.
Si noti che questa distinzione è in contraddizione con la teoria generale di Locke,
affermante che noi conosciamo solamente le nostre idee: perchè in base ad essa si
conclude l’esistenza di realtà (le qualità primarie o oggettive), che non sono idee
nostre, ma esistono fuori di noi, in se medesime.
Politica
Locke si può considerare il padre del liberalismo politico.
Egli si propose di giustificare la rivoluzione liberale inglese del 1688 (Guglielmo
D’Orange), e perciò concepisce lo Stato come governo della maggioranza e non di
uno solo.
Egli parte dal concetto di Hobbes di un contratto sociale che è all’origine dello
Stato, ma nega che lo stato di natura sia una guerra contro tutti: il contratto non è
perciò di rinuncia degli uomini alla propria libertà e ai propri diritti, ma anzi migliore
garanzia di questa libertà e di questi diritti; ed ove questa garanzia venga meno per
parte del potere esecutivo, la sovranità ritorna al popolo mediante la rivoluzione.
3
Locke è inoltre importante perchè fissa per primo i capisaldi politici della distinzione
dei poteri (legislativo, esecutivo, giudiziario), della tolleranza religiosa e della
separazione della Chiesa dallo Stato.