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Eccetera
Partire dalla prima corda arrivare alla sesta e ritornare alla prima
(modo verticale).
Eccetera
Eccetera
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Scale di due ottave
*Le dita comprese sotto il segno vanno messe simultaneamente o tenute ferme (preparazione)
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Scale modali
Questi esempi di scale modali trasportati cromaticamente danno origine a tutte le altre scale.
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Giri armonici
Do ( C ) La- ( Am ) Re- ( Dm ) Sol7 ( G7 )
0 0 1 1
1 1 3 0
0 3 2 0
2 2 0 0
4 0 0 2
3 0 X 3
Ricordati che:
- La prima corda della chitarra corrisponde
alla prima linea in alto del diagramma.
- La X indica che la corda non va suonata.
- Le lettere tra parentesi indicano gli accordi
nella nomenclatura anglosassone.
- I numeri romani indicano il tasto
dove si prende il barré
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Elementi di teoria
FIGURE
Oltre alle figure già trattate all’inizio di questo libro vi sono ancora:
PUNTO DI VALORE
È un segno che si mette a destra delle figure o delle pause ne aumenta metà del valore e
le rende divisibili per tre.
Il doppio punto aumenta metà del valore aumentato dal primo e rende le figure o le pause
divisibili per sette.
Il triplo punto aumenta metà del valore aumentato dal secondo e rende le figure o le
pause divisibili per quindici.
LEGATURA
È una linea curva che può avere vari significati: legatura di valore, legatura di suono o
fraseggio e legatura di portamento.
È di valore se è posta su due note di uguale altezza e indica la somma dei due valori.
È di suono o fraseggio se unisce più suoni o un intera frase e indica che i suoni si debbono
eseguire senza interruzione.
È di portamento, quando è segnata su due suoni ascendenti o discendenti; il primo si
esegue più forte il secondo più dolcemente.
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PUNTO CORONATO
Il punto coronato è un segno grafico che si pone su una nota o su una pausa e serve a
prolungarne il suono o il silenzio a piacere dell'esecutore.
ACCENTI
Gli accenti in una misura possono essere principali (divisioni) e secondari (suddivisioni),
forti e deboli.
Gli accenti principali sono forti: il primo di ogni due nei tempi binari, il primo di ogni tre
nei tempi ternari e il primo e il terzo nei tempi quaternari.
Gli accenti secondari sono forti: il primo di ogni due quando la suddivisione è binaria e il
primo di ogni tre quando la suddivisione è ternaria.
SINCOPE
La sincope è una figurazione ritmica che si ha quando un suono inizia sull'accento debole
e si prolunga su quello forte, rinforzando il debole ed indebolendo il forte.
Può essere semplice e composta. È semplice quando la sincope è una, composta o ripetuta
quando vi sono più sincopi concatenate; la sincope composta è detta pure sincopato.
Sincope semplice Sincope composta o sincopato
CONTRATTEMPO
Il contrattempo si ottiene quando al posto degli accenti forti di una misura vi sono le
pause e al posto degli accenti deboli i suoni.
SEMITONO
Il semitono è la più piccola distanza che passa tra due suoni.
Può essere diatonico e cromatico. È diatonico quando i due suoni hanno nome diverso (do
reb). È cromatico quando i due suoni hanno lo stesso nome (do do#).
TONO
Il tono consiste nell'unione di due semitoni.
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ALTERAZIONI
Sono segni grafici che aumentano o diminuiscono l'intonazione di un suono di un semitono
o di un tono.
Possono essere fisse e transitorie, fisse se sono segnate all'inizio della composizione
subito dopo la chiave per cui si dicono in chiave e stabiliscono la tonalità di un pezzo,
valgono per tutta la durata della composizione e per tutte le altezze; transitorie se
s'incontrano nel corso di una composizione, sono segnate prima del suono che si vuole
alterare e durano per quella sola misura e per quella sola altezza.
Il diesis # aumenta l'intonazione di un semitono, il bemolle b abbassa l'intonazione di un
semitono ed il bequadro riporta il suono allo stato naturale. Queste ultime sono
alterazioni semplici.
Le alterazioni doppie aumentano o diminuiscono l'intonazione del suono di un tono e sono
il doppio diesis ## o ( ), il doppio bemolle bb, e il doppio bequadro che è solo teorico
(ne basta uno per annullare anche le alterazioni doppie).
I diesis procedono in ordine di quinte ascendenti cominciando da fa. I bemolli procedono
in ordine di quinte discendenti cominciando da si.
Di conseguenza la successione dei diesis è la seguente: fa do sol re la mi si.
La successione dei bemolli è: si mi la re sol do fa.
SISTEMA TEMPERATO
È quel sistema che divide l'ottava in dodici semitono uguali.
SUONO OMOLOGHI
Detti anche omofoni o enarmonici sono quei suoni che pur avendo nome diverso hanno
stessa intonazione.
Ogni suono può avere tre denominazioni ad eccezione del sol diesis che ne ha solo due.
Es.: do = si# rebb - do# = reb si - solb = fa# mi - sol# = lab
SCALA
È la successione di sette suoni consecutivi (congiunti) con la ripetizione del primo
all'ottava superiore disposti in modo ascendente e discendente.
I sette suoni della scala sono detti gradi, ogni grado ha un nome a secondo della posizione
che occupa all'interno della scala stessa.
Il I grado si chiama tonica o fondamentale, il II grado sopratonica, il III grado modale
mediante o caratteristica, il IV grado sottodominante, il V grado dominante, il VI grado
sopradominante il VII grado sensibile o sottotonica; sensibile se dista di un semitono
diatonico dall'ottavo, sottotonica se dista di un tono.
La scala può essere diatonica e cromatica.
La scala diatonica è formata da toni e semitoni (cinque toni e due semitoni) e può essere
maggiore e minore.
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La scala maggiore ha i semitoni fra il terzo e il quarto e fra il settimo e l'ottavo grado,
mentre nella scala minore i semitoni si trovano fra il secondo e il terzo e fra il quinto e
sesto grado.
Da quanto appena detto si deduce che nella scala maggiore il settimo grado è sensibile
mentre nella scala minore è sottotonica.
scala maggiore
semitono semitono
INTERVALLO
L'intervallo è la distanza che passa fra un suono e l'altro, nella scala diatonica maggiore
sono così disposti:
La seconda la terza la sesta e la settima si dicono maggiori;
la quarta la quinta e l'ottava si dicono giusti.
Gli intervalli maggiori se ristretti di un semitono diventano minori se ristretti di un tono
diventano diminuiti se allargati di un semitono diventano aumentati.
Gli intervalli giusti se ristretti di un semitono diventano diminuiti se allargati di un
semitono diventano aumentati.
esempi:
NOMENCLATURA ANGLOSASSONE
I popoli anglosassoni (tedeschi, inglesi, americani eccetera), diversamente dai neolatini
(italiani, spagnoli, francesi eccetera), indicano le note con il sistema alfabetico:
A - B - C - D - E - F - G
LA - SI - DO - RE - MI - FA - SOL
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Indice
pag. 4 Introduzione
Studi monodici
pag. 6 I due elfi - I tre topini
pag. 7 Le tre ballerine - Corsa sul ghiaccio
pag. 8 Il canto delle sirene
Il cavallo a dondolo
pag. 9 L’aereoplano pazzo
La tartaruga felice
pag. 10 Il contadino allegro
Lo zufolo magico
pag. 11 Il valzer dei delfini
Il cinese felice
pag. 12 Passeggiata in bicicletta
Il gatto e il gomitolo
pag. 13 Canzone spensierata
Il pupazzo di neve
pag. 14 Foglie al vento - Il viandante
pag. 15 Squilli militari - Su e giù
pag. 16 Inno - Ballata country
pag. 17 Segnali di fumo
Canzone spagnola
pag. 18 Valzer sul ghiaccio
Scalata del piccolo monte
pag. 19 Vagando a vuoto
Danza indiana
pag. 20 L’ippopotamo - L’elefante
pag. 21 La fata delle stelle
Scalata del monte bianco
pag. 22 Il gatto con il violino
pag. 23 Melodia nello stile classico
Il cavallo stanco
pag. 24 La marcia del dinosauro
Juke box
pag. 25 Ninna nanna
Lo spaventapasseri buono
pag. 26 Festa paesana
Studi polifonici
pag. 27 Salti nel vuoto - Brezza marina
pag. 28 Allontanandosi - Sulle nuvole
pag. 29 Profumo di fiori - Il dragone
pag. 30 Sorvolando il mare - Le due amiche
pag. 31 L’aquilone
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