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SEGRETERIA REGIONALE

SARDEGNA

XI CONGRESSO REGIONALE FIT CISL SARDEGNA

L’ XI Congresso della FIT-CISL Sardegna, riunito a Capoterra presso l’ Hotel


Santa Lucia nei giorni 28 e 29 Marzo 2017, nel condividere la relazione del
Segretario Generale Regionale Uscente, Valerio Zoccheddu, sentiti gli
interventi del Segretario Generale Nazionale Antonio Piras, del Segretario
Generale della USR Sardegna Ignazio Ganga, ed i contributi dei delegati,
formula la seguente:

MOZIONE

Il Congresso della FIT-CISL Sardegna rileva come la “la fase che viviamo è
propizia ai populismi e in particolare all’indignazione. In generale, a spinte
contrastanti che viaggiano in direzioni complesse ma senza progetti, con la sola
consapevolezza di ciò che non vogliono. (Baumann)

Il Congresso rileva che, l’orda populista che ha investito i paesi occidentali,


minando alle fondamenta il progetto degli Stati Uniti d’Europa, unica strada
per garantire pace e sviluppo ai popoli europei, propugnando valori razzisti e
xenofobi, che fanno leva sulle paure della gente, può essere sconfitta
riportando l’Unione Europea ai suoi valori di Ventotene, più solidarietà, più
lavoro, più sviluppo, meno austerity.
Una moneta unica, una Banca Europea, un unico sistema di difesa, un fisco
unico, contratti di lavoro europei, devono essere gli obiettivi da raggiungere,
per rinsaldare i rapporti tra i popoli dell’Europa Unita e non invece gli
scenari che potrebbero prefigurarsi a seguito della Brexit, e alle infaste
influenze che potrebbero derivare a seguito dell’elezione di Trump.

Il Congresso sottolinea che la Sardegna, nonostante il mare, non è esclusa


dalle conseguenze di quanto accade nel resto del mondo,
“La globalizzazione non è un processo che ha luogo da qualche parte lontana, in
qualche spazio esotico. La globalizzazione sta avvenendo a Leeds così come a
Varsavia, a New York e in ogni piccolo centro abitato della Sardegna. E’ proprio fuori
dalle nostre finestre, ma anche dentro, e’ sufficiente camminare per le strade per
vederla.”
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Ma, tutti questi elementi di difficoltà, sono ampliati ed amplificati dalle


caratteristiche legate all'insularità, limitanti in termini di mobilità delle
persone e delle merci, verso l’esterno dell’isola, ma anche al suo interno, dove
la centralità del sistema dei trasporti nel processo di crescita dell'apparato
produttivo regionale, risulta determinante a causa delle problematiche
irrisolte nonostante le ingenti risorse spese in alcuni casi, quali:

➢ Il trasporto ferroviario che ha avuto particolari attenzioni sulla


stampa per le risorse promesse dal governo, ma, che al di là della
propaganda, risultano del tutto insufficienti per consentire alla rete
ferroviaria sarda, progettata nel 1881, quel salto di qualità necessario a
garantire che la Sardegna possa diventare l’hub del Mediterraneo,
mettendo in connessione i tre aeroporti sardi con tempi di
percorrenza accettabili per un paese moderno. In particolare si ritiene
necessario trovare le risorse per la realizzazione di varianti di
tracciato e al raddoppio della linea da Cagliari a Oristano, che
possono garantire una riduzione di percorso e di tempi.
E’ indispensabile procedere tempestivamente alla sottoscrizione del
contratto di servizio con Trenitalia per poter garantire, come per tutte
le altre regioni, l’intero rinnovo del parco rotabili.

➢ Il Trasporto Pubblico Locale, deve garantire il diritto alla mobilità, sia


raccordando le principali città della Sardegna con le stazioni
ferroviarie attraverso un sistema di intermodalità a rete, che con le
zone interne. E’ indispensabile procedere celermente alla
individuazione degli ambiti ottimali, che auspichiamo possa essere
unico a livello regionale, per procedere all’assegnazione della
concessione regionale attraverso l’affidamento diretto, in house, senza
previa gara” come indicato dalla “recentissima sentenza n. 4599 del 10
settembre 2014 con cui il Consiglio di Stato ha precisato che “per effetto
[della pronuncia della Corte Costituzionale n. 199/2012]” “i servizi pubblici
locali di rilevanza economica possono in definitiva essere gestiti
indifferentemente mediante il mercato o attraverso l’affidamento diretto, in
house”

➢ Il Trasporto Aereo.
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Deve essere messo a sistema attraverso il coordinamento delle tre


società di gestione, sollecitando, anche attraverso azioni premiali, la
costituzione di un consorzio tra le stesse, favorendone l’inserimento nel
sistema turistico regionale e rafforzando il collegamento degli aeroporti
in una logica di connessione con i territori.
La Continuità Territoriale verso gli aeroporti minori deve essere
ripristinata per consentire ai sardi il collegamento verso le città del
continente che vengono raggiunte per motivi di studio e di salute,
evitando, in questo modo, la saturazione dei posti verso Roma e
Milano.

➢ Il Trasporto Marittimo.
Deve essere rinegoziata con lo Stato e le compagnie una nuova
regolamentazione del trasporto marittimo Sardegna - Continente, in
termini di porti serviti, rotte, naviglio, qualità del servizio e tariffe,
anche con il ricorso agli strumenti previsti dalla normativa comunitaria
per garantire servizi regolari conformi alle esigenze di servizio pubblico
(anche solo su particolari rotte) sia per i passeggeri che per le merci.

➢ Logistica e Porti.
L’istituzione della zona franca fiscale e gli interventi infrastrutturali, sia
sulla viabilità che ferroviari, per favorire la connessione con le
piattaforme logistiche e con le città, al fine di trasformare il sistema
portuale in grande opportunità di sviluppo, potrebbero alleviare le
diseconomie conseguenti all’insularità.

Trasporto su strada.
L’imponente impegno finanziario per le opere da realizzare:
- Le opere cantierate attualmente sono otto con investimenti pari a ml
633.304.473 euro;
- Manutenzione Straordinaria: contratti di programma per un importo
totale spendibile di 50mln entro il 2017 ;
- Le opere relative al piano Sulcis e Olbia Palau per un importo di un
miliardo e mezzo di euro, di fondi dello stato girati alla regione da
destinare ad ANAS quale soggetto attuatore, con il rischio che questi
ultimi, rimangano sulla carta per la carenza degli organici di questa
azienda.
- Il Congresso sollecita un’ iniziativa verso il governo regionale per
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sollecitare la soluzione all’adeguamento del personale necessario a far


fronte agli investimenti previsti.

Il ciclo dei rifiuti.


Si manifesta l’urgenza di procedere all’individuazione degli ambiti
ottimali per l’affidamento degli appalti della raccolta dei rifiuti per evitare:
- La sperequazione tariffaria del costo di smaltimento, che incide sulla
tassa pagata dai cittadini;
- La polverizzazione degli appalti dovuta alla mancata individuazione
degli ambiti, con gli inevitabili impatti sulla qualità del lavoro.

Il Congresso, impegna la Segreteria ed il Consiglio Generale a rivendicare, in


tutte le sedi, la realizzazione di un Piano regionale dei Trasporti che affronti, in
una visione proiettata al prossimo decennio lo sviluppo dei settori marittimo, aereo,
viario, del TPL e ferroviario, sia per poter dare risposte concrete ed efficienti al
diritto alla mobilità, che da molti decenni viene negato a chi voglia o debba
spostarsi all’interno e/o all’esterno della nostra regione, che nella
programmazione ed indirizzo delle scelte strategiche sulla rete dei
collegamenti in Sardegna e tra questa e la Penisola.

Cagliari 29 Marzo 2017

La Commissione Mozioni

Monica Mascia Giuliano Deliperi Gianluca Langiu

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