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All content following this page was uploaded by Susanna Nocentini on 17 May 2014.
Si svolgono alcune considerazioni sui presupposti della gestione forestale classica, sui
suoi obiettivi e sulle ricadute in termini di semplificazione dei boschi e di riduzione della
capacità portante degli habitat. Si evidenziano i limiti dell’approccio deterministico in
campo forestale, e si sostiene l’opportunità di considerare il bosco come un sistema biologico
complesso in cui la componente vegetale e animale agiscono e interagiscono non solo fra
loro ma anche con l’economia, la società e la cultura.
Parole chiave: selvicoltura; biodiversità; gestione faunistica.
Key words: silviculture; biodiversity; wildlife management.
1. INTRODUZIONE
(*) Accademia Italiana di Scienze Forestali. Piazza Edison 11, Firenze; ciancio@aisf.it.
(**) Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Forestali, Università degli Studi di
Firenze, via S. Bonaventura 13, 50143 Firenze; susanna.nocentini@unifi.it
Da tutto ciò deriva che per conseguire l’efficienza complessiva dei siste-
mi forestali è necessario abbandonare la visione riduttiva che vede il bosco
solo come un insieme di alberi di interesse economico o solo come una lista di
specie, per considerarlo e gestirlo invece come un sistema biologico complesso
e adattativo che impara ed evolve. Il bosco reagisce a ogni evento naturale o a
ogni azione umana determinando una nuova realtà, sintesi di interazioni e
interconnessioni (CIANCIO e NOCENTINI, 1996; CIANCIO et al., 1999;).
Il problema della ricerca di un equilibrato rapporto fra fauna selvatica
e gestione forestale deve essere affrontato all’interno di una visione dinami-
6 L’ITALIA FORESTALE E MONTANA
ca della realtà: non si può infatti prescindere dalla storia non solo naturale,
ma anche colturale di ogni bosco e dalla consapevolezza che il tempo è
mutevole. Allo stesso modo occorre analizzare quali sono i fattori, endogeni
ed esogeni, che influiscono sulle dinamiche delle popolazioni animali.
Il bosco può essere gestito come un tutto solo se si adotta un approc-
cio sistemico (CIANCIO e NOCENTINI, 1996). La gestione sistemica, basata
sulla selvicoltura sistemica, non cerca di plasmare il bosco secondo modelli
predeterminati, finalizzati alla massimizzazione di una o più funzioni ma
procede attraverso l’attento e continuo monitoraggio delle reazioni del
bosco agli interventi. Si basa sulla rinnovazione naturale e su interventi a
basso impatto ambientale, cioè interventi mirati a conservare e ad aumenta-
re la funzionalità complessiva dell’ecosistema, assecondandone la disomo-
geneità e la diversificazione strutturale e compositiva in modo da accrescere
la capacità di autorganizzazione e di integrazione di tutti i suoi componenti,
biotici e abiotici.
Ne deriva che i livelli ottimali di utilizzazione devono essere indivi-
duati per tentativi ed eliminazione degli errori, secondo un approccio adat-
tativo (CIANCIO e NOCENTINI, 1996). I tagli di utilizzazione hanno il signifi-
cato di vere e proprie cure colturali e caratterizzano l’attività dell’uomo che
è uno tra i tanti componenti dell’ecosistema. Il ciclo è indefinito.
Il monitoraggio e la verifica degli effetti della gestione forestale sulla
vitalità e diversità delle popolazioni animali consente di adattare la gestione
alle reazioni del sistema nel suo complesso e favorire così una interazione
equilibrata fra tutte le diverse componenti. La gestione procede secondo un
continuum coevolutivo fra intervento umano e reazioni del sistema, che di
fatto esclude il finalismo tipico dei processi lineari che portano alla norma-
lizzazione del bosco (CIANCIO et al., 1994a; 1994b).
5. CONCLUSIONI
SUMMARY
The authors examine the relationship between classic forest management and
simplification of forest stands. The single cause-single effect approach which has
dominated classic forest management has reduced habitat carrying capacity. The limits
of this approach are underlined and the authors point out the need for considering the
forest as a complex biological system where both plants and animals interact not only
with each other but also with economy, society and culture.
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