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LE PERSECUZIONI DEI CRISTIANI AI NOSTRI GIORNI

Le persecuzioni contro i cristiani sono un fenomeno oppressivo contro comunità e persone di fede
cristiana. Attualmente sono in atto in diversi paesi nel mondo; sono maggiormente presenti in
Corea del Nord, Egitto, Iraq, Cina del Sud, Somalia e Guatemala.

EGITTO
Il cristianesimo in Egitto è una delle religioni di minoranza. I cristiani
egiziani, appartenenti soprattutto alla chiesa copta ortodossa,
rappresentano comunque la popolazione più ampia rispetto al Medio
Oriente e a tutto il Nord Africa.
Ai tempi dell’Impero Romano i cristiani erano la maggioranza ma, dopo la
conquista degli arabi, fu introdotta la legge islamica con la quale i
cristiani, pur mantenendo la loro fede, non potevano sposarsi con i
musulmani e dovevano pagare imposte aggiuntive. Queste pressioni
spinsero molti ad abbandonare il cristianesimo, ma si mantenne una
comunità di cristiani fedeli alla loro religione, che resiste fino ad oggi.
Contro di loro, però, sono proseguite fino ad oggi le persecuzioni. Infatti,
oltre all’attentato gravissimo dell’11 dicembre 2016, alla chiesa copta di
San Pietro, nella capitale egiziana, dove sono morte 29 persone,
continuano a verificarsi continue violenze sui cristiani. Attacchi più recenti
sono stati quelli del 9 aprile 2017, nella cattedrale di san Marco, e a Tanta
nella chiesa di san Giorgio.
Il presidente Abdel Fattah al-Sisi ha sempre sostenuto di volerle fermare,
ma in realtà ciò non è ancora avvenuto. Sembra mostrarsi sensibile solo
quando viene informata l’opinione internazionale, che puntualmente
condanna severamente quei fatti, mancando quindi di vera e buona
volontà.

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