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Curso
Derecho Romano I.
Tema
Las Obligaciones
Autor
Juan Diego Cerdas Rodríguez
L'OBBLIGAZIONE
Oltre che di diritti che spettano agli uomini sulle cose, secondo le rególe esposte
nei capitoli precedenti, il mondo del diritto é fatto di diritti che spettano agli uomini
nei confronti di altri uomini. La proprietá e gli altri diritti sulle cose non assicurano,
da soli, il soddisfacimento degli interessi umani: il proprietario di un fondo rustico o
il
a) al confronto con i diritti reali, che sonó diritti sulle cose, i diritti di obbligazione si
presentano, in prima approssimazione, come diritti ad una prestazione persónate,
ossia ad un dato comportamento di un soggetto. Questo comportamento puó
coesistere, secondo una genérale classificazione, in una prestazione di daré o
consegnare (come neU'esempio, giá fatto, del pagamento del prezzo di vendita) o
in una prestazione di fare (come nel caso, giá menzionato, della prestazione di
lavoro del dipendente) o in una prestazione di non fare (come, ad esempio,
neTTobbligazione di non fare concorrenza, assunta da un imprenditore nei
confronti di un altro imprenditore).
Esistono diritti di obbligazione, come i diritti personali di godimento (art. 1380), che
presentano forti analogie con i "diritti reali: cosí il diritto al godimento della cosa
altrui che il contratto di locazione attribuisce al locatario (art. 1571) o il diritto di
servirsi della cosa altrui che il contratto di comodato attribuisce al comodatario (art.
1803). Qui non c'é, tuttavia, un diritto del soggetto sulla cosa: c'é solo un diritto alia
prestazione personale di un altro soggetto, anche se questa prestazione, quella del
locatore o del comodante, consiste nel consentiré ad altri il godimento o l'uso di
cosa. La differenza fra le due situazioni apparirá evidente alia stregua di quanto si
dirá ai punti b) e c);
b) i diritti reali sonó assoluti: sonó, cioé, diritti che spettano ad un soggetto nei
confronti di tutti gli altri soggetti; i diritti di obbligazione sonó diritti relativi: spettano
ad un soggetto nei confronti di uno o piú soggetti determinan o, come vedremo piü
oltre, determinabili. La relativitá dei diritti di obbligazione, al confronto con
Passolutezza del diritto reale, sí manifesta nel modo piü evidente nella differenza
che íntercorre fra una servitü negativa, ad esempio la servitú di non edificare o di
non sopraelevare, ed una obbligazione negativa: la giá menzionata obbligazione di
non fare concorrenza, ad esempio, assunta da un imprenditore nei confronti di un
altro imprenditore (art. 2596). Chi ha ottenuto una servitú negativa sul fondo del
vicino conserva il suo diritto anche se ¡1 vicino vende íl fondo: potra sempre
opporlo (ecco l'assolutezza del diritto) a tutti i successivi proprietari del fondo. Ma
l'obbligazione di non fare concorrenza vincola solo la persona che l'ha assunta: se
l'imprenditore cede l'azienda, il nuovo titolare di questa sará libero di fare
concorrenza a chiunque.
Assolutezza e relativitá, come ora definite, non sonó pero sempre sufficienti per
cogliere la differenza fra diritto reale e diritto di obbligazione. É diritto di
obbligazione, e non diritto reale, il diritto al godimento della cosa altrui che il
contralto di locazione attribuisce al locatario (art. 1571); e, tuttavia, il contratto di
locazione é, come giá si é osservato, opponibile dal locatario ai successivi
proprietari della cosa (art. 1599): attribuisce, sotto questo aspetto, un diritto
definibile come assoluto. Come distinguere, sotto questo aspetto, il diritto del
locatario dal diritto dell'usufruttuario? Occorre ancora considerare, per
comprendere la differenza fra le due situazioni, quanto ora si dirá ai punti c) e d);
persona deU'obbligato, mentre non puó agiré nei confronti dei terzi che contestino
il suo diritto. Egli non puó fare a meno, per la difesa del suo diritto nei confronti di
costoro, della cooperazione deU'obbligato.
puó direttamente agiré per negare l'altrui servitú (art. 1012 comma 2 o ).
Fino al principio degli anni settanta questo criterio poteva soddisfare appieno.
Senonché, a partiré da quel tempo, la nostra giurisprudenza ha, come vedremo,
progressivamente esteso ai diritti di crédito la tutela aquiliana, un tempo riservata
ai diritti assoluti: il creditore, il cui diritto sia stato pregiudicato da un terzo, ha
azione nei confronti di questo per il risarcimento del danno e, se possibile, per la
reintegrazione in forma specifica. I diritti di crédito sonó cosi diventati diritti
patrimoniali protetti nei confronti di chiunque, cosi come un tempo erano solo i
diritti reali. Non resta allora che ripiegare su un ultimo, estremo, criterio di
distinzione, cui si é giá fatto cenno:
2. Il rapporto obbligatorio
Nella sua piü elementare struttura l'obbligazione si presenta come un rapporto o
un vincolo (obbligazione, alia lettera, significa légame, vincolo) che lega un
soggetto ad un altro soggetto per Pesecuzione di una data prestazione. Possiamo
distinguervi:
1) un soggetto attivo delTobbligazione, detto creditore, al quale spetta il diritto di
esigere una data prestazione;
2) un soggetto passivo dell'obbligazione, detto debitare, il quale é tenuto ad
eseguire la prestazione;
3) un oggetto dell'obbligazione, che é la prestazfone dovuta dal debitore al
creditore. I soggetti possono essere, sia dal lato attivo che da quello passivo, piú di
uno: possono esserci piü creditori, come nei caso in cui i comproprietari hanno
venduto il bene comune ed hanno, verso il compratore, il crédito al pagamento del
prezzo; e possono esserci piú debitorí, come nei caso, inverso rispetto al
precedente, in cui piü persone hanno comperato insieme un bene e sonó debitorí
del pagamento del prezzo.
In ogni caso, i soggetti del rappor to obbligatorio debbono essere, al momento in
cui sorge l'obbligazione, soggetti determinad o, quanto meno, determinabili: cosi,
se qualcuno promette una mancia a chi ritroverá un oggetto smarrito, il debitore é
giá determínalo quando sorge l'obbligazione (é chi, rivolgendosi al pubblico,
promette la mancia), mentre non é determínate» il creditore: questi é pero
determinabile
in base ad un criterio giá stabilito al momento in cui l'obbligazione é sorta (sará
colui che avrá ritrovato l'oggetto smarrito).
L'ogget to dell'obbligazione, ossia la prestazione dovuta dal debitore al creditore,
deve avere carattere patrimoniale, ossia deve essere suscertibile di valutazione
económica (art. 1174): deve consistere o nei pagamento di una somma di danaro
o in un diverso comportamento del debitore che sia, tuttavia, traducibile in una
somma di danaro che ne rappresenti il valore económico. Se per la prestazione é
previsto un corrispettivo in danaro (ad esempio, la retribuzione della prestazione
di un lavoro), é questo corrispettivo in danaro il suo valore económico; ma un
corrispettivo in danaro puó mancare, come quando due imprenditori, ad esempio,
si sonó reciprocamente obbligati, per contratto, a non farsi concorrenza. Qui é pero
evidente il valore económico della prestazione (nella specie, di non fare): consiste
nei maggiore profitto che ciascuno dei due imprenditori puó realizzare per effetto
della non concorrenza deU'altro. Tant 'é che, se uno dei due viola l'obbligazione
assunta e compie atti di concorrenza, l'altro potra chiedere il risarcimento del
danno, ossia una somma di danaro, corrispondente al mancato maggíor profitto.
Se la prestazione del debitore, in sé considerata, deve avere carattere
patrimoniale, non é pero necessario che sia di tale carattere l'interesse del
creditore alia prestazione: questo puó essere (come negli esempi precedenti) un
interesse económico o patrimoniale, ma puó anche essere un interesse non
patrimoniale (art. 1174). Se andiamo al cinema o a teatro, riceviamo una
prestazione (la proiezione del film o la rappresentazione teatrale) che é suscettibile
di valutazione económica; tant'é che paghiamo una somma di danaro come
corrispettivo (il
prezzo del bighetto). Ma il nostro interesse alia prestazione non ha natura
patrimoniale: é un interesse cultúrale o di svago.
b) una prestazione di fare, la quale, puó a sua volta, daré luogo, a due diverse
sottospecie: ad una obbligazione di mezzi oppure ad una obbligazione di risultato.
Ricorre la prima ipotesi quando il debitore é obbligato a svolgere, a favore del
creditore, una determinata attivita senza, tuttavia, garantiré risultato che da questa
attivita ñ creditore si attende; ricorre, invece, la seconda ipotesi quando il debitore
é obbligato, verso il creditore, anche a realizzare il risultato. La distinzione fra le
due ipotesi importa una diversa distribuzione, fra debitore e creditore, del rischio
per la mancata realizzazione del risultato: nei primo caso il rischio incombe sul
creditore; nei secondo grava sul debitore. Rientra nella prima ipotesi l'obbligazione
del professionista intellettuale: ü medico si obbliga a curare il malato, l'awocato si
obbliga a difendere il cliente; ma l'uno e l'altro non garantiscono la guarigione del
malato o la vittoría della causa (art. 2230). Nella prima ipotesi rientra, ancora,
l'obbligazione del prestatore di lavoro subordínate: questi si obbliga a prestare il
propr io lavoro, manuale o intellettuale, alie dipendenze dell'imprenditore, ma non
assume ñ rischio della mancata realizzazione del risultato produttivo che dal suo
lavoro l'imprenditore si attende corrispondere agli altri la par te delle prestazioni di
loro spettanza: e il condebitore che ha adempiuto avrá azione di regresso verso gli
altri per ottenere da essi il rimborso della parte da ciascuno dovuta. Le partí di
ciascuno si presumono uguali; se uno dei condebitori é insolvente (ossia non é in
grado di versare la sua parte), la perdita si ripartisce fra tutti gli altri che perció
pagheranno piü di quanto sarebbe loro spettato (artt. 1298-99).
L'obbligazione é parziaria quando ciascuno dei creditori di un medesimo debitore
(parziarietá attiva) puó esigere da questo solo la sua parte della prestazione; o
quando ciascuno dei debitori di un medesimo creditore (parziarietá passiva) puó
essere costretto a pagare solo la sua parte, onde il creditore, per ottenere Tintero,
dovrá agiré nei confronti di tutti (art. 1314).
Quando piü siano i debitori, la solidarieta é la regola, la parziarietá é Teccezione,
valevole solo se la legge (come nel caso dei coeredi, che per Part. 752 pagano per
quota i debiti ereditari) o le partí Tabbiano espressamente prevista (art. 1294).
Quando, invece, siano piú i creditori, il rapporto fra regola ed eccezione é invertito:
la solidarieta deve essere pattuita, altrimenti l'obbligazione é parziaria; e il debitore
che, per awentura, pagasse Tintero ad un concreditore non sarebbe libérate nei
confronti degli altri, che pot rebbero costringerlo (se il concreditore non ha vérsate
loro la quota a loro spettante) a pagare di nuovo la parte di loro spettanza. In tutto
ció si manifesta un principio, quello del favore per il creditore, che informa di sé,
come vedremo, tutto Ü diritto delle obbligazioni: qui, intanto, appare evidente che
la
solidarieta passiva, che é la regola, gíova al creditore, il quale é esonerato dal
rischio della insolvenza dei singoli condebitori e puó esigere Tintero da quello fra i
condebitori che appaia piú solvibile; mentre la parzarietá attiva, che é la regola,
permette a ciascun concreditore di realizzare directamente quanto di sua
spettanza.
Una eccezione inevitabile si avrá quando la prestazione consista nella consegna di
una cosa indivisibile (come, ad esempio, la consegna di una automobile) o in una
prestazione di fare indivisibile (come il trasporto di cosa indivisibñe): in questo caso
l'obbligazione, anche se piú siano i creditori, sará necessariamente solídale.
L'obbligazione puó, infine, avere ad oggetto due (o piü) prestazioni, in alternativa
fra loro: ad esempio, Talbergatore si obbliga a daré in locazione questa o quella
camera dell'albergo; il gestore del teatro rilascia abbonamenti per una serie limitata
degli spettacoli in programma. Il debitore si libera dall'obbligazione eseguendo o
l'una o l'altra prestazione (art. 1285); e la facoltá di scelta spetta, di regola, al
debitore, salvo che le partí non l'abbiano attribuíta al creditore (spetta,
nell'esempio delTabbonamento teatrale, alio spettatore) o ad un terzo (art. 1286).
Se, prima della scelta, una delle prestazioni diventa impossíbile la malattia del
direttore d'orchestra, ad esempio, fa cancellare dal programma uno degli
spettacoli, l'obbligazione si concentra nell'altra (o nelle altre); se la prestazione
diventa impossibile dopo la scelta, il debitore é libérate dall'obbligazione (artt.
1288-89).
Consideriamole distintamente:
a) il contratto: é, come vedremo a suo luogo, l'accordo di due o piú parti (art.
1321); fra le fonti delle obbligazioni si qualifica, dunque, come fonte volontaria:
l'obbligazione sorge, per contratto, con il concorsode lla volontá del debitore.
Ma il contratto non é solo fonte di obbligazione: lo abbiamo giá trovato fra i modi di
acquisto della proprieta, in particolare tra i modi di acquisto a titolo derivativo. Ora
possiamo cogliere questa duplice funzione del contratto: come strumento per la
circolazione dei diritti sulle cose (in una parola: per la circolazione della ricchezza)
e, al tempo stesso, come fonte di diritti alie altrui prestazioni personali. La prima di
queste funzioni é assolta direttamente dal contratto: la proprietá del bene passa,
dalTalienante all'acquirente, per effetto del consenso (art. 1376).
Capítulo noveno
LAS OBLIGACIONES
Además de los derechos que se les deben a los hombres por las cosas, de
acuerdo con las reglas establecidas en los capítulos anteriores, el mundo de la ley
está compuesto por los derechos que los hombres le deben a otros hombres. La
propiedad y otros derechos de propiedad no garantizan el cumplimiento de los
intereses humanos por sí mismos: el propietario de un fondo rústico o el el
propietario de una empresa industrial tiene, como propietario, el derecho exclusivo
de disfrutar el fondo o la compañía; pero no será capaz de disfrutar de ello, no
derivan de sus bien las utilidades que sólo él, como propietario, tiene el derecho
de obtener, si no contratar a los empleados y no causó él se contraiga el alie
derecho de su rendimiento en el trabajo, esencial cultivar la parte inferior o para
que funcione. Pazienda. Y este derecho adicional ya no es el derecho en el
asunto: es el derecho de un sujeto a los servicios personales de otras materias.
De nuevo: el propietario de cualquier propiedad tiene, como propietario, el derecho
exclusivo de disponer de ella y, en particular, el derecho de venderla para obtener
el valor equivalente en dinero; pero, para lograr esto, el derecho a la cosa no es
suficiente. También es necesario que la ley proteja su derecho, hacia el
comprador, de pagar el precio de venta: también es en este caso el derecho de un
sujeto al desempeño de otra persona.
Así, se distingue otro conjunto de derechos de los derechos reales: son los
derechos de obligación o, según otras expresiones, los derechos de crédito o (lo
que enfatiza el contraste con los derechos reales) los derechos personales.
Examinemos las características distintivas: a) en comparación con los derechos
reales, que son derechos sobre las cosas, se dan los derechos de obligación,
como una primera aproximación, como los derechos a personificar el rendimiento,
es decir, a un determinado comportamiento de un sujeto.
2. La relación obligatoria
De la no competencia del otro. Tanto 'es que si uno de los dos viola la
obligación
asumido y realiza actos de competencia, el otro puede reclamar una
indemnización por daños y perjuicios, o una suma de dinero, correspondiente a la
falta de mayores ganancias.
b) una actuación que realizar, que, a su vez, puede dar lugar a dos
subespecies diferentes: a una obligación de medios o a una obligación
resultante.
La primera hipótesis ocurre cuando el deudor está obligado a realizar una
determinada actividad a favor del acreedor, sin garantizar, sin embargo, que el
acreedor espere esta actividad; en cambio, la segunda hipótesis ocurre cuando el
deudor está obligado, hacia el acreedor, también a darse cuenta del resultado. La
distinción entre las dos hipótesis implica una distribución diferente, entre el deudor
y el acreedor, del riesgo de la no realización del resultado: en el primer caso, el
riesgo incumbe al acreedor; en el segundo caso en el deudor. La obligación del
profesional intelectual cae dentro de la primera hipótesis: ü el médico está
obligado a tratar al paciente, el abogado está obligado a defender al cliente; pero
ambos no garantizan la recuperación de los enfermos o las víctimas de la causa
(Artículo 2230).
En todo esto hay un principio, el de favor del acreedor, que informa, como
veremos, todo el derecho de las obligaciones: aquí, mientras tanto, es evidente
que el solidaridad pasiva, que es la regla, es útil para el acreedor, que está exento
del riesgo de defecto de los co-deudores individuales y puede requerir Tintero de
que entre los co-deudores a aparecer más disolvente; mientras que el parzarietá
activo, que es la regla, permite a cada acreedor conjunta para darse cuenta de la
cantidad de directly bpepd.
Finalmente, la fianza puede tener como objeto dos (o más) servicios, como una
alternativa entre sí: por ejemplo, Talbergatore se compromete a arrendar esta o
aquella habitación del hotel; el gerente del teatro emite boletos de temporada para
un número limitado de espectáculos programados. El deudor se deshace de la
obligación ejecutando una u otra disposición (Artículo 1285); y la facultad de
elección es, por regla general, el deudor, a menos que los difuntos no han
atribuido al acreedor (arriba, teatral ejemplo delTabbonamento, el espectador) o
por un tercero (Art. 1286). Si, antes de la elección, uno de los servicios se vuelve
imposible para la enfermedad del conductor, por ejemplo, si uno de los
espectáculos se cancela del programa, la obligación se concentra en el otro (o en
los demás); si el rendimiento se vuelve imposible después de la elección, el
deudor queda liberado de la obligación (artículos 1288-89).
4. Fuentes de obligaciones
Las fuentes de las obligaciones son los actos o los hechos a partir de los cuales se
origina la obligación. Códice civile indica, en el art. 1173, tres categorías
principales de fuentes de bonos: dos son específicas, el contrato y el acto ilícito; el
tercer genérica consiste en «cualquier otro acto o hecho idóneo para producirlos
en conformidad con el orden jurídico».
Bibliografia