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RISOLUZIONE
Premesso che
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Oltre a questo l’associazione AlzheimER favorisce lo studio e l’incentivazione alla
costituzione di centri di assistenza, la formazione di personale specializzato anche
attraverso l’organizzazione di convegni e corsi di studi e l’intervento presso le forze
politiche, sindacali e presso le amministrazioni pubbliche al fine di promuovere il diritto
alla salute ed alla qualità della vita e la tutela giuridica del malato e dei familiari. Sostiene
infine la promozione del ruolo informativo dei malati e dei loro familiari per l’acquisizione di
dati statistici di rilevanza sociale e sanitaria ed il potenziamento, anche in coordinamento
con altre organizzazioni italiane e straniere che perseguono analoghe finalità, della ricerca
inerente gli aspetti etiopatogenetici, terapeutici, assistenziali e sociali della malattia di
Alzheimer e sindromi demenziali correlate.
Evidenziato che
le sindromi dementigene sono una patologia del sistema nervoso centrale che colpiscono
l'individuo anche in età presenile;
esiste una problematicità della presa in carico assistenziale nelle strutture che si
avvalgono di operatori con una scarsa preparazione specifica in merito ai bisogni dei
malati con deficit cognitivo;
i familiari, che frequentemente vivono l’istituzionalizzazione del proprio caro come una
sconfitta e con forti sensi di colpa, difficilmente vengono accompagnati in un percorso di
accettazione e condivisione;
Considerato che
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al nuovo, complesso, esigente bisogno di salute occorre garantire la personalizzazione
dei percorsi e l’attenzione per la qualità della vita in tutte le sue fasi;
fare un’indagine sui reali bisogni delle famiglie che hanno un malato in casa su campione
di 10 familiari per ognuno dei 48 centri per la diagnosi dei disturbi cognitivi presenti nella
nostra Regione;
rivedere il metodo di classificazione degli ospiti (Case Mix) utilizzato in tutta la Regione
Emilia-Romagna al fine di evitare la creazione di reparti con un numero di operatori
insufficiente a garantire i tempi e gli specifici bisogni delle persone affette da demenza;
fornire garanzie sul fatto che vengano mantenuti e migliorati gli standard attuali di
diagnosi e presa in carico dei pazienti puntando ad una diagnosi sempre più precoce;
garantire l'accesso dei malati alle cure odontoiatriche e al Pronto Soccorso in condizioni di
attenzione alle peculiarità del singolo caso riconoscendo la demenza come malattia
invalidante;
promuovere in collaborazione con enti pubblici e privati attività di ricerca sulle patologie
dementigene e sugli aspetti psicosociali della malattia;
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contribuire a porre in essere attività di informazione e sensibilizzazione per mantenere
alta l'attenzione e il coinvolgimento dei medici di base nei progetti che riguardano la cura
e l'assistenza ai loro assistiti malati di Alzheimer;
Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 6 dicembre 2010