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ASSOCIAZIONE NAZIONALE
AZIENDE SICUREZZA E ANTINCENDIO
FEDERATA
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019
Nel rispetto dei diritti di copyright che tutelano le norme tecniche UNI la presente versione della Linea Guida è stata
redatta in forma ridotta, senza riporto di stralci delle norme tecniche citate, al fine di consentirne la diffusione anche
in formato elettronico.
Si precisa che tutte le norme tecniche citate sono acquistabili in forma estesa direttamente presso UNI – e relativi
centri autorizzati alla rivendita – oltre che tramite ANIMA/UMAN.
CAPITOLI
01 PREMESSA 05
05 Le problematiche connesse alla gestione dei sistemi e dei ricambi nel tempo 14
06 Considerazioni generalI 15
07 Principali Definizioni 16
SEZIONI
I Manutenzione sistemi reti di idranti 19
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019
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PREMESSA 01
Chi opera nel campo della sicurezza sa che la funzio- In un mercato come quello italiano, privo di control-
nalità, l‘efficienza e il funzionamento dei sistemi li, solo la conoscenza delle modalità di svolgimento
antincendio sono requisiti essenziali per assicurare: dei lavori e la conoscenza della documentazione pro-
• La salvaguardia e la tutela delle persone gettuale che deve accompagnare ogni sistema antin-
• la salvaguardia e la tutela dei beni cendio fin dalla sua realizzazione, possono tutelare i
• la salvaguardia e la tutela dell’ambiente. Committenti nelle loro scelte, gli Asseveratori nelle
operazioni di verifica e le Aziende di Manutenzione
Di conseguenza la corretta “manutenzione dei si- Antincendio nello svolgimento della loro attività.
stemi antincendio” assume un ruolo fondamentale
nella garanzia del mantenimento di questi requisiti Troppo spesso le Aziende di Manutenzione si trovano
nel tempo. a lavorare su impianti approvati dagli Enti di Control-
lo ma mancanti di buona parte delle documentazio-
A ciò si aggiungano le novità introdotte dal DPR ni progettuali previste dalla legge e troppo spesso i
151/2011 e seguenti relativamente alla figura dell’As- Committenti per ragioni economiche “impongono”
severatore e al supporto che l’attività di manutenzio- prestazioni, svolte molte volte da personale poco
ne può garantirgli nella fase di “rinnovo periodico” preparato senza l’adeguata conoscenza delle corrette
dell’autorizzazione all’esercizio. operazioni di manutenzione.
Ecco perché il Sottogruppo di Lavoro “Manutenzio¬ne Le Aziende di Manutenzione devono rendersi conto
Impianti”, facente capo al Gruppo Manutentori di che la mancata o la limitata formazione del proprio
UMAN - Associazione nazionale aziende sicurezza e personale non può elevare il livello qualitativo delle
antincendio, ha ritenuto importante sviluppare que- prestazioni e i Committenti devono prendere atto del
sta Linea Guida, quale supporto utilizzabile dalle fatto che effettuare correttamente la manutenzione
Aziende di Manutenzione Antincendio, dai Commit- con personale preparato, in grado di garantire la fun-
tenti, dagli Addetti alla Sicurezza, dalle Associazioni zionalità, l’efficienza e il funzionamento dei sistemi
Professionali di Categoria e dagli Enti di Controllo antincendio, ha un prezzo più alto.
nell’assegnazione, nello svolgimento e nella verifica
dell’esecuzione di tali lavori. La peculiarità del settore antincendio, per eccellenza
“mercato del bene non goduto”, deve agire da sti-
È importante che tutti gli “attori” conoscano a fon- molo e non da freno alla “qualità del servizio”, te-
do quali procedure e quali azioni possono garantire nendo ben presente che nel momento dell’emergen-
prestazioni rispondenti sia alle normative tecniche za ognuno si ritroverà col vero “livello di sicurezza”
vigenti sia ai canoni di buona tecnica che il servizio in da lui scelto.
qualità richiede.
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 5
02 IMPOSTAZIONE DEL PROGETTO E SUE FINALITÁ
Molte figure professionali, a vario titolo, hanno di- operare nel settore dell’impiantistica antincendio
squisito di “manutenzione dei sistemi antincen- • per i Committenti, gli Addetti alla Sicurezza, gli
dio” ma considerato che la materia da approfondire Asseveratori e i Professionisti che intendono ap-
è vasta e in continua evoluzione e partendo dal dato profondire le procedure di manutenzione dei si-
di fatto che è la “nostra specializzazione”, il Sotto- stemi antincendio
gruppo di Lavoro ha deciso di sviluppare un progetto • per gli Enti di Controllo che intendono approfon-
articolato, suddiviso in più sezioni, in grado di portare dire le tematiche legate all’impiantistica antin-
valore aggiunto all’attività di manutenzione e mag- cendio e alla gestione degli impianti nel tempo.
giore trasparenza sul Mercato.
Il progetto non entra nel merito della figura profes-
Partendo dai supporti tecnico - normativi che già esi- sionale del Manutentore e della sua formazione, che
stono e usufruendo della collegialità delle esperienze potranno essere oggetto di successivi approfondi-
dell’Associazione, è stato deciso di creare una sezio- menti.
ne, implementabile nel tempo, per ogni tipologia di L’elenco delle azioni di verifica previsto dalle specifi-
sistema oggi installato nel nostro Paese. che norme tecniche di manutenzione non è esaustivo
dei lavori da eseguire ma è solo indicativo delle ope-
I sistemi antincendio oggetto del lavoro sono i se- razioni minime che devono essere effettuate.
guenti: Infatti, la capacità di scomposizione delle Linee Gui-
• rivelazione fumi da di ogni sistema in procedure di verifica sarà tanto
• spegnimento a sprinkler e stazioni di pompaggio più dettagliata quanto più sarà elevata la conoscenza
• spegnimento a schiuma e stazioni di pompaggio nella materia, da parte dell’Azienda di Manutenzione.
• spegnimento a gas inerti e di sintesi chimica Quindi, partendo dal presupposto che il livello di
• spegnimento water-mist acquisizione di una specializzazione è frutto dei per-
• spegnimento e raffreddamento a diluvio d’acqua corsi di crescita propri di ogni Azienda, è corretto che
• spegnimento ad aerosol ogni Committente valuti nel rapporto “qualità del
• spegnimento a polvere lavoro richiesta – costo della manutenzione”, il
• rivelazione atmosfera esplosiva peso che intende dare all’uno o all’altro elemento di
• reti di idranti e stazioni di pompaggio. valutazione.
Di ogni sistema la sezione approfondisce: Uno degli elementi fondamentali, validi per orientare
• la norma tecnica di riferimento il Committente su questa scelta è la “documentazio-
• le fasi e le periodicità delle visite ne” che l’Azienda di Manutenzione è in grado di pro-
• le operazioni di verifica previste durre prima e dopo l’esecuzione dei lavori.
• le documentazioni necessarie che il Committen-
te deve mettere a disposizione dell’Azienda di È importante che già nella fase di “proposta”, l’Azien-
Manutenzione da di Manutenzione esponga in modo chiaro e det-
• la documentazione indicativa che l’Azienda di tagliato al Committente le modalità con cui intende
Manutenzione deve mettere a disposizione del gestire il servizio, i riferimenti tecnico/normativi che
Committente e dell’Asseveratore, a conferma applicherà, il livello di preparazione del suo perso-
della corretta esecuzione dei lavori nale, ma soprattutto il “Capitolato Operativo”, che
• le attrezzature presenti sul mercato in grado di intenderà adottare.
agevolare le operazioni di manutenzione. Da questi elementi di premessa, infatti, può essere
generata parte della documentazione, che l’Azienda
A lavoro ultimato la Linea Guida rappresenta un sup- di Manutenzione deve mettere a disposizione del
porto di consultazione immediata: Committente (e di conseguenza dell’Asseveratore) e
• per le Aziende di Manutenzione che intendono degli Enti di Controllo.
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NORME DI LEGGE CHE REGOLAMENTANO LA MANUTENZIONE 03
DEI SISTEMI ANTINCENDIO
La manutenzione dei sistemi antincendio è regola- • Decreto 12 aprile 2019 - Modifiche al decreto
mentata dalla legge italiana, che prevede che tutti 3 agosto 2015, recante l’approvazione di nor-
i sistemi di sicurezza siano mantenuti efficienti nel me tecniche di prevenzione incendi, ai sensi
tempo. dell’articolo 15 del decreto legislativo 8 mar-
Di seguito sono elencate le norme di legge, che speci- zo 2006, n. 139.
ficatamente entrano nel merito di tale obbligatorietà.
Norme di legge di carattere specifico
Norme di legge di carattere generale • D.M. 26.08.1992 - Norme di prevenzione in-
• D.M. 10.03.1998 - Criteri generali di sicurezza cendi per l’edilizia scolastica - Art. 12 “Norme di
antincendio e per la gestione dell’emergenza esercizio”, comma 12.3.
nei luoghi di lavoro – Art. 4 “Controllo e manu- • D.M. 09.04.1994 - Approvazione della regola
tenzione degli impianti e delle attrezzature an- tecnica di prevenzione incendi per la costru-
tincendio”. zione e l’esercizio delle attività turistico alber-
• DM 37 del 12.01.2008 - Regolamento concer- ghiere - Art. 14 “Gestione della sicurezza” e Art.
nente l’attuazione dell’articolo 11- quaterde- 16 “Registro dei controlli”.
cies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 • DPR 30.06.1995 n. 418 - Regolamento concer-
del 2 dicembre 2005, recante riordino delle di- nente norme di sicurezza antincendio per gli
sposizioni in materia di attività di installazio- edifici di interesse storico-artistico destinati
ne degli impianti all’interno degli edifici. Art. a biblioteche ed archivi. - Art. 9 “Gestione della
5 “Obblighi connessi con l’esercizio dell’attività”. sicurezza”, comma 3.
• DLgs 81 del 09.04.2008 - Attuazione dell’ar- • D.M. 18.03.1996 - Norme di sicurezza per la
ticolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in costruzione e l’esercizio degli impianti sporti-
materia di tutela della salute e della sicurezza vi – Art. 19 “Gestione della sicurezza”.
nei luoghi di lavoro. – Allegato IV, Cap. 4 “Misure • D.M. 22.02.1996 n. 261 - Regolamento recante
contro l’incendio e l’esplosione”, comma 4.1.3. norme sui servizi di vigilanza antincendio da
• DPR 151 del 1 agosto 2011 - Regolamento re- parte dei Vigili del fuoco sui luoghi di spetta-
cante semplificazione della disciplina dei pro- colo e trattenimento - Art. 8 “Adempimenti di
cedimenti relativi alla prevenzione incendi, a enti e privati”, comma 3.
norma dell’articolo 49 comma 4-quater, de- • DM 14 Maggio 2004 - Approvazione della re-
creto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito gola tecnica di prevenzione incendi per l’in-
con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, stallazione e l’esercizio dei depositi di gas di
n. 122 petrolio liquefatto con capacità complessiva
• DM 7 agosto 2012 - Disposizioni relative alle non superiore a 13 m³
modalità di presentazione delle istanze con- • DM 28 febbraio 2014 - Regola tecnica di pre-
cernenti i procedimenti di prevenzione incen- venzione incendi per la progettazione, la co-
di e alla documentazione da allegare, ai sensi struzione e l’esercizio delle strutture turistico
dell’articolo 2, comma 7, del DPR 151/2011 - ricettive in aria aperta (campeggi, villagi tu-
• Decreto 20 dicembre 2012 - Regola tecnica di ristici, ecc.) con capacità ricettiva superiore a
prevenzione incendi per gli impianti di prote- 400 persone.
zione attiva contro l’incendio installati nelle • DM 3 marzo 2014 - Modifica del Titolo IV del
attività soggette ai controlli di prevenzione Decreto 9 aprile 1994, in materia di regole
incendi tecniche di prevenzione incendi per i rifugi
• Decreto 3 Agosto 2015 - Approvazione di nor- alpini.
ma tecniche di prevenzione incendi, ai sensi • Decreto del Ministero dell’Interno 4 marzo
dell’articolo 15 del decreto legislativo 8 mar- 2014 - Modifiche ed integrazioni all’allegato
zo 2006 n. 139 al decreto 14 maggio 2004, recante approva-
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 7
NORME DI LEGGE CHE REGOLAMENTANO LA MANUTENZIONE
DEI SISTEMI ANTINCENDIO
zione della regola tecnica di prevenzione in- stico - alberghiere con numero di posti letto
cendi per l’installazione e l’esercizio dei depo- superiore a 25 e fino a 50.
siti di gas di petrolio liquefatto con capacità • Decreto del Ministero dell’Interno 21 ottobre
complessiva non superiore a 13 m³ 2015 - Approvazione della regola tecnica di
• Decreto del Ministero dell’Interno 31 marzo prevenzione incendi per la progettazione, co-
2014 - Modifiche ed integrazioni al decreto 24 struzione ed esercizio delle metropolitane.
maggio 2002, recante norme di prevenzione • Decreto 3 febbraio 2016 - Approvazione della
incendi per la progettazione, costruzione ed regola tecnica di prevenzione incendi per la
esercizio degli impianti di distribuzione stra- progettazione, la costruzione e l’esercizio dei
dale di gas naturale per autotrazione. depositi di gas naturale con densità non supe-
• Decreto del Ministero dell’Interno 31 marzo riore a 0,8 e dei depositi di biogas, anche se di
2014 - Modifiche ed integrazioni all’allegato densità superiore a 0,8.
A al decreto del Presidente della Repubblica • Decreto 8 giugno 2016 - Approvazione di
24 ottobre 2003, n. 340, recante la disciplina norme tecniche di prevenzione incendi per le
per la sicurezza degli impianti di distribuzio- attività di ufficio, ai sensi dell’articolo 15 del
ne stradale di G.P.L. per autotrazione decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 (RTV)
• Decreto del Ministero dell’Interno 15 luglio • Decreto 9 agosto 2016 - Approvazione di nor-
2014 - Approvazione della regola tecnica di me tecniche di prevenzione incendi per le at-
prevenzione incendi per la progettazione, tività ricettive turistico - alberghiere, ai sensi
l’installazione e l’esercizio delle macchine dell’articolo 15 del decreto legislativo 8 mar-
elettriche fisse con presenza di liquidi isolanti zo 2006, n. 139 (RTV)
combustibili in quantità superiore ad 1 m³. • Decreto 21 febbraio 2017 - Approvazione di
• Decreto del Ministero dell’Interno 16 luglio norme tecniche di prevenzione incendi per le
2014 - Regola tecnica di prevenzione incendi attività di autorimessa (RTV)
per la progettazione, costruzione ed esercizio • Decreto 7 agosto 2017 - Approvazione di nor-
degli asili nido. me tecniche di prevenzione incendi per le atti-
• Decreto del Ministero dell’Interno 17 luglio vità scolastiche, ai sensi dell’art. 15 del decre-
2014 - Regola tecnica di prevenzione incendi to legislativo 8 marzo 2006, n. 139
per la progettazione, la costruzione e l’eserci- • Decreto 22 novembre 2017 - Approvazione
zio delle attività di aerostazioni con superficie della regola tecnica di prevenzione incendi
coperta accessibile al pubblico superiore a per l’installazione e l’esercizio di contenitori-
5.000 m² distributori, ad uso privato, per l’erogazione
• Decreto del Ministero dell’Interno 18 luglio di carburante liquido di categoria C
2014 - Regola tecnica di prevenzione incendi • Decreto 27 dicembre 2017 - Requisiti dei di-
per la progettazione, la costruzione e l’eserci- stributori degli impianti di benzina, attrezzati
zio degli interporti, con superficie superiore a con sistemi di recupero vapori
20.000 m², e alle relative attività affidatarie. • Decreto 21 marzo 2018 - Applicazione della
• Decreto Ministeriale 19 marzo 2015 - Aggior- normativa antincendio agli edifici e ai locali
namento della regola tecnica di prevenzione adibiti a scuole di qualsiasi tipo, ordine e gra-
incendi per la progettazione, la costruzione e do, nonché agli edifici e ai locali adibiti ad asili
l’esercizio delle strutture sanitarie pubbliche nido
e private di cui al decreto 18 settembre 2002 • Decreto 20 aprile 2018 - Modifiche ed integra-
‘Approvazione della regola tecnica di pre- zioni all’allegato A del decreto del Presidente
venzione incendi per la progettazione, la co- della Repubblica 24 ottobre 2003, n. 340 e
struzione e l’esercizio delle strutture sanitarie successive modificazioni, recante la disciplina
pubbliche e private’ per la sicurezza degli impianti di distribuzio-
• Decreto 14 luglio 2015 - Disposizioni di pre- ne stradale di G.P.L. per autotrazione
venzione incendi per le attività ricettive turi- • Decreto 23 ottobre 2018 - Regola tecnica di
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NORME DI LEGGE CHE REGOLAMENTANO LA MANUTENZIONE
DEI SISTEMI ANTINCENDIO
prevenzione incendi per la progettazione, co- vendita e l’esposizione di beni, con superficie
struzione ed esercizio degli impianti di distri- lorda superiore a 400 mq, comprensiva di ser-
buzione di idrogeno per autotrazione vizi, depositi e spazi comuni coperti, ai sensi
• Decreto 23 novembre 2018 - Approvazione dell’articolo 15, del decreto legislativo 8 mar-
di norme tecniche di prevenzione incendi zo 2006, n. 139 - modifiche al decreto 3 agosto
per le attività commerciali, ove sia prevista la 2015 (RTV)
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 9
04 NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO CHE REGOLAMENTANO
LA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO
La manutenzione dei sistemi antincendio è regola- Tra le normative tecniche si segnalano le norme ar-
mentata da normative tecniche nazionali, comunita- monizzate, specifiche tecniche di applicazione vo-
rie o extra comunitarie. In generale le normative sono lontaria prodotte per una specifica direttiva e a se-
specifiche tecniche che definiscono le caratteristi- guito di uno specifico mandato della Commissione
che richieste di un prodotto, quali i livelli di qualità Europea.
o di proprietà di utilizzazione, la sicurezza, le dimen-
sioni comprese le prescrizioni applicabili al prodotto Le norme armonizzate conferiscono al prodotto la
per quanto riguarda la denominazione di vendita, la presunzione di conformità ai requisiti essenziali di
terminologia, i simboli, le prove e i metodi di prova, sicurezza e tutela della salute applicabili a quel pro-
l’imballaggio, la marcatura e l’etichettatura nonché le dotto.
procedure di valutazione della conformità.
Nel mercato italiano, salvo specifiche richieste d’atti-
Nello specifico una normativa tecnica è una speci- nenza a particolari norme, la manutenzione dei siste-
fica tecnica approvata da un organismo riconosciuto mi antincendio è regolamentata.
ad attività normativa, per un’applicazione ripetuta o
continua, la cui osservanza oggi è richiesta in modo
chiaro dalla legislazione italiana col DM n. 37 del
12.01.2008 e col Decreto 20.12.2012.
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NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO CHE REGOLAMENTANO
LA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO
Il 1° luglio 2013 è entrato pienamente e completamente in vigore il Regolamento UE 305/2011 CPR che ha
fissato condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione, abrogando la Direttiva
89/106/CEE CPD.
Con questo Regolamento – che ricordiamo essere un atto non necessitevole di recepimento e quindi diret-
tamente applicabile negli Stati Membri – il Legislatore ha voluto porre rimedio al più rilevante difetto della
passata Direttiva, ovvero la non-uniforme applicazione delle disposizioni in essa contenuta, non-uniformità
proprio dovuta – in prima battuta – alle trasposizioni nelle legislazioni nazioni tramite le quali sono stati talvol-
ta introdotti elementi che di fatto hanno portato alla creazione di vere e proprie barriere alla libera circolazione
delle merci.
Con il regolamento CPR è stata poi introdotto un’importante strumento a garanzia della più ampia e completa
informazione degli utilizzatori dei prodotti da costruzione: la Dichiarazione della Prestazione, tramite la quale
il fabbricante, informando gli utilizzatori circa le caratteristiche essenziali del prodotto che sta immettendo o a
rendendo disponibile sul mercato, si assume la disponibilità delle prestazioni dichiarate e della loro costanza.
Alla base di questo nuovo approccio prestazionale al mondo dei prodotti da costruzione troviamo:
• Le Specifiche Tecniche Armonizzate (norme europee armonizzate e documenti di valutazione europea),
base per la compilazione della Dichiarazione delle Prestazioni,
• La Dichiarazione della Prestazione.
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 11
NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO CHE REGOLAMENTANO
LA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO
• CEI 31-35;AB Atmosfere esplosive Guida alla classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la
presenza di gas in applicazione della Norma CEI EN 60079-10-1
• serie CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori con potenza non superiore a 1000V in corrente alternata e a
1500V in corrente continua.
• CEI EN 50849 - Sistemi di allarme sonoro per applicazioni di emergenza
• CEI EN 60079-10-1:2016 Atmosfere esplosive - Classificazione dei luoghi. Atmosfere esplosive per la pre-
senza di gas.
• CEI EN 60079-10-2:2016 Atmosfere esplosive - Classificazione dei luoghi - Atmosfere esplosive per la
presenza di polveri combustibili.
• CEI EN 60079-14:2015 Atmosfere esplosive - Progettazione, scelta e installazione degli impianti elettrici.
• CEI EN 60079-14/EC Errata Corrige
• CEI EN 60079-17:2015 Atmosfere esplosive - Verifica e manutenzione degli impianti elettrici
• UNI CEN/TS 14816:2009 Installazioni fisse antincendio - Sistemi spray ad acqua - Progettazione, installa-
zione e manutenzione
• UNI CEN/TS14972:2011 Installazioni fisse antincendio - Sistemi ad acqua nebulizzata – Progettazione
e installazione
• serie UNI EN 15004 Installazioni fisse antincendio - Sistemi a estinguenti gassosi
• UNI ISO 15779:2012 Installazioni fisse antincendio - Sistemi estinguenti ad aerosol condensato - Requisiti
e metodi di prova per componenti e progettazione, installazione e manutenzione dei sistemi - Requisiti
generali
• EC 1-2014 UNI ISO 15779:2012 Errata Corrige 1
• UNI EN 15276-2:2019 Sistemi fissi di lotta contro l’incendio - Sistemi di estinzione ad aerosol condensato
- Parte 2: Progettazione, installazione e manutenzione
Regolamenti FM
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 13
05 LE PROBLEMATICHE CONNESSE ALLA GESTIONE DEI SISTEMI E DEI
RICAMBI NEL TEMPO
14
LE PROBLEMATICHE CONNESSE ALLA GESTIONE DEI SISTEMI E DEI
RICAMBI NEL TEMPO
to sono oggetto di particolare attenzione da parte Qualora la mancanza di ricambi dovesse portare a
dei Brokers Assicurativi proprio le densità di scarica, una revisione completa dell’impianto, l’intervento di
le concentrazione degli estinguenti e la reale efficacia adeguamento dovrà essere oggetto di un nuovo pro-
delle stazioni di pompaggio, fondamentali per garan- getto prima di dar corso ai lavori e a nuova certifica-
tire il controllo degli incendi. zione a fine lavori.
La gestione dei ricambi nel tempo La revisione periodica dei sistemi antincendio
Compito della Manutenzione non è solo quello di La revisione periodica prevista dai piani manutentivi
mantenere efficiente il sistema antincendio ma è an- di ogni sistema antincendio è il momento di una ve-
che quello di aggiornare dal lato documentale tutte rifica approfondita, che deve tenere conto di tutte le
le modifiche che vengono apportate. variabili:
Tra queste assume una notevole importanza la ge- • modifiche ambientali;
stione dei ricambi che non solo devono poter sosti- • modifiche del rischio protetto;
tuire i componenti in avaria ma devono anche poter • modifiche delle norme tecniche;
garantire il mantenimento della certificazione del si- • modifiche delle norme di legge;
stema. E’ evidente che ciò richiederà sempre l’utilizzo • mancanza di ricambi originali.
di componenti originali, in particolare in presenza di Sulla base delle variabili individuate dovranno essere
ricambi CE o rientranti in un “listato” specifico e, qua- opzionate le azioni correttive più appropriate e quin-
lora ciò non fosse possibile, sarà compito dell’Azienda di definite col Committente le azioni da intrapren-
di Manutenzione individuare i componenti compati- dere. Sarà compito dell’Azienda di Manutenzione
bili, in grado di non compromettere gli elementi pro- supportare il Committente nell’individuazione della
gettuali e la certificazione del sistema. soluzione più consona al problema.
CONSIDERAZIONI GENERALI 06
Ai fini di una corretta attività di manutenzione si pre- norme tecniche per la progettazione ed installa-
cisa che: zione. Le aziende che prendono in carico nuove
• In ottemperanza alle norme di legge vigenti le manutenzioni devono verificare la conformità
operazioni di manutenzione devono essere sem- dell’impianto al progetto redatto (che l’utilizza-
pre riportate a cura del Committente nell’appo- tore deve avere) ed effettuare una verifica preli-
sito registro dei controlli, che deve essere tenuto minare atta ad acquisire tutte le informazioni in
a disposizione degli organi di vigilanza. merito.
• Tutte le operazioni di manutenzione straordina- • Qualora i documenti di impianto non siano di-
ria possono essere eseguite da aziende in pos- sponibili, o siano parzialmente disponibili, la loro
sesso dei riconoscimenti rilasciati dalle Camere predisposizione e/o aggiornamento è a cura del
di Commercio ai sensi della vigente normativa titolare dell’attività o della persona dal lui pre-
(al momento della pubblicazione è in vigore il posta (delegata), che dovrà incaricare un profes-
D.M. 37/2008) sionista antincendio (iscritto negli appositi elen-
• La frequenza dei controlli e le operazioni da chi del M.I. di cui all’art. 16 del D. Lgs. n. 139 del
compiere sono determinate dall’obiettivo di ga- 08.03.2006) secondo la legislazione vigente (alla
rantire il corretto funzionamento degli impianti. data di pubblicazione della Linea Guida il D.lgs
Le attività delle aziende di manutenzione sono 81/2008, come modificato dal D.lgs 106/2009, il
di verifica della funzionalità degli impianti e non D.M. 37/2008 e il Decreto 20.12.2012).
della loro efficacia, per la quale si rimanda alle
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 15
07 Principali definizioni
Cartellino di manutenzione: Documento che atte- di consumo di uso corrente o la sostituzione di parti
sta gli interventi effettuati in conformità alla norma di modesto valore espressamente previste.
di riferimento.
Manutenzione straordinaria: Intervento di manu-
Controllo iniziale: controllo effettuato per verificare tenzione, realizzato da impresa abilitata (rif. articolo
la completa e corretta funzionalità delle apparecchia- 3 D.M. 37/2008) che non può essere eseguito in loco
ture e delle connessioni e la loro positiva corrispon- o che, pur essendo eseguito in loco, richiede mezzi
denza con i documenti del progetto esecutivo. di particolare importanza oppure attrezzature o stru-
mentazioni particolari o che comporti sostituzioni di
Controllo periodico: insieme delle operazioni, da intere parti di impianto o la completa revisione o so-
effettuarsi con frequenza stabilita dalle norme di rife- stituzione di apparecchi per i quali non sia possibile o
rimento, per verificare la completa e corretta funzio- conveniente la riparazione.
nalità delle attrezzature e degli impianti.
Persona o Tecnico Qualificata/o – Persona o Tecni-
Etichetta identificativa della bombola: Documen- co Competente e Qualificata/o – Persona o Tecnico
to posizionato sulla bombola riportante le seguenti Competente e Formata/o (*): persona dotata della
informazioni: tipologia di agente estinguente, dati necessaria formazione ed esperienza che ha acces-
della bombola (capacità, matricola, tara, peso netto, so ad attrezzature, apparecchiature ed informazioni,
peso lordo, pressione di stoccaggio), dati del pro- manuali e conoscenze significative di qualsiasi pro-
duttore, dati del centro di caricamento. Per quanto cedura speciale raccomandata dal produttore e/o dal
riguarda i gas fluorurati occorre seguire le indicazio- detentore dell’impianto, in grado di eseguire su detto
ni del Regolamento CE 1494/2007. Oltre all’etichetta impianto le procedure di manutenzione specificate
identificativa posta sul corpo della bombola, la bom- dalla norma.
bola deve portare sul collo (ogiva) l’etichetta a losan-
ga, in conformità alla UNI EN 1089-2, obbligatoria per Progetto dell’impianto: insieme dei documenti in-
il trasporto, e alla normativa sul trasporto merci peri- dicati dalla norma assunta a riferimento per la pro-
colose ADR. gettazione di un nuovo impianto o di modifica di
un impianto esistente. Il progetto deve includere, in
Manuale d’uso e manutenzione dell’impianto: assenza di specifiche indicazioni della norma, alme-
Documentazione redatta in lingua italiana che com- no gli schemi e i disegni planimetrici dell’impianto,
prende le istruzioni necessarie per la corretta gestio- nonché una relazione tecnica comprendente i calcoli
ne dell’impianto e per il mantenimento in efficienza di progetto, ove applicabili, e la descrizione dell’im-
dei suoi componenti. Le istruzioni sono predisposte pianto, con particolare riguardo alla tipologia e alle
dall’Impresa installatrice dell’impianto, anche sulla caratteristiche dei materiali e dei componenti da
base dei dati forniti dai fabbricanti dei componenti utilizzare ed alle prestazioni da conseguire (Decreto
installati (Decreto 20.12.2012). 20.12.2012).
16
Principali definizioni
cessibili e non presentino danni materiali accertabi- Verifica generale del sistema o Revisione: controllo
li tramite esame visivo. La sorveglianza deve essere accurato e particolare del sistema, la cui periodicità e
effettuata dal personale normalmente presente nelle metodologia dipende dalle prescrizioni normative e
aree protette dopo aver ricevuto adeguate istruzioni. legislative, relative ai singoli componenti utilizzati o
dalle istruzioni del produttore delle apparecchiature
Specifica dell’impianto: sintesi dei dati tecnici che impiegate.
descrivono le prestazioni dell’impianto, le sue ca-
ratteristiche dimensionali e le caratteristiche dei
componenti da impiegare nella sua realizzazione;
la specifica comprende il richiamo della norma di
progettazione,la classificazione del livello di pericolo-
sità, lo schema a blocchi, nonché l’attestazione dell’i-
doneità dell’impianto in relazione al pericolo d’incen- (*) Nomenclatura presente a vario titolo nelle norme di
dio presente nell’attività (Decreto 20.12.2012). costruzione e manutenzione.
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 17
18
MANUTENZIONE SISTEMI RETI IDRANTI i
Per quanto riguarda le alimentazioni idriche, le istruzioni di manutenzione sono così trattate
• per le stazioni di pompaggio, le procedure di controllo periodico – settimanale, mensile, trimestrale, se-
mestrale, annuale, triennale e decennale – sono inserite nella Sezione V della presenta Linea Guida,
• per le alimentazioni idriche promiscue, le procedure di controllo periodico comportano la verifica della
rispondenza dell’impianto ai contenuti dell’appendice A.2 della norma UNI 10779.
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 19
MANUTENZIONE SISTEMI RETI IDRANTI
20
SCHEDA Di CONTROLLO
SISTEMI RETI DI IDRANTI
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 21
SCHEDA Di CONTROLLO
SISTEMI RETI DI IDRANTI
22
SCHEDA Di CONTROLLO
SISTEMI RETI DI IDRANTI
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 23
24
Manutenzione sistemi di rivelazione incendi ii
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 25
Manutenzione sistemi di rivelazione incendi
di funzionamento del sistema forniti dall’Utente. progetto sia stato rispettato e se la realizzazione
In questa verifica dovranno essere provati tutti i rive- sia conforme alla normativa vigente UNI 9795.
latori, sulla base delle periodicità stabilite dalla nor- • La documentazione relativa al controllo iniziale.
ma (100% a visita se rivelatori convenzionali; 100%
nell’anno se rivelatori analogici), tutti i dispositivi e gli La documentazione che il responsabile del sistema
azionamenti previsti dalla logica di funzionamento deve produrre è quella prevista dalla norma UNI 9795
dell’impianto. all’Appendice A, punti A.3.2 - A.3.3 - A.3.4 - A.3.5 -
A.3.6.
Le appendici B.1, B.2, B3 contenute nella UNI 11224
sono indicative delle operazioni effettuabili durante il Qualora questi documenti fossero mancanti, do-
controllo periodico semestrale. vrà essere ri-effettuata una verifica come previsto al
punto 8 della norma, utilizzando l’appendice A come
MANUTENZIONE ORIDNARIA base per la presa in carico.
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
Tutti gli interventi richiesti da anomalie, modifiche, DOCUMENTAZIONE INDICATIVA CHE L’AZIENDA
ampliamenti o ristrutturazioni dovranno essere rea- DI MANUTENZIONE DEVE METTERE A DISPOSI-
lizzati da Azienda Specializzata e dovranno prevedere ZIONE DEL COMMITTENTE A CONFERMA DELLA
le stesse procedure di collaudo contenute nelle ap- CORRETTA ESECUZIONE DEI LAVORI
pendici A1 A2 A3 e A4 della norma UNI 11224.
Compatibilmente con le procedure di ogni Azienda
OPERAZIONI DECENNALI di Manutenzione, dopo ogni visita, l’Azienda incarica-
ta deve predisporre un documento esaustivo (o una
Ogni 10 anni dovrà essere verificata la rispondenza documentazione esaustiva) in grado di consentire
dell’impianto nei confronti dell’ambiente protetto e una corretta gestione nel tempo del sistema:
delle nuove tecnologie, applicando le medesime pro-
cedure di collaudo contenute nelle appendici A1 A2 • Piano di Lavoro o documento equivalente da cui
A3 e A4 della norma UNI 11224. si evinca: la data di consegna del lavoro, il tempo
impiegato, il luogo, le persone che lo hanno ese-
guito, i preposti del Committente che lo hanno
PRESA IN CARICO DELL’IMPIANTO - I DOCUMENTI avallato e i materiali forniti o sostituiti.
DA RICHIEDERE AL COMMITTENTE • Check list delle operazioni eseguite per ogni
impianto manutenzionato, in funzione dei riferi-
NB: Qualora i documenti di impianto non siano disponi- menti normativi o del Capitolato Operativo ap-
bili, o siano parzialmente disponibili, la loro predisposi- plicato.
zione e/o aggiornamento è a cura del responsabile del • Report o Note di fine visita da cui si evinca: se il
sistema secondo la legislazione vigente (alla data di sistema dispone di tutti i disegni e della docu-
pubblicazione della linea guida il D.lgs 81/2008, come mentazione prevista dalle norme di legge e dal-
modificato dal D.lgs 106/2009, il D.M. 37/2008, il Decre- le norme tecniche, se l’impianto è regolarmente
to 20.12.2012 e il Decreto 3.08.2015). funzionante, se sono state riscontrate anomalie
e se sono state risolte, se sono state riscontrate
Prima di incominciare un’attività di controllo devono anomalie e deve essere pianificata la loro soluzio-
essere acquisiti: ne, se l’impianto presenta delle non conformità e
• I documenti progettuali dell’impianto, per con- le azioni proposte per la loro soluzione, se l’am-
sentire tutti i riscontri necessari a stabilire se il biente protetto ha subito modifiche e le azioni
26
Manutenzione sistemi di rivelazione incendi
proposte per l’adeguamento dell’impianto alle • Kit per test di prova di funzionamento per rive-
modifiche, si vi sono problemi ambientali o ge- latori ottici di fumo/termici/ossido di carbonio
stionali che possano compromettere il funziona- puntiformi
mento e la funzionalità del sistema. • Kit per test di prova di funzionamento per rivela-
Quanto sopra descritto può essere integrato da docu- tori ottici di fiamma
mentazione aggiuntiva relativa a: • Kit per test di prova di funzionamento per rivela-
• Elenco dettagliato dei componenti del sistema. tori termici installati in aree classificate
• Elenco degli eventi registrati dalla centrale di • Kit per smontaggio e rimontaggio rivelatori
controllo, precedentemente all’intervento di ma- • Dispositivo di verifica camera ottica
nutenzione. • Dispositivi di programmazione dei rivelatori via
• Elenco degli eventi registrati dalla centrale di radio o via cavo
controllo durante le operazioni di manutenzione. • Multimetro
• Stampa delle condizioni di stato di ogni singolo • Analizzatori di rete per impianti analogici di rive-
rivelatore e del livello d’impolveramento rag- lazione
giunto (se previsto dalla tipologia di centrale in- • Kit per test di prova di funzionamento per rivela-
stallata). tori ottici lineari
• Kit per test di prova di funzionamento per rivela-
tori termici lineari
LE ATTREZZATURE PRESENTI SUL MERCATO IN • Chiavi di simulazione per verifica pulsanti di al-
GRADO DI AGEVOLARE LE OPERAZIONI DI MANU- larme
TENZIONE • Kit per test di prova di funzionamento per rivela-
tori termovelocimetrici pneumatici
Viene di seguito riportato un elenco non esaustivo di • Termoventilatore a temperatura regolabile
attrezzature, presenti attualmente sul mercato, ne- • Termostato a laser
cessarie per una corretta manutenzione. • Oscilloscopio
• Kit per test di prova di funzionamento per rivela- • PC portatile per la gestione dei sistemi analogici.
tori ottici di fumo puntiformi • Compressore o aspiratore per pulizia tubazioni
• Kit per test di prova di funzionamento per rivela- per sistemi di rivelazione ad aspirazione
tori ottici di fumo/termici puntiformi • Attrezzature specifiche per sistemi di rivelazione
ad aspirazione
• Attrezzature specifiche per rivelatori in condotte
• Eventuali altre attrezzature specifiche richieste
dai Costruttori.
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 27
28
MANUTENZIONE SISTEMI AD ESTINGUENTI GASSOSI iii
N.B. Un sistema automatico di estinzione incendi deve essere verificato conformemente alla norma UNI 11224 re-
lativa ai sistemi di rivelazione incendi, in quanto il sistema di rivelazione è installato unitamente al sistema di estin-
zione.
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 29
MANUTENZIONE SISTEMI AD ESTINGUENTI GASSOSI
di funzionamento del sistema forniti dall’Utente. zione e/o aggiornamento è a cura del responsabile del
In queste verifiche dovranno essere provati, sulla sistema secondo la legislazione vigente (alla data di
base delle periodicità stabilite dalla norma, tutti i di- pubblicazione della linea guida il D.lgs 81/2008, come
spositivi e gli azionamenti presenti nell’impianto. modificato dal D.lgs 106/2009, il D.M. 37/2008, il Decre-
to 20.12.2012 e il Decreto 3.08.2015).
L’appendice A contenuta nella norma UNI è indica-
tiva delle operazioni effettuabili durante il controllo Prima di incominciare un’attività di controllo deve
periodico semestrale. essere acquisita una copia del progetto esecutivo re-
lativo all’impianto, con tutti gli elementi progettuali
MANUTENZIONE ORDINARIA previsti nelle norme della serie UNI EN 15004.
MANUTENZIONE STRAORDINARIA Con il progetto occorre verificare che siano state ri-
spettate le indicazioni progettuali e che la dichiara-
Tutti gli interventi richiesti da anomalie, modifiche, zione di conformità dell’impianto sia presente e ripor-
ampliamenti o ristrutturazioni dovranno essere rea- ti la normativa tecnica di riferimento.
lizzati da Azienda Specializzata e dovranno prevede- Sui documenti e disegni devono essere riportati:
re le stesse procedure di collaudo contenute nell’ap- • Nome dell’utente e/o proprietario
pendice A della norma UNI. • Indirizzo del fabbricato
Qualora le trasformazioni modificassero il sistema do- • Destinazione d’uso dei fabbricati coperti da
vrà essere redatto un nuovo progetto. impianto/i
• Esecutore del progetto
OPERAZIONI DECENNALI • Responsabile del controllo progetto
• Data del progetto
La revisione decennale deve essere effettuata da
Azienda Specializzata che dovrà verificare l’intero im-
pianto di spegnimento, sulla base delle operazioni di DOCUMENTAZIONE INDICATIVA CHE L’AZIENDA
revisione previste per le apparecchiature in pressio- DI MANUTENZIONE DEVE METTERE A DISPOSI-
ne, secondo la legislazione vigente e come da indica- ZIONE DEL COMMITTENTE A CONFERMA DELLA
zioni minime contenute nella norma UNI, utilizzando CORRETTA ESECUZIONE DEI LAVORI
strumentazioni specifiche, idonea manualistica, dise-
gni progettuali, schemi elettrici e logiche di funziona- Compatibilmente con le procedure di ogni Azienda
mento forniti dall’Utente. di Manutenzione, dopo ogni visita, l’Azienda incarica-
ta deve predisporre un documento esaustivo (o una
operazioni aggiuntive documentazione esaustiva) in grado di consentire
una corretta gestione nel tempo del sistema:
La verifica di integrità del locale, qualora fosse man- • Piano di Lavoro o documento equivalente da cui
cante o se l’ambiente protetto avesse subito delle va- si evinca: la data di consegna del lavoro, il tempo
riazioni, dovrà essere effettuate o ripetuta mediante impiegato, il luogo, le persone che lo hanno ese-
door fan test. guito, i preposti del Committente che lo hanno
avallato e i materiali forniti o sostituiti.
• Check list delle operazioni eseguite per ogni
PRESA IN CARICO DELL’IMPIANTO - I DOCUMENTI impianto manutenzionato, in funzione dei riferi-
DA RICHIEDERE AL COMMITTENTE menti normativi o del Capitolato Operativo ap-
plicato.
NB: Qualora i documenti di impianto non siano disponi- • Report o Note di fine visita da cui si evinca: se il
bili, o siano parzialmente disponibili, la loro predisposi- sistema dispone di tutti i disegni e della docu-
30
MANUTENZIONE SISTEMI AD ESTINGUENTI GASSOSI
mentazione prevista dalle norme di legge e dal- per il controllo del livello di carica delle bombo-
le norme tecniche, se l’impianto è regolarmente le a CO2 e HFC mediante il rilievo del livello del
funzionante, se sono state riscontrate anomalie liquido.
e se sono state risolte, se sono state riscontrate • Bomboletta cercafughe: attrezzatura per la verifi-
anomalie e deve essere pianificata la loro soluzio- ca delle perdite nelle linee pneumatiche di pilo-
ne, se l’impianto presenta delle non conformità e taggio, attacco valvola/prese pressione per ma-
le azioni proposte per la loro soluzione, se l’am- nometri e pressostati, attacco bombola/valvola.
biente protetto ha subito modifiche e le azioni • Carrelli: strumenti per la movimentazione e il tra-
proposte per l’adeguamento dell’impianto alle sporto delle bombole in sicurezza.
modifiche, si vi sono problemi ambientali o ge- • Bombola azoto con riduttore di pressione per
stionali che possano compromettere il funziona- prova della linea pneumatica e di pilotaggio.
mento e la funzionalità del sistema. • Apparecchi elettronici di simulazione da collega-
re in prossimità dei dispositivi di attuazione (sole-
Quanto sopra descritto può essere integrato da docu- noide, lampade di prova e cartucce pirotecniche)
mentazione aggiuntiva relativa a: dei quali devono possedere caratteristiche elet-
• Elenco dettagliato dei componenti del sistema. triche analoghe.
• Data di scadenza ricollaudi bombole • Door fan test (o prova del ventilatore sulla por-
• Registrazione dei valori di carica delle bombole ta): Strumento utilizzato per la pressurizzazione /
• Registrazione degli eventi relativi al sistema di depressurizzazione dell’ambiente in accordo con
rilevazione. UNI EN 15004-1 Appendice E. Determina il tem-
• Registrazione delle verifiche di tenuta dei locali po di permanenza e quindi l’efficacia del sistema
(Door Fan Test). estinguente.
• Eventuali strumenti di prova predisposti allo sco-
po dai produttori delle apparecchiature.
ATTREZZATURE PRESENTI SUL MERCATO IN GRA- • Bilancia portatile di portata adeguata opportu-
DO DI AGEVOLARE LE OPERAZIONI namente tarata e soggetta a controllo, per la pe-
DI MANUTENZIONE satura in loco.
• Attrezzature per la verifica dei sistemi di rileva-
Viene di seguito riportato un elenco non esaustivo di zione come esposto nella sezione II della presen-
attrezzature, presenti attualmente sul mercato, ne- te linea guida.
cessarie per una corretta manutenzione.
NB: La check-list di controllo che la norma UNI 11280 pre-
• Attrezzatura standard che ogni tecnico deve ave- vede è contenuta nell’Appendice A della norma stessa.
re (chiavi fisse, cacciaviti, giratubi, chiavi rego-
labili, cercafase, carta vetrata, spazzole in ferro,
trapani, avvitatori, etc.).
• Multimetro.
• Manometro campione per verifica dei manome-
tri presenti e controllo/taratura intervento pres-
sostati.
• Pressostati e/o trasduttori di pressione: strumen-
ti tarati per la verifica dei valori di pressione di ca-
rica delle bombole e/o delle soglie di intervento/
allarme di queste apparecchiature.
• Level liquid indicator: strumento ad ultrasuoni
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 31
32
MANUTENZIONE SISTEMI A POLVERE iv
La sezione descrive le procedure di ispezione, controllo periodico, manutenzione dei sistemi a polvere, con
riferimento alla norma UNI EN 12416-2.
NB: Se presente un sistema automatico di estinzione incendi la sua verifica deve essere effettuata conformemente
alla norma UNI 11224.
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 33
Norma UNI EN 12416-2:2007 - Sistemi a polvere -
Progettazione, costruzione e manutenzione
• Controllo dello stato della polvere estinguente. Compatibilmente con le procedure di ogni Azienda
• Controllo delle apparecchiature e dei compo- di Manutenzione, dopo ogni visita, l’Azienda incarica-
nenti di controllo e segnalazione del sistema in ta deve predisporre un documento esaustivo (o una
accordo quanto riportato nel libretto di uso e documentazione esaustiva) in grado di consentire
manutenzione del produttore. una corretta gestione nel tempo del sistema:
• Verifica di tutti i componenti del sistema, mano-
vrabilità, tenute, perdite, difetti ecc. • Piano di Lavoro o documento equivalente da cui
• Test di apertura/chiusura valvole e delle parti si evinca: la data di consegna del lavoro, il tempo
meccaniche. impiegato, il luogo, le persone che lo hanno ese-
• Test della funzionalità del sistema al fine di veri- guito, i preposti del Committente che lo hanno
ficare: corretto funzionamento del sistema, ugelli avallato e i materiali forniti o sostituiti.
erogatori liberi da ostruzioni, corretto funziona- • Check list delle operazioni eseguite per ogni
mento delle valvole ed il raggiungimento della impianto manutenzionato, in funzione dei riferi-
copertura richiesta. menti normativi o del Capitolato Operativo ap-
plicato.
OPERAZIONI AGGIUNTIVE • Report o Note di fine visita da cui si evinca: se il
sistema dispone di tutti i disegni e della docu-
• Sostituzione della polvere estinguente ogni 3 mentazione prevista dalle norme di legge e dal-
anni. le norme tecniche, se l’impianto è regolarmente
funzionante, se sono state riscontrate anomalie
PRESA IN CARICO DELL’IMPIANTO E DOCUMENTI e se sono state risolte, se sono state riscontrate
DA RICHIEDERE AL COMMITTENTE anomalie e deve essere pianificata la loro soluzio-
ne, se l’impianto presenta delle non conformità e
NB: Qualora i documenti di impianto non siano disponi- le azioni proposte per la loro soluzione, se l’am-
bili, o siano parzialmente disponibili, la loro predisposi- biente protetto ha subito modifiche e le azioni
zione e/o aggiornamento è a cura del responsabile del proposte per l’adeguamento dell’impianto alle
sistema secondo la legislazione vigente (alla data di modifiche, si vi sono problemi ambientali o ge-
pubblicazione della linea guida il D.lgs 81/2008, come stionali che possano compromettere il funziona-
modificato dal D.lgs 106/2009, il D.M. 37/2008, il Decre- mento e la funzionalità del sistema.
to 20.12.2012 e il Decreto 3.08.2015).
Quanto sopra descritto può essere integrato da docu-
Prima di incominciare un’attività di controllo deve mentazione aggiuntiva relativa a:
essere acquisita una copia del progetto esecutivo re- • Elenco dettagliato dei componenti del sistema.
lativo all’impianto, con tutti gli elementi progettuali • Data di scadenza ricollaudi bombole, in presenza
previsti al capitolo 14 della UNI EN 1246-2. di impianti utilizzanti bombole in alta pressione
Con il progetto occorre verificare che siano state ri- • Registrazione dei valori di carica delle bombole,
spettate le indicazioni progettuali e che la dichiara- in presenza di impianti utilizzanti bombole in alta
zione di conformità dell’impianto sia presente e ripor- pressione
ti la normativa tecnica di riferimento. • Registrazione degli eventi relativi al sistema di
rilevazione, se presente.
34
Norma UNI EN 12416-2:2007 - Sistemi a polvere -
Progettazione, costruzione e manutenzione
Viene di seguito riportato un elenco non esaustivo di taggio, attacco valvola/prese pressione per ma-
attrezzature, presenti attualmente sul mercato, ne- nometri e pressostati, attacco bombola/valvola.
cessarie per una corretta manutenzione. • Carrelli: strumenti per la movimentazione e il tra-
sporto delle bombole in sicurezza.
• Attrezzatura standard che ogni tecnico deve ave- • Apparecchi elettronici di simulazione da collega-
re (chiavi fisse, cacciaviti, giratubi, chiavi rego- re in prossimità dei dispositivi di attuazione (sole-
labili, cercafase, carta vetrata, spazzole in ferro, noide e cartuccie pirotecniche) dei quali devono
trapani, avvitatori, etc...) possedere caratteristiche elettriche analoghe.
• Multimetro. • Bilancia portatile di portata adeguata opportu-
• Manometro campione per verifica dei manome- namente tarata e soggetta a controllo, per la pe-
tri presenti e controllo/taratura intervento pres- satura in loco.
sostati. • Attrezzature per la verifica dei sistemi di rileva-
• Bomboletta cercafughe: attrezzatura per la veri- zione come esposto alla sezione II della presente
fica delle perdite nelle line pneumatiche di pilo- linea guida.
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 35
36
SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI A POLVERE
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 37
SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI A POLVERE
ESITO
FASI OPERAZIONI NOTE
P N N.A.
Verifica della presenza di tutta la documentazione di progetto del sistema
Controllo iniziale / Presa in (relazione tecnica; relazione di calcolo; planimetria con lay-out
Consegna dell'impianto dichiarazione di conformità dichiarazione di corretta
installazione)
Accertamento della rispondenza del sistema al progetto esecutivo e/o agli
schemi dell'impianto (elettrico e meccanico)
Controllo dell'esistenza del certificato di collaudo iniziale dell'impianto
rilasciato dall'installatore
Controllo che i dati di progetto siano quelli dello stato di fatto
dell'impianto
Verifica presenza Programma di Ispezione e Controllo (a cura dell'utente)
e del Programma di Prova Assistenza e Manutenzione ( a cura del
manutentore)
Controllo periodico controllo visivo dello stato generale dell’impianto inteso come perdite,
(settimanale) danneggiamenti o corrosioni. Se necessario apportare gli opportuni accorgimenti.
Controllo periodico controllo visivo della corretta posizione (apertura) delle valvole di
(mensile) sezionamento;
38 Polvere_V0.xls Pagina 2
SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI A POLVERE
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 39
40
MANUTENZIONE SISTEMI AUTOMATICI v
A SPRINKLER E STAZIONI DI POMPAGGIO
La sezione descrive le procedure di controllo periodico – settimanale, mensile, trimestrale, semestrale, an-
nuale, triennale e decennale – dei sistemi automatici di spegnimento incendi a sprinkler, con riferimento alla
norma UNI EN 12845.
Durante le fasi di controllo settimanale e mensile dovranno essere eseguite a cura dell’Utente alcune prove
e controlli al fine di garantire il buon funzionamento dei sistemi (avviamenti in automatico e manuale delle
pompe, verifica di funzionamento delle campane di allarme, etc).
N.B. Se presente un sistema automatico di rivelazione incendi la sua verifica deve essere effettuata conformemente
alla norma UNI 11224.
Se presente una stazione di pompaggio, la verifica della sala di alloggiamento pompe deve essere effettuata con-
formemente alla norma UNI 11292.
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 41
MANUTENZIONE SISTEMI AUTOMATICI
A SPRINKLER E STAZIONI DI POMPAGGIO
to – così come indicato dal Costruttore del motore e stazione di pompaggio e sul sistema di rabbocco del-
dalla norma UNI EN12845, facendolo funzionare per la riserva idrica come previsto dalla UNI EN 12845, uti-
un tempo non inferiore a 20 minuti (o comunque per lizzando strumentazioni specifiche, idonea manuali-
il tempo raccomandato dal Costruttore del motore) stica, disegni progettuali, schemi elettrici e logiche di
Dovrà altresì verificare che l’ambiente dove è allog- funzionamento forniti dall’Utente.
giata la stazione di pompaggio soddisfi i requisiti pre- In particolare dovrà:
visti dalla normativa UNI11292. • sottoporre a prova di funzionamento ogni pom-
pa rilevandone la curva prestazionale, rappor-
OPERAZIONI MENSILI tando i dati rilevati coi dati di targa di ogni sin-
gola pompa
Stazioni di Pompaggio • effettuare il tagliando del motore diesel, sulla
L’Utente (o l’Azienda Specializzata) deve controllare il base delle istruzioni del Costruttore del motore,
livello e la densità dell’elettrolito delle celle degli ac- • effettuare le prove di mancato avviamento del
cumulatori al piombo, ivi comprese le batterie d’av- motore diesel e di avvio tramite sistema manuale
viamento del motore diesel e per l’alimentazione del
quadro elettrico. OPERAZIONI TRIENNALI
42
MANUTENZIONE SISTEMI AUTOMATICI
A SPRINKLER E STAZIONI DI POMPAGGIO
Prima di incominciare un’attività di controllo deve biente protetto ha subito modifiche e le azioni
essere acquisita una copia del progetto esecutivo re- proposte per l’adeguamento dell’impianto alle
lativo all’impianto, con tutti gli elementi progettuali modifiche, si vi sono problemi ambientali o ge-
previsti al capitolo 4 della UNI EN 12845. stionali che possano compromettere il funziona-
Con il progetto occorre verificare che siano state ri- mento e la funzionalità del sistema.
spettate le indicazioni progettuali e che la dichiara-
zione di conformità dell’impianto sia presente e ripor- Quanto sopra descritto può essere integrato da docu-
ti la normativa tecnica di riferimento. mentazione aggiuntiva relativa a:
Sui documenti e disegni devono essere riportati: • Elenco dettagliato dei componenti del sistema.
• nome dell’utente e/o proprietario • Prove di verifica con strumentazione certificata
• indirizzo del fabbricato della reale efficacia delle stazioni di pompaggio
• destinazione d’uso dei fabbricati coperti da con rilievo della curva delle pompe e della tara-
impianto/i tura degli strumenti di misura installati.
• esecutore del progetto • Report di analisi temperatura quadri elettrici, tra-
• responsabile del controllo progetto mite termocamera.
• data del progetto • Report di analisi sulle vibrazioni dei gruppi.
• Registrazione dei tempi di intervento degli im-
pianti sprinkler.
DOCUMENTAZIONE INDICATIVA CHE L’AZIENDA • Registrazione degli interventi preventivi di sosti-
DI MANUTENZIONE DEVE METTERE A DISPOSI- tuzione kit guarnizioni valvole di controllo.
ZIONE DEL COMMITTENTE A CONFERMA DELLA • Registrazione degli eventi relativi al sistema di
CORRETTA ESECUZIONE DEI LAVORI rilevazione, se presente.
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 43
MANUTENZIONE SISTEMI AUTOMATICI
A SPRINKLER E STAZIONI DI POMPAGGIO
44
SCHEDA Di CONTROLLO
SISTEMI AUTOMATICI A SPLINKLER
INDIRIZZO
PERICOLO ORDINARIO OH
PERICOLO ALTO HH
PLANIMETRIA GENERALE
DOCUMENTI ALLEGATI
CALCOLI IDRAULICI
ALTRI
COMMENTI E NOTE:
SPK_POMPE_V1.xls Pagina 1
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 45
SCHEDA Di CONTROLLO
SISTEMI AUTOMATICI A SPLINKLER
46
SCHEDA Di CONTROLLO
SISTEMI AUTOMATICI A SPLINKLER
EROGATORI - SPRINKLER
Gli erogatori sono stati alterati e/ presentano tracce di verniciatura e corrosione? SI' NO N.A. in quale installazione? ________________________________________
Gli erogatori sono ostruiti e/o ostacolati? SI' NO N.A. in quale installazione? ________________________________________
Sono stati fatti degli ampliamenti che potrebbero richiedere l'aggiunta di erogatori? SI' NO N.A. in quale installazione? ________________________________________
(Dotazione minima necessaria: pericolo lieve n° 6 spk - pericolo ordinario 24 spk - pericolo alto 36 spk, a queste quantità aggiungere altre tipologie di sprinkler particolari)
TUBAZIONI
Le tubazioni sono state alterate e/ presentano tracce di corrosione? SI' NO N.A. in quale installazione? ________________________________________
Le tubazioni ed i supporti sono visivamente in buono stato di conservazione? SI' NO N.A. in quale installazione? ________________________________________
Le tubazioni sono verniciate e/o identificate da banda colorata? SI' NO N.A. in quale installazione? ________________________________________
POMPA di COMPENSO
L'avviatore è funzionante? SI' NO N.A. E' in buone condizioni? SI' NO N.A.
Verifica di
POMPA ELETTRICA
L'avviatore è funzionante? SI' NO N.A. E' in buone condizioni? SI' NO N.A.
MOTOPOMPA
Note _________________________________________________________________________________________________________
VALVOLA DI RITEGNO
La valvola sulla mandata della pompa di compenso funziona regolarmente? SI' NO N.A.
La valvola sulla mandata della pompa elettrica funziona regolarmente? SI' NO N.A.
MISURATORE DI PORTATA
RISERVA IDRICA
Note _________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
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LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 47
SCHEDA Di CONTROLLO
SISTEMI AUTOMATICI A SPLINKLER
Prova Effettuata
N t di scarica (s)
sì no
Valvola 1
Valvola 2
Valvola 3
Valvola 4
Valvola 5
Valvola 6
Valvola 7
Valvola 8
Valvola 9
Valvola 10
SPK_POMPE_V1.xls
48
SCHEDA Di CONTROLLO
SISTEMI AUTOMATICI A SPLINKLER
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 49
50
MANUTENZIONE SISTEMI A SCHIUMA vi
NB: Se presente un sistema automatico di rivelazione incendi la sua verifica deve essere effettuata conformemente
alla norma UNI 11224.
Se presente una stazione di pompaggio, la verifica della sala di alloggiamento pompe deve essere effettuata confor-
memente alla norma UNI 11292.
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 51
MANUTENZIONE SISTEMI A SCHIUMA
52
MANUTENZIONE SISTEMI A SCHIUMA
PRESA IN CARICO DELL’IMPIANTO – I DOCUMENTI • Check list delle operazioni eseguite per ogni
DAL RICHIEDERE AL COMMITTENTE impianto manutenzionato, in funzione dei riferi-
menti normativi o del Capitolato Operativo ap-
NB: Qualora i documenti di impianto non siano disponi- plicato.
bili, o siano parzialmente disponibili, la loro predisposi- • Report o Note di fine visita da cui si evinca: se il
zione e/o aggiornamento è a cura del responsabile del sistema dispone di tutti i disegni e della docu-
sistema secondo la legislazione vigente (alla data di mentazione prevista dalle norme di legge e dal-
pubblicazione della linea guida il D.lgs 81/2008, come le norme tecniche, se l’impianto è regolarmente
modificato dal D.lgs 106/2009, il D.M. 37/2008, il Decre- funzionante, se sono state riscontrate anomalie
to 20.12.2012 e il Decreto 3.08.2015). e se sono state risolte, se sono state riscontrate
anomalie e deve essere pianificata la loro soluzio-
Prima di incominciare un’attività di controllo deve ne, se l’impianto presenta delle non conformità e
essere acquisita una copia del progetto esecutivo re- le azioni proposte per la loro soluzione, se l’am-
lativo all’impianto, con tutti gli elementi progettuali biente protetto ha subito modifiche e le azioni
previsti al capitolo 4.1.5 della UNI EN 13565-2 e al ca- proposte per l’adeguamento dell’impianto alle
pitolo 4 della UNI EN 12845. modifiche, si vi sono problemi ambientali o ge-
Con il progetto occorre verificare che siano state ri- stionali che possano compromettere il funziona-
spettate le indicazioni progettuali e che la dichiara- mento e la funzionalità del sistema.
zione di conformità dell’impianto sia presente e ripor-
ti la normativa tecnica di riferimento. Quanto sopra descritto può essere integrato da docu-
Sui documenti e disegni devono essere riportati: mentazione aggiuntiva relativa a:
• Nome dell’utente e/o proprietario • Elenco dettagliato dei componenti del sistema.
• Indirizzo del fabbricato • Prove di verifica della reale efficacia delle stazioni
• Destinazione d’uso dei fabbricati coperti da di pompaggio con rilievo della curva delle pompe.
impianto/i • Registrazione degli interventi preventivi di sosti-
• Esecutore del progetto tuzione kit guarnizioni valvole di controllo.
• Responsabile del controllo progetto • Report delle analisi degli schiumogeni.
• Data del progetto • Report delle analisi delle membrane.
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 53
MANUTENZIONE SISTEMI A SCHIUMA
tura ambientale nel locale pompe dopo l’utilizzo • Provette per la campionatura del liquido schiu-
del motore diesel e per verificare la temperatura mogeno
del locale con motori a riposo. • Bombola di azoto completa di riduttore di pres-
• Misuratore di giri motore sione o compressore completo di riduttore di
• Densimetro per verifica capacità elementi batte- pressione per la verifica delle membrane.
rie a umido • Mezzo di sollevamento membrane.
• Multimetro • Attrezzature per la verifica delle stazioni di pom-
• Torcia per verificare il livello dei liquidi batteria e paggio, come esposto nella sezione V della pre-
raffreddamento sente linea guida.
• Attrezzi per la pulizia dei tubi graduati montati • Attrezzature per la verifica dei sistemi di rileva-
sui misuratori di portata zione come esposto nella sezione II della presen-
• Manometro campione per verifica dei manome- te linea guida.
tri presenti e controllo/taratura intervento pres- • Set di misurazione a ultrasuoni per ricostruzione
sostati curva gruppi di pompaggio.
• Spazzola ottone per pulizia filtri su circuito raf- • Termocamera.
freddamento motori diesel e campana • Set di misurazione vibrazioni gruppi pompe.
• Pinza amperometrica per verificare gli assorbi- • Pompa manuale o elettrica di travaso liquido
menti elettrici delle varie apparecchiature in sala. schiumogeno tipo auto adescante.
• Registratore di pressione per la misurazione • Rifrattometro digitale per la verifica della percen-
dell’intervento delle pompe nell’arco temporale tuale di miscelazione.
• Prodotti anticalcare per la pulizia dei filtri su ac- • Provette per la campionatura del liquido schiu-
qua di raffreddamento. mogeno.
• Filiera portatile. • Bombola di azoto completa di riduttore di pres-
• Set di misurazione a ultrasuoni per ricostruzione sione o compressore completo di riduttore di
curva gruppi di pompaggio. pressione per la verifica delle membrane.
• Termocamera. • Mezzo di sollevamento membrane.
• Set di misurazione vibrazioni gruppi pompe. • Attrezzature per la verifica delle stazioni di pom-
• Pompa manuale o elettrica di travaso liquido paggio, come esposto alla sezione II della presen-
schiumogeno tipo auto adescante te linea guida.
• Rifrattometro digitale per la verifica della percen- • Attrezzature per la verifica dei sistemi di rileva-
tuale di miscelazione zione come esposto alla sezione I della presente
linea guida.
54
SCHEDA Di CONTROLLO
SISTEMI A SCHIUMA
INDIRIZZO
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
IMPIANTO
DESCRIZIONE
LIVELLO PERICOLOSITA' 1 2 3
PROGETTO
PLANIMETRIA GENERALE
CALCOLI IDRAULICI
COMMENTI E NOTE:
ESITO
FASI OPERAZIONI NOTE
P N N.A.
Controllo iniziale / Presa in Verifica della presenza di tutta la documentazione di progetto del sistema (
relazione tecnica; relazione di calcolo; planimetria con lay-out dell'impianto
Consegna dichiarazione di conformità dichiarazione di corretta installazione)
Accertamento della rispondenza del sistema al progetto esecutivo e/o agli schemi
dell'impianto (elettrico e meccanico)
Controllo dell'esistenza del certificato di collaudo iniziale dell'impianto rilasciato
dall'installatore
Controllo che i volumi dichiarati in progetto siano quelli dello stato di fatto
dell'impianto
Controllo periodico Controllo del corretto funzionamento delle pompe (escluse pompe dello
(mensile) schiumogeno). Il test deve essere condotto per il periodo necessario a raggiungere
le normali condizioni di funzionamento (quali consumo di energia, temperatura
dell’olio e dell’acqua di raffreddamento). Al termine del test il consumo di energia,
per le pompe elettriche, la temperatura dell’olio e dell’acqua, per i motori Diesel,
devono essere misurati. Testare il motore Diesel sino al raggiungimento delle
normali condizioni operative (minimo 20 minuti)
controllo del livello dell’olio delle pompe, dei compressori e dei motori Diesel
verifica visiva dell’assenza di danneggiamenti a tubazioni, erogatori/generatori
schiuma, ugelli e supporto linee
controllo del sistema di riscaldamento antigelo per le parti di impianto in pressione
ESITO
FASI OPERAZIONI NOTE
P N N.A.
Controllo visivo dei filtri
Controllo quinquennale Prova di tenuta a 0,5 bar pneumatica della membrana del premescolatore
(consigliato) (Nota non contenuta nelle UNI EN 13565-2: 2009)
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 57
Lista di controllo impianti schiuma_V2.xls Pagina 2
SCHEDA Di CONTROLLO
SISTEMI A SCHIUMA
58
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 59
60
MANUTENZIONE SISTEMI A DILUVIO D’ACQUA vii
La sezione descrive le procedure di ispezione, controllo periodico, manutenzione e revisione dei sistemi di
estinzione incendi a diluvio d’acqua.
In considerazione del fatto che per questa tipologia di sistemi esistono due specifici approcci progettuali/co-
struttivi - rappresentati dalle normative internazionali (i.e. NFPA 15 Standard for Water Spray Fixed Systems for
Fire Protection) e comunitarie (CEN/TS 14816 Installazioni fisse antincendio - Sistemi spray ad acqua - Proget-
tazione, installazione e manutenzione), le operazioni di manutenzione non potranno che rispecchiare questi
distinti approcci.
Per la manutenzione dei sistemi realizzati sconto UNI CEN/TS 14816 il riferimento è dato dal Capitolo 20 ‘Ma-
nutenzione’ della UNI EN 12845. Per la manutenzione di sistemi realizzati secondo NFPA 15, i riferimenti per le
attività di manutenzione si ritrovano nella NFPA 25
• al capitolo 8, della NFPA25 per quanto concerne le stazioni pompaggio (rif. Tabella 8.1.1.2)
• Il capitolo 9 della NFPA 25 per quanto concerne le riserve idriche (rif. Tabella 9.1.1.2)
• il capitolo 10 della NFPA 25 per quanto concerne l’impianto a diluvio (rif. Tabelle 10.1.1.2)
• il capitolo 13 della NFPA 25 per quanto concerne le valvole e relativi componenti (rif. Tabella 13.1.1.2)
ciascuno dei sopracitati capitoli dettaglia le operazioni minime e relative periodicità d’esecuzione.
NB: Si segnala che attualmente sul mercato è presente una preponderanza dei sistemi risponde alle normative inter-
nazionali, in virtù della relativa giovinezza della normativa comunitaria.
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 61
MANUTENZIONE SISTEMI A DILUVIO D’ACQUA
62
MANUTENZIONE SISTEMI A DILUVIO D’ACQUA
sull’efficienza delle stazione di pompaggio e su tut- DOCUMENTI NECESSARI PER LA PRESA IN CARICO
ta la componentistica, con ricostruzione della curva DEGLI IMPIANTI A DILUVIO
di prestazione come da tabella ‘Pompe e stazioni di • Manuali di uso e manutenzione dei sistemi e del-
pompaggio’. le apparecchiature presenti.
• Lay-out generale dell’impianto con diametri del-
Riserva Idrica le tubazioni, posizionamento valvole ed elenco
Ispezione della riserva idrica dei componenti.
Verifica del sistema di riscaldamento, se presente. • P&ID generale del sistema.
• Dati tecnici componenti.
OPERAZIONI TRIENNALI-QUINQUENNALI • Disegni e sezioni delle zone/apparecchiature da
proteggere.
L’Azienda Specializzata deve effettuare una revisione • Calcoli idraulici.
di tutte le valvole dell’impianto e oltre al controllo ap- • Numero, posizione e riferimenti per ogni stazio-
profondito della riserva idrica. ne di controllo.
• Numero, posizione e riferimenti per ogni indica-
tore di flusso e pressostato.
PRESA IN CARICO DELL’IMPIANTO E DOCUMENTI • Numero, posizione e riferimenti per ogni campa-
DA RICHIEDERE AL COMMITTENTE na idraulica di allarme.
• Numero, tipo e caratteristiche degli ugelli per
NB: Qualora i documenti di impianto non siano disponi- ogni stazione di controllo e per ogni area protetta.
bili, o siano parzialmente disponibili, la loro predisposi- • Dati di progetto (riserva idrica, portata, pressio-
zione e/o aggiornamento è a cura del responsabile del ne, ecc.).
sistema secondo la legislazione vigente (alla data di • Certificato di conformità di quanto installato.
pubblicazione della linea guida il D.lgs 81/2008, come
modificato dal D.lgs 106/2009, il D.M. 37/2008, il Decre-
to 20.12.2012 e il Decreto 3.08.2015). DOCUMENTAZIONE INDICATIVA CHE L’AZIENDA
DI MANUTENZIONE DEVE METTERE A DISPOSI-
Prima di incominciare un’attività di controllo deve ZIONE DEL COMMITTENTE A CONFERMA DELLA
essere acquisita una copia del progetto esecutivo re- CORRETTA ESECUZIONE DEI LAVORI
lativo all’impianto. Con il progetto occorre verificare
che siano state rispettate le indicazioni progettuali e Compatibilmente con le procedure di ogni Azienda
che la dichiarazione di conformità dell’impianto sia di Manutenzione, dopo ogni visita, l’Azienda incarica-
presente e riporti la normativa tecnica di riferimento ta deve predisporre un documento esaustivo (o una
(serie UNI EN 12259 o NFPA 15:). documentazione esaustiva) in grado di consentire
Sui documenti e disegni devono essere riportati: una corretta gestione nel tempo del sistema:
• Nome dell’utente e/o proprietario
• Indirizzo del fabbricato • Piano di Lavoro o documento equivalente da cui
• Destinazione d’uso dei fabbricati coperti da si evinca: la data di consegna del lavoro, il tempo
impianto/i impiegato, il luogo, le persone che lo hanno ese-
• Esecutore del progetto guito, i preposti del Committente che lo hanno
• Responsabile del controllo progetto avallato e i materiali forniti o sostituiti.
• Data del progetto • Check list delle operazioni eseguite per ogni
impianto manutenzionato, in funzione dei riferi-
menti normativi o del Capitolato Operativo ap-
plicato.
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 63
MANUTENZIONE SISTEMI A DILUVIO D’ACQUA
• Report o Note di fine visita da cui si evinca: se il ATTREZZATURE PRESENTI SUL MERCATO IN GRA-
sistema dispone di tutti i disegni e della docu- DO DI AGEVOLARE LE OPERAZIONI
mentazione prevista dalle norme di legge e dal- DI MANUTENZIONE
le norme tecniche, se l’impianto è regolarmente
funzionante, se sono state riscontrate anomalie Viene di seguito riportato un elenco non esaustivo di
e se sono state risolte, se sono state riscontrate attrezzature, presenti attualmente sul mercato, ne-
anomalie e deve essere pianificata la loro soluzio- cessarie per una corretta manutenzione.
ne, se l’impianto presenta delle non conformità e • Attrezzatura standard che ogni tecnico deve ave-
le azioni proposte per la loro soluzione, se l’am- re (chiavi fisse, cacciaviti, giratubi, chiavi rego-
biente protetto ha subito modifiche e le azioni labili, cercafase, carta vetrata, spazzole in ferro,
proposte per l’adeguamento dell’impianto alle trapani, avvitatori, etc...)
modifiche, si vi sono problemi ambientali o ge- • Multimetro
stionali che possano compromettere il funziona- • Manometro campione per verifica dei manome-
mento e la funzionalità del sistema. tri presenti e controllo/taratura intervento pres-
Quanto sopra descritto può essere integrato da docu- sostati
mentazione aggiuntiva relativa a: • Filiera portatile
• Elenco dettagliato dei componenti del sistema. • Attrezzature per la verifica delle stazioni di pom-
• Prove di verifica della reale efficacia delle stazioni paggio, come esposto alla sezione V della pre-
di pompaggio con rilievo della curva delle pompe. sente linea guida
• Registrazione degli interventi preventivi di sosti- • Attrezzature per la verifica dei sistemi di rileva-
tuzione kit guarnizioni valvole di controllo. zione come esposto alla sezione II della presente
• Registrazione degli eventi relativi al sistema di linea guida.
rilevazione, se presente.
64
POMPE ESTRAZIONI DI POMPAGGIO
IMPIANTO (I)
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019
Racccordi con guarnizioni in gomma Trimestrale
Supporti Trimestrale
ISPEZIONE
Hangers Annuale e comunque dopo ogni entrata in funzione del sistema
Ugelli Annuale e comunque dopo ogni entrata in funzione del sistema
Tubazioni Annuale e comunque dopo ogni entrata in funzione del sistema
UHSWSS ( Ultra High-Speed Water Spray System) - controllers ( Controlli termici di azionamenAd ogni attivazione
UHSWSS ( Ultra High-Speed Water Spray System) - valvole di controllo Ad ogni attivazione
Filtri In accordo alle istruzioni del fabbricante
Allarme prova di flusso Trimestrale
Prova di flusso valvole Annuale
Rilascio Manuale Annuale
Ugelli Annuale
TEST
Filtri Annuale
Sistema a diluvio Annuale
prova di flusso rete interrata + pompe Annuale
UHSWSS Annuale
SISTEMI A DILUVIO D’ACQUA
SCHEDA DI CONTROLLO
65
SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI A DILUVIO D’ACQUA
IMPIANTO (Ii)
66
RISERVA IDRICA
FASE ITEM PERIODICITA'
Riserva Idrica - Sistema di riscaldamento - serbatoi senza allarme di bassa temperatura Quotidiana
Riserva Idrica - Temperatura dell'acqua - sensori d'allarme non collegati a zone costantenemente presidiate (attended location) Settimanale
Riserva Idrica - Sistema di riscaldamento - serbatoi con allarme di temperatura Settimanale
Riserva idrica - allarmi di temperatura - non collegati a sale costantenemente presidiate (attended location presidiate) (solo durante i mesi invernali) Settimanale
Riserva Idrica - Temperatura dell'acqua - sensori d'allarme collegati a zone costantenemente attended location Mensile
Riserva Idrica - Livello dell'acqua - serbatoi senza allarme di basso livello Mensile
Riserva idrica - allarmi di temperatura - collegati a sale costantenemente presidiati (attended location) (solo durante i mesi invernali) Mensile
Riserva Idrica - Pressione (se applicabile) Trimestrale
ISPEZIONE Riserva Idrica - Serbatoio - esame esterno Trimestrale
Riserva Idrica - Supporti della struttura Trimestrale
Riserva Idrica - Scale e passerelle Trimestrale
Riserva Idrica - Area circostante Trimestrale
Riserva Idrica - Intelaiatura di fondazione Annuale
Riserva idrica - Riserva idrica - Verniciatura e rivestimento Annuale
Riserva idrica - giunti di dilatazione Annuale
Riserva idrica - Serbatoio senza protezione dalla corrosione - esame interno Triennale
Riserva idrica - Serbatoio - esame interno Quinquennale
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019
Riserva idrica - allarme bassa temperatura dell'acqua (solo durante i mesi invernali) Mensile
Riserva Idrica - sensori / interruttori di alta temperatura Mensile
Riserva Idrica - Sistema di riscaldamento (prima dell'accessione dei riscaldamenti) Annuale
TEST
Riserva Idrica - Manometri Quinquennale
Riserva Idrica - Indicatori dei livelli Quinquennale
Pompe con motore elettrico - a vuoto (t_min 10 minuti) Mensile
Livello dell'Acqua
MANUTENZIONE
Cotrollo / Pulizia e Ripristino Verniciatura parte del Serbatoio ESPOSTA al PERICOLO Due anni
SISTEMI A DILUVIO D’ACQUA
SCHEDA DI CONTROLLO
67
68
MANUTENZIONI SISTEMI AD ACQUA NEBULIZZATA WATERMIST viii
La sezione descrive le procedure di ispezione, controllo periodico, manutenzione e revisione dei sistemi di
estinzione incendi ad acqua nebulizzata watermist, con riferimento alla norma UNI CEN/TS 14972 e NFPA
750:2010.
Considerando l’elevato grado di peculiarità degli impianti watermist in relazione alle scelte di ogni singolo
produttore è indispensabile, prima di ogni tipo di intervento di manutenzione:
• acquisire i manuali d’uso e manutenzione;
• acquisire le procedure operative;
• formare adeguatamente il personale incaricato dell’esecuzione degli interventi di manutenzione.
Il capitolo 9.3.2 della norma UNI CEN/TS 14972 non descrive le procedure di controllo iniziali, le verifiche peri-
odiche e le operazioni di manutenzione.
A fronte di questi pochi dati, abbiamo ipotizzato un percorso di verifica, con cui definire delle fasi operative
consigliabili da condividere e abbinare sempre alle istruzioni del costruttore.
N.B. Se presente un sistema automatico di estinzione incendi la sua verifica deve essere effettuata conformemente
alla norma UNI 11224.
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 69
MANUTENZIONI SISTEMI AD ACQUA NEBULIZZATA WATERMIST
70
MANUTENZIONI SISTEMI AD ACQUA NEBULIZZATA WATERMIST
REVISIONE PROGRAMMATA DELLE BOMBOLE • Disegni e sezioni dell’impianto con quote ed in-
dicazione del nord.
Le bombole installate nell’impianto e mai intervenute • Indicazioni tipologia di impianti presenti, diame-
sono soggette a revisione e ricollaudo, come da nor- tri nominali per ogni stazione di controllo.
ma di legge, ogni 10 anni. • Numero, posizione e riferimenti per ogni stazio-
Le bombole che necessitano di ricarica e per le quali ne di controllo.
siano trascorsi più di 5 anni dall’ultima ricarica o ricol- • Numero, posizione e riferimenti per ogni indica-
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 71
MANUTENZIONI SISTEMI AD ACQUA NEBULIZZATA WATERMIST
72
MANUTENZIONI SISTEMI AD ACQUA NEBULIZZATA WATERMIST
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 73
74
SCHEDA Di CONTROLLO
SISTEMI AD ACQUA NEBULIZZATA - WATER MIST
INDIRIZZO
ALTRI
Durante le prove sono state riscontrate delle NON CONFORMITA' ? SI' NO
Sono state risolte o è stata definita la soluzione? SI' NO
Il committente è stato informato? SI' NO
COMMENTI E NOTE:
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 75
SCHEDA Di CONTROLLO
SISTEMI AD ACQUA NEBULIZZATA - WATER MIST
GRUPPO BOMBOLARE
ESITO
FASI OPERAZIONI NOTE
P N N.A.
Controllo iniziale Rispondenza del sistema al progetto esecutivo.
Verifica alle norme di riferimento ( verifica dichiarazione di conformità
e/o corretta inst. costruttore)
Corrispondenza dalla documentazione ai componenti installati
Controllo Preliminare Controllo visivo pressione bombole di azoto
Controllo integrità tubazioni in campo
Controllo integrità ugelli in campo
Controllo corretto posizionamento valvola di mandata(aperta)
Controllo stato comando di attivazione come da progetto
Controllo posizione "armato" dell'attuatore elettrico
Controllo Settimanale Controllo visivo pressione bombole di azoto
Controllo integrità tubazioni in campo
Controllo integrità ugelli in campo
Controllo corretto posizionamento valvola di mandata(aperta)
Controllo stato comando di attivazione come da progetto
Controllo posizione "armato" dell'attuatore elettrico
Controllo Semestrale Controllo visivo pressione bombole di azoto
Controllo integrità tubazioni in campo
Controllo integrità ugelli in campo
Controllo corretto posizionamento valvola di mandata(aperta)
Controllo stato comando di attivazione come da progetto
Controllo posizione "armato" dell'attuatore elettrico
Verifica corretto funzionamento del sistema tramite prove in bianco
Controllo corretto funzionamento attuatore elettrico in manuale
Controllo corretto funzionamento attuatore elettrico in automatico
Controllo funzionamento impianto con l'interfaccia di rivelazione
Controllo Quinquennale Prove idrostatiche sulle bombole intevenute dopo il 5° anno
Controllo Decennale Scarica e test idrstatiso su bombole mai intervenute
GRUPPO POMPAGGIO
ESITO
FASI OPERAZIONI NOTE
P N N.A.
Controllo iniziale Rispondenza del sistema al progetto esecutivo.
Verifica alle norme di riferimento ( verifica dichiarazione di conformità
e/o corretta inst. costruttore)
Corrispondenza dalla documentazione ai componenti installati
Controllo Preliminare Controllo corretto posizionamento valvola di mandata (aperta)
Controllo integrità tubazioni in campo
Controllo integrità ugelli in campo
Controllo della coincidenza del valore di pressione del manometro sul
collettore generale con il valore di progetto
Controllo visivo della corretta alimentazione mediante Voltmetro
Controllo lampade fronte quadro mediante test lampade
Controllo modalità di funzionamento mediante selettore a chiave
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 77
FOGLIO ISPEZIONE SISTEMI WATER MIST_V0.xls Pagina 2
SCHEDA Di CONTROLLO
SISTEMI AD ACQUA NEBULIZZATA - WATER MIST
78
SCHEDA Di CONTROLLO
SISTEMI AD ACQUA NEBULIZZATA - WATER MIST
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 79
80
MANUTENZIONE SISTEMI AD AEROSOL CONDENSATO ix
La sezione descrive le procedure di ispezione, controllo periodico, manutenzione dei sistemi fissi di estinzione
incendi ad aerosol condensato automatici o manuali, con riferimento alla norma UNI ISO 15779.
I principali componenti dei sistemi fissi di estinzione ad aerosol condensato sono erogatori, unità di supporto
e box di connessione.
L’installatore deve fornire all’utente il certificato di completamento , i calcoli/disegni d’impianto e le istruzioni
per l’uso, specificando i requisiti per l’ispezione e la formazione del personale, anche in relazione alle misure
di sicurezza per il personale stesso.
L’utente dovrà implementare un programma di ispezione, approntare una tabella di manutenzione e tenere le
registrazioni delle ispezioni e della manutenzione.
NB: Se presente un sistema automatico di estinzione incendi la sua verifica deve essere effettuata conformemente
alla norma UNI 11224.
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 81
MANUTENZIONE SISTEMI AD AEROSOL CONDENSATO
82
MANUTENZIONE SISTEMI AD AEROSOL CONDENSATO
• Destinazione d’uso dei fabbricati coperti da impiegato, il luogo, le persone che lo hanno ese-
impianto/i. guito, i preposti del Committente che lo hanno
• Esecutore del progetto. avallato e i materiali forniti o sostituiti.
• Responsabile del controllo progetto. • Check list delle operazioni eseguite per ogni
• Data del progetto. impianto manutenzionato, in funzione dei riferi-
menti normativi o del Capitolato Operativo ap-
DOCUMENTI NECESSARI PER LA PRESA IN CARICO DE- plicato.
GLI IMPIANTI AD AEROSOL CONDENSATO • Report o Note di fine visita da cui si evinca: se il
sistema dispone di tutti i disegni e della docu-
• I disegni in scala dell’ubicazione e distribuzione mentazione prevista dalle norme di legge e dal-
dei generatori di aerosol. le norme tecniche, se l’impianto è regolarmente
• L’ubicazione e la costruzione delle pareti e delle funzionante, se sono state riscontrate anomalie
partizioni del volume protetto. e se sono state risolte, se sono state riscontrate
• La rappresentazione in sezione del volume, a tut- anomalie e deve essere pianificata la loro soluzio-
ta altezza o in diagramma schematico, compreso ne, se l’impianto presenta delle non conformità e
il pavimento di accesso sopraelevato e il soffitto le azioni proposte per la loro soluzione, se l’am-
sospeso. biente protetto ha subito modifiche e le azioni
• Il tipo di generatori di aerosol utilizzati. proposte per l’adeguamento dell’impianto alle
• Il coefficiente di progetto. modifiche, si vi sono problemi ambientali o ge-
• La descrizione degli occupanti e dei pericoli per i stionali che possano compromettere il funziona-
quali è fornita la protezione. mento e la funzionalità del sistema.
• La specifica dei generatori di aerosol utilizzati.
• La tabella delle attrezzature o la distinta dei ma- Quanto sopra descritto può essere integrato da docu-
teriali per ciascuna attrezzatura o ciascun dispo- mentazione aggiuntiva relativa a:
sitivo, con indicazione del nome del dispositivo. • Elenco dettagliato dei componenti del sistema.
• Il fabbricante, il modello o il numero della parte, • Registrazione delle date di scadenza degli erogatori.
la quantità e la descrizione. • Registrazione degli eventi relativi al sistema di
• Il calcolo del sistema. rilevazione, se presente.
• I calcoli della pressurizzazione e dei sistemi di
sfiato del volume protetto, ove necessario: ATTREZZATURE PRESENTI SUL MERCATO IN GRADO
• La descrizione dei sistemi di rivelazione d’incen- DI AGEVOLARE LE OPERAZIONI
dio, azionamento e controllo. DI MANUTENZIONE
DOCUMENTAZIONE INDICATIVA CHE L’AZIENDA DI Viene di seguito riportato un elenco non esaustivo di
MANUTENZIONE DEVE METTERE A DISPOSIZIONE attrezzature, presenti attualmente sul mercato, ne-
DEL COMMITTENTE A CONFERMA DELLA CORRETTA cessarie per una corretta manutenzione.
ESECUZIONE DEI LAVORI
• Kit di verifica integrità linee di collegamento tra
Compatibilmente con le procedure di ogni Azienda unità di supporto e box di giunzione.
di Manutenzione, dopo ogni visita, l’Azienda incarica- • Multimetro.
ta deve predisporre un documento esaustivo (o una • Attrezzature per la verifica dei sistemi di rileva-
documentazione esaustiva) in grado di consentire zione come esposto nella sezione II della presen-
una corretta gestione nel tempo del sistema: te linea guida.
• Piano di Lavoro o documento equivalente da cui
si evinca: la data di consegna del lavoro, il tempo
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SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI AD AEROSOL CONDENSATO
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SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI AD AEROSOL CONDENSATO
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SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI AD AEROSOL CONDENSATO
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MANUTENZIONE SISTEMI DI RIVELAZIONE ATMOSFERA ESPLOSIVA x
NB: Sulla base di questi pochi dati abbiamo ipotizzato un percorso di verifica, con cui definire delle fasi operative
consigliabili da condividere e abbinare sempre alle istruzioni del produttore, utilizzando come guida pratica i per-
corsi di verifica, utilizzabili per la manutenzione dei sistemi di rivelazione incendi.
* Frequenza suggerita prendendo a esempio la norma di manutenzione dei sistemi di rivelazione incendi.
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MANUTENZIONE SISTEMI DI RIVELAZIONE ATMOSFERA ESPLOSIVA
per questa funzione. Sistemi per ambienti con emissioni di secondo grado
• Verifica delle condizioni di stato degli alimenta- Le verifiche periodiche devono essere effettuate nelle
tori (se presenti), sulla base delle istruzioni date condizioni esistenti durante l’ordinaria operatività dei
dal produttore. sistemi.
• Verifica del mantenimento delle condizioni ini- Consistono in una verifica funzionale di tutto il siste-
ziali dell’impianto e dell’area protetta, come da ma, con l’utilizzo di strumentazione specifica, pre-
progetto. disposta dal produttore dei componenti installati, e
• Registrazione delle verifiche effettuate. metrologica adeguata per le prove da effettuare.
Devono essere verificate le tarature dei sensori utiliz-
OPERAZIONI TRIMESTRALI zando gas di taratura appropriati con bombole di gas
titolate o gas di riferimento, come indicato dal pro-
Il controllo periodico trimestrale dovrà essere effet- duttore.
tuato da Azienda Specializzata che dovrà verificare Deve essere prestata particolare attenzione alla ri-
l’intero sistema, sulla base delle operazioni sotto cerca di sostanze contaminanti (polvere o sporco),
elencate. condensa o solventi nei sistemi di campionamento e
nelle sedi dei rivelatori.
Sistemi per ambienti con emissioni di primo grado Le operazioni di verifica inoltre devono essere pre-
Le verifiche periodiche devono essere effettuate nelle parate e supportate da idonea manualistica della
condizioni esistenti durante l’ordinaria operatività dei centrale e delle apparecchiature, da software dedi-
sistemi. cato (se richiesto) e da documentazione progettuale
Consistono in una verifica funzionale di tutto il siste- dell’impianto.
ma, con l’utilizzo di strumentazione specifica, pre-
disposta dal produttore dei componenti installati, e OPERAZIONI DECENNALI
metrologica adeguata per le prove da effettuare.
Devono essere verificate le tarature dei sensori utiliz- La revisione è richiesta da prescrizioni normative o
zando gas di taratura appropriati con bombole di gas legislative, oppure da adeguamenti dei sistemi instal-
titolate o gas di riferimento, come indicato dal pro- lati alle nuove tecnologie e dovrà essere effettuata da
duttore. Azienda Specializzata.
Deve essere prestata particolare attenzione alla ri- L’entità degli interventi normalmente richiedono le
cerca di sostanze contaminanti (polvere o sporco), stesse verifiche previste dalla “metodologia di con-
condensa o solventi nei sistemi di campionamento e trollo iniziale” per la messa in funzione dell’impianto.
nelle sedi dei rivelatori.
Le operazioni di verifica inoltre devono essere pre-
parate e supportate da idonea manualistica della PRESA IN CARICO DELL’IMPIANTO E DOCUMENTI
centrale e delle apparecchiature, da software dedi- DA RICHIEDERE AL COMMITTENTE
cato (se richiesto) e da documentazione progettuale
dell’impianto. NB: Qualora i documenti di impianto non siano disponi-
bili, o siano parzialmente disponibili, la loro predisposi-
OPERAZIONI SEMESTRALI zione e/o aggiornamento è a cura del responsabile del
sistema secondo la legislazione vigente (alla data di
Il controllo periodico semestrale dovrà essere effet- pubblicazione della linea guida il D.lgs 81/2008, come
tuato da Azienda Specializzata che dovrà verificare modificato dal D.lgs 106/2009, il D.M. 37/2008, il Decre-
l’intero sistema, sulla base delle operazioni sotto to 20.12.2012 e il Decreto 3.08.2015).
elencate.
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MANUTENZIONE SISTEMI DI RIVELAZIONE ATMOSFERA ESPLOSIVA
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019 91
MANUTENZIONE SISTEMI DI RIVELAZIONE ATMOSFERA ESPLOSIVA
controllo durante le operazioni di manutenzione • Attrezzatura standard che ogni tecnico deve ave-
(se predisposta). re (chiavi fisse, cacciaviti, giratubi, chiavi rego-
labili, cercafase, carta vetrata, spazzole in ferro,
trapani, avvitatori, etc…..)
LE ATTREZZATURE PRESENTI SUL MERCATO IN • Kit per test di prova di funzionamento dei sensori
GRADO DI AGEVOLARE LE OPERAZIONI DI MANU- con bombole di gas di taratura appropriati e tito-
TENZIONE lati, indicati dal produttore.
• Multimetro.
Viene di seguito riportato un elenco non esaustivo di • Kit di calibratura dei sensori.
attrezzature, presenti attualmente sul mercato, ne- • Oscilloscopio.
cessarie per una corretta manutenzione. • Attrezzature specifiche indicate dai singoli pro-
duttori.
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SCHEDA di CONTROLLO
Sistemi di rilevazione atmosfera esplosiva
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SCHEDA di CONTROLLO
Sistemi di rilevazione atmosfera esplosiva
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SCHEDA di CONTROLLO
Sistemi di rilevazione atmosfera esplosiva
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LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO - Rev. 4.2019
ASSOCIAZIONE NAZIONALE
AZIENDE SICUREZZA E ANTINCENDIO
FEDERATA