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Tecniche di pulizia
intestinale
Quattro semplici metodi per pulire il tuo intestino

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Simone Sole
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Tecniche di pulizia intestinale
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Introduzione
In questa guida ti illustro quattro tecniche semplici, a bassissimo
costo e fai-da-te per pulire e disintossicare in maniera efficace il
tuo intestino. Sono tecniche facili ma necessitano di un minimo di
impegno, senza far nulla non si ottiene nulla. Nelle prime due
tecniche si assumono dei prodotti (vedremo quali) per via orale,
mentre nelle altre due si interviene “dal basso”, sono queste ultime
un po' più impegnative e non sempre accettate da tutti. Purtroppo
vi è una sorta di rifiuto nella maggior parte delle persone nel farsi i
cosiddetti “clisteri”. Ma chi li ha provati può benissimo descrivere
il benessere e la vitalità che ti fanno riacquistare ogni volta che si
effettuano (e soprattutto la prima volta), la sensazione di pulizia
interna e la leggerezza che si prova. Per non parlare del beneficio
che otteniamo dal punto di vista della salute: un intestino pulito e
disintossicato è la base di partenza per la guarigione di qualsiasi
malattia. Dunque perché non provare?

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Pulizia dell'intestino con i sali di Epsom
Un primo metodo, molto semplice e poco impegnativo, consiste
nella pulizia del tratto digerente (non solo il colon quindi ma anche
l'intestino tenue), mediante l'uso del solfato di magnesio,
conosciuto anche come sale di Epsom o sale inglese (puoi trovarlo
nel negozio online Il Giardino dei Libri dove c'è anche un
fornitissimo biocatalogo oltre ai libri). Questo prodotto è
conosciuto principalmente come ingrediente principale nel
lavaggio epatico (sull'argomento ti consiglio questa pagina:
pulizia-fegato.blogspot.it), ma è un ottimo prodotto anche per la
pulizia intestinale.

La cura è la seguente:
• procedura: la mattina appena alzato sciogli un cucchiaino di
sali di Epsom in un bicchiere di acqua tiepida e bevi;
• durata: 21 giorni;
• frequenza: 2 o 3 volte all'anno;
• risultati: questa procedura serve a staccare la maggior parte
della placca e dei detriti attaccati alle pareti intestinali
assieme ai parassiti che vi risiedono; questo provocherà feci
acquose finché non ci saranno più scarti intestinali da
espellere.

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Pulizia dell'intestino con il perossido di magnesio
Anche questo metodo è semplice come il precedente e comporta
l'assunzione per via orale di un prodotto. La pulizia riguarda anche
qui l'intero tratto intestinale, sia intestino tenue che colon. Un
vantaggio in più rispetto all'uso del sale a base di magnesio è che il
perossido di magnesio richiama nell'intestino una gran quantità di
ossigeno, e come ben si sa l'ossigeno ha proprietà disinfettanti.
Questa procedura è molto indicata per esempio nel disinfettare
l'intestino dai parassiti (in concomitanza con l'uso di altri prodotti
specifici). Anche in questo caso questo metodo serve a staccare
placche e detriti dalle pareti intestinali e il risultato può essere, nel
caso di un intestino particolarmente incrostato, di scariche
diarroiche che si normalizzeranno con l'espulsione della maggior
parte degli scarti intestinali. Se necessario sospendere per un
giorno e poi riprendere.
Il prodotto che mi sento di consigliare, non perché altri prodotti
siano meno efficaci ma perché questo lo conosco e l'ho
sperimentato e consigliato a varie persone che sono rimaste
soddisfatte, si chiama Ozovit della ditta Pascoe (puoi ordinarlo
nella tua farmacia di fiducia).

• procedura: uno o più misurini dopo pranzo e dopo cena (vedi

specchietto pagina seguente)
• durata: 7 giorni (vedi specchietto pagina seguente)

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• frequenza: anche qui 2 o 3 volte all'anno

Specchietto per l'assunzione di Ozovit:

Giorno 1 Giorno 2 Giorno 3 Giorno 4 Giorno 5 Giorno 6 Giorno 7
Dopo pranzo 1 1 2 2 3 3 3
Dopo cena NO 1 1 2 2 3 3

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3
Clistere o enteroclisma
Il metodo migliore è quello di utilizzare l'apparato specifico per
enteroclisma (non la peretta in gomma quindi) che puoi acquistare
in farmacia per pochi euro. È composto di un sacchetto in plastica,
un tubo di gomma flessibile, un rubinetto, un beccuccio per clistere
e un beccuccio più grande per lavaggi vaginali:

Innanzitutto distinguiamo fra fare un clistere per pulire e fare un

clistere medicato. Il primo serve essenzialmente per pulire le
pareti intestinali (in questo caso solamente il Colon), nel secondo
caso lo scopo è di trattenere il liquido il più possibile, (liquido che
può essere un preparato fitoterpico), affinché venga assorbito dalla
mucosa intestinale e agisca come un medicamento. Entrambi i casi
sono interessanti ma consiglio sempre di attuarli tutti e due in fasi
successive, prima la pulizia e poi il clistere medicato. E' opportuno
comunque accompagnare questa tecnica con l'assunzione, per
qualche giorno, di fermenti lattici multiceppo in capsule
gastroresistenti per ripristinare la flora batterica.

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Pulizia con il clistere: il metodo più semplice e veloce è quello di

usare acqua salata. L'acqua deve essere il più possibile pura (se
uso acqua del rubinetto avrò l'accortezza di bollirla per 5-10 minuti
per “alleggerirla” dal calcare e far evaporare l'eventuale cloro
presente). Come sale usare del “sale marino integrale”, questo è
molto importante in quanto il normale sale raffinato è un alimento
altamente squilibrante e povero di oligoelementi importanti per il
nostro corpo (questo vale anche e soprattutto per il sale ad uso
alimentare), quindi o sale marino atlantico (di colore leggermente
grigio) oppure sale dell'himalaya (di colore rosa).
L'acqua salata non viene assorbita per osmosi dalla parete
intestinale, per cui dopo aver svolto la propria funzione di pulizia
verrà espulsa. La temperatura dell'acqua sarà tiepida ed è
sconsigliato usare acqua fredda anche in estate. Quanta acqua? In
media un litro d'acqua va bene (mettere circa 3 o 4 cucchiaini di
sale), ma posso arrivare fino a due litri se riesco a tollerarla prima
di avere dei crampi che mi invitano all'espulsione. Se un litro
risulta troppa posso fermarmi prima, dipende qui dalla costituzione
fisica del soggetto. Appena finito si trattiene l'acqua per qualche
minuto massaggiandosi la pancia in senso antiorario per spingere
l'acqua verso il colon traverso e ascendente e poi si espelle.
Si procede a questo punto, ma non è obbligatorio perché anche la
sola pulizia può dare risultati ottimi per il proprio benessere, con il
clistere medicato.

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Clistere medicato: Prima di un clistere medicato è opportuno fare

uno o più clisteri per pulire (vedi sopra). Nel caso del clistere
medicato posso usare praticamente di tutto, personalmente però
uso e consiglio clisteri alla camomilla e clisteri al caffè. La
camomilla ha un'azione lenitiva e rilassante sulla mucosa
intestinale (non si fa altro che preparare un infuso di camomilla e
una volta raffreddato, fino a diventare tiepido, si procede con il
clistere), mentre l'uso del caffè è eccezionale per attuare un
processo di disintossicazione da parte del fegato.
Il caffè rilassa e apre i dotti epatici, fa produrre al fegato più bile e
contiene delle molecole che fanno trasferire più velocemente le
tossine dal fegato stesso alla bile. Nei casi di forte intossicazione
epatica la bile espulsa può entrare nello stomaco passando per il
duodeno e provocare rigurgiti, si può alleviare questo fastidio
bevendo una tisana concentrata di menta e/o finocchio.
L'assunzione del caffè per via orale non ha questi effetti
disintossicanti perché passa attraverso il processo digestivo
mentre il caffè assunto col clistere viene assorbito in quantità
massiccia attraverso l'epitelio intestinale e arriva subito al fegato
attraverso il sistema venoso. In più non vi sono gli effetti negativi
del caffè assunto per via orale come aumento della frequenza
cardiaca, insonnia, palpitazioni, irritazione allo stomaco, ecc.
La preparazione è molto semplice: in 1/2 litro d'acqua aggiungere
2 cucchiai di caffe biologico macinato (questo è molto importante
perché un caffè industriale non biologico può contenere pesticidi e
diserbanti che possono provocare danni al fegato), far bollire per

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qualche minuto e poi attendere che si raffreddi e diventi tiepido,

filtrare con un colino, mettere nella sacca dell'enteroclisma e
procedere con il clistere. Anche qui si può massaggiare la pancia in
senso antiorario per aiutare il liquido a salire lungo il colon.
Bisogna trattenere il caffè per almeno 15 minuti perché vi sia un
assorbimento efficace, poi si può espellere.

Procedura: come procedere con il clistere? Le posizioni da

assumere sono due, ognuno può adottare quella che meglio
preferisce per comodità o altro. Una prima posizione è mettersi a
quattro zampe, mentre nell'altra ci si stende sul fianco sinistro. Si
appende la sacca del clistere ad un'altezza di almeno un metro.
Bisogna avere l'accortezza di far fuoriuscire tutta l'aria dal tubo di
gomma aprendo il rubinetto, poi si inserisce il beccuccio nell'ano,
magari ungendolo con olio vegetale per facilitare l'operazione e
non provocare ferite alle delicate vene emorroidali. Si apre il
rubinetto e si aspetta che tutto il liquido sia entrato nel nostro
intestino, si accompagna questa fase con un leggero massaggio
sulla pancia, in senso antiorario. Questo è tutto.

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Colema
La tecnica che descrivo ora è eccezionale per quanto riguarda i
risultati ma è anche un po' più impegnativa delle altre. Il colema è
a mezza strada fra un clistere normale (descritto nel capitolo
precedente) e una idrocolon terapia (in poche parole una tecnica
che si attua in centri specializzati, con l'ausilio di un macchinario;
il vantaggio è che ci affidiamo totalmente ad altre persone e noi
non dobbiamo far nulla, poi è un sistema efficace studiato apposta
per pulire a fondo il nostro colon; lo svantaggio è il costo
abbastanza elevato per una seduta e il fatto che viene usata
solamente acqua per pulire e non si attua un processo
disintossicante mediante l'uso di altre “sostanze” come vedremo
più sotto).
Anche con la tecnica del colema è consigliata l'assunzione di
fermenti lattici da prendere sempre a stomaco vuoto e per un
giorno o due.
Per attuare in casa la tecnica del colema sarebbe opportuno
acquistare il kit per colema che consiste in una tavola paraspruzzi,
un tubo in gomma flessibile, un secchio capiente da 20 litri, una
cannula rettale, un rubinetto o una pinzetta per interrompere il
flusso del tubo. Se interessati potete cercare i rivenditori italiani su
un motore di ricerca qualsiasi digitando semplicemente “colema”.
Ora però descrivo come attuare questa tecnica senza neanche
l'acquisto di questo kit ma arabattandosi con quello che hai già in

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casa (utilizzando l'apparato per clistere visto precedentemente e

qualcosa in più).
Dovresti avere in casa la vasca da bagno sennò è un problema
davvero... Vicino al bordo della vasca bisogna posizionare ad
un'altezza di un metro, un metro e mezzo, un contenitore della
capacità di almeno 20 litri di acqua (un grande secchio per
esempio). Si immerge in questo recipiente un capo del tubo in
gomma flessibile avendo cura di attaccare un peso affinche il capo
stesso vada a fondo per pescare l'acqua. All'altra estremità sarà
attaccato il rubinetto con il beccuccio da inserire nell'ano (se il
tubo di gomma dovesse essere corto bisognerà procurarsene uno
più lungo o fare un'aggiunta). Si risucchia da questo lato l'acqua in
modo che si instauri l'effetto “sifone”. Ci si sistema dentro la vasca
da bagno a pancia in su, con lo spruzzo della doccia in mano per
lavare via man mano la sporcizia e i residui che verranno espulsi (è
inevitabile che con questo sistema ci si sporchi un po' le natiche, a
meno che non sistemiamo sotto di noi qualcosa di comodo e di un
certo spessore come un'asse di legno o di plastica) .
Ora è tutto pronto, naturalmente i 20 litri di acqua saranno a
temperatura tiepido-calda, il processo dura dai 15 ai 25 minuti
quindi si dovrà arrivare alla fine con l'acqua che non si sia molto
raffreddata. Si inserisce il beccuccio nell'ano e si apre il rubinetto,
anche qui è molto utile procedere con il massaggio sulla pancia,
magari aiutandosi con una spugna morbida o una pallina di
gommapiuma. Quando una certa quantità di acqua sarà entrata
nell'intestino provocherà giustamente i crampi per l'evacuazione,

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bisogna qui cercare di trattenere un po' di più e poi espellere (non

serve togliere il beccuccio perché l'acqua espulsa fuoriuscirà dai
lati, bisogna avere solo l'accortezza di tenerlo con una mano
affinché non venga spinto via dalla pressione). Si procede così in
questo modo, alternando queste due fasi finché non termina tutta
l'acqua del recipiente. Riassumendo: 1. l'acqua entra nell'intestino
fino al punto di provocare i crampi, 2. si cerca di trattenere senza
però sforzarsi troppo, 3. si espelle. E così via.
Naturalmente, come ho accennato prima, non si usa solo acqua
ma si metterà dentro in questi 20 litri qualcosa in più. Jensen
(autore del famoso libro “Intestino libero”) consiglia di aggiungere
o caffè, oppure acqua argillosa. Per quanto riguarda il caffè la
preparazione è uguale a quella descritta prima, si versa il mezzo
litro di caffè ottenuto nel recipiente assieme ai 20 litri d'acqua e si
procede. In questo caso il caffè sarà molto più diluito che facendo il
clistere ma il quantitativo in effetti è uguale, cambia solo il metodo
di assunzione; l'effetto prodotto dal caffè è, anche in questo caso,
disintossicante nei riguardi del fegato. Jensen consiglia anche di
aggiungere oltre al caffè 2 cucchiai di aceto di mele biologico.
Per fare il colema all'acqua argillosa non si fa altro che aggiungere
una tazza di acqua argillosa ai 20 litri di acqua per il colema.
L'acqua argillosa si prepara in questo modo: in una tazza piena
d'acqua il più possibile pura (senza cloro) mettere 4 o 5 cucchiaini
di argilla verde ventilata attiva e lasciare riposare per circa 12 ore
coprendo con un panno. Prima dell'uso mescolare il composto e
aggiungerlo ai 20 litri di acqua per il colema. Non usare cucchiai di

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metallo ma solamente in legno in quanto il metallo altera

l'equilibrio degli oligoelementi presenti nell'argilla stessa. Gli
effetti dell'acqua argillosa sull'intestino sono principalmente atti
alla pulizia, vengono rimossi dalle pareti intestinali incrostazioni e
strati di muco, anche di vecchia formazione.
Attenzione a non mescolare acqua argillosa e caffè perché
contrastano fra loro: o si fa il colema al caffè o quello con l'acqua
argillosa (per esempio si può fare il colema al caffè al mattino e
quello all'acqua argillosa alla sera per una cura intensiva di
disintossicazione).
Il colema, come hai potuto leggere, è una tecnica un pochino più
impegnativa delle altre, soprattutto nella preparazione, ma quando
hai preso dimestichezza vedrai che sarà molto facile da fare e con
risultati incredibili. Ti consiglio di leggere il libro di Jensen per
scoprire quante malattie riusciva a guarire questo medico
americano facendo fare ai propri pazienti il colema e prescrivendo
una determinata dieta alimentare.

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Conclusione
Spero che questo piccolo ebook ti sia stato utile, che sia uno
spunto per intraprendere questi sistemi di pulizia che possono solo
darti dei vantaggi. Se ne sapevi qualcosa di queste tecniche mi
auguro che qualcosa in più tu abbia appreso lo stesso, non si
finisce mai di imparare.
Se vuoi dei chiarimenti o ti senti di farmi sapere qualche cosa che
non hai trovato qui (anch'io non finisco mai di imparare...) puoi
visitare il blog letture-segrete.blogspot.it e lasciare dei commenti
oppure registrarti e poi comunicare con me via mail.
Puoi regalare questo ebook se credi che qualcuno che conosci ne
abbia bisogno o voglia conoscere queste cose.
Grazie
Simone

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Libri consigliati:
Gerson C. & Bishop B. - Guarire con il metodo Gerson (Macro)
Gerson C. & Walker M. - Terapia Gerson (Macro)
Jensen B. - Intestino libero (Macro edizioni)
Moritz A. - Guarire il fegato con il lavaggio epatico (Macro edizioni)
Pellizzari P. - Ripulire i propri organi (Punto d'incontro)
Pellizzari P. - Amarsi nella pancia (Punto d'incontro)

Prodotti consigliati:
Sali di Epsom
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Argilla verde ventilata attiva
Caffè biologico
Camomilla biologica
Fermenti lattici
Aceto di mele

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