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La collina di bouv

Verde salto nero e fosso

Carico sale il monte eretto.

Ed ecco le nostre magnifiche 10:


1) Spleen di Charles Baudelaire
Del grande poeta francese avremmo potuto metterne anche altre, vista la sua indubbia
importanza e influenza nella poesia moderna. Abbiamo scelto questa perché sintetizza con
immagini meravigliose la sensazione di noia esistenziale e di soffocamento che ognuno di noi
prova o ha provato nella sua vita.
…quando la pioggia, distendendo le sue immense strisce,
imita le sbarre d’un grande carcere,
e un popolo muto d’infami ragni
tende le sue reti in fondo ai nostri cervelli…

2) La pioggia nel pineto di Gabriele D’Annunzio


Poeta e scrittore troppo spesso superficialmente giudicato dalla sua biografia più che dalla sua
innovativa opera letteraria, l’Immaginifico ci ha regalato molti capolavori, a cominciare da questo
celeberrimo brano, un virtuosismo sinestetico che riesce a farci penetrare nell’umida e sonora
sensualità del bosco.

Piove su le tue ciglia nere


sì che par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente…

3) Cosa farai Dio se muoio? di Rainer Maria Rilke


Il libro d’ore di Rilke è uno dei libri più amati dallo stesso autore benché fosse un’opera giovanile.
Libro di grande spiritualità, accoglie una serie di riflessioni messe in poesia con grazia e musicalità
estreme. Questo brano in particolare è di una forza incredibile celata dietro una (presunta)
semplicità.
Cosa farai, Dio, se muoio?
Sono la tua brocca (e se m’infrango?).
Sono la tua acqua (e se marcisco?).
Sono la tua veste e il tuo lavoro;
perderesti assieme a me il tuo stesso senso.

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