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Nomi

Nomi,
ne siamo circondati.
Eppure quando ci viene chiesto cos’è un nome rimaniamo perplessi. (pausa)
“Ciao mi chiamo Marco”.
Non è forse una delle frasi che pronunciamo con più naturalezza?
Ma Allora cos’è un nome?
E’ solo un insieme di vocali e consonanti poste in ordine casuale?

Il nome è la prima forma di identità che ci viene conferita alla nascita, quando ancora per
noi è tutto nuovo, ancora inconsapevoli della sua valenza e dell’importanza che avrà.

Per tutta la nostra vita sarà un biglietto da visita per il mondo


Permettendoci di intraprendere nuove avventure
che durino qualche giorno
o per tutta la vita. ( pausa)

Porta con se più accezioni:


Come quello con cui ti svegliava tua madre,
quello con cui ti chiamano gli amici del calcetto,
quello con cui eri preso in giro,
quello con cui firmi, la tua arte.

E’ durante l’infanzia che ci instauriamo un primo legame


Sentendoci più volte chiamati dai nostri cari.
Impariamo presto ad associare il suono del nostro nome ad una sensazione di benessere
e protezione.
Questo in età adulta ci porterà ad entrare più facilmente in empatìa con chi durante un
discorso tende a pronunciarlo. ( pausa)
E’ la traccia che lasciamo,
testimone di cosa siamo stati, di quello che siamo riusciti a realizzare,
di dove la nostra presenza ha significato qualcosa…
Il nome autentica un pensiero; e porta con sé un’inevitabile carica emotiva che ci porta a
ricondurre a quell’insieme di vocali e consonanti l’intera essenza della persona alla quale
lo associamo.

Perché un nome è quanto di più intimo possiamo utilizzare per imprimere la nostra anima
nel mondo.
Trasformando quelli con cui interagiamo in Testimoni di questo straordinario fenomeno di
Tessitura di emozioni, intorno ad un insieme di vocali e consonanti in ordine
apparentemente casuale.

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