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Morfologia (biologia)

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Morfologia di un'ammonite

Morfologia dell'ala di un pipistrello


Morfologia di una foglia: la morfologia è utile alla classificazione
tassonomica
La morfologia è una branca della biologia che studia l'aspetto esteriore di un organismo vivente. La
morfologia si distingue dall'anatomia, che studia la struttura interna degli organismi viventi, e
dalla fisiologia, che studia il funzionamento dei tessuti, degli organi e degli apparati, tuttavia si collega
ad esse integrando la conoscenza degli organismi viventi. In ambiti particolari la morfologia può avere
collegamenti anche con l'etologia e la genetica.

Indice
1 Sco 2 Applicazio 3 Eleme 4 Altri 5 Collegamenti
pi ni nti prog esterni
etti
Scopi[modifica | modifica wikitesto]
Gli scopi della morfologia sono diversi e possono rispondere a specifiche esigenze: dalla semplice
descrizione, finalizzata a fornire un'informazione scritta o orale alternativa ad un'immagine all'elenco di
tutti gli elementi esteriori che permettono il riconoscimento e l'inquadramento tassonomico di un
organismo. In ambiti più specifici, la morfologia è utilizzata per scopi tecnici: ad esempio,
nella zoognostica, branca della zootecnica, la morfologia è utilizzata per definire in prima istanza le
attitudini produttive o funzionali degli animali domestici. In ecologia e in altre branche della biologia è
utile per studiare i meccanismi di adattamento di una specie o di una popolazione a specifiche
condizioni ambientali.

Applicazioni[modifica | modifica wikitesto]
Il principale ambito di applicazione della morfologia è, in ogni modo, la sistematica o tassonomia. La
descrizione, ai fini della caratterizzazione, dell'aspetto esteriore degli organismi viventi è stato lo
strumento privilegiato, nel corso della storia, dai naturalisti per la definizione dei singoli taxa e il loro
inquadramento sistematico. A tutt'oggi la morfologia rappresenta ancora il principale criterio di
determinazione delle specie, integrato in misura minore da aspetti anatomici, fisiologici ed etologici e la
sua importanza è stata ridimensionata negli ultimi decenni solo dalla filogenesi.

Elementi[modifica | modifica wikitesto]
Gli elementi presi in considerazione dalla morfologia, applicate all'intero corpo o a specifiche parti del
corpo, sono diversi. Fra i più frequenti si citano i seguenti:

• le dimensioni assolute e relative: ad esempio l'altezza al garrese dei mammiferi è utilizzata


per definirne la taglia, il rapporto fra la lunghezza degli arti e la profondità del tronco o i rapporti
fra i diametri delle diverse parti del corpo sono parametri usati per distinguere un
tipo dolicomorfo da uno brachimorfo;
• la forma: la geometria della forma è stata ad esempio l'elemento principale di determinazione
dei batteri (cocchi, bastoncelli, vibrioni, ecc.); analogamente, la forma della lamina fogliare è
uno degli elementi più ricorrenti per determinare in prima istanza un taxon botanico;
• la suddivisione metamerica: il numero di uriti addominali, il numero di segmenti nelle antenne
o nei tarsi, sono elementi di largo impiego nel riconoscimento degli insetti;
• la presenza e la tipologia delle appendici esterne: la presenza, la forma e lo sviluppo delle ali
o delle zampe, sono elementi di largo impiego nella sistematica degli insetti. Ad esempio, il
numero di ali è l'elemento morfologico inequivocabile che permette anche a un profano di
distinguere un Dittero Sirfide da un Imenottero Aculeato;
• la consistenza dei tessuti: la consistenza coriacea delle foglie è uno degli elementi più
ricorrenti fra gli adattamenti morfologici delle piante mediterranee;
• la manifestazione esteriore di strutture interne: ad esempio la forma e la ramificazione delle
nervature delle foglie è un elemento che integra la descrizione di una specie botanica;
• la presenza, lo sviluppo, la forma, la densità di sculture e rilievi: ad esempio l'aspetto delle
screpolature della corteccia è un elemento di determinazione di alcune specie arboree, così
come la presenza e lo sviluppo di specifiche linee di sutura sono importanti elementi di
determinazione delle specie all'interno di alcuni taxa di insetti;
• il colore: la tonalità, l'intensità, la distribuzione zonale dei colori sono importanti elementi di
riconoscimento delle specie in campo sia zoologico sia botanico e d'identificazione di tipi
genetici nell'ambito della genetica.

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