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Si teneva così, in data 31/01/2007, la annunciata Conferenza dei Servizi, primo atto
istruttorio del procedimento A.I.A. il cui verbale riporta lo svolgimento dei lavori ed i
numerosi interventi dei partecipanti, tra i quali anche quello Giuseppe Ciampolillo, che
diventa così parte attiva del procedimento Questi era, pertanto, parte attiva nel
procedimento avviato, al contrario, era assente, seppur regolarmente convocato, il dott.
Anzà Salvatore (un biologo che aveva sostituito il chimico dr. Genchi Gioacchino a capo
del servizio 3).
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Di conseguenza, Anzà non poteva, sei mesi dopo ovvero il 4 luglio 2007, attivare in
parallelo una nuova procedura per il rilascio dell’autorizzazione alle emissioni in
atmosfera, poiché detta autorizzazione era ormai assorbita dall’iter già avviato dell’AIA.
Per legge tale Conferenza non poteva più avere luogo perché la procedura per il rilascio
dell’A.I.A. assorbe ogni altra autorizzazione, visto, nulla osta o parere in materia
ambientale richiesti dalle disposizioni di legge e dalle relative norme di attuazione. Dunque
solo la prima delle due Conferenze poteva esistere, non anche la seconda convocata da
Anzà.
La Conferenza dei Servizi che si svolse il 4 luglio 2007 non è solo parte di un
procedimento palesemente illegittimo, in quanto parallelo a quello dell’AIA già iniziato da
alcuni mesi (e al quale già comunque partecipava anche il Servizio 3 diretto dall’Anzà per
il parere sulle emissioni in atmosfera), ma presenta modalità di svolgimento che, alla
semplice lettura del verbale, risultano a dir poco incomprensibili ed anomale.
L’istituto della “Conferenza dei servizi” è dettagliatamente definito al Capo IV, artt. 14-14
quinquies, della L. 241/90 e succ..mod., in cui se ne dispiegano compiti, caratteristiche,
tipologia di svolgimento e finalità.
Ebbene, la conferenza dei servizi del 4 luglio 2007 non risponde ad alcuno dei
crismi previsti dalla Legge.
Nessun componente del Servizio 3 prende la parola per introdurre l’oggetto della
conferenza e nessuno fa cenno o menzione su chi sia il responsabile unico del
procedimento. Nessun rappresentante dell’Italcementi fa parola o illustra l’oggetto ed i
motivi dell’istanza che lo stesso gruppo industriale aveva presentato.
Così, come ci si può rendere conto semplicemente leggendo il verbale del 04 luglio 2007
(Vs. allegato 7 della comparsa di costituzione e risposta), si è trattato di una riunione dallo
svolgimento anomalo ed enigmatico che non può essere, certamente, definita conferenza
di servizi per l’assenza di contenuti.
Il verbale descrive sette persone sedute ad un tavolo di discussione ma, nei 45 minuti
della seduta, una sola di esse parla e – stando alle poche righe verbalizzate –
presumibilmente per non più di qualche minuto. Poi segue solo il silenzio e la riunione
cessa, senza alcun prosecuzione, nella medesima anormalità nella quale era iniziata.
Avranno parlato d’altro o se ne staranno stati in silenzio, poco importa! L’impressione che
si ricava è quella di una cronaca surreale, di un contesto il cui unico dato certo è l’assenza
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di una sia pur minimarealizzazione dello scopo oggettivo per cui la legge richiede la
convocazione di conferenze, manifestandosi quale punto di contatto fra correttezza e buon
andamento amministrativo.
Oltre alla pura e semplice constatazione delle anomalie fattuali di per sé, sarebbe bastata
una presa visione e confronto tra il verbale di questa presunta conferenza e qualcuno di
quelli delle conferenze del procedimento dell’A.I.A., da cui si poteva evincere l’assoluta
irregolarità di svolgimento della prima e il corretto andamento delle altre.
Sarebbe fuori luogo pensare che nei comportamenti e nei provvedimenti adottati dal
Responsabile del Servizio 3 dottor Anza’ Salvatore vi sia stata una mancata conoscenza
delle procedure di Autorizzazioni.
Il 17 ottobre del 2007 ha rappresentato l’ultimo tentativo, abortito sul nascere, dell’Anzà di
proseguire l’iter illegittimo, parallelo a quello dell’AIA, che aveva avviato scorrettamente
con la conferenza del 4 luglio 2007. La Conferenza convocata dall’Anzà per il pomeriggio
del 17 ottobre 2007, dalle ore 15 alle ore 16 l’Assessore Interlandi Rosanna la interrompe
sul nascere, tanto che non viene redatto neppure il verbale.
Dopo quel 17 ottobre, il dottor Anzà Salvatore rinuncia al suo tentativo di mantenere in vita
un percorso di conferenze di servizi parallelo: quello del “servizio due” e del “servizio tre”;
anzi torna ad essere presente alle sedute che erano prosecuzione della prima conferenza,
quella convocata dal Dirigente Generale pro tempore del Dipartimento Territorio e
Ambiente Pietro Tolomeo (il dirigente che, con nota 1474 del 17 dicembre 2008 nomina
l’Ingegnere Sansone Vincenzo dirigente del 2 Servizio VIA VAS). Infatti è presente alla
conferenza di servizio del 21 novembre 2007, del 31 gennaio 2008 e del 20 febbraio 2008
per assolvere ai compiti previsti dall’autorizzazione unica, comprendente anche le
prescrizioni relative alle emissioni in atmosfera, cioè quelle stesse finalità che
arbitrariamente aveva tentato di perseguire nel procedimento separato. Tuttavia si guarda
bene, nel corso di queste tre sedute, dall’avvertire che, come dirigente del “Servizio Tre”,
aveva attivato una procedura parallela avendo già svolto la conferenza del 4 luglio e di
avere promosso quella, poi abortita, del 17 ottobre 2007; né, tantomeno riferì di avere
chiesto il parere all’Ufficio Legislativo e Legale al fine di premunirsi di un parere-sostegno
da utilizzare all’occorrenza. Sarebbe stato suo dovere per lealtà e trasparenza
amministrativa, dare tali comunicazioni; ma non lo fece.
Da parte del dottor Sanvatore Anza’ un secondo tentativo di prevaricazione e di
interventismo sulla procedura della Italcementi, ha rappresentato l’ultimo tentativo,
abortito sul nascere, dell’Anzà di proseguire l’iter illegittimo, parallelo a quello dell’AIA, che
aveva avviato scorrettamente con la conferenza del 4 luglio 2007.
Durante la conferenza del 31 gennaio 2008 Vi è la richiesta del Dr. Gardi del
rappresentante della Italcementi “... Avendo appreso della mancata definizione dell’iter
autorizzatorio alla VIA e alla Valutazione di incidenza relativa alla realizzazione della
TORRE (alta 100 metri) chiede di rilasciare l’AIA relativo all’impianto attuale includendo il
coke di petrolio (petcoke), ad esclusione della conversione tecnologica da via semisecca
a via secca “REVAMPING” che era stata proposta come adeguamento alle bat, che verrà
riproposto in cui sarà rilasciata la VIA del progetto presentato,”
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Il 18 Luglio 2008 verra’ rilasciato alla ITALCEMENTI il decreto AIA con cui si autorizza
l’uso del combustibile PETCOKE con l’impianto esistente al momento. La Italcementi si
impegna a ripresentare l’AIA per il REVAMPING dopo dopo
Parecchie delle prescrizioni contenute nel decreto e prevedevano delle scadenze
temporali, pena la decadenza del decreto stesso, non verranno mai realizzate.
Se in una prima fase si potevano scorgere nei comportamenti di ANZA’ SALVATORE dei
cumuli di contraddizioni e di incongruenze, la conclusione del procedimento AIA con cui si
concede l’utilizzo del combustibile PETCOKE, detti comportamenti si è praticamente
andati “incontro” ai bisogni della Italcementi che vedeva così annullarsi il provvedimento di
diffida del 25 luglio 2006 n 48283 con la quale si diffidava la Italcementi a fare uso del
combustibile PETCOKE .
Se al tutto aggiungiamo i personaggi, dirigenti funzionari rup del Servizio VIA VAS ( nomi
altisonanti Tolomeo Pietro Vincenzo Sansone Cannova Gianfranco Zuccarello Natale
Anza’ Salvatore…)coinvolti nel procedimento viene da supporre che la Italcementi è stata
in qualche modo favorita nell’iter del’AIA
Se aggiungiamo le modalita’ di temporali della Nomina del Responsabile del servizio VIA
VAS Ing sansone Vincenzo da parte dell’arch Tolomeo Pietro confrontato con la data di
emssione del decreto AIA firmato dall’Ing sansone Vincenzo.
I dubbi di “combutta” acominciano a diventare CERTEZZA:
Siamo arrivati alla scadenza naturale del 2014 sono state organizzate 3 conferenze di
servizi in cui si sono affrontate le problematiche del 2007 2008, Dal maggio 2015 ultima
conferenza di servizi la ITALCEMENTI NON HA ANCORA ALCUNA AUTORIZZAZIONE