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QUALITATIVE E QUANTITATIVE
DELLA RICERCA SOCIALE
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ARGOMENTI DEL CORSO:
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Seconda parte (12 ore)
Testo d'esame
Piergiorgio Corbetta, La ricerca sociale: metodologia e
tecniche, Bologna, Il Mulino, 1999
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ALCUNI RIFERIMENTI ALLA TERMINOLOGIA
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DISTINZIONE :
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I PARADIGMI DELLA RICERCA SOCIALE
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1. THOMAS KUHN ed i paradigmi delle scienze
(The structure of scientific revolutions, 1962)
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Contrapposizione tra scienza normale e fase
rivoluzionaria:
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La rivoluzione scientifica produce invece un
cambiamento dei problemi e delle soluzioni, riorienta la
disciplina, trasforma la struttura concettuale.
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Che cosa è un PARADIGMA per Kuhn ?
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Il paradigma è la guida di una scienza. E’ più ampio di
una teoria (carattere pre-teorico), è una visione del
mondo, una griglia di lettura che precede l’elaborazione
teorica.
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E nelle scienze sociali ?
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Alcuni problemi delle scienze sociali
(perché è difficile sviluppare un unico paradigma):
Individualità;
Non-manipolabilità
(difficoltà di realizzare un esperimento).
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Quali sono i paradigmi fondativi che orientano la ricerca
nel campo delle scienze sociali ?
1. POSITIVISMO 2. INTERPRETATIVISMO
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I paradigmi della ricerca sociale si caratterizzano per le
risposte che danno a 3 interrogativi fondamentali:
E' conoscibile?
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1) Questione ontologica : riguarda il “che cosa”,
l’essenza, la natura della realtà sociale e la sua forma.
Ci si chiede se i fenomeni sono “cose in se stesse” o
“rappresentazioni di cose”;
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IL POSITIVISMO
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Auguste Comte, 1789 -1857; Cours de philosophie
positive
- fenomeni sociali come fatti naturali sottoposti a leggi
naturali
- legge dei tre stadi (teologico, metafisico, e positivo)
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EMILE DURKHEIM, 1858 – 1917 (Le regole del
metodo sociologico; Il suicidio; Le forme elementari di
vita religiosa).
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La metodologia positivista si basa su :
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Il positivismo è essenzialmente induttivo (passa dai
particolari all’universale).
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Quale è il limite di questo approccio ?
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Ontologia: realismo ingenuo.
Esiste una realtà sociale oggettiva e questa realtà è
conoscibile nella sua essenza reale.
Epistemologia: dualistica ed oggettiva; legge naturale.
Lo studioso e l’oggetto di studio sono due entità
indipendenti; lo studioso può studiare l’oggetto senza
influenzarlo o esserne influenzato.
La conoscenza assume la forma di leggi fondate sulle
categorie di causa-effetto.
Il fatto sociale è esterno e immodificabile
Metodologia: sperimentale e manipolativa.
Il metodo è quello sperimentale (desunto dalle scienze
naturali), la tecnica l’esperimento (manipolazione e
controllo delle variabili, separazione-distacco tra
osservato e osservatore).
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IL NEOPOSITIVISMO
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SCUOLA DEL POSITIVISMO LOGICO
(Circolo di Vienna, anni ’20).
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Nuovi elementi:
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b) carattere provvisorio della conoscenza scientifica.
Nelle scienze esatte (ad es. la fisica quantistica) le nuove
scoperte immettono elementi di incertezza.
Si passa dalla legge deterministica e quella
probabilistica (presenza di elementi di accidentalità e di
disturbo).
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KARL POPPER e il falsificazionismo metodologico:
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Funzione della ricerca: modificare o sostituire una
teoria pre-esistente in modo da rendere compatibile la
nuova teoria con i fatti che hanno messo in crisi la teoria
precedente.
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Lo sviluppo della scienza vede grandi teorie scientifiche
falsificate da esperimenti negativi.
Problema:
questa spiegazione si adatta male alle scienze sociali,
dove non esistono paradigmi dominanti. Fra teorie e fatti
esistono diverse mediazioni.
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Ontologia: realismo critico.
Esiste una realtà sociale esterna ma è imperfettamente
conoscibile.
Epistemologia: dualismo-oggettività modificati;
leggi di medio raggio, probabilistiche e provvisorie.
Non c’è più separazione tra studioso e realtà studiata,
ma consapevolezza degli elementi di disturbo e degli
effetti di reazione. Oggettività solo approssimativa.
Priorità al metodo della deduzione (attraverso la
falsificazione delle ipotesi).
Ricerca di leggi limitate e provvisorie.
Metodologia: sperimentale-manipolativa modificata
Tecniche quantitative improntate al distacco tra
ricercatore ed oggetto studiato, ma apertura ai metodi
qualitativi.
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L’INTERPRETATIVISMO
Origini:
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“Noi spieghiamo la natura, mentre intendiamo la vita
psichica” (Dilthey).
Comprensione o Verstehen, .. fenomeni di empatia e
simpatia tra osservatore ed osservato : intuizione,
percezione dell’altro, stato mentale, ricostruzione
immaginativa (Erlebnis = subitanea intuizione).
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MAX WEBER (sociologo tedesco, 1864-1920)
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Per Weber il concetto di comprensione non è perspicacia
psicologica o intuizione, ma comprensione razionale
delle motivazioni dell’agire.
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Come nasce l’oggettività nel paradigma interpretativo ?
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Questo quadro non può mai essere rintracciato
empiricamente nella realtà; è un'utopia.
Ha il significato di un puro concetto-limite ideale, a cui
la realtà deve essere misurata e comparata.
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Come si generalizza nel paradigma interpretativo ?
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SOCIOLOGIA AMERICANA ANNI ’60
(fenomenologia, interazionismo, etnometodologia)
Caratteristiche comuni:
- antideterminismo;
- differenza tra scienze naturali e sociali;
- centralità all’azione individuale dotata di senso;
- sviluppo di una prospettiva “micro” (si guarda agli
individui per capire la società).
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Ontologia: costruttivismo e relativismo
Il mondo conoscibile è quello del significato attribuito
dagli individui (ogni individuo produce la sua realtà).
Relativismo (i significati variano tra gli individui).
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Metodologia: interazione empatica fra studioso e
studiato.
L’interazione è alla base del processo conoscitivo.
Le tecniche di ricerca sono qualitative (non si adotta il
linguaggio delle variabili).
La conoscenza avviene attraverso l’induzione.
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Positivismo Post-positivismo Interpretativismo
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EPISTEMOLOGIA (rapporto chi-che cosa)
Dualismo/oggettività. Dualismo/oggettività Non-dualismo;
modificati. non-oggettività.
Risultati veri. Risultati Non separazione
probabilmente veri. ricercatore/oggetto dello
studio, ma interdipendenza
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METODOLOGIA (come)
Sperimentale- Sperimentale- Interazione empatica
manipolativa. manipolativa modificata. fra studioso e studiato.
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