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Visual Analyser PDF
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OSCILLOSCOPIO
Il sogno di tanti appassionati di elettronica è quello di riuscire un giorno
a dotare il proprio laboratorio di un oscilloscopio e magari di un analizza-
tore di spettro, anche se pochi possono permettersi di farlo, dato il loro
costo proibitivo. Con il software Visual Analyser che vi presentiamo, cor-
redato di un opportuno circuito di interfaccia USB, sarete in grado di tra-
sformare il vostro personal computer in un oscilloscopio a due canali e in
un analizzatore di spettro in grado di lavorare in una gamma di frequen-
za compresa tra 10 Hz e 20 KHz. Come se non bastasse, oltre all’oscillo-
scopio e all’analizzatore di spettro, avrete a disposizione un frequenzi-
metro di precisione, un voltmetro ed un generatore BF.
Se chiedeste ad un appassionato di elettronica qual ne dell’elettronica è dato dal fatto che, oltre a con-
è lo strumento di misura che più di ogni altro vor- sentire di effettuare misure molto precise dei feno-
rebbe avere a disposizione nel proprio laboratorio, meni elettrici, si rivelano praticamente insostituibili
con ogni probabilità vi risponderebbe: “l’oscillo- perchè permettono letteralmente di “vedere” quel-
scopio”. lo che succede all’interno di un circuito.
Qualcuno più ambizioso, poi, potrebbe anche az-
zardare il desiderio di entrare in possesso di un a- E questa prerogativa risulta spesso determinante,
nalizzatore di spettro. se si vuole comprendere appieno il funzionamento
di un circuito elettronico.
Il grande interesse che questi strumenti suscitano
nella moltitudine di persone che hanno la passio- Come tutti sanno, con l’oscilloscopio è possibile
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visualizzare sullo schermo segnali elettrici di qual- un analizzatore di spettro, oltre a risultare indi-
siasi forma e di brevissima durata e valutarne con spensabili in campo professionale, possono es-
precisione l’andamento, l’ampiezza e il decorso sere di grande aiuto anche per chi muove i primi
nel tempo. passi nell’elettronica, perché danno la possibilità
di appagare tante curiosità e di comprendere me-
L’analizzatore di spettro permette invece di glio molti fenomeni, aiutando ad evolvere rapida-
scomporre un segnale periodico nelle sue diver- mente nella propria conoscenza.
se componenti secondo la trasformata di Fourier,
individuando la frequenza fondamentale e le va- Da un po’ di tempo stavamo valutando la possi-
rie armoniche che lo compongono. bilità di realizzare un progetto che consentisse,
ad un costo ragionevole, a tanti appassionati di
Con questi due strumenti è possibile indagare in elettronica di tradurre in realtà il loro sogno, e
profondità nel funzionamento di qualsiasi dispositi- l’occasione ci è stata offerta recentemente dalla
vo elettronico, eseguendo una serie davvero ster- “rete”.
minata di interessantissime misure.
Navigando in Internet, infatti, ci siamo imbattuti nel
Il problema nasce dal fatto che sono ancora pochi software “Visual Analyser”, realizzato dall’Ing. Al-
coloro che possono permettersi il lusso di acquista- fredo Accattatis, del Dipartimento di Ingegneria
re strumenti di questo tipo, visto l’uso hobbistico e Elettronica – Gruppo Misure dell’Università Tor
saltuario a cui sono destinati, e chi non ha la fortu- Vergata di Roma (www.simplify.it)
na di riuscire ad accaparrarsene uno in un mercati-
no dell’usato oppure in qualche asta on line, si vede Questo software, messo dal suo autore a disposi-
nella maggior parte dei casi costretto a rinunciare. zione gratuitamente di chiunque desideri scaricar-
lo da Internet, ci è sembrato molto interessante,
Ed è un vero peccato, perché un oscilloscopio o perché permette di trasformare il vostro personal
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Fig.2 Installando sul vostro personal computer il software “Visual Analyser” e colle-
gando alla sua presa USB la scheda interfaccia LX.1690, potrete visualizzare diretta-
mente sul video del pc l’andamento di qualsiasi segnale elettrico, come se si trattas-
se dello schermo di un oscilloscopio. Avrete inoltre a disposizione un secondo
schermo, sul quale comparirà lo spettro del segnale.
Fig.3 Prima di eseguire le misure, dovrete procedere alla calibrazione della scheda di
interfaccia tramite un segnale sinusoidale di ampiezza nota. Per effettuare questa
operazione dovrete collegare all’ingresso del canale A della scheda LX.1690 l’uscita
della scheda LX.1691, sulla quale è presente un segnale sinusoidale di frequenza pa-
ri a circa 1.200 Hz e di ampiezza costante e pari a 1 Volt picco/picco.
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Fig.4 Il programma Visual Analyser contiene due generatori BF in grado di erogare di-
verse forme d’onda e due tipi di rumore elettronico (bianco e rosa). Per visualizzare
sullo schermo dell’oscilloscopio il segnale prelevato dal generatore del VA potrete col-
legare l’uscita 1 della scheda LX.1690 al BNC di ingresso corrispondente al canale A.
Non dimenticate di impostare l’attenuatore di ingresso in posizione x1.
Fig.5 Con il software Visual Analyser e la scheda interfaccia LX.1690 potrete divertirvi a
compiere numerose interessanti misure nel campo della bassa frequenza. Ad esempio, col-
legando l’uscita 1 della scheda interfaccia all’ingresso della scheda LX.1691B e l’uscita di
quest’ultima all’ingresso A della scheda LX.1690, potrete misurare la risposta in frequenza
di un filtro passa banda, verificando le frequenze di taglio e la sua banda passante.
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computer nientemeno che in un oscilloscopio oscillatori, casse acustiche e più in generale su tut-
doppia traccia ed in un analizzatore di spettro. ti i dispositivi che lavorano in bassa frequenza.
Il “trucco”, se così si può dire, consiste nell’utiliz- E poiché potrebbe sussistere il timore di danneg-
zare la scheda audio che è già presente all’inter- giare il computer collegando il suo ingresso audio
no del pc, oppure una eventuale scheda audio ad- ad un circuito elettronico, abbiamo realizzato una
dizionale. scheda di interfaccia dotata del convertitore U-
Poiché la scheda audio nasce già per effettuare la SB PCM 2902, in grado di svolgere le stesse fun-
conversione in formato digitale del segnale ana- zioni della scheda audio posta all’interno del pc.
logico proveniente da una sorgente audio esterna, In questo modo il circuito di misura vero e proprio
ad esempio un microfono collegato all’ingresso viene realizzato all’esterno, svincolandosi comple-
Line in della scheda, ecco che, elaborando op- tamente dal personal computer, che viene utilizza-
portunamente tramite un apposito software il se- to unicamente per elaborare i dati trasmessi dall’in-
gnale così digitalizzato, è possibile visualizzarlo terfaccia attraverso il collegamento sulla porta USB.
sullo schermo del pc come se si trattasse di un ve-
ro oscilloscopio. Con questo accorgimento, anche se all’ingresso
della scheda di interfaccia venisse applicato per er-
Con il software è possibile anche ricreare virtual- rore un livello di tensione troppo elevato, non si ri-
mente sullo schermo tutti i comandi presenti sul schierebbe di danneggiare in alcun modo il perso-
pannello di questo strumento, riproducendo fedel- nal computer.
mente le sue diverse funzioni, come la base dei Sulla stessa scheda poi sono previsti due com-
tempi, il trigger, ecc. mutatori a tre posizioni, x1-x10-x100, uno per
E visto che il segnale è già disponibile in forma di- ciascun canale di ingresso dell’oscilloscopio, che
gitale, se ne può fare in qualunque momento il sal- hanno la stessa funzione degli attenuatori della
vataggio in un file dell’hard disk, in modo da ri- tensione di ingresso siglati Volt/div, posti sull’o-
produrlo successivamente a proprio piacimento. scilloscopio.
La scheda prevede inoltre un circuito di ingresso
Per mezzo di un software altrettanto sofisticato il adattatore di impedenza, dotato di un amplificato-
segnale in ingresso può essere anche scomposto re a guadagno unitario e di un filtro passa bas-
nelle sue diverse componenti, secondo la tra- so, che consente di misurare tensioni comprese fra
sformata di Fourier, (più precisamente tramite la qualche decina di milliVolt e un centinaio di Volt.
FFT, cioè la Fast Fourier Transform), passando dal
dominio del tempo al dominio delle frequenze, e
Sulle uscite della scheda di interfaccia sono pre-
realizzando così un preciso analizzatore di spettro.
senti due filtri passa basso, collegati in cascata,
E la cosa non si ferma qui.
che hanno il compito di ripulire il segnale di usci-
Quando utilizziamo il computer per la riproduzione ta del generatore BF ed un circuito squadratore in
musicale di un cd audio oppure di un filmato su grado di generare un perfetto segnale ad onda
dvd, la scheda audio esegue una conversione quadra.
D/A, trasformando il segnale digitale memorizza-
to sul cd in un segnale analogico che viene poi Il circuito di alimentazione, ricavato sulla scheda,
reso disponibile sull’uscita Line out della scheda permette inoltre di elevare l’ampiezza del segnale
audio, per essere inviato ad un amplificatore e ad sinusoidale o triangolare in uscita dal generato-
un sistema di riproduzione sonora. re BF ad un valore compreso tra 0 e 14 Volt pic-
co/picco e di generare un segnale ad onda qua-
Lo stesso procedimento può essere utilizzato per dra compreso tra 0 e +5 Volt, livelli di tensione
generare via software un segnale elettrico di for- più che sufficienti per eseguire un vasto campo di
ma e frequenza desiderata, consentendo di rea- misure.
lizzare in questo modo anche un generatore BF di
buona qualità. Uno dei vantaggi principali del software potrete ap-
A completare questo vero e proprio “laboratorio prezzarlo voi stessi, e consiste nella sua estrema
di misura su pc”, sono disponibili inoltre un volt- semplicità.
metro ed un frequenzimetro digitale. Pur non sacrificando nulla alla funzionalità, infatti,
il suo autore è riuscito a realizzare su strumenti co-
Tutto questo all’interno della banda audio, nell’am- sì complessi come l’oscilloscopio e in particolare
bito di valori di frequenza compresi tra 10 Hz e 20 sull’analizzatore di spettro una presentazione
KHz, più che sufficienti per effettuare tutte le misure grafica talmente accattivante da risultare di facile
possibili e immaginabili su amplificatori hi-fi, filtri, comprensione e di uso immediato anche per colo-
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Elenco dei componenti utilizzati nella realizzazione della scheda interfaccia LX.1690.
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USB
4 1 2 3 CONN. 1
GND
+ BUS
+D
-D
12 V.
C5
CONN. 2
6/7 4 3 2 1
S1 IC1-A C7 6
C1
1 2 7
8
1 R5 R6 5 R16 R17
R1 C2
2 C R4 3 26 4 3 2 1
R18
C20
4 C6 IC1-B 12 16
"A" R2 DZ1 5 9
3 C8
C4 C17
DZ2 10
R3 C3
12 V. 8
11 9
C18
27
14
1=x1 12 V. C25
2 = x 10
C13 IC2
3 = x 100
C19
ENTRATE 17
18 22
S2 IC2-A C15 2
C9 C16
1 6 1
8 13 15
7 R11 R12 3 8 10
R7 C10 19 20 21 23
2 C R10 5
4 C14 IC2-B R15
R8
"B" 3
DZ3
C16 XTAL1
C12 C21 C24
DZ4
R9 C11 C22 C23
12 V.
KM1667
E M B
U M E U C E
VCC 13 12 11 10 9 8 +V 7 6 5
A K
DIODO
LED A K
1 2 3 4 5 6 GND 1 2 3 -V
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VERSO 5 V.
R13 R23
13 10
11 8 R27
DL1 12 9
12 V. C23 R24 IC5-A IC5-B "3"
C19
R26
R20 R22
R16 C20 IC3-B " LEFT "
2
R14 R15 5 8 IC3-A 1 R25 2
IC6-A
7 R18 R19 3 1 R28
C18 4
6 12 V. 3
C17 C22 4
C21 R21 C24 "1"
R17 R29
12 V. C25 12 V.
12 V.
C29 R30 12 V.
C34
USCITE
C26
R37 5 8
R33 C30 IC4-B R44
6 7
R31 R32 3 8 IC4-A 7 6
R35 R36 5 "2"
1
4
R40 IC6-B
C28
2
C27 C32 R39
C31 R38 R43 5 V.
R34 C35
12 V. C33
" RIGHT "
R41 14
1 4
3 6 R45
R46
2 5
C38 C39 7 "4"
R42 IC5-C IC5-D
R47
TR1
C
R48 B 2 9
E C37
4 DS3 DS5
TR2
E R50
R49 11 E U
B IC7 12 V.
6
DS1 C M
C40 C42
C36 DS4 DS6
7
DS2 MASSA
1 13
C41 C43
T1 M
E
IC8 U
12 V.
Fig.6 Schema elettrico dell’interfaccia LX.1690. Nella pagina di lato sono riprodotte,
sopra, le connessioni degli integrati MC79L12 e MC78L12 e del transistor ZTX653
e, sotto, quelle degli integrati 74HC132 e TL082 viste da sopra e con la tacca di
riferimento rivolta verso sinistra.
Come potete notare il terminale più lungo del diodo led è l’Anodo.
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ro che non hanno mai avuto l’occasione di utiliz- Per utilizzare il vostro personal computer con il
zare questi strumenti. software “Visual Analyser” dovrete dapprima pre-
E questo è un pregio davvero non da poco per un disporre tutti i collegamenti come indicato in fig.2.
progetto che si rivolge non agli utilizzatori profes- Ai due connettori BNC andranno collegati i due ca-
sionisti ma prevalentemente all’hobbista, che vuo- vetti per la misurazione, relativi ai due canali A e
le partire da questi strumenti per esplorare il mon- B, che utilizzerete per prelevare il segnale che in-
do affascinante dell’elettronica. tendete misurare.
Il connettore USB di tipo B femmina presente sul-
La SCHEDA di interfaccia USB la scheda andrà invece collegato alla presa USB
femmina di tipo A presente sul personal computer
Come vi abbiamo accennato, il kit che vi consente tramite un comune cavetto USB per stampante.
di trasformare il personal computer in uno stru-
mento di misura si compone di un pacchetto Per eseguire le misure potrete poi prelevare sulle
software denominato “Visual Analyser” e di una quattro boccole di uscita della scheda di inter-
scheda di interfaccia, che andrà collegata alla faccia diversi tipi di segnale BF e precisamente:
porta USB del vostro computer.
Prima di addentrarci nella parte più interessante, e - un segnale ad onda quadra di ampiezza fissa
cioè nella descrizione del software di uso dell’o- compresa tra 0 e +5 Volt, (boccole 3 e 4);
scillloscopio, del voltmetro, del generatore BF,
del frequenzimetro e dell’analizzatore di spettro, - un segnale sinusoidale oppure triangolare com-
e delle misure che con questi strumenti potrete e- preso tra 0 e 14 Volt picco a picco (boccole 1 e
seguire, dovremo spendere alcune parole per spie- 2). Agendo sul generatore BF è possibile poi sce-
gare il funzionamento della scheda di interfaccia gliere ulteriori forme d’onda, ad esempio due di-
e come si effettua il suo montaggio. versi tipi di rumore, uno sweep, ecc.
La scheda di interfaccia si compone del circuito
stampato LX.1690 (vedi fig.11) che viene fornito in Nota: il segnale ad onda quadra presente sulle boc-
kit di montaggio, sul quale è innestata a sua volta cole 3 e 4 ha una ampiezza fissa di 5 Volt, men-
la piccola scheda KM1667 (vedi fig.11) sulla qua- tre il segnale presente sulle boccole 1 e 2 può es-
le è presente il convertitore USB PCM 2902, che sere regolato in ampiezza tra 0 e 14 Volt picco a
viene invece fornita già montata in SMD. picco. Entrambi i segnali hanno la stessa fre-
quenza, che può essere regolata tramite i coman-
Una volta terminato il montaggio del circuito stam- di presenti sull’oscillatore BF del Visual Analyser.
pato LX.1690, con l’aiuto delle istruzioni riportate
nel relativo paragrafo, vedrete che la scheda di in- SCHEMA ELETTRICO del circuito LX.1690
terfaccia dispone di due connettori BNC, relativi ai
due canali A e B di ingresso del segnale e di quat- Il cuore del circuito (vedi fig.6) è costituito dall’in-
tro boccole BF sulle quali è presente il segnale di tegrato IC2, il convertitore USB siglato PCM2902
uscita, e precisamente due boccole siglate 1 e 2, che ha la funzione di effettuare la conversione A/D
sulle quali è presente in entrambe il segnale sinu- (analogico/digitale) e la conversione D/A (digita-
soidale oppure triangolare prodotto dal generato- le/analogico) di tutti i segnali scambiati tra la sche-
re BF del Visual Analyser e due boccole siglate 3 da interfaccia LX.1690 e la porta USB del com-
e 4, su entrambe le quali è presente il segnale ad puter.
onda quadra generato direttamente sulla scheda.
Sulla scheda sono inoltre presenti due commuta- Il colloquio tra il PCM2902 e la porta USB avviene
tori a tre posizioni, che consentono di effettuare tramite i piedini 1-2-3-4 di IC2, sui quali sono pre-
l’attenuazione della tensione applicata su ciascu- senti rispettivamente i segnali D-, D+, VBus e Gnd.
no dei due BNC in ingresso con un rapporto ri-
spettivamente di 1-10-100 volte. Il diodo led DL1 segnala con la sua accensione la
presenza della tensione di +5 Volt (VBus) prove-
Il partitore di attenuazione della tensione in in- niente dalla porta USB, che viene utilizzata sia da-
gresso è compensato in modo da potere essere u- gli integrati IC5A e IC5B, che dal piccolo alimen-
tilizzato con un comune cavo coassiale oppure tatore switching che consente di ricavare i +/- 12
con una sonda per oscilloscopio predisposta sulla Volt richiesti dagli amplificatori operazionali.
posizione x1.
Nel caso la sonda venga utilizzata in posizione x10 Il segnale da misurare viene applicato ai due con-
occorre tenere presente che il partitore non risulta nettori BNC della scheda di interfaccia siglati A e B.
compensato. Poiché i due canali sono perfettamente identici, per
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Fig.7 Foto del mobile della scheda interfaccia LX.1690. A sinistra si notano i due BNC re-
lativi ai due ingressi A e B che andranno collegati al segnale da misurare. Su ciascun ca-
nale è presente un attenuatore di ingresso a tre posizioni x1-x10-x100 che consente di mi-
surare tensioni comprese tra qualche decina di milliVolt e circa 170 Volt. Sul lato destro
del mobile sono invece visibili le 4 prese di uscita, due relative al segnale ad onda quadra
e due relative alle diverse forme d’onda prodotte dal generatore BF del Visual Analyser.
- nella portata x1 è possibile misurare segnali con Il centrale del commutatore S1 è collegato all’in-
ampiezza fino a 1,7 Volt picco/picco; gresso non invertente dell’operazionale IC1/A, a
guadagno unitario, che svolge la funzione di a-
dattatore della impedenza in ingresso.
- nella portata x10 è possibile misurare segnali con
ampiezza fino a 17 Volt/picco/picco; Sullo stesso ingresso dell’operazionale sono colle-
gati i due diodi Zener DZ1 e DZ2, che hanno il com-
- nella portata x100 è possibile misurare segnali pito di tagliare il segnale ad una ampiezza massi-
con ampiezza fino a 170 Volt picco/picco. ma di +/- 4 Volt.
In questo modo anche se sull’ingresso della sche-
Ai capi delle resistenze R1-R3 sono applicati i con- da venisse applicata per errore una tensione ec-
densatori ceramici C2-C3, che hanno la funzione cessiva, si evita di procurare danni al circuito.
di compensare in frequenza l’attenuatore di in-
gresso. L’uscita dell’operazionale IC1/A è collegata al se-
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condo operazionale IC1/B, anch’esso a guadagno re l’eventuale componente continua presente nel
unitario, che insieme ai condensatori C7 e C8 e al- segnale in uscita.
le resistenze R6 e R5, costituisce un filtro passa
basso con frequenza di taglio pari a circa 40 KHz. Dal piedino 1 di uscita di IC3/B il segnale viene
Questo filtro ha il compito di eliminare quei segna- inoltre prelevato ed inviato tramite la resistenza
li con frequenza prossima alla frequenza di cam- R22 ed il condensatore C23, al piedino 12 dell’in-
pionamento del convertitore, eliminando quei fe- tegrato 74HC132 siglato IC5/A, una porta NAND
nomeni indesiderati di battimento noti con il nome con trigger, che insieme alla identica porta IC5/B
di “aliasing”. consente di squadrare perfettamente l’onda in in-
Dall’uscita dell’integrato IC1/B il segnale viene in- gresso, ottenendo sulla uscita 3 un’onda qua-
viato, tramite il condensatore C20, al piedino 12 del dra di ampiezza fissa, compresa tra 0 e +5 Volt
convertitore USB IC2, che provvederà a convertir- (lo stesso discorso vale per l’uscita 4 che risulta
lo in forma digitale e a trasmetterlo alla porta simmetrica).
USB del computer.
L’alimentazione degli integrati IC5/A, IC5/B, IC5/C,
Come vi abbiamo detto la scheda di interfaccia IC5/D viene realizzata utilizzando direttamente i +5
effettua due diversi tipi di conversione, e precisa- Volt (VBus) forniti dalla porta USB del computer.
mente la conversione analogico/digitale del I +5 Volt della VBus vengono inoltre inviati tramite la
segnale che dovrà essere misurato dall’oscillo- R46 al centrale del trasformatore T1, i cui avvolgi-
scopio e dall’analizzatore di spettro, oppure dal menti sono collegati ai due transitor ZTX653, siglati
voltmetro e dal frequenzimetro, e la conversio- TR1 e TR2, che, insieme agli avvolgimenti primari del
ne digitale/analogico dei due segnali prodotti dal trasformatore, formano un oscillatore a 70-80 KHz.
doppio generatore BF del Visual Analyser. Su ciascuno dei due secondari del trasformatore si
ottiene una tensione di 18 Volt RMS, che viene rad-
Anche per elaborare i due segnali in uscita prodotti drizzata dal raddrizzatore formato dai diodi DS3-DS4-
dai due generatori BF vengono utilizzati due DS5-DS6, e successivamente livellata dai due con-
identici circuiti, dei quali descriveremo per sempli- densatori elettrolitici da 10 microFarad, C40 e C41.
cità solo quello relativo al canale “Left”. La tensione in uscita dai condensatori viene invia-
ta ad un 78L12 (IC7) e ad un 79L12 (IC8) otte-
Il segnale analogico generato dal convertitore è
nendo così in uscita i +12 Volt e i –12 Volt ne-
presente sul piedino 16 dell’integrato IC2, che è
cessari per alimentare tutti gli operazionali elevan-
collegato all’ingresso non invertente dell’opera-
do così il segnale sulle uscite 1 e 2 ad un livello di
zionale IC3/A siglato TL082.
14 Volt picco a picco circa.
Questo operazionale, insieme alla rete di conden-
satori C17-C18 e resistenze R14-R15, costituisce SCHEMA ELETTRICO dei circuiti
anch’esso un filtro passa basso, con frequenza LX.1691 e LX.1691B
di taglio pari a 30 KHz e pendenza di 12 dB per
ottava. Oltre al circuito base LX.1690 abbiamo previsto per
questo progetto la realizzazione di due altri piccoli
Come potete notare, il circuito prevede un altro accessori che risultano molto utili per chi desidera
identico filtro costituito dall’integrato IC3/B, dalle eseguire misure con il programma Visual Analyser.
resistenze R18-R19 e dai condensatori C20-C21.
L’adozione dei due filtri in cascata determina una Il primo circuito, l’LX.1691 (vedi fig.8), consiste in
pendenza totale di 24 dB per ottava, e consente un calibratore di precisione, che risulta indispen-
di ripulire accuratamente il segnale in uscita da sabile per calibrare l’amplificazione di ingresso sia
tensioni spurie, ottenendo sulla uscita 1 una per- dell’oscilloscopio che del voltmetro elettronico
fetta forma d’onda (lo stesso discorso vale per del Visual Analyser, qualora non disponiate di un
l’uscita 2). generatore BF e di un multimetro di precisione.
Dal piedino di uscita dell’integrato IC3/B il segna- Il secondo circuito, l’LX.1691B (vedi fig.9), è un filtro
le viene inviato all’ingresso invertente dell’amplifi- passa banda di tipo attivo, con il quale potrete diver-
catore operazionale NE.5532, siglato IC6/A, che ha tirvi ad eseguire alcune interessanti misure sulla ban-
un guadagno di circa 5 volte, consentendo di ot- da passante e sulla frequenza di taglio dei filtri BF.
tenere un segnale di uscita di ampiezza regolabi-
le fino a circa 14 Volt picco a picco. Partiamo dalla descrizione dell’LX.1691.
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S1
C1 C3
C7 9 V.
R4 R8
C2 C4
R2
6 8
7 R3 2 R14
5 1 R5 6 8
DZ2
4 IC1-A 3 7
DL1
R9
5 C
IC1-B R13 B
IC2-A TR1
R1 E
R12
C5 R10
3
IC2-B
C6
1 R11
DS1 DS3
R6 2
DZ1 4
M
USCITA
DS2 DS4
R7
Fig.8 Qui sopra, schema elettrico del calibratore di precisione LX.1691 neces-
sario per calibrare l’amplificazione di ingresso dell’oscilloscopio e il voltmetro
elettronico del Visual Analyser. Sotto, connessioni dell’integrato NE.5532, del-
lo zener REF25Z, del transistor BC.547 e del diodo led oltre all’elenco dei com-
ponenti utilizzati per la realizzazione di questo progetto.
+V 7 6 5
+ B
E C A K
M N.C.
DIODO
REF 25Z - LM 336 BC 547 LED A K
1 2 3 -V
NE 5532
R1 = 10.000 ohm
R2 = 10.000 ohm C2 = 15.000 pF poliestere
R3 = 10.000 ohm C3 = 100.00 pF poliestere
R4 = 470.000 ohm C4 = 15.000 pF poliestere
R5 = 10.000 ohm C5 = 100 microF. elettrolitico
R6 = 22.000 ohm 1% C6 = 10 microF. elettrolitico
R7 = 6.810 ohm 1% C7 = 100 microF. elettrolitico
R8 = 10.000 ohm DS1-DS4 = diodi tipo 1N.4150
R9 = 1.000 ohm DZ1 = zener tipo REF25Z
R10 = 1.000 ohm DZ2 = zener 6,8 Volt 1/2 Watt
R11 = 470 ohm DL1 = diodo led
R12 = 1.000 ohm TR1 = NPN tipo BC.547
R13 = 330 ohm IC1 = integrato tipo NE.5532
R14 = 1.000 ohm IC2 = integrato tipo NE.5532
C1 = 100.000 pF poliestere S1 = interruttore
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S1
C4
R2 C2
R7
9 V.
DL1
8 2 R6
1
3
C7 R8
R3 IC1-A
R5 C5
C3
R4
C1
R1 6 IC1-B
C6
7
5
4
ENTRATA
USCITA
Fig.9 Schema elettrico del filtro passa banda di tipo attivo LX.1691B che vi ser-
virà per eseguire alcune interessanti misure sulla banda passante e sulla fre-
quenza di taglio deli filtri BF. Sotto, connessioni dell’integrato TL.082 e del dio-
do led, il cui terminale più lungo, come potete vedere, è l’Anodo, e elenco dei
componenti utilizzati per la realizzazione di questo progetto.
+V 7 6 5
A K
DIODO
LED A K
1 2 3 -V
TL 082
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avente una ampiezza costante di 1 Volt Come potete notare esaminando lo schema elet-
picco/picco e una frequenza di circa 1.200 Hz, trico di fig.9, il filtro utilizza un unico integrato TL082
con la quale potrete calibrare con precisione il va- che consiste in due identici circuiti operazionali che
lore di tensione letto dal voltmetro e sullo schermo vengono configurati in modo tale da realizzare un
dell’oscilloscopio. filtro passa banda, con guadagno unitario in
centro banda.
Come potete notare osservando lo schema elettri- Le formule che consentono di calcolare la fre-
co riprodotto in fig.8, questo circuito non richiede quenza di centro banda e la larghezza di banda del
la disponibilità di un alimentatore esterno perchè filtro sono le seguenti:
utilizza una comune batteria da 9 Volt, e ciò lo ren-
de facilmente utilizzabile da qualunque hobbista. posto che R6 = R5 = R3 = R e
che C2 = C3 = C5 = C
Il circuito rappresentato in fig.8 è costituito da un
classico generatore seno-coseno formato dai tre per ricavare il valore della frequenza f in Hz di cen-
amplificatori operazionali NE.5532 siglati IC1/A, tro banda dovrete utilizzare la formula:
IC1/B e IC2/A, che, insieme al ponte formato dai 4 f = 159.000 : (R x C)
diodi 1N4150 (vedi DS1-DS2-DS3-DS4), consen-
tono di ricavare una perfetta onda sinusoidale del- dove:
la frequenza di circa 1.200 Hz.
f è espressa in Hz
L’ampiezza della sinusoide è fissata rigorosamen- R è espressa in kiloOhm
te ad un valore di: C in nanoFarad
2,5 Volt + 0,7 Volt = 3,2 Volt picco/picco sostituendo i valori dello schema otteniamo:
per mezzo del VRef DZ1, siglato 25Z, oppure f = 159.000 : (5,6 x 10) = 2.843 Hz
LM.336 inserito sul ponte a diodi. La formula che consente invece di ricavare la lar-
ghezza di banda o banda passante Bp del filtro
La tensione di 3,2 Volt p/p così ottenuta viene poi
è la seguente:
ridotta al preciso valore di 1 Volt picco/picco tra-
mite l’integrato IC2/B, configurato come amplifi- Bp = 159.000 : (R1 x C)
catore con guadagno inferiore all’unità.
dove:
Il circuito è studiato in modo che il valore della ten-
sione di uscita rimanga rigorosamente costante Bp è espressa in Hz
anche al variare della tensione della batteria, che R è espressa in kiloOhm
può scendere dai 9 Volt nominali fino a 6 Volt sen- C in nanoFarad
za che vi siano ripercussioni sulla tensione di
Sostituendo i valori dello schema otteniamo:
uscita.
Al di sotto di questo valore la batteria deve essere Bp = 159.000 : (33 x 10) = 482 Hz
sostituita.
Come il circuito LX.1691, anche questo circuito ri-
Per segnalare le corrette condizioni di funziona- sulta alimentato con una semplice batteria da 9
mento della batteria abbiamo adottato il semplice Volt, consentendo di svincolarsi dall’impiego di un
circuito costituito dal diodo led DL1 e dal transistor alimentatore esterno.
BC547 siglato TR1.
Fin quando la tensione erogata dalla batteria si REALIZZAZIONE PRATICA della
mantiene nell’intervallo compreso tra + 9 e + 6 Volt, SCHEDA INTERFACCIA LX.1690
condizione per un corretto funzionamento del cali-
bratore, ogniqualvolta verrà attivato l’interruttore di Questo progetto si compone di due schede base,
accensione S1 il diodo led risulterà acceso. quella siglata LX.1690 visibile in fig.11 e la picco-
la scheda siglata KM1667 dotata di componenti in
Non appena la batteria scenderà sotto il livello di SMD contenente il convertitore USB PCM2902,
carica consentito, all’attivazione dell’interruttore S1 che vi forniamo già montata (vedi fig.11 in alto).
il diodo led DL1 rimarrà spento, indicando che il Se avete acquistato la nostra precedente rivista
circuito non può più garantire un livello preciso del- N.231, noterete immediatamente che abbiamo uti-
la tensione in uscita. lizzato lo stesso circuitino in SMD anche nella rea-
Lo schema elettrico del circuito LX.1691B risulta lizzazione del progetto del Convertitore Audio
ancora più semplice. USB siglato LX.1666.
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PRESA PILA
DL1
C5 C2 K A
ENTRATA C7
R6 R5 R3 S1
IC1
R8 USCITA
C1 C4 R2
R7
R4
C3
C6
R1
Fig.10 Schema pratico di montaggio del circuito del filtro passa banda di tipo
attivo LX.1691B. In alto, potete notare la presenza di una presa pila alla quale
va collegata una semplice batteria da 9 Volt.
Trattandosi in questo caso di un circuito premon- stampato avendo cura di innestare il terminale po-
tato, la nostra descrizione della realizzazione pra- sitivo, riconoscibile per la maggiore lunghezza, nel
tica riguarderà la sola scheda base LX.1690. foro dello stampato contraddistinto dal segno +.
Per iniziare vi consigliamo di prelevare dal blister gli Montate poi nelle posizioni ad essi assegnate dal-
zoccoli dei 6 integrati IC1-IC2-IC3-IC4-IC5-IC6 e di la serigrafia tutti i condensatori poliestere dal cor-
inserirli nello stampato nelle posizioni ad essi as- po a forma di parallelepipedo e tutti i condensato-
segnate dalla serigrafia (vedi fig.11) facendo molta ri ceramici.
attenzione, mentre eseguite la saldatura dei loro
piedini, a non provocare involontari cortocircuiti. Saldate quindi sullo stampato i 6 diodi al silicio DS1-
DS2-DS3-DS4-DS5-DS6 siglati 1N.4150, orientan-
Saldate poi sullo stampato i due deviatori a 3 po- do il lato del loro corpo contraddistinto da una fa-
sizioni S1 e S2 ed il corpo del trasformatore T1 e scia di colore nero come indicato nel disegno ri-
procedete al montaggio delle 6 resistenze di pre- prodotto in fig.11 e i 4 diodi zener DZ1-DZ2-DZ3-
cisione all’1% R1-R2-R3-R7-R8-R9 facilmente ri- DZ4 sempre orientando la loro fascia nera come
conoscibili per il diverso colore del loro corpo (mar- indicato nella nostra rappresentazione grafica.
rone oppure azzurro) e per la presenza di 5 fasce
colorate anziché 4. Giunti a questo punto, alla conclusione del vostro
montaggio mancano ancora soltanto pochissime o-
Proseguite poi con il montaggio di tutte le resi- perazioni.
stenze che dovrete saldare nelle posizioni ad es-
se assegnate seguendo la serigrafia, soltanto do- Saldate perciò in alto a destra (vedi fig.11) il diodo
po averle attentamente identificate in base alle fa- led DL1 avendo cura di rispettare la polarità dei suoi
sce colorate presenti sul loro corpo. terminali. Il corpo del diodo led non andrà accostato
al circuito, ma dovrà essere saldato ad una altezza
Concludete questa fase saldando il piccolo trimmer da di circa 13 mm, in modo da fuoriuscire dal guscio su-
1.000 ohm R30, dal corpo di forma quadrangolare. periore. Saldate poi in prossimità del trasformatore
T1, i due transistor NPN siglati TR1-TR2 rivolgen-
Prelevate ora dal blister i condensatori elettroli- done la parte piatta del corpo rispettivamente verso
tici dal corpo di forma cilindrica ed inseriteli nello l’alto e verso il basso, come indicato in fig.11.
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KM 1667
1
1 28
IC2
14 15
PRESA
USB CONN.1
10
C20
DZ2 C4
C6 C5
R13 R23 USCITE
C1 DZ1 C21 C36
R21 R19 R22 DS2 A R27
R4 R18
C22 R47 R49 K R46
IC3 R48 IC5 3
IC1 C19
C35
C2 R5
A R2 R1 C18 C39
TR2 TR1 R41
R6 R16 C38
C17
S1 C33 R42
1 R17 4
R45
C37
R15 R29
R3 C8 C7 T1
ENTRATE C3 R14 R25
(mod. TM 1690) R30
CONN.2
C9
C25
R39
C16 C15 R31
C27 1
R32 R28
B C10 10 R34 C26 R26
R12
R33 R50
S2 C28 R35
IC2 2
C24
C34
C32 IC4 C41 C40 IC6
R8 R7
R9 R10 C29 DS4 DS6
R11
C11 C12 USCITE
C13
C14
C43 C42
DZ4 R37 R43
R38
IC8 IC7
PRESA PILA
R10 R11 C6
S1 C7 R9
C5 R8
DS1 R3 R2 USCITA
R7
DZ2 DS2 R1 R4 R6
R12 R13
DZ1 IC1 IC2
TR1
DS4 C2
C1 C4 C3
DL1 R14
K A DS3 R5
Fig.12 Ecco come si presenta il circuito stampato del calibratore LX.1691 una
volta completato il montaggio dei componenti. Come saprete, questa operazio-
ne è facilitata dalla presenza della serigrafia sulla sua superficie.
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Fig.13 Questa foto riproduce il piccolo circuito stampato del filtro passa banda
di tipo attivo LX.1691B a montaggio completato.
Inserite poi nello stampato i due integrati IC7 e IC8 TARATURA della
rivolgendone la parte piatta del corpo rispettiva- TENSIONE CONTINUA di USCITA
mente a destra e a sinistra e saldatene accura-
tamente i piedini, dopodichè potrete innestare ne- Prima di procedere al montaggio definitivo del cir-
gli zoccoli già predisposti i 6 integrati, da IC1 a cuito stampato all’interno del mobile, vi consiglia-
IC6, disponendoli in modo che la tacca di riferi- mo di eseguire la semplicissima taratura della ten-
mento presente sul loro corpo sia orientata come sione di uscita, che ha la funzione di eliminare
indicato nel disegno pratico di fig.11. una eventuale componente continua presente
sulle due uscite 1 e 2 della scheda LX.1690.
Procedete ora con il montaggio dei componenti e- Per eseguire la taratura dovrete procedere nel mo-
sterni, ponendo in alto il connettore CONN.1 per il do seguente.
collegamento alla presa USB, sul lato sinistro i due
connettori BNC relativi ai due ingressi A e B e Collegate la presa USB presente sulla scheda
sul lato destro le due prese BF di uscita di colore LX.1690 alla presa USB del computer.
nero relative alle uscite 1 e 3 e le due prese BF
Lanciate il programma Visual Analyser e selezio-
di colore rosso, relative alle uscite 2 e 4.
nate la voce Wave.
Ora dovrete prelevare dal blister il connettore fem- Controllate che i due generatori BF siano entrambi
mina a 10 pin CONN2 ed il piccolo circuito stam- spenti. Questa condizione è indicata dalla scritta
pato KM1667 premontato in SMD ed inserire i 10 On sul tasto di attivazione e dal fatto che il tasto
pin maschio presenti su quest’ultimo nei corri- medesimo non lampeggia.
spondenti 10 fori del connettore CONN2.
Dopo esservi accertati che dal generatore BF non
esca alcun segnale, collegate sulla uscita BF nu-
Solo dopo che avrete fatto combaciare perfetta- mero 1 un tester oppure un multimetro selezio-
mente il circuito con il connettore potrete inserire i nato per la lettura della tensione in continua, col-
suoi piedini nei rispettivi fori ricavati sul circuito legandone il cavo positivo al polo centrale della
stampato LX.1690. presa BF e il cavo negativo alla parte esterna del-
Il connettore andrà inserito nel circuito stampato in la stessa presa.
modo che il circuito KM.1667 risulti parallelo al cir-
cuito LX.1690, sfiorando con il lato destro la parte su- Fatto questo ruotate il trimmer R30 posto sulla
periore dei due condensatori poliestere C17 e C27. scheda di interfaccia in modo da ottenere sul mul-
timetro oppure sul tester una tensione uguale a 0
Volt con una tolleranza di +/- 100 milliVolt.
I due circuiti LX.1690 e KM.1667 verranno a for-
mare così un tutt’uno (vedi fig.16) e potranno quin- Avendo così tarato la tensione sulla presa BF nu-
di essere alloggiati all’interno del mobile plastico mero 1 anche la presa BF numero 2 risulterà ta-
destinato a questo progetto. rata allo stesso modo.
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Fig.14 In alto, foto del montaggio dell’interfaccia LX.1690 e, qui sopra, foto del
piccolo circuitino KM1667, visto da entrambi i lati, che vi forniamo già montato
essendo realizzato con componenti in SMD.
Fig.15 Foto del montaggio del calibratore LX.1691. A sinistra è visibile il corpo
dell’interruttore di accensione e, a destra, quello del connettore BNC di uscita.
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Fig.16 Una volta concluso il montaggio della scheda dell’interfaccia LX.1690 do-
vrete adagiarla sul guscio inferiore del mobile plastico, che vi forniamo già prov-
visto lateralmente dei fori necessari per la fuoriuscita della presa USB, dei con-
nettori BNC di ingresso, delle 4 prese BF di uscita.
Da ultimo non vi resta che applicare sulla parte su- Il montaggio di questo circuito è davvero sempli-
periore del contenitore la pellicola adesiva con la cissimo (vedi fig.12).
serigrafia del dispositivo ed il vostro montaggio è Prendete lo stampato LX.1691 ed inserite nel cir-
terminato. cuito i due zoccoli relativi agli integrati IC1 ed IC2,
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effettuando come sempre le saldature con molta cu- REQUISITI del COMPUTER
ra per evitare accidentali cortocircuiti tra i piedini.
Proseguite poi con le due resistenze all’1% R6 ed Il programma VISUAL ANALYSER potrà essere
R7, facilmente individuabili per il loro colore az- scaricato liberamente da Internet al sito:
zurro oppure bruno e per la presenza sul loro cor-
po di 5 fasce anziché le solite 4. http://www.sillanumsoft.com
Completate quindi l’inserimento delle restanti resi-
stenze. Prima di installare tale software sul vostro compu-
ter dovrete accertarvi che questo soddisfi ai requi-
E’ poi la volta dei condensatori poliestere e dei siti indicati nella tabella:
tre condensatori elettrolitici, dei quali dovrete ri-
spettare la polarità, tenendo presente che il loro ter-
minale più lungo corrisponde al polo positivo.
REQUISITI del COMPUTER
Inserite ora i 4 diodi DS1-DS2-DS3-DS4 rivolgen-
do la fascia nera stampigliata sul loro corpo come - Sistema operativo: Windows XP Professionale
indicato in fig.12 e il diodo zener DZ2, che andrà e XP Home Edition
montato con la fascia rivolta verso destra. - Tipo: PENTIUM
Successivamente potrete montare il DZ1, rivol- - Ram: 32 Mb
gendo la parte piatta del suo corpo verso l’alto e il - Spazio disponibile su hard disk: almeno 20 Mb
transistor TR1, rivolgendo la parte piatta verso de- - Lettore CD-Rom 8x oppure lettore DVD 2x
stra, e il diodo led DL1 avendo cura di rispettare la - Scheda video grafica 800 x 600 16 bit
polarità dei suoi terminali. - 1 presa USB
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Ci sono due modi di usare il Visual Analyser, e La configurazione delle opzioni da voi selezionate
cioè il modo standard ed il modo floating (vedi sia in modo standard che in modo floating, verrà
figg.17-18). poi automaticamente salvata al momento di uscire
dal Visual Analyser sul file VA.INI contenuto nel-
Questi due modi si distinguono unicamente per la la directory VA (c:\ programs\VA), e vi verrà ri-
presentazione grafica sul video del computer, per- proposta ogniqualvolta rilancerete il software.
ché mentre il modo standard risulta più completo
di funzioni, il modo floating risulta molto più sin- Per configurazione si intende la posizione e la di-
tetico, avendo ridotto i tasti a poche funzioni es- mensione delle finestre (ad eccezione della fine-
senziali. stra di Settings) e tutte le scelte che avete effet-
tuato, ad esempio le condizioni di trigger dell’o-
scilloscopio, la forma d’onda sinusoidale nel ge-
Alla prima attivazione il software si predispone di
neratore, ecc.
default sul modo standard.
Se desiderate non memorizzare l’ultima configura-
Successivamente è possibile scegliere il modo di
zione e ritornare alla configurazione di default a-
lavoro desiderato.
vete due possibilità:
- Schermo Oscilloscopio
Modo FLOATING - Schermo Analizzatore di spettro
- Comandi principali dell’oscilloscopio e dell’ana-
In modo floating compare sullo schermo unica- - lizzatore di spettro
mente la barra dei comandi presente nella parte al- - Caselle di attivazione del Voltmetro, del Fre-
ta della finestra standard, come visibile in fig.18. - quenzimetro e del Doppio generatore BF
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Figura 17
Figura 18
Figura 19
Figura 20
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La barra superiore contiene i seguenti tasti (vedi - Il pulsante Settings consente di aprire la finestra
fig.17): di settaggio relativa alle seguenti voci (vedi fig.19):
Di seguito vi diamo un breve cenno delle funzioni - Il pulsante Calibrate permette di effettuare la
che possono essere selezionate tramite i pulsanti calibrazione dei valori di tensione misurati
che abbiamo visto sopra. dall’oscilloscopio e dal voltmetro (vedi fig.24).
Più avanti, eseguiremo una serie di misure e in que-
sta occasione approfondiremo maggiormente l’uso - Il pulsante In/Out Device consente di seleziona-
dei diversi pulsanti. re la scheda audio che verrà utilizzata per gesti-
re l’ingresso e l’uscita della presa USB dal com-
- Il pulsante On permette di attivare contempora- puter (vedi fig.25).
neamente sia l’oscilloscopio che l’analizzatore
di spettro, dando corso alla acquisizione dei se- - Il pulsante Filters permette di selezionare in in-
gnali applicati ai due ingressi A e B della scheda gresso diversi tipi di filtro (passa basso, passa al-
di interfaccia. to, passa banda, ecc.) (vedi fig.26).
Per realizzare questa funzione sono presenti 3
task.
- Il pulsante Colors/Font. Con questa opzione è
possibile selezionare il colore attribuito ai canali di
Il primo task legge il segnale da un buffer di di-
ingresso e il tipo di separatore decimale (punto
mensioni definite (ad esempio 4.096 punti) e lo me-
oppure virgola) (vedi fig.27).
morizza in un buffer dinamico interno.
E’ possibile selezionare le dimensioni del buffer nel-
la finestra Settings (vedi fig.21). - Il pulsante Capture Scope/Spectrum per-
Naturalmente maggiore è il numero dei punti sele- mette di impostare la durata della funzione di
zionati e maggiore è la risoluzione che otterrete cattura dell’immagine presente sullo schermo
nella misura, ma di pari passo aumenterà anche il dell’oscilloscopio e dell’analizzatore di spettro
tempo che occorrerà per visualizzare lo spettro. La (vedi fig.28).
risoluzione che viene utilizzata normalmente è di
4.096 punti. - Il pulsante Phase consente di aprire la finestra
che mostra come varia la fase del segnale al
Il secondo task usa il buffer dinamico e determina variare della frequenza (vedi fig.29). Avendo la
lo spettro per mezzo del conosciuto algoritmo FFT stessa scala in frequenza del grafico dello spettro,
(Fast Fourier Transform) e quindi lo visualizza sul- il grafico della fase può essere sovrapposto a
lo schermo dell’analizzatore di spettro. quest’ultimo, consentendo così di avere una visio-
ne completa dello spettro in frequenza di un se-
Il terzo task è invece completamente dedicato gnale.
all’interfaccia con l’utilizzatore (gestione dei tasti,
ecc.). - Il pulsante Wave richiama la finestra di settaggio
del doppio generatore BF mediante la quale è
Una volta che è stato attivato il pulsante On com- possibile selezionare la frequenza, l’ampiezza e
pare sulla barra dei comandi il pulsante Off, che la forma dei due segnali in uscita (sinusoidale,
agisce in modo opposto al precedente, consen- onda quadra, triangolare, ecc.) (vedi fig.30). In
tendo di disabilitare l’acquisizione del segnale sul- questa funzione è possibile inoltre generare due
lo schermo. diversi tipi di rumore, che possono risultare molto
Normalmente è possibile cambiare i vari settaggi utili per le misure in bassa frequenza.
del software mentre è in uso.
Quei settaggi che non possono essere modificati - Il pulsante Freq.Meter permette di impostare la
durante l’uso, invece, sono automaticamente di- risoluzione di lettura del frequenzimetro, come vi-
sabilitati. sibile in fig.31.
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Figura 21
Figura 22
Figura 23
Figura 24
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In questa opzione è inoltre possibile utilizzare lo metri che verranno utilizzati nelle misure eseguite
strumento anche come periodimetro, oppure co- con i vari strumenti (oscilloscopio, analizzatore
me contatore di eventi. di spettro, voltmetro e frequenzimetro).
- Il pulsante Filters consente di aprire la finestra La calibrazione invece è necessaria per calibrare
dei filtri nella quale è possibile scegliere un filtro da l’oscilloscopio e il voltmetro su un valore preci-
applicare in ingresso tra 6 diversi tipi (FIR LOW so di tensione, in modo che la misura di ampiez-
pass, FIR HI pass, FIR BAND pass, ecc.) vedi za di un segnale effettuata con questi due strumenti
fig.32. sia attendibile.
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Figura 25
Figura 26
Figura 27
Figura 28
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- Ora premete il tasto Scope posto sulla barra de- Nota: desideriamo avvertirvi che in questa versio-
gli strumenti e vi apparirà la finestra di fig.23. ne del programma alcuni parametri potrebbero non
venire salvati correttamente. Vi consigliamo per-
- In questa finestra dovrete impostare i parametri tanto di ricontrollare nuovamente i parametri impo-
di lettura dell’oscilloscopio, come indicato in fig.35. stati prima di eseguire le misure.
A prova dell’avvenuto riconoscimento, nelle due fi- Una volta collegato il circuito di calibrazione
nestre Input device e Output device deve com- LX.1691 alla batteria, e verificato che dopo avere
parire la dicitura “USB Audio CODEC”. azionato l’interruttore di accensione il diodo led ri-
Se per qualche motivo questa scritta non dovesse sulti acceso, potrete dare inizio alle vostre misure.
comparire, significa che la scheda di interfaccia
non è stata correttamente riconosciuta e in que- Per prima cosa collegate il BNC di uscita del cir-
sto caso il Visual Analyser non funzionerà. cuito oscillatore all’ingresso A della scheda di in-
Verificate che la connessione USB sia corretta e terfaccia LX.1690, tramite l’apposito cavetto, co-
ripetete la procedura fino ad ottenere il corretto ri- me indicato in fig.3.
conoscimento della scheda.
Predisponete inoltre il commutatore a slitta S1 po-
- Premete il pulsante Filters posto sulla barra prin- sto sull’ingresso A della scheda LX.1690 sulla po-
cipale e controllate che sulla finestra di fig.26 non sizione x1.
sia selezionato alcun tipo di filtro.
Collegate l’uscita USB della scheda di interfaccia
alla presa USB del computer tramite un comune
Dopo avere eseguito queste semplici operazioni la cavo USB per stampante.
configurazione iniziale del programma è terminata.
Dopo avere acceso il computer, cliccate due volte
Se ora desiderate salvare la configurazione dovre- sulla icona del Visual Analyser, aprendo così la
te premere il tasto Save config. maschera principale del software (vedi fig.17).
In questo modo la configurazione viene salvata e A questo punto, prima di effettuare la misura, veri-
ricaricata automaticamente al momento del riav- ficate che siano correttamente impostati i parame-
vio del programma. tri di seguito indicati.
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Figura 29
Figura 30
Figura 31
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Premete sul tasto Settings posto in alto a sinistra Ora che la scheda di interfaccia è in grado di col-
sulla barra dei comandi. loquiare con il computer, potete procedere ad ef-
Si aprirà la finestra di fig.19. fettuare la calibrazione.
Dopo avere effettuato l’impostazione dei parametri Quindi, alla voce Units selezionate le diciture Volt
nella finestra Scope, premete il tasto In/out Device e Peak to Peak.
e si aprirà la finestra di fig.36, nella quale in corri-
spondenza delle scritte Input device e Output de-
Ora cliccate sul tasto Start measure signal per da-
vice comparirà l’indicazione del tipo di scheda au-
re inizio alla calibrazione.
dio utilizzata dal computer per queste due funzioni.
Il software analizzerà il segnale in ingresso e si cali-
In questa finestra premete il tasto Detect.
brerà sul valore di tensione picco/picco impostata.
Selezionando questa opzione viene disabilitata la Subito dopo spuntate la finestra Apply calibration
scheda audio interna al computer e al suo posto settings per rendere effettiva la procedura effet-
viene abilitata la connessione USB con la nostra tuata.
scheda di interfaccia esterna. A questo punto il vostro oscilloscopio è calibrato
E’ facile assicurarsi che il computer abbia corret- e questo vi consente di misurare in Volt oppure in
tamene riconosciuto la scheda di interfaccia milliVolt il segnale applicato in ingresso.
LX.1690 perché le due diciture sulla posizione In-
put device ed Output device verranno sostituite Per salvare la calibrazione così eseguita, evitan-
dalla dicitura “USB Audio CODEC”. do di ripeterla ad ogni accensione del Visual
Generalmente, se all’accensione del computer la Analyser, vi suggeriamo di salvarla in un file dedi-
scheda interfaccia risulta già collegata alla porta cato, premendo il tasto Save (vedi fig.40).
USB del pc, questi ne effettuerà il riconoscimen- All’accensione del Visual Analyser potrete richia-
to automaticamente. marla cliccando sul tasto Load.
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Figura 32
Figura 33
Figura 34
Figura 35
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Dopo avere così calibrato il Visual Analyser, un po’ a desiderare, mentre in questo modo è
potrete divertirvi a visualizzare sullo schermo del- possibile ottenere in uscita dall’interfaccia un se-
l’oscilloscopio i segnali aventi diversa forma d’on- gnale ad onda quadra pulito e perfettamente squa-
da prodotti dal generatore BF interno al Visual drato.
Analyser misurandone ampiezza e frequenza.
Per meglio comprendere come utilizzare i segnali
Questo vi permetterà di acquisire familiarità sia con in uscita dalla scheda di interfaccia, riassumia-
i comandi del generatore BF che con le diverse mo la funzione delle 4 prese BF presenti sulla
funzioni dell’oscilloscopio. scheda medesima:
Dal generatore è possibile prelevare un segnale si- Un particolare molto importante che occorre sotto-
nusoidale, ad onda quadra, ad onda triangola- lineare è che i due generatori possono essere uti-
re nonchè due diversi tipi di rumore (bianco e ro- lizzati sia separatamente che in condizione loop.
sa) e uno sweep.
La differenza è consistente perché, utilizzando i
L’onda sinusoidale prodotta dal generatore viene due generatori separatamente, si determina un for-
utilizzata per ricavare sia l’onda sinusoidale che te assorbimento di risorse dal computer.
l’onda quadra presenti sulle uscite dell’interfaccia
LX.1690. Potrebbe succedere in questo caso che il segnale
erogato dai due generatori non sia continuo, ma
L’onda sinusoidale viene passata attraverso un fil- appaia in modo intermittente sullo schermo.
tro che ha il compito di ripulirla dalle armoniche
superiori e successivamente amplificata prima di Per evitare questo inconveniente vi consigliamo di
essere inviata in uscita, mentre l’onda quadra vie- spuntare la funzione loop mode visibile in fig.41.
ne generata direttamente sulla scheda interfaccia In questo modo avrete a disposizione un unico ge-
LX.1690, partendo dall’onda sinusoidale prodotta neratore, vedi fig.44, ma non risentirete di alcun
dal Visual Analyser. inconveniente, perché il segnale erogato dal ge-
Abbiamo adottato questo accorgimento, perché neratore viene prodotto in modo da non assorbire
l’onda quadra prodotta dai generatori BF lasciava risorse dal computer.
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Figura 36
Figura 37
Figura 38
Figura 39
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Figura 40
Figura 41
Figura 42
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- Sempre tenendo premuto il tasto sinistro trasci- Se ora desideriamo visualizzare sullo schermo
nate la linea tratteggiata che è apparsa in alto in dell’oscilloscopio una sinusoide di frequenza pari a
corrispondenza del livello inferiore dell’onda sinu- 10.000 Hz avremo a disposizione invece:
soidale (vedi fig.47).
Quando la linea tratteggiata coinciderà con il limi- 44.100 : 10.000 = circa 4 punti
te inferiore del segnale, vedrete visualizzata l’am-
piezza picco picco in Volt della vostra onda si- In questo caso, facendo l’interpolazione lineare tra
nusoidale, come indicato in fig.47. soli 4 punti, è chiaro che la forma d’onda che ve-
dremmo sull’oscilloscopio non sarebbe più una si-
Allo stesso modo, posizionando la linea tratteggia- nusoide, bensì qualcosa che approssima piuttosto
ta verticale in corrispondenza di un picco e trasci- un’onda triangolare.
nando la seconda linea tratteggiata in corrispon-
denza del picco immediatamente successivo, po- Per ovviare a questo inconveniente che comincia
trete misurare con precisione la frequenza del vo- ad essere percepibile già ad una frequenza di cir-
stro segnale (vedi fig.48). ca 6-7 KHz, utilizzando l’opzione D/A del Visual A-
nalyser viene effettuata una ricostruzione del se-
Nell’esempio che abbiamo riportato abbiamo con- gnale utilizzando un complesso algoritmo mate-
sigliato di utilizzare l’attenuatore di ingresso sulla matico, il tutto praticamente in tempo reale.
posizione x1, visto che la tensione da misurare ri-
sultava di poco superiore ad 1 Volt picco a picco. Così, spuntando la casella D/A posta in basso a
Posizionando il commutatore sulla posizione x10 destra dello schermo dell’oscilloscopio, vedrete
potrete misurare tensioni fino a circa 17 Volt, men- perfettamente ricostruite sullo schermo le forme
tre nella posizione x100 potrete misurare tensioni d’onda di tutte le frequenze comprese all’interno
fino a 170 Volt di picco circa. della banda audio, anche quelle vicine alla fre-
quenza di campionamento.
Via via che diventerete più esperti potrete divertir-
vi a visualizzare sul vostro oscilloscopio i più di-
sparati segnali elettrici, variando sia i valori ms/d
e cioè dei millisecondi/divisione, espandendo il
segnale in senso orizzontale, sia il valore di
zoom, amplificando il segnale in senso verticale,
e avrete modo così di apprezzare al meglio la
flessibilità e la grande facilità d’uso di questo stru-
mento. Misura della RISPOSTA di un
FILTRO PASSA BANDA
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Figura 43
Figura 44
Figura 45
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utilizzare il filtro passa banda attivo LX.1691B Variando la frequenza del segnale applicato in in-
che abbiamo appositamente predisposto per que- gresso, potrete verificare sullo schermo dell’oscil-
sta verifica. loscopio come si modifica il segnale in uscita dal
filtro e ricavare la sua curva di risposta.
Questo filtro presenta una frequenza di taglio teo- Dopo avere predisposto i collegamenti e avere ac-
rica a centro banda di 2.843 Hz e una larghezza ceso il filtro potrete dare inizio alla misura.
di banda teorica pari a 482 Hz. Dopo questa breve premessa possiamo passare
La frequenza di taglio teorica inferiore risulta per- alla misura vera e propria.
tanto di:
- Cliccate sul tasto Wave presente in alto sulla
2.843 Hz – (482 Hz : 2) = 2.602 Hz barra dei comandi della finestra principale (vedi
fig.17) e si aprirà la finestra Main visibile in fig.41.
Questa maschera contiene i principali comandi
Mentre la frequenza di taglio teorica superiore
del generatore, come la forma d’onda, la rego-
sarà pari a:
lazione del valore di frequenza e di ampiezza
del segnale.
2.843 Hz + (482 : 2) = 3.084 Hz
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Figura 46
Figura 47
Figura 48
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mentandola di 50 Hz, portandola a 2.900 Hz e re- Supponiamo che sia pari a 3.350 Hz come indica-
gistrate l’ampiezza del segnale sullo schermo. to in fig.51.
Supponiamo che sia aumentata di una piccola Questo significa che a causa della tolleranza dei
tacca: componenti, la frequenza di taglio superiore ef-
fettiva del vostro filtro non corrisponde al valore
teorico di 3.084 Hz come calcolato.
- Eseguite una nuova misura a 2.950 Hz e verifi-
cate il nuovo valore di ampiezza. Se è ancora leg-
germente aumentato, incrementate ancora la fre-
quenza fin quando non raggiungerete il valore mas- Nota: in alternativa alla misura grafica della am-
simo in ampiezza del segnale in uscita dal filtro. piezza del segnale potrete utilizzare la funzione
Questo sarà il valore effettivo di centro banda del voltmetro presente all’interno del Visual Analyser.
vostro filtro passa banda. Dopo averla attivata, spuntando la casella Volt me-
ter posta sulla finestra Main (vedi fig.34), sposta-
Supponiamo che il valore massimo di ampiezza si te finemente il cursore Levels del generatore BF
raggiunga a 3.000 Hz, come indicato in fig.50. in modo da ottenere alla frequenza di centro ban-
da del filtro una lettura della tensione picco a pic-
co in uscita dal filtro stesso il più possibile vicina
Questo significa che a causa della inevitabile tol- ad 1 Volt.
leranza dei componenti la frequenza di centro ban- Ora aumentate gradualmente la frequenza fin
da del filtro è slittata dai 2.843 Hz teorici ai 3.000 quando non otterrete sul voltmetro una lettura pa-
Hz effettivi. ri alla lettura di circa 1 Volt effettuata precedente-
mente, moltiplicata ancora per 0,707.
Ora che avete trovato il valore di centro banda, Questa è la frequenza di taglio superiore del
partendo da questo potrete verificare il valore del- filtro.
la larghezza di banda effettiva del vostro filtro. Riportatevi di nuovo in centro banda, alla tensione
di circa 1 Volt.
Ora riducete la frequenza del generatore BF fin
Per fare questo agendo sul cursore Levels del ge- quando non otterrete sul voltmetro una lettura pa-
neratore BF, regolate l’ampiezza del segnale fino ri alla lettura di circa 1 Volt effettuata precedente-
a fargli occupare sullo schermo dell’oscilloscopio mente, moltiplicata ancora per 0,707.
esattamente 8 quadretti (vedi fig.50). Questa è la frequenza di taglio inferiore effetti-
va del vostro filtro.
Fatto questo, aumentate progressivamente la fre-
quenza dell’oscillatore BF di 50 Hz in 50 Hz, fin quan- Supponiamo che questo avvenga alla frequenza di
do il segnale non occuperà una ampiezza pari a: 2.670 Hz come indicato in fig.52.
8 quadretti x 0,707 = 5,6 quadretti circa Questo significa che la frequenza di taglio inferio-
re del filtro si discosta dalla frequenza teorica di
Questa ampiezza corrisponde ad una riduzione del 2.602 Hz di 68 Hz.
segnale pari a – 3 dB.
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Figura 49
Figura 50
Figura 51
Figura 52
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Fig.60 Qualora sul monitor non comparisse il segnale del generatore BF, verificate che
i driver audio della scheda si siano installati correttamente. Per farlo cliccate su Start,
Impostazioni, quindi su Pannello di controllo. Cliccate sull’icona “Suoni e periferiche”
e nella finestra del Volume verificate che compaia la scritta “Conexant AMC AUDIO”.
In caso contrario cliccate sulla scritta Audio del menu e provvedete a selezionarla.
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