Sono un po’ tutti rappresentati i trazione societaria nel gruppo Fabo-
“mestieri del libro” nei fondi archivi- cart (Fabbri). La raccolta documenta- stici e nelle collezioni bibliografiche ria proveniente da realtà industriali del Centro Apice. Acronimo di Archi- come le Cartiere Beniamino Donzelli vi della Parola, dell’Immagine e della di Toscolano del Garda, le Cartiere Comunicazione Editoriale, Apice, Italiane di Serravalle Sesia, le Cartie- centro di servizio dell’Università degli re Meridionali di Isola del Liri, per- studi di Milano, è attivo dall’ottobre mette studi sulle fasi di produzione, 2002 nella conservazione e valorizza- distribuzione e consumo della carta, zione di fondi bibliografici e archivi- così come sugli insediamenti territo- stici che si incrociano e si confronta- riali sottostanti tale industria, con i no con la storia del ’900 e della sua problemi immobiliari, ma anche eco- industria editoriale. logici, relativi. L’osservatorio privilegiato attraver- È invece demandato agli archivi di so il quale questa storia è letta, e con- scrittori e letterati documentare la temporaneamente scritta, è quello di fase “creativa” del libro. Si trovano una nutrita schiera di scrittori, critici, presso Apice gli archivi di Antonio editori, grafici, illustratori, tipografi, Porta (pseudonimo di Leo Paolazzi, stampatori, soggetti produttori degli Vicenza 1935-Roma 1989), direttore archivi e delle biblioteche pervenute generale prima della Bompiani e poi ad Apice per donazione, acquisto, co- della Feltrinelli, redattore di riviste modato. come «Il Verri», «Malebolge», «Alfa- Così, la fase della “produzione beta», ma soprattutto poeta dell’avan- preliminare e materiale” del libro può guardia letteraria del ’900, riunita in- essere indagata attingendo all’Archi- torno a quel Gruppo ’63 che persegui- vio storico delle cartiere: le sue 403 va una ricerca sperimentale di nuove unità tra buste, registri e mappe – forme linguistiche e contenuti (e in- contenenti documentazione tecnica e fatti sono note le esperienze di poesia impiantistica, amministrativa e conta- visiva di Porta); Gina Lagorio (nata bile, commerciale e sindacale – ri- Bernocco, Bra 1922-Milano 2005), conducono all’attività di diverse car- scrittrice di narrativa, saggistica e tiere italiane, operanti tra il 1832 e il teatro, sposata in seconde nozze con 1990, i cui archivi storici furono ac- l’editore Livio Garzanti, dal 1987 im- corpati al momento della loro concen- pegnata in parlamento in battaglie a 43 FdL difesa delle donne e della pace di cui Si collocano invece a metà strada in archivio si conservano alcune car- tra la fase della creazione del libro e te; Gabriele Mucchi (Torino 1899-Mi- quella della mediazione editoriale ar- lano 2002), poliedrico e longevo pitto- chivi “ibridi” come quelli di Valenti- re, architetto, designer, scrittore, che no Bompiani (Ascoli Piceno 1898-Mi- negli anni ’30 fu uno dei maggiori lano 1992), Alberto Vigevani (Milano protagonisti delle avanguardie artisti- 1918- 1999), Giovanni Gandini (Mila- che, da “Corrente” al movimento rea- no 1929-2006), contemporaneamente lista, e i cui rapporti con le realtà ar- autori ed editori. Il Fondo Bompiani tistiche, culturali e politiche della infatti è principalmente l’archivio Berlino est (dove dal 1956 Mucchi personale del Valentino Bompiani pit- aveva una cattedra di pittura) sono tore, autore di testi teatrali e uomo ben rappresentati nelle carte dell’ar- privato, ma inevitabilmente conserva, chivio; Aldo Borlenghi (Firenze 1913- nelle oltre 70 buste che lo compongo- Milano 1978), poeta, critico letterario, no, tracce della sua attività come edi- docente di filologia all’Università sta- tore, tra le quali verbali di riunioni di tale di Milano, molto noto per i suoi redazione o veri e propri atti notarili studi sui narratori italiani di ’800 e relativi alle case editrici di cui fu tito- primo ’900; Giosuè Bonfanti, (Milano lare. 1915-Malè 2000), critico letterario e Nel Fondo Vigevani è conservato autore di testi come Approdi letterari e tutto il materiale letterario tipico degli l’autobiografico Diario di prigionia, archivi di scrittori prodotto da Alberto pubblicato postumo nel 2002. Vigevani, scrittore, libraio antiquario, Recentissime acquisizioni sono bibliofilo milanese, e, contempora- poi il Fondo di Silvana Mauri (Roma neamente, vi è traccia anche della sua 1920-Milano 2006), collaboratrice attività di editore in proprio con un personale dello zio Valentino alla piccolo archivio, aggregato a quello Bompiani e in contatto con i maggiori personale, originariamente denomina- scrittori del ’900, nonché moglie di to “Archivio dormienti” e che conser- Ottiero Ottieri, e il Fondo di Guido da va la corrispondenza e alcune prati- Verona (Saliceto Panaro, 1881-Milano che dismesse della casa editrice Il 1939), popolare e controverso autore Polifilo che Vigevani fondò a Milano di inizio ’900. nel 1959. Caratteristica comune a questa se- Nelle oltre 50 buste del Fondo rie di archivi è la presenza di autogra- Gandini – scrittore, pubblicista e di- fi e manoscritti di testi in versioni segnatore che ha legato il proprio successive, talora inediti, materiali nome soprattutto all’introduzione in preparatori dei testi, taccuini di ap- Italia nel 1965 della rivista «Linus» punti, diari personali, rassegne stam- con cui diffuse il fumetto destinato ad pa, oltre ai preziosi carteggi che resti- un pubblico colto e adulto – si trova- tuiscono la complessità delle reti di no carte personali ma anche diversi relazione tra protagonisti del ’900. La documenti della sua attività di editore consistenza di questi fondi va dalla della Milano Libri, di direttore di «Li- decina di buste degli archivi Bonfanti nus» e poi di altre riviste come il e Borlenghi alle 50-70 buste degli al- «Giornalone» e «Uffa»; vi sono poi tri fondi. moltissimi materiali di composizione 44 FdL dei periodici da lui diretti come luci- za e rarità dei materiali contenuti, al- di, stamponi, progressive, e ancora di- l’altisonanza dei nomi che ruotano at- segni originali di grafici e disegnatori torno a questi due artigiani del libro, come Copi, Topor, Frank Dickens, troppi per essere elencati e tutti trop- Johnny Hart. po significativi per essere selezionati A rappresentare la fase della me- (ma a titolo di esempio valgano i nomi diazione editoriale concorrono due di Montale, Pound, Elliott, Palazze- grandi fondi, il Fondo Ricciardi e il schi, Carrà, Cocteau, Luzi, De Chiri- Fondo Scheiwiller, cui si aggiunge il co, De Pisis, Severini,….). Oltre ai Fondo Cederna, archivio della omoni- consueti e tipici materiali editoriali ma casa editrice attiva a Milano tra il l’archivio è arricchito da una impor- 1946 e il 1950. tante fototeca costruita da Giovanni Il Fondo Ricciardi è forse quello Scheiwiller in funzione delle sue col- che meglio rappresenta l’archivio lane “Arte moderna italiana” e “Arte aziendale editoriale: nelle oltre 300 moderna straniera”, e trova un impor- buste si trovano non soltanto serie re- tante complemento nella Biblioteca lative alla corrispondenza con gli au- Scheiwiller: questa si compone di cir- tori e collaboratori della casa editri- ca 30.000 volumi tra cui prime edi- ce, o alle bozze di stampa dei volumi zioni italiane e straniere, cataloghi di pubblicati, ma anche serie tipiche mostre, la collezione di libri d’artista dell’archivio d’impresa come le carte in tiratura limitata, rari libri futuristi, amministrative e contabili, documen- un ricchissimo fondo di periodici, ol- ti societari o ancora serie di cataloghi tre ai 3.000 titoli delle edizioni all’In- di cartiere e legatorie. Il tutto per- segna del Pesce d’Oro. mette di ricostruire la vita di una del- Fondo editoriale, questa volta bi- le case protagoniste dell’editoria di bliografico, è il Fondo Sonzogno: 300 cultura del ’900 dopo il trasferimento volumi che documentano la vocazione della redazione, nel 1951, da Napoli di questo editore alla divulgazione del- a Milano, coincidente con l’avvio del- la lettura ai livelli culturali e sociali la collana “La Letteratura italiana. più bassi, in particolare attraverso le Storia e testi” diretta da Raffaele due collane “Biblioteca del Popolo” Mattioli, Pietro Pancrazi e Alfredo (49 titoli), con manuali di storia, filo- Schiaffini. sofia, agricoltura, grammatica, igiene, L’Archivio Scheiwiller, nella sua e “Biblioteca Universale” (152 titoli) vastità e complessità risente forte- che raccoglieva in volumetti poco co- mente dell’impronta personale data stosi, che potevano essere letti durante dai due editori Giovanni (Milano i riposi dei lavori quotidiani, opere de- 1889-1965) e Vanni (Milano 1934- gli scrittori di ogni secolo e nazione. 1999) – padre e figlio – alla loro ri- Come si è visto, oltre agli archivi cercata produzione editoriale e con- indicati, Apice conserva anche impor- ferma l’impressione di essere di fronte tanti fondi bibliografici; alcuni di essi ad una “bottega/laboratorio” più che sono vere e proprie biblioteche d’au- ad una “industria” editoriale. La di- tore, altri rappresentano la biblioteca mensione più “umana” che aziendale della produzione editoriale: è il caso che le carte lasciano trasparire nulla ad esempio delle biblioteche Porta, toglie, semmai aggiunge, alla ricchez- Mucchi, Bompiani, Gandini, ma an- 45 FdL che, come si è detto, della Biblioteca partire dal 1929, tra cui “Letteraria”, Scheiwiller o della Biblioteca Ric- “Centonovelle”, “La Zattera”, “Coro- ciardi che riunisce i volumi prodotti na”, “Pantheon”, “Idee nuove”, la dalla casa editrice nel “periodo mila- collana filosofica e quella dei “Libri nese” e un certo numero di quelli del- d’acciaio” dedicata ai ragazzi. la “produzione napoletana”. Biblioteca d’autore è anche quella La Biblioteca Porta si compone di personale di Antonello Gerbi (Firenze, circa 5.000 volumi della biblioteca 1904-Civenna 1976), capo dell’Uffi- personale dello scrittore, con la rac- cio studi della Banca commerciale colta integrale delle sue opere edite italiana dal 1932 fino al 1970, ma nel in volume. Spicca anche la ricca col- Fondo Gerbi “rappresentato” nella lezione di riviste, tra le quali «Male- sua veste di studioso di storia delle bolge», «Quindici», «Alfabeta» con idee e pioniere degli studi di america- alcuni rari periodici internazionali di nistica in Italia. Il fondo si compone poesia e arte d’avanguardia. di circa 5.000 volumi (800 dei quali La Biblioteca Mucchi è particolar- antichi, passione del Gerbi bibliofilo) mente significativa per lo studio e la di carattere eterogeneo ma con alcuni documentazione dei rapporti e degli temi ricorrenti: la storia delle religio- scambi artistico-culturali tra Italia e ni e dell’ebraismo, la filosofia ideali- Germania, dove Mucchi ha a lungo stica, la letteratura e la storia france- soggiornato. Vi si trovano libri d’arte se, inglese e tedesca e la storia dei del primo ’900, periodici della Repub- costumi sessuali. blica Democratica Tedesca, cataloghi Tra le collezioni di Apice, alle bi- di mostre, oltre ad opere letterarie che blioteche d’autore si aggiungono fondi testimoniano lo scambio vivo e intenso bibliografici caratterizzati da una parti- di Mucchi con il mondo della lettera- colare impronta: il Fondo Alfieri, per tura contemporanea fatto di frequenti esempio, di proprietà dell’Ateneo dal collaborazioni con i protagonisti. 1953, rappresenta il primo nucleo di La Biblioteca Gandini è invece rari volumi a stampa intorno al quale si specializzata nel fumetto. La partico- è costituito il Centro. Emilio Alfieri, larità di alcuni dei suoi 600 volumi, medico, scienziato, stimato docente di per esempio le raccolte della rivista ginecologia e collezionista, iniziò a for- «Linus», è data dal fatto che molte mare la sua biblioteca a partire dai pri- immagini sono tagliuzzate, i volumi mi del ’900, raccogliendo opere atti- risultano mutili e le parti mancanti nenti soprattutto la medicina nei mul- sono depositate nell’archivio, il che tiformi aspetti che riguardano la don- sta ad indicare che Gandini lavorava na: il pregio maggiore del fondo è rap- sui suoi libri, a testimoniare ancora presentato dagli oltre 2.500 volumi an- una volta come la storia di archivi e tichi (incunaboli, cinquecentine e sei- biblioteche si intrecci continuamente. centine), per la maggior parte illustrati. La biblioteca personale di Valenti- Il Fondo Marengo, con i suoi 530 no Bompiani, ovvero quella che l’edi- titoli di periodici illustrati italiani e tore aveva nella propria casa, racco- stranieri, del XIX e del XX secolo, re- glie in 8.000 volumi la produzione lativi ad arte, letteratura, moda, sati- della casa editrice: sono presenti tutte ra, costume, politica, viaggi e geogra- le più importanti collane pubblicate a fia, rappresenta un immenso reperto- 46 FdL rio capace di documentare la nascita, rappresentato da una ricca serie di lo sviluppo e il trionfo dell’immagine: esemplari eseguiti con la tecnica del- figure e rappresentazioni in alcuni la xilografia. Tra gli autori più impor- casi sono vere opere d’arte (acqueforti tanti del genere Adolfo De Carolis, e xilografie originali), in altri la loro Bruno Da Osimo, Tranquillo Maran- produzione è legata alla prima edito- goni, Italo Zetti fino ad Antonio Rubi- ria di massa (incisioni di Gustave no, uno degli autori più amati dal col- Doré per il periodico «Le Tour du lezionista. monde»), in altri ancora essi sono do- Nella raccolta di circa 200 volumi cumenti di un’anonima grafica satiri- per l’infanzia del Fondo Wick sono ca di impronta popolaresca. Tra le te- presenti in prevalenza testi, dal XVIII state italiane spiccano «L’Eroica», «Il al XX secolo, inglesi, francesi e ame- Fischietto», «Don Pirlone», «Pasqui- ricani, con qualche esempio in tede- no», «Lo spirito Folletto», «Guerin sco, olandese, spagnolo e portoghese. Meschino», «L’asino»; tra quelle fran- I volumi inglesi e americani della col- cesi «La Caricature», «Gil Blas Illu- lezione Wick evidenziano l’estrema stré», «Le rire», «L’Assiette au beur- ricchezza di tipologie della letteratura re»; tra quelle tedesche «Simplicissi- per l’infanzia anglosassone: fiabe, ab- mus», «Jugend». becedari illustrati, school stories e li- La Collezione ’900 Sergio Reggi è bri di avventure. Non mancano i testi invece una delle più importanti rac- d’autore: Michael Angelo Titmarsh colte bibliografiche sul ’900 italiano, (pseudonimo di William Makepiece anche per l’eccellente stato di conser- Thackeray), Lewis Carroll; tra gli illu- vazione dei volumi. Si compone di tre stratori si trovano Kate Greenaway sezioni: la prima di oltre 1.700 volu- con ben 25 volumi, Arthur Rackham, mi, è dedicata alle prime edizioni di Edmund Dulac, Beatrix Potter e A. A. letteratura italiana del ’900; la secon- Milne, autore della serie di Winnie- da con i suoi 2.000 volumi illustrati the-Pooh. per l’infanzia è considerata la più im- Infine, il Fondo Suvin presenta portante raccolta oggi esistente di li- circa 3.000 volumi dedicati al teatro e bri illustrati per ragazzi; la terza com- 4.200 di Science Fiction. prende circa 1.200 pezzi tra libri, ri- Si segnala inoltre che circa 85.000 viste e manifesti originali futuristi. immagini delle riviste illustrate del 1000 ex libris, dal XVIII secolo a Fondo Marengo, 250 volumi di medi- oggi, vanno invece a formare il Fondo cina antica del Fondo Alfieri e i mate- Rapisarda, raccolta creata dal colle- riali sul futurismo della Collezione zionista milanese Michele Rapisarda. ’900 Sergio Reggi sono stati digitaliz- Il nucleo più antico riguarda ex libris zati e sono quindi disponibili per la araldici, italiani e stranieri; si parte consultazione on line, così come gli da etichette incise con ornamenti inventari di alcuni fondi archivistici, ispirati alle armi gentilizie per poi a partire dal sito www.apice.unimi.it. passare a quelle più recenti in cui al- l’immagine miniaturizzata si sostitui- RAFFAELLA GOBBO sce una varietà di soggetti e motivi Centro Apice iconografici corrispondenti alle incli- Università degli studi di Milano nazioni del committente. Il ’900 è raffaella.gobbo@unimi.it