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Capitolo 5

L’omologia e Piero della Francesca


di Grazia Ind
I ovina

1. Introduzione e contesto didattico

La seguente proposta didattica si è sviluppata nell’ambito del sottoprogetto


“Comunicare la Matematica” a del Progetto Nazionale Lauree Scientifiche. Nasce
dalla collaborazione tra docenti dell’Università di Palermo e insegnanti di
alcune scuole superiori sia di Palermo sia della provincia ed è coordinato dal
prof. Aldo Brigaglia dell’Università di Palermo.
Obiettivo principale del progetto “Comunicare la Matematica” a è quello di
portare gli studenti delle classi superiori a conoscere ed esplorare la matema-
tica mediante percorsi didattici che pongano in risalto l’aspetto pratico e con-
creto di una disciplina spesso considerata erroneamente attività puramente
astratta dell’intelletto umano, dimenticando le importanti applicazioni prati-
che nelle scienze di base e applicate, nella moderna industria del software e
anche nella natura e nell’arte.
Il progetto nasce quindi con lo scopo di rinnovare negli studenti un senti-
mento di passione per questa disciplina, la Matematica, dalle mille sfaccetta-
ture teoriche, fil
f osofiche e pratiche.
Il tema “La geometria della visione: storia, arte e applicazioni al computer”,
all’interno del quale si è formata la proposta, s’inserisce nel progetto assieme
ad altri temi. La geometria di cui ci occupiamo è la geometria delle trasfor f -
mazioni, e il problema affrontato è quello della rappresentazione visiva in due
dimensioni dello spazio tridimensionale.
Lo studio della prospettiva e delle trasformazioni proiettive, che ne costi-
tuiscono il risvolto matematicamente più significativo, hanno oggi un’impor-
tanza crescente per esempio nell’ambito della grafica vettoriale e nello studio
dei software di animazione al computer. Inoltre i mezzi messici a disposizione
dagli strumenti inforf matici, in particolare quelli relativi alla geometria dina-
mica, hanno permesso di affia f ncare e in buona parte sostituire i faticosi cal-
coli con l’intuizione visiva e ciò permette di trasfe
f rire questa parte della mate-
matica a livello delle nostre scuole superiori, come dimostrano numerose
esperienze didattiche svoltesi in tutta Italia.
Inoltre i legami di questa geometria con profondi
f problemi filosofici (come
la natura dell’infinito in geometria), con affascinanti
f percorsi artistici, come
quello di Piero della Francesca, con una storia che può farsi risalire all’età clas-
sica greca, con problemi attuali relativi alla moderna industria del software (si
pensi agli effe
f tti speciali nel cinema o ai videogiochi), rendono questo ramo
della matematica adatto sia per percorsi multidisciplinari, sia per un primo
sguardo sulle applicazioni più sofisticate della computer grafic f a. In quest’otti-
ca lo strumento informa
f tico può divenire un potente mezzo per dotare i ragaz-
zi di ulteriori strumenti di comprensione e per motivarli nello studio.
Matematica e Arte
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Il percorso didattico è stato proposto in orario extra-scolastico a classi di
circa venti allievi di terzo o quarto liceo, appositamente formate negli anni
2006-07, 2007-08, 2008-09. Gli allievi in tutti e tre gli anni di sperimentazione
provenivano da scuole di diversa tipologia, e, più precisamente, il primo e il
terzo anno provenivano da un Liceo classico e da un Liceo scientifico, il secon-
do anno da un Liceo scientifico e da un Istituto socio-psico-pedagogico. La
risposta degli allievi è stata sempre positiva e non priva di curiosità.
L’appartenenza a scuole diverse ha generato un minimo di competizione che
ha provocato un maggiore impegno da parte di tutti.
L’attività vera e propria inizia dopo una fas f e (circa dieci ore) durante la
quale gli alunni hanno imparato a utilizzare un softw f are di geometria dinami-
ca (ci siamo serviti del Cabri II plus) attraverso attività nell’ambito delle
Isometrie (si veda per esempio il Capitolo 3 Esempi m di impiego
e della tassella-
zione del piano nelle arti figurative di Michele Cascino) e delle Similitudini.
L’idea è quella di far scoprire agli allievi lo stretto legame che intercorre tra
l’impianto prospettico di Piero della Francesca e la moderna omologia: una
trasfo
f rmazione del piano proiettivo reale in se stesso. Inoltre l’esigenza di rap-
presentare sul piano del quadro la realtà tridimensionale fa sì che i ragazzi
accettino il fat
f to che vengano aggiunti al piano euclideo i punti all’infinito.
Le attività laboratoriali, suddivise in quattro incontri di tre ore, sono sempre
state precedute da una breve introduzione generale, per inquadrare il problema
affrontato, e da una breve presentazione delle schede di lavoroa .
Assieme alle schede viene fornita all’allievo una barra dell’omologia
(costruita con Cabri o con Geogebra) e un opuscoletto in cui vengono elenca-
te le proprietà dell’omologia e le costruzioni dinamiche che sono servite a
definire la barra dell’omologia. Questo materiale si trova nel CD allegato al
libro: Capitolo V/Schede/Omologia e Cabri.pdf, f Capitolo V/Schede/Barra dell’o-
mologia.gbg e Capitolo V/Schede/Barra dell’omologia.men.
Nella scheda n. 1 (primo incontro) lo studente viene guidato a scoprire le
proprietà dell’omologia e il teorema di Desargues, Capitolo V/Schede/
Scheda1.pdf. f
Nella scheda n. 2 (secondo incontro) lo studente esplorerà l’impianto pro-
spettico di Piero della Francesca e afferrerà lo stretto legame che c’è tra que-
sto e l’omologia, Capitolo V/Schede/Scheda2.pdf. f Alcuni quadri, Capitolo
V/Quadri, permettono di importare l’immagine in una pagina di Cabri (o
Geogebra) e studiarne la struttura prospettica. A questa scheda ne abbiamo
aggiunto un’altra con la soluzione degli esercizi, Capitolo V/Schede/
Scheda2Soluzioni.pdf. f
Nella scheda n. 3 (terzo incontro) si passa alla realizzazione prospettica di
f ure come per esempio quella di un cubo, Capitolo V/Schede/
semplici fig
Scheda3.pdf. f
Viene anche curata l’animazione delle figure e in Capitolo V/Animazioni 3D
si trovano delle animazioni realizzate con Cabr a i3D.
Durante l’ultimo incontro gli studenti hanno realizzato lavori a personali
come applicazione di ciò che aveva
a no imparato negli incontri precedenti.

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