La seguente proposta didattica si è sviluppata nell’ambito del sottoprogetto
“Comunicare la Matematica” a del Progetto Nazionale Lauree Scientifiche. Nasce dalla collaborazione tra docenti dell’Università di Palermo e insegnanti di alcune scuole superiori sia di Palermo sia della provincia ed è coordinato dal prof. Aldo Brigaglia dell’Università di Palermo. Obiettivo principale del progetto “Comunicare la Matematica” a è quello di portare gli studenti delle classi superiori a conoscere ed esplorare la matema- tica mediante percorsi didattici che pongano in risalto l’aspetto pratico e con- creto di una disciplina spesso considerata erroneamente attività puramente astratta dell’intelletto umano, dimenticando le importanti applicazioni prati- che nelle scienze di base e applicate, nella moderna industria del software e anche nella natura e nell’arte. Il progetto nasce quindi con lo scopo di rinnovare negli studenti un senti- mento di passione per questa disciplina, la Matematica, dalle mille sfaccetta- ture teoriche, fil f osofiche e pratiche. Il tema “La geometria della visione: storia, arte e applicazioni al computer”, all’interno del quale si è formata la proposta, s’inserisce nel progetto assieme ad altri temi. La geometria di cui ci occupiamo è la geometria delle trasfor f - mazioni, e il problema affrontato è quello della rappresentazione visiva in due dimensioni dello spazio tridimensionale. Lo studio della prospettiva e delle trasformazioni proiettive, che ne costi- tuiscono il risvolto matematicamente più significativo, hanno oggi un’impor- tanza crescente per esempio nell’ambito della grafica vettoriale e nello studio dei software di animazione al computer. Inoltre i mezzi messici a disposizione dagli strumenti inforf matici, in particolare quelli relativi alla geometria dina- mica, hanno permesso di affia f ncare e in buona parte sostituire i faticosi cal- coli con l’intuizione visiva e ciò permette di trasfe f rire questa parte della mate- matica a livello delle nostre scuole superiori, come dimostrano numerose esperienze didattiche svoltesi in tutta Italia. Inoltre i legami di questa geometria con profondi f problemi filosofici (come la natura dell’infinito in geometria), con affascinanti f percorsi artistici, come quello di Piero della Francesca, con una storia che può farsi risalire all’età clas- sica greca, con problemi attuali relativi alla moderna industria del software (si pensi agli effe f tti speciali nel cinema o ai videogiochi), rendono questo ramo della matematica adatto sia per percorsi multidisciplinari, sia per un primo sguardo sulle applicazioni più sofisticate della computer grafic f a. In quest’otti- ca lo strumento informa f tico può divenire un potente mezzo per dotare i ragaz- zi di ulteriori strumenti di comprensione e per motivarli nello studio. Matematica e Arte 130 Il percorso didattico è stato proposto in orario extra-scolastico a classi di circa venti allievi di terzo o quarto liceo, appositamente formate negli anni 2006-07, 2007-08, 2008-09. Gli allievi in tutti e tre gli anni di sperimentazione provenivano da scuole di diversa tipologia, e, più precisamente, il primo e il terzo anno provenivano da un Liceo classico e da un Liceo scientifico, il secon- do anno da un Liceo scientifico e da un Istituto socio-psico-pedagogico. La risposta degli allievi è stata sempre positiva e non priva di curiosità. L’appartenenza a scuole diverse ha generato un minimo di competizione che ha provocato un maggiore impegno da parte di tutti. L’attività vera e propria inizia dopo una fas f e (circa dieci ore) durante la quale gli alunni hanno imparato a utilizzare un softw f are di geometria dinami- ca (ci siamo serviti del Cabri II plus) attraverso attività nell’ambito delle Isometrie (si veda per esempio il Capitolo 3 Esempi m di impiego e della tassella- zione del piano nelle arti figurative di Michele Cascino) e delle Similitudini. L’idea è quella di far scoprire agli allievi lo stretto legame che intercorre tra l’impianto prospettico di Piero della Francesca e la moderna omologia: una trasfo f rmazione del piano proiettivo reale in se stesso. Inoltre l’esigenza di rap- presentare sul piano del quadro la realtà tridimensionale fa sì che i ragazzi accettino il fat f to che vengano aggiunti al piano euclideo i punti all’infinito. Le attività laboratoriali, suddivise in quattro incontri di tre ore, sono sempre state precedute da una breve introduzione generale, per inquadrare il problema affrontato, e da una breve presentazione delle schede di lavoroa . Assieme alle schede viene fornita all’allievo una barra dell’omologia (costruita con Cabri o con Geogebra) e un opuscoletto in cui vengono elenca- te le proprietà dell’omologia e le costruzioni dinamiche che sono servite a definire la barra dell’omologia. Questo materiale si trova nel CD allegato al libro: Capitolo V/Schede/Omologia e Cabri.pdf, f Capitolo V/Schede/Barra dell’o- mologia.gbg e Capitolo V/Schede/Barra dell’omologia.men. Nella scheda n. 1 (primo incontro) lo studente viene guidato a scoprire le proprietà dell’omologia e il teorema di Desargues, Capitolo V/Schede/ Scheda1.pdf. f Nella scheda n. 2 (secondo incontro) lo studente esplorerà l’impianto pro- spettico di Piero della Francesca e afferrerà lo stretto legame che c’è tra que- sto e l’omologia, Capitolo V/Schede/Scheda2.pdf. f Alcuni quadri, Capitolo V/Quadri, permettono di importare l’immagine in una pagina di Cabri (o Geogebra) e studiarne la struttura prospettica. A questa scheda ne abbiamo aggiunto un’altra con la soluzione degli esercizi, Capitolo V/Schede/ Scheda2Soluzioni.pdf. f Nella scheda n. 3 (terzo incontro) si passa alla realizzazione prospettica di f ure come per esempio quella di un cubo, Capitolo V/Schede/ semplici fig Scheda3.pdf. f Viene anche curata l’animazione delle figure e in Capitolo V/Animazioni 3D si trovano delle animazioni realizzate con Cabr a i3D. Durante l’ultimo incontro gli studenti hanno realizzato lavori a personali come applicazione di ciò che aveva a no imparato negli incontri precedenti.