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di Gianni Mura
Un colpo di vento
Flour-Albi, una delle tappe più lun-
ghe, piuttosto impegnativa nella pri-
ma metà, molto piatta nella secon-
da. In tutto tremila metri di dislivel-
lo e un grande caldo .Nessuno, nem-
meno tra i suiveurs, passando per
Chaudes-Aigues ha voglia di rischia-
ha spaccato il Tour
re una mano sotto il getto a 82 gradi
della sorgente del Par. L’acqua bol-
lente un tempo serviva soprattutto
per lavare i maiali macellati e toglie-
re le setole. Poi gli umani hanno sco-
perto le sue virtù terapeutiche. Su e
giù tra Cantal, Aveyron e Tarn, tra i
500 e i 1.000 metri. Bei posti tran-
quilli, da vacanze verdi e azzurre. A
Chaudes-Aigues segnalo i tripoux,
piatto tipico dell’Alvernia, dell’alber-
Le raffiche spezzano il gruppo, l’arrivo ad Albi per velocisti fa più selezione delle salite
go Beauséjour. Trattasi di un ripie- Pinot, Fuglsang, Uran e Porte perdono 1’40”. Va anche peggio a Ciccone, Aru e Nibali
no di trippe di vitello, piedini, erbe
aromatiche, impacchettato in altra
trippa, spesso d’agnello. Ad avere il
tempo, sarebbe una tappa d’ alta ga- to all’altro. Tutti gli effettivi Ineos so- E questi sono i conti, a fine giorna- fatto cadere tra il pubblico, senza clusi) che è molto cambiato, è più
stronomia. A Laguiole, famosa per no allupatissimi in prima linea, Ala- ta. Thomas, e con lui Alaphilippe, danni, ma perdendo il treno. Dopo maturo e concentrato, e rieccolo pa-
le fabbriche di coltelli (infatti è ge- philippe pure. E il gruppo si spezza Bernal, Kruijswijk, Bardet, Quinta- l’arrivo Landa ha accusato Bardet, gare dazio con una leggerezza im-
mellata con Scarperia) ci sarebbe il in tre parti. Nella seconda restano in- na, Mas, hanno staccato di 1’40” Pi- che ha twittato: «Non sono io quello perdonabile per chi aspira alla vitto-
tre stelle (dal 1999) di Michel Bras e trappolati Pinot, Fuglsang, Porte e not, Fuglsang, Uran e Porte, di 2’09” che ha spinto Landa». In effetti, era ria finale. I ventagli, le bordures per
di suo figlio Sébastien, geniale auto- Uran, poco più indietro Aru,Cicco- Landa, Ciccone e Aru. A Landa ne ca- Barguil, ma involontariamente, tan- dirla alla francese, sono micidiali.
didatta il padre, cresciuto alla scuo- ne e Nibali, che rotolerà nel terzo pita sempre una: era nel primo grup- to che la giuria non è intervenuta. Il Chi perde di pochi metri dalla ruota
la di Paul Bocuse il figlio. Che a fine troncone e chiuderà a oltre 5’ da po, con Quintana e Valverde, quan- grande battuto è Pinot. Non si fa in di chi ha davanti si trova come spin-
2017 ha chiesto alla Michelin di can- Van Aert. Nella generale ha 14’: non do la sbandata di un francese lo ha tempo a scrivere (tutti, francesi in- to indietro da una grande mano. Sui
cellargli le tre stelle, «per togliere credo sia felice di uscire dalla classi- rettilinei del Tarn, tra i campi di gira-
pressione a tutta la famiglia e segui- fica in questo modo e già ci si può j In salvo sole, annaspano senza speranze i
re altri ritmi». E la Michelin gliele ha chiedere che senso ha avuto portar- Julian corridori tagliati fuori, è come un
tolte. Si divaga, ma sempre di pres- lo al Tour, dopo il Giro, anziché farlo Alaphilippe, 27 naufragio senz’acqua. Trentin è bra-
sione si parla. Non in corsa, solita fu- recuperare per la Vuelta. Nella clas- anni, ha portato vo a lanciare un salvagente a Yates.
ga, stavolta sono in 5: l’eritreo Behra- sifica dei giovani, Ciccone perde la al traguardo la Pinot organizza l’inseguimento,
ne, che passa primo su tutte le sali- maglia bianca che passa a Bernal: la maglia gialla e mettendo alla frusta Molard e Rei-
te, i francesi Gallopin e Turgis, il da- terrà fino a Parigi, a meno che non ha anche chenbach. Arrivano fino a 18” da
nese Wurtz, il norvegese Eiking, cui ne trovi una di un altro colore, più ampliato il suo Thomas, poi pagano lo sforzo e fan-
s’aggiunge lo svizzero Schär. Non è solare. Fin qui, però, Thomas ha fat- margine sui più no naufragio. Dice Alaphilippe:
giornata, sono sotto controllo, tutti to capire che il padrone era e resta diretti «Non era un’azione programmata,
ripresi a 25 km dal traguardo. lui. Suo commento: «Il Tour si può inseguitori: quando c’è vento, perdipiù su stra-
Ma il fatto più importante avviene vincere o perdere anche in giornate saltati Ciccone, de strette, bisogna stare davanti».
prima, quando ne mancano 36. Da come questa. Non ci sono solo le Pinot e Bennett. Lui la maglia gialla la perderà sui Pi-
un po’ il vento soffia forte, di traver- montagne. Dietro hanno sbagliato e Ora il 2° della renei e lo sa, ma intanto che grinta,
so. E chi è esperto corre ai ripari, il noi ne abbiamo approfittato. Una generale, che classe, che prontezza di riflessi.
gruppo può spezzarsi da un momen- grandissima giornata». AP Thomas, è a 1’12” ©RIPRODUZIONE RISERVATA