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DL=0
Quindi supponendo reversibilit� allora tutto il lavoro compiuto dal gas serve per
deformare la molla, coll'allungamento di molla legato al volume finale, il quale a
sua volta � legato alla pressione finale in virt� della questione dell'equilibrio.
Lavoro di una trasformazione isoterma?
Quello, ad ogni stato, date ad esempio due variabili termodinamiche (due soli gdl)
qui non si parla credo di passare per stati di equilibrio o sbaglio?
Il calore scambiato � uguale al lavoro scambiato in una trasfromazione ciclica
Io penso che siano le quasistatiche le trasformazioni termodinamiche di variazione
infinitesima.
La frase per cui..ok..
avvalora la mia ipotesi per cui io posso pensare a delle trasformazioni in generale
complesse come delle composizioni di trasformazioni.
Per esempio un espansione con rilascio di calore potrebbe essere pensata come un
espansione adiabatica+rilascio di calore a volume costante. Non direi. Questo
perch� il calore scambiato dipende dal percorso. Ma me ne fotte? Vero che il calore
scambiato dipende dal percorso ma..
L_in+Q_in+U_in=L_ex+Q_ex+U_ex
Quello � Q:
lascia stare sta cosa, per� quello che voglio capire io � che data una
trasformazione in generale complessa esiste sempre una composizion di
trasformazioni semplici che mi consentano di supplire ad essa. Allora io posso
sapere nulla. Mi sono appena dato la risposta da solo. Passare da una temperatura
all'altra facilmente o difficilmente � equivalente da un punto di vista della
differenza di energia interna, ma il lavoro e il calore segnalano i gradi di
libert� della trasformazione.
Ogni trasformazione pu� essere vista come sovrapposizione di trasf.adiabatica e
trasformazione sine lavoro? Falso. O meglio, ci son due gradi di libert�,per
l'energia interna ci sei, ne hai annullato uno, poi se sai il netto calorico o
lavorativo puoi colpire
Mi capisci ora? Si tratta di dire che c'� un rapporto che deriva dal fatto che ci
sta
1) STATO di dU
2)isobara, mi consente di scrivere c_p
3)reversibilit� interna, essa mi consente di scrivere p*dV
Proprio perch� la energia interna dipende da stato iniziale e finale, per calcolare
il lavoro di una trasformazione adiabatica allora non si pu� procedere diversamente
dalla formula esposta.
W_ab=-DU_ab
Pensa Alb� a quel che ha fatto: ha applicato il primo principio, fregandosene della
eventuale reversibilit�.
Ha imposto la condizione di adiabaticit� ottenendo una forma differenziale.
Ha potuto integrare soltanto dopo aver convalidato sulla trasformazione la legge
dei gas. Alla fine dunque ho ottenuto una relazione che vale a fronte di
reversibilit� + adiabaticit�. Reversibilit� vuol dire due cose: procedere per stati
di equilibrio; non avere cadute viscose.
A seconda di quello che hai o non hai ti fermi ad una o a pi� step. � evidente che
quello di gas ideale non � applicabile se parli genericamente di lavoro.
Ad esempio una adiabatica irreversibile immagino possa essere quella colla molla?
Non � detto, credo.
Eravamo rimasti che in opportune condizioni, la trasformazione se � adiabatica non
vede complicazioni in irreversibilit�. Quindi il lavoro anche in caso irreversibile
posso calcolarlo, trattasi per� di un lavoro dunque irreversibile.
Da un punto di vista termodinamico, vale che in una trasformazione reversibile
dq=T*Ds
Adiabatica REVERSIBILE vuol dire isoentropica ergo delta_s=0;
Lui si interpreta la cosa dicendo che se una macchina scambia con ..lascia stare,
la monotermia a mio parere esprime solo un modo di restrizione del calore
scambiato.