Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Andrea Nicolini
Schematizzazione sorgenti:
• Puntiformi
• Lineari
• Areali
2
MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE
W
J= Propagazione sferica
4⋅π⋅r 2
W
J= Propagazione semisferica
2 ⋅ π ⋅ r2
3
MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE
Sorgenti puntiformi
(la potenza sonora si distribuisce su una sfera o una semisfera)
L p = L w + DI − 20 log
l 10 r − A − 11 Propagazione sferica
W
J= Propagazione cilindrica
2⋅π⋅r
W
J= Propagazione semicilindrica
π⋅r
5
MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE
Sorgenti lineari
(la potenza sonora si distribuisce su una superficie cilindrica o
semicilindrica)
La riduzione
L id i d ll’i t
dell’intensità
ità acustica
ti è proporzionale
i l all’inverso
ll’i d ll
della
distanza
L p = L w + DI − 10 logg10 r − A − 5 Propagazione
g semicilindrica
6
MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE
Sorgenti areali
(la potenza sonora totale è emessa uniformemente su tutta ll’area
area di
dimensioni bּc, dove c>b)
A breve distanza dalla sorgente (r<b/π) non si ha alcuna attenuazione con la distanza:
L p = L w + DI − 10 log10 ( π / 4bc) − A
A2 = presenza di pioggia,
i i neve o nebbia
bbi
ISO 9613-1,
9613 1 “A
“Acoustics
ti – Attenuation
Att ti off sound
d during
d i propagation
ti outdoor,
td
Part 1: Calculation of the absorption of sound by atmosphere”, 1993
ISO 9613-2,
9613 2 “Acoustics
Acoustics – Attenuation of sound during propagation outdoor
outdoor,
Part 2: General method of calculation”, 1996 8
MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE ISO 9613/1-2
11
MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE ISO 9613/1-2
• L
La velocità
l ità di propagazione
i del
d l suono puòò essere ffavorita
it o sfavorita
f it ddall
gradiente verticale di velocità del vento. In ogni punto della superficie d’onda,
infatti, la velocità della perturbazione sarà data dalla somma vettoriale della
velocità di propagazione in aria calma e della velocità del vento in quel punto
punto.
Se quindi esiste un gradiente verticale positivo del vento (la sua velocità
aumenta con la quota conservando la direzione), la velocità del suono aumenta
nella direzione del vento ed i raggi sonori tenderanno a curvarsi verso il basso
basso.
Nella direzione opposta tenderanno verso l’alto. 12
MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE ISO 9613/1-2
La velocità c del suono in aria secca è legata alla temperatura t dalla seguente
espressione:
14
MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE ISO 9613/1-2
15
MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE ISO 9613/1-2
16
MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE ISO 9613/1-2
17
MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE ISO 9613/1-2
19
MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE ISO 9613/1-2
20
MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE ISO 9613/1-2
21
MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE ISO 9613/1-2
23
MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE ISO 9613/1-2
Una espressione analitica valida per calcoli di prima approssimazione che medi i valori
sperimentali
i t li riportati
i t ti iin fifigura è lla seguente:
t
24
MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE ISO 9613/1-2
25
MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE ISO 9613/1-2
Si può
ò notare
t che
h l’inserzione
l’i i di una b
barriera
i ttra sorgente
t e ricevitore
i it aumenta
t il
valore di he e questo comporta una diminuzione dell’attenuazione dovuta al suolo.
26
MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE ISO 9613/1-2
27
MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE ISO 9613/1-2
Il range delle attenuazioni mediante ottenibili con una barriera antirumore varia da 0 a
15 dB a seconda della posizione del punto di ascolto.
Il fenomeno della diffrazione si spiega con il principio di Huygens il quale afferma che
ogni punto situato sul fronte di un’onda progressiva genera un’onda elementare per
cui esso si comporta come se fosse una nuova sorgente puntiforme; l’inviluppo delle
onded elementari
l t i fforma il successivo
i ffronte
t d’
d’onda.
d
Il bordo superiore della barriera genera dunque un campo sonoro cilindrico nella zona
d’ombra
d ombra.
29
MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE ISO 9613/1-2
30
LE BARRIERE ANTIRUMORE
31
LE BARRIERE ANTIRUMORE
32
MODELLI DI PREVISIONE DEL RUMORE ISO 9613/1-2
33
LE BARRIERE ANTIRUMORE
N = Numero di Fresnel
(rSB + rBR − d SB − d BR ) 1 ⎛ 1 1 ⎞
N= ⎜
≅ h Be ⋅ ⋅ ⎜
2
+ ⎟⎟
λ λ ⎝ d SB d BR ⎠
34
LE BARRIERE ANTIRUMORE
0
r BR
R
r SB
h Be
S
d BR
C 1 = 0 .7 5 d SB
Atteenuazione
C 2 = 1 .0 0
10 C 1 = 1 .0 0
C 2 = 1 .0 0
S o rg e n te lin e a re
20 S o rg e n te p u n tifo rm e
[dB]
30
+ 1 0 + 1 + 2 + 3 + 4 + 5 + 6
N
35
N = Numero di Fresnel
LE BARRIERE ANTIRUMORE ISO 9613/1-2
2πN 2πN
A b = 20 log10 +5≥ 0
A b = 20 ⋅ C1 log10
(
tanh C 2 2πN
+ 5 ≤ 20
) tan 2πN ( )
36
LE BARRIERE ANTIRUMORE: PRESTAZIONI
37
LE BARRIERE ANTIRUMORE: TIPOLOGIE
1) barriere artificiali
– Fonoisolanti
– Fonoassorbenti
F b i
– Fonoisolanti e fonoassorbenti
2) barriere
b i naturali
t li
– Barriere vegetali (siepi, fasce boscate, alberate, ecc.)
– Rilevati
– Barriere miste (terre armate
armate, biomuri
biomuri, muri verdi
verdi, barriere vegetative
vegetative, ecc
ecc.))
38
LE BARRIERE ANTIRUMORE: TIPOLOGIE
Le più utilizzate, sia per l’economicità che la leggerezza (soprattutto in alluminio), unite
a buone
b caratteristiche
tt i ti h siai di ffonoassorbimento
bi t che
h di ffonoisolamento
i l t
39
LE BARRIERE ANTIRUMORE: TIPOLOGIE
BARRIERE IN ALLUMINIO
Barriere in calcestruzzo
E i t
Esistono due
d principali
i i li titipologie
l i di pannelli
lli iin calcestruzzo.
l t
41
LE BARRIERE ANTIRUMORE: TIPOLOGIE
Barriere in calcestruzzo
42
LE BARRIERE ANTIRUMORE: TIPOLOGIE
Barriere in legno
Ippannelli in legno
g sono caratterizzati da un ottimale impatto
p ambientale soprattutto
p
in particolari contesti paesaggistici. Qualche problema si ha per la durata degli
elementi, il rumore riflesso e i costi medio-alti.
Il p
pannello è ggeneralmente realizzato in legno
g di elevata q qualità, il cui spessore
p
minimo è indicativamente di 12 cm. Il materiale fonoassorbente interno al pannello
di legno è costituito da uno o due strati di fibre minerali o di vetro ad alta densità e
da un telo di protezione di tipo siliconico verso il lato della sorgente del rumore.
43
LE BARRIERE ANTIRUMORE: TIPOLOGIE
Barriere in legno
44
LE BARRIERE ANTIRUMORE: TIPOLOGIE
45
LE BARRIERE ANTIRUMORE: TIPOLOGIE
Barriere in laterizio
La barriera e realizzata con l’accostamento di acciaio o cls e cotto. La struttura portante
e generalmente in acciaio, la parte fonoassorbente e costituita da pannelli metallici
scatolari realizzati in lamiera. Parallelamente e disposto un rivestimento esterno in cotto.
Esistono inoltre versioni monolitiche realizzate mediante pannelli in cls armato strutturale
che inglobano il materiale fonoassorbente
f ed il cotto in un unico pezzo.
46
LE BARRIERE ANTIRUMORE: TIPOLOGIE
Barriere trasparenti
Qualora particolari esigenze architettoniche lo impongano, è possibile l’impiego, anche
parziale, di pannelli in materiale trasparente, ovvero polimetilmetacrilato o vetro. Le
lastre trasparenti in polimetilmetacrilato o vetro rispondono ad esigenze particolari di
trasparenza e resistenza meccanica a flessione. Esistono inoltre, grazie all’aggiunta di
additivi, lastre trasparenti colorate. Il vantaggio principale è proprio la trasparenza, che
comporta un basso impatto ambientale e un miglioramento della sicurezza lungo il
percorso dovuto alla maggiore visibilità di eventuali ostacoli. Il maggiore svantaggio è
d
dovutot alle
ll scarse proprietà
i tà ffonoassorbenti,
b ti iin parte
t compensate t dda quelle
ll ffonoisolanti
i l ti
e di resistenza agli UVA. Le barriere trasparenti possono essere in lastre di metacrilato
(PMMA), Policarbonato o vetro stratificato.
47
LE BARRIERE ANTIRUMORE: TIPOLOGIE
Barriere trasparenti
48
LE BARRIERE ANTIRUMORE: TIPOLOGIE
BARRIERE NATURALI
49
LE BARRIERE ANTIRUMORE: TIPOLOGIE
50
LE BARRIERE ANTIRUMORE: TIPOLOGIE
51
LE BARRIERE ANTIRUMORE: BARRIERE MISTE
T
Terre Armate
A
Biomuri
52
LE BARRIERE ANTIRUMORE: BARRIERE MISTE
Barriere
Vegetative
54
LE BARRIERE ANTIRUMORE: BUFFLES
55
LE BARRIERE ANTIRUMORE: BARRIERE A TUNNEL O CIRCOLARI
56
LE BARRIERE ANTIRUMORE
57