Sei sulla pagina 1di 66

Joint Diploma in Ecologia Integrale

L’ECOLOGIA UMANA
AL CUORE
DELL’ECOLOGIA INTEGRALE

Prof. MASSIMO LOSITO


Roma, 7 marzo 2019
IL PERCORSO

l Definizioni e ambito
l EI/EU nel magistero
l Percorsi di EU verso EI
Dove siamo
LS:
l Introduzione
l I - Quello che sta accadendo alla nostra casa
l Il – Il vangelo della creazione
l III - La radice umana della crisi ecologica
l IV - Un'ecologia integrale
l V - Alcune linee di orientamento e di azione
l VI - Educazione e spiritualità ecologica
l Conclusione
Indice
l III - La radice umana della crisi ecologica
l la tecnologia: creatività e potere
l la globalizzazione del paradigma tecnocratico
l crisi e conseguenze dell'antropocentrismo
moderno.
l IV - Un'ecologia integrale
l ecologia ambientale, economica e sociale
l ecologia culturale
l ecologia della vita quotidiana
l il principio del bene comune
l la giustizia tra le generazioni.
Il contenuto … in poche parole
l Dio – 100 volte
l Ecologia (e simili) – 80 volte
l Ecologia integrale (9 volte), ambientale,
economica, sociale, culturale, umana: 31 volte
l Conversione ecologica globale, cittadinanza
ecologica, spiritualità ecologica, etica ecologica
l Sviluppo – 77 volte
l Umano, integrale, sostenibile, scientifico,
tecnologico, dissipatore
l Povertà (e simili) – 63 volte
l Tutto - 60 volte circa
l Inquinamento (e simili) – 44 volte
l Relazione – 40 volte
l Crisi – 33 volte
ECOLOGIA?
l Haeckel E. (1866):
l scienza che ha il compito di studiare i rapporti
complessivi dell’animale con il suo ambiente
organico ed inorganico e soprattutto i rapporti
benevoli e ostili con gli animali e le piante, con cui
esso viene in contatto diretto o indiretto
l Andrewartha H. (1961 ):
l lo studio scientifico della distribuzione e
dell'abbondanza degli organismi
l Krebs C. (1972)
l studio scientifico delle interazioni che
determinano la distribuzione e l'abbondanza degli
organismi
l Ma per noi?
L’ambiente naturale è, sotto questo impietoso sguardo
realistico il «luogo di un’interdipendenza fra le entità nella
modalità del consumo. Le entità si nutrono di altre entità:
si sviluppano, sussistono, e crescono a scapito di altre
entità. Non vi è scappatoia rispetto alla legge dello
stomaco che deve essere riempito», {Boureux 2016}.

In realtà sono proprio le catene alimentari che strutturano


i diversi ecosistemi ad essere decisamente gerarchiche e
ben poco comunitarie, di fatto rendendo gli ecosistemi
accoglienti verso i nuovi ‘ospiti’ se questi sono «in grado
di nutrirli», {Morandini 2005}.
L’ECOLOGIA
nel magistero
Ecologia-questione morale
l La concreta attuazione di queste possibilità tecniche a un ritmo
accelerato non avviene senza ripercussioni dannose sull’equilibrio del
nostro ambiente naturale, e il peggioramento progressivo di ciò che si
è convenuto chiamare l’ «ecosistema» rischia, sotto l’effetto di
contraccolpi della civiltà industriale, di condurre a una vera catastrofe
ecologica.
l In breve, tutto è organicamente inglobato, ed è necessario che Voi
facciate attenzione alle conseguenze su vasta scala che ogni
intervento umano introduce nell’equilibrio della natura, che è messa,
con la sua ricchezza armoniosa, a disposizione dell’uomo, secondo il
disegno amoroso del Creatore
l Adesso è venuta l’ora per l’uomo di dominare il suo stesso dominio
l L’uomo che ha saputo assoggettare l’atomo e vincere lo spazio, saprà
infine dominare il proprio egoismo? (Paolo VI, Disc. alla FAO 16 nov
1970)
l Ecologia come «igiene e purificazione dell’ambiente naturale e fisico»
(Paolo VI, Regina Coeli, 18 aprile 1971)
Cos’è l’ecologia integrale in LS?
Ecologia integrale

l Innovativo paradigma concettuale (Benanti)


l Approccio e sguardo sulla vita
(Kureethadam)
l Percorso spirituale (Costa-Foglizzo)
l Integralismo ecologico? (Crepaldi)
Ecologia integrale?

l Ecologia come approccio alla realtà,


sistema complesso la cui comprensione
richiede di mettere in primo piano la
relazione delle singole parti tra loro e col
tutto (Benanti)
l Metafisica relazionale (Kureethadam)
Ecologia integrale
l Ecología integral. Dieciocho
Conversaciones de San Esteban
l Luis Lago Alba- Ciencia Tomista 117:373-378
(1990)
l Hacia una ecología integral
l Pedro Miguel Lamet (Gesuita) - Iglesia viva:
revista de pensamiento cristiano, 147 (MAY-
JUN), 1990
l Ecología y pobreza - Editorial
l Leonardo Boff, Virgilio Elizondo – Concilium,
261 (oct), 1995
Ecologia integrale
l «Oggi ogni volta di più si cerca una ecologia
integrale che articoli i vari momenti
dell’ecologia (conservazionismo,
preservazionismo, ecologia umana, ecologia
sociale, ecologia profonda…) nella
prospettiva di formare una nuova alleanza
della società con la natura dalla quale risulti la
conservazione del patrimonio del terreno, il
bene comune socio-cosmico, il mantenimento
delle condizioni che permettano all’evoluzione
di seguire il suo corso. Per l’e.i. la società, e la
cultura appartengono al complesso
ecologico» (Boff/Elizondo, 1995)
Ecologia integrale
l With more than 200 distinct and valuable
perspectives on the natural world—and with
researchers, economists, ethicists,
psychologists, and others often taking
completely different stances on the
issues—how can we come to agreement to
solve the toughest environmental problems
of the 21st century? (Esbjörn-Hargens,
Sean; Zimmerman, Michael E., 2009)
Ecologia integrale
l Integral ecology provides this framework: a
way of integrating multiple approaches to
ecology and environmental studies into a
complex, multidimensional metadisciplinary
approach to the natural world and our
embeddedness within it. … In short, this
framework provides a way of understanding
the relationship between who is perceiving
nature, how the perceiver uses different
methods, techniques, and practices to
disclose nature, and what is perceived as
nature (Esbjörn-Hargens, Sean;
Zimmerman, Michael E., 2009)
Ecologia integrale
l La convinzione che tutto è connesso - asse
portante di LS (LS 16)
l Dal momento che tutto è intimamente
relazionato e che gli attuali problemi
richiedono uno sguardo che tenga conto di
tutti gli aspetti della crisi mondiale, propongo
di soffermarci adesso a riflettere sui diversi
elementi di una ecologia integrale, che
comprenda chiaramente le dimensioni umane
e sociali (LS 137)
l Non ci sono due crisi separate, una
ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e
complessa crisi socio-ambientale (LS 139)
Nuove affinità semantiche

lOikos
lVoikos – vicus
lOiko -nomia
lPar-oikos
Distinzioni e comprensioni
AMBIENTE UMANO
lArtificiale
l Urbano, lavorativo, domestico, culturale
lVirtuale
l Internet, videogames
lNaturale
l Fisico, vegetale, animale, corporeo
lEscatologico
l Dio
Ecologia integrale
l INTEGRALE: tutta la realtà, tutte le persone,
tutta la persona
l «INTEGRALE» in LS: sviluppo, progresso,
approccio, risposte, visione, soluzioni,
miglioramento della qdv, disarmo, formazione,
conversione
l INTEGRALE: interdisciplinarietà;
convocazione all’azione rivolta a ogni persona
del pianeta (LS 3)
l NON INTEGRALE: specializzazione della
tecnologia, frammentazione del sapere e delle
città, riduzionismo, avere un solo punto di
vista…
Integralismo ecologico?
l Integralismo ecologico non condiviso
l Salute riproduttiva e riduzione della natalità
(50)
l Mitizzazione della natura (78), divinizzazione
della terra (90)
l Biocentrismo (118) e dibattito OGM (133)
l Negazione dell’umano (81) ed equiparazione
dei viventi (90)
l Disprezzo del corpo (98)
l «Nessuno vuole tornare all’epoca delle
caverne» (114)
Teorie filosofiche del rapporto
uomo-natura
l Teorie antiantropocentriche
l Etica ecocentrica / etica della terra
l Etica biocentrica
l Ecofemminismo
l Deep Ecology

l Teorie antropocentriche
l Antropocentrismo forte (Cow boy ethics)
l Antropocentrismo moderato
l Etica della responsabilità; etica cattolica
Tutto è connesso…
Simbiosi
Calamaro Euprymna scopoles

Balena con cirripedi sul capo


Parassiti

Physocephala vittata,
una mosca conopide

Insetti della famiglia dei foridi


Definizioni e confini
Io-tu: Dove l’ambiente?
Corpo Umano:
lper ogni cellula umana ci sono 10 cellule
batteriche: microbioma umano
l22mila geni del genoma umano contro 8
milioni, di geni batterici
l10 milioni di batteri su un cm di pelle
ascellare sana; Biofilm di batteri sui denti
(placca)
lUn miliardo di batteri di flora intestinale
per grammo, circa 400 specie di batteri
diversi , 10.000 in tutto (in Europa esistono
circa 600 specie di uccelli)
Tutto è connesso,
tutto è lo stesso?
La differenza specifica
umana
Lo specifico umano
l L’INTERIORITA’ manifesta la
differenza specifica e sostanziale tra
l’uomo e il resto dei viventi
l l’uomo è per essenza una realtà di
ordine spirituale con ciò ne
affermiamo l’irriducibilità
l Uomo, squilibrato essere di frontiera
in bilico fra due mondi: spirito
incarnato
Lo specifico umano
La differenza specifica fra l’uomo e
gli animali sta nella sua razionalità,
cioè, la capacità di formare concetti
astratti ed universali
L’uomo è sostanza individuale di
natura razionale: PERSONA
La sua interiorità è aperta
costitutivamente alla trascendenza:
“verticalità teocentrica”
Andare verso l’oltre, verso l’altro,
verso l’Alto
Relazione
l L’esistenza umana si basa su tre relazioni
fondamentali strettamente connesse: la relazione
con Dio, quella con il prossimo e quella con la terra.
Secondo la Bibbia, queste tre relazioni vitali sono
rotte, non solo fuori, ma anche dentro di noi.
Questa rottura è il peccato. L’armonia tra il
Creatore, l’umanità e tutto il creato è stata distrutta
per avere noi preteso di prendere il posto di Dio,
rifiutando di riconoscerci come creature limitate.
Questo fatto ha distorto anche la natura del
mandato di soggiogare la terra (cfr Gen 1,28) e di
coltivarla e custodirla (cfr Gen 2,15). Come
risultato, la relazione originariamente armonica tra
essere umano e natura si è trasformato in un
conflitto (LS 66)
Relazione
l E.I.: Dall’allarme orizzontale all’allarme verticale
l «Non dobbiamo ascoltare i “profeti di sventura”,
pronti a vedere catastrofi dietro ogni angolo» (Giovanni
Paolo II, 1991)
l Le cose possono cambiare (LS 13)
l Esempi positivi, virtuosi (LS 58)
l Basta un uomo buono perché ci sia speranza! (LS 71)
l Il Dio che crea è lo stesso che libera: ricordare il Creatore
per esortarci alla speranza (cfr. 73-74)
l L’autentica umanità … sembra abitare in mezzo alla civiltà
tecnologica, quasi impercettibilmente, come la nebbia che
filtra sotto una porta chiusa (LS112)
l Come imparare a vivere questa crisi, questa
sofferenza dell'alterità dell'altro, ad accettarsi di
nuovo? (Cfr. Benedetto XVI, 2006)
Relazione
l E’ sempre possibile sviluppare una nuova
capacità di uscire da sé stessi verso l’altro.
Senza di essa non si riconoscono le altre
creature nel loro valore proprio, non
interessa prendersi cura di qualcosa a
vantaggio degli altri, manca la capacità di
porsi dei limiti per evitare la sofferenza o il
degrado di ciò che ci circonda.
L’atteggiamento fondamentale di auto-
trascendersi, infrangendo la coscienza
isolata e l’autoreferenzialità, è la radice che
rende possibile ogni cura per gli altri e per
l’ambiente (LS 208)
Come curare questa relazione?
Uomo: buon pastore del creato
e di se stesso
Questa situazione ci conduce ad una
schizofrenia permanente, che va
dall’esaltazione tecnocratica che non riconosce
agli altri esseri un valore proprio, fino alla
reazione di negare ogni peculiare valore
all’essere umano. Ma non si può prescindere
dall’umanità. Non ci sarà una nuova relazione
con la natura senza un essere umano nuovo.
Non c’è ecologia senza un’adeguata
antropologia (LS 118)
L’ecologia è totale,
è umana.
Francesco, 2015
L’ecologia umana è una
necessità imperativa
Benedetto XVI, 2011
EU nel magistero: la comparsa
l Paolo VI - Udienza generale, 7 novembre
1973
l «Dove è l’ecologia “umana”?» di fronte
all’accettazione e alla propaganda di spettacoli
immorali che contaminano lo spirito e il cuore
dell’uomo
l Udienza generale, 31 marzo 1971 «ogni
tentazione risulta da due stimoli, uno interno, l’altro
esterno» e «quello ambientale, s’è fatto più che
mai insistente, seducente, eccitante, invasore»
l Regina Coeli, 18 aprile 1971, ecologia come
«igiene e purificazione dell’ambiente naturale e
fisico»
EU: Giovanni Paolo II
l Oltre all'irrazionale distruzione dell'ambiente
naturale è qui da ricordare quella, ancor più
grave, dell'ambiente umano, a cui peraltro si è
lontani dal prestare la necessaria attenzione.
Mentre ci si preoccupa giustamente, anche se
molto meno del necessario, di preservare gli
«habitat» naturali delle diverse specie animali
minacciate di estinzione [...] ci si impegna troppo
poco per salvaguardare le condizioni morali di
un'autentica «ecologia umana» …
EU: Giovanni Paolo II
l «… Non solo la terra è stata data da
Dio all'uomo, che deve usarla
rispettando l'intenzione originaria di
bene, secondo la quale gli è stata
donata; ma l'uomo è donato a se
stesso da Dio e deve, perciò,
rispettare la struttura naturale e
morale, di cui è stato dotato» (Cent.
Ann. 38)
EU: Giovanni Paolo II
l «la posta in gioco non è solo un'ecologia
fisica, cioè attenta a tutelare l'habitat dei
vari esseri viventi, ma anche un'ecologia
umana, che protegga il bene radicale della
vita in tutte le sue manifestazioni e prepari
alle generazioni future un ambiente che si
avvicini il più possibile al progetto del
Creatore. C'è dunque bisogno di una
conversione ecologica» (Adhortatio
Apostolica Post-synodalis Pastores gregis,
2003)
EU: Benedetto XVI
l «Le modalità con cui l'uomo tratta l'ambiente
influiscono sulle modalità con cui tratta se stesso
e, viceversa … La Chiesa ha una responsabilità
per il creato … deve difendere non solo la terra,
l'acqua e l'aria come doni della creazione
appartenenti a tutti. Deve proteggere soprattutto
l'uomo contro la distruzione di se stesso …»
(Benedetto XVI, Caritas in Veritate, 51)
l È ancora possibile? Come la Chiesa può
realizzare questo, come può parlare a tutti gli
uomini oggi? (cfr. Discorso al Clero della diocesi
di Belluno)
EU: Benedetto XVI
l «Tutti vediamo oggi che l’uomo potrebbe
distruggere il fondamento della sua esistenza, la
sua terra, e quindi che non possiamo più
semplicemente fare con questa nostra terra, con
la realtà affidataci, quanto vogliamo e quanto
appare nel momento utile e promettente, ma
dobbiamo rispettare le leggi interiori della
creazione» (cfr. Discorso al Clero della diocesi di
Belluno)
EU (1): Benedetto XVI
lÈ necessario che ci sia qualcosa come
un'ecologia dell'uomo, intesa in senso
giusto. Il degrado della natura è infatti
strettamente connesso alla cultura che
modella la convivenza umana: quando
l'«ecologia umana» è rispettata dentro
la società, anche l'ecologia ambientale
ne trae beneficio. …(Benedetto XVI,
Caritas in Veritate, 51)
EU(2): Benedetto XVI
l È una contraddizione chiedere alle nuove
generazioni il rispetto dell'ambiente
naturale, quando l'educazione e le leggi
non le aiutano a rispettare se stesse. Il
libro della natura è uno e indivisibile, sul
versante dell'ambiente come sul versante
della vita, della sessualità, del matrimonio,
della famiglia, delle relazioni sociali, in
una parola dello sviluppo umano
integrale.(Benedetto XVI, Caritas in
Veritate, 51)
EU(3): Benedetto XVI
l Per salvaguardare la natura non è
sufficiente intervenire con incentivi o
disincentivi economici e nemmeno basta
un'istruzione adeguata. Sono, questi,
strumenti importanti, ma il problema
decisivo è la complessiva tenuta morale
della società. Se non si rispetta il diritto
alla vita e alla morte naturale, se si rende
artificiale il concepimento, la gestazione
e la nascita dell'uomo, se si sacrificano
embrioni umani alla ricerca, la coscienza
comune finisce per perdere il concetto di
ecologia umana e, con esso, quello di
ecologia ambientale (Benedetto XVI, CiV 51)
EU(3): Benedetto XVI
l «Quando nel nostro rapporto con la realtà c’è
qualcosa che non va, allora dobbiamo tutti riflettere
seriamente sull’insieme e tutti siamo rinviati alla
questione circa i fondamenti della nostra stessa
cultura. Mi sia concesso di soffermarmi ancora un
momento su questo punto. L’importanza dell’ecologia
è ormai indiscussa. Dobbiamo ascoltare il linguaggio
della natura e rispondervi coerentemente. Vorrei però
affrontare con forza un punto che – mi pare – venga
trascurato oggi come ieri: esiste anche un’ecologia
dell’uomo. Anche l’uomo possiede una natura che
deve rispettare e che non può manipolare a piacere.
L’uomo non è soltanto una libertà che si crea da sé.
L’uomo non crea se stesso. Egli è spirito e volontà,
ma è anche natura, e la sua volontà è giusta quando
egli rispetta la natura, la ascolta e quando accetta se
stesso per quello che è, e che non si è creato da sé»
(Benedetto XVI, 2011)
EU: Benedetto XVI
l «la materia non è soltanto un materiale per il
nostro fare, ma che la terra stessa porta in sé la
propria dignità»
l «spalancare le finestre» della chiusa ragione
positivista e a «vedere di nuovo la vastità del
mondo, il cielo e la terra»,
l tale sguardo nuovo deve investire anche l’uomo,
non solo perché agisca conseguentemente, ma
perché riscopra la propria dignità, il suo posto nel
«cuore della meraviglia della creazione»,
riscoprire se stesso come progetto di Dio e
l’amore che Dio ha per lui
EU: tre vie
l Dall’ecologia ambientale (dalla crisi ambientale)
alla sua origine nel cuore dell’uomo (EU1)
l Dall’ecologia ambientale al rispetto dell’uomo
(EU2) per coerenza (questioni bioetiche, aborto,
embrioni…)
l Dall’ “ecologia” ambientale (rispetto di senso, no
materia informe) all’EU3 come riscoperta del
disegno di amore sul tutto e su se stessi
l Il centro della EU è aver ricevuto un dono
EU3: Francesco
l «Se noi ci sentiamo intimamente uniti a
tutto ciò che esiste, la sobrietà e la cura
scaturiranno in maniera spontanea. La
povertà e l’austerità di san Francesco non
erano un ascetismo solamente esteriore,
ma qualcosa di più radicale: una rinuncia a
fare della realtà un mero oggetto di uso e di
dominio» (Laudato si’, 11)
EU 3: Francesco
l «Per la tradizione giudeo-cristiana, dire
“creazione” è più che dire natura, perché ha a
che vedere con un progetto dell’amore di Dio,
dove ogni creatura ha un valore e un significato.
La natura viene spesso intesa come un sistema
che si analizza, si comprende e si gestisce, ma la
creazione può essere compresa solo come un
dono che scaturisce dalla mano aperta del Padre
di tutti, come una realtà illuminata dall’amore che
ci convoca ad una comunione universale» (LS
76)
EU3: Francesco
l Tutto l’universo materiale è un linguaggio
dell’amore di Dio, del suo affetto smisurato per
noi. Suolo, acqua, montagne, tutto è carezza di
Dio … Dio ha scritto un libro stupendo, le cui
lettere sono la moltitudine di creature presenti
nell’universo … accanto alla rivelazione
propriamente detta contenuta nelle Sacre Scritture
c’è, quindi, una manifestazione divina nello
sfolgorare del sole e nel calare della notte.
Prestando attenzione a questa manifestazione,
l’essere umano impara a riconoscere sé stesso in
relazione alle altre creature (LS 84)
EU3: Francesco
l Al centro della fede biblica, c’è l’amore di Dio, la
sua cura concreta per ogni persona, il suo
disegno di salvezza che abbraccia tutta l’umanità
e l’intera creazione e che raggiunge il vertice
nell’Incarnazione, Morte e Risurrezione di Gesù
Cristo. Quando questa realtà viene oscurata,
viene a mancare il criterio per distinguere ciò che
rende preziosa e unica la vita dell’uomo. Egli
perde il suo posto nell’universo, si smarrisce nella
natura, rinunciando alla propria responsabilità
morale, oppure pretende di essere arbitro
assoluto, attribuendosi un potere di
manipolazione senza limiti» (Lumen Fidei, 54)
EU3: Francesco
l La Bibbia insegna che ogni essere umano è creato per
amore, fatto ad immagine e somiglianza di Dio
(cfr Gen 1,26). Questa affermazione ci mostra l’immensa
dignità di ogni persona umana, che non è soltanto qualche
cosa, ma qualcuno. … Che meravigliosa certezza è
sapere che la vita di ogni persona non si perde in un
disperante caos, in un mondo governato dalla pura
casualità o da cicli che si ripetono senza senso! Il Creatore
può dire a ciascuno di noi: «Prima di formarti nel grembo
materno, ti ho conosciuto» (Ger 1,5). Siamo stati concepiti
nel cuore di Dio e quindi «ciascuno di noi è il frutto di un
pensiero di Dio. Ciascuno di noi è voluto, ciascuno è
amato, ciascuno è necessario (LS 65)
In conclusione…
EU/EI: dono e compito
l La fisica, la biologia, le scienze naturali in
genere ci hanno fornito un racconto della
creazione nuovo, inaudito, con immagini
grandiose e nuove, che ci permettono di
riconoscere il volto del creatore e ci
fanno di nuovo sapere: sì, all’inizio e al
fondo di tutto l’essere c’è lo Spirito
creatore. Il mondo non è il prodotto
dell’oscurità e dell’assurdo. Esso deriva
da una libertà, da una bellezza che è
amore. Riconoscere questo ci infonde il
coraggio di vivere, il coraggio che ci
rende capaci di affrontare fiduciosi
l’avventura della vita. (J. Ratzinger)
Cuore dell’enciclica
l «Che tipo di mondo desideriamo
trasmettere a coloro che verranno dopo di
noi, ai bambini che stanno crescendo?
Questa domanda non riguarda solo
l’ambiente in modo isolato, perché non si
può porre la questione in maniera parziale.
Quando ci interroghiamo circa il mondo che
vogliamo lasciare ci riferiamo soprattutto al
suo orientamento generale, al suo senso, ai
suoi valori. Se non pulsa in esse questa
domanda di fondo, non credo che le nostre
preoccupazioni ecologiche possano
ottenere effetti importanti. …
Cuore dell’enciclica
l «…Ma se questa domanda viene posta con
coraggio, ci conduce inesorabilmente ad altri
interrogativi molto diretti: A che scopo
passiamo da questo mondo? Per quale fine
siamo venuti in questa vita? Per che scopo
lavoriamo e lottiamo? Perché questa terra ha
bisogno di noi? Pertanto, non basta più dire
che dobbiamo preoccuparci per le future
generazioni. Occorre rendersi conto che
quello che c’è in gioco è la dignità di noi
stessi. Siamo noi i primi interessati a
trasmettere un pianeta abitabile per l’umanità
che verrà dopo di noi. È un dramma per noi
stessi, perché ciò chiama in causa il significato
del nostro passaggio su questa terra» (LS160)
Ecologia integrale, dunque umana
l L’umiltà della fede è scomparsa; l’orgoglio del
fare ha fatto fallimento; così va prendendo
piede un atteggiamento non meno deleterio,
che vede l’uomo come un guastafeste che
rompe tutto e che è il vero parassita e la vera
malattia della natura. L’uomo non ha più
simpatia per se stesso e preferirebbe ritirarsi
affinché la natura ritorni sana. In questo
modo non guariamo la natura, bensì
distruggiamo noi e il creato. Lo priviamo della
speranza e della grandezza a cui è chiamato
(J. Ratzinger, 2006)
STUPORE
Una volta proprio questo stupore ebbe nome
“Adamo”.
Ed era solo, col suo stupore,
tra le creature che non si stupivano
- per le quali esistere e scorrere era sufficiente…
Meravigliandosi sempre emergeva dall’onda che lo
trasportava, come per dire a tutto il mondo
“fermati!”
– in me hai il luogo d’incontro con l’eterno Verbo –
fermati… questo scorrere ha un senso!
Karol Wojtyla

Potrebbero piacerti anche