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LA PAROLA AI CITTADINI
LE ELEZIONI DEL
PARLAMENTO EUROPEO
E IL FUTURO DELL’EUROPA
SOCIALE
Quarant’anni dopo le prime elezioni europee,
i cittadini comunitari tornano al voto: è una
tornata elettorale che avrà rilevanza cruciale
per il futuro dell’Unione
di Marcello D’Amico
Docente a contratto di Politiche Sociali Europee, Università Cattolica di Milano
Nel 1979 per la prima volta i cittadini europei sono stati e politica, non possa ancora essere considerata una realtà,
chiamati a eleggere i rappresentanti del Parlamento euro- un’opera compiuta, quanto un «cantiere aperto».
peo. A quarant’anni dal primo appuntamento, dal 23 al 26
maggio 2019 si svolgeranno nell’Unione europea le ele- Da un recente sondaggio di Eurostat (Standard Eurobaro-
zioni per decidere la futura composizione del Parlamento meter 90 – Autunno 2018) risulta che il 43% degli europei
europeo. ha una percezione positiva dell’Unione, il 20% negativa; il
49% dei cittadini ritiene che la propria voce conti nell’Unio-
Il 9 maggio 1950, Robert Schuman nel presentare il proget- ne, a fronte del 47% che afferma il contrario. Infine, il 71%,
to di integrazione affermò. «L’Europa non potrà farsi in una alla domanda «Senti di essere un cittadino europeo?», ri-
sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da sponde in modo affermativo.
realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà
di fatto». Gli eventi degli ultimi mesi — dalla Brexit, alla In un contesto in cui la visione europea rischia di non essere
questione migratoria, alla governance economica, fino al più il «sentire comune», il voto del prossimo maggio chiama
recente consolidamento dei movimenti sovranisti in alcuni i cittadini non solo a esercitare il «diritto di partecipare alla
Paesi — testimoniano come la costruzione di una forte in- vita democratica dell’Unione» scegliendo il proprio rappre-
tegrazione europea, non solo economica ma anche sociale sentante al Parlamento europeo, ma anche a esprimere la
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propria visione del «cantiere europeo» e le aspettative ri- e all’attuazione delle politiche dell’Unione, in particolare in
spetto al progetto di integrazione, incluse le scelte da pren- quei settori, come le politiche sociali, in cui gli Stati membri
dere per la costruzione dell’Europa sociale. sono restii a sviluppare processi di cooperazione e condivi-
sione a livello europeo.
Come ogni nuovo inizio, le elezioni dei prossimi rappresen-
tanti sono un’occasione per fermarsi ed effettuare un bilan- L’approvazione del bilancio pluriennale dell’Unione per il
cio e individuare nuovi obiettivi: qual è il ruolo e il valore ag- periodo 2021-2027 rappresenta un esempio concreto del
giunto del Parlamento nella governance dell’Unione? Che ruolo chiave che il nuovo Parlamento europeo avrà (rispetto
contributo ha assicurato e potrà assicurare per rafforzare alle posizioni della Commissione e del Consiglio dei mini-
la dimensione sociale delle politiche dell’Unione? L’Unione stri), già nei prossimi mesi, nell’assicurare la rilevanza nell’a-
europea è utile a migliorare la qualità dei servizi sociali e genda dell’Unione delle priorità e degli obiettivi legati alla
la capacità di rispondere ai bisogni dei minori, dei giovani, lotta all’esclusione sociale e alle discriminazioni, alla pro-
degli adulti e degli anziani cittadini, in particolare quelli più mozione della giustizia e della protezione sociale, alla parità
a rischio di esclusione sociale? tra uomini e donne, alla solidarietà tra generazioni e alla
tutela dei diritti del minori (art. 3 del Trattato dell’Unione
Il ruolo del Parlamento europeo negli ultimi anni è stato europea).
profondamente rafforzato: da organo meramente con-
sultivo oggi esercita, insieme al Consiglio (dei ministri), la In passato, nella fase di negoziazione della programmazione
funzione legislativa (approvazione dei regolamenti e delle 2014-2020, il Parlamento europeo ha assicurato che le ri-
direttive) e di bilancio (approvazione del quadro finanziario sorse del Fondo Sociale Europeo rappresentassero il 23,1%
pluriennale). Dal 2009 è stata inoltre rafforzata la funzione delle risorse complessive dedicate alle politiche di coesione
di controllo. Il Parlamento, infatti, è chiamato a eleggere e che almeno il 20% del FSE fosse destinato all’inclusio-
il Presidente delle Commissione e ad approvare la nomi- ne sociale. Gli investimenti assicurati dall’Unione europea
na degli altri membri. Tenuto conto di tali cambiamenti, i attraverso il Fondo Sociale Europeo rappresentano infatti
componenti del Parlamento europeo hanno a disposizione una leva chiave per assicurare il progresso e la convergenza
maggiori strumenti per rappresentare e tutelare gli interessi degli Stati membri verso gli obiettivi e i target fissati a livello
dei cittadini dell’Unione. Di conseguenza è accresciuta la re- europeo in materia di occupazione, inclusione sociale e lotta
sponsabilità dei parlamentari rispetto alla programmazione alla povertà.
© whitephotoroma
56 aprile 2019
Lo scorso mese di maggio la Commissione europea ha pre- –– il FSE+ sarà il principale strumento di attuazione del
sentato la proposta di regolamento che stabilisce il quadro Pilastro europeo dei diritti sociali e delle tre aree
finanziario pluriennale 2021-2027 e le proposte relative di intervento da esso previste: pari opportunità e ac-
ai programmi specifici, avviando, di fatto, l’iter negoziale cesso al mercato del lavoro; condizioni di lavoro eque;
e decisionale che determinerà il quadro dei programmi di protezione sociale e inclusione;
finanziamento, fondi strutturali e programmi a gestione di- –– per garantire che la dimensione sociale dell’Europa sia
retta, che caratterizzeranno il post-2020. L’obiettivo della debitamente sostenuta e che un importo minimo di ri-
Commissione è di giungere a un primo accordo sulle carat- sorse sia destinato alle persone più bisognose, il Par-
teristiche essenziali del prossimo bilancio e degli strumenti lamento propone che gli Stati membri destinino
finanziari entro il prossimo Consiglio europeo previsto nel almeno il 27% (25% proposto dalla Commissione ri-
mese di maggio in Romania. L’adozione del prossimo qua- spetto al 20% introdotto nella programmazione 2014-
dro finanziario pluriennale entro la fine del 2019, da parte 2020) delle proprie risorse del FSE+ alla promo-
del nuovo Parlamento e del Consiglio dei ministri, potrà zione dell’inclusione sociale e all’eliminazione
infatti garantire che i nuovi programmi siano operativi, a della povertà;
livello europeo e nazionale, a partire dal 1° gennaio 2021. –– gli emendamenti del Parlamento, richiamando i principi
del Pilastro europeo dei diritti sociali, includono i minori
Lo scorso gennaio il Parlamento ha adottato la pro- e i bambini in situazioni vulnerabili tra gli obiettivi del
pria posizione in relazione alla proposta di regola- FSE+ nel quadro degli interventi di lotta alla povertà
mento del «FSE+» per il periodo 2021-2027, con- ed esclusione sociale, chiedendo la destinazione
fermando alcuni principi fissati dalla Commissione e del 5% delle risorse del FSE all’istituzione della
proponendo elementi di innovazione e rafforzamento di garanzia europea per l’infanzia, per contribuire a
tale importante strumento di attuazione dell’Europa sociale: garantire ai bambini parità di accesso all’assistenza sa-
nitaria, all’istruzione e all’assistenza all’infanzia gratui-
© bizoo_n
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