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Capitolo Uno
7 Cosa Imparerai
8 Pianificazione e luogo
12 Pianificazione: scelta dell’orario
13 Altre considerazioni
15 Attrezzatura
19 Manutenzione e ricariche
22 Complimenti!
23 Cosa hai imparato?
Capitolo Due
25 Cosa imparerai
25 Al massimo della concentrazione!
27 Ispezione dell’equipaggiamento
29 Immersione verso il fondo
32 Comunicazioni e segnali
33 Navigazione e Orientamento
34 La vita di notte
41 Risalita e uscita dall’acqua
42 Pronto soccorso in caso di allagamento
44 Complimenti!
45 Cosa hai imparato?
Capitolo Tre
47 Immersione in acque libere 1
50 Immersione in acque libere 2
52 Immersione in acque libere 3
Appendice
55 ESA
3
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Fascino e mistero
La notte è sempre stata affascinante e misteriosa e
per queste sue caratteristiche essa è spesso oggetto di
grande interesse per le più disparate attività.
I registi di cinema usano spesso ambientazioni not-
turne per consumare delitti e passioni tra luci soffu-
se di lampade da comodino, insegne al neon e magi-
strali giochi d’ombre; nella realtà la vita notturna si
risveglia nei quartieri delle grandi città come appar-
tenesse a un altro mondo, in cui la luce del sole non
è mai protagonista e la maggior parte della gente
cosi definita “normale” di solito si riposa.
Anche molte delle persone che di solito hanno abi-
tudini giornaliere, vivono spesso la notte per tro-
vare emozioni diverse, luoghi d’incontro particola-
ri o addirittura per svagarsi e rilassarsi. Occorre
scegliere i posti giusti, ma la notte può offrire sicu-
ramente emozioni forti e le più varie ispirazioni: c’è
chi la sceglie per studiare, suonare, ballare e canta-
re, visitare luoghi e città, scrivere, ecc.
Di notte c’è anche chi s’immerge sott’acqua rego-
larmente, spesso perché preferisce farlo in questa
condizione o semplicemente perché non può
immergersi in altri momenti della giornata.
Infatti, in alcune località, basta percorrere
all’imbrunire una strada che costeggia un
lago o il mare per osservare gruppi di sub-
acquei che si preparano ad entrare in
acqua.
Moltissimi subacquei definiscono l’im-
mersione notturna come una grandissi-
ma stimolatrice di avventura e dispensatrice di un
forte senso di libertà, lontano dai pensieri del gior-
no, quasi che le due condizioni non appartenessero
allo stesso mondo.
L’immersione subacquea in sé già fa vivere queste
splendide emozioni ma per moltissimi subacquei la
notturna ne permette un’amplificazione piacevole e
molti vi ritrovano sensazioni proprie dell’adolescen-
za, quando il senso di avventura scaturisce prepo-
tente e scandisce i ritmi della vita. L’immersione not-
turna lascia il segno, non c’è dubbio e in particola-
re la prima notturna rimane come un tatuaggio
nella memoria per moltissimo tempo. ”E’ stata l’espe-
rienza più rilassante che mi sia capitata.”; molto
spesso é questo il commento dei subacquei che
hanno provato l’immersione notturna per la prima
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volta .
Oltretutto, questo avviene in un contesto assoluta-
mente reale, ciò che si osserva è esattamente li dove
lo si vede e non serve faticare per alimentare l’im-
maginazione o sforzarsi per cercare significati
intrinseci a quello che sta succedendo: l’immersione
notturna offre una realtà decisamente appagante
nella sua magnifica semplicità.
Mare tran- Ma la notte non offre solo incredibili stimoli stando
quillo e luna sott’acqua; di solito infatti, anche le fasi esterne
piena: le all’immersione vera e propria sono bellissime espe-
condizioni rienze, soprattutto per il grande fascino che le avvol-
ideali per ge e che spesso tiene compagnia fino al giorno dopo.
l’immersione “Se si guarda verso il cielo, dalla barca o dalla
notturna spiaggia o appena prima di scarica-
re il Gav, si può rimanere letteral-
mente a bocca aperta”.
Questa non è una nuova tecnica per
iniziare l’immersione, però, soffer-
marsi un attimo sull’immensa e stel-
lata volta celeste prima di immerger-
si, può davvero essere un’esperienza
che si ricorderà a lungo.
Se c’è anche la luna piena, allora
potrà essere davvero una serata
memorabile.
Anche il cielo scuro, illuminato da
milioni di stelle brillanti, inevitabil-
mente ti cattura e fino al momento
in cui la guida dell’immersione
raduna il gruppo alla cima per ini-
ziare la discesa. Ti si offre uno spet-
tacolo che non sarebbe possibile
dalla finestra di casa tua e ti stai
godendo solo l’inizio della serata,
perché il meglio deve ancora venire:
infatti, stai per immergerti in una
condizione tra le più affascinanti.
Insomma, è come se una sorta di
magia avvolgesse i luoghi e il tempo,
offrendo sensazioni quasi estreme,
pur trovandosi magari fuori di
poche decine di metri da una spiag-
gia e in bassissimo fondale o appena sotto la barca
appoggio.
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Capitolo Uno
Cosa imparerai
Perché immergersi di notte? Dalla lettura dell’intro-
duzione di questo manuale avrai dedotto come
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questa esperienza possa veramente regalare emo-
zioni incomparabili e diverse e probabilmente
non vedrai l’ora di provarla.
Un dato però è certo: senza la possibilità di illu-
minare il buio della notte con moderne ed effi-
cienti attrezzature, queste immersioni non sareb-
bero possibili o perlomeno senza molto azzardo e
incoscienza.
Per avere tutto sotto il massimo controllo è neces-
sario però programmare molto bene ogni attività,
considerando che anche l’attrezzatura specifica
per questo tipo d’immersioni riveste un ruolo fon-
damentale.
Proprio in questo primo capitolo verranno analiz-
zati due punti molto importanti: si parlerà infatti
della pianificazione e dell’attrezzatura specifica
per le immersioni notturne.
Qual è il posto giusto per una notturna? Come
regolarsi per l’orario? Da dove è preferibile entra-
re in acqua? Troverai una risposta ad ogni doman-
da che probabilmente ti sarai posto pensando a
questa affascinante attività.
In seguito, parlando di equipaggiamento, prende-
remo in esame i sistemi d’illuminazione, la loro
preparazione, la cura e la manutenzione e i con-
sigli adeguati se deciderai di acquistare la tua
attrezzatura personale.
Anche se molte informazioni le conoscevi già, ne
scoprirai comunque altre che forse neanche imma-
ginavi.
Leggi questo capitolo prima dell’immersione in
Acque Libere n° 1; in ogni modo, se la pianificazio-
ne del tuo Corso prevedesse le immersioni prima
della parte teorica, non preoccuparti: l’Istruttore
penserà a fornirti tutte le indicazioni necessarie sulle
tecniche e sull’uso dei sistemi d’illuminazione che
userai in acqua..
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Pianificazione e luogo
I motivi per provare l’immersione notturna sono
molti; basti pensare che migliaia di subacquei met-
tono questo tipo d’immersione indiscutibilmente al
primo posto nella classifica delle loro preferenze.
Molte persone, all’idea d’immergersi di notte potreb-
bero essere scettiche, altre ansiose o impaurite. In
realtà, una volta “rotto il ghiaccio” e scoperta questa
nuova realtà, subentra l’entusiasmo.
Questa opportunità, grazie soprattutto alla possibili-
Preparare
tà che il subacqueo ha di attrezzarsi efficientemente
l’attrezzatu-
per immergersi di notte, apre nuovi orizzonti d’im-
ra in antici-
mersione ed esperienza che trovano un seguito
po, appena
enorme nella comunità dei subacquei ricreativi.
la barca
Proprio perché così particolare, l’immersione nottur-
lascia il
na deve essere però supportata da una pianifica-
molo, con-
zione molto accurata, addirittura impeccabile, se
sente di
si vogliono godere tutti i vantaggi che questa fanta-
sfruttare la
stica esperienza può offrire.
luce del gior-
Il termine pianificazione è diventato ormai molto
no
familiare nella subacquea e non c’è occasione in cui
non se ne parli. Nella vita dell’uomo certe attività
sono talmente comuni e abitudinarie che quasi non
ci si fa caso ma, a pensarci bene, anche nella vita di
tutti i giorni tutto o quasi è comunque pianificato: il
lavoro, i viaggi, le attività casalinghe e quelle del
tempo libero.
L’immersione con ARA è considerata al giorno
d’oggi un’attività molto sicura ma non dimenti-
chiamoci che ciò deriva in gran parte dal fatto che
fin dall’inizio dei programmi formativi il subacqueo
è abituato a preparare un piano delle attività; ciò è
veramente necessario proprio perché si tratta di un
ambiente molto particolare e diverso, che potrebbe
rivelarsi pericoloso per chi fosse troppo azzardato,
incosciente o per chi non avesse ricevuto un’ade-
guata formazione.
Ogni operazione che fai quando pianifichi un’im-
mersione di giorno, quindi, deve essere a sua volta
eseguita per l’immersione notturna, prestando mag-
giore attenzione a quello che ora andremo a consi-
derare.
Cosa fai di solito quando programmi un’im-
mersione?
Insieme ad un compagno raccogli tutte le informa-
zioni necessarie per ottimizzare l’uscita: localizza-
zione e caratteristiche del sito, entrate e uscite da
terra o dalla barca, ancoraggi, profondità, condizio-
ni di visibilità e correnti, composizione del fondo
ecc.
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Pensi che queste condizioni potrebbero cam-
biare solo per il fatto che diventa buio?
Immagina se la sera, per arrivare a casa, dovessi per-
correre un piccolo sentiero o semplicemente una via
poco illuminata: le condizioni ambientali cam-
biano sicuramente dal giorno alla notte!
Naturalmente, se sei abituato a tornare a casa quan-
1
do fa buio, significa che certamente adotti le misure
necessarie per farlo ma è anche molto probabile che
tu conosca molto bene il posto in cui ti trovi.
Un’immersione notturna dovrebbe rispettare gli stes-
si principi: una buona conoscenza del sito e le
tecniche adatte per immergersi in sicurezza.
Di notte, la maggior parte delle volte, è preferibile
scegliere dei siti facilmente raggiungibili e poco
impegnativi.
Queste scelte sono suggerite, oltre che da evidenti Un pesce
misure di sicurezza (pensiamo ad un lungo tragitto grugnitore
via mare, che potrebbe essere complicato da avarie sorpreso
o cambiamenti delle condizioni ambientali) e di pra- mentre si fa
ticità (molti di noi il giorno devono recarsi presto al “ripulire”
lavoro), anche dal fatto che la vita marina segue abi- da un pesce
tudini molto particolari: durante la notte infatti, spes- pulitore
so anche in acqua molto bassa e a
pochi passi da riva, l’acqua brulica
letteralmente di vita ed è facile
rimanerne estasiati per la quantità
e la diversità di specie che si pos-
sono osservare. Eventuali località,
situate molto lontane dal punto di par-
tenza, dovrebbero essere prese in con-
siderazione solo se sono davvero par-
ticolarmente significative ed in ogni
modo affidandosi al supporto di Dive
Center qualificati, ben attrezzati e che
offrono un servizio di indiscussa qua-
lità.
Un sito d’immersione molto facile, alla
portata di tutti e che non si direbbe
mai che possa riservare grandi sorpre-
se, ti può invece garantire un’espe-
rienza emozionante e appagante se lo
frequenti di notte.
Un classico esempio sono le immersioni notturne
dalle spiagge, anche proprio quelle che di giorno
sono affollate da centinaia di bagnanti. Solo
immergendosi di notte si può veramente sco-
prire la vita che c’è sulla sabbia!
Per questo tipo d’immersioni notturne, potrebbe
essere sufficiente una precedente perlustrazione
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LUn gruppo
del sito, divertendosi praticando lo snorkeling
di subacquei
durante il giorno.
si prepara
Potresti così individuare il punto adatto per l’en-
all’immersio-
trata e l’uscita e dove piazzare delle luci di rife-
ne esplorati-
rimento a terra, osservare le caratteristiche del
va nelle
fondo ed i riferimenti naturali su cui poter fare affi-
acque di un
damento. Come abbiamo già ribadito, non si deve
lago. Il sito
assolutamente pensare che solo perché di giorno il
prescelto
luogo appare brullo, poco “vivo” e scarsamente
sarà succes-
caratteristico sia motivo di rinuncia e la zona sia
sivamente
scartata a priori; potrebbe invece rivelarsi molto pro-
meta di
babilmente sorprendente e inaspettatamente piace-
un’immer-
vole – provare per credere! – La perlustrazione
sione nottur-
diurna dovrebbe più che altro servire a stabilire le
na.
regole per una pianificazione che
tenga conto dei fattori di sicurezza e
di facile agibilità.
Non é raro, passando di sera sulle
strade che costeggiano le sponde
di molti laghi, trovare gruppetti di
subacquei indaffarati sulla riva men-
tre si accingono a preparare la loro
immersione notturna settimanale. Il
lago infatti rappresenta un
ambiente particolarmente inte-
ressante, specie nelle ore notturne,
quando molte specie di pesci si
avvicinano alla riva e si lasciano
osservare con facilità: lucci, bottatri-
ci, cavedani, carpe, tinche, pesci
persici, anguille e alborelle sono
solo pochi esempi di quanto sia
possibile scoprire e osservare in
una “immersione notturna lacu-
stre”.
Naturalmente anche in questo caso la pianificazione
dovrà essere molto accurata e nulla potrà essere
lasciato al caso.
In particolare occorre informarsi sulle condizioni ed
effettuare le prime esperienze avvalendosi della
guida esperta di Diveleader ed Istruttori ESA.
Un lago potrebbe avere caratteristiche particolari
relative al profilo del fondo ed alla visibilità. Spesso
a pochi “passi” dalla riva le sponde spofondano
verso quote piuttosto impegnative e sconsigliate per
l’immersione notturna. La visibilità potrebbe essere
pessima o ottimale anche nello stesso luogo sempli-
cemente in virtù delle condizioni ambientali esterne.
Le acque di alcuni laghi possono essere piuttosto
fredde e richiedere l’impiego di una muta stagna, in
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questo caso é fondamentale ricevere la formazione
adeguata frequentando il corso ESA Dry Diver e
fare parecchia esperienza durante le immersioni
fatte di giorno ed a profondità minime.
Ovviamente questo suggerimento vale anche per
coloro che desiderano immergersi di notte durante
la stagione fredda o in luoghi in cui anche l’acqua
del mare é piuttosto fredda.
1
Fra i vari vantaggi derivanti dall’uso di una muta sta-
L’uso di una
gna possiamo mettere al primo posto il fatto che
muta stagna
dopo l’immersione non sarà necessario esporsi ai
migliora il
fattori ambientali per togliere la muta umida e indos-
confort del
sare gli abiti asciutti. Infatti sarà sufficiente toglie-
subacqueo
re la muta stagna e indossare giacca a vento,
nelle fasi pre
cappellino e un paio di scarpe per ripristinare in
e post-
pochi minuti una condizione termi-
immersione
ca ottimale.
Se vuoi immergerti in un sito rag-
giungibile solo con la barca, o con
un tragitto in superficie, è meglio se
prevedi almeno un’immersione di
perlustrazione condotta di giorno.
Per la verità questa accortezza é
bene che sia applicata ad ogni
immersione notturna, indipendente-
mente dal grado di difficoltà che essa
possa rappresentare.
Questo ti permetterà di avere un
quadro più completo del sito,
anche se spesso una sola immersio-
ne non è sufficiente.
La situazione ideale, quando è pos-
sibile, consiste nello sfruttare un’im-
mersione guidata possibilmente
affidandosi alla guida dei profes-
sionisti di un ESA Scuba Point.
Oltre al fatto che in immersione
avrai una guida qualificata che ti
proporrà un itinerario già stabilito e
sicuro, avrai anche l’occasione di
seguire un briefing pre immersione:
questo è un ottimo sistema per
raccogliere molte informazioni
che ti saranno utili in seguito,
soprattutto quando deciderai di reimmergerti auto-
nomamente con un altro subacqueo.
Un’ottima soluzione (e un valido suggerimento)
consiste nel partecipare ad un’immersione notturna
guidata che, oltre ai vantaggi già citati, ti permetterà
con una piccola spesa aggiuntiva, di avere la tua
dotazione di attrezzatura specialistica: i sistemi di
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illuminazione, di cui parleremo fra poco.
Se possiedi una tua barca e desideri sfruttarla anche
per le immersioni notturne, è buona regola, per
prima cosa, informarsi sulle leggi e le regola-
mentazioni locali.
Non dobbiamo mai dimenticare che le leggi variano
da una zona all’altra e che in certe parti del mondo
la navigazione notturna potrebbe non essere con-
Le luci della sentita oppure potrebbero essere richiesti parti-
costa posso- colari procedure e l’uso di sistemi di segnala-
no essere un zione codificati che indicano la presenza dei sub-
valido ausi- acquei in immersione.
lio per la Considera inoltre che, in alcuni luoghi, l’immersione
navigazione notturna potrebbe essere addirittura vietata.
notturna Per navigare di notte con sicurezza occorre certa-
mente una buona esperienza, oltre che la completa
dotazione di bordo (integrata da abiti di ricambio
asciutti, scorte d’acqua e di cibo e termos di bevan-
de calde).
Infatti, oltre ad essere muniti delle luci di via neces-
sarie, è importantissimo saper riconoscere le
luci degli altri e sicuramente conoscere ed aver
navigato nella zona, fino a saper scartare con un
buon margine ostacoli affioranti o di poco sommer-
si…o anche completamente evidenti.
Il buon senso in questo caso deve prevalere
(come sempre del resto), anche perché in alcuni
casi le leggi non ritengono obbligatorio il consegui-
mento della patente nautica per condurre imbarca-
zioni motorizzate con propulsori inferiori ad una
determinata potenza. Questo significa che il condu-
cente potrebbe essere al comando anche senza aver
frequentato un numero minimo di lezioni generiche
sulla navigazione, diurna o notturna.
Altre considerazioni
Un’attenzione particolare, durante la
programmazione di una notturna,
deve riguardare l’assistenza fuori
dall’acqua e l’attrezzatura che di
solito usi per l’immersione.
Se per una facile immersione diurna
come quella da una spiaggia potreb-
be essere sufficiente disporre, oltre
al compagno, di un pallone segna-
sub e di una minima assistenza fuori
dall’acqua, di notte è fortemente
consigliabile che qualcuno assi-
sta ogni fase dell’immersione, soprattutto quelle
che riguardano l’entrata e l’uscita dall’acqua, riser-
vandosi il compito di sorveglianza esterna durante
l’immersione. L’assistenza esterna serve anche a pre-
venire che la postazione sia violata da estranei poco
propensi al rispetto della privacy altrui; non è pia-
cevole uscire dall’acqua e constatare che lam-
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pade e vestiti sono spariti nel buio della notte
Minitest per mano di qualche ladruncolo. Se il luogo lo con-
sente, e specialmente se fuori fa freddo, un assi-
stente potrebbe aspettare comodamente in auto,
1) Ogni operazione che fai con i fari rivolti in modo da illuminare corretta-
quando pianifichi un’im- mente ed al momento opportuno il punto di
mersione di giorno: entrata e di uscita per facilitare le operazioni dei
a) dovrebbe essere più subacquei.
accurata per un’immer- Per le immersioni particolari, come nel caso delle
sione notturna profonde e delle notturne, è sempre consigliabile
b) dovrebbe essere meno usare attrezzatura collaudata, evitando di provare
accurata per un’immer- elementi nuovi dell’equipaggiamento, pena la
sione notturna forzata rinuncia o l’interruzione dell’immersione
c) dovrebbe rispecchiare qualora un qualsiasi difetto ne provocasse un guasto.
anche tutti gli aspetti di Questo vale naturalmente anche per i sistemi d’illu-
una notturna minazione, che devono essere provati e “testati “
prima dell’immersione notturna.
2) Ai fini di una nottur- Il fatto di usare nelle immersioni notturne attrezza-
na, un semplice fondale di tura già utilizzata in quelle diurne é utile per
sabbia, entrando da una migliorare il proprio senso di sicurezza e
spiaggia può essere: garantire il massimo relax durante l’esplorazione
a) ideale per questioni subacquea.
logistiche Fra poco parleremo proprio degli accorgimenti da
b) ideale per l’osservazio- riservare ai sistemi d’illuminazione, che sott’acqua di
ne di numerosissime spe- notte, sono tra gli strumenti più importanti ai
cie fini dell’orientamento.
c) sia a che b Molti potrebbero pensare che di notte sott’acqua
faccia freddo, ma questo non è sempre vero.
4) L’assistenza fuori dal- Naturalmente, se la stagione è rigida e l’acqua è
l’acqua è importante per fredda, dovrai pensare che di notte le cose non
ogni immersione ma per siano tanto diverse.
una notturna dovrebbe In ogni modo la differenza di temperatura tra fuori
essere: e dentro l’acqua può essere ridotta rispetto al gior-
a) Solamente pianificata no, quindi l’impatto con l’acqua potrebbe essere un
b) pianificata come ele- po’ attenuato.
mento marginale La capacità che ha l’acqua di trattenere il calore
c) pianificata e messa in accumulato durante il giorno, specialmente quando
atto d’estate fa molto caldo, permette di sfruttare il
“serbatoio termico” proprio la notte, quando
Risposte: 1a– 2 c – 3c l’acqua rimane piacevolmente calda.
Una cosa importante da tenere a mente è che duran-
te le fasi di vestizione e svestizione (soprattutto que-
st’ultima, che avviene quando si é bagnati) si
potrebbe rimanere esposti a sbalzi termici dati dalla
temperatura e dalla brezza notturna.
In questo caso è conveniente, se possibile, cambiar-
si al riparo e muniti di asciugamani e vestiti asciutti.
Durante la pianificazione é utile valutare il fatto di
portare con se abiti e asciugamani asciutti, una
giacca a vento e un copricapo, oltre che prevede-
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re un luogo poco distante dal punto di uscita, che
offra protezione dagli agenti atmosferici e che sia Esistono
abbastanza illuminato e facilmente accessibile ove
1
svariati
“cambiarsi d’abito”. modelli di
sistemi di
Attrezzatura illumina-
Immergersi di notte non solo rivela importanti cam- zione,
biamenti nell’ambiente ma offre l’opportunità di l’Istruttore
provare attrezzatura specifica. ti aiuterà a
Infatti durante l’immersione notturna userai l’attrez- identificare
zatura standard come per le altre immersioni, alla quelli più
quale sarà necessario aggiungere i sistemi di illu- adatti alle
minazione, composti dalle luci portatili e dalle tue esigen-
luci fisse di riferimento. ze
Questa parte del capitolo è per te di
grande importanza sia perché i
sistemi d’illuminazione sono alla
base delle immersioni notturne e
quindi è necessario conoscerli, usar-
li e manutenderli correttamente, sia
perché troverai anche molte infor-
mazioni utili ad un eventuale acqui-
sto: la scelta in questo campo è dav-
vero vasta!
In ogni modo, se ancora non avessi
acquistato alcun sistema di illumina-
zione, non preoccuparti: prima del-
l’immersione il Diveleader o
l’Istruttore penseranno a darti in
dotazione una torcia principale, una
torcia di riserva ed eventualmente
un segnalatore individuale.
Le luci portatili sono le torce sub-
acquee ed i segnalatori individua-
li.
Le prime si distinguono fra la torcia
principale e quella di riserva (si
possono anche chiamare lampade o
illuminatori); tra le due potrebbero
anche non sussistere differenze
nelle caratteristiche, infatti esse
potrebbero essere due torce uguali
anche se è preferibile, per ragioni di
costi, di spazio e peso, che la prima sia più gran-
de e più potente rispetto alla seconda, che potrà
essere più piccola per ragioni di ingombro e
idrodinamicità. Infatti é consigliabile tenere la tor-
cia di riserva spenta e riposta ordinatamente in una
tasca di facile accesso o agganciata al GAV, avendo
cura di sitemarla in modo che non penzoli
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eccessivamente strisciando sul fondo e che non
diventi possibile causa di aggrovigliamento. Per pre-
venire che si scarichino le batterie conviene usare
una torcia di riserva munita di sicura che ne impe-
disca l’accensione accidentale.
Le torce subacquee sono accessori dell’equipag-
giamento in continua evoluzione progettistica,
continuamente vengono immessi nuovi modelli sul
mercato utili a garantire prestazioni sempre più otti-
mizzate, soprattutto per quanto riguarda la resa in
termini di illuminazione e autonomia (quest’ultima,
Illuminatore certe volte può essere un vero incubo che lascia con
provvisto di un palmo di naso, o meglio di luce, anche il subac-
selettore per queo più scrupoloso). Ricorda che l’uso di una tor-
il controllo cia subacquea di buona qualità, sottoposta a
della poten- cura e manutenzione adeguate, unito al fatto di
za che preve- portare sempre una sorgente luminosa di rispetto ed
de anche la alla buona abitudine di immergersi sempre in com-
modalità la pagnia, può prevenire efficacemente la possibilità di
modalità rimanere al buio.
“SOS”. Le caratteristiche di una moderna torcia subac-
quea riguardano differenti aspetti, tutti di gran-
de importanza. La parabola è una superficie con-
cava verniciata a specchio al centro del quale sta
la lampadina e, a seconda della sua curvatura,
può garantire un fascio di luce che risponda a esi-
genze diverse; infatti esistono parabole che illu-
minano in profondità con un fascio non troppo
ampio per evitare che la luce si disperda nel rag-
gio di pochi metri e illuminatori che rischiarano
bene una zona più ampia ma poco profonda.
Generalmente, le prime sono più utili all’e-
splorazione, le seconde sono più usate dai
fotografi e dai video operatori subacquei. Lo
studio di parabole e lampadine, che rappresenta-
no i passi fondamentali nella progettazione di una
lampada subacquea, oggi garantisce anche a torce
di modeste dimensioni e potenza, un’ottima resa
del fascio luminoso, non paragonabile con i siste-
mi di illuminazione che venivano prodotti fino a
non molti anni fa. Oggigiorno, in caso di spegni-
mento della torcia principale, anche una mini-
torcia tascabile può servire egregiamente per
tornare verso il punto di uscita.
La potenza di una torcia è variabile e può superare
anche i 100 watt, una potenza che può essere esa-
gerata e che alle volte può essere usata in modo
dannoso alla vita marina (vedremo meglio questo
aspetto nel Capitolo Due). Molti modelli in com-
mercio hanno il vantaggio di avere un control-
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lo della potenza che avviene attraverso un seletto-
re d’intensità il quale garantisce un uso ottimale e un
risparmio sul consumo delle batterie; altri modelli
hanno lampadine intercambiabili di diversa potenza
(in questo caso occorre sceglierle e cambiarle prima
dell’immersione).
Anche le torce subacquee, come molti strumenti
1
elettronici di uso comune, possono essere dotate di
batterie ricaricabili e molti modelli ormai hanno in Faretto
dotazione un proprio pacco batterie ricaricabili. potente e
In caso si volessero acquistare a parte delle batterie compatto,
ricaricabili per inserirle nella propria torcia tradizio- dotato di
nale a batterie usa e getta, è assolutamente consi- impugnatu-
gliabile acquistare un pacco batterie stabilizzato e ra “a lanter-
idoneo al modello di torcia interessa- na”
to, comunque è importantissimo
seguire le indicazioni della poten-
za, controllando che siano compa-
tibili per voltaggio e amperaggio
ma è ancora più importante evitare il
“fai da te”, che potrebbe addirittura
essere pericoloso, come vedremo
meglio parlando della manutenzione e
ricariche. Se non si hanno sufficienti
informazioni riguardo questi parame-
tri, è meglio portare la lampada presso
ESA Point o un negozio di rivendita di
materiali elettronici e lasciare che un
tecnico fornisca i giusti consigli.
Pur avendo un costo iniziale abbastan-
za alto, l’uso delle batterie ricarica-
bili, garantisce in poco tempo un
abbattimento della spesa e una
garanzia di funzionamento per moltis-
sime immersioni.
Le torce subacquee sono come belle automobili, più
sono accessoriate, più sono costose; le caratteristi-
che che abbiamo visto fino a questo punto possono
far lievitare il prezzo di acquisto anche di un bel po’
e in certi casi si fatica a credere che una lampada,
pur se subacquea, possa costare tanto!
Indiscutibilmente però, la tecnologia si paga, soprat-
tutto gli studi che sono alla base di ogni progetto; le
moderne torce subacquee, infatti, sono il frutto
d’importanti ricerche, dettate più che altro da una
grandissima richiesta da parte dei subacquei stessi,
che vogliono luci sempre più potenti e soprattutto
garantite da una sempre maggiore autonomia. Il
problema, in questo caso, è legato in buona parte
agli indispensabili e voluminosi pacchi batteria, che
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sono alla base della lunga durata di un fascio lumi-
noso potente e stabile.
Alcuni modelli di torce hanno il pacco batteria
separato, che si può fissare in cintura, mentre il
corpo illuminante, costituito solamente dalla para-
bola e da una impugnatura si tiene comodamente in
Illuminatore mano. In questo caso però il consiglio è di valutare
subacqueo attentamente tutti i parametri e considerare al
con accumu- momento dell’acquisto, oltre al costo, anche l’ergo-
latori sepa- nomia, che è alla base della praticità e di una buona
rati e lamba- convivenza con l’oggetto in questione (è possibile
dina di tipo acquistare un oggetto valido che possa funzionare
aereonautico egregiamente per tutta l’immersione pur non essen-
do mostruosamente complicato da cavi, agganci vari
e potenze accecanti).
L’ergonomia riguarda tutti gli aspetti
pratici di un oggetto in riferimento alle
persone che lo useranno, quindi in
questo caso vanno considerati il
peso e l’ingombro, l’impugnatura e
la posizione dell’interruttore che
dovrebbe permettere facilmente di
poter accendere e spegnere la torcia
senza troppe acrobazie.
Le torce subacquee quindi, dovrebbe-
ro raggiungere un buon compromesso
tra ergonomia, potenza e durata di
esercizio.
Le torce subacquee sono general-
mente realizzate con un corpo in
metallo o plastica: il primo è un
materiale di solito usato per le torce
abbastanza potenti e che durante l’uso
scaldano molto, mentre un corpo in
plastica in una torcia potente spesso
può dare luogo a scioglimento di alcu-
ne parti più sottili per surriscaldamento.
Una torcia di riserva, piccola e poco
riscaldante potrà essere in plastica, un
materiale utilissimo che si usa davvero
in tutti i campi.
Solo per citare altri esempi di accesso-
ri delle torce subacquee, ci sono quel-
le dotate di: avvisatore luminoso o digitale del-
l’autonomia, sistema di ottimizzazione della
ricarica, interruttori magnetici che riducono le
possibilità di allagamento. Chissà però cosa riserve-
rà il futuro, sicuramente assisteremo a continue
innovazioni tecnologiche, che forse oggi neanche
immaginiamo. Vedremo comunque altre importanti
18
caratteristiche delle torce fra poco, quando parlere-
mo della manutenzione.
Il segnalatore individuale può essere una luce
chimica (cyalume) o una piccola luce a batteria,
disponibile in diversi colori, che serve a individuare
la tua posizione e quella del tuo compagno.
Il segnalatore dovrebbe essere galleggiante e andrà
1
fissato con una cimetta al subacqueo in modo che la
sua piccola luce fissa (o intermittente, a seconda dei Vite di fissag-
casi) possa essere vista per 360 gradi. Di solito un gio dell’eroga-
buon punto di fissaggio è la rubinetteria, che in tore dotata di
immersione rimane un punto sufficientemente alto segnalatore
(un semplice nodo con una piccola cima eviterà di luminoso
graffiare il lucente metallo del primo stadio). individuale
Il vantaggio del segnalatore a batteria è rappresen-
tato dal fatto che non devi usare ogni volta una luce
chimica, che ha una durata limitata e che, per quan-
to non sia inquinante, è pur sempre un rifiuto da
gettare.
Segui attentamente il briefing perché riceverai
informazioni importanti sull’uso delle torce; se
comunque sei interessato all’acquisto di torce sub-
acquee, puoi anche chiedere consiglio allo Staff
dell’ESA Point presso cui stai seguendo il tuo corso.
Le luci fisse di riferimento subacquee di solito
sono luci stroboscopiche che emettono scatti di
luce bianchissima e potente, visibile a grande
distanza. Fissando un paio di queste luci a pochi
metri di profondità rivolte verso il fondo (alla cima
dell’ancora o alla sbarra della sosta di sicurezza),
sarà agevole controllare in ogni momento la posi-
zione della barca. Se i gruppi di subacquei saranno
numerosi, la guida potrebbe usare una di queste luci
come segnalatore individuale per differenziarsi e
rendersi visibile a tutti i componenti del gruppo.
Le luci fisse di riferimento a terra possono essere
qualsiasi sorgente luminosa non subacquea, come
lampade a batteria con lampadina, al neon o a gas.
Se decidi di entrare da terra per un’immersione not-
turna potresti sistemare due luci di questo tipo in
modo che dal punto di entrata esse siano allineate.
Una volta in superficie troverai più facilmente
il punto esatto di uscita nuotando parallela-
mente alla riva e riallineando le due luci a terra.
Manutenzione e ricariche
Una particolare cura prima e dopo l’immersione và
dedicata, oltre al normale equipaggiamento, anche
ai sistemi d’illuminazione.
Sia che si tratti di batterie usa e getta sia di batterie
19
ricaricabili, è sempre presente in ogni lampada un
accesso al suo interno. L’oblò è svitabile per inseri-
re le batterie o cambiare la lampadina e può essere
presente anche un’apertura per la presa di ricarica.
Devi essere certo che ogni operazione di manu-
tenzione avvenga in ambiente asciutto, anche se
sei appena uscito dall’acqua, accertati di sciacquare
e asciugare la torcia prima di accedere al suo inter-
no.
Minitest Prima di tuffarti in acqua assicurati che le bat-
terie siano cariche e che la torcia sia ben chiu-
sa. Alcune torce devono essere completamente
1)I sistemi d’illuminazio- aperte per inserire le batterie mentre altre hanno un
ne subacquea compren- semplice tappino che protegge la presa di ricarica.
dono: In un caso e nell’altro saranno presenti degli o-ring
a) Le luci portatili per la tenuta stagna. Controlla semplicemente che
b) Le luci fisse di riferi- siano puliti, lubrificati secondo le indicazioni della
mento casa costruttrice e inseriti correttamente nella loro
c) Sia a che b sono esatte sede. Prima di entrare in acqua controlla che tutte le
luci funzionino. E’ meglio non usare, se non al
2) Se una batteria ricari- minimo, una torcia subacquea fuori dall’acqua,
cabile di una torcia sub- sopratutto quelle molto potenti, in quanto emettono
acquea fosse in corto cir- un gran calore che potrebbe sia bruciare la lampa-
cuito potrebbe essere dina sia fondere alcune parti delicate o modificare la
pericolosa per: struttura del corpo causando possibili vie d’acqua.
a) alto voltaggio e scosse Come per il resto dell’attrezzatura, anche tutti i
potenti sistemi d’illuminazione subacquei devono essere
b) formazione di idroge- risciacquati in acqua dolce dopo l’immersione.
no ed esplosione Se già usi batterie ricaricabili, probabilmente sarai
c) formazione di azoto esperto nel saperle trattare, altrimenti eccoti qualche
ed implosione importante consiglio. Di solito le informazioni di chi
tratta questi accessori indicano che non è presente
3) Una corretta manu- nessun “effetto memoria”. Questo però è vero solo
tenzione prevede che i per certi tipi di batterie e comunque, se non altri-
sistemi d’illuminazione menti specificato, generalmente è buona norma
siano risciacquati: scaricare completamente la torcia prima di
a) in acqua dolce dopo rimetterla in carica. Potresti approfittare del
aver aperto gli oblò risciacquo e lasciare la torcia accesa dentro un reci-
b) in acqua dolce dopo piente fino a che sia scarica. Infine assicurati di aver-
ogni immersione la asciugata bene prima di aprire il tappo o l’oblò
c) in acqua salata tenen- anteriore per ricaricarla
do chiusi gli oblò Ricorda che se ti rechi all’estero è meglio che ti
informi sul voltaggio in uso. Eventualmente, procu-
rati un trasformatore universale (in genere si tro-
vano in tutti i più importanti aeroporti).
Risposte: 1c 2b - 3b Lasciamo per ultima un’importante informazione
che riguarda le caratteristiche degli accumulatori
ricaricabili e che dev’essere assolutamente menzio-
nata se si ha a che fare con strumenti di questo tipo.
All’interno della torcia, forse ti sarà capitato di
20
vederli, sono presenti dei piccoli sassolini di mate-
riale non ben identificabile, potrebbe sembrare pla-
stica, racchiusi in alloggiamenti chiusi da una retina,
che in realtà sono cristalli di un materiale chia-
mato “palladio”. L’esigenza di avere questi compo-
nenti all’interno della torcia, che bisogna ben guar-
darsi dall’asportarli, è legata all’effetto che gli accu-
1
mulatori ricaricabili possono provocare in condizio-
ni critiche, cioè se non funzionano correttamente, se
non sono stabilizzati o se si crea un corto circuito
interno.
Infatti, in ognuno di questi casi, cioè quando l’accu-
mulatore (soprattutto se al NiCad) lavora male o
quando è “in corto”, si può formare un idrogeno.
Anche gli accumulatori che usiamo comunemente
fuori dall’acqua per radio, rasoi ed altre apparec-
chiature, possono formare idrogeno, un gas alta-
mente infiammabile e che può provocare esplosioni.
Quando si forma, il gas viene rilasciato dal polo
positivo dell’accumulatore che funge da vera e
propria valvola di rilascio. In condizioni normali la
poca quantità di gas viene rilasciata nell’ambiente
esterno senza conseguenze pericolose.
Il problema, semmai, è quando il gas viene formato
e rilasciato all’interno di un compartimento stagno e
contenuto come quello rappresentato da una torcia
subacquea, dove inoltre ci sono fenomeni elettrici in
atto che potrebbero scatenare una reazione infiam-
mabile ed esplosiva.
A cosa servono dunque i sassolini di palladio?
Prova a immaginare questo materiale come una
sorta di fittissima spugna, talmente fitta che sia in
grado di catturare e fissare l’idrogeno che si è for-
mato, insieme all’ossigeno presente dell’aria e for-
mare cosi… “acqua” (Idrogeno: H2 + Ossigeno: O
uguale Acqua: H2O). La quantità di liquido che si
forma non sarà tantissima, dunque, se ti capitasse di
osservare umidità all’interno della torcia potresti
pensare a due problemi: o la torcia si è parzialmen-
te allagata o i sali di palladio hanno formato acqua
avendo rilevato idrogeno all’interno della torcia. In
ambedue i casi è utile assicurarsi della tenuta delle
guarnizioni e del buon funzionamento dei pacchi
batteria rivolgendoti a personale esperto e qualifica-
to. Ora avrai capito perché è importante non affi-
darsi al “fai da te” anche in situazioni che apparen-
temente possono sembrare di banale risoluzione: la
subacquea ricreativa basa infatti il suo successo
proprio sul fatto che tutto sia codificato ai fini della
maggiore sicurezza possibile.
21
Complimenti!
Sicuramente questo primo capitolo
ti avrà fornito moltissime informa-
zioni importanti e avrai capito che
trattare gli argomenti in questione
era importante prima di immer-
gerti per la prima volta di notte.
Ora sicuramente potresti gia
affrontare la tua prima notturna
con più cognizione di causa; se
per caso avessi già fatto questa
espe-
rienza
avrai a que-
sto punto
ancor di più
apprezzato i nume-
rosi e utilissimi consi-
gli letti nelle pagine
precedenti. Avrai sicura-
mente capito che un’accurata pianifi-
cazione e una buona conoscenza
delle attrezzature ti permetteranno di
godere di fantastiche avventure man-
tenendo sempre il massimo della
sicurezza. Ricorda che se ancora non
avessi risposto ai minitest che hai tro-
vato strada facendo, è meglio se te
ne occupi prima di passare al secon-
do capitolo. Essi, insieme al prossi-
mo test “Cosa hai imparato?” favori-
ranno una migliore memorizzazione
degli argomenti trattati e ti serviran-
no anche come strumento di verifica
personale. Altresì, se qualcosa non
fosse chiaro o certe domande e/o
risposte ti avessero lasciato qualche dub-
bio, non preoccuparti: rivedrai insieme
all’Istruttore i quiz e i relativi argomenti e
ogni dubbio sarà chiarito.
22
Cosa hai
imparato? 1
Lo scopo di questo esercizio è quello di ripassare le
informazioni più importanti della relativa Unità
Teorica, innanzitutto per migliorare la tua forma-
zione, ma anche per arrivare più preparato al pros-
simo appuntamento con il tuo Istruttore. Rispondi
alle domande scegliendo la risposta esatta tra quelle
indicate, specificando se l’informazione è vera o
falsa oppure scrivendo la risposta nell’apposito spa-
zio. Consegna al tuo Istruttore questa scheda, se tro-
verà delle imprecisioni ti darà le spiegazioni neces-
sarie. Buon lavoro!
Firma_________________________data__________
24
Capitolo Due
Cosa Imparerai
Dopo aver letto nel primo capitolo le importanti
informazioni su ciò che va accuratamente analiz-
zato e messo a punto prima delle attività in acqua,
probabilmente non vedrai l’ora di provare in prima
persona l’esperienza di immergerti di notte. In que-
sto secondo capitolo analizzeremo passo per passo le
principali fasi pratiche di un’immersione notturna,
partendo dai momenti immediatamente precedenti
l’immersione fino alla risalita e all’uscita dall’ac-
2
qua. Attraverso un semplice esercizio di visualizza-
zione, scoprirai gli efficaci metodi usati dagli
sportivi per aumentare le proprie performan-
ce; in questo modo ottimizzerai la tua
concentrazione fino ai massimi livelli sia
durante le fasi precedenti l’entrata in
acqua sia durante l’immersione vera e
propria. Dal momento che di notte cambia-
no sopratutto i riferimenti subacquei, potrai
quindi imparare le principali tecniche racco-
mandate per divertirti senza correre il rischio di
perdere l’orientamento. Infine, potrai scoprire
quali sono le principali forme di vita che più facil-
mente ti capiterà di vedere sott’acqua di notte. Visto
il cambiamento delle principali abitudini di vita che
la varie specie di animali praticano dal giorno alla
notte, sicuramente non mancheranno piacevoli sor-
prese ed insoliti incontri che di giorno più difficil-
mente potresti fare.
La vita di notte
A differenza di altre immersioni, in cui l’aspetto
naturalistico potrebbe anche non essere l’argomen-
to di principale interesse, in notturna non è possibi-
le rimanere impassibili a tale straordinario spettaco-
lo di vita.
Ma cosa succede sott’acqua di notte che gli
appassionati decantano con tanta meraviglia?
In realtà il subacqueo è come lo spettatore in prima
34
fila di una bellissima rappresentazione teatrale che
sta avvenendo mentre egli fluttua leggero e incanta-
to. Parafrasando, è come se una volta immersi sot-
t’acqua si accendessero le luci della ribalta e sotto ai
riflettori ci fossero dei buffi attori che rappresentano
il loro spettacolo: essi sono i pesci scintillanti come
sciabole e gli altri innumerevoli organismi dalle
forme più svariate che popolano i fondali, che vivo-
no regole in apparenza spietate ma assolutamente
naturali.
Nel regno animale è cosa comune che molte
attività predatorie avvengano di notte e così suc-
cede sott’acqua, quando al calare delle tenebre
anche i luoghi più desolati si animano di frenetiche
attività.
2
Al contrario di una savana, in cui sarebbe estrema-
mente rischioso avventurarvisi per osservare gli ani- questo
mali in libertà, sott’acqua di notte non è affatto dif- gamberetto
ficile osservare scene indimenticabili che si scolpi- é stato foto-
ranno nella memoria per molto tempo. Non si trat- grafato di
ta di misteriosi ed enormi animali che quando fa notte nelle
buio risalgono da profondità abissali per cacciare o acque delle
curiosare alle più basse profondità e non si corrono Filippine
più rischi di quanto non
avvenga di giorno: ciò
significa che, dopo la
relativa preparazione,
qualsiasi subacqueo
potrà immergersi per
splendide ed indimenti-
cabili notturne. Nella
maggioranza dei casi
potrai osservare orga-
nismi che di giorno
stanno rintanati men-
tre la notte escono allo
scoperto per cacciare, o
altri che semplicemente
non vedi perché di gior-
no passano completa-
mente inosservati o più
spesso ignorati. Anche
per questo, da un punto
di vista ecologico, l’immersione notturna è estre-
mamente formativa e aiuta a valorizzare meglio
le immersioni che si fanno di giorno. In nottur-
na la delimitazione del campo visivo offerto dai fasci
luminosi delle torce mette in risalto tutto ciò che si
trova al loro interno, comprese appunto le attività di
animali piccolissimi o di altri che sono più appari-
35
scenti che di giorno.
Le sorprese più belle le avrai quasi sicuramente
in acqua bassa, anche in soli pochi metri. La sab-
bia, che spesso si trova sott’acqua come proseguo
subacqueo di spiagge (che offrono spesso un age-
Di notte, vole ingresso in acqua) è un ambiente favoloso
alla luce per questo tipo di immersioni. In condizioni nor-
della tor- mali, specie quando in immersione si è impegnati in
cia, la pol- un tragitto da percorrere, ci sono molte forme di vita
pessa appa- che, pur essendo in attività, possono passare inos-
re rossa a servate, ma se ti fermerai in assetto neutro in modo
pois bian- da non sollevare sedimento o ti appoggerai delica-
chi tamente sul fondo guardando attentamente lungo il
fascio di luce della torcia, scoprirai centinaia di orga-
nismi che danno vita a scenari da film.
Sogliole e rombi si spostano radenti
al fondo roteando da una parte all’al-
tra i loro occhi globosi e alternando
guizzi e scarti laterali velocissimi che
gli permettono di insabbiarsi senza più
riuscire a localizzare la loro posizione
e lasciando gli spettatori con un palmo
di naso. Con un po’ di fortuna si
potranno incontrare anche affusolati
calamari in gruppetti o individui sin-
goli che, incuriositi dalle luci, arrive-
ranno quasi a toccarti e a seguirti men-
tre ti sposti, fino a sparire con velocità
incredibile nel buio della notte lascian-
do soltanto uno sbuffo di inchiostro
nero a mezz’acqua. I calamari, come
molti altri animali marini, sono dotati
di occhi esageratamente grandi rispet-
to al loro corpo, che gli permettono di
scendere indifferentemente anche a profondità abis-
sali laddove il buio è perenne. Un altro esempio è
dato dalle seppie che si possono avvistare facil-
mente in prossimità del fondo, sia sabbioso sia roc-
cioso, più facilmente in singoli individui. Quando
capita un incontro con una seppia é meglio fer-
marsi, appoggiarsi al fondo se questi lo permette o
rimanere in assetto neutro riducendo al minimo i
movimenti per godersi senza fretta questo animale,
tra i più affascinanti del mondo subacqueo. La sep-
pia, come calamaro e polpo, si muove con un
sistema di propulsione a idrogetto che gli per-
mette scatti velocissimi ma è altresì capace di rima-
nere immobile a mezz’acqua, grazie ad una sottile
pinna che le circonda il corpo e le permette la
necessaria stabilità. Famosi per il loro mimetismo,
36
polpo, seppia e calamaro, sono capaci di assumere
il colore dell’ambiente circostante e potendoli avvi-
cinare anche fino a pochi centimetri lo spettacolo
sarà garantito: specialmente di notte si potranno
osservare fosforescenze e bagliori colorati da
una parte all’altra del corpo.
Durante la perlustrazione, puntando ogni tanto la
torcia un po’ verso l’alto, potrai scorgere a mezz’ac-
qua, oltre a infinite particelle sospese, anche moltis-
simi piccoli pesci argentati che dormono immobili:
probabilmente acciughe, sardine, sugarelli ecc.
I crostacei, nelle loro molte specie, sono molto
attivi di notte: certi ambienti brulicano letteralmen-
te di gamberetti e piccoli granchi intenti nelle loro
frenetiche attività. Chi si immerge in mare sicura-
2
mente conoscerà tra questi, almeno di fama, il
paguro. Questo simpatico crostaceo è un instanca- Un paguro
bile camminatore che per il suo portamento assomi- fotografato
glia ad un facchino di voluminosi bagagli che non si durante
sa mai dove voglia andare, anche se dalla sua seria una “scor-
espressione sembra che abbia le idee molto chiare, ribanda”
tant’è che non si ferma davanti a niente. Sarà diver- notturna
tente contare quanti esemplari si riusciranno a
vedere in una sola notturna, spesso
decine, e insieme quante attinie il
paguro riesce a caricarsi sulla groppa e
portarsi in giro. La sua sicurezza in
fondo deriva da questo, infatti, come
saprai, le attinie, che possono assomi-
gliare ad arborescenze vegetali, sono
in realtà dei veri animali i cui tentaco-
li urticanti sono temuti dagli altri ani-
mali tranne che proprio dal paguro,
con il quale si instaura un rapporto di
simbiosi reciproca – il paguro è pro-
tetto dagli altri predatori mentre l’atti-
nia è portata a spasso per il fondo e
può “raccogliere” maggiori quantità di
cibo in sospensione rispetto a se rima-
nesse ferma come da sua natura -.
Una diversa e particolare specie di
attinia comune in Mediterraneo, in
Mar Rosso ed anche ai Carabi, è l’a-
licia (per esempio: Alicia mirabilis). Se sarai fortu-
nato, ma esclusivamente in notturna, potrai osserva-
re questo affascinante e strano animale in tutto il
suo splendore sia in ambiente sabbioso sia su roc-
cia e posidonia. In realtà l’alicia mirabilis si potreb-
be vedere anche di giorno ma in condizioni com-
pletamente diverse: infatti essa sarà completamente
37
raccolta e appallottolata come un tubero e di solito
passa completamente inosservata. Al calare del
buio, come per magia, l’alicia si espande in
un’alta colonna semitrasparente puntellata di
molte protuberanze simili a gemme culminando in
alto con un lunghissimo ciuffo di sottilissimi tenta-
coli molto urticanti, che possono non essere visti da
chi passa li accanto. Se in qualche tua futura immer-
Alicia sione notturna sarai fortunato da poterla trovare,
mirabilis mantieniti alla giusta distanza in modo da essere
fotografata sicuro di non toccarla neanche per sbaglio. Noterai
di giorno che l’alicia mirabilis, illuminandola, reagirà alla luce
chiudendosi progressivamente come fa di giorno.
Quindi sarà meglio se la osservi per qualche secon-
do e poi cambi direzione in modo
da disturbarla il meno possibile.
Potresti comunque tornare diverse
volte a guardarla perché si tratta di
un animale bentonico, cioé che vive
rimanendo aderente al fondo.
A questo proposito è bene sottoli-
neare che certi nostri atteggia-
menti in immersione, potrebbe-
ro disturbare o modificare le
abitudini di vita di diverse specie
animali.
L’esempio dell’Alicia serve per chia-
rire che probabilmente una fonte
luminosa quale una torcia subac-
quea vada usata con criterio.
Sicuramente si possono adottare tec-
niche quali:
- regolare la potenza della torcia in
modo che possa garantire una
buona illuminazione senza necessariamente abba-
gliare
- non puntare da molto vicino il fascio luminoso su
nessun animale, compresi quelli che apparentemen-
te non ne sembrano infastiditi
- illuminare un organismo solo per il tempo neces-
sario all’osservazione o alla necessità di fotografarlo
o riprenderlo con una videocamera.
2
“versione
cedente. Oltre che servire allo scopo di individuare notturna”
meglio dei possibili riferimenti luminosi, questo
esercizio ti porrà nella condizione di verificare come
si presenta l’ambiente in cui ti trovi
anche in assenza di luci. Vedrai per
esempio che in condizioni di luna,
anche parziale, sarà possibile scor-
gere bene il profilo dei rilievi che si
alzano dal fondale, se questi non è
proprio piatto e distinguere comunque
bene la superficie rispetto al fondo;
questo è possibile anche in assenza di
luna grazie all’illuminazione parziale
delle luci artificiali che arrivano dalla
costa. Insomma, se l’immersione sarà
programmata secondo quanto indicato
in questo manuale, sarà raro che ti
possa trovare nel buio più assolu-
to. Un esperimento interessante che
potrai provare in qualsiasi momento
sarà quello di osservare il fenomeno
della bioluminescenza. Una volta
oscurata la torcia, agitando una mano
nell’acqua potrai osservare tantissimi
piccoli bagliori di microrganismi che
stanno a mezz’acqua: questo fenome-
no è un’altra delle straordinarie mera-
viglie che ci regala l’immersione not-
turna.
E’ da tener conto che altri ambienti,
come quelli tropicali o quelli di acqua
dolce, presentano caratteristiche che
potrebbero essere molto diverse, soprattutto per
la biodiversità che li caratterizza.
Immergendosi vicino ad una barriera corallina sarà
possibile apprezzare le differenze rispetto alle
immersioni effettuate di giorno, in particolare farà
colpo il numero di crostacei, quasi inesistenti di
giorno, dei gigli di mare (crinoidi), dei ricci dia-
39
dema e dei ricci matita e di nudibranchi colorati,
Pesce pap- come la ballerina spagnola. I pesci pietra posso-
pagallo no essere “scoperti” e osservati con più facilità e
adagiato ogni pinnacolo corallino sarà “decorato” da nume-
tra i coralli rosi pesci scorpione o lion fish, che approfitteran-
no delle luci dei subacquei per catturare con mossa
fulminea i piccoli pesci “distratti” dal
bagliore.
Sono piuttosto famosi e facili da
osservare, anche in acqua bassa e
vicino alla costa, i pesci pappagal-
lo che dormono racchiusi in una
bolla di muco, abitudine che ha
suscitato la curiosità e stimolato le
teorie di numerosi subacquei e stu-
diosi degli ambienti sommersi.
In acqua dolce, le ore notturne
offrono l’occasione per osserva-
re i colori sgargianti di pesci che
di giorno sembrano poco appari-
scenti e di avvicinare specie di soli-
to piuttosto schive o rapide negli
spostamenti. Nei laghi, nei fiumi o
nelle risorgive, sarà possibile incon-
tare lucci, trote, barbi, tinche,
bottatrici, anguille, carpe e pesci
gatto, solo per citare alcuni esempi. Ancora una
volta é bene ricordare che la guida di ESA
Professional esperto della zona renderà quasi sicuri
incontri entusiasmanti in luoghi apparentemente
poco “significativi”.
In alcuni laghi, non é raro capitare in una nuvola di
alborelle e sentirsi letteralmente circondati da
migliaia di pesciolini argentati che arrivano persino
a “scontrarsi” con i subacquei o trovare gamberi
d’acqua dolce intenti a cibarsi, fuori dalla tana in
cui abitualmente stanno nascosti durante il giorno.
Gli ambienti descritti in questo paragrafo sono
solo un esempio di ciò che si può osservare sot-
t’acqua di notte.
D’altro canto, non basterebbe un solo manuale a
descrivere tutta la meraviglia della vita subacquea
notturna di ogni diverso ambiente ma sarà comun-
que possibile approfondire l’argomento in qualsiasi
momento. Durante questo corso, in relazione a
dove esso troverà svolgimento, l’Istruttore potrà
fornirti informazioni di carattere generale sia
sull’ambiente in cui ti immergerai sia sulle
caratteristiche della vita che vi potrai osservare.
E’ da tener conto che una buona conoscenza del-
40
l’ambiente, oltre che aumentare le tue conoscenze
personali, ti pone delle solide basi per fornirti un
quadro generale su ciò che potrai visitare in futuro
anche in relazione ai tuoi interessi (ad esempio Il manuale
potrai scegliere un sito d’immersione o un par- ESA “Seas
ticolare luogo di vacanza in funzione di ciò che of the
vorrai cercare ed osservare sott’acqua). Se anco- World”
ra non lo conoscessi, il manuale Seas of the World, contiene
che correda il corso di specialità ESA Ecodiver, è numerose
uno strumento di preziosa consultazione sia duran- fotografie a
te il corso sia per accompagnarti prima e dopo ogni
2
colori, utili
tua futura immersione, grazie alle schede a colori per il rico-
che lo compendiano. Puoi chiedere informazioni in noscimento
merito presso un qualunque ESA Point o rivolgerti al delle specie
tuo Istruttore ESA in qualunque
momento.
43
Complimenti!
Con la fine di questo capitolo, che ti forniva le prin-
cipali indicazioni e suggerimenti sulle attività in
acqua durante l’immersione notturna, sarai ormai
impaziente di immergerti insieme all’Istruttore, se
ancora non l’avessi fatto. Ricorda che ogni
ambiente sarà diverso da un altro per cui
potresti trovare condizioni diverse
da quelle descritte. Non esitare
mai a programmare una piani-
ficazione adeguata che tenga
conto anche dei fattori di
variabilità ambientale e di
regolamentazioni e leggi
locali. Avrai notato che pur
trattando di argomenti diver-
si, i due capitoli
che compon-
gono
q u e s t o
manuale
sono parte
str ettamente
integrante di
un unico conte-
sto che potrai
rileggere ogni volta
che vorrai e che solo
per comodità di lettura e
praticità sono stati sepa-
rati. Alla fine del prossi-
mo questionario intitolato
Cosa hai imparato? che potrai verifica-
re fra poco, troverai il Capitolo Tre, costituito dallo
Schema delle Immersioni in Acque Libere che ti rias-
sumerà ogni attività che farai durante le tre immer-
sioni del corso. E’ opportuno che lo schema sia letto
prima di ogni immersione, anche se l’Istruttore pen-
serà comunque a fornirti ogni indicazione sulle pro-
cedure e le attività nel suo briefing.
44
Cosa hai
imparato?
Lo scopo di questo esercizio è quello di ripassare le infor-
mazioni più importanti della relativa Unità Teorica,
innanzitutto per migliorare la tua formazione, ma
anche per arrivare più preparato al prossimo appunta-
mento con il tuo Istruttore. Rispondi alle domande sce-
gliendo la risposta esatta tra quelle indicate, specifican-
do se l’informazione è vera o falsa oppure scrivendo la
risposta nell’apposito spazio. Consegna al tuo Istruttore
2
questa scheda, se troverà delle imprecisioni, ti darà le
spiegazioni necessarie. Buon lavoro!
Firma__________________________data_________
46
Capitolo Tre
Immersione in Acque Libere 1
Briefing
Ingresso
Entrare in acqua con la tecnica adeguata in base
alle caratteristiche del luogo
L’Istruttore e lo Staff forniranno le indicazioni utili per un
corretto ingresso in acqua in base alle caratteristiche del
luogo e dell’imbarcazione. Ricorda che è meglio accende-
re la torcia prima di entrare in acqua e che è preferibile non
spegnerla più, per evitare che un falso contatto ne impedisca l’ac-
censione.
47
Immersione controllata lungo i riferimenti naturali e
luminosi
Scendere con l’assetto corretto usando i riferi-
menti di una cima o del fondale e i riferimenti
dei sistemi d’illuminazione fissi, correggere la
velocità di discesa con l’aiuto del Gav (o della
muta stgana) e fermarsi in assetto neutro prima
di toccare il fondo
Il controllo in discesa è una fase importante dell’im-
mersione. In particolare, essere in grado di fermarti
quando lo ritieni opportuno potrebbe rivelarsi utile
in caso di problemi di compensazione, se avvertissi
qualche effetto di narcosi d’azoto o per non solle-
vare sedimento in prossimità del fondo. Il controllo
dei riferimenti naturali e luminosi in fase di discesa
è importante perché di notte la visibilità è circoscrit-
ta al fascio della torcia e al lampeggio delle luci stro-
boscopiche.
Praticare esperienza in immersione notturna duran-
te un giro subacqueo controllando frequentemente
tempo, profondità, scorta d’aria e segnalando al
compagno o all’Istruttore con la torcia subacquea o
illuminando i segnali manuali.
In questa fase non dovrai fare altro che gustarti tutto
quello che si muove intorno a te. Considera sempre
di prestare attenzione a dove appoggi le mani e
limita al minimo qualsiasi contatto con il fondo.
Controlla spesso i tuoi strumenti e segnala al com-
pagno. Se deciderai di usare i segnali manuali, ricor-
da di illuminare bene la tua mano e di non puntare
la torcia negli occhi del compagno o dell’Istruttore
Uscita
Uscire dall’acqua applicando le tecniche sugge-
rite dall’Istruttore
In questa fase devi prestare attenzione alle indica-
zioni di chi sta in barca, preparandoti ad uscire
quando viene il tuo turno. Se dovessi salire da una
scaletta probabilmente dovrai prepararti a passare le
torce a chi sta in barca prima di salire mentre se
dovessi uscire da una riva potresti usare la luce
come guida, facendo attenzione che non si scaldi
3
troppo fuori dell’acqua.
Debriefing
Convalida dell’immersione
49
Immersione in Acque Libere 2
Briefing
Ingresso
Uscita
Debriefing
Convalida dell’immersione
51
Immersione in Acque Libere 3
Briefing
.
Pianificazione dell’Immersione
Partecipare attivamente alla pianificazione del-
l’immersione
Assieme al compagno e sfruttando le indicazioni
ricevute durante il brieifng, pianificare tempo, pro-
fondità massima e percorso dell’immersione nottur-
na. Il piano dovrà essere approvato dall’Istruttore
che lo adeguerà in modo da renderlo adatto a tutti i
componenti del gruppo, nel massimo rispetto della
sicurezza.
Ingresso
Uscita
Debriefing
Convalida dell’immersione
54
Appendice
ESA
ESA è un'agenzia didattica internazionale, il
suo obiettivo è quello di formare i subacquei dal
livello iniziale fino al raggiungimento dei livelli pro-
fessionali come Diveleader e Istruttore. Per fare que-
sto l’ESA si prefigge di applicare i più evoluti
standard operativi congiuntamente ad un eleva-
tissimo grado di sicurezza e di promuovere l’at-
tività subacquea nelle sue varie forme.
I percorsi formativi dell’ESA prevedono l’inte-
grazione delle informazioni divulgate
dall’Istruttore, con i materiali di
supporto che accompa-
gnano i vari livelli di bre-
vetto.
La formazione pratica ini-
ziale avviene con lo sviluppo
delle capacità subacquee in pisci-
na o bacino delimitato, successiva-
mente applicate e migliorate in acque
libere.
Per ogni programma o corso ESA è prevista una
verifica dell’apprendimento da parte dell’Istruttore che
dovrà conservare una prova dell’avvenuta valutazio-
ne.
I subacquei possono ricevere dall’ESA la forma-
zione iniziale, progredire verso livelli più alti di
brevetto, specializzarsi in diverse aree legate all’at-
tività subacquea come la biologia marina, la foto-
grafia, l’archeologia subacquea, ecc.
Raggiunte le adeguate credenziali, i subacquei pos-
sono partecipare ai programmi per la formazione di
tipo professionale nell’ambito dell’attività subacquea.
L’ESA stabilisce elevati standard per la forma-
zione dei propri affiliati: essi sono professioni-
sti subacquei in possesso di un brevetto ESA
Diveleader o di grado più alto.
Gli istruttori ESA sono formati dagli ESA IC Director,
persone adeguatamente preparate e qualificate per
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trasmettere le tecniche di insegnamento ai futuri
istruttori.
La formazione dell’Istruttore è completa e prevede
l’acquisizione di informazioni sulla teoria dell’immer-
sione, sulle procedure ESA, nozioni di psicologia e di
marketing, lo sviluppo delle capacità di gestione dei
subacquei singoli o in gruppo, di gestione dei pro-
blemi, di salvaguardia dell’ambiente e altro.
Le convalide dei brevetti ESA sono emesse dalla sede
centrale e dagli uffici ESA ufficialmente
autorizzati.
Il dipartimento ESA che si occupa
della formazione informa gli affilia-
ti ESA sulle variazioni delle proce-
dure esistenti e sull’introduzione
di nuove procedure.
Possono affiliarsi
all’ESA anche
strutture qua-
lificate che
operano nel
campo del-
l’attività subac-
quea ricreativa.
Centri immersione, club
subacquei e negozi subac-
quei possono, infatti, acquisi-
re la qualifica di ESA Point. Le
strutture denominate ESA IC Point
possono promuovere, organizzare e
condurre i corsi di formazione per
gli Istruttori ESA.
L’ESA intende caratterizzarsi
anche attraverso un particolare
impegno volto alla divulgazione
delle conoscenze sull’ambiente,
per migliorare la qualità delle
immersioni e creare nei subac-
quei una maggiore consapevolez-
za verso lo spazio sommerso. I
professionisti ESA, infatti, effettuano il loro percorso
formativo ricevendo una solida preparazione anche
sulle conoscenze relative all’ambiente. Tutta l’attività
formativa dell’ESA è saldamente collegata a obiettivi di
salvaguardia degli ambienti acquatici.
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